Uomini che odiano le donne

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Pindaro
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Pindaro »

Con la differenza che le ultime due le hai provate.
Ultima modifica di Pindaro il sab feb 11, 2017 11:23 am, modificato 1 volta in totale.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Gios »

C'è uno che ha preso un appartamento in affitto e va a fare jogging tutte le mattine, ogni volta che vedo quelle gambette secche mi viene sempre più voglia di dirgli "ma vai a fare del bene, còglione, e comprati una macchina".
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da NK7 »

Gios ha scritto:C'è uno che ha preso un appartamento in affitto e va a fare jogging tutte le mattine, ogni volta che vedo quelle gambette secche mi viene sempre più voglia di dirgli "ma vai a fare del bene, còglione, e comprati una macchina".
Io faccio jogging, amo le cozze, mi farei sdraiare da Ivan Lendl e ascolto black metal. Sarei il tuo vicino di casa ideale.
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Gios »

NK7 ha scritto:
Gios ha scritto:C'è uno che ha preso un appartamento in affitto e va a fare jogging tutte le mattine, ogni volta che vedo quelle gambette secche mi viene sempre più voglia di dirgli "ma vai a fare del bene, còglione, e comprati una macchina".
Io faccio jogging, amo le cozze, mi farei sdraiare da Ivan Lendl e ascolto black metal. Sarei il tuo vicino di casa ideale.
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Pindaro »

Ho provato a fare jogging, ma poi ho deciso di vivere.
In effetti quelli che vedi alle sei del mattino in pantaloncini e maglietta, respirare a pieni polmoni il freddo e lo smog, mi fanno lo stesso effetto che suscitano in Gios.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Pindaro »

NK7 ha scritto:mi farei sdraiare da Ivan Lendl
Non puoi che essere ironico.
( non per il genere, ma per le fattezze orrende).
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Gios »

Discorso diverso per le ragazze. C'è una signorina bionda che ha il collo come un giunco che si allena qui vicino, corre che è una Artemide, uno spettacolo, una delizia.

Ma un uomo giovane ed in salute, ma che cazzo corri, dai, ma dove vai.
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Pindaro »

Gios ha scritto:Discorso diverso per le ragazze. C'è una signorina bionda che ha il collo come un giunco
Hai notato solo il collo.
Che romantico.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da balbysauro »

PINDARO ha scritto:Ho provato a fare jogging, ma poi ho deciso di vivere.
In effetti quelli che vedi alle sei del mattino in pantaloncini e maglietta, respirare a pieni polmoni il freddo e lo smog, mi fanno lo stesso effetto che suscitano in Gios.
ora arriva Nickognito che dice che chi va a correre si sente in dovere di segnalare i suoi tempi a tutto il mondo e poi abbiamo chiuso di nuovo il cerchio

dovremmo chiedere all'admin di cambiare il nome da mymag a mymarmotta
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Gios »

Io ho un giorno all'anno (il Giorno dello Sport), di solito verso primavera inoltrato, in cui sento un innato desiderio di fare Atletismo (sarà il risveglio nei sensi, non so, una tara biologica, credo). Prendo il primo pomeriggio, mi metto le braghette del liceo, vado a correre, dopo dieci minuti mi sento un pirla, torno a casa arrancando, mi doccio, metto un bella camicia, apro un birra, leggo una pagina della biografia di Samuel Johnson e vaffanculo, all'anno prossimo.
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Re: Uomini che odiano le donne

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balbysauro ha scritto:
PINDARO ha scritto:Ho provato a fare jogging, ma poi ho deciso di vivere.
In effetti quelli che vedi alle sei del mattino in pantaloncini e maglietta, respirare a pieni polmoni il freddo e lo smog, mi fanno lo stesso effetto che suscitano in Gios.
ora arriva Nickognito che dice che chi va a correre si sente in dovere di segnalare i suoi tempi a tutto il mondo e poi abbiamo chiuso di nuovo il cerchio
Quello è vero.
Chi va a correre come ragione di vita, deve sempre farci sapere i tempi.
E i miglioramenti di un secondo sulla stessa distanza, che non hanno assolutamente senso.
Visto che, a meno che tu non corra sempre in una corsia di una pista di atletica, non potrai mai fare lo stesso identico percorso ogni giorno, anche facendo lo stesso percorso. E non potrai mai essere preciso sulla rilevazione.
E visto che al loro cospetto, non sai mai se dire "che figo" o "ingravidami".
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da NK7 »

Scontato scriverlo, jogging chiaramente incide in modo determinante il luogo di residenza. Avendo la fortuna di vivere in una zona non inquinata, collina, molto verde, temperatura accettabile anche d'inverno, senza strafare diventa una pratica piacevole. Magari a Milano e dintorni non tanto, concordo.
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Pindaro »

Sì, certo.
Se uno fa jogging a Pechino, è da rinchiudere.
Se lo fa alle cinque terre, è leggermente diverso.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Gios »

[EDIT: avevo scritto un messaggio forse eccessivamente sgradevole. Col jogging perdo la lucidità :D ]
Pindaro
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Pindaro »

Gios ha scritto:[EDIT: avevo scritto un messaggio forse eccessivamente sgradevole. Col jogging perdo la lucidità :D ]
Sgradevole rispetto a quelli che di solito scrivi?
Dai, su.
Voglio leggerlo. Mandamelo in pvt.
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da tuborovescio »

klaus ha scritto:
tuborovescio ha scritto:
klaus ha scritto:Pensare di conoscersi per poi scoprire che Klaus, che teme farebbe ricorso alla vendetta, resterebbe annichilito a non far nulla mentre qualche dichiarato gandhiano farebbe una strage.
ma infatti, tu manco ti prendi la briga di vendicare una sconfitta a tennis #100#
Se vuoi ti buco le gomme della bicicletta....(non so se cogli la sottile allusione) #113#
:lol: :D #100#
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da tuborovescio »

Gios ha scritto:C'è uno che ha preso un appartamento in affitto e va a fare jogging tutte le mattine, ogni volta che vedo quelle gambette secche mi viene sempre più voglia di dirgli "ma vai a fare del bene, còglione, e comprati una macchina".
mi sa che hai più voglia di fare del bene dopo una bella corsetta,
invece se stai sul divano a vedere una serie, al massimo dopo ti vedi la puntata successiva #100#
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Pindaro »

tuborovescio ha scritto: invece se stai sul divano a vedere una serie, al massimo dopo ti vedi la puntata successiva #100#
Dipende quale serie.
Un conto se guardi distretto di polizia come Nnick87.
Un altro Black Mirror.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da uglygeek »

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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da tuborovescio »

certo le donne sono piccole, meglio che a zappare la terra ci vada lui che manco parla decentemente inglese.

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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da klaus »

....le donne si sono inca...te. 2 maschicidi in un giorno.
Il primo a postare un messaggio alla Rinascita di questo forum
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Nickognito »

Michael Haneke has become the latest figure to criticise the #MeToo movement against sexual assault and harassment in the film industry, arguing that it has instigated a “witch hunt” that “should be left in the Middle Ages”.

The Austrian film-maker, two-time winner of the Palme d’Or at Cannes, made his concerns known during an interview with Austrian newspaper Kurier, later reported by Deadline. “This new puritanism coloured by a hatred of men, arriving on the heels of the #MeToo movement, worries me,” he said. “As artists, we’re starting to be fearful since we’re faced with this crusade against any form of eroticism.”

While Haneke noted that any act of “rape or coercion” should be punishable, he said that “this hysterical pre-judgment which is spreading now, I find absolutely disgusting. And I don’t want to know how many of these accusations related to incidents 20 or 30 years ago are primarily statements that have little to do with sexual assault.

“This has nothing to do with the fact that every sexual assault and all violence – whether against women or men – should be condemned and punished. But the witch hunt should be left in the Middle Ages,” he added.

Haneke argued that a film such as Nagisa Ôshima’s 1976 erotic drama In the Realm of the Senses, which attracted controversy for including scenes of unsimulated sex, would not be made today “because the funding institutions would not allow this, anticipating obedience to this terror”.
Ruth Wilson: ‘The industry sells sex… and that’s confusing’
Read more

“Suspected actors are cut out of movies and TV series in order not to lose [audiences]. Where are we living? In the new Middle Ages?” Haneke said, touching on the recent decisions to edit actors accused of sexual misconduct, such as Kevin Spacey and Ed Westwick, out of finished works. Westwick has denied the claims made against him, while Spacey has denied some of the allegations and not responded to others.

Haneke’s comments echo those made in an open letter to Le Monde in January that described the #MeToo movement as a “wave of purification” that had “forced [men] out of their jobs when all they did was touch someone’s knee or try to steal a kiss”. The letter, signed by 100 women, including actor Catherine Deneuve, was criticised by French feminists for conflating “seduction, based on respect and pleasure, with violence”.


Il film di Oshima visto al cinema in lingua originale, e' stata un'impresa.
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Nickognito »

Una mia amica, insegnante, ha ricevuto dei Baci Perugina per San Valentino da una alunna, e adesso le ha appena scritto nel tema che e' lesbica. Per me andra' in carcere :D
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da paoolino »

Nickognito ha scritto:Una mia amica, insegnante, ha ricevuto dei Baci Perugina per San Valentino da una alunna, e adesso le ha appena scritto nel tema che e' lesbica. Per me andra' in carcere :D
L'insegnate o l'alunna?
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Nickognito »

L'insegnante :)
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da paoolino »

Nickognito ha scritto:L'insegnante :)
Perché ci sta?
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Nickognito »

Comunque.... Non credo ci stia.
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da babaoriley »

http://www.gioia.it/magazine/personaggi ... -polanski/

Bellissima intervista a Samantha Geimer che va controcorrente rispetto al #metoo e all'ipocrisia hollywoodiana di questi tempi.

INTERVISTA ESCLUSIVA A SAMANTHA GEIMER, STUPRATA DA POLANSKI, CHE OGGI DICE "NON SONO UNA VITTIMA"
Quando aveva 13 anni fu stuprata da Roman Polanski, ora ne ha 54 e per la prima volta parla con un giornale italiano per dire alle donne: "Le cose brutte accadono, ma la forza di superarle è più interessante della vostra disperazione"

"Qualche volta, quando vedo le esagerazioni e le volgarità nelle cronache di quel che mi è successo, mi sembra di leggere della pornografia. C'è un elemento voyeuristico". Quel che le è successo era storia anche prima che la violenza contro le donne diventasse un tema di moda. Nell'inverno del 1977 Samantha Geimer si chiama ancora Samantha Gailey, non ha neppure 14 anni, e vuol fare l'attrice. Incontra Roman Polanski a una festa, lui si offre di farle delle foto per l'edizione francese di Vogue, la mamma di Samantha pensa sia una grande occasione. La ragazzina e l'allora 44enne regista finiscono a casa di Jack Nicholson, dove Polanski le dà tranquillanti, champagne, e la stupra.

Ne segue un disastro mediatico e giudiziario che riassumeremo così: la madre di Samantha viene raccontata come un'arrampicatrice sociale che ha infilato la figlia nel letto del mostro; Polanski va in carcere per tre settimane e poi, mentre è in attesa del processo, viene a sapere che il giudice (che secondo la Geimer voleva farsi pubblicità) vuole condannarlo a cinquant'anni, quindi fugge all'estero e non rientra mai più negli Stati Uniti; per decenni, finché appunto il tema non diventa di moda, tutte le celebrità difendono Polanski (la più accanita nella difesa è Mia Farrow; si scuserà, con un tweet, il mese scorso, con 41 anni di ritardo); dopo aver cambiato nome, Samantha vive più di vent'anni in incognito, finché si sente pronta ad avere un'identità pubblica; nel 2009, il latitante Polanski viene arrestato in Svizzera; per un po' sembra che il caso si riapra, e la Geimer esasperata racconta la propria storia in un libro (mai uscito in Italia) intitolato The girl (se per tutti sei "la ragazza del caso Polanski", tanto vale appropriarti della definizione).

Samantha Geimer vive alle Hawaii, ha tre figli, una nipote, mette su Instagram foto della famiglia alla marcia per le donne e baccaglia su Twitter con chiunque provi a strumentalizzare il suo caso. «Se non è un problema per me, non vedo cosa importi a voi», ha risposto seccata a chi voleva usarla come pretesto per attaccare Tarantino quando è stata ripescata una vecchia intervista radiofonica in cui il regista diceva che il suo non era stato un vero stupro; una posizione che, quando la sensibilità verso certi temi non era di moda, si portava molto: Whoopi Goldberg disse la stessa cosa in tv. Tarantino l'ha poi chiamata scusandosi; quando le cito l'episodio, dice: «Ho una pellaccia dura e un certo senso dell'umorismo: non ho cicatrici permanenti e non ho nessun bisogno che gli altri parlino a mio nome e si ergano a miei protettori».

Finora non ha mai parlato con un giornale italiano, e io esordisco subito con una domanda scema: nonostante sulla copertina del suo libro ci sia una foto di lei adolescente, non riesco a non chiederle se le foto d'epoca non le ricordino l'identità che rifiuta, quella di "vittima" (la prima parola della sua nota biografica su Twitter è "sopravvissuta").

"Non mi danno fastidio, mi servono da promemoria di quant'ero sciocca e imprudente: non avrei dovuto lasciarmi fotografare senza reggiseno di nascosto da mia madre, e invece l'ambizione e l'ingenuità ebbero il sopravvento. Mi hanno detto che la foto di copertina poteva risultare disturbante, ma non capisco perché: io in quel periodo ero così, e in quel periodo c'è una giornata che è finita male, ma la vita è lunga e non lascerò che sia una giornata a definirmi. Cerco sempre di pensare alle persone alle quali sono successe cose anche peggiori. È solo la celebrità di Roman a fare la differenza (Geimer non dice mai Polanski, sempre e solo Roman, ndr)".

Mi sembra che la celebrità sia un punto dirimente in questa vicenda, in molti sensi. Intanto c'è la sua notorietà legata a un fatto traumatico; tuttavia, a un certo punto ha scelto di rinunciare a vivere in incognito. Cosa le ha fatto cambiare idea?

"Io non ho mai cambiato idea: è l'opinione pubblica che ha smesso di colpevolizzare me e ha cominciato a colpevolizzare lui. Le conseguenze dell'essere celebri le ho viste così da vicino che non credo sarà mai una mia ambizione; ma mostrarsi è molto più comodo che nascondersi: non devo più aver paura che qualcuno mi scopra o che i paparazzi si nascondano nei cespugli. Non mi pesa rispondere alle domande e affrontare quelli che cercano di manipolare i fatti. Ma la ragione per cui parliamo di questo caso è che è famoso Roman, non io. Una volta pensavo che sarei riuscita a separare la mia storia dalla sua, ma invece pare proprio che saremo legati a vita in questo modo bislacco".

Lei ha stigmatizzato il comportamento del giudice.

"Agì in maniera inappropriata e immorale, e di sicuro non per premura nei miei confronti o per senso di giustizia. Era previsto che Roman avesse la libertà condizionata, né io né la mia famiglia volevamo vederlo in galera. Le persone si possono redimere, non è il caso di farle pagare a vita".

Lei l'anno scorso ha chiesto al tribunale di Los Angeles di chiudere definitivamente il caso e lasciare in pace Polanski (il tribunale ha rifiutato non considerando l'interesse della vittima una motivazione sufficiente, ndr). Una posizione piuttosto diversa da quella del #MeToo, che invece contesta persino il concetto di prescrizione.

"Mia madre è una militante femminista. Siamo andate in quattro generazioni alla marcia per le donne. Mi ha cresciuta insegnandomi a rialzarmi dopo ogni colpo. Alle cose brutte e agli incidenti non si può impedire di accadere, ma a contare non è l'abisso della tua disperazione, bensì la tua resilienza. Purtroppo la disperazione e il dolore vengono venduti come più interessanti della forza e della capacità di riprendersi, e alle giovani donne viene insegnata una cosa falsa: che nella sofferenza c'è un valore".

Dopo l'arresto del 2009, lo scrittore Martin Amis intervistò Polanski. Con un certo sconcerto, riportò che Polanski diceva che l'attenzione per un reato sessuale era maggiore di quella che gli sarebbe toccata se avesse ucciso qualcuno. Cito dall'intervista: «I giudici, le giurie: tutti vogliono scoparsi le ragazzine». Rileggendola, mi sono chiesta se quella che sembrava una sparata non contenesse una qualche verità: non ci sarà una componente morbosa nel nostro occuparci di reati sessuali?

"Certo che sì! E spero che quelle che raccontano le loro storie e vedono tutti i dettagli spiattellati non finiscano per vergognarsene: l'unico a dover provare imbarazzo è chi ha abusato di loro. Sarà che nel mio caso non è riuscito a fare giustizia neppure il vero tribunale, ma non riesco proprio a considerare la "corte dell'opinione pubblica" come un'alternativa accettabile. Quanto al sesso, Roman ha qualche ragione: è più vendibile dell'omicidio; ma credo che la sua notorietà amplificherebbe anche un assassinio".

A vedere le sue conversazioni su Twitter, mi pare che lei mandi in tilt la scarsa propensione alla complessità del dibattito intorno alle donne. A proposito di Mia Farrow che si scusava per essersi schierata con Polanski, si è chiesta : «Perché rinnegare un amico proprio ora?»; di Mike Tyson, ha detto che ha pagato il suo debito con la società; a proposito di Aziz Ansari e della ragazza che ha raccontato una serataccia trascorsa con lui, ha invitato le ragazze a non spogliarsi in casa di uomini con cui non intendano fare sesso. In pochi osano rendersi ridicoli dicendole che non sta abbastanza dalla parte delle vittime, tuttavia in quest'epoca di semplificazione da slogan e hashtag è facile la liquidino con qualche etichetta come "voce fuori dal coro".

"La vita è complessa: rifiutarsi di andare oltre i dualismi bianco/nero o giusto/sbagliato è una forma di pigrizia. Ci sarà sempre gente cattiva che vuol farti del male: è ridicolo dire alle giovani donne che non devono imparare a proteggersi. Non siamo bambine: possiamo ritenerci responsabili di noi stesse e delle nostre azioni. Certo che se ti stuprano la colpa è solo dello stupratore, ma è così sbagliato dire alle ragazze di non andarsene da un locale con uno sconosciuto? A questi incontri di lavoro nelle stanze d'albergo bisogna proprio andarci da sole? Occorre fornire gli strumenti, la forza e la fiducia necessarie a farsi rispettare, e non credo che aspettarsi che le donne si comportino da adulte sia una forma di colpevolizzazione delle vittime. Quanto alle celebrità che si sono schierate con Roman, non me la sono mai presa con loro, neppure con Mia Farrow che forse esagerò un po': mi sembra comprensibile che un tuo amico stia dalla tua parte e non voglia credere che tu abbia fatto le cose di cui sei accusato. Certo, non mi sfugge l'ironia nel fatto che la domanda di Dylan Farrow, rispetto alle molestie che avrebbe subìto da bambina, sia: «E se capitasse a tua figlia?".

Proviamo a spiegare perché rifiuta la definizione di vittima.

"È una parola statica: quando dici vittima stai parlando di un luogo e un momento preciso, di quel che era quella persona quando le è successa quella cosa. I media ci hanno convinte che ci sia un valore nell'essere vittime, ma è il modo in cui ci sfruttano, non un mezzo per cambiare le cose e progredire. Noi donne siamo abili a capire quando un uomo vuole fare di noi le sue vittime: dovremmo essere altrettanto caute con l'industria dell'intrattenimento e coi media che vogliono sfruttare le nostre sofferenze.

Io e Roman siamo in buoni rapporti. Ogni tanto ci scriviamo: quando dobbiamo parlarci delle faccende legali ancora in corso, preferiamo non mettere di mezzo gli avvocati".

Sta per uscire il nuovo film di Polanski (Quello che non so di lei, nelle sale dal 1° marzo 2018, ndr). So che di solito non li vede.

"Non ne ho visti molti, ma solo per una questione di gusti cinematografici: posso dire che siamo in buoni rapporti. Ogni tanto ci scriviamo: quando dobbiamo dirci qualcosa rispetto alle faccende legali ancora in corso, preferiamo non mettere di mezzo gli avvocati".

Quando Il pianista era candidato all'Oscar, lei scrisse in un editoriale che «il suo lavoro e la sua bravura nel farlo non hanno niente a che vedere con ciò che mi ha fatto». Quindici anni dopo, sarebbe una posizione rivoluzionaria: oggi ritiriamo le opere per un solo sospetto sulla moralità degli autori, e invitiamo a boicottare chiunque sia accusato di qualcosa: penso a Kevin Spacey, o a Woody Allen che è stato prosciolto dalle accuse da decenni eppure il suo nuovo film rischia di non uscire.

"Gli Oscar sono per i film, non per i meriti caratteriali di chi li fa. O stiamo dicendo che non puoi più guadagnarti da vivere, o contribuire in qualche modo alla società, perché hai fatto un errore o infranto una legge? Non mi pare possa funzionare così. Le persone sono complicate, la vita è complicata, e il tuo valore non dovrebbe essere eternamente legato al più pubblicizzato dei tuoi errori. Poi, sei vuoi fare una scelta personale e non far guadagnare qualcuno, naturalmente puoi farlo. Io non ho più comprato un tabloid dopo l'uccisione della principessa Diana: è un piccolo gesto, non voglio dare un centesimo a quei mostri. Ma è una mia decisione individuale".

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Re: Uomini che odiano le donne

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Che gran donna!
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Nickognito »

Non saprei verificare l' attendibilita' della fonte...

https://recalculatingthegenderwar.tumbl ... f-not-more
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da NK7 »

Latina, ennesimo caso di donna che aveva denunciato il pericolo, inascoltata più o meno. Chissà se tra le priorità di Lega e Meloni ci sia il rendere i provvedimenti antistalking più aspri, magari sarebbe la prima cosa sensata del programma.
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balbysauro
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da balbysauro »

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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Nickognito »

:lol:

Peraltro, non potrei essere piu' in disaccordo, chi parla degli immigrati che commettono piu' reati descrive la realta' fedelmente, non gioca con le statistiche, al contrario dell'esempio di cui sopra.

Semmai e' chi li critica per questo che gioca con le parole, e dovrebbe pensare piu' al fatto che siano poveri, o con altri problemi sociali, che al fatto che siano immigrati, o ad entrambe le cose insieme.
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da uglygeek »

Anche una delle persone che stimavo di piu', Lawrence Krauss, e' finito nella cacca per l'accusa di molestie :-( https://www.azcentral.com/story/news/lo ... 401467002/
(Poi vabbe', qui rientra nelle molestie anche per un professore universitario guardare con ammirazione una studentessa, o in una crociera invitare una donna appena conosciuta a fare sesso).

Chissa' perche' quasi tutti quelli accusati di molestie sono uomini molto brutti.
Ultima modifica di uglygeek il mer mar 07, 2018 6:05 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto::lol:

Peraltro, non potrei essere piu' in disaccordo, chi parla degli immigrati che commettono piu' reati descrive la realta' fedelmente, non gioca con le statistiche, al contrario dell'esempio di cui sopra.

Semmai e' chi li critica per questo che gioca con le parole, e dovrebbe pensare piu' al fatto che siano poveri, o con altri problemi sociali, che al fatto che siano immigrati, o ad entrambe le cose insieme.
In realta' quella di balby e' una statistica molto positiva per l'Italia, dimostra quanto l'Italia sia un paese civile dove per un uomo normale, che non e' gia' armato per lavoro, sia difficile entrare in possesso di un'arma e che il fatto che quasi tutti siano disarmati renda improbabile l'uso di un'arma in un momento di rabbia o di follia. Poi vabbe', si uccide anche senza pistole, ma non averne in giro e' comunque meglio.
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da balbysauro »

Nickognito ha scritto: :lol:

Peraltro, non potrei essere piu' in disaccordo, chi parla degli immigrati che commettono piu' reati descrive la realta' fedelmente, non gioca con le statistiche, al contrario dell'esempio di cui sopra.

Semmai e' chi li critica per questo che gioca con le parole, e dovrebbe pensare piu' al fatto che siano poveri, o con altri problemi sociali, che al fatto che siano immigrati, o ad entrambe le cose insieme.

mi sa che ne avevamo già parlato :)

il numero dei reati degli immigrati, se si stratifica per estrazione sociale ed economica e soprattutto si esclude dal conteggio il reato di immigrazione clandestina, è assolutamente paragonabile al numero dei reati degli italiani

se prendi 100 immigrati poveri, compiono gli stessi reati di 100 italiani poveri
parlo di tutti i reati escluso, come dicevo, quello di immigrazione clandestina che è un reato sui generis come si può facilmente intuire
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da uglygeek »

balbysauro ha scritto:
Nickognito ha scritto: :lol:

Peraltro, non potrei essere piu' in disaccordo, chi parla degli immigrati che commettono piu' reati descrive la realta' fedelmente, non gioca con le statistiche, al contrario dell'esempio di cui sopra.

Semmai e' chi li critica per questo che gioca con le parole, e dovrebbe pensare piu' al fatto che siano poveri, o con altri problemi sociali, che al fatto che siano immigrati, o ad entrambe le cose insieme.

mi sa che ne avevamo già parlato :)

il numero dei reati degli immigrati, se si stratifica per estrazione sociale ed economica e soprattutto si esclude dal conteggio il reato di immigrazione clandestina, è assolutamente paragonabile al numero dei reati degli italiani

se prendi 100 immigrati poveri, compiono gli stessi reati di 100 italiani poveri
parlo di tutti i reati escluso, come dicevo, quello di immigrazione clandestina che è un reato sui generis come si può facilmente intuire
Quindi basta fare in modo che tutti gli immigrati siano ricchi. Problema risolto. Il prossimo? :-)
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Nickognito »

Be, appunto quello il problema, se fai entrare in un paese dei poveri, alcuni problemi del paese aumentano, mi sembra abbastanza ovvio.

Quello che e' meno ovvio e': perche' dovrebbe fottermente qualcosa se i poveri sono italiani? Perche' non posso mandare via pure loro?

Io preferisco la logica del ceto a quella della nazione!
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da balbysauro »

come spesso accade, leggete nelle parole degli altri quello che volete leggere e non quello che è scritto :roll:

il problema dell'immigrazione rimane, non mi pare di aver scritto diversamente
per me è secondario rispetto ad altro, in Italia, ma vabbè, non faccio benaltrismo

io semplicemente davo un contesto a questo
Nickognito ha scritto: chi parla degli immigrati che commettono piu' reati descrive la realta' fedelmente
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Re: Uomini che odiano le donne

Messaggio da Nickognito »

si', ma Salvini, per dire, non dice mica che gli immigrati sono intrinsecamente peggiori e quindi rubano. Dice solo che arrivano e fanno reati, a volte dice anche solo 'anche gli italiani li fanno ma non ne vogliamo altri'.

Salvini e' abbastanza chiaro nel discriminare, lui dice che preferisce gli italiani ai non italiani, punta sul fatto che gli altri siano meno importanti, non che siano peggiori. I numeri sui reati, al netto della propaganda elettorale normale, penso siano usati piuttosto onestamente, in genere, spesso piu' onestamente che da parte dei suoi oppositori

Semmai sono i dati taciuti sulla diminuzione dei reati. Ma perche' dovrebbe parlarne proprio lui, siano gli altri a fare campagna elettorale spiegando che viviamo in un paese sicuro (intendiamoci, fanno bene a non farlo, perderebbero ancora altri voti).

Poi il tuo post francamente lo avevo visto come una (divertente) battuta.

Il problema e' che la destra e' coerente (prima gli italiani), anche se lo e' senza una giustificazione logica (perche' mai a me dovrebbe fregarmi degli italiani piu' che degli altri?). La sinistra no. La sinistra dice'prima gli italiani, pero' aiutiamo un po' anche alcuni degli altri, solo pochissimi degli altri, ma il farlo ci rende del tutto diversi dalla destra, pero' al nostro interno siamo del tutto in disaccordo su quanto e come aiutare, secondo morali del tutto diverse). In realta', nemmeno e' un problema per i voti, perche' anche gli elettori di sinistra pensano cosi' 'facciamo tutto a caso in un miscuglio di morali, ma alla fine noi siamo i generosi e la destra gli egoisti'. Solo che sono in minoranza.

Dal mio punto di vista, la situazione e' equivalente a quella di un partito che da' diritti solo agli uomini e allo 0,1% delle donne e un altro partito che li da' solo agli uomini, in una situazione in cui, sostanzialmente, dando i diritti anche alle donne tutta la struttura sociale crollerebbe e tutti starebbero male, perche' le donne sarebbero, boh, il 99% della popolazione.

La principale differenza e' che avrei piu' chances di non essere single, in quel caso.
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