Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Rosewall
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da Rosewall »

peccato che ad Angela (che già all'interno del proprio partito deve superare non poche resistenze nazionalistiche) tocchi affrontare questo drammatico frangente riunendosi con - udite udite - due statisti quali Hollande e Renzi (il primo è leggermente impopolare in patria, il secondo...bè, il secondo è Renzi).

Il Regno Unito fuori è forse un bene, perchè non hanno mai spinto per l'Unione.
Sergio Romano sosteneva addirittura che fossero entrati proprio per frenarla. l'Unione, per trollaggio.
E guardacaso a spingere per il funesto allargamento ad est fu John Major.
Ma il problema non è Bruxelles, ma restano i leader nazionali che oppongono veti incrociati a qualunque forma di solidarietà (vedi la questione delle quote di profughi) e di deleghe ulteriori di sovranità (vedi l'osceno teatrino da parte del governo italiano a protezione del proprio assurdo sistema bancario).
I governi nazionali non trasferiscono maggiori poteri a Bruxelles per inseguire i loro populisti (al contrario di Merkel coi siriani), e così facendo ingigantiscono i problemi, dando per giunta la colpa proprio all'Europa (di nuovo, come i populisti).
E il colmo è prendersela con l'Europa per la crisi del Welfare.
E' un circolo vizioso da cui bisogna uscire quanto prima con qualche iniziativa un pò lungimirante e coraggiosa.

Intanto, adesso che ci siamo levati l'UK, la Francia potrebbe finalmente cooperare cogli altri per una qualche forma di difesa comune, che sarebbe almeno suggestiva sul piano simbolico.
Inoltre, era sempre l'UK a remare contro l'unione bancaria.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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BackhandWinner
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da BackhandWinner »

Rosewall ha scritto:peccato che ad Angela (che già all'interno del proprio partito deve superare non poche resistenze nazionalistiche) tocchi affrontare questo drammatico frangente riunendosi con - udite udite - due statisti quali Hollande e Renzi (il primo è leggermente impopolare in patria, il secondo...bè, il secondo è Renzi).

Il Regno Unito fuori è forse un bene, perchè non hanno mai spinto per l'Unione.
Sergio Romano sosteneva addirittura che fossero entrati proprio per frenarla. l'Unione, per trollaggio.
E guardacaso a spingere per il funesto allargamento ad est fu John Major.
Ma il problema non è Bruxelles, ma restano i leader nazionali che oppongono veti incrociati a qualunque forma di solidarietà (vedi la questione delle quote di profughi) e di deleghe ulteriori di sovranità (vedi l'osceno teatrino da parte del governo italiano a protezione del proprio assurdo sistema bancario).
I governi nazionali non trasferiscono maggiori poteri a Bruxelles per inseguire i loro populisti (al contrario di Merkel coi siriani), e così facendo ingigantiscono i problemi, dando per giunta la colpa proprio all'Europa (di nuovo, come i populisti).
E il colmo è prendersela con l'Europa per la crisi del Welfare.
E' un circolo vizioso da cui bisogna uscire quanto prima con qualche iniziativa un pò lungimirante e coraggiosa.

Intanto, adesso che ci siamo levati l'UK, la Francia potrebbe finalmente cooperare cogli altri per una qualche forma di difesa comune, che sarebbe almeno suggestiva sul piano simbolico.
Inoltre, era sempre l'UK a remare contro l'unione bancaria.
1) Già, esattamente, peccato. E aggiungo: Angela, l'unico statista degno del nome forse in tutta in Europa (lasciamo stare se paragonata ai due buffoni mediterranei), è la stessa che ho appena letto essere definita 'criminale sociale' da un mio contatto con PhD in Classics a Cambridge. Criminale sociale perché ha ridotto alla fame i poveri bambini greci, of course.
2) Ipotesi Romano non certo bislacca. Eppure se si guarda alla storia anche meno recente della Comunità (poi Unione) europea, non tanto meno troll dei Brits sono stati i franzosi, con la loro grandeur dei miei cojoni e il loro sciovinismo d'accatto. Adesso, ancora di più, è un problema (visto che il peso relativo della Franzademmerda aumenta).
quindi, riguardo a 3), la tua speranza sulla difesa comune, la vedo un po' grigia.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da Nickognito »

BackhandWinner ha scritto:
1) Già, esattamente, peccato. E aggiungo: Angela, l'unico statista degno del nome forse in tutta in Europa (.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da ferryboat »

Si leggono commenti quasi unanimi nel condannare la scelta inglese di uscire dall'Europa...

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Rosewall
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da Rosewall »

Il caso delle vongole italiane, quando la disinformazione alimenta l’anti-europeismo.


Si può essere pro o contro l’Europa. Si può amare l’integrazione o preferire di restare indipendenti e titolari della propria sovranità. Si può fare tutto, e ognuno è libero di pensarla come ritiene più giusto. Una cosa non si deve fare. Soffiare sul fuoco e raccontare le cose diverse da quello che sono. Perché così si gioca al massacro, non si ottiene nulla, si alimentano le crisi, si danneggiano gli altri e se stessi.

L’annuncio della Coldiretti

Stamane è stato pubblicato un comunicato di un’importante organizzazione agricola. Testuale: «La prima risposta alla Brexit viene dalla riduzione della taglia minima delle vongole pescabili in Italia che rappresenta una di quelle misure odiose che allontanano i cittadini e le imprese dall’Unione Europea». E poi: «E’ atteso lunedì finalmente il parere positivo sul piano di Gestione delle vongole italiano con al suo interno la deroga di raccolta del mollusco-bivalvi con taglia minima abbassata da 25 millimetri fino a 22 millimetri, da inviare a Consiglio e Parlamento Europeo per l’approvazione entro i prossimi due mesi».

Di che cosa si tratta

La notizia è vera, del resto l’abbiamo scritta giorni fa sul nostro giornale. Il governo italiano è riuscito a spiegare alla Commissione europea che i vongolari hanno difficoltà a rispettare le regole, Bruxelles li ha ascoltati e gli è venuto incontro. Così fanno le persone, e le istituzioni, adulte. Si parlano e cercano una soluzione.

La cornice è tuttavia falsa. Non è la prima risposta del dopo Brexit, visto che la riunione è stata convocata con ampio anticipo rispetto al referendum. E la misura “odiosa” si riferisce ad un atto con cui nel 2006 - per disciplinare la pesca delle vongole in modo da poterne garantire la sostenibilità e, quindi, la possibilità del settore di restare in vita - ha scelto come limite europeo quello vigente introdotto in Italia da un decreto del presidente Saragat a fine 1968.

In parole semplici, dieci anni fa l’Europa ha scelto per l’Italia la taglia che era già in vigore in Italia. Poi, davanti alle spiegazioni arrivate da Roma, ha accettato di rivederla. Come questo possa essere “odioso” e “allontanare i cittadini e le imprese dall’Ue” è un concetto di difficile comprensione che, a ogni effetto, contribuisce ad allontanare i cittadini da un’Ue che - c’è bisogno di ricordarlo? - ogni anno versa miliardi di euro nelle tasche degli agricoltori. Così si alimentano i populismi. Si poteva dire “grazie Europa che ci hai ascoltato e ci hai liberato da un vincolo che gravava su di noi da quasi 40 anni”. Invece no. Così si distrugge anche il bene che, fra tanti errori, i Ventotto hanno fatto insieme. Con quali vantaggi, è difficile immaginarlo.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da laplaz »

Questo è il problema più urgente da affrontare, evitare la dissoluzione dell'UE tentennando sull'uscita definitiva della GB:
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da klaus »

"....what I would like to see is a grown up and sensible attitude to how we negoziate a different relationship" e poi una velata minaccia alla germania su i danni di politiche protezioniste....prevedo pub pieni
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da Nickognito »

ma ho capito bene, vuole le multinazionali fuori dall' Inghilterra? :D
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da madmarat »

Tra l'altro post e post di menate varie e il signorino qui chiama i suoi votanti little people...
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da klaus »

Nickognito ha scritto:ma ho capito bene, vuole le multinazionali fuori dall' Inghilterra? :D
no dice che il popolino ha votanto contro le multinazionali e la globalizzazione. Poi aggiunge che se si mettranno i dazi per esempio sulle auto centinaia di migliaia di lavoratori tedeschi saranno a rischio. Quindi in sostanza se l'europa non vuole essere distrutta da Brexit deve fare accordi (da personcina matura) con UK per permettere a UK di perseguire le sue ambizioni mondiali.

E' risucito in 3 minuti a farmi diventare simpatico Junker.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da Nickognito »

klaus ha scritto: E' risucito in 3 minuti a farmi diventare simpatico Junker.
a me no, nonostante la sua antipatia :)
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da laplaz »

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2 ... 46669.html

Juncker purtroppo sempre sopra le righe e decisamente inadatto al ruolo, ma nel complesso direi buone notizie dal vertice odierno, con l'UE unita nel perseguire una strada del rigore.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da Apollo_Creed. »

Tragicomico Renzi che mostra le unghiette alla Merkel.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da klaus »

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Messaggio da Nickognito »

klaus ha scritto:
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da laplaz »

Apollo_Creed. ha scritto:Tragicomico Renzi che mostra le unghiette alla Merkel.
http://www.ansa.it/sito/notizie/economi ... 9739d.html
http://ww2.cfo.com/credit/2016/06/eu-ba ... ian-banks/
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da Rosewall »

che non c'entra però con quanto Renzi ha chiesto alla Merkel (a mezzo stampa!). Siamo stati tutti distratti dalle gesta britanniche, ma l'Italia questi giorni è stata imbarazzante. Temo che il maggiore ostacolo all'Unione (almeno, a quella fiscale) siamo proprio noi (seguiti a ruota dalla Francia, per altri aspetti).
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da laplaz »

Rosewall ha scritto:che non c'entra però con quanto Renzi ha chiesto alla Merkel (a mezzo stampa!). Siamo stati tutti distratti dalle gesta britanniche, ma l'Italia questi giorni è stata imbarazzante. Temo che il maggiore ostacolo all'Unione (almeno, a quella fiscale) siamo proprio noi (seguiti a ruota dalla Francia, per altri aspetti).
Centra centra. Bisogna capire che quando ci sono di mezzo le banche sono tutti terrorizzati, nessuno in UE vuole il caos bancario, e fidati che la Merkel è la prima a non voler sollevare polveroni.
Noi siamo una parte relativamente debole dell'UE, ma non siamo un ostacolo ad una maggiore integrazione dell'UE.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da luca77 »

Rosewall ha scritto:che non c'entra però con quanto Renzi ha chiesto alla Merkel (a mezzo stampa!). Siamo stati tutti distratti dalle gesta britanniche, ma l'Italia questi giorni è stata imbarazzante. Temo che il maggiore ostacolo all'Unione (almeno, a quella fiscale) siamo proprio noi (seguiti a ruota dalla Francia, per altri aspetti).
http://www.huffingtonpost.it/2016/06/30 ... 54644.html
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

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il fattore disgregante non è dato dalla portata del rischio, ma dal richiedere deroghe particolari per affrontarlo.
Curioso che i media italiani si occupino di più delle banche tedesche che di quelle italiane.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

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Rosewall ha scritto:il fattore disgregante non è dato dalla portata del rischio, ma dal richiedere deroghe particolari per affrontarlo.
Curioso che i media italiani si occupino di più delle banche tedesche che di quelle italiane.
Ma io non credo (relativamente al tuo primo postulato). Penso che le deroghe possano anche essere utili se sono condivise e accettate, ma vanno ovviamente analizzate a seconda del contesto generale, e nel rispetto comunque di alcune regole base che non possono essere travalicate.

Non mi sembra poi che i media italiani si occupino più delle banche tedesche che di quelle italiane, anzi.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da Nickognito »

Intanto il presidente della Cechia, qui, ha detto che fara' di tutto per avere un referendum per decidere se uscire o meno, mentre il primo ministro si e' detto contrario.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da Nickognito »

obiettivamente sono molto preoccupato di dovermene andare, tra l' altro nemmeno la mia ragazza e' ceca quindi sposarsi non e' una soluzione. Oltre il 60% dei cechi e' per l' indipendenza (ma a stare bassi, altri danno addirittura oltre l' 80%, insomma il risultato non credo sarebbe in discussione), quindi il referendum sarebbe una uscita quasi sicura. Devo cominciare a pensare al passaporto per la gatta e pensare dove andare....

Tra l'altro, nel caso succeda, anche potendo rimanere (quindi con un visto per lavoro, ma sarebbe impossibile, la mia azienda se ne andrebbe immediatamente, cosi' come tutte le ,multinazionali, ci sarebbe un aumneto della disoccupazione, zero chance) sarebbe un posto peggiore, qua non siamo in Inghilterra, la Russia e' troppo vicina. Anche perche' stanno pensando di uscire anche dalla Nato. In piu', diventerebbe un luogo economicamente invivibile anche avendo un lavoro, tutti gli economisti sono ovviamente contro l' uscita, pero' la gente e' altrettanto ovviamente favorevole.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da laplaz »

Nickognito ha scritto:obiettivamente sono molto preoccupato di dovermene andare, tra l' altro nemmeno la mia ragazza e' ceca quindi sposarsi non e' una soluzione. Oltre il 60% dei cechi e' per l' indipendenza (ma a stare bassi, altri danno addirittura oltre l' 80%, insomma il risultato non credo sarebbe in discussione), quindi il referendum sarebbe una uscita quasi sicura. Devo cominciare a pensare al passaporto per la gatta e pensare dove andare....

Tra l'altro, nel caso succeda, anche potendo rimanere (quindi con un visto per lavoro, ma sarebbe impossibile, la mia azienda se ne andrebbe immediatamente, cosi' come tutte le ,multinazionali, ci sarebbe un aumneto della disoccupazione, zero chance) sarebbe un posto peggiore, qua non siamo in Inghilterra, la Russia e' troppo vicina. Anche perche' stanno pensando di uscire anche dalla Nato. In piu', diventerebbe un luogo economicamente invivibile anche avendo un lavoro, tutti gli economisti sono ovviamente contro l' uscita, pero' la gente e' altrettanto ovviamente favorevole.
La situazione è estremamente delicata.
In Austria si rivota, e se vince la destra nazionalista sono cazzi acidi.
Basta niente perchè una piccola scintilla faccia esplodere tutto, bisogna che la UE si muova in fretta e con decisione, ma contemporaneamente senza creare allarmismi.

Devo dire che al netto di tutte le cazzate sparate da Renzi gli riconosco comunque una visione di una UE più "sociale" che probabilmente è una delle chiavi per poter creare una maggiore unione (ed è peraltro la vision originaria del progetto di UE pensato da Spinelli e dagli altri "padri fondatori").

Poi le cose fondamentali da fare in tempi brevi si sanno e si sono ripetute alla noia, ma è comunque importante dare una nuova impronta più sociale e condivisa a questa UE, recuperando lo spirito comunitario che originariamente era molto forte ma che ormai è andato quasi del tutto perso.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da Nickognito »

be, ma qui non siamo in UK, o in Italia, qui la stragrande maggioranza dei cittadini vuole uscire. I politici sono in maggioranza per rimanere, ma ci sono politici non estremisti che se ne vogliono andare. Gli economisti qua sottolineano come uscire sarebbe rovinoso, come l' economia e' cresciuta grazie all' Unione e anche ai suoi fondi, come la corona crollerebbe, come le aziende se ne andrebbero, come tutti i tanti beni importanti costerebbero di piu', aumento di disoccupazione e cosi' via. Ma, anche riuscendo a trovare un lavoro e avere un visto per rimanere, sarebbe un problema avere uno stipendio qui da fame, sarebbe meno bello vivere qui senza europei (il bello della citta' e' la sua ricchezza di diverse nazionalita'), e uscire anche dalla Nato avrebbe la chiara conseguenza di finire sotto l' influenza russa, nuovamente.

Tutto va contro la storia recente del paese, sembra assurdo, ma, se i sondaggi sono giusti, e' quello che vuole la gente. Non il 52%, ma oltre il 60 (ripeto, a star bassissimi probabilmente molto di piu, diciamo dal 60 all' 80% addirittura').

E ormai difficilmente si torna indietro, il referendum quasi sicuramente si fara'. Puo' per adesso opporsi il parlamento, ma per quanto? Ripeto, questione di poco tempo, non vedo come nel frattempo l' opinione della gente possa cambiare, dovrebbe succedere qualcosa di clamoroso per cambiare.

E' veramente un disastro, ed e' colpa della democrazia. I 'potenti' stanno agendo in modo abbastanza responsabile, anche quelli che non mi piacciono, in generale.

Certo, dover lasciare il paese, la mia vita, il lavoro, i problemi pratici non e' certo come esser deportati, i problemi sono altri e relativamente recenti. Pero' il discorso e' questo: la stupidita' della massa che provoca discriminazioni e fa cambiare la vita delle persone. La mia, ma quella di milioni di persone. E' davvero un peccato, veramente. Forse colpa mia o nostra, ad aver impostato la vit ain un modo senza tener conto del probabile futuro. Alla fine quelli come me sono emigranti volontari. Ok, in Italia c'e' meno lavoro, ma non siamo certo come chi emigra dalla Siria, ma nemmeno dall'Albania, ecco.

Pero' ecco, queste cose stanno succedendo. Per l' Inghilterra sta gia' succedendo. Per me ci vorrebbe maggior scontro sociale. Certa propaganda, certa stupidita'. Veramente molte persone stanno cambiando in peggio la vita di molte altre. In nome della dittatura della maggioranza. Mi chiedo cosa succederebbe se la (numerosissima, comunque), minoranza reagisse in qualche modo. Sarebbe anche pericoloso. Di fatto, pero', la massa viene cavalcata solo dai nazionalisti, non dagli europeisti. Per me sarebbe opportuno fare il contrario. Per me servirebbe proprio qualcuno che spingesse all' odio verso i nazionalisti. E' brutto dirlo, bruttissimo se si pensa al clima che potrebbe generarsi. Ma se, in ogni paese, la retorica aggressiva e' solo a favore del nazionalismo, e quella posata a favore dell' europeismo, per me non c'e' speranza. E' lo stesso discorso dei politici e le tasse. Lo sdegno delle piazze contro i poltici funzionam oggi con Grillo come 25 anni fa con Berlusconi. Ma serve una retorica come contro chi evade, contro i nazionalisti. Serve che ci sia un'idea di massa, secondo me, per cui questi nazionalisti ci rovinano la vita. Economicamente e a livello di liberta' individuali. Serva qualcuno che gridi vaffanculo nelle piazze, che tiri in mezzo il futuro dei nostri figli, i soldi persi, che li chiami ladri. Non serve uno che li chiami nazisti. Il buonismo non funziona. Serve uno che ti dica 'il tuo vicino che vota 'exit' sta rubando i soldi e il futuro di tuo figlio'. Servono cori, bandiere, slogan , 'contro'. E' quello che tira nella gente. Cavalcare la paura, non avere un obiettivo positivo.

Io almeno la vedo cosi'. L' Europa non vincera' mai con un progetto positivo, nemmeno avendo politici perfetti, e di certo non li abbiamo.

Per me l' unico modo di limitare i danni, ove ancora possibile (qui non credo lo sia) e' creare la paura di uscire, cavalcarla, esasperarla. Mettere in prima pagina l' inglese rovinato dalla Brexit e la storia della sua famiglia, anche se magari in media gli inglesi staranno benissimo, o benino. Mettere in giro notizie mezze false ed esasperate su facebook, che so.

Ma forse sono pessimista io :)
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

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Visione un po' pessimistica sicuramente, ma non tanto lontana dalla realtà, anzi.

Purtroppo i nazionalisimi sono da sempre e storicamente la morte di ogni periodo di pace, sono la gramigna di ogni epoca, e mai si è riusciti ad arginarli, in nessun modo, prima o poi saltano sempre fuori.

Io credo che l'UE, inteso come istituzioni, da questo punto di vista possa e debba far molto, e penso anche che gli Stati Nazionali così come li intendiamo oggi siano un ostacolo insormontabile ad una maggiore unione.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

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si', lo sono sempre stati, ma oggi la massa reagisce diversamente. E, ripeto, bisogna agire in questo modo, populisticamente. Oggi l' Europa ha questo clima perche' la situazione e', fisiologicamente, peggiorata rispetto alle ottuse previsioni e a come si stava prima. Non esiste un modo di convincere la gente che con l' Europa stara' meglio, semplicemente perche' non e' vero, non stara' meglio. L' unico modo e' da una parte creare la paura di stare peggio. Dall' altra trovare altri nemici in piu' (che so, gli evasori, una parte dei politici, ecc). Serve qualcuno alla Grillo, che vuole pero' rimanere in Europa al 100%, e che non metta gente incapace in un eventuale governo. Non semplice, proprio non semplice.

Ma ripeto: apro facebook (dove tengo molti contatti non amici proprio per vedere i trend del momento) e vedo decine di cazzate nazionaliste, mentre a favore dell' europa trovo solo cose intelligenti. Brutto errore, solo diffondendo cazzate si puo' vincere. Nessuno ha interesse ai fatti. Serve un film su un bambino in un lager seguito da un approfondimento su una famiglia che deve lasciare l' Ighilterra per colpa della Brexit coi bambini che piangono, mentre dei nazionalisti inglese li ingiuriano con frasi razziste. Non un approfondimento sulle conseguenze economiche del Sole24ore. Serve una testimonianza di qualche soubrette in difficolta', boh. Mettere in prima pagina un simpatizzante dell' Isis che ha votato Brexit, roba cosi' :)
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

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C.V.D.: sta destabilizzando e picconando l'Unione più l'Italia con le sue richieste sulle sue banche che tutta la vicenda della Brexit.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da klaus »

Rosewall ha scritto:C.V.D.: sta destabilizzando e picconando l'Unione più l'Italia con le sue richieste sulle sue banche che tutta la vicenda della Brexit.
potresti anche avere ragione ma magari vediamo quando chiedono l'articolo 50
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:be, ma qui non siamo in UK, o in Italia, qui la stragrande maggioranza dei cittadini vuole uscire.
Ma quali motivazioni adducono? Non sono nemmeno nell'euro... Sicuramente i cechi ricevono molti piu' finanziamenti di quanti soldi mandino a Bruxelles.
E vogliono uscire anche dalla Nato? :o
Poi gli inglesi posso anche capire se sperano di tornare ad un passato ricco e glorioso... ma i cechi? Sono entrati nella UE quando sono usciti dal patto di Varsavia, cosa rimpiangono, i carri armati russi e Jan Palach che si da' fuoco?
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:be, ma qui non siamo in UK, o in Italia, qui la stragrande maggioranza dei cittadini vuole uscire.
Ma quali motivazioni adducono? Non sono nemmeno nell'euro... Sicuramente i cechi ricevono molti piu' finanziamenti di quanti soldi mandino a Bruxelles.
E vogliono uscire anche dalla Nato? :o
Poi gli inglesi posso anche capire se sperano di tornare ad un passato ricco e glorioso... ma i cechi? Sono entrati nella UE quando sono usciti dal patto di Varsavia, cosa rimpiangono, i carri armati russi e Jan Palach che si da' fuoco?
non ho idea

Considera che molti sono praghesi, quindi del tutto non normali :D

Non sono un esperto di politica del luogo, Zeman e Sobotka sono per l' Europa (ma Zeman vorrebbe comunque il referendum), Klaus per la Czexit. Ma non adesso, lo stesso Klaus spera che l' Unione cambi, e di rimanere. Se non cambia, uscire sarebbe un'opzione.


La gente non so, di sicuro e' il paese dell' Unione piu' contrario all' unione. Ma questo prima della questione rifugiati e tutto, eh.

Considera anche che Praga e' il 10% dei cechi, come abitanti. Una citta' piena di stranieri, piena zeppa, e la maggioranza dei praghesi ci odia completamente.

Secondo gli ultimi sondaggi, il 78% dei cechi vuole uscire. Per l' 87% i rifugiati sono un problema grave (e qui quasi non ci sono). Il 94% dei cechi pensa che l' Unione dovrebbe rispedire tutti i rifugiati a casa.

E queste opinioni sono universalmente condivise da over55, poveri e disoccupati. Giovani e ricchi sono un po' diversi e variabili.

A favore dell'uscita c'e' il partito liberale e ovviamente Okamura, che e' il capo del partito Liberta' e Democrazia Diretta (dal nome si capisce che e' un criminale) e, ovviamente, e' il politico piu' amato del paese. Nonche' alleato di LePen

Il piu' intelligente e' ovviamente l' ex candidato presidente Schwarzenberg, che e' quanto piu' lontano ci sia da questi movimenti, essendo un principe :)
Ha criticato aspramente Cameron e detto che uno puo' permettersi di fare un referendum del genere solo se e' un demagogo abbastanza bravo, cosa che lui non e', che la Brexit e' un danno, che si augura che gli inglesi tornino e di non avere solo un europa franco-tedesca (combinazione pericolosa, a suo dire), e che la soluzione migliore e' non essere affrettati, ma aspettare che si plachino gli animi .


Ma ripeto, decide la gente, qui la gente e' piuttosto priva di educazione e apertura mentale, se appena uno non sta benissimo pensa subito che la Czexit sia la panacea di tutti i mali, qualcuno cavalca questi sentimenti e ovviamente vengono ascoltati solo loro. Tutto normale, insomma.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto: La gente non so, di sicuro e' il paese dell' Unione piu' contrario all' unione. Ma questo prima della questione rifugiati e tutto, eh.

Considera anche che Praga e' il 10% dei cechi, come abitanti. Una citta' piena di stranieri, piena zeppa, e la maggioranza dei praghesi ci odia completamente.

Secondo gli ultimi sondaggi, il 78% dei cechi vuole uscire. Per l' 87% i rifugiati sono un problema grave (e qui quasi non ci sono). Il 94% dei cechi pensa che l' Unione dovrebbe rispedire tutti i rifugiati a casa.

E queste opinioni sono universalmente condivise da over55, poveri e disoccupati. Giovani e ricchi sono un po' diversi e variabili.
...
Ma ripeto, decide la gente, qui la gente e' piuttosto priva di educazione e apertura mentale, se appena uno non sta benissimo pensa subito che la Czexit sia la panacea di tutti i mali, qualcuno cavalca questi sentimenti e ovviamente vengono ascoltati solo loro. Tutto normale, insomma.
Si', ma pare un po' strano in Repubblica Ceca, comunque capisco che molte speranze del 1989 siano andate deluse.
Poi, non essendo nell'euro non possono dare la colpa dei loro problemi alla Merkel. Le altre due grandi ragioni per essere contro la UE sono la libera circolazione (ma davvero hanno cosi' tanti immigrati?) e il poter essere "padroni in casa propria", cioe' non dover sottostare alle norme europee.
Ho letto che i paesi dell'est europeo siano anche molto infastiditi dal liberalismo della UE nei temi sociali, come ad esempio il riconoscimento dei diritti dei gay. Non so se questo sia anche il caso della Repubblica Ceca. Mah...
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da Nickognito »

No, noi non siamo a Est, qua i gay sono accettatissimi, non certo meno che in Germania o Francia, ecco, per dire.

Chiusura mentale, quindi nazionalismo. Qui e' pieno di stranieri perche' e un posto bellissimo dove si vive bene, ma poi se ne vanno quasi tutti perche' si trovano male con la gente del posto. E' una nazione molto provinciale, con pregi e difetti di un paesino di provincia a cui Praga aggiunge i difetti tipici di una capitale, ecco, immagina una via di mezzo tra un parigino e uno di Falcade #10#

In realta' nella mia esperienza personale gli anziani (ma non over 55, diciamo over 65) mi piacciono in realta'. Pero' sono chiusi, sono anziani veri, anche a Praga, non anziani di Firenze, Milano, Parigi o Londra. Gente semplice, alla buona, pero' ovviamente magari non molto europeista, magari nemmeno sanno che e' l' Europa. I giovani sono per lo piu' normali europei. Mentre un praghese medio dai 35 ai 65 anni e' normale che preferisca perdere soldi pur di non vendere qualcosa a un non ceco e farlo contento. Ovviamente generalizzando alla buona.

Fuori Praga ho sempre trovato gente molto gentile, ospitale, ma anche tradizionalista, e di sicuro non esperta di economia.

E' poi un paese quasi totalmente ateo, per cui di sicuro non si avverte il cristianesimo ne' nel giudicare i gay ne' nell' aiutare i bisognosi, ecco,
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da uglygeek »

Io della Repubblica Ceca ho un brutto ricordo. Cioe', Praga e' bellissima, ovviamente, pero' e' anche l'unico posto in cui stavo quasi per finire in prigione :-)
Scena: in vacanza con amici, a Praga mi pare, o forse in un'altra cittadina. Fermiamo la macchina e aprendo la portiera sfioro con il bordo della portiera la portiera di un'altra macchina. Danno: una lineetta lungo un cm e larga un micron. Il proprietario dell'altra macchina scende, guarda la portiera, si accorge che siamo stranieri e capisce che puo' approfittarne. Ci chiede piu' di 100 euro di danni. Noi ovviamente rifiutiamo, lui chiama un poliziotto, gli parla in ceco, i due si mettono d'accordo e il poliziotto ci ordina di pagarlo. Noi rifiutiamo, lui ci porta alla centrale di polizia, con l'omino dietro ad aspettare i soldi. Qui spieghiamo le cose ma non sentono ragioni. Dopo un paio d'ore ci fanno parlare con qualcuno dell'ambasciata italiana che ci dice che non abbiamo scelta. Cosi' ci separiamo da 100 euro e alla fine - scena da non credere - il vostro uglygeek ancora nella stazione di polizia che urla di tutto nel suo inglese improbabile in faccia al ceco furbacchione con due amici che lo tengono, per fortuna. Totalmente fuori carattere. Mai successa una cosa simile in vita mia.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da Nickognito »

ahahaha, ma quanto tempo fa? Non credo questo sia molto comune.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:ahahaha, ma quanto tempo fa? Non credo questo sia molto comune.
Diversi anni fa eh, estate 2004 credo :-)
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da pocaluce »

no dai nick, zeman, klaus (il forumista?) e il giappoceco okamura te li sei inventati, suvvia. :D



(ovviamente so che non è così, ma sembrava una storia di fiction troppo divertente. invece, non c'è un cazzo da ridere, ahinoi.)
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze

Messaggio da Nickognito »

pocaluce ha scritto:no dai nick, zeman, klaus (il forumista?) e il giappoceco okamura te li sei inventati, suvvia. :D



(ovviamente so che non è così, ma sembrava una storia di fiction troppo divertente. invece, non c'è un cazzo da ridere, ahinoi.)

Okamura e' una triste realta'. Zeman e il presidente, Klaus e' stato presidente e primo ministro, non sapevo fossero cosi' sconosciuti :)
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