Monti 2011: sciolta civica.

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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BackhandWinner
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Re: Pensavo fosse Travaglio, invece era Mario Monti.

Messaggio da BackhandWinner »

Rosewall ha scritto:sì ma a difendere Monti siamo solo Backhand (che posta tanti articoli sottolineandone i titoli ad effetto, ma che però se li legge pure e ne condivide le argomentazioni nel merito, e prova ne è che le sottolinea o le grassetta o entrambe le cose secondo una scala d'importanza) ed io. Intendo, in Italia. :)
:D

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Albornoz
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Re: Pensavo fosse Travaglio, invece era Mario Monti.

Messaggio da Albornoz »

Rosewall ha scritto:non mi sorprende, infatti all'estero ha preso molti più voti. Nemo propheta... :)
L'Italia è fenomenale perché a farsi rimpiangere (con qualche ragione) ce la possono fare quasi tutti.
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dsdifr
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Re: Pensavo fosse Travaglio, invece era Mario Monti.

Messaggio da dsdifr »

Albornoz ha scritto:
Rosewall ha scritto:ma c'era già MattVince che la menava coi "qui si", "qui tutti"
E aveva ragione.
E adesso non tiratemi fuori Paolino o qualche altro terzista spinto, di cui magari si possono leggere volentieri i tre post in croce ogni tanto.
cioè, per esempio, Alcol ti sembra che scriva poco qui? :D
L'Italia è fenomenale perché a farsi rimpiangere (con qualche ragione) ce la possono fare quasi tutti
qui penso tu abbia scritto una grande verità.
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Re: Pensavo fosse Travaglio, invece era Mario Monti.

Messaggio da Kafelnikov 18 »

Albornoz ha scritto:
Rosewall ha scritto:ma c'era già MattVince che la menava coi "qui si", "qui tutti"
E aveva ragione.
E adesso non tiratemi fuori Paolino o qualche altro terzista spinto, di cui magari si possono leggere volentieri i tre post in croce ogni tanto.
Ma se dopo 20 anni ancora votate orgogliosamente un ricattabile squallidissimo puttaniere, uno che corrompe senatori a suon di milioni di euro per far cadere governi, uno con un conflitto di interessi immane e che ha governato da schifo per eoni...beh, direi che le prese per il culo sono il minimo.
Tra l'altro curiosità mia : come fa un cattolico a votare Berlusconi ? Come coniugate fede cattolica e buttfucking con troie minorenni ?
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alcol
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Re: Pensavo fosse Travaglio, invece era Mario Monti.

Messaggio da alcol »

e mo che c'entra alcol?? :D
MyMag si divide in due categorie: chi parla di tennis e chi sparla di tennisti.(cit)

Partito anti-poltronati

Qui siamo uno step più avanti
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Re: Pensavo fosse Travaglio, invece era Mario Monti.

Messaggio da Albornoz »

Kafelnikov 18 ha scritto: Ma se dopo 20 anni ancora votate orgogliosamente un ricattabile squallidissimo puttaniere, uno che corrompe senatori a suon di milioni di euro per far cadere governi, uno con un conflitto di interessi immane e che ha governato da schifo per eoni...beh, direi che le prese per il *posteriore* sono il minimo.
Tra l'altro curiosità mia : come fa un cattolico a votare Berlusconi ? Come coniugate fede cattolica e buttfucking con *donne di facili costumi* minorenni ?
Posso solo evitare di fare anche di peggio: discuterne con te.
Burano
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Re: Pensavo fosse Travaglio, invece era Mario Monti.

Messaggio da Burano »

Kafelnikov 18 ha scritto:
Ma se dopo 20 anni ancora votate orgogliosamente un ricattabile squallidissimo puttaniere, uno che corrompe senatori a suon di milioni di euro per far cadere governi, uno con un conflitto di interessi immane e che ha governato da schifo per eoni...beh, direi che le prese per il *posteriore* sono il minimo.
Tra l'altro curiosità mia : come fa un cattolico a votare Berlusconi ? Come coniugate fede cattolica e buttfucking con *donne di facili costumi* minorenni ?
La 'roba' può tutto. Sanno tutto, di lui (a parte una minoranza di decerebrati totali per i quali la mafia non esiste e i suoi festini sono tutta un'invenzione "della sinistra"). Tuttavia se si sentono promettere che gli toglie l'imu e che mai e poi mai metterà una patrimoniale, a quelli con la roba (che in italia, per ora, sono ancora parecchi) gli viene duro e lo votano in massa. Senza ovviamente capire un c@zzo, perchè se togli l'imu e magari tagli anche le tasse, la fine della gracia è assicurata. Default che bello...Però non c'è più l'odiosa imposta sulla prima casa. E il futuro dei nostri figli? E i nipoti? Ma chi se ne fòòtte. Pure questo è molto cattolico.
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Pensavo fosse Travaglio, invece era Mario Monti.

Messaggio da Albornoz »

Burano ha scritto: La 'roba' può tutto. Sanno tutto, di lui (a parte una minoranza di decerebrati totali per i quali la mafia non esiste e i suoi festini sono tutta un'invenzione "della sinistra"). Tuttavia se si sentono promettere che gli toglie l'imu e che mai e poi mai metterà una patrimoniale, a quelli con la roba (che in italia, per ora, sono ancora parecchi) gli viene duro e lo votano in massa.Senza ovviamente capire un c@zzo, perchè se togli l'imu e magari tagli anche le tasse, la fine della gracia è assicurata. Default che bello...Però non c'è più l'odiosa imposta sulla prima casa. E il futuro dei nostri figli? E i nipoti? Ma chi se ne fòòtte. Pure questo è molto cattolico
Buon per te allora che evidentemente non ce l'hai poi tanto con me, con queste volgarità intellettuali.
Te dovresti incontrare qualcuno con qualche bella difficoltà, che magari si può riconoscere ancor meno nel gentile ritratto, che ti fa vedere un po' di cose come stanno, e poi ti chiede di ripetergli un po', con il dovuto coraggio.

(a parte la volgarità del non considerare, a proposito del penoso "futuro dei nostri figli", per esempio che la riforma delle pensioni la sinistra prima l'ha osteggiata per anni, e poi, appena tornata al governo nel 2006, per prima cosa, tanto per andare subito sul sicuro, ne ha abrogato l'abbozzo fattone da Maroni, e poi la riforma del lavoro, ma quindi certamente è solo a centrodestra che non si è pensato al futuro dei nostri figli)
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Re: Pensavo fosse Travaglio, invece era Mario Monti.

Messaggio da Burano »

Se uno pensa solo al suo orticello e quindi vede sempre tutto nel breve periodo, di fatto, non ha come prima preoccupazione le future generazioni. Mi pare evidente.
Che poi per altri versi, questa considerazione la si possa estendere anche oltre il centrodestra, non cambia la sostanza.
Cazz@, per una volta che mi sono trattenuto dal sottolineare come una parte dell'elettorato pdl vota silvio fondamentalmente per avere condoni e per poter continuare a evadere o fare anche di peggio... :D
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Re: Pensavo fosse Travaglio, invece era Mario Monti.

Messaggio da Albornoz »

Burano ha scritto:Se uno pensa solo al suo orticello e quindi vede sempre tutto nel breve periodo, di fatto, non ha come prima preoccupazione le future generazioni. Mi pare evidente.
Che poi per altri versi, questa considerazione la si possa estendere anche oltre il centrodestra, non cambia la sostanza.
Ma figurati come può cambiare la sostanza che è tutta colpa di Berlusconi.
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Re: Pensavo fosse Travaglio, invece era Mario Monti.

Messaggio da Albornoz »

Il Sole 24 ore, senza nemmeno vergogna.

serve "un governo che attui la discontinuità necessaria rispetto a una linea di politica economia che va da Giulio Tremonti a Mario Monti e si è sempre ben guardata dall’intervenire nel corpo vivo della inefficiente macchina pubblica per liberare correttamente le risorse necessarie ad avviare una riduzione dei prelievi fiscali e contributivi e, allo stesso tempo, alimentare un flusso costante di investimenti in conto/capitale, a partire dalla spesa per le infrastrutture"
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dsdifr
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Re: Pensavo fosse Travaglio, invece era Mario Monti.

Messaggio da dsdifr »

boh, Berlusconi in persona ebbe a dire non più tardi di tre mesi fa: "Monti ha proseguito sulla linea del mio governo".
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Re: Pensavo fosse Travaglio, invece era Mario Monti.

Messaggio da Albornoz »

dsdifr ha scritto:boh, Berlusconi in persona ebbe a dire non più tardi di tre mesi fa: "Monti ha proseguito sulla linea del mio governo"
Ma al di là del merito, al Sole 24 ore si sentono investiti della Sacra missione del titolone salvapatria.
Dicano pure che l'han messo lì loro Monti, e poi gli hanno fatto stampa e radio a favore che neanche Emilio Fede (tranquilli, fase 1, poi fase 2, conti in ordine e poi ripresa, i compiti a casa ..).
Dai ora mollarlo così, per che cosa, di preciso?
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dsdifr
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Re: Pensavo fosse Travaglio, invece era Mario Monti.

Messaggio da dsdifr »

ah beh, su questo hai ragione. Si torna alle considerazioni che facemmo in questo topic dieci giorni fa.
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Re: Monti 2011: Mattvince aveva ragione.

Messaggio da Albornoz »

Grazie Pindaro :D
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Re: Monti 2011: Mattvince aveva ragione.

Messaggio da paoolino »

Albornoz ha scritto: Dicano pure che l'han messo lì loro Monti, e poi gli hanno fatto stampa e radio a favore che neanche Emilio Fede (tranquilli, fase 1, poi fase 2, conti in ordine e poi ripresa, i compiti a casa ..)
Il quotidiano non lo so perché non lo leggo con continuità, ma dalla radio che ascolto quotidianamente nelle fasce orarie di più alto share (mattina dalle 6.30 / 7.00 alle 9.30 / 10.00 e sera dalle 17.30 / 18.00 alle 19.30 / 20.00) dopo i primi mesi di un misto tra entusiasmo e speranza, tutto questo favore alla Emilio Fede non è che uscisse molto, anzi diventati presto abbastanza critici e ironici i vari Milan, Giannino, Barisoni e Cruciani che in quelle fasce orarie conducono (o conducevano) le trasmissioni.

A un certo punto è diventato, per esempio, molto più montiano il Foglio (partito da posizioni ipercritiche) di Radio 24.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Monti 2011: Mattvince aveva ragione.

Messaggio da Albornoz »

paoolino ha scritto:
Albornoz ha scritto: Dicano pure che l'han messo lì loro Monti, e poi gli hanno fatto stampa e radio a favore che neanche Emilio Fede (tranquilli, fase 1, poi fase 2, conti in ordine e poi ripresa, i compiti a casa ..)
Il quotidiano non lo so perché non lo leggo con continuità, ma dalla radio che ascolto quotidianamente nelle fasce orarie di più alto share (mattina dalle 6.30 / 7.00 alle 9.30 / 10.00 e sera dalle 17.30 / 18.00 alle 19.30 / 20.00) dopo i primi mesi di un misto tra entusiasmo e speranza, tutto questo favore alla Emilio Fede non è che uscisse molto, anzi diventati presto abbastanza critici e ironici i vari Milan, Giannino, Barisoni e Cruciani che in quelle fasce orarie conducono (o conducevano) le trasmissioni.

A un certo punto è diventato, per esempio, molto più montiano il Foglio (partito da posizioni ipercritiche) di Radio 24.
All'inizio, inizio piuttosto lungo, era entusiasmo misto a propaganda.
Barisoni era attestato sul "si lamentano tutti, quindi nessuno".
A volte l'aggiornamento di borsa andava letto fra le righe come un bollettino di guerra.

Cruciani, per certi versi apprezzabile conduttore, come opinionista conta zero e vale poco più, e non è trasmissione "di bandiera".
Giannino ad un certo punto è diventato aspirante concorrente politico, e stava lì giusto perché non lo potevano cacciare.
Milan ok.

Perfettamente d''accordo che il giornale più smaccatamente, spudoratamente ed insensatamente montiano è stato Il Foglio (e lo è ancora per quanto gli è possibile).
Non fosse per quella noiosa fissa dell'ateismo, BHW potrebbe andare a scrivere lì, dov'è pieno zeppo di montiani ex comunisti che sono stati a Londra.
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Re: Monti 2011: Mattvince aveva ragione.

Messaggio da paoolino »

Albornoz ha scritto: Perfettamente d''accordo che il giornale più smaccatamente, spudoratamente ed insensatamente montiano è stato Il Foglio (e lo è ancora per quanto gli è possibile).
Non fosse per quella noiosa fissa dell'ateismo, BHW potrebbe andare a scrivere lì, dov'è pieno zeppo di montiani ex comunisti che sono stati a Londra.
L'avevamo già notato... :wink:
paoolino ha scritto:Vedere come da parte di Bhw siano diminuiti i link alla repubblica e cresciuti i link all'organo della struttura delta, il foglio, mi spaventa un po' :)
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Monti 2011: Mattvince aveva ragione.

Messaggio da Pindaro »

paoolino ha scritto:
Albornoz ha scritto: Perfettamente d''accordo che il giornale più smaccatamente, spudoratamente ed insensatamente montiano è stato Il Foglio (e lo è ancora per quanto gli è possibile).
Non fosse per quella noiosa fissa dell'ateismo, BHW potrebbe andare a scrivere lì, dov'è pieno zeppo di montiani ex comunisti che sono stati a Londra.
L'avevamo già notato... :wink:
Il Foglio montiano, certo.
E Panorama di rifondazione.
L'espresso di Forza Nuova.
E mani di fata di Cl.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Monti 2011: Mattvince aveva ragione.

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PINDARO ha scritto:
paoolino ha scritto:
Albornoz ha scritto: Perfettamente d''accordo che il giornale più smaccatamente, spudoratamente ed insensatamente montiano è stato Il Foglio (e lo è ancora per quanto gli è possibile).
Non fosse per quella noiosa fissa dell'ateismo, BHW potrebbe andare a scrivere lì, dov'è pieno zeppo di montiani ex comunisti che sono stati a Londra.
L'avevamo già notato... :wink:
Il Foglio montiano, certo.
La tua ignoranza è assolutamente priva di lacune.
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Re: Monti 2011, ultima frontiera

Messaggio da Kafelnikov 18 »

Il Foglio è quell'irrilevante quotidiano pro- mer.da/vaticano/garantismohardcore che leggono in 12 e che sopravvive grazie ai milioni di euro che annualmente lo Stato sovietico gli versa, vero ?
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paoolino
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Re: Monti 2011, ultima frontiera

Messaggio da paoolino »

il foglio ha scritto: Sarà anche merito del nostro amico e collaboratore Luigi Amicone, ma questa intervista di Monti è da dieci e lode. Dare i voti a un professore che da qualche mese si occupa direttamente di politica è divertente e un po’ ribaldo. Ma ci sta. Non perché Monti dica la verità senza dissimulazioni. Sarebbe strano, innaturale. Sono convinto che la risposta sulla auspicata capacità dei partiti di esprimere una soluzione ben congegnata al 2013, con una leadership in grado di fare il necessario, abbia qualcosa a che fare con le frequentazioni scolastiche gesuitiche del giovane Monti. Il quale, alla sua età, ha sicuramente per la testa il legittimo progetto di tornare a governare, se possibile e opportuno, oppure di succedere a Napolitano, come garante di uno stile nazionale intelligente e rigoroso, e anche ironico salva qualche perdonabile vanità, ma soprattuto come garante di uno sforzo di lunga lena, negli anni, al quale dovremo avere la forza di accudire come paese di bellurie e di evasioni di ogni tipo. Di questo sforzo fa parte una copertura tecnico-politica capace di rassicurare il concerto politico europeo di cui facciamo parte, ma senza cedimenti sulla faglia egemonica germanica (è quello che con qualche inevitabile timidezza Monti fino ad ora si è adoperato a realizzare).

Alla destra populista, che ha diritto di dire la sua nelle varie forme e linguaggi che sceglie, questo stile non piace. E molti italiani di gran classe sono genuinamente scettici sul disegno nato con il governo Monti-Napolitano. Ma non indicano alternative serie, i loro giudizi servono a stimolare il non conformismo, ma non a difenderci dai lupi (e i lupi sono fuori di noi ma anche in noi). Dissimulazioni a parte, il Monti di Amicone parla in modo sensato e serio delle tasse e dell’evasione, delle carceri e della giustizia e delle intercettazioni, dell’Europa oggi lontana degli Eurobond e della necessaria mutualizzazione, a certe condizioni, delle conseguenze speculative e di mercato provocate dal debito pubblico di caratura nazionale espresso in euro, cioè in moneta sovranazionale. Non affetta orgoglio, non si monumentalizza, non chiama consenso facile, e anche per questo rischia di ottenerlo nonostante gli strangugli che provoca la sua strategia di riforme strutturali e di tenuta in pugno del bilancio pubblico. Non è un moralista, non vuole trascinarci alla battaglia, non esprime una visione facile delle cose e non si libera dai condizionamenti con un decisionismo da avanspettacolo. Fa quel che deve date le circostanze, e quel che può. Cioè molto.
il foglio ha scritto:Infatti siamo non già stupiti, ma letteralmente basiti, nel constatare che tutti, dico tutti gli italiani che si lasciano interpellare e hanno voce in capitolo elettorale e civile, dall’accademico liberale all’opinionista di establishment, dal gommista al commerciante, dalla utente di un bus al giovanotto proletario alla ragazzetta, fino alla farmacista e alla partita Iva e all’imprenditore e ad altre figure sociali di massa, tutti, dico e ripeto tutti, sembrano detestare Monti e sembrano pronti a garantirgli il più cordiale, vasto e travolgente insuccesso elettorale. L’intesa universale a dannarlo comprende, salvo rare eccezioni, tutti i settori che contano dell’establishment, e le poche aperture di un Montezemolo o di un Riccardi o del Vaticano stesso sono poi contraddette da clamorose ritirate personali, da scommesse dall’esterno, da interpretazioni al ribasso, da corse verso il vincitore Bersani cosiddetto e verso la rimonta berlusconiana, leggendaria in ogni senso, con puntate e ammiccamenti sul tour di Grillo e l’attivismo giudiziario-politico di un’estrema sinistra da ubriachi. Monti però no.

Ma che cosa ci ha fatto Mario Monti? Sono d’accordo con Gardels. Niente di male e parecchio di buono. Ci ha posto di fronte a problemi nati dal caos e dal disordine finanziario nei conti pubblici che abbiamo scrupolosamente creato noi, come sistema e circuito politico e sindacale e mediatico e giudiziario, nei decenni, a partire dalla Prima Repubblica e dalla sua crisi e lungo tutto l’arco della Seconda Repubblica. In quei decenni il prof. predicava dal Corriere le cose che si sanno: rigore, riforme, equità intergenerazionale per la crescita dell’economia e del lavoro, taglio delle ali e fine di un bipolarismo imbizzarrito. A un certo punto il Cav. lo scelse per Bruxelles, dove si fece onore e lo confermò D’Alema premier. Poi Napolitano lo scelse per la nota bisogna col consenso di Cav. e Pd. Si fece di nuovo onore. Mediò con successo il nostro rapporto con l’Europa. Tenne a bada la maggioranza paradossale. Non insultò Berlusconi, che mal lo ricambia ora, anzi lo beatificò come un venerabile predecessore. Non fu stampella della sinistra né delle banche né di Confindustria né del gruppo Espresso, anzi, colpì vasti interessi e consolidati e sempre difesi dalla concertazione per riformare definitivamente le pensioni (attesa: mezzo secolo), per attuare il pareggio di bilancio con un inasprimento fiscale dovuto alla radicalità della crisi finanziaria, checché ne dica il keynesiano Wolfgang Münchau sul Financial Times. Certo non è un leader nel senso che si è imposto da vent’anni, non promuove referendum personali, non agita un fascino che non ha, fa morire di noia chi vuole dalla politica il teatro e l’avanspettacolo (noi siamo stati così e in parte lo siamo ancora). Ma non è quel Dracula insopportabile che la coca light culture vuole spacciare a ogni angolo di strada. L’Italia è così fatta: uno lo smuovono, gli dicono fa’ questo per noi, lui lo fa e bene, all’inizio tutti lo applaudono, e chissenefrega della democrazia, poi quando quello fa sul serio, scatta immediata la rivolta del benpensantismo farlocco, e lo dannano. La famosa situazione grave, ma non seria.
il foglio ha scritto:Quel ministro, quella donna, ha per me qualcosa di prodigioso. Esprime energia, bellezza e una infinita e seria buona coscienza nella fissità del corpo e nella voce, quando legge in Senato il suo perentorio, esatto, minuzioso, visionario discorso sui lavoratori messi in ballo dalla riforma. E’ alle prese con il cretino confindustriale, e con il suo miserabile particularismo subguicciardiniano. E’ molestata dall’ossessa della Cgil e da spregevoli demagoghi di altra denominazione sindacale. Tutta gente che sta sulla scia della fatale parola d’ordine “Fornero al cimitero”, un’adunata di bugiardi per gola che difendono non già gli interessi effettivi, né dei giovani né dei vecchi lavoratori messi in discussione da una crisi da modernizzazione e da severità sociale mancata, ma un legame presuntivo d’apparato con i fondamentali ideologici del potere di concertazione. Cioè del principale responsabile dei bassi salari italiani, della larga inoccupazione produttiva, della paralisi normativa che ha ingessato nel tempo il mercato del lavoro, che ha spinto gli imprenditori a diventare supereroi delle vacanze di lusso e del disinvestimento e del consumo pazzo (avete mai visto lo yacht billionario di un tedesco ancorato a Porto Cervo? sono tutti a Rimini o se la godono in montagna, e per lo più lavorano).

La borghese di sinistra, per di più torinese che mi piace immaginare della razza di Gozzano, una malinconica non mai turbata dalla retorica dei gobettiani, si scontra con le trappole, sanguina ma non le evita, e rende conto del lavoro che fa con equilibrio adamantino. Hanno tentato di tutto contro di lei, come contro Ichino e molti altri: campagne personali, inviti a tacere, insulti alla sua buona fede e alla sua intelligenza, minacce di vario ordine e grado, insolenze alla famiglia, isolamento politico. Tuonano in comizio, le belve da Colosseo che guidano la rivolta e non sanno dove andare se non a difendere l’esclusività della casa propria, e mobilitano la stupidità umana di massa impartendo parole d’ordine che dovrebbero far rizzare i capelli in testa agli italiani che sanno, e che per lo più sono paurosi e latitano quando dovrebbero difenderla con accanimento. Le persone che amo la amano, infallibilmente, con la sola eccezione dei miei anch’essi amati amici cinici, inorgogliti sempre dalla storica subalternità, dal pressappochismo e dalla minorità delle nostre classi dirigenti. Nella sua bocca divina una giungla di cifre, di verità difficili, contro il Grande Fratello degli esodati, puttanata plateale costruita per distruggere l’unica vera riforma degli ultimi cinquant’anni.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Monti 2011, ultima frontiera

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paoolino ha scritto:
il foglio ha scritto: Sarà anche merito del nostro amico e collaboratore Luigi Amicone, ma questa intervista di Monti è da dieci e lode. Dare i voti a un professore che da qualche mese si occupa direttamente di politica è divertente e un po’ ribaldo. Ma ci sta. Non perché Monti dica la verità senza dissimulazioni. Sarebbe strano, innaturale. Sono convinto che la risposta sulla auspicata capacità dei partiti di esprimere una soluzione ben congegnata al 2013, con una leadership in grado di fare il necessario, abbia qualcosa a che fare con le frequentazioni scolastiche gesuitiche del giovane Monti. Il quale, alla sua età, ha sicuramente per la testa il legittimo progetto di tornare a governare, se possibile e opportuno, oppure di succedere a Napolitano, come garante di uno stile nazionale intelligente e rigoroso, e anche ironico salva qualche perdonabile vanità, ma soprattuto come garante di uno sforzo di lunga lena, negli anni, al quale dovremo avere la forza di accudire come paese di bellurie e di evasioni di ogni tipo. Di questo sforzo fa parte una copertura tecnico-politica capace di rassicurare il concerto politico europeo di cui facciamo parte, ma senza cedimenti sulla faglia egemonica germanica (è quello che con qualche inevitabile timidezza Monti fino ad ora si è adoperato a realizzare).

Alla destra populista, che ha diritto di dire la sua nelle varie forme e linguaggi che sceglie, questo stile non piace. E molti italiani di gran classe sono genuinamente scettici sul disegno nato con il governo Monti-Napolitano. Ma non indicano alternative serie, i loro giudizi servono a stimolare il non conformismo, ma non a difenderci dai lupi (e i lupi sono fuori di noi ma anche in noi). Dissimulazioni a parte, il Monti di Amicone parla in modo sensato e serio delle tasse e dell’evasione, delle carceri e della giustizia e delle intercettazioni, dell’Europa oggi lontana degli Eurobond e della necessaria mutualizzazione, a certe condizioni, delle conseguenze speculative e di mercato provocate dal debito pubblico di caratura nazionale espresso in euro, cioè in moneta sovranazionale. Non affetta orgoglio, non si monumentalizza, non chiama consenso facile, e anche per questo rischia di ottenerlo nonostante gli strangugli che provoca la sua strategia di riforme strutturali e di tenuta in pugno del bilancio pubblico. Non è un moralista, non vuole trascinarci alla battaglia, non esprime una visione facile delle cose e non si libera dai condizionamenti con un decisionismo da avanspettacolo. Fa quel che deve date le circostanze, e quel che può. Cioè molto.
il foglio ha scritto:Infatti siamo non già stupiti, ma letteralmente basiti, nel constatare che tutti, dico tutti gli italiani che si lasciano interpellare e hanno voce in capitolo elettorale e civile, dall’accademico liberale all’opinionista di establishment, dal gommista al commerciante, dalla utente di un bus al giovanotto proletario alla ragazzetta, fino alla farmacista e alla partita Iva e all’imprenditore e ad altre figure sociali di massa, tutti, dico e ripeto tutti, sembrano detestare Monti e sembrano pronti a garantirgli il più cordiale, vasto e travolgente insuccesso elettorale. L’intesa universale a dannarlo comprende, salvo rare eccezioni, tutti i settori che contano dell’establishment, e le poche aperture di un Montezemolo o di un Riccardi o del Vaticano stesso sono poi contraddette da clamorose ritirate personali, da scommesse dall’esterno, da interpretazioni al ribasso, da corse verso il vincitore Bersani cosiddetto e verso la rimonta berlusconiana, leggendaria in ogni senso, con puntate e ammiccamenti sul tour di Grillo e l’attivismo giudiziario-politico di un’estrema sinistra da ubriachi. Monti però no.

Ma che cosa ci ha fatto Mario Monti? Sono d’accordo con Gardels. Niente di male e parecchio di buono. Ci ha posto di fronte a problemi nati dal caos e dal disordine finanziario nei conti pubblici che abbiamo scrupolosamente creato noi, come sistema e circuito politico e sindacale e mediatico e giudiziario, nei decenni, a partire dalla Prima Repubblica e dalla sua crisi e lungo tutto l’arco della Seconda Repubblica. In quei decenni il prof. predicava dal Corriere le cose che si sanno: rigore, riforme, equità intergenerazionale per la crescita dell’economia e del lavoro, taglio delle ali e fine di un bipolarismo imbizzarrito. A un certo punto il Cav. lo scelse per Bruxelles, dove si fece onore e lo confermò D’Alema premier. Poi Napolitano lo scelse per la nota bisogna col consenso di Cav. e Pd. Si fece di nuovo onore. Mediò con successo il nostro rapporto con l’Europa. Tenne a bada la maggioranza paradossale. Non insultò Berlusconi, che mal lo ricambia ora, anzi lo beatificò come un venerabile predecessore. Non fu stampella della sinistra né delle banche né di Confindustria né del gruppo Espresso, anzi, colpì vasti interessi e consolidati e sempre difesi dalla concertazione per riformare definitivamente le pensioni (attesa: mezzo secolo), per attuare il pareggio di bilancio con un inasprimento fiscale dovuto alla radicalità della crisi finanziaria, checché ne dica il keynesiano Wolfgang Münchau sul Financial Times. Certo non è un leader nel senso che si è imposto da vent’anni, non promuove referendum personali, non agita un fascino che non ha, fa morire di noia chi vuole dalla politica il teatro e l’avanspettacolo (noi siamo stati così e in parte lo siamo ancora). Ma non è quel Dracula insopportabile che la coca light culture vuole spacciare a ogni angolo di strada. L’Italia è così fatta: uno lo smuovono, gli dicono fa’ questo per noi, lui lo fa e bene, all’inizio tutti lo applaudono, e chissenefrega della democrazia, poi quando quello fa sul serio, scatta immediata la rivolta del benpensantismo farlocco, e lo dannano. La famosa situazione grave, ma non seria.
il foglio ha scritto:Quel ministro, quella donna, ha per me qualcosa di prodigioso. Esprime energia, bellezza e una infinita e seria buona coscienza nella fissità del corpo e nella voce, quando legge in Senato il suo perentorio, esatto, minuzioso, visionario discorso sui lavoratori messi in ballo dalla riforma. E’ alle prese con il cretino confindustriale, e con il suo miserabile particularismo subguicciardiniano. E’ molestata dall’ossessa della Cgil e da spregevoli demagoghi di altra denominazione sindacale. Tutta gente che sta sulla scia della fatale parola d’ordine “Fornero al cimitero”, un’adunata di bugiardi per gola che difendono non già gli interessi effettivi, né dei giovani né dei vecchi lavoratori messi in discussione da una crisi da modernizzazione e da severità sociale mancata, ma un legame presuntivo d’apparato con i fondamentali ideologici del potere di concertazione. Cioè del principale responsabile dei bassi salari italiani, della larga inoccupazione produttiva, della paralisi normativa che ha ingessato nel tempo il mercato del lavoro, che ha spinto gli imprenditori a diventare supereroi delle vacanze di lusso e del disinvestimento e del consumo pazzo (avete mai visto lo yacht billionario di un tedesco ancorato a Porto Cervo? sono tutti a Rimini o se la godono in montagna, e per lo più lavorano).

La borghese di sinistra, per di più torinese che mi piace immaginare della razza di Gozzano, una malinconica non mai turbata dalla retorica dei gobettiani, si scontra con le trappole, sanguina ma non le evita, e rende conto del lavoro che fa con equilibrio adamantino. Hanno tentato di tutto contro di lei, come contro Ichino e molti altri: campagne personali, inviti a tacere, insulti alla sua buona fede e alla sua intelligenza, minacce di vario ordine e grado, insolenze alla famiglia, isolamento politico. Tuonano in comizio, le belve da Colosseo che guidano la rivolta e non sanno dove andare se non a difendere l’esclusività della casa propria, e mobilitano la stupidità umana di massa impartendo parole d’ordine che dovrebbero far rizzare i capelli in testa agli italiani che sanno, e che per lo più sono paurosi e latitano quando dovrebbero difenderla con accanimento. Le persone che amo la amano, infallibilmente, con la sola eccezione dei miei anch’essi amati amici cinici, inorgogliti sempre dalla storica subalternità, dal pressappochismo e dalla minorità delle nostre classi dirigenti. Nella sua bocca divina una giungla di cifre, di verità difficili, contro il Grande Fratello degli esodati, puttanata plateale costruita per distruggere l’unica vera riforma degli ultimi cinquant’anni.
La cosa più sinistramente montiana scritta sul Foglio, cioè proprio propaganda montiana ed antiberlusconiana:
il Foglio ha scritto:La rimonta del Cav. non esiste, in realtà è sotto di diciassette punti.
Signori, che bidone che gli ha tirato il Vaticano a Ferrara (il secondo) ed a Monti.
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Re: Monti 2011: Mattvince aveva ragione.

Messaggio da Pindaro »

Albornoz ha scritto:
PINDARO ha scritto:
Il Foglio montiano, certo.
La tua ignoranza è assolutamente priva di lacune.
A 360 gradi.
Che è meglio che a 90.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da Kafelnikov 18 »

Ho scoperto che nei capannoni dell’ex Italsider si propagandava l’evoluzionismo, una superstizione ottocentesca ancora presente negli ambienti parascientifici. Il darwinismo è una forma di nichilismo e secondo il filosofo Fabrice Hadjadj dire a un ragazzo che discende dai primati significa approfittare della sua natura fiduciosa per gettarlo nella disperazione e indurlo a comportarsi da scimmia. Dovevano bruciarla prima, la Città della Scienza.

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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da babaoriley »

Kafelnikov 18 ha scritto:Ho scoperto che nei capannoni dell’ex Italsider si propagandava l’evoluzionismo, una superstizione ottocentesca ancora presente negli ambienti parascientifici. Il darwinismo è una forma di nichilismo e secondo il filosofo Fabrice Hadjadj dire a un ragazzo che discende dai primati significa approfittare della sua natura fiduciosa per gettarlo nella disperazione e indurlo a comportarsi da scimmia. Dovevano bruciarla prima, la Città della Scienza.

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invece il suo cervello è bruciato da tempo immemore.
Il darwinismo ha fallito se il risultato migliore è uno come Langone.
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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da gianlu »

siete in ritardo, l'articolo è di dieci giorni or sono.
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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da Albornoz »

Sul Financial Times di oggi c'è un ottimo intervento di Munchau sull'evoluzionismo.
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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da Lyndon79 »

Noi si critica (e a ragione il PD), ma certo che gli eletti montiani ...

http://www.corriere.it/politica/special ... 47ec.shtml
"... noi vogliamo accordo con Pdl"
:oops: :oops: :P
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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da Lyndon79 »

chiaky
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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da chiaky »

La carriera politica del Killer mandato dalle banche sta finendo assai tristemente.
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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da Nickognito »

un altro di quelli che si circonda di certa gente, e poi dice 'mi avete tradito' . Dicendo che sono li' grazie a lui. In pratica un'ammissione di aver portato in parlamento degli figlidiputtana. Grazie di essertene accordo solo ora che sono in parlamento.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da Pindaro »

Se solo ci fossero i tag in questo forum, #Backandwinner.
(che ha come idoli Monti e Napolitano, odia i Beatlese e i Radiohead. Giusto per farsi un'idea di che vita triste abbia)
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da chiaky »

PINDARO ha scritto:Se solo ci fossero i tag in questo forum, #Backandwinner.
(che ha come idoli Monti e Napolitano, odia i Beatlese e i Radiohead. Giusto per farsi un'idea di che vita triste abbia)

:lol: :lol: :lol:
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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da gianlu »

Non ho mai riscontrato alcuno beneficiario di più fideismo generalizzato di quello riservato a costui nel novembre 2011.
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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da chiaky »

gianlu ha scritto:Non ho mai riscontrato alcuno beneficiario di più fideismo generalizzato di quello riservato a costui nel novembre 2011.
Anche il Duce fu accolto bene....
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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da gianlu »

chiaky ha scritto:
gianlu ha scritto:Non ho mai riscontrato alcuno beneficiario di più fideismo generalizzato di quello riservato a costui nel novembre 2011.
Anche il Duce fu accolto bene....
Ho 40 anni, non 140.
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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da chiaky »

gianlu ha scritto:
chiaky ha scritto:
gianlu ha scritto:Non ho mai riscontrato alcuno beneficiario di più fideismo generalizzato di quello riservato a costui nel novembre 2011.
Anche il Duce fu accolto bene....
Ho 40 anni, non 140.

Dalla foto ne dimostri una settantina :D
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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da gianlu »

chiaky ha scritto:
gianlu ha scritto:
chiaky ha scritto: Anche il Duce fu accolto bene....
Ho 40 anni, non 140.

Dalla foto ne dimostri una settantina :D
Nato comunque dopo il 1922.
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Re: Monti 2011: buone notizie :(

Messaggio da chiaky »

Io sono molto più anziano. Pensa che ho conosciuto Alberto da Giussano. Era ganzo. Federico barbarossa invece era un pirla d'un terun.
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