Il problema delle carceri

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gianlu
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da gianlu »

(ANSA) - ROMA, 9 FEB - Il decreto 'svuotacarceri', varato dal Consiglio dei ministri a meta' dicembre su cui il governo ha posto alla Camera la questione di fiducia (confermata dall'aula con 420 si', 78 no e 35 astenuti), stabilisce una serie di misure per contrastare il sovraffollamento delle carceri italiane e prevede tra l'altro l'ampliamento della possibilita' di detenzione domiciliare. In particolare, il provvedimento, gia' approvato dal Senato e che andra' al voto finale della Camera martedi' prossimo (il Dl scade il 20 febbraio) , consentira' l'uscita progressiva dal carcere di circa 3.500 detenuti, innalzando fino a 18 mesi la pena residua che e' possibile scontare agli arresti domiciliari. Altre misure del testo introducono la possibilita' dei domiciliari per gli arrestati in flagranza di reato che siano accusati di alcuni reati minori. Viene poi previsto l'utilizzo delle celle di sicurezza presso le caserme e le questure e si riduce dalle attuali 96 a 48 ore il tempo per la convalida dell'arresto da parte del magistrato. Infine, il decreto destina 57 milioni all'edilizia carceraria.
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Rosewall
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Rosewall »

contrari idv e lega (dio li fa e poi li accoppia) e astenuti i radicali (ridicoli).
Gli altri partiti non molto più brillanti, visto che per farli votare il governo ha dovuto porre la fiducia.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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alessandro
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da alessandro »

Anche se questo è un tampone provvisorio, dovrebbero depenalizzare i piccoli reati legati al possesso di droga e clandestinità.
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floyd10
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da floyd10 »

http://inchieste.repubblica.it/it/repub ... -29806127/

Peccato, che non c'era la pena di morte, così almeno questo aveva già sloggiato da un pezzo.
A volte mi domando come si devono percepire tutte le altre cose dell'universo se immagini un mondo con un sistema di diritto nella quale è contemplata la pena di morte, e questo è ritenuto un buon ordine. Immagino che in questo universo gli asini volino spesso, ma a gambe all'aria.
Ma del resto insomma, Giovanardi non solo è in parlamento eh, ma è stato anche ministro, mi pare sottosegretario alla vicepresidenza del consiglio, e pensate che addirittura una volta Bush è stato l'uomo più importante del mondo, e ha detto che "you've been given sovereignty", quindi ecco, finché certe cose si dicono in un forum, alè, dai, finché c'è vita c'è speranza. :D
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
Nickognito
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Nickognito »

per un attimo ho sp.. pensato che ti avessero messo in carcere
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Rupert »

Non so se vi è mai venuto in mente, ma per l'uomo riflessivo c'è qualcosa di straordinariamente rassicurante in tutte le notizie di furti con scasso che si leggono nei giornali. Se ci tenete, voglio dire, che l'Italia mantenga il suo prestigio e simili. Cioè, non c'è da temere per il morale di un Paese i cui figli si dedicano in così gran numero all'effrazione: perchè, credetemi, è un lavoro che esige nervi di ghisa come pochi.
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dsdifr
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da dsdifr »

Inizio postando un articolo pubblicato sulla rivista "Toscana Medica" di settembre 2013 da Francesco Ceraudo, ex-direttore del centro clinico del carcere "Don Bosco" di Pisa:

E' oramai un coro assordante di indignazione per le gravissime condizioni di sovraffollamento che caratterizzano quasi tutte le 206 carceri italiane. L'indice di sovraffollamento è oggi pari al 140%, mentre la media europea si aggira intorno al 99%.
Le condizioni delle pene detentive sono assolutamente illegali e incompatibili con il dettato costituzionale e con i principi fondamentali delle regole penitenziarie europee. Un sovraffollamento intollerabile che lede diritti e dignità della persona, un degrado strutturale che rende ancora più difficile l'esistenza quotidiana e che rende agevoli percorsi di ulteriore marginalizzazione. Risulta fissato in 7 metri quadrati per persona la superficie minima auspicabile per una cella di detenzione.
I detenuti al momento attuale vivono in spazi più angusti di quelli previsti per i cani e per l'allevamento dei maiali.

Nell'anno 2012 si sono registrati nelle carceri italiane 60 suicidi (a Firenze Sollicciano 5 suicidi) e 97 morti per cause naturali. 1330 detenuti hanno tentato il suicidio. 7317 sono stati gli atti di autolesionismo. Oltre 1500 le manifestazioni di protesta per le gravi, intollerabili condizioni di sovraffollamento.
Gravi elementi di turbolenza caratterizzano l'atmosfera di una cella (contrapposizioni, contrasti, tensioni) diove i detenuti stentano a muoersi: se uno sta in piedi, gli altri devono stare sdraiati sul letto.
Si impongono forzatamente i turni. Uomini ammassati alla rinfusa spesso estranei e insofferenti gli uni agli altri. Un carcere sovraffollato implica spazi ristrettissimi, fatiscenti e assolutamente non igienici, una costante mancanza di privacy (anche durante lo svolgimento di funzioni basilari come l'uso del bagno) e ridotte attività fuori dalla cella. Si realizza inevitabilmente in cella un microclima (emanazioni corporee sgradevoli come il sudore, il fiato, esalazioni fecali e urinarie) che risulta particolarmente nocivo alla salute dei detenuti.
Alte temperature associate ad elevati valori di umidità costituiscono fattori favorenti la crescita delle muffe e degli acari. Il sovraffollamento favorisce il contagio e la diffusione delle malattie infettive.

I detenuti in attesa di giudizio sono il 44% del totale. Circa 24.000 detenuti sono stranieri provenienti da 149 Paesi (le etnie più rappresentate sono Marocco, Tunisia, Romania, Albania). Il 35% dei detenuti è tossicodipendente. 2801 sono le donne detenute. Sono presenti 52 madri con 54 figli a seguito.
Dal 2000 si contano 730 suicidi con un tasso 20 volte superiore alla popolazione libera. Nelle carceri affollate secondo uno studio di Luigi Manconi si rileva una ,maggior frequenza di suicidi.

Solo il 15% della popolazione detenuta è adibita ad un'attività lavorativa.
A causa dell'attuale crisi economica è diminuito in modo preoccupante il coinvolgimento dei detenuti nelle attività lavorative e trattamentali. Gli ulteriori e annunciati tagli (previsti dalla spending review) a personale e risorse comporteranno verosimilmente un ulteriore, inevitabile aggravio della situazione.

Quando ero giovane spesso mi sentivo dire che l'Italia era la culla della civiltà giuridica. Crea profondo sconcerto dover rilevare che oggi l'Italia è lo Stato Europeo con il maggior numero di condanne per violazione della Convenzione Europea dei diritti dell'Uomo, preceduta in classifica solo dalla Turchia.
Sono infatti oltre 2.000 le sentenze emanate contro il nostro Paese.
Tra le più frequenti motivazioni di condanna risultano le condizioni disumane in cui sono costretti a vivere i detenuti nelle carceri italiane. Al momento attuale l'Italia per la condizione carceraria è fuori da ogni legalità. Siamo in pieno FAR WEST. Sit-in. Proteste. Scioperi della fame (ha iniziato Franco Corleone e proseguirà a staffetta). Interrogazioni parlamentari a gettito continuo. Le stesse denunce fatte dal Presidente della Repubblica Napolitano: "E' una vergogna. Non fa onore al nostro Paese e ne ferisce la credibilità internazionale e il rapporto con le istituzioni europee", scivolano nel nulla e non scalfiscono minimamente il Parlamento.
Tutto si frantuma contro un muro di gomma.

Si contano circa 67.000 detenuti stipati come polli nelle stie (in Toscana 4200 con la mancanza di 1100 posti letto). La capienza regolamentare è di 45.568 ,ma è una capienza virtuale, perché a causa della mancanza di fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria, intere sezioni negli istituti sono chiuse, transennate, ma restano straordinariamente nel computo della capienza regolamentare.
(...)
Il sovraffollamento può essere portato in relazione alla sua entità e ai suoi effetti come elemento che configura un trattamento disumano e degradante ai sensi dell'Art. 3 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo.(...)

Nelle condizioni attuali il carcere viene meno a quella che è la sua prerogativa costituzionale principale: la rieducazione. Il sovraffollamento carcerario con le sue estrinsecazioni più negative ci mette sotto accusa:
-sulla tutela dei diritti inviolabili dell'uomo e sui doveri di solidarietà;
-sulla pari dignità e sulla uguaglianza delle persone davanti alla legge;
-sul senso di umanità che deve presiedere alla esecuzione delle pene;
-sulla efficace protezione della salute.

Il carcere è profondamente malato. Sempre più spesso viene usato come discarica sociale in quanto serve a gestire fenomeni sociali quali l'immigrazione, la tossicodipendenza, la povertà, l'emarginazione, la malattia mentale. Sovverte, pertanto, la sua stessa natura che è quella di contenere i fenomeni propriamente criminali.
Il sovraffollamento carcerario attuale è un dato che non deriva dall'aumento della criminalità, i cui numeri sono in diminuzione, ma è invece la conseguenza di precise scelte di politica legislativa.
Basta prendere in considerazione la legge sulla droga, la cosiddetta legge Bossi-Fini che criminalizza gli immigrati irregolari e la legge sulla recidiva. Di fronte ai numeri preoccupanti attuali occorre necessariamente:
- amnistia e indulto;
- una serie politica di depenalizzazione.
Non tutto deve essere sanzionato con il carcere. Occorrono forme alternative al carcere. Occorre il differimento della pena in attività socialmente utili. Occorre il lavoro penitenziario con il potenziamento della legge Smuraglia.
Il carcere è una medicina troppo amara per coloro che sono malati seriamente e di questo dovrebbero tener conto soprattutto i Magistrati di Sorveglianza. Il carcere deve essere riservato ai reati che destano allarme sociale e deve costituire una sorta di extrema ratio. Invece succede che per ogni tipo di devianza marginale, comunque determinata, la risposta più facile è una sol, il carcere, cioè l'esclusione.
Persistendo in questa situazione anomala, i conti non tornano e l'Italia continuerà ad essere vergognosamente oggetto di condanne per violazione della Convenzione Europea dei diritti dell'uomo. Non è una prospettiva che ci fa onore!



Nello stesso Paese però leggiamo QUESTE notizie:
http://www.italiasudsanita.it/home/inde ... Itemid=224
http://avellino.ottopagine.net/2013/06/ ... onno-orco/
http://www.video.mediaset.it/video/stud ... liari.html
http://corrieredelveneto.corriere.it/ve ... 3730.shtml
http://www.lindiscreto.it/21-ascoli-pic ... -arrestato
Nickognito
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Nickognito »

problema delle carceri importantissimo,e si continua a non fare nulla
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Roda »

Basta non commettere reati... Risolto il problema.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da klaus »

Marco Rodella ha scritto:Basta non commettere reati... Risolto il problema.
per quanto parte di me aderisca a questa impostazione filosofica non capisco come mai e come al solito in Italia non si riesca a fare quello che fanno negli altri paesi tipo Germania, Francia Scizzera o Paesi Bassi ma sopratutto Inghilterra:

In Inghilterra, in particolare, il braccialetto elettronico e' stato
sperimentato nel 1995 e dal 1997 in poi oltre centotrentamila persone
hanno usufruito della detenzione domiciliare monitorata
elettronicamente. Il dispositivo di controllo e' stato poi adottato
anche nei confronti degli hooligans sottoposti a diffida e, dal 2002
e' stata estesa l'applicazione ai minorenni."
"Dal 2004 e' stata avviata una sperimentazione per i casi di
pedofilia e violenza domestica. Sempre in Inghilterra e' stata di
recente annunciata la volonta' politica di ricorrere ad un
provvedimento di clemenza (indulto o amnistia) previa applicazione
della sorveglianza domiciliare mediante braccialetto elettronico.La
percentuale di successo della misura si e' attestata intorno al
novantasette per cento e, attualmente, c'e' una media di tredicimila
detenuti al giorno sottoposti al controllo.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Albornoz »

Basta non commettere reati.
C'è anche il problema che siccome la misura cautelare della detenzione in carcere esiste, e se ne fa una certa applicazione, le galere sono per metà zeppe di imputati in attesa di giudizio definitivo.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Nickognito »

nella mia avversione a quasi tutto abbiano fatto i radicali nella loro storia piu' o meno recente, tranne notevoli eccezioni peraltro, ritengo la loro attenzione ai problemi di cui si parla in questo topic assai esemplare. Concordo anche con l' ultimo post di Klaus. E trovo ignominioso, per un paese in cui la Chiesa cattolica ha una discreta influenza anche a livello di leggi e voti, che non si faccia attenzione a un problema di cui bene o male nel Vangelo si parla esplicitamente.

Difficile non giudicare un paese dalle carceri, oltre che dalla sanita' e alla fine non molte altre cose.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Albornoz »

Nickognito ha scritto:E trovo ignominioso, per un paese in cui la Chiesa cattolica ha una discreta influenza anche a livello di leggi e voti, che non si faccia attenzione a un problema di cui bene o male nel Vangelo si parla esplicitamente
E' ben noto che Giovanni Paolo II abbia fatto di tutto, e anche di più.
Questa della Chiesa che non fa attenzione alle carceri mi sembra un po' inedita.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Nickognito »

Albornoz ha scritto:
Nickognito ha scritto:E trovo ignominioso, per un paese in cui la Chiesa cattolica ha una discreta influenza anche a livello di leggi e voti, che non si faccia attenzione a un problema di cui bene o male nel Vangelo si parla esplicitamente
E' ben noto che Giovanni Paolo II abbia fatto di tutto, e anche di più.
Questa della Chiesa che non fa attenzione alle carceri mi sembra un po' inedita.
o parlato di paese, non di Chiesa,non so se per te son la stessa cosa :)
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alessandro
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da alessandro »

klaus ha scritto:
Marco Rodella ha scritto:Basta non commettere reati... Risolto il problema.
per quanto parte di me aderisca a questa impostazione filosofica non capisco come mai e come al solito in Italia non si riesca a fare quello che fanno negli altri paesi tipo Germania, Francia Scizzera o Paesi Bassi ma sopratutto Inghilterra:

In Inghilterra, in particolare, il braccialetto elettronico e' stato
sperimentato nel 1995 e dal 1997 in poi oltre centotrentamila persone
hanno usufruito della detenzione domiciliare monitorata
elettronicamente. Il dispositivo di controllo e' stato poi adottato
anche nei confronti degli hooligans sottoposti a diffida e, dal 2002
e' stata estesa l'applicazione ai minorenni."
"Dal 2004 e' stata avviata una sperimentazione per i casi di
pedofilia e violenza domestica. Sempre in Inghilterra e' stata di
recente annunciata la volonta' politica di ricorrere ad un
provvedimento di clemenza (indulto o amnistia) previa applicazione
della sorveglianza domiciliare mediante braccialetto elettronico.La
percentuale di successo della misura si e' attestata intorno al
novantasette per cento e, attualmente, c'e' una media di tredicimila
detenuti al giorno sottoposti al controllo.

Il vero problema è il sovraffollamento, non il numero di detenuti, in Inghilterra ci sono molti più detenuti ogni 100.000 abitanti che non in Italia, ma li hanno più posti letto nelle carceri. In Italia 2010 112, in Inghilterra e Galles 154 ogni 100000 abitanti.
C'è poi stata una impennata incredibile di detenuti in Italia, nel 1998 erano 49.000 nel 2010 68.000, suppongo per la stretta sulla detenzione di stupefacenti e immigrazione clandestina.
In realtà il problema c'è per due motivi:
Leggi sull'immigrazione e droga troppo pesanti e poche carceri. Tanti stranieri, circa la metà della popolazione carceraria per la severità verso i tipici reati di questi, molto più lasche le leggi sui reati dei colletti bianchi.

Certo, c'è il 40% in attesa di giudizio, ma in Italia sei in attesa di giudizio molto tempo anche perché ci sono 3 gradi di giudizio e molte possibilità di appellarsi. Non è così ovunque.
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Re: Il problema delle carceri

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Verissimo.
Tagliando i gradi di giudizio, diminuiscono i detenuti in attesa di giudizio.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Nickognito »

tempi di giudizio troppo lunghi, carcerazione preventiva troppo utilizzata, anche per reati non contro la persona, poche carceri mal gestite. Non e' cosi' difficile capire....
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da uglygeek »

Albornoz ha scritto:Verissimo.
Tagliando i gradi di giudizio, diminuiscono i detenuti in attesa di giudizio.
Beh non proprio. Se non sbaglio dopo il processo in primo grado si va in carcere in attesa dell'appello solo per reati gravi e solo si e' stati giudicati colpevoli. Ok, la sentenza non e' ancora irrevocabile, ma non mi sembra assurdo che chi viene condannato in primo grado per omicidio vada in prigione.
I detenuti davvero in attesa di giudizio sono quelli che aspettano il primo processo.
Nickognito ha ragione, il problema delle carceri e' drammatico, le condizioni di vita sono pessime (incomparabilmente migliori che in Russia o negli States, eh... ma pessime). Pero' in un paese dove una cosi' grande parte dei cittadini considera il codice penale un manuale di consigli di vita, anche svuotare le carceri ogni 5 o 10 anni serve a poco. Bisognerebbe depenalizzare alcuni reati ma anche costruire nuove prigioni e piu' grandi.

Una curiosita': non so se seguite il baseball, ma la mia squadra preferita era l'Arizona Diamondbacks dei primi anni 2000, quella che ha vinto le World Series nel 2001. Ebbene, il 1a base era Mark Grace, che poi e' diventato un bravo telecronista. L'anno scorso Grace si e' fatto beccare al volante dopo aver bevuto, ed era recidivo. Lo hanno condannato a 3 mesi di prigione. Essendo incensurato, li ha fatti comunque tutti, ma in una prigione di minima sicurezza. Siccome l'Arizona ha troppi detenuti, la sua prigione era una specie di campeggio nel deserto dell'Arizona. Dormiva in una tenda, senza riscaldamento, con una temperatura gelida di notte. In America trattano cosi' un campione famoso che ha solo guidato un po' alticcio, senza peraltro provocare incidenti, niente. Pensate come trattano chi spaccia... Insomma, c'e' chi sta peggio eh.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Albornoz »

uglygeek ha scritto:
Albornoz ha scritto:Verissimo.
Tagliando i gradi di giudizio, diminuiscono i detenuti in attesa di giudizio.
Beh non proprio. Se non sbaglio dopo il processo in primo grado si va in carcere in attesa dell'appello solo per reati gravi e solo si e' stati giudicati colpevoli
I detenuti davvero in attesa di giudizio sono quelli che aspettano il primo processo
Mah, si, in effetti non fa una piega. Chi ha avuto un giudizio di colpevolezza aspetta un altro giudizio. Se elimini l'altro giudizio, aspetta solo il fine pena (quando c'è).
uglygeek ha scritto: pero' in un paese dove una cosi' grande parte dei cittadini considera il codice penale un manuale di consigli di vita, anche svuotare le carceri ogni 5 o 10 anni serve a poco.
Anche questo non fa una piega.
Se le carceri sono piene, è perché gli italiani sono delinquenti oltre la misura della capienza delle carceri.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da alessandro »

se non sbaglio, l apena diventa esecutiva solo dopo la cassazione o se l'imputato non fa ricorso.

c'e' un alegge che dice che se c'e' il pericolo di fuga, reiterazione del reato o inquinamento delle prove deve essere presa una misura detentiva, in carcere o ai domiciliari.

in america, se non sbaglio, l apena e' immediatamente esecutiva dopo il primo grado, l'appello non e' sempre possibile e la "cassazione" e' una rarita'.

bisognerebbe distinguere nell estatistiche chi non ha suito nemmeno il primo grado e chi e' dentro, condannato in primo o secondo e in attesa della cassazione.

in itali aci sono decine di carceri chiuse o anche finite e mai inaugurate, per dire, hanno costruito un carcere a mantova, poi, una volta finito, si sono accorti che era piccolo e troppo costoso da gestire e quindi non e' mai stato aperto e regalato alla citta', col sindaco inkakkiato nero perche' nonha i soldi per abbatterlo, non essendo atto a nulla, essendo un carcere.
a Trento, un altro carcere innaugurato da 3 differenti ministri in anni differenti e' ancora chiuso, ( salvo recenti sviluppi).

poi ci sono Pianosa, l'asinara, e altri che sono stati chiusi.

ha senso poi mettere in galera un ragazzo trovato con un po' di fumo?

una soluzione provvisoria, potrebbe essere qualla di utilizzare le caserme dismesse come carceri di bassa sorveglianza per reati minori.
depenalizzare poi i reati della bossi-fini e della Giovanardi.

USA Hanno 751 persone in prigione ogni 100.000 abitanti (un americano su cento sta in prigione, contando solo gli adulti).

la Russia, con 627 carcerati ogni 100.000 persone. Le altre hanno percentuali molto più basse. La percentuale dell’Inghilterra è di 151 [persone]; quella della Germania è di 88; quella del Giappone è di 63.

La percentuale media tra tutte le nazioni è di circa 125, ( ITALIA 112 )

come detto, in italia non c'e' piu' gent ein carcere che nella media europea, stanno piu' stretti perche' c'e' meno posto, meno posti per 100.000 abitanti.
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Messaggio da alessandro »

Notizia
25 giugno 2013 13:38

L'impatto della legge antidroga Fini-Giovanardi sul carcere riguarda 4 detenuti su 10: dal 2006 al 2012 in Italia sono aumentati gli ingressi in carcere per droga e sono raddoppiati i detenuti per la violazione dell’art. 73, riguardo la detenzione di sostanze illecite.

http://droghe.aduc.it/notizia/libro+bia ... 127597.php

togliete quei 2 detenuti su 10 in carcere a causa dell'aggravamento della legge sulla droga e si va' attorno al 90 detenuti su 100.000 abitanti.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da klaus »

Non ho capito bene perchè se l'Italia a meno posticarcere/100.000 abitanti il braccialetto elettronico non sia una soluzione o almeno un parzile rimedio.
Se c'e meno gente in carcere c'è meno gente in carcere.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da uglygeek »

klaus ha scritto:Non ho capito bene perchè se l'Italia a meno posticarcere/100.000 abitanti il braccialetto elettronico non sia una soluzione o almeno un parzile rimedio.
Se c'e meno gente in carcere c'è meno gente in carcere.
Il braccialetto elettronico costa un sacco di soldi. Presuppone che ci sia un sistema di monitoraggio, allarmi che partono quando ci si allontana, ecc...
E' un giocattolo per criminali ricchi. Poi scusa, se vuoi dare i domiciliari non hai bisogno del braccialetto, la gente sta a casa lo stesso. Ma intanto i domiciliari rendono la carcerazione piu' pesante per chi e' povero e piu' confortevole per chi e' ricco, che non mi sembra giusto, non trovi?


ps: io sono particolarmente interessato a questi temi, per ragioni... familiari. Mio padre faceva il direttore delle carceri, e io posso dire di essere cresciuto in prigione... :-)
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da alessandro »

klaus ha scritto:Non ho capito bene perchè se l'Italia a meno posticarcere/100.000 abitanti il braccialetto elettronico non sia una soluzione o almeno un parzile rimedio.
Se c'e meno gente in carcere c'è meno gente in carcere.
in italia la sperimentazione con il braccialetto c'e' stata, e' costata qualcosa tipo 2 milioni per ogni persona "sperimentata".

se ho capito, poi, in inghilterra viene usato per persone che comunque in italia non finirebbero in carcere.
per dire, i violenti allo stadio, di solito ci si limita a obbligo di firma.

articolo di oggi:
http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... -67618563/

effettivamente pero' :
Un protocollo con le modalità per l'applicazione del braccialetto elettronico è stato redatto dal capo dei gip Francesco Gianfrotta, ma sono pochi i colleghi "favorevoli": l'idea, per molti, è che sia inutile. "O ti sei "meritato" i domiciliari, e allora li ottieni sulla fiducia senza bisogno di un braccialetto, oppure resti, o vai, in carcere",

perche' se uno e' intenzionato a fuggire, con o senza braccialetto, scappa.
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alessandro
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da alessandro »

uglygeek ha scritto: ps: io sono particolarmente interessato a questi temi, per ragioni... familiari. Mio padre faceva il direttore delle carceri, e io posso dire di essere cresciuto in prigione... :-)
raccontaci qualcosa.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto: io posso dire di essere cresciuto in prigione... :-)
si spiegano tante cose :D #10#
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da alessandro »

comunque in italia il braccialetto elettronico c'e' dal 2001 e ad esempio:
il braccialetto elettronico è arrivato. E Lavitola può andare ai domiciliari.
http://www.ilgiornale.it/news/interni/l ... 20378.html
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:
uglygeek ha scritto: ps: io sono particolarmente interessato a questi temi, per ragioni... familiari. Mio padre faceva il direttore delle carceri, e io posso dire di essere cresciuto in prigione... :-)
raccontaci qualcosa.
Oh, ne avrei... mio padre diceva che nelle carceri le persone peggiori non sono i detenuti ma gli agenti. Era molto ben voluto dai detenuti, in effetti, quando i radicali venivano a controllare il carcere di cui era direttore non trovavano mai nulla da dire, se non i cronici problemi di sovraffollamento, ecc.
Ma negli anni 70 era diverso, con il terrorismo dirigere una prigione era come essere in prima linea. Ci capito' anche un'evasione... Era veramente un lavoro mostruosamente stressante, oggi in confronto e' uno scherzo.
Quando ero piccolissimo ho addirittura abitato in un castello, a Soriano nel Cimino in provincia di Viterbo il carcere era un castello medievale degli Orsini che dominava una collina... Poi per fortuna (dei detenuti) l'hanno chiuso.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto: io posso dire di essere cresciuto in prigione... :-)
si spiegano tante cose :D #10#
Gia'... :roll:
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da klaus »

Si pare che il bracialletto IN ITALIA non abbia funzionato.
Infatti io mi chiedevo come mai (e come al solito) quello che risulta fattibile e in parte funzionale all' estero IN ITALIA si trasformi in un costosissimo (e remunarativissimo) flop.
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alessandro
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da alessandro »

klaus ha scritto:Si pare che il bracialletto IN ITALIA non abbia funzionato.
Infatti io mi chiedevo come mai (e come al solito) quello che risulta fattibile e in parte funzionale all' estero IN ITALIA si trasformi in un costosissimo (e remunarativissimo) flop.
hai ragione...
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da dsdifr »

comunque, insomma:
- un grado di giudizio in meno;
- costruire nuove carceri (beh...);
- modificare la legge Fini-Giovanardi;
- modificare la legge Bossi-Fini;
- braccialetto elettronico (?)
poi? Basta non un altro indulto per favore, che mi sembra una STRONZATA :D e invece ovviamente è l'unica cosa che si farà.
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balbysauro
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da balbysauro »

la mia soluzione è la stessa di 1997 Fuga da New York
dobbiamo solo scegliere quale città recintare
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Nickognito »

dsdifr ha scritto:comunque, insomma:
- un grado di giudizio in meno;
- costruire nuove carceri (beh...);
- modificare la legge Fini-Giovanardi;
- modificare la legge Bossi-Fini;
- braccialetto elettronico (?)
poi? Basta non un altro indulto per favore, che mi sembra una STRONZATA :D e invece ovviamente è l'unica cosa che si farà.
boh, non penso ci sia bisogno del grado di giudizio in meno, quanto di accelerare i tempi. Per me una legge base e' evitare carcerazione preventiva per quasi tutti i reati non contro la persona.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Zonker »

balbysauro ha scritto:la mia soluzione è la stessa di 1997 Fuga da New York
dobbiamo solo scegliere quale città recintare
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da gianlu »

Marco Rodella ha scritto:
Rosewall ha scritto: Ergo, se lo stato non è in grado di garantire ai suoi carcerati condizioni decenti (costruiremo, faremo...) deve farli uscire subito.
Ma certo, e come no. Ed anche con una bella lettera di scuse ed un biglietto aereo per le Seychelles, ci mancherebbe altro; sia mai che un omicida, un mafioso, un ladro, un usuraio sia trattato male, per carità.

Ma, d'altra parte, io nella vita ho avuto cùlo, sono nato da una benestante famiglia di operai d'acciaieria, mica come tutti quei poveri sfigati che sono in carcere i quali, se avessero avuto una vita agiata come la mia, sarebbero come minimo rettori d'università, che diamine.
Marco Rodella, hai (abbiamo) perso: un biglietto per le Seychelles costa molto meno :lol: #1#

http://www.corriere.it

MILANO Risarcimento di 4.808 euro per 601 giorni di detenzione in condizioni inumane di sovraffollamento carcerario, e 10 giorni di detrazione della pena sui residui 100 giorni che ancora gli restavano da scontare: è la prima applicazione a Padova del «rimedio compensativo» introdotto dal decreto legge 92 del 26 giugno per placare Strasburgo ed evitare una raffica di condanne dell’Italia da parte della Corte europea dei Diritti dell’uomo, che con le sentenze Sulejmanovic il 16 luglio 2009 e Torregiani l’8 gennaio 2013 aveva indicato in 3 metri quadrati per detenuto lo spazio minimo in cella sotto il quale la detenzione diventa automaticamente «trattamento disumano e degradante», cioè tortura.
Il decreto legge introduce una riduzione di pena di 1 giorno di detenzione per ogni 10 giorni trascorsi in condizioni inumane, oppure il risarcimento di 8 euro al giorno se la detenzione si è già conclusa. Ad oggi, tuttavia, pur a fronte di parecchie migliaia di richieste già formulate dai detenuti in tutta Italia, molti uffici di Sorveglianza o non hanno ancora maturato un orientamento (come Milano e Napoli, che per priorità lavorano intanto sullo smaltimento delle istanze di «liberazioni anticipata» passibili di determinare l’urgente messa in libertà dei detenuti richiedenti); oppure stanno adottando - come a Vercelli - una linea restrittiva che sfocia in molte dichiarazioni di inammissibilità dei ricorsi.
Diversa l’interpretazione a Padova, e in genere nel distretto di Venezia come pure a Genova. Nel caso esaminato dalla giudice di sorveglianza Linda Arata, un carcerato albanese condannato a 6 anni (per associazione a delinquere, prostituzione minorile, violenza privata e falsa testimonianza) lamentava tutta la propria attuale detenzione nella casa di reclusione di Padova. La giudice ha però circoscritto il titolo di risarcimento al periodo in cui si è ricostruito che il detenuto era stato in cella con altre due persone, situazione che faceva scendere lo spazio disponibile pro capite a 2 metri e 85 centimetri: misura nella quale la giudice, in dissenso dal ministero della Giustizia che ora ha fatto reclamo contro l’ordinanza, ha escluso il bagno «in quanto mero vano accessorio della camera detentiva», e «gli arredi inamovibili come l’armadio», conteggiando invece «letto e tavolino e sgabelli in quanto arredi che possono essere spostati».
Con questi paletti sono risultati 701 i giorni trascorsi in cella dal detenuto albanese in condizioni disumane. Dall’esecuzione della pena residua di 100 giorni la giudice gli ha allora detratto 10 giorni (appunto uno ogni dieci), tolti i quali il detenuto è tornato in libertà il 2 settembre. Per gli altri pregressi «601 giorni di detenzione in condizioni di illegalità», la giudice ha «applicato il criterio di liquidazione residuale del risarcimento predeterminato dal legislatore» di 8 euro al giorno, per un totale quindi di 4.808 euro.
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Rosewall »

eh lo so, questa deriva illuministica e secolarizzante, ah i bei tempi andati del giro di chiglia
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da gianlu »

Rosewall ha scritto:eh lo so, questa deriva illuministica e secolarizzante, ah i bei tempi andati del giro di chiglia
sei anni di condanna è una sentenza molto mite per ciò che aveva fatto. Già questo è sufficiente a non suscitarmi compassione per la condizione carceraria. Comunque ora può tornare alle precedenti attività, il che evidentemente dispiace poco a molti. Quanto a me, bene la vicina Vercelli nel rigettare i ricorsi.
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fabio86

Re: Il problema delle carceri

Messaggio da fabio86 »

dsdifr ha scritto:comunque, insomma:
- un grado di giudizio in meno;
- costruire nuove carceri (beh...);
- modificare la legge Fini-Giovanardi;
- modificare la legge Bossi-Fini;
- braccialetto elettronico (?)
poi? Basta non un altro indulto per favore, che mi sembra una STRONZATA :D e invece ovviamente è l'unica cosa che si farà.
Pindaro
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Re: Il problema delle carceri

Messaggio da Pindaro »

dsdifr ha scritto:comunque, insomma:
- un grado di giudizio in meno;
- costruire nuove carceri dopo aver raso al suolo le chiese
- cancellare la legge Fini-Giovanardi;
- cancellare la legge Bossi-Fini;
- collare elettronico stile the running man
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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