Estremo Oriente

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Nickognito »

poi, Rizzo, che nome.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da rob »

paoolino ha scritto:http://www.comunistisinistrapopolare.com/?p=2341
Il Segretario del Partito Marco Rizzo e il Responsabile esteri Alfonso Galdi , hanno espresso dolore e presentato le proprie condoglianze al popolo nordcoreano per la morte di Kim Jong-il, guida della causa rivoluzionaria dell’ideologia Juche e del Partito, dell’esercito e del popolo della Repubblica Democratica Popolare di Corea.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Nickognito »

:D :D :D
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Mp1 »

PANMUNJOM (confine tra Corea del Nord e Corea del Sud) - La morte di Kim Jong-il, replica perfetta della liturgia messa in scena per suo padre nel 1994, entra negli occhi del mondo attraverso le immagini della folla di Pyongyang, in lacrime e in ginocchio per il distacco dal suo dio-eroe. Oltre il filo spinato steso lungo il 38° parallelo, il Muro di Berlino dell'Asia che da cinquantotto anni separa la realtà dalla finzione delle due Coree, l'addio all'imperatore dell'ultima dinastia comunista sopravvissuta all'ascesa del capitalismo d'Oriente, appare invece segnato più dalla paura e dallo stupore, che dal lutto.

Nel villaggio-vetrina di Panmunjom, avamposto estremo nella zona demilitarizzata sospesa tra Sud e Nord, i militari nordcoreani che sigillano la frontiera non piangono affatto e oggi hanno l'ordine di non sparare ai manifesti degli esuli che esultano per l'infarto che avrebbe infine "fatto giustizia di un assassino".

Davanti alla tivù, il decesso del "Caro Leader" sembra seguito dall'inconsolabile lamento di un popolo che si sente orfano. Tra gli spettrali fuggiaschi del regime, che dalla notte ingrossano le file di un esodo dal Nord impetuosamente ripreso e a quanto pare tollerato, la notizia che il profeta stalinista della dissuasione atomica non è sopravvissuto ai suoi eccessi, si rivela al contrario accolta da un generale sollievo, velato dall'ansia del futuro.

Dalla nazione inaccessibile, chiusa ora anche alle delegazioni internazionali, filtra il racconto di una capitale blindata, riempita di figuranti della propaganda e paralizzata. Le forze armate, fino ad ora passate agli ordini del "Grande Successore" Kim Jong-un, vietano agli abitanti dei villaggi di spostarsi e li invitano a restare chiusi in casa.

Nella Corea del Nord i dodici giorni di lutto nazionale si traducono in scuole, uffici e negozi sbarrati, coprifuoco giorno e notte, popolazione scomparsa e strade riservate ai movimenti di 1,2 milioni di soldati. Un rituale del terrore, contrabbandato per condivisione del dolore, che tradisce una lunga preparazione e che smentisce la narrazione di un decesso improvviso a bordo di un treno blindato lanciato in fondo al buio. Con il trascorrere delle ore, l'incerta transizione dell'egemonia di padre in figlio strappa al mistero l'evidenza di due nazioni.
Quella creata dai vertici delle forze armate e del partito comunista, incollata alla tivù o impegnata nel recitare il ruolo della folla inconsolabile, e quella reclusa che, se versa una lacrima, è per il presentimento dei nuovi sacrifici che l'attendono.

Tra Seul e Pyongyang, in una terra obbligata a piangere senza provare dolore e costretta a esultare senza essere felice, la paura è la sola emozione condivisa ed è difficile capire chi sia più spaventato dall'idea di irritare il proprio nemico.

Il sole non era ancora sbucato dalla collina che nasconde l'artiglieria puntata su Seul quando, per ordine del governo del presidente Lee Myun-Bak, dalla frontiera che taglia Panmunjom è stato rimosso l'enorme albero di Natale del Sud che avrebbe dovuto far sentire ancora più poveri e umiliati i fratelli del Nord. Cinque squadre di soldati, a bordo di mezzi prestati dalla base militare americana, hanno smontato l'abete d'acciaio illuminato da ventimila lampadine, sparato in faccia ad un nemico che forse già non c'era più.

Dopo tre ore se ne sono andati senza dire una parola, tra gli applausi degli stessi operai sudcoreani che ogni giorno passano nel Nord per raggiungere il distretto industriale di Kaesung. Dalla capitale del cosiddetto mondo libero sono partite anche inedite condoglianze per "il popolo nordcoreano", inviti a "riprendere un dialogo di pace" e poco prima di mezzogiorno è stato interrotto il lancio di 400 palloncini che dovevano far volare tra i sudditi della famiglia Kim il ritratto del fresco defunto, corredato da inni di gioia per il suo decesso.

Seul, come Pechino, non invierà delegazioni al funerale del 28 dicembre, ma la mano tesa è stata prontamente stretta dal giovane Kim Jong-un, investito despota in cerca di riconoscimento. Le esercitazioni militari del Nord sono state sospese per tutto l'inverno, i soldati richiamati nelle caserme ed è partito l'ordine di far cessare slogan e minacce verso Washington e Seul.

Dentro e fuori l'enigmatico universo fondato su una pace senza pace e su una guerra senza guerra l'imperativo collettivo è sostenere disperatamente il mistero di un successore di cui non si conosce nemmeno l'età, preferendo il male di uno scenario brutto al disastro di una prospettiva peggiore. Nella sospensione di una tregua innescata dalla giustificata assenza temporanea di un nemico, mentre il presidente cinese Hu Jintao varcava personalmente l'ambasciata nordcoreana di Pechino per le condoglianze e i telefoni dei leader di tutte le potenze mondiali si intasavano di inviti alla stabilità, quello che la propaganda di Pyongyang ha ribattezzato "grande e rispettato compagno, inarrivabile guida spirituale e ideologica del nostro popolo", ha fatto il suo debutto sulla scena globale del potere.

Gli opposti orfani della due Coree hanno trascorso ore ipnotizzati davanti alle immagini ossessive del vero passaggio delle consegne. Kim Jong-un, nella nuova divisa di generale a quattro stelle, senza aver mai fatto un giorno di servizio di leva ha aperto la camera ardente dove nella capitale del Nord è stata deposta la bara del padre Kim Jong-il, dentro il Memoriale Kumsusan in cui riposa anche la mummia del nonno Kim Il-Sung.

Una musica solenne ha introdotto il minuto di silenzio e il prolungato raccoglimento del leader-ragazzo che dovrà decidere cosa fare di almeno sei testate atomiche. Kim Jong-il è tornato ad essere solo un corpo come quello di chiunque, rivestito del suo anacronistico abito color cachi, sintetizzato tra due cifre d'oro, "1942-2011", coperto da un mantello rosso e disteso in una cassa di cristallo posata sopra un mantello di Kimjongilie, i fiori bianchi e rossi ribattezzati con il suo nome.

La cerimonia, studiata per rassicurare sulla tenuta della successione ed esibire i volti di generali e parenti chiamati a vegliare sulla sorte della nuova divinità di Pyongyang, ha confermato l'attuale volontà generale di non consegnare ora alla storia un relitto del passato.

Chi in queste ore riesce a fuggire dal Nord sostiene che il "Caro Leader", presto trasformato a sua volta in mummia per esigenze di nazionalistica venerazione, sarebbe stato ucciso nelle scorse settimane da generali epurati per fare posto al figlio, o da un cancro al pancreas giunto all'ultimo stadio.

È la paradossale spy-story di una condanna annunciata, il sacrificio del padrone sconfitto di un regime agonizzante: universalmente noto a tutti fuorché ai servizi segreti di Corea del Sud, Usa e Giappone, ora sbattuti tra la condanna e il ridicolo. Proprio chi giurava di sapere, per 51 ore è rimasto all'oscuro di una potenza nucleare fuori controllo, apprendendo dalla tivù la notizia inseguita per anni e infine bucata come già quella del compimento del programma atomico che minaccia l'Oriente.

Tra Seul e Pyongyang l'obbligato tentativo di prolungare il regime di Kim in Kim, premiato dal sollievo delle Borse che puniscono solo l'incertezza, oscilla così tra recita e paura, sopra rabbia e minacce, dentro gli interessi e il dolore, il cinismo e l'inettitudine, la speculazione e le illazioni che da cinquantotto anni insistono nel rianimare il cadavere di un inoffensivo conflitto spaventoso a cui nessuno intende rinunciare.

Ieri era Mosca, a sfruttare schiavi e padroni della Corea del Nord per allontanare dall'Asia la tentazione della democrazia. Oggi è la Cina, atterrita dall'instabilità sulla porta di casa e da un "effetto-rivoluzione" nell'anno che ha visto l'ebbrezza della libertà rovesciare regimi considerati incrollabili. Ma anche la gente di Seul, per la prima volta, questa sera confessa che costa infine meno continuare a finanziare la farsa del terzogenito dei Kim posto sotto la tutela degli zii, piuttosto che trovare subito cento miliardi di euro per assorbire una riunificazione alla tedesca, o l'inarginabile ondata di 24 milioni di profughi.

Cina e Usa nella notte hanno così convenuto che un campo di battaglia internazionale dove nessuno muore, fuorché chi lo abita, va oggi tutelato come un parco. Senza il "Caro Leader" nulla sarà più come prima, ma con il "Grande Successore" tutto deve dunque restare com'è. E lungo il confine di Panmunjom, dove i militari del Nord e gli attivisti del Sud questa sera sentono di essere ridotti a figuranti del medesimo destino che li esclude, ci si prepara "al funerale più sacro": desiderando che sia l'ultimo, ma sperando che non lo sarà.


GIAMPAOLO VISETTI

Le sottolineature stanno per MA CHE CAZZ0 DICI VISETTI?!
La sua dipartita era universalmente nota?! Ma da chi? Seul in realtà spererebbe che la guerra fredda continui perché sarebbe meglio la morte di metà dei coreani che una riunificazione che sarebbe vista come uno strappo economico e sociale? E sempre al sud sperano che non sia l'ultimo funerale di un dittatore della dinastia, quindi auspicando che essa prosegua?
E gli USA attaccherebbero di facciata ma tutelerebbero sotto il tappetino della diplomazia un regime che in realtà fa da disinnesco ad un'eventuale guerra?

Questo articolo fa illazioni gravissime e peraltro prive di un reale fondamento...
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Nickognito »

illazioni gravissime? vere e false che siano le cose che dice, accusare il governo di una potenza mondiale di agire per interesse contro il bene del mondo pur senza avere prove e' fare illazioni gravissime? Piu' o meno tutte le potenze del mondo hanno sempre fatto cosi' , e non ci sono mai state prove. Certo, sono idee sue, che non so giudicare se vere o false, ma ' illazioni gravissime? . Trovi strano che potenze democratiche favoriscano la presenza di dittatori che formalmente avversano? Non sara' il caso della corea, ma succede ovunque.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Mp1 »

Nickognito ha scritto:illazioni gravissime? vere e false che siano le cose che dice, accusare il governo di una potenza mondiale di agire per interesse contro il bene del mondo pur senza avere prove e' fare illazioni gravissime? Piu' o meno tutte le potenze del mondo hanno sempre fatto cosi' , e non ci sono mai state prove. Certo, sono idee sue, che non so giudicare se vere o false, ma ' illazioni gravissime? . Trovi strano che potenze democratiche favoriscano la presenza di dittatori che formalmente avversano? Non sara' il caso della corea, ma succede ovunque.
No, non trovo strano che potenze democratiche favoriscano sottobanco dei dittatori, trovo gravissimo assumere che i coreani del sud spererebbero nella mancata riunificazione e nel veder morire di fame i fratelli del nord solo per motivi economici. E' spaventoso, letteralmente spaventoso.
Che la Cina appoggi e sostenga con cibo e soldi il regime del Nord solo perché fa tanto comodo e fa da cuscinetto ai capitalisti che stanno di là è assodato, che gli USA in realtà sperino sotto sotto nella tenuta del regime mi pare strano perché un'eventuale guerra è ben più probabile con un regime totalitarista che non con una rivoluzione che presumo riguarderebbe solo i coreani del nord e del sud (credo che alla Cina stia benissimo il regime nordcoreano così com'è, ma se dovesse saltare non so se si sporcherebbero le mani), ma insomma, dire che dei connazionali sperino che altri connazionali muoiano ancora di stenti, è un'illazione, ripeto, gravissima.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Nickognito »

Mp1 ha scritto: i coreani del sud spererebbero nella mancata riunificazione e nel veder morire di fame i fratelli del nord solo per motivi economici. E' spaventoso, letteralmente spaventoso..
ah, questo perche' sono connazionali (almeno secondo una certa accezione di nazione). Invece il fatto che gli italiani non vogliano unificarsi con un paese nordafricano a caso e vedersi milioni di immigrati dividersi i posti di lavoro e' normale. Fossero connazionali, sarebbe un' illazione spaventosa. E' evidente infatti che un bresciano medio , nel caso che la calabria fosse nella situazione nordcoreana, isnisterebbero per avere 100mila calabresi a spartire la citta'. Ma ovunque nel mondo sarebbe spaventoso solo pensare che la gente di un paese possa solo pnsare di rifiutarsi di unirsi col paese poverissimo confinante e subire un' immigrazione di massa.

Mah :D
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da parca85 »

Mp1 ha scritto:
Nickognito ha scritto:illazioni gravissime? vere e false che siano le cose che dice, accusare il governo di una potenza mondiale di agire per interesse contro il bene del mondo pur senza avere prove e' fare illazioni gravissime? Piu' o meno tutte le potenze del mondo hanno sempre fatto cosi' , e non ci sono mai state prove. Certo, sono idee sue, che non so giudicare se vere o false, ma ' illazioni gravissime? . Trovi strano che potenze democratiche favoriscano la presenza di dittatori che formalmente avversano? Non sara' il caso della corea, ma succede ovunque.
No, non trovo strano che potenze democratiche favoriscano sottobanco dei dittatori, trovo gravissimo assumere che i coreani del sud spererebbero nella mancata riunificazione e nel veder morire di fame i fratelli del nord solo per motivi economici. E' spaventoso, letteralmente spaventoso.
Io non ci vedo nessuna illazione gravissima. Viviamo in un paese che ha avuto al Governo per anni un partito che predica la separazione dell'Italia tra il Nord e il Sud eh....non vedo perchè un giornalista non possa ipotizzare che i sudcoreani non vogliano accollarsi la ricostruzione di un paese in macerie (e non so quanto i nordcoreani siano visti come "fratelli del nord" :roll: ), è un'idea abbastanza plausibile secondo me.
Ultima modifica di parca85 il mer dic 21, 2011 9:57 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da parca85 »

Nickognito ha scritto:
Mp1 ha scritto: i coreani del sud spererebbero nella mancata riunificazione e nel veder morire di fame i fratelli del nord solo per motivi economici. E' spaventoso, letteralmente spaventoso..
ah, questo perche' sono connazionali (almeno secondo una certa accezione di nazione). Invece il fatto che gli italiani non vogliano unificarsi con un paese nordafricano a caso e vedersi milioni di immigrati dividersi i posti di lavoro e' normale. Fossero connazionali, sarebbe un' illazione spaventosa. E' evidente infatti che un bresciano medio , nel caso che la calabria fosse nella situazione nordcoreana, isnisterebbero per avere 100mila calabresi a spartire la citta'. Ma ovunque nel mondo sarebbe spaventoso solo pensare che la gente di un paese possa solo pnsare di rifiutarsi di unirsi col paese poverissimo confinante e subire un' immigrazione di massa.

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Ah ecco Nick, abbiamo avuto lo stesso pensiero :D
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Nickognito »

ovviamente non conosco la situazione sudcoreana. Magari non vedono l' ora. Ma in genere piacciono piu' le divisioni che le riunificazioni, sono piu' le seconde che necessitano di un clima politico positivo particolare. Io trovo spaventoso , piuttosto, che si pensi che pr un connazionale si debba accettare tutto, milioni di immigrati, per dire, altrimenti si e' ' spaventosi' , mentre di un on connazionale ce ne si puo; beatamente fregare.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Andy »

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplr ... icolo=2288

"Sadico e spietato", il dossier della Cia sul giovane Kim Jong Un

L'intelligence americana lancia l'allarme “Vorrà mostrare subito che è lui il capo”


MAURIZIO MOLINARI

Capace di crudeltà sadiche, torturatore di piccoli animali, con un carattere imprevedibile, mandante di attacchi contro la Corea del Sud, persecutore di disertori e scelto dal padre come erede in ragione di tali caratteristiche: è il profilo di Kim Jong Un come emerge da analisi dell’intelligence americana e giapponese. Gli 007 americani sono nel mirino delle critiche per essere stati colti di sorpresa dalla scomparsa del dittatore Kim Jong Il - come già avvenne per il reattore nucleare di Yongbyon e per l’impianto atomico nordcoreano in Siria, distrutto dagli israeliani nel 2007 - e nel tentativo di difendere la propria credibilità sul dossier di Pyongyang fanno trapelare attraverso il «Wall Street Journal» carte su Kim Jong Un con dettagli finora rimasti segreti. Anzitutto sul suo carattere, definito «violento», «crudele» e «preoccupante» perché «quando era bambino torturava piccoli animali» ed è poi cresciuto nel «culto della personalità del padre» dimostrandosi «ancora più spietato e imprevedibile di lui» affermano le fonti citate dal «Wall Street Journal», secondo le quali nonostante il periodo di studi trascorso in Svizzera Kim Jong Un «è cresciuto per gran parte della vita in Corea del Nord». Un periodo determinate è, secondo fonti giapponesi, quello passato nell’accademia militare di Pyongyang «dove aveva insegnanti personali e non partecipava alla classi» restando isolato.

Di lui si conosce assai meno di quanto si sapeva del padre quando del 1994 salì al potere dopo la morte di Kim Il Sung. L’artefice di tale segretezza sarebbe Kim Jong Il, regista di una designazione destinata rinnovare l’autoisolamento della Corea del Nord perché il figlio Kim Jong Un è stato forgiato, cresciuto ed educato a sua immagine e somiglianza. Fra i pochi ad aver letto i rapporti dell’intelligence sul nuovo potente di Pyongyang c’è Mike Roberg, capo della commissione Esteri della Camera dei Rappresentanti, che definisce «non buono» il suo carattere. A dimostrarlo sarebbe il fatto che i due attacchi militari lanciati dalla Corea del Nord contro la Corea del Sud nel 2010, l’affondamento di una nave da guerra e il bombardamento di un’isola lungo il confine, sarebbero stati ordinati di persona da Kim Jong Un per testimoniare alle gerarchie delle forze armate la capacità di guidare la nazione. Sempre lui avrebbe spinto le forze di sicurezza, secondo fonti di Tokio, a intensificare la caccia ai disertori. A sostenerlo dentro l’esercito vi sarebbero due pesi massimi della nomenklatura: il vicemaresciallo Ri Yong Ho, destinato a guidare le forze armate durante la transizione, e Jang Song Thaek, ex stretto consigliere di Kim Jong Il del quale ha sposato la figlia Kim Kyong Hui. «Nel breve termine potremmo trovarci davanti ad un leader aggressivo, determinato in questo modo a consolidare il proprio potere» spiega Bruce Klinger, ex analista dell’intelligence ora in forza alla Fondazione Heritage di Washington.

Si tratta di uno scenario che potrebbe portare ad una escalation di tensioni con la Corea del Sud e forse con il Giappone. «Disponiamo di piani dettagliati su cosa fare se la Corea del Nord dovesse lanciare attacchi - assicura al New York Times Michael Green, ex consigliere di George W. Bush sull’Asia - mentre non ne abbiamo sull’ipotesi di uno sgretolamento interno del regime». Ma anche se non dovesse avvenire nulla di tutto ciò, le conseguenze potrebbero essere preoccupanti «perché Kim Jong-Un avendo a disposizione una transizione facile continuerebbe ad affamare la popolazione ed a sviluppare l’arsenale nucleare» sottolinea Jeffrey Bader, ex consigliere asiatico del presidente Obama.
"...il vero scopo di un viaggiatore dovrebbe essere quello di migliorare gli uomini di renderli più saggi e di temprarne gli animi con esempi buoni e cattivi, tratti dalla descrizione di terre lontane"
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Nickognito »

sara' vero, o vorranno costrursi un nuovo nemico cattivo, o entrambe le cose? :)
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da paoolino »

Mp1 ha scritto:terzogenito dei Kim posto sotto la tutela degli zii...
...di Bonanni.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da BackhandWinner »

Nickognito ha scritto:ovviamente non conosco la situazione sudcoreana. Magari non vedono l' ora. Ma in genere piacciono piu' le divisioni che le riunificazioni, sono piu' le seconde che necessitano di un clima politico positivo particolare.
Senza dubbio.
Forse la Grande Riunificazione Tedesca un'eccezione, ma anche un'operazione portata a termine nel migliore dei modi, nonostante tutte le difficoltà del caso: beh, ovvio, fatta alla tedesca. :)
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Mp1 »

Nick, va bene che per te le etnie non esistono (per me esistono, ma hanno un'importanza marginale) ma storicamente la Corea è formata con usi, costumi, tradizioni e lingua comune. Pertanto sarebbe normale, oltre che auspicabile, che tornassero una nazione sotto un'unica bandiera. Noi italiani siamo uniti da poco, credo meno dei coreani, ma non abbiamo gli stessi costumi, la stessa lingua e lo stesso culto religioso degli egiziani o degli albanesi. Pertanto, se questi due popoli hanno bisogno di aiuto, glielo si deve dare perché è fondamentale un supporto solidale; annettersi ovviamente no, perché siamo storicamente nazioni ben divise e definite. Sì, Parca, ti assicuro che i coreani meridionali considerano fratelli i connazionali del nord. E non vedo perché non dovrebbero, io considero mio fratello un sardo, un siciliano, un friulano, un ligure. E non vorrei che fossimo divisi da nessuno, anzi farei il possibile per evitarlo. Mi sento anche fratello di un marocchino o di un polacco, ma riconosco altresì che siano due popoli differenti per cultura, lingua e storia rispetto all'Italia. Diversi no, connazionali nemmeno: i coreani non sono il primo, ma sono decisamente il secondo.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Nickognito »

Mp1, io non vedo una spaventosa illazione nemmeno per chi dicesse che la gente non vuole che casa propria venga invasa da decine di profughi vicini di casa, piuttosto che lasciarli morire di fame. Nemmeno da decine di vecchi genitori, piuttosto che laasciarli all' ospizio. E continuo a non vedere come augurabile la differenza tra fratelli della stessa etnia e fratelli di etnie diverse. Insomma, se io lascio morir di fame il mio fratello adottivo, non e' una spaventosa illazione che non vogia regalare meta' eredita' al fratello di sangue, direi che e' un' ipotesi realistica.

Ok, magari non e' cosi', ma che ti ha fatto di male quel povero giornalista non si capisce, ecco :)

Poi non e; che per me le etnie non esistono: ho una mamma tedesca, una moglie iraniana , una ragazza polacca e vivo in repubblica ceca, i miei migliori amici sono kenyoti, i miei colleghi sudanesi, e i negozi dove vado vietnamiti. Come la scelgo l' etnia, col sorteggio? Il sentimento diverso a seconda dell' etnia proprio non lo capisco. Mi spiace, un sardo o un argentino per me son proprio uguali, anche se non son mai stato in sardegna. Ci sta che i coreani sian diversi da me, ma non mi sembra uno scandalo ipotizzare di no.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Mp1 »

Nickognito ha scritto:Poi non e; che per me le etnie non esistono: ho una mamma tedesca, una moglie iraniana , una ragazza polacca e vivo in repubblica ceca, i miei migliori amici sono kenyoti, i miei colleghi sudanesi, e i negozi dove vado vietnamiti. Come la scelgo l' etnia, col sorteggio? Il sentimento diverso a seconda dell' etnia proprio non lo capisco. Mi spiace, un sardo o un argentino per me son proprio uguali, anche se non son mai stato in sardegna. Ci sta che i coreani sian diversi da me, ma non mi sembra uno scandalo ipotizzare di no.
Non ho capito se sei poligamo o se una delle due andava messa all'imperfetto (spero di no, perché le iraniane credo siano belle, le polacche idem).
Comunque anche per me un sardo e un argentino sono la stessa identica cosa, ci mancherebbe pure. Semplicemente non troverei opportuno che lui proponesse un'annessione all'Italia, così come io non lo proporrei mai a loro, benché la loro carne mi piaccia molto e le loro donne siano molto belle.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Nickognito »

Mp1 ha scritto:Comunque anche per me un sardo e un argentino sono la stessa identica cosa, ci mancherebbe pure. Semplicemente non troverei opportuno che lui proponesse un'annessione all'Italia, così come io non lo proporrei mai a loro, benché la loro carne mi piaccia molto e le loro donne siano molto belle.
a parte che non mi interessa se una donna e' bella, non vedo perche' dovrebbe essere scandaloso pensare che, se me ne frego degli argentini se muoiono di fame, posso fregarmene anche dei sardi. E' una ipotesi assai plausibikle quella del giornalista, a dire il vero lo sono tutte. Anche il fatto che i servizi segreti americani abbiano fatt una brutta figura e' sottolineato da ogni giornale del mondo, per cui non capisco francamente questa acredine, a meno che il giornalista non abbia un conto in sospeso con te, insomma ;) (il che lo capirei, se e un giornalista probabilmente qualcosa che non va ce l' ha)
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Nickognito ha scritto:E' una ipotesi assai plausibikle quella del giornalista, a dire il vero lo sono tutte. Anche il fatto che i servizi segreti americani abbiano fatt una brutta figura e' sottolineato da ogni giornale del mondo, per cui non capisco francamente questa acredine, a meno che il giornalista non abbia un conto in sospeso con te, insomma ;) (il che lo capirei, se e un giornalista probabilmente qualcosa che non va ce l' ha)
Ha scritto che fosse universalmente noto che Kim Jong-Il fosse sul punto di morte. Non mi pare assolutamente vero che tutto il mondo conoscesse le sue condizioni, e non contesto che gli 007 americani e giapponesi hanno fatto una brutta figura, è del tutto indubbio. Infatti se noti non ho sottolineato quando afferma che si siano rivelati "ridicoli".
Trovo perlomeno indelicato dire che quelli del sud non sperino in una riunificazione e che anzi, desiderino che non sia l'ultimo dittatore per il Nord. Questa è un'ipotesi per quanto mi riguarda forte, non lo è né per te né per Visetti, ognuno ha la sua.
L'unico concetto che ho sottolineato che è per me corretto è quello secondo cui i militari del nord e gli attivisti del sud siano dei figuranti in uno scacchiere che non li vede protagonisti, questo è certo.
Altre cose sono corrette, altre da confutare (che Kim Jong-un voglia creare un clima distensivo coccia con la tesi dell'intelligence americana nell'articolo di Molinari postato da Andy), altre come ho ripetuto per me errare; il giornalista di Repubblica in questione non mi ha fatto di certo nulla, ovviamente :)
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da pocaluce »

Mp1 ha scritto:Trovo perlomeno indelicato dire che quelli del sud non sperino in una riunificazione e che anzi, desiderino che non sia l'ultimo dittatore per il Nord. Questa è un'ipotesi per quanto mi riguarda forte, non lo è né per te né per Visetti, ognuno ha la sua.
anche perché un conto è avere dei leciti dubbi circa la fattibilità e la "convenienza" (brrrr...) di una riunificazione tra nord e sud, altro conto è dire che c'è gente che spera che prosegua la dittatura con conseguenti macerie economiche ed umane sul popolo nordcoreano.
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da parca85 »

pocaluce ha scritto:
Mp1 ha scritto:Trovo perlomeno indelicato dire che quelli del sud non sperino in una riunificazione e che anzi, desiderino che non sia l'ultimo dittatore per il Nord. Questa è un'ipotesi per quanto mi riguarda forte, non lo è né per te né per Visetti, ognuno ha la sua.
anche perché un conto è avere dei leciti dubbi circa la fattibilità e la "convenienza" (brrrr...) di una riunificazione tra nord e sud, altro conto è dire che c'è gente che spera che prosegua la dittatura con conseguenti macerie economiche ed umane sul popolo nordcoreano.
Ma secondo voi per la Corea del Sud sarebbe conveniente una riunificazione dal punto di vista economico?
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Nickognito »

stiamo parlando della stessa gente che si compra un telefonino con gli stessi soldi con cui sfamerebbe un bambino, vero, esseri umani, vero?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da rob »

parca85 ha scritto:
pocaluce ha scritto:
Mp1 ha scritto:Trovo perlomeno indelicato dire che quelli del sud non sperino in una riunificazione e che anzi, desiderino che non sia l'ultimo dittatore per il Nord. Questa è un'ipotesi per quanto mi riguarda forte, non lo è né per te né per Visetti, ognuno ha la sua.
anche perché un conto è avere dei leciti dubbi circa la fattibilità e la "convenienza" (brrrr...) di una riunificazione tra nord e sud, altro conto è dire che c'è gente che spera che prosegua la dittatura con conseguenti macerie economiche ed umane sul popolo nordcoreano.
Ma secondo voi per la Corea del Sud sarebbe conveniente una riunificazione dal punto di vista economico?
http://temi.repubblica.it/limes/il-peri ... eano/20196

Il pericolo coreano
di Lucio Caracciolo
RUBRICA IL PUNTO. Attorno a Seoul e Pyongyang incrociano le principali potenze mondiali. Con l'incubo atomico di mezzo, la guerra non è un'eventualità concreta. Tutti augurano lunga vita al regime di Kim Jong-il. (articolo pubblicato su la Repubblica il 11/2/2011)

La Corea è il più pericoloso scenario di crisi al mondo. Attorno o dentro la penisola coreana, spartita in Nord e Sud, incrociano infatti tutte le principali potenze mondiali: Stati Uniti, Cina, Russia, Giappone. Quasi 30 mila soldati americani vi stazionano dalla fine della guerra di Corea (1950-53). Non hanno nessuna intenzione di sgombrare.

Gli Usa dichiarano di voler proteggere la Corea del Sud dalla possibile aggressione nordcoreana. Ma la loro presenza è molto più strategica: sono lì per la Cina.

Pechino è considerata l'unico partner del regime di Pyongyang. In realtà, i rapporti fra Repubblica Popolare Cinese e Corea del Nord sono tutt'altro che sereni. Non solo per il peso delle controversie storiche, ma perché la leadership di Pyongyang è riluttante ad assoggettarsi ai cinesi, dai quali peraltro largamente dipende per evitare il crollo del paese.

Hu Jintao è l'unico leader mondiale a disporre di un rapporto diretto con il regime di Kim Jong-il, ormai anziano e malato. Da Pechino gli americani s'attendono dunque il costante sostegno alla stabilità della Corea del Nord. Obama vuole evitare che miseria diffusa e lotte di successione inducano quell'impenetrabile regime a scatenare l'attacco contro i “fratelli” del Sud.

Uno sguardo ai dispositivi militari in campo lungo la cosiddetta linea smilitarizzata - una fascia di circa 4 chilometri che corre dal Mare dell'Est al Mar Giallo - rende l'idea del pericolo. Lungo quel confine minato sono schierati oltre un milione di soldati, in maggioranza nordcoreani. La capitale della Corea del Sud, Seoul, è ad appena 40 chilometri dal provvisorio confine, esposta al fuoco di migliaia di cannoni nemici, alcuni dei quali dotabili di armi chimiche.

Per tacere delle bombe atomiche di cui disporrebbe Pyongyang. Uno scenario da incubo, che spiega perché nessuno pensi alla guerra come a un'eventualità concreta. E perché ciascuno si armi fino ai denti nel caso in cui i calcoli razionali venissero travolti da contingenze impreviste o dalla follia di un capo.

Il programma atomico della Corea del Nord, in bilico fra civile e militare, è oggetto da anni di intermittenti negoziati a sei (le due Coree più Stati Uniti, Cina, Giappone, Russia). Al di là dell'aspetto strategico-militare, Pyonyang usa il suo misterioso apparato nucleare come strumento di ricatto per ottenere dall'esterno gli aiuti economici che evitino il collasso interno.

Un braccio di ferro che nessuno ha interesse a vincere, perché si fonda sulla utilità reciproca. La Corea del Nord ha bisogno di americani e cinesi per galleggiare. Stati Uniti e Cina, come anche Giappone e Russia, non vogliono che la tensione permanente sfoci in crisi finale, con il rischio di una guerra devastante.

A ciò si aggiungano i timori della Corea del Sud di doversi accollare i costi della riunificazione. Cifre incalcolabili, tali da stroncare il suo miracolo economico. Oggi l'economia sudcoreana è la quindicesima al mondo. Nell'ultimo decennio è cresciuta in media del 5,5% all'anno, con la disoccupazione quasi inesistente, ferma a un fisiologico 4%. Solo un sudcoreano su dieci è favorevole alla riunificazione della patria, che per lui significherebbe il drastico abbassamento della qualità della vita.

Vige dunque il paradosso per cui tutti coloro che a parole condannano il regime di Pyongyang - uno strano animale, con una verniciatura comunista su un'anima neoconfuciana e una vocazione nazionalista - gli augurano lunga vita.

E siccome nessun regime è eterno, saranno colti alla sprovvista dalla sua fine. Perché alla strategia del ricatto nordcoreano e della demonizzazione con sostegno da parte del resto mondo non esiste a oggi alternativa.


(14/02/2011)

Questo articolo descriveva una situazione passata, ma certo è che la dipartita del vecchio dittatore non muta i fondamenti su cui si regge la questione coreana.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da parca85 »

rob ha scritto:Solo un sudcoreano su dieci è favorevole alla riunificazione della patria, che per lui significherebbe il drastico abbassamento della qualità della vita.
Ahhh, i "fratelli coreani".... :D
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Mp1 »

parca85 ha scritto:
rob ha scritto:Solo un sudcoreano su dieci è favorevole alla riunificazione della patria, che per lui significherebbe il drastico abbassamento della qualità della vita.
Ahhh, i "fratelli coreani".... :D
Beh, Parca, se la mia nazione è divisa, e devo dare un po' della mia ricchezza ad altri italiani che per sfamarsi mangiano l'erba e le radici, io non ci penso su due volte, ti pare?
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da parca85 »

Mp1 ha scritto:
parca85 ha scritto:
rob ha scritto:Solo un sudcoreano su dieci è favorevole alla riunificazione della patria, che per lui significherebbe il drastico abbassamento della qualità della vita.
Ahhh, i "fratelli coreani".... :D
Beh, Parca, se la mia nazione è divisa, e devo dare un po' della mia ricchezza ad altri italiani che per sfamarsi mangiano l'erba e le radici, io non ci penso su due volte, ti pare?
Secondo te che percentuale di italiani farebbe la tua stessa scelta? Per me meno del 10%.

E poi in questo concordo con Nick: perchè devo trovare più insopportabile la sofferenza di un italiano rispetto a quella di etiope?
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Nickognito »

questi sondaggi sono illazioni :)
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Mp1 »

parca85 ha scritto:
Mp1 ha scritto:
parca85 ha scritto: Ahhh, i "fratelli coreani".... :D
Beh, Parca, se la mia nazione è divisa, e devo dare un po' della mia ricchezza ad altri italiani che per sfamarsi mangiano l'erba e le radici, io non ci penso su due volte, ti pare?
Secondo te che percentuale di italiani farebbe la tua stessa scelta? Per me meno del 10%.
Sbaglierebbero.

Troverei più insopportabile la sofferenza di un italiano perché è una realtà a me vicina. Mi colpisce più il terremoto dell'Aquila rispetto a quello nelle Filippine. Per me tutte le persone sono uguali, ma la realtà a me più vicina e con la quale peraltro condivido molto, non è più importante, ma più coinvolgente emotivamente sì,
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Nickognito »

mp1, a parte chi se ne frega, ma non stavamo discutendo se qualcuno la pensa come te o meno (che poi praticamente sta dicendo che chi non la sente come te sbaglierebbe, non tanto per un motivo, ma perche´tu fai cosi´, ma lasciamo perdere ), ma se sia spaventosa illazione e cosa terrribile pensare che un po´di gente non la pensi come te. E´del tutto normale pensare che gente coreana, magari sbagliando, non voglia riunificarsi e preferisca che la corea del nord rimanga cosi´. Potra´non piacere a te , avere ragione tu, ma e´normale che possa essere cosi´e un giornalista lo scriva, suvvia.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Mp1 »

Nickognito ha scritto:mp1, a parte chi se ne frega, ma non stavamo discutendo se qualcuno la pensa come te o meno (che poi praticamente sta dicendo che chi non la sente come te sbaglierebbe, non tanto per un motivo, ma perche´tu fai cosi´, ma lasciamo perdere ), ma se sia spaventosa illazione e cosa terrribile pensare che un po´di gente non la pensi come te. E´del tutto normale pensare che gente coreana, magari sbagliando, non voglia riunificarsi e preferisca che la corea del nord rimanga cosi´. Potra´non piacere a te , avere ragione tu, ma e´normale che possa essere cosi´e un giornalista lo scriva, suvvia.
Ahahaha, ma che fai, mi metti le parole in bocca?
Manigoldo. :)
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da alessandro »

Non ne so nulla, ma mi chiedo se quelli che piangono sono un campione rappresentativi o messi li come faceva Berlusconi ai suoi convegni.
Se le lacrime sono vere, è la più grande dimostrazione della potenza della propaganda, della televisione.
È gente che soffre la fame e vive in dittatura, eppure...
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da gianlu »

Questo topic ha preso una piega senza senso.

Si condanna la politica di autarchia perseguita dal regime? No.
Si condanna la conduzione a grande e media cooperativa, alla base dell'incapacità dell'agricoltura locale di assicurare il fabbisogno alimentare? No.
Si condanna il regime, che ha reso gli aiuti alimentari internazionali un'arma di politica interna? No.

Si condannano invece i sudcoreani perché non vorrebbero la riunificazione!
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
(Albornoz)

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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Rosewall »

alessandro ha scritto:Non ne so nulla, ma mi chiedo se quelli che piangono sono un campione rappresentativi o messi li come faceva Berlusconi ai suoi convegni.
Se le lacrime sono vere, è la più grande dimostrazione della potenza della propaganda, della televisione.
È gente che soffre la fame e vive in dittatura, eppure...
tuborovescio ha scritto:si sta svolgendo (nella regione di Mosca) una conferenza regionale di partito. La dirige il nuovo segretario del comitato rionale, nominato al posto dell'altro, recentemente arrestato. Alla fine della conferenza viene approvato un messaggio di fedeltà a Stalin. Naturalmente tutti si alzano in piedi (come nel corso della conferenza tutti balzavano su a ogni menzione del suo nome). Nella piccola sala è una «burrasca di applausi che diventa ovazione». Tre minuti, quattro minuti, cinque minuti: sono sempre burrascosi e si tramutano sempre in una "standing ovation" generale. Ma gìà le palme sono indolenzite. Già le braccia alzate sono informicolite. Già gli anziani hanno l'affanno. Sta diventando insopportabilmente ridicolo anche per chi adora sinceramente Stalin. Ma chi oserà smettere per primo? Lo potrebbe fare il segretario del comitato rionale, in piedi sul podio, il quale ha appena letto il messaggio. Ma è nominato da poco, al posto d'un arrestato, ha paura! Infatti vi sono in sala quelli dell'Nkvd, in piedi ad applaudire, osservano chi smetterà per primo! E gli applausi, in una piccola sala sperduta, all'insaputa del grande capo, continuano 6 minuti! 7 minuti! 8 minuti! Sono perduti! Rovinati! Non possono più fermarsi fino a quando non saranno caduti colti da infarto! In fondo alla sala, nella calca, si può ancora fingere, battere le mani menofrequentemente, con minore forza e furore, ma al tavolo della presidenza, in piena vista di tutti? Il direttore della cartiera locale, uomo forte e indipendente, rendendosi pienamente conto della falsità della situazione senza scampo, è tra la presidenza e applaude. 9 minuti! 10 minuti! Egli guarda angosciato il segretario del comitato rionale ma quello non sa fermarsi. Follia! Follia collettiva! I dirigenti del rione, gettando occhiate l'uno all'altro con un filo di speranza ma con la sola esultanza dipinta sulla faccia, applaudiranno fino a cadere, fino a quando li porteranno fuori in barella. E anche allora i rimanenti non batteranno ciglio! All'undicesimo minuto il direttore della cartiera assume un'aria indaffarata e si siede al suo posto al tavolo della presidenza. Oh miracolo! dov'è andato a finire il generale indescrivibile irrefrenabile entusiasmo? Tutti in una volta, con l'ultimo battito di mani, cessano e si mettono a sedere. Sono salvi! Lo scoiattolo ha saputo schizzare fuori dalla gabbia con la ruota che gira! Tuttavia proprio così si riconoscono gli uomini indipendenti. Proprio così si tolgono di mezzo. La stessa notte il direttore della cartiera è arrestato. Gli appioppano senza difficoltà, per tutt'altro motivo, dieci anni. Ma dopo la firma dell'art. 206 (del protocollo conclusivo dell'istruttoria) il giudice gli rammenta: "E non smetta mai per primo di applaudire!"
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Andy »

paoolino ha scritto:http://www.comunistisinistrapopolare.com/?p=2341
Il Segretario del Partito Marco Rizzo e il Responsabile esteri Alfonso Galdi , hanno espresso dolore e presentato le proprie condoglianze al popolo nordcoreano per la morte di Kim Jong-il, guida della causa rivoluzionaria dell’ideologia Juche e del Partito, dell’esercito e del popolo della Repubblica Democratica Popolare di Corea.
Rizzo: "La Nord Corea è un Paese che resiste al capitalismo"

Marco Rizzo, ex Pci, ex Rifondazione, fedelissimo di Armando Cossutta, ex vice di Oliviero Diliberto, oggi è il leader di un partito sconosciuto che si chiama Comunisti italiani-sinistra popolare. La notizia è che il suo gruppo, unico in Italia, ha inviato un telegramma di condoglianze al regime della Corea del Nord per la morte di Kim Jong Il.

Siete diventati comunisti coreani?
«Ma no, per carità».

Però il telegramma l’avete mandato.
«Vabbè, ma noi abbiamo rapporti con tutti i Paesi comunisti del mondo».

Quindi con molte dittature del mondo...
«Guardi che tre mesi fa una delegazione di parlamentari italiani, c’erano anche Dini e Tonini, durante un’assemblea dell’Onu ha incontrato il viceministro degli esteri nordcoreano e qualche giorno fa ha anche depositato in Parlamento la relazione su quell’incontro. Nessuno ha avuto niente da obiettare. Invece per un telegramma scoppia il putiferio».

Però voi vi chiamate comunisti italiani, che significa un’anomalia rispetto al mondo comunista. Cioè democrazia, elezioni e libertà. Cose che mancano in Corea. «Perché l’attuale presidente del consiglio, ossia Mario Monti, è stato eletto da qualcuno?».

Vuole dire che l’Italia è come la Corea?
«Voglio dire che ormai viviamo sotto un pensiero unico, per cui chiunque non si omologhi viene additato al pubblico ludibrio».

Ma la Corea per lei cos’è, un esempio da seguire?
«Io preferisco i rigatoni al sushi, nel senso che la mia cultura politica è italiana, europea. Ma la Corea, come Cuba, è uno dei pochi Paesi al mondo che resiste al modello dominante. All’imperialismo capitalista».

A caro prezzo però, il prezzo della libertà per il suo popolo.
«È un popolo che il suo prezzo lo sta pagando da sessant’anni, attaccato nel 1950 da 17 Paesi oltre agli americani e che dal 1954 vive sotto embargo. Totale: 4 milioni di morti».

Parlavamo della libertà, della democrazia...
«E allora le dico che è più libero un Paese in cui la gente ha diritto alla casa, alla scuola e alla sanità di un Paese costretto a votare per personaggi omogeneizzati dalla televisione».

Meglio una satrapia orientale pseudocomunista di una democrazia occidentale quindi?
«Guardi, comunisti si diventa e non ci si nasce. Ma in ogni caso io non posso certo andare dai coreani a dirgli cosa devono fare e come, io che insieme a tutti i comunisti italiani, capeggiati da Occhetto, mi sono suicidato nel 1989».

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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Woodruff »

So bene che non c'entra niente (come la maggior parte delle cose che scrivo :P ), ma invito ad osservare come chiamiamo questi Paesi in relazione a noi. E così Estremo Oriente (cioè estremo, lontano... rispetto a chi? Ma rispetto a noi, naturalmente... i Dominatori dell'Universo!) e poi Medio Oriente, a NOI più vicino. Sarebbe interessante sapere se loro reciprocamente chiamano noi i paesi dell'Estremo Occidente.

(mmmm..... si si ... non c'entrava proprio gnènte..)
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da BackhandWinner »

Andy ha scritto:
paoolino ha scritto:http://www.comunistisinistrapopolare.com/?p=2341
Il Segretario del Partito Marco Rizzo e il Responsabile esteri Alfonso Galdi , hanno espresso dolore e presentato le proprie condoglianze al popolo nordcoreano per la morte di Kim Jong-il, guida della causa rivoluzionaria dell’ideologia Juche e del Partito, dell’esercito e del popolo della Repubblica Democratica Popolare di Corea.
Rizzo: "La Nord Corea è un Paese che resiste al capitalismo"

Marco Rizzo, ex Pci, ex Rifondazione, fedelissimo di Armando Cossutta, ex vice di Oliviero Diliberto, oggi è il leader di un partito sconosciuto che si chiama Comunisti italiani-sinistra popolare. La notizia è che il suo gruppo, unico in Italia, ha inviato un telegramma di condoglianze al regime della Corea del Nord per la morte di Kim Jong Il.

Siete diventati comunisti coreani?
«Ma no, per carità».

Però il telegramma l’avete mandato.
«Vabbè, ma noi abbiamo rapporti con tutti i Paesi comunisti del mondo».

Quindi con molte dittature del mondo...
«Guardi che tre mesi fa una delegazione di parlamentari italiani, c’erano anche Dini e Tonini, durante un’assemblea dell’Onu ha incontrato il viceministro degli esteri nordcoreano e qualche giorno fa ha anche depositato in Parlamento la relazione su quell’incontro. Nessuno ha avuto niente da obiettare. Invece per un telegramma scoppia il putiferio».

Però voi vi chiamate comunisti italiani, che significa un’anomalia rispetto al mondo comunista. Cioè democrazia, elezioni e libertà. Cose che mancano in Corea. «Perché l’attuale presidente del consiglio, ossia Mario Monti, è stato eletto da qualcuno?».

Vuole dire che l’Italia è come la Corea?
«Voglio dire che ormai viviamo sotto un pensiero unico, per cui chiunque non si omologhi viene additato al pubblico ludibrio».

Ma la Corea per lei cos’è, un esempio da seguire?
«Io preferisco i rigatoni al sushi, nel senso che la mia cultura politica è italiana, europea. Ma la Corea, come Cuba, è uno dei pochi Paesi al mondo che resiste al modello dominante. All’imperialismo capitalista».

A caro prezzo però, il prezzo della libertà per il suo popolo.
«È un popolo che il suo prezzo lo sta pagando da sessant’anni, attaccato nel 1950 da 17 Paesi oltre agli americani e che dal 1954 vive sotto embargo. Totale: 4 milioni di morti».

Parlavamo della libertà, della democrazia...
«E allora le dico che è più libero un Paese in cui la gente ha diritto alla casa, alla scuola e alla sanità di un Paese costretto a votare per personaggi omogeneizzati dalla televisione».

Meglio una satrapia orientale pseudocomunista di una democrazia occidentale quindi?
«Guardi, comunisti si diventa e non ci si nasce. Ma in ogni caso io non posso certo andare dai coreani a dirgli cosa devono fare e come, io che insieme a tutti i comunisti italiani, capeggiati da Occhetto, mi sono suicidato nel 1989».

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Invece pare di no, purtroppo, visto che è ancora al mondo a vomitare bestialità come queste.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da Woodruff »

Nickognito ha scritto:poi, Rizzo, che nome.
Marco Rizzo è di Torino. Una volta mi disse, in perfetto piemontese, che quando era bambino suo padre gli diceva spesso: "ti t'l'has da ese dui robe: comunista ... e del Tor". Dice che è contento perchè ha rispettato entrambe le volontà del padre... è granata e (ancora) comunista.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da rob »

Nulla di sorprendente, anzi mi pare strano che non sia seguito da altri "fenomeni" provenienti dalla stessa area politica che, probabilmente, preferiscono non esporsi. :)
Andando nel dettaglio, trovo grottesca l'affermazione «E allora le dico che è più libero un Paese in cui la gente ha diritto alla casa, alla scuola e alla sanità di un Paese costretto a votare per personaggi omogeneizzati dalla televisione».

Infatti se, da un lato, si considerano le morti per carestia dovute all'adozione di tecniche di coltivazione obsolete in un sistema economico improntato alla massiccia collettivizzazione dei mezzi di produzione, dall'altro il riferimento alla televisione è quanto meno inopportuno per il fatto che il regime comunista nordcoreano utilizza la televisione come arma di propaganda in modo molto più invasivo e totalizzante che non quanto si verifica in un paese occidentale di democrazia liberale, Italia compresa.
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da alessandro »

rob ha scritto:Nulla di sorprendente, anzi mi pare strano che non sia seguito da altri "fenomeni" provenienti dalla stessa area politica che, probabilmente, preferiscono non esporsi. :)
Andando nel dettaglio, trovo grottesca l'affermazione «E allora le dico che è più libero un Paese in cui la gente ha diritto alla casa, alla scuola e alla sanità di un Paese costretto a votare per personaggi omogeneizzati dalla televisione».

Infatti se, da un lato, si considerano le morti per carestia dovute all'adozione di tecniche di coltivazione obsolete in un sistema economico improntato alla massiccia collettivizzazione dei mezzi di produzione, dall'altro il riferimento alla televisione è quanto meno inopportuno per il fatto che il regime comunista nordcoreano utilizza la televisione come arma di propaganda in modo molto più invasivo e totalizzante che non quanto si verifica in un paese occidentale di democrazia liberale, Italia compresa.
risposta perfetta, se queste bestialita' non si commentassero da sole.

la corea e' forse la dimostrazione piu' lampante di quanto una dittatura sia nefast aper un popolo.
guardate la differenza di tenore di vita tra nord e sud corea, per dire
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Re: Estremo Oriente

Messaggio da balbysauro »

Marco Rizzo ha scritto: Io preferisco i rigatoni al sushi
eh si, il sushi, tipico piatto nordcoreano :roll:
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