Ma nemmeno di fronte all'evidenza riesci a considerare che possa esistere un modo di leggere le cose in maniera diversa dal tuo?Rosewall ha scritto:ma come "cosa importa"? Come fanno ad essere a capitalizzazione se non c'è un capitale?
Unione Europea: prospettive, timori, speranze
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
ma nemmeno di fronte all'evidenza riesci a riconoscere di aver sbagliato? Guarda che non costa nulla ammetterlo.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
Recuvery fund, ecco il piano: 500 miliardi in grants (trasferimenti) e 250 in prestiti.
(calcolo della brava S. Merler sulla base dell'allocation key illustrato nel documento della Commissione, le quote potranno cambiare), al momento a trasferimenti (netti) saremmo:
Spagna + 55 miliardi
Italia + 38
Polonia + 24
Grecia + 22
Romania + 14
Portogallo + 13
Germania - (meno) 89 miliardi
Francia - 35
Olanda ( ) - 21
Svezia - 11
(calcolo della brava S. Merler sulla base dell'allocation key illustrato nel documento della Commissione, le quote potranno cambiare), al momento a trasferimenti (netti) saremmo:
Spagna + 55 miliardi
Italia + 38
Polonia + 24
Grecia + 22
Romania + 14
Portogallo + 13
Germania - (meno) 89 miliardi
Francia - 35
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luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
C’era un bellissimo articolo una decina di giorni fa di Mario Monti sul corriere dove in pratica, con i suoi modi pacati ed ironici, diceva che l’europa E in particolare Germania e Francia dovevano dare miliardi senza garanzia all’italia, questo quanto chiedevano i politici italiani in particolare i salvino e meloni, quando, gli stessi, fino a ieri dicevano “ce ne freghiamo delle regole europee e se rompono le scatole non restituiamo nulla”.
Ora, Francia e Germania sborsano 124 miliardi e noi continuiamo a sputargli addosso.
Poi, non lo fanno per buon cuore ma perché con i comportamenti sempre più imprevedibili di Cina e usa, soprattutto alla Germania serve un mercato interno europeo. (Almeno così dicevano ieri su Radio24)
Ora, Francia e Germania sborsano 124 miliardi e noi continuiamo a sputargli addosso.
Poi, non lo fanno per buon cuore ma perché con i comportamenti sempre più imprevedibili di Cina e usa, soprattutto alla Germania serve un mercato interno europeo. (Almeno così dicevano ieri su Radio24)
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
comunque ci stanno sempre aiutando piu' i cubani mandando venti medici. L'Europa fa schifo.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
in tanto egoismo europeo, che cosa dicono nel frattempo gli amici sovranisti? Si segnala intanto Giorgia Meloni.
Recovery fund, pepp, mes, sure...? Me ne frego! Non esiste mica solo l'UE (sic!), ho un'idea: rivolgiamoci al FMI!
“Il dibattito su dove trovare quelle risorse è quotidiano ma nonostante ciò rimangono strade inspiegabilmente inesplorate. Perché non esiste solo l’Unione Europea tra le possibili istituzioni che potrebbero rendersi utili”.
Lo ha scritto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in una lettera al Corriere della sera.
“Tra l’altro – sottolinea Meloni – la Ue si sta dimostrando ancora una volta vittima degli egoismi di taluni. Le decisioni tardano ad arrivare, non sappiamo per quanto tempo la Bce garantirà il suo supporto, non conosciamo ancora come il recovery fund sarà approvato dalla Ue, ancora di meno sappiamo sulle condizioni di restituzione di un eventuale prestito da parte del Mes (visto che finora si e’ ipotizzato solo di assenza di condizionalità per l’accesso al Mes, ma mai di che cosa accadrebbe a uno Stato che non rispettasse tempi e modi di restituzione del prestito)”.
Dunque, Meloni invita a guardare altrove: “L’Italia – osserva – è una grande Nazione che oltre a essere membro fondatore delle istituzioni europee, è parte del più ampio sistema multilaterale centrato, nel campo della cooperazione macroeconomica internazionale, sul Fondo monetario internazionale”.
In quella sede, sostiene Meloni, si “possono creare nuovi Diritti speciali di prelievo (Dsp), sarebbe a dire attività di riserva internazionali introdotte nel 1969 per generare liquidità internazionale. Non sono un prestito del Fmi, di quelli che attiva la Troika”, assicura Meloni.
Fun fact: il piano di Giorgia lo proponeva...Giorgio SOROS (per i paesi poveri ) -> https://www.ecologiae.com/soros-meccani ... eri/11369/
Io boh, i sovranisti se non ci fossero bisognerebbe inventarli
Recovery fund, pepp, mes, sure...? Me ne frego! Non esiste mica solo l'UE (sic!), ho un'idea: rivolgiamoci al FMI!
“Il dibattito su dove trovare quelle risorse è quotidiano ma nonostante ciò rimangono strade inspiegabilmente inesplorate. Perché non esiste solo l’Unione Europea tra le possibili istituzioni che potrebbero rendersi utili”.
Lo ha scritto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in una lettera al Corriere della sera.
“Tra l’altro – sottolinea Meloni – la Ue si sta dimostrando ancora una volta vittima degli egoismi di taluni. Le decisioni tardano ad arrivare, non sappiamo per quanto tempo la Bce garantirà il suo supporto, non conosciamo ancora come il recovery fund sarà approvato dalla Ue, ancora di meno sappiamo sulle condizioni di restituzione di un eventuale prestito da parte del Mes (visto che finora si e’ ipotizzato solo di assenza di condizionalità per l’accesso al Mes, ma mai di che cosa accadrebbe a uno Stato che non rispettasse tempi e modi di restituzione del prestito)”.
Dunque, Meloni invita a guardare altrove: “L’Italia – osserva – è una grande Nazione che oltre a essere membro fondatore delle istituzioni europee, è parte del più ampio sistema multilaterale centrato, nel campo della cooperazione macroeconomica internazionale, sul Fondo monetario internazionale”.
In quella sede, sostiene Meloni, si “possono creare nuovi Diritti speciali di prelievo (Dsp), sarebbe a dire attività di riserva internazionali introdotte nel 1969 per generare liquidità internazionale. Non sono un prestito del Fmi, di quelli che attiva la Troika”, assicura Meloni.
Fun fact: il piano di Giorgia lo proponeva...Giorgio SOROS (per i paesi poveri ) -> https://www.ecologiae.com/soros-meccani ... eri/11369/
Io boh, i sovranisti se non ci fossero bisognerebbe inventarli
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
Rosewall ha scritto:in tanto egoismo europeo, che cosa dicono nel frattempo gli amici sovranisti? Si segnala intanto Giorgia Meloni.
Recovery fund, pepp, mes, sure...? Me ne frego! Non esiste mica solo l'UE (sic!), ho un'idea: rivolgiamoci al FMI!
“Il dibattito su dove trovare quelle risorse è quotidiano ma nonostante ciò rimangono strade inspiegabilmente inesplorate.
Forse si riferiva ai cravattai.
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
qui c'è tutto il pacchetto, 54 pagine di tabelle, spiegazioni e grafici che chi ha tempo e voglia (io nè l'uno nè l'altro) può approfondire
https://ec.europa.eu/info/sites/info/fi ... _needs.pdf
tra l'altro c'è una tabella in fondo in cui il saldo franco-crucco è ancora più esagerato della tabellina excel di sopra.
siamo nel campo delle proposte , quindi è abbastanza inutile commentare una cosa che per diventare ufficiale necessita di n step, tuttavia sarà interessante vedere come si evolve la situazione.
l'unica cosa che si può dire oggi per conto mio è che il titolo di sta roba mi sembra più "che si fa quando finisce il covid" piuttosto che "cosa facciamo per contenerlo" , il che è tanto naturale in quanto evidenzia una volta di più l'impossibilità dell'UE di reagire in tempi brevi causa suoi limiti strutturali , quanto grave visto che, ripeterò all'infinito, andiamo incontro senza colpo ferire alla peggiore crisi della storia dal dopoguerra.
https://ec.europa.eu/info/sites/info/fi ... _needs.pdf
tra l'altro c'è una tabella in fondo in cui il saldo franco-crucco è ancora più esagerato della tabellina excel di sopra.
siamo nel campo delle proposte , quindi è abbastanza inutile commentare una cosa che per diventare ufficiale necessita di n step, tuttavia sarà interessante vedere come si evolve la situazione.
l'unica cosa che si può dire oggi per conto mio è che il titolo di sta roba mi sembra più "che si fa quando finisce il covid" piuttosto che "cosa facciamo per contenerlo" , il che è tanto naturale in quanto evidenzia una volta di più l'impossibilità dell'UE di reagire in tempi brevi causa suoi limiti strutturali , quanto grave visto che, ripeterò all'infinito, andiamo incontro senza colpo ferire alla peggiore crisi della storia dal dopoguerra.
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
volevo mettere questo cioè un articolo che snocciola dati su quanto la Bce abbia acquistato in questi 3 mesi di pandemia e che potrebbe essere oggetto di qualche considerazione interessante, poi però mi sono imbattuto in quest'altrocioè una lunga analisi che parte dalle regole inziali date alle Bce, le derive che ha dovuto prendere per far sopravvivere il carrozzone , il rapporto spesso burrascoso fra queste derive e la Corte costituzionale tedesca , fino ad arrivare ad un impietosa conclusione in cui gli scenari simulati portano tutti alla stessa conclusione, ovvero la fine dall'eurozona. cambia solo l'attore
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
considerato che i due articoli si contraddicono, butterei giù dalla torre il secondo (che erra).
Una bella spiegazione sulla monetizzazione delle banche centrali (e i suoi limiti) per chi mastica il francese (tutta quella rubrica/blog è interessante).
Una bella spiegazione sulla monetizzazione delle banche centrali (e i suoi limiti) per chi mastica il francese (tutta quella rubrica/blog è interessante).
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
in cosa si contraddicono? uno mette numeri e spiega cosa potrà ancora fare il pepp, l'altro spiega cosa ha fatto sinora la bce e analizza cosa potrebbe succedere a fronte di quello che praticamente è descritto nel primo articolo
per quanto riguarda il tuo articolo, mi è servito sicuramente per ripassare un pò di francese, che se non è arrugginito mi fa capire che si parla del classico spettro dell'inflazione che ripeto di nuovo, in italia non è a doppia cifra dal 1985 e non ricordo da quanti anni siamo sotto l'1%...per quanto mi riguarda è un nemico ad oggi sicuramente meno pericoloso della deflazione
per quanto riguarda il tuo articolo, mi è servito sicuramente per ripassare un pò di francese, che se non è arrugginito mi fa capire che si parla del classico spettro dell'inflazione che ripeto di nuovo, in italia non è a doppia cifra dal 1985 e non ricordo da quanti anni siamo sotto l'1%...per quanto mi riguarda è un nemico ad oggi sicuramente meno pericoloso della deflazione
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
tipoPaolo79 ha scritto:in cosa si contraddicono?
questo ha scritto:La Germania resta il Paese con più titoli di Stato acquistati nel PEPP, come nel QE
(Mi sembra peraltro molto esagerata la stima secondo cui "in autunno 2020 per l’Italia e la Francia si supererà il 40% [del debito pubblico]").quest'altro ha scritto:con il PEPP la BCE ha riacquistato principalmente titoli italiani e francesi – nessun titolo tedesco
Comunque è un articolo che nell'ottica di un sovranista dovrebbe essere istruttivo perché evidenzia alcuni aspetti (acquisti dei titoli immediati, rinnovati automaticamente per sempre, presa in carico del 50% del debito tanto per cominciare) la cui mancanza fa la differenza fra la dura realtà e il mondo da lui sognato.
in realtà il fatto che l'immissione forsennata di liquidità non riesca a produrre inflazione non è solo una cosa fica perché offre il pretesto per continuare ad acquistare titoli di stato poco attraenti ma è un fenomeno parecchio studiato e problematico. E che non ci mette al riparo dalla spinta inflazionistica dovuta a un'eventuale perdita di credibilità della banca centrale. Ma è un altro tema.si parla del classico spettro dell'inflazione che ripeto di nuovo, in italia non è a doppia cifra dal 1985 e non ricordo da quanti anni siamo sotto l'1%...per quanto mi riguarda è un nemico ad oggi sicuramente meno pericoloso della deflazione
Qui è interessante perché fa notare che la banca centrale incassa i rendimenti dei titoli di stato acquistati ma versa gli.interessi sulla liquidità emessa. Che adesso sono zero. Ma quando risaliranno, andranno ovviamente coperti. Ebbene, nel caso di scuola (Borghi) in cui la banca centrale cancellasse con un tratto di penna il debito detenuto, oltre che doverlo iscrivere come passività non avrebbe di che pagare gli interessi sul deposito. Quindi dovrebbe emettere nuova liquidità per farlo, ma cosí facendo...spirale inflazionistica.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
cioè tu dici (o l'articolo dice), ho un debito di 20 + interessi di 2, posso cancellare a penna il debito ma non gli interessi. e si da per scontato di non poter coprire i 2 di interessi e quindi dover emettere nuova moneta per poter rimborsare gli interessi creando inflazione?
sul primo pezzo è vero, secondo me è un refuso fra germania e francia ma comunque da degli spunti molto interessanti e per nulla improbabili (che non vuol dire che succederà per forza quello che dice). considera anche che l'articolo del sole è di quasi un mese dopo, non ho idea di quando siano stati comprati i titoli tedeschi, non necessariamente è un errore
sul primo pezzo è vero, secondo me è un refuso fra germania e francia ma comunque da degli spunti molto interessanti e per nulla improbabili (che non vuol dire che succederà per forza quello che dice). considera anche che l'articolo del sole è di quasi un mese dopo, non ho idea di quando siano stati comprati i titoli tedeschi, non necessariamente è un errore
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
sí, non dice gli interessi sul debito ma quelli sulla moneta emessa per acquistare quel debito.
Questo senza considerare i titoli in pancia alla bce che man mano scadono nei prossimi mesi, e il fatto che il debito pubblico aumenterà 'na cifra.
Cioè, insomma...qualquadra non cosa
calcolo da bar, potrei facilmente sbagliarmi di qualcosa ma prendiamo l'Italia. A febbraio 2.450 miliardi di debito, il 20% detenuto da bce (bcn/bce), quindi 490 miliardi circa. Per arrivare al 40% (se il debito non aumentasse ) ad autunno, il pspp/pepp della banca centrale dovrebbe arrivare a 980 miliardi, ovvero tirar su altri 490 miliardi di btp (da fine marzo sono stati una quarantina, ne mancano 450).Rosewall ha scritto:
(Mi sembra peraltro molto esagerata la stima secondo cui "in autunno 2020 per l’Italia e la Francia si supererà il 40% [del debito pubblico]").
Questo senza considerare i titoli in pancia alla bce che man mano scadono nei prossimi mesi, e il fatto che il debito pubblico aumenterà 'na cifra.
Cioè, insomma...qualquadra non cosa
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
non starai parlando del signoraggio?
sul 40% penso sia un "fino a" tecnicamente quasi impossibile ma bisognerebbe vedere quanto debito pubblico francese ci sia in pancia alla BCE. discorso molto poco interessante comunque almeno dal mio punto di vista , i concetti interessanti in quell'articolo sono altri anche in relazione alle info che emergono dal primo. magari quando ho un attimo ci ritorno
sul 40% penso sia un "fino a" tecnicamente quasi impossibile ma bisognerebbe vedere quanto debito pubblico francese ci sia in pancia alla BCE. discorso molto poco interessante comunque almeno dal mio punto di vista , i concetti interessanti in quell'articolo sono altri anche in relazione alle info che emergono dal primo. magari quando ho un attimo ci ritorno
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
il costo del denaro: il tasso di sconto e i tassi correlati. Attualmente il tasso sui depositi è negativo, ovvero (semplificando) sono le banche a versare alla banca centrale gli interessi per la loro liquidità in eccesso ("depositata" nella banca centrale). Ma quando i tassi tornano positivi, il flusso si inverte ed è la banca centrale a dover pagare gli interessi sui depositi. Se (periodo dell'impossibilità) cancellasse il debito, avrebbe a passivo questi interessi senza però avere ad attivo i rendimenti dei titoli acquistati in cambio di quella moneta. Stessa situazione se emettesse liquidità per il Tesoro senza avere titoli come contropartita (dal momento in cui il dipendente pubblico - ad esempio - versa in banca lo stipendio finanziato in quel modo, aspettandosi giustamente un interesse).Paolo79 ha scritto:non starai parlando del signoraggio?
e comunque il debito quest'anno dovrebbe aumentare di un 160 miliardi, quindi mi sa che alla fine dopo pepp e pspp la quota in mano alla banca centrale resterà sul 20%, altro che 40%.sul 40% penso sia un "fino a" tecnicamente quasi impossibile ma bisognerebbe vedere quanto debito pubblico francese ci sia in pancia alla BCE. discorso molto poco interessante comunque almeno dal mio punto di vista ,
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
usciti i dati europei sulle produzioni industriali in aprile.
https://ec.europa.eu/eurostat/documents ... cd51a1651f
agevolo anche questo simpatico grafico a favore dei civuolepiùeuropa (dovrebbero capirlo anche loro) in cui si percepisce perfettamente la differenza fra chi è nell'eurozona (quella cosa che dobbiamo ringraziare se no a quest'ora saremmo gambe all'aria) e chi no
https://ec.europa.eu/eurostat/documents ... cd51a1651f
agevolo anche questo simpatico grafico a favore dei civuolepiùeuropa (dovrebbero capirlo anche loro) in cui si percepisce perfettamente la differenza fra chi è nell'eurozona (quella cosa che dobbiamo ringraziare se no a quest'ora saremmo gambe all'aria) e chi no
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
sei simpatico.Paolo79 ha scritto:dovrebbero capirlo anche loro
Ma come, già finita l'infatuazione per la bce?
E quel grafico che cosa dovrebbe dimostrare, a parte che la produzione industriale europea (e non solo) è strettamente interconnessa e guidata dalle stesse dinamiche?
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
Non capisco: se non fossimo stati nell'eurozona, il COVID-19 non avrebbe colpito?
E la connessione tra produzione industriale e stabilita' finanziaria (quello che ci ha dato l'essere nell'eurozona in queste settimane, con la credibilita' della BCE) quale sarebbe?
E la connessione tra produzione industriale e stabilita' finanziaria (quello che ci ha dato l'essere nell'eurozona in queste settimane, con la credibilita' della BCE) quale sarebbe?
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
Comunque, se capisco bene, Paolo79 propone un mix di Bagnai e Paolo Barnard: torniamo alla lira, svalutiamo come se non ci fosse domani (Bagnai); in piu', facciamo deficit come se non ci fosse domani che lo ricompra la Banca Centrale nazionale (magari riusciamo pure a guadgnarci ) - Paolo Barnard/MMT.
E' corretto?
E' corretto?
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
NO
Ho già scritto in passato che oggi come oggi con tutti i problemi che abbiamo , ci manca solo dover discutere dell'italexit (occhio però che non è escluso che non ci stia pensando qualche altra nazione).
è evidente però che l'unica differenza fra la linea rossa e la linea blu è la presenza o meno della moneta unica. tra l'altro la linea blu non è l'andamento dei paesi europei senza euro ma la media di tutta l'europa , quindi la forbice fra eurozona e altri paesi sarebbe ancora più ampia.
per rosewall: grazie del simpatico, nel nostro mondo fantasy ci divertiamo a inventarci battute approfittando della nostra sospensione dell'incredulità
Ho già scritto in passato che oggi come oggi con tutti i problemi che abbiamo , ci manca solo dover discutere dell'italexit (occhio però che non è escluso che non ci stia pensando qualche altra nazione).
è evidente però che l'unica differenza fra la linea rossa e la linea blu è la presenza o meno della moneta unica. tra l'altro la linea blu non è l'andamento dei paesi europei senza euro ma la media di tutta l'europa , quindi la forbice fra eurozona e altri paesi sarebbe ancora più ampia.
per rosewall: grazie del simpatico, nel nostro mondo fantasy ci divertiamo a inventarci battute approfittando della nostra sospensione dell'incredulità
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
Ma perche' scusa? Per motivi del tutto non relativi all''economia, la media dei paesi senza euro ha risentito del virus immensamente meno con un lockdown molto piu' ridotto.Paolo79 ha scritto: è evidente però che l'unica differenza fra la linea rossa e la linea blu è la presenza o meno della moneta unica.
Immagino che in questo periodo questo fatto possa incidere.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
più che sospensione dell'incredulità, dissonanza cognitiva (sí bce, no euro)
A parte che l'andamento delle due medie è molto simile (ovviamente),
a parte che per ipotizzare una correlazione (magari spuria) con l'euro dovresti osservare almeno una divergenza in corrispondenza all'adozione dell'euro (qui manco quello),
ma sul serio pensi che non ci siano altre caratteristiche differenti fra i paesi euro e quelli no (fra i quali, incidentalmente, quelli dell'Europa dell'est?), oltre che all'interno di ognuno dei due gruppi?
In effetti se stampi molta moneta incrementi la produzione industriale, nonè forse la stampa di moneta anch'essa un'attività industriale?
ahah, sicuro nè?Paolo79 ha scritto: è evidente però che l'unica differenza fra la linea rossa e la linea blu è la presenza o meno della moneta unica.
A parte che l'andamento delle due medie è molto simile (ovviamente),
a parte che per ipotizzare una correlazione (magari spuria) con l'euro dovresti osservare almeno una divergenza in corrispondenza all'adozione dell'euro (qui manco quello),
ma sul serio pensi che non ci siano altre caratteristiche differenti fra i paesi euro e quelli no (fra i quali, incidentalmente, quelli dell'Europa dell'est?), oltre che all'interno di ognuno dei due gruppi?
bè, ma per loro tutto dipende dalla moneta, anche la vittoria dell'Italia al Mondiale '82 (letteralmente: dopo che Salvini ha postato il video della Barilla, è uscito anche questo).Lyndon79 ha scritto:Non capisco: se non fossimo stati nell'eurozona, il COVID-19 non avrebbe colpito?
E la connessione tra produzione industriale e stabilita' finanziaria (quello che ci ha dato l'essere nell'eurozona in queste settimane, con la credibilita' della BCE) quale sarebbe?
In effetti se stampi molta moneta incrementi la produzione industriale, nonè forse la stampa di moneta anch'essa un'attività industriale?
Ultima modifica di Rosewall il ven giu 12, 2020 2:50 pm, modificato 1 volta in totale.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
ma io non sto parlando del covid, ma di quello che è successo nei 20 anni prima, guarda dove parte la linea blu rispetto a quella rossa e guarda dove finisce a gennaio 2020. il crollo da covid puoi anche non guardarlo nel graficoNickognito ha scritto:Ma perche' scusa? Per motivi del tutto non relativi all''economia, la media dei paesi senza euro ha risentito del virus immensamente meno con un lockdown molto piu' ridotto.Paolo79 ha scritto: è evidente però che l'unica differenza fra la linea rossa e la linea blu è la presenza o meno della moneta unica.
Immagino che in questo periodo questo fatto possa incidere.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
A parte che io vedo 9 anni e non 20, mi sembrano linee molto vicine.
Ma il fatto che paesi per lo piu' ex comunisti siano un po' migliorati rispetto ai paesi europei piu' ricchi non puo' dipendere da mille altri fattori? Capirei, boh, il far vedere che la Slovacchia ha perso molto rispetto ai paesi confinanti senza euro.
Ma differenze minime quando altre differenze economiche tra i paesi sono enormi, non capisco cosa dovrebbero dimostrare.
Puoi confrontare la Slovacchia con paesi vicini, oppure puoi guardare insieme i paesi scandinavi-baltici (io li trovo solo fino al 2013, boh, se li trovi, o se trovi la slovacchia e gli altri fino ad oggi)
Tra l'altro non credo che l'opportunita' d entrare nell'euro dei paesi esteuropei o nordici sia necessariamente legata a quelli dell'europa sudoccidentale, nel bene e nel male. Sono paesi del tutto diversi.
Ma il fatto che paesi per lo piu' ex comunisti siano un po' migliorati rispetto ai paesi europei piu' ricchi non puo' dipendere da mille altri fattori? Capirei, boh, il far vedere che la Slovacchia ha perso molto rispetto ai paesi confinanti senza euro.
Ma differenze minime quando altre differenze economiche tra i paesi sono enormi, non capisco cosa dovrebbero dimostrare.
Puoi confrontare la Slovacchia con paesi vicini, oppure puoi guardare insieme i paesi scandinavi-baltici (io li trovo solo fino al 2013, boh, se li trovi, o se trovi la slovacchia e gli altri fino ad oggi)
Tra l'altro non credo che l'opportunita' d entrare nell'euro dei paesi esteuropei o nordici sia necessariamente legata a quelli dell'europa sudoccidentale, nel bene e nel male. Sono paesi del tutto diversi.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
Non ho capito...Paolo79 ha scritto:NO
Ho già scritto in passato che oggi come oggi con tutti i problemi che abbiamo , ci manca solo dover discutere dell'italexit (occhio però che non è escluso che non ci stia pensando qualche altra nazione).
è evidente però che l'unica differenza fra la linea rossa e la linea blu è la presenza o meno della moneta unica. tra l'altro la linea blu non è l'andamento dei paesi europei senza euro ma la media di tutta l'europa , quindi la forbice fra eurozona e altri paesi sarebbe ancora più ampia.
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
Le differenze sono minime e di per sé non dimostrano nulla. Pero' sta di fatto che CZ, HU, e PL non ci pensano nemmeno a entrare nell'euro quindi evidentemente credono che non conviene. Del resto in paesi in cui il commercio internazionale (soprattutto HU e CZ) è molto importante, rinunciare alla propria moneta - e quindi alla possibilità di fare svalutazioni competitive in caso di crisi - porta a delle conseguenze pesanti che devono essere controbilanciate da vantaggi chiari, che evidentemente al momento non vedono .Nickognito ha scritto:
Ma differenze minime quando altre differenze economiche tra i paesi sono enormi, non capisco cosa dovrebbero dimostrare.
La Slovacchia ha avuto un primo ministro eccezionale, Mikulas Dzurinda, uno dei politici migliori di questo millennio in Europa (oggi presidente del prestigioso Martens Centre), che ha insistito tanto sulle riforme e che ha visto nell'euro uno dei simboli e degli strumenti per ancorarsi all'occidente e per affrancarsi da un passato oscuro. Negli anni '90 infatti la Slovacchia era il paese più indietro in quella zona per quanto riguarda la transizione e le riforme.
I Paesi Baltici a mio avviso fanno storia a sè in quanto hanno visto nell'euro uno strumento per liberarsi dall'ingerenza di Mosca.
Comunque è vero, in realtà tutti gli stati fanno storia a sè. Ogni stato dovrebbe soppesare vantaggi e svantaggi e decidere di conseguenza in modo non ideologico.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
non so, e' un po' esagerato, diciamo che hanno firmato per entrarci senza dire quanto, e che la popolazione dal 2004 al 2009 era a favore di entrarci, poi dal 2010 fortemente contraria e nell'ultimo sondaggio il si era risalito al 40%.s&v ha scritto:Le differenze sono minime e di per sé non dimostrano nulla. Pero' sta di fatto che CZ, HU, e PL non ci pensano nemmeno a entrare nell'euro quindi evidentemente credono che non convieneNickognito ha scritto:
Ma differenze minime quando altre differenze economiche tra i paesi sono enormi, non capisco cosa dovrebbero dimostrare.
Inoltre le aziende ceche fanno il 20% delle loro transazioni locali in euro, oltre il 50% delle esportazioni e' pagato in euro, le banche ceche accettano normalmente conti correnti anche solo in euro o nelle due valute.
Si, e' vero che non hanno intenzione di entrare nell'euro, ma tieni conto che i cechi in media sono, paradossalmente, piu' favorevoli all'Euro che a far parte della comunita' europa pubblicamente e che molti politici devono tener conto di questo nazionalismo nel modo meno distruttivo possibile, rimanendo in Europa senza Euro.
Se decidessero solo le aziende ceche, credo che la maggioranza sarebbe pro-euro.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
In Ungheria né maggioranza (vabbè ), né tantomeno opposizione sono favorevoli a entrare nell'euro. Neanche in Polonia, che io sappia. Non so in CZ. Ci sono partiti che fanno campagna elettorale dicendo che vogliono entrare nell'euro?Nickognito ha scritto:
Se decidessero solo le aziende ceche, credo che la maggioranza sarebbe pro-euro.
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Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
Non saprei, non credo, perche' dovrebbero?s&v ha scritto:In Ungheria né maggioranza (vabbè ), né tantomeno opposizione sono favorevoli a entrare nell'euro. Neanche in Polonia, che io sappia. Non so in CZ. Ci sono partiti che fanno campagna elettorale dicendo che vogliono entrare nell'euro?Nickognito ha scritto:
Se decidessero solo le aziende ceche, credo che la maggioranza sarebbe pro-euro.
Non votano mica le aziende, vota il popolo nazionalista.
Se per questo sono ben pochi i politici che propongono un referendum per la Czexit, perche' sanno che passerebbe.
Comunque i Pirati vogliono l'euro ma a certe condizioni, Ano, il partito al governo, dice che considerera' l'entrata nell'euro quando il paese avra' un bilancio in pareggio, ODS uscirebbe pure dall'Europa e i comunisti pure, che io sappia, SPD non so adesso ma quando era al governo aveva il target di adottare l'euro nel 2020, EPP credo che si proponga il ritorno a una monarchia ceca .
Insomma, qua ci sono molti partiti decisamente euroscettici e nazionalisti, ma la maggioranza e' a favore dell'Europa e i partiti piu' rilevanti non euroscettici sono in genere assai possibilisti riguardo all'entrare nell'euro. Non lo fanno subito credo un po' perche' credano davvero che non ci siano ancora le condizioni, ma molto perche' i cittadini, inclusi i loro elettori, sono piu' euroscettici di loro e hanno anche paura di forzare la mano in questo modo.
Insomma, si puo' dire che sono contrari, ma che non ci pensino nemmeno mi sembra un po' eccessivo.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
cosa l'ultima frase?laplaz ha scritto:Non ho capito...Paolo79 ha scritto:NO
Ho già scritto in passato che oggi come oggi con tutti i problemi che abbiamo , ci manca solo dover discutere dell'italexit (occhio però che non è escluso che non ci stia pensando qualche altra nazione).
è evidente però che l'unica differenza fra la linea rossa e la linea blu è la presenza o meno della moneta unica. tra l'altro la linea blu non è l'andamento dei paesi europei senza euro ma la media di tutta l'europa , quindi la forbice fra eurozona e altri paesi sarebbe ancora più ampia.
la linea rossa sono tutti i paesi che hanno l'euro
la linea blu sono tutti i paesi europei (il medione)
manca un'immaginaria linea verde con i paesi europei che non hanno l'euro. questa linea sarà sotto la linea blu fino al 2015 e sopra dal 2015.
@nickognito, sì sono 9 anni sul grafico, però fidati che il trend c'è da 20 ...avevo trovato un grafico sulla produttività dell'italia negli ultimi 50 anni, se lo ritrovo lo metto
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
qualche grafico.
Produttività totale dei fattori in Italia (in percentuale rispetto al '54).
Stagnazione da fine '70, inizio '80.
Confronto con altri paesi vicini o meno (comunque con l'euro)
(fonte)
Crescita del PIL italiano. Confrontiamola con quella di qualunque altro paese con l'euro.
(fonte)
Produttività totale dei fattori in Italia (in percentuale rispetto al '54).
Stagnazione da fine '70, inizio '80.
Confronto con altri paesi vicini o meno (comunque con l'euro)
(fonte)
Crescita del PIL italiano. Confrontiamola con quella di qualunque altro paese con l'euro.
(fonte)
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
Ma di cosa discutiamo, dai.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
esatto, di cosa stiamo discutendo? c'è una tesi dietro questi grafici (oltre ad un evidente errore in ciò che é stato scritto) ?
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
meglio grafici senza una tesi dietro che una tesi con il nulla dietro.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
anche tu sei simpatico vedo.
peccato che la tua simpatia non ti aiuti a scrivere un post che sia uno senza qualche errore perché quello che tu chiami "nulla" é un grafico dell'eurostat sul confronto della produttività fra chi ha l'euro e tutta l'Europa.
peccato che la tua simpatia non ti aiuti a scrivere un post che sia uno senza qualche errore perché quello che tu chiami "nulla" é un grafico dell'eurostat sul confronto della produttività fra chi ha l'euro e tutta l'Europa.
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Unione Europea: prospettive, timori, speranze
ma te la puoi permettere la supponenza di
e
Ma non era meglio se ti prendevi cinque minuti per leggerti le risposte (con i diversi ed eclatanti motivi per cui è sbagliato inferire dal tuo grafico che si percepisce perfettamente la differenza fra chi è nell'eurozona e chi no) invece che rilanciare con questa ulteriore vaccata?
Paolo79 ha scritto:dovrebbero capirlo anche loro
e
nello stesso post in cui scriviPaolo79 ha scritto:non ti aiuti a scrivere un post che sia uno senza qualche errore
?Paolo79 ha scritto:é un grafico dell'eurostat sul confronto della produttività fra chi ha l'euro e tutta l'Europa.
Ma non era meglio se ti prendevi cinque minuti per leggerti le risposte (con i diversi ed eclatanti motivi per cui è sbagliato inferire dal tuo grafico che si percepisce perfettamente la differenza fra chi è nell'eurozona e chi no) invece che rilanciare con questa ulteriore vaccata?
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento