Grazie della segnalazioneRosewall ha scritto:
ieri sera, quark.
Piero ha dedicato la puntata al grande tema di 'dov'è il lavoro': ricerche sull'intelligenza artificiale, robot che sostituiranno umani, andamento dell'occupazione in agricoltura, industria, e servizi, lavori che resteranno umani, nuove professioni create dalla tecnologia, eccetera.
Ad un certo punto Piero si è seduto nel retro di un'auto che si è messa ad andare da sola senza conducente.
Ha anche trattato di dazi doganali (per rendere in un'immagine la globalizzazione, ha personalmente tirato su un passaggio a livello).
Poi, scivolando da un argomento all'altro, dall'innovazione alla produttività, dalla produttività alla ricchezza, è finito a parlere dell'Italia e si è lanciato in un pacato ma spietato atto di accusa.
Ha citato la classifica della Banca Mondiale sulla capacità dei paesi di attrarre investimenti, ovvero sulla facilità di mandare avanti un'impresa.
L'Italia si piazza in generale all'87 posto, ma in molte voci è data oltre la centesima posizione, dietro realtà quali Gabon e Togo.
Sotto terra (Piero è sceso sotto terra) per:
avviare un'impresa
tasse
ottenere credito
permessi di costruzione
risolvere le insolvenze
rispettare i contratti
energia
registrare una proprietà
protezione degli investitori.
In questo mondo nel quale l'80 per cento della ricchezza non è in sghei, materie prime, infrastrutture, ma è in conoscenza - ha proseguito Piero - In questo mondo, siamo fra gli ultimi in Europa per istruzione e fra i primi per dispersione scolastica.
In un quarto d'ora, l'85enne ha toccato ciò che la rai con tutto l'oppio dei suoi portaaporta ballarò censura accuratamente; in prima serata, un quarto d'ora d'aria aperta immessa nella cappa dell'intrattenimento nostrano.
Peraltro - a proposito di conoscenza - nell'unico programma di vaga divulgazione scientifica passato dalla televisione pubblica.
Governo Letta - ma perchè è caduto?
Re: Governo Letta - cattura gli evasi
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Re: Governo Letta - quota 199
Un governo con le idee chiare
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
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Re: Governo Letta - The stability of the graveyard (WSJ)
Qualche anno fa ero in Ucraina quando commemoravano questa strage, era Novembre e le strade erano piene di candele.Albornoz ha scritto:La carestia del 1932-33
In pochi mesi la campagna ucraina, una regione storicamente molto fertile, fu lo scenario nel quale imperversò una terribile carestia. La penuria alimentare colpì soprattutto la popolazione che viveva nelle campagne. A paragone della precedente carestia russa del 1921-1923, causata dalla concomitanza delle requisizioni e della siccità, e di quella successiva del 1947, la carestia del 1932-1933 in Ucraina non fu causata da un collasso infrastrutturale, né fu un effetto a lunga distanza della prima guerra mondiale, ma fu un deliberato atto politico e una decisione amministrativa.
Il governo sovietico negò gli iniziali rapporti sull'evento e impedì ai giornalisti stranieri di viaggiare nella regione. Alcuni autori affermano[9] che "il Politburo e i comitati del Partito regionale si impegnarono affinché fossero prese azioni immediate e decisive contro la carestia cosicché gli agricoltori non avessero a soffrire; da parte loro, i comitati di Partito dei singoli distretti avrebbero dovuto fornire latte ad ogni bambino e perseguire chiunque mancasse di mobilitare le risorse per sfamare o ospitare le vittime della carestia". Nell'agosto 1932 fu stabilita la pena di dieci anni di prigione per qualunque furto di cereali, di qualsiasi entità.
La realtà fu molto differente, secondo il racconto di migliaia di testimoni oculari. Le masse di bambini in fuga dalle campagne furono arrestate e deportate nei "collettori" e negli orfanotrofi, dove morirono in poco tempo di malnutrizione. Lo stato sovietico tentò, ad un certo livello, di limitare gli effetti della carestia, autorizzando l'utilizzo di un totale di 320.000 tonnellate di grano per uso alimentare. Le esportazioni di grano continuarono nel 1932-33, tuttavia, anche se a un livello significativamente inferiore agli anni precedenti.
Per prevenire il diffondersi di informazioni sulla carestia furono proibiti viaggi dalla regione del Don, dall'Ucraina, dal Caucaso settentrionale e dal Kuban con le direttive del 22 gennaio 1933 (firmate da Molotov e Stalin) e del 23 gennaio (direttiva congiunta del Comitato Centrale del Partito e del Sovnarkom). Le direttive affermavano che i viaggi "per il pane" da queste aree erano organizzati da nemici dell'Unione Sovietica con lo scopo di fomentare agitazioni nelle aree settentrionali dell'URSS contro le fattorie collettive; pertanto i biglietti ferroviari dovevano essere venduti soltanto dietro permesso dei comitati esecutivi (ispolkom) e chiunque fosse diretto a nord doveva essere arrestato. Ciò contribuì ad aggravare il disastro.
Nel frattempo Stalin stava anche centralizzando il potere politico in Ucraina. Nel gennaio del 1933, in seguito alle lamentele da parte del Partito riguardanti i disastrosi effetti della collettivizzazione forzata, egli mandò Pavel Postyshev in Ucraina come vicesegretario, insieme a migliaia di funzionari russi. Postyshev eliminò tutti i funzionari ucraini contrari alla collettivizzazione o che avevano appoggiato l'ucrainizzazione degli anni '20, sebbene alcuni sopravvissero, come Stanislav Kosior e Vlas Chubar.
Nell'annata 1933 le scorte di grano disponibili per la popolazione rurale erano ridotte, ma grazie alle buone condizioni climatiche della stagione, la mietitura del 1932-33 fu sufficiente ad evitare l'aggravarsi della carestia. Nonostante ciò in primavera le requisizioni di grano furono ulteriormente incrementate, poiché le città si trovarono in difficoltà. Allo stesso tempo continuarono però le esportazioni, sebbene ad un livello ridotto. Le esportazioni erano viste come necessarie dal governo sovietico per ottenere valuta pregiata con cui rafforzare l'industrializzazione. La popolazione rispose a questa situazione con un'intensa opera di resistenza civile, che però non divenne mai organizzata su vasta scala, anche per la bassa densità della popolazione rurale dell'Ucraina. Inoltre le autorità sovietiche replicarono aspramente ad ogni manifestazione di dissenso, deportando spesso intere comunità. Un alto funzionario ebbe a dire a un cittadino ucraino, che il raccolto del 1933 «fu una prova della nostra forza e della loro resistenza. Ci è voluta una carestia per dimostrare loro chi è il padrone qui. È costata milioni di vite, ma il sistema delle fattorie collettive deve restare. Noi abbiamo vinto la guerra».
Nei 13 anni tra il 1926 e il 1939, la popolazione dell'Ucraina, invece di aumentare, si ridusse da 31 a 28 milioni.
"...il vero scopo di un viaggiatore dovrebbe essere quello di migliorare gli uomini di renderli più saggi e di temprarne gli animi con esempi buoni e cattivi, tratti dalla descrizione di terre lontane"
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Re: Governo Letta - il gioioso Presidente sfida Putin
Fanno quasi tenerezza, ancora sperano che possiamo fare una legge contro la corruzione:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02 ... am/867310/
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Re: Governo Letta - il gioioso Presidente sfida Putin
A proposito di corruzione
http://www.ilpost.it/davidedeluca/2014/ ... orruzione/
Lunedì 3 febbraio i principali quotidiani online hanno scritto che la Commissione Europea ha stimato che in Italia la corruzione costa allo Stato 60 miliardi l’anno. Si tratta di una bufala che gira oramai da anni, smentita più volte, ma che, a quanto pare, è riuscita ad ingannare persino la Commissione Europea.
Partiamo dal primo errore: la Commissione Europea in realtà non ha stimato proprio nulla. Come è possibile leggere a pagina quattro di questo documento secondo la Commissione è stata la Corte dei Conti italiana ad effettuare la stima. Eppure la Corte dei Conti non ha mai fatto nulla del genere, anzi: ha detto esattamente l’opposto. Il 16 febbraio 2012, durante l’apertura dell’anno giudiziario, venne diffusa la relazione del procuratore generale della Corte dei Conti Lodovico Principato. A pagina 100 si legge:
Se l’entità monetizzata della corruzione annuale in Italia è stata correttamente stimata in 60 miliardi di euro dal SAeT del Dipartimento della Funzione Pubblica (cfr. relazione 2008 Trasparency; relazione al Parlamento n. XXVII n. 6 in data 2 marzo 2009 del Ministro per la Pubblica Amministrazione), rispetto a quanto rilevato dalla Commissione EU l’Italia deterrebbe il 50% dell’intero giro economico della corruzione in Europa!
Il giorno successivo la stampa interpretò queste parole come se la Corte avesse dichiarato che la corruzione in Italia vale 60 miliardi di euro l’anno. A quanto pare, oggi, la Commissione Europea ha fatto la stessa cosa. La relazione, però, dalla riga successiva prosegue con queste parole:
Il che appare invero esagerato per l’Italia, considerando che il restante 50% si spalmerebbe senza grandi problemi negli altri 26 Paesi dell’Unione Europea.
In altre parole la Corte dei Conti considera la stima di 60 miliardi come costo della corruzione “invero esagerata” (il grassetto qui sopra è mio). Come avrete notato, la Corte dei Conti indica una fonte per questa stima, la relazione al parlamento del 2 marzo 2009 fatta dall’allora ministro Renato Brunetta. Ecco cosa scriveva Brunetta all’epoca:
Le stime che si fanno sulla corruzione, 50-60 miliardi all’anno, senza un modello scientifico diventano opinioni da prendere come tali ma che, complice a volte la superficialità dei commentatori e dei media, aumentano la confusione ed anestetizza qualsiasi slancio di indignazione e contrasto.
Come se non bastasse, molti altri uffici della pubblica amministrazione hanno smentito questa stima. Ad esempio, nella relazione del 2009, il Servizio Anticorruzione e Trasparenza definisce i 60 miliardi una cifra “fantasiosa” e una “bufala”. Il Dipartimento della funzione pubblica, nella sua relazione al parlamento 2010-2011, definisce la stima “infondata” e “fantasiosa”.
Visto che praticamente mai nessuno nella pubblica amministrazione italiana ha fatto questa stima, da dove arrivano questi misteriosi 60 miliardi di corruzione? Alcuni sospetti sono elencati già nei documenti qui sopra, ma i primi a ricostruire tutta la storia sono stati i redattori del blog Quattrogatti. La storia a questo punto diventa ancora più incredibile. Nel 2004 la Banca Mondiale ha pubblicato un rapporto sui costi economici della corruzionein cui veniva calcolato che il valore delle tangenti pagate in tutto il mondo ammontava a circa 1 trilione di dollari, cioè una cifra tra il 3 e il 4 per cento del PIL mondiale.
A quanto pare qualcuno deve aver provato a fare questo calcolo per l’Italia e ha scoperto che il 3-4 per cento del nostro PIL sono proprio 60 miliardi. Il problema, ovviamente, è che, come specifica lo stesso studio della Banca Mondiale, il livello di corruzione varia da paese a paese. Non c’è assolutamente nulla di scientifico nel prendere una media della corruzione mondiale ed ad applicarla ad un singolo paese per ricavarne il valore della corruzione. Per capire l’assurdità di questo conto, basta pensare che 60 miliardi sono l’8,5 per cento del valore della corruzione per l’intero pianeta.
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Lunedì 3 febbraio i principali quotidiani online hanno scritto che la Commissione Europea ha stimato che in Italia la corruzione costa allo Stato 60 miliardi l’anno. Si tratta di una bufala che gira oramai da anni, smentita più volte, ma che, a quanto pare, è riuscita ad ingannare persino la Commissione Europea.
Partiamo dal primo errore: la Commissione Europea in realtà non ha stimato proprio nulla. Come è possibile leggere a pagina quattro di questo documento secondo la Commissione è stata la Corte dei Conti italiana ad effettuare la stima. Eppure la Corte dei Conti non ha mai fatto nulla del genere, anzi: ha detto esattamente l’opposto. Il 16 febbraio 2012, durante l’apertura dell’anno giudiziario, venne diffusa la relazione del procuratore generale della Corte dei Conti Lodovico Principato. A pagina 100 si legge:
Se l’entità monetizzata della corruzione annuale in Italia è stata correttamente stimata in 60 miliardi di euro dal SAeT del Dipartimento della Funzione Pubblica (cfr. relazione 2008 Trasparency; relazione al Parlamento n. XXVII n. 6 in data 2 marzo 2009 del Ministro per la Pubblica Amministrazione), rispetto a quanto rilevato dalla Commissione EU l’Italia deterrebbe il 50% dell’intero giro economico della corruzione in Europa!
Il giorno successivo la stampa interpretò queste parole come se la Corte avesse dichiarato che la corruzione in Italia vale 60 miliardi di euro l’anno. A quanto pare, oggi, la Commissione Europea ha fatto la stessa cosa. La relazione, però, dalla riga successiva prosegue con queste parole:
Il che appare invero esagerato per l’Italia, considerando che il restante 50% si spalmerebbe senza grandi problemi negli altri 26 Paesi dell’Unione Europea.
In altre parole la Corte dei Conti considera la stima di 60 miliardi come costo della corruzione “invero esagerata” (il grassetto qui sopra è mio). Come avrete notato, la Corte dei Conti indica una fonte per questa stima, la relazione al parlamento del 2 marzo 2009 fatta dall’allora ministro Renato Brunetta. Ecco cosa scriveva Brunetta all’epoca:
Le stime che si fanno sulla corruzione, 50-60 miliardi all’anno, senza un modello scientifico diventano opinioni da prendere come tali ma che, complice a volte la superficialità dei commentatori e dei media, aumentano la confusione ed anestetizza qualsiasi slancio di indignazione e contrasto.
Come se non bastasse, molti altri uffici della pubblica amministrazione hanno smentito questa stima. Ad esempio, nella relazione del 2009, il Servizio Anticorruzione e Trasparenza definisce i 60 miliardi una cifra “fantasiosa” e una “bufala”. Il Dipartimento della funzione pubblica, nella sua relazione al parlamento 2010-2011, definisce la stima “infondata” e “fantasiosa”.
Visto che praticamente mai nessuno nella pubblica amministrazione italiana ha fatto questa stima, da dove arrivano questi misteriosi 60 miliardi di corruzione? Alcuni sospetti sono elencati già nei documenti qui sopra, ma i primi a ricostruire tutta la storia sono stati i redattori del blog Quattrogatti. La storia a questo punto diventa ancora più incredibile. Nel 2004 la Banca Mondiale ha pubblicato un rapporto sui costi economici della corruzionein cui veniva calcolato che il valore delle tangenti pagate in tutto il mondo ammontava a circa 1 trilione di dollari, cioè una cifra tra il 3 e il 4 per cento del PIL mondiale.
A quanto pare qualcuno deve aver provato a fare questo calcolo per l’Italia e ha scoperto che il 3-4 per cento del nostro PIL sono proprio 60 miliardi. Il problema, ovviamente, è che, come specifica lo stesso studio della Banca Mondiale, il livello di corruzione varia da paese a paese. Non c’è assolutamente nulla di scientifico nel prendere una media della corruzione mondiale ed ad applicarla ad un singolo paese per ricavarne il valore della corruzione. Per capire l’assurdità di questo conto, basta pensare che 60 miliardi sono l’8,5 per cento del valore della corruzione per l’intero pianeta.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Governo Letta - il gioioso Presidente sfida Putin
Colpa di Casaleggio.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Governo Letta - il gioioso Presidente sfida Putin
Da profano di economia : il decreto imu-bankitalia è davvero una porcata invereconda come da più parti si grida (cioè regali di miliardi di euro agli azionisti privati della banca d'italia ?)
Re: Governo Letta - il gioioso Presidente sfida Putin
Ecco, appunto, e poi dicono che il lavaggio del cervello agli italiani lo fanno Casaleggio ed Emilio Fede.paoolino ha scritto:A proposito di corruzione
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Partiamo dal primo errore: la Commissione Europea in realtà non ha stimato proprio nulla. Come è possibile leggere a pagina quattro di questo documento secondo la Commissione è stata la Corte dei Conti italiana ad effettuare la stima. Eppure la Corte dei Conti non ha mai fatto nulla del genere, anzi: ha detto esattamente l’opposto. Il 16 febbraio 2012, durante l’apertura dell’anno giudiziario, venne diffusa la relazione del procuratore generale della Corte dei Conti Lodovico Principato. A pagina 100 si legge:
Se l’entità monetizzata della corruzione annuale in Italia è stata correttamente stimata in 60 miliardi di euro dal SAeT del Dipartimento della Funzione Pubblica (cfr. relazione 2008 Trasparency; relazione al Parlamento n. XXVII n. 6 in data 2 marzo 2009 del Ministro per la Pubblica Amministrazione), rispetto a quanto rilevato dalla Commissione EU l’Italia deterrebbe il 50% dell’intero giro economico della corruzione in Europa!
Il giorno successivo la stampa interpretò queste parole come se la Corte avesse dichiarato che la corruzione in Italia vale 60 miliardi di euro l’anno. A quanto pare, oggi, la Commissione Europea ha fatto la stessa cosa. La relazione, però, dalla riga successiva prosegue con queste parole:
Il che appare invero esagerato per l’Italia, considerando che il restante 50% si spalmerebbe senza grandi problemi negli altri 26 Paesi dell’Unione Europea.
In altre parole la Corte dei Conti considera la stima di 60 miliardi come costo della corruzione “invero esagerata” (il grassetto qui sopra è mio). Come avrete notato, la Corte dei Conti indica una fonte per questa stima, la relazione al parlamento del 2 marzo 2009 fatta dall’allora ministro Renato Brunetta. Ecco cosa scriveva Brunetta all’epoca:
Le stime che si fanno sulla corruzione, 50-60 miliardi all’anno, senza un modello scientifico diventano opinioni da prendere come tali ma che, complice a volte la superficialità dei commentatori e dei media, aumentano la confusione ed anestetizza qualsiasi slancio di indignazione e contrasto.
Come se non bastasse, molti altri uffici della pubblica amministrazione hanno smentito questa stima. Ad esempio, nella relazione del 2009, il Servizio Anticorruzione e Trasparenza definisce i 60 miliardi una cifra “fantasiosa” e una “bufala”. Il Dipartimento della funzione pubblica, nella sua relazione al parlamento 2010-2011, definisce la stima “infondata” e “fantasiosa”.
Visto che praticamente mai nessuno nella pubblica amministrazione italiana ha fatto questa stima, da dove arrivano questi misteriosi 60 miliardi di corruzione? Alcuni sospetti sono elencati già nei documenti qui sopra, ma i primi a ricostruire tutta la storia sono stati i redattori del blog Quattrogatti. La storia a questo punto diventa ancora più incredibile. Nel 2004 la Banca Mondiale ha pubblicato un rapporto sui costi economici della corruzionein cui veniva calcolato che il valore delle tangenti pagate in tutto il mondo ammontava a circa 1 trilione di dollari, cioè una cifra tra il 3 e il 4 per cento del PIL mondiale.
A quanto pare qualcuno deve aver provato a fare questo calcolo per l’Italia e ha scoperto che il 3-4 per cento del nostro PIL sono proprio 60 miliardi. Il problema, ovviamente, è che, come specifica lo stesso studio della Banca Mondiale, il livello di corruzione varia da paese a paese. Non c’è assolutamente nulla di scientifico nel prendere una media della corruzione mondiale ed ad applicarla ad un singolo paese per ricavarne il valore della corruzione. Per capire l’assurdità di questo conto, basta pensare che 60 miliardi sono l’8,5 per cento del valore della corruzione per l’intero pianeta.
Re: Governo Letta - Stop vessazioni alle banche!
La rivalutazione delle quote della Banca d'Italia non è un regalo alle banche, anzi il regalo lo hanno fatto forzatamente le banche agli italiani finanziando, pagando con le assicurazioni la cancellazione della seconda rata dell'Imu del 2013". Così il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, oggi a "L'Economia Prima di Tutto" su Radio1 Rai. Parole destinate a far infuriare i Cinque Stelle e non solo, che proprio sulla questione del decreto Imu-Bankitalia hanno investito moltissime delle loro energie.
"Stiamo lontani dalle polemiche politiche, restiamo ai fatti giuridici", ha detto stamattina Patuelli. "Sono le banche che hanno pagato e che sono costrette dalla legge a pagare ancora con l'addizionale Ires dell'8,5, che è enorme, sui redditi 2013 che saranno determinanti per essere esaminati negli stress test" europei.
Il presidente dell'Abi ha commentato anche l'invito arrivato dal governatore della Banca d'Italia Visco secondo cui dopo la revisione delle quote ora le banche potranno fare di più sul fronte del credito: "Visco ha ragione, è esatto quello che dice ma rimane il fatto che restano incertezze applicative per le banche che avevano questi diritti dell quote Bankitalia, perché non è chiaro quando verranno contabilizzati gli effetti patrimoniali: gli effetti positivi" sul credito ci saranno "a seconda di quando saranno contabilizzati gli effetti patrimoniali".
"Ricordo - ha concluso Patuelli - che la rivalutazione delle quote era un atto dovuto perchè i valori erano rimasti al 1936, il quattordicesimo anno dell'era fascista".
"Stiamo lontani dalle polemiche politiche, restiamo ai fatti giuridici", ha detto stamattina Patuelli. "Sono le banche che hanno pagato e che sono costrette dalla legge a pagare ancora con l'addizionale Ires dell'8,5, che è enorme, sui redditi 2013 che saranno determinanti per essere esaminati negli stress test" europei.
Il presidente dell'Abi ha commentato anche l'invito arrivato dal governatore della Banca d'Italia Visco secondo cui dopo la revisione delle quote ora le banche potranno fare di più sul fronte del credito: "Visco ha ragione, è esatto quello che dice ma rimane il fatto che restano incertezze applicative per le banche che avevano questi diritti dell quote Bankitalia, perché non è chiaro quando verranno contabilizzati gli effetti patrimoniali: gli effetti positivi" sul credito ci saranno "a seconda di quando saranno contabilizzati gli effetti patrimoniali".
"Ricordo - ha concluso Patuelli - che la rivalutazione delle quote era un atto dovuto perchè i valori erano rimasti al 1936, il quattordicesimo anno dell'era fascista".
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Re: Governo Letta - il gioioso Presidente sfida Putin
I numeri sono a caso (vabbè che siamo ladri però che solo noi siamo il 50% della corruzione mi sembrava troppo ) comunque una legge contro la corruzione ci farebbe comodo
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Re: Governo Letta - il gioioso Presidente sfida Putin
Invece no, chi è che lo fa, Pippi Calzelunghe?Albornoz ha scritto:Ecco, appunto, e poi dicono che il lavaggio del cervello agli italiani lo fanno Casaleggio ed Emilio Fede.paoolino ha scritto:A proposito di corruzione
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Lunedì 3 febbraio i principali quotidiani online hanno scritto che la Commissione Europea ha stimato che in Italia la corruzione costa allo Stato 60 miliardi l’anno. Si tratta di una bufala che gira oramai da anni, smentita più volte, ma che, a quanto pare, è riuscita ad ingannare persino la Commissione Europea.
Partiamo dal primo errore: la Commissione Europea in realtà non ha stimato proprio nulla. Come è possibile leggere a pagina quattro di questo documento secondo la Commissione è stata la Corte dei Conti italiana ad effettuare la stima. Eppure la Corte dei Conti non ha mai fatto nulla del genere, anzi: ha detto esattamente l’opposto. Il 16 febbraio 2012, durante l’apertura dell’anno giudiziario, venne diffusa la relazione del procuratore generale della Corte dei Conti Lodovico Principato. A pagina 100 si legge:
Se l’entità monetizzata della corruzione annuale in Italia è stata correttamente stimata in 60 miliardi di euro dal SAeT del Dipartimento della Funzione Pubblica (cfr. relazione 2008 Trasparency; relazione al Parlamento n. XXVII n. 6 in data 2 marzo 2009 del Ministro per la Pubblica Amministrazione), rispetto a quanto rilevato dalla Commissione EU l’Italia deterrebbe il 50% dell’intero giro economico della corruzione in Europa!
Il giorno successivo la stampa interpretò queste parole come se la Corte avesse dichiarato che la corruzione in Italia vale 60 miliardi di euro l’anno. A quanto pare, oggi, la Commissione Europea ha fatto la stessa cosa. La relazione, però, dalla riga successiva prosegue con queste parole:
Il che appare invero esagerato per l’Italia, considerando che il restante 50% si spalmerebbe senza grandi problemi negli altri 26 Paesi dell’Unione Europea.
In altre parole la Corte dei Conti considera la stima di 60 miliardi come costo della corruzione “invero esagerata” (il grassetto qui sopra è mio). Come avrete notato, la Corte dei Conti indica una fonte per questa stima, la relazione al parlamento del 2 marzo 2009 fatta dall’allora ministro Renato Brunetta. Ecco cosa scriveva Brunetta all’epoca:
Le stime che si fanno sulla corruzione, 50-60 miliardi all’anno, senza un modello scientifico diventano opinioni da prendere come tali ma che, complice a volte la superficialità dei commentatori e dei media, aumentano la confusione ed anestetizza qualsiasi slancio di indignazione e contrasto.
Come se non bastasse, molti altri uffici della pubblica amministrazione hanno smentito questa stima. Ad esempio, nella relazione del 2009, il Servizio Anticorruzione e Trasparenza definisce i 60 miliardi una cifra “fantasiosa” e una “bufala”. Il Dipartimento della funzione pubblica, nella sua relazione al parlamento 2010-2011, definisce la stima “infondata” e “fantasiosa”.
Visto che praticamente mai nessuno nella pubblica amministrazione italiana ha fatto questa stima, da dove arrivano questi misteriosi 60 miliardi di corruzione? Alcuni sospetti sono elencati già nei documenti qui sopra, ma i primi a ricostruire tutta la storia sono stati i redattori del blog Quattrogatti. La storia a questo punto diventa ancora più incredibile. Nel 2004 la Banca Mondiale ha pubblicato un rapporto sui costi economici della corruzionein cui veniva calcolato che il valore delle tangenti pagate in tutto il mondo ammontava a circa 1 trilione di dollari, cioè una cifra tra il 3 e il 4 per cento del PIL mondiale.
A quanto pare qualcuno deve aver provato a fare questo calcolo per l’Italia e ha scoperto che il 3-4 per cento del nostro PIL sono proprio 60 miliardi. Il problema, ovviamente, è che, come specifica lo stesso studio della Banca Mondiale, il livello di corruzione varia da paese a paese. Non c’è assolutamente nulla di scientifico nel prendere una media della corruzione mondiale ed ad applicarla ad un singolo paese per ricavarne il valore della corruzione. Per capire l’assurdità di questo conto, basta pensare che 60 miliardi sono l’8,5 per cento del valore della corruzione per l’intero pianeta.
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
Re: Governo Letta - il gioioso Presidente sfida Putin
BackhandWinner ha scritto:Invece no, chi è che lo fa, Pippi Calzelunghe?Albornoz ha scritto:Ecco, appunto, e poi dicono che il lavaggio del cervello agli italiani lo fanno Casaleggio ed Emilio Fede.paoolino ha scritto:A proposito di corruzione
http://www.ilpost.it/davidedeluca/2014/ ... orruzione/
Lunedì 3 febbraio i principali quotidiani online hanno scritto che la Commissione Europea ha stimato che in Italia la corruzione costa allo Stato 60 miliardi l’anno. Si tratta di una bufala che gira oramai da anni, smentita più volte, ma che, a quanto pare, è riuscita ad ingannare persino la Commissione Europea.
Partiamo dal primo errore: la Commissione Europea in realtà non ha stimato proprio nulla. Come è possibile leggere a pagina quattro di questo documento secondo la Commissione è stata la Corte dei Conti italiana ad effettuare la stima. Eppure la Corte dei Conti non ha mai fatto nulla del genere, anzi: ha detto esattamente l’opposto. Il 16 febbraio 2012, durante l’apertura dell’anno giudiziario, venne diffusa la relazione del procuratore generale della Corte dei Conti Lodovico Principato. A pagina 100 si legge:
Se l’entità monetizzata della corruzione annuale in Italia è stata correttamente stimata in 60 miliardi di euro dal SAeT del Dipartimento della Funzione Pubblica (cfr. relazione 2008 Trasparency; relazione al Parlamento n. XXVII n. 6 in data 2 marzo 2009 del Ministro per la Pubblica Amministrazione), rispetto a quanto rilevato dalla Commissione EU l’Italia deterrebbe il 50% dell’intero giro economico della corruzione in Europa!
Il giorno successivo la stampa interpretò queste parole come se la Corte avesse dichiarato che la corruzione in Italia vale 60 miliardi di euro l’anno. A quanto pare, oggi, la Commissione Europea ha fatto la stessa cosa. La relazione, però, dalla riga successiva prosegue con queste parole:
Il che appare invero esagerato per l’Italia, considerando che il restante 50% si spalmerebbe senza grandi problemi negli altri 26 Paesi dell’Unione Europea.
In altre parole la Corte dei Conti considera la stima di 60 miliardi come costo della corruzione “invero esagerata” (il grassetto qui sopra è mio). Come avrete notato, la Corte dei Conti indica una fonte per questa stima, la relazione al parlamento del 2 marzo 2009 fatta dall’allora ministro Renato Brunetta. Ecco cosa scriveva Brunetta all’epoca:
Le stime che si fanno sulla corruzione, 50-60 miliardi all’anno, senza un modello scientifico diventano opinioni da prendere come tali ma che, complice a volte la superficialità dei commentatori e dei media, aumentano la confusione ed anestetizza qualsiasi slancio di indignazione e contrasto.
Come se non bastasse, molti altri uffici della pubblica amministrazione hanno smentito questa stima. Ad esempio, nella relazione del 2009, il Servizio Anticorruzione e Trasparenza definisce i 60 miliardi una cifra “fantasiosa” e una “bufala”. Il Dipartimento della funzione pubblica, nella sua relazione al parlamento 2010-2011, definisce la stima “infondata” e “fantasiosa”.
Visto che praticamente mai nessuno nella pubblica amministrazione italiana ha fatto questa stima, da dove arrivano questi misteriosi 60 miliardi di corruzione? Alcuni sospetti sono elencati già nei documenti qui sopra, ma i primi a ricostruire tutta la storia sono stati i redattori del blog Quattrogatti. La storia a questo punto diventa ancora più incredibile. Nel 2004 la Banca Mondiale ha pubblicato un rapporto sui costi economici della corruzionein cui veniva calcolato che il valore delle tangenti pagate in tutto il mondo ammontava a circa 1 trilione di dollari, cioè una cifra tra il 3 e il 4 per cento del PIL mondiale.
A quanto pare qualcuno deve aver provato a fare questo calcolo per l’Italia e ha scoperto che il 3-4 per cento del nostro PIL sono proprio 60 miliardi. Il problema, ovviamente, è che, come specifica lo stesso studio della Banca Mondiale, il livello di corruzione varia da paese a paese. Non c’è assolutamente nulla di scientifico nel prendere una media della corruzione mondiale ed ad applicarla ad un singolo paese per ricavarne il valore della corruzione. Per capire l’assurdità di questo conto, basta pensare che 60 miliardi sono l’8,5 per cento del valore della corruzione per l’intero pianeta.
Re: Governo Letta - Stop vessazioni alle banche!
Al di là del merito... mi ha fatto morire dalle risate
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Re: Governo Letta - Stop vessazioni alle banche!
Brunetta guardacaso contesta I dati sulla corruzione.
I neonazisti guardacaso contestano I dati sulla shoah.
È tutto bellissimo.
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Lo voglio rivedere, Fabio
Re: Governo Letta - Stop vessazioni alle banche!
Non so i presunti numeri di Brunetta, quelli di Himmler sono più o meno 6 milioni, e quelli di Lusi, Partito Democratico, pare siano 22,8 milioni di danno erariale.Burano ha scritto:Brunetta guardacaso contesta I dati sulla corruzione.
I neonazisti guardacaso contestano I dati sulla shoah.
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Quanto ai numeri generali italiani:
Non c’è assolutamente nulla di scientifico nel prendere una media della corruzione mondiale ed ad applicarla ad un singolo paese per ricavarne il valore della corruzione
Re: Governo Letta - Patto di coalizione con nessuno
Avvio di settimana piuttosto miserabile per il premier: ieri, parlando di vergognosa mistificazione, si è fatto scudo umano per il monarca; in cambio oggi ha ricevuto dal sire il via libera per un nebuloso "patto di coalizione".
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el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
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Re: Governo Letta - Patto di coalizione con nessuno
Non capisco... ma Berlusconi dovrebbe fare un monumento d'oro a Napolitano, che gli ha portato l'acqua con le orecchie, come diceva Guzzanti.gianlu ha scritto:Avvio di settimana piuttosto miserabile per il premier: ieri, parlando di vergognosa mistificazione, si è fatto scudo umano per il monarca; in cambio oggi ha ricevuto dal sire il via libera per un nebuloso "patto di coalizione".
Ma ti ricordi qual'era il gradimento del governo Berlusconi nella primavera 2011, prima che venisse fuori la storia dello spread?
Era tale che se si fossero candidato alle elezioni solo Berlusconi e Marco Ferrando del partito Trotskista avrebbe vinto Ferrando... figuriamoci cosa sarebbero state le elezioni tra il PDL e il PD di Bersani che veniva da anni di opposizione.
E invece si mette in mezzo 'sto vecchio, decide che la legislatura non puo' finire anche se il governo non ha piu' i numeri, mette li' Monti, regala un anno di ossigeno a Berlusconi, che poi quando si vota finge di essere il nuovo che avanza e quasi vince, e ora e' li' che gia' prepara le prossime elezioni vittoriose.
E dopo tutto questo, non mi stupisco che vogliano l'impeachment per Napolitano, mi stupisco piuttosto che a volerlo sia FI e non il PD!
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Governo Letta - Patto di coalizione con nessuno
Stamattina FI non ha votato per l'impeachment.
A parte ciò, il mio post verteva su Letta, che per vari motivi si sente in bilico e rafforza il legame col capo dello stato.
A parte ciò, il mio post verteva su Letta, che per vari motivi si sente in bilico e rafforza il legame col capo dello stato.
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Re: Governo Letta - Patto di coalizione con nessuno
Non ha votato per l'impeachment solo perche' se passasse il nuovo presidente lo sceglierebbe questo parlamento dove FI e' in minoranza.gianlu ha scritto:Stamattina FI non ha votato per l'impeachment.
A parte ciò, il mio post verteva su Letta, che per vari motivi si sente in bilico e rafforza il legame col capo dello stato.
Se quotidiani e tv di Berlusconi invocano l'impeachment e' anche peggio che votarlo, non trovi?
Hai scritto tu: "parlando di vergognosa mistificazione, si è fatto scudo umano per il monarca; " e ti ho spiegato che proprio di vergognosa mistificazione si tratta, e sottolineerei l'aggettivo.
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Re: Governo Letta - Patto di coalizione con nessuno
Colpa di Albornoz che voleva le elezioni a febbraio 2012.uglygeek ha scritto:Non capisco... ma Berlusconi dovrebbe fare un monumento d'oro a Napolitano, che gli ha portato l'acqua con le orecchie, come diceva Guzzanti.
Ma ti ricordi qual'era il gradimento del governo Berlusconi nella primavera 2011, prima che venisse fuori la storia dello spread?
Era tale che se si fossero candidato alle elezioni solo Berlusconi e Marco Ferrando del partito Trotskista avrebbe vinto Ferrando... figuriamoci cosa sarebbero state le elezioni tra il PDL e il PD di Bersani che veniva da anni di opposizione.
E invece si mette in mezzo 'sto vecchio, decide che la legislatura non puo' finire anche se il governo non ha piu' i numeri, mette li' Monti, regala un anno di ossigeno a Berlusconi, che poi quando si vota finge di essere il nuovo che avanza e quasi vince, e ora e' li' che gia' prepara le prossime elezioni vittoriose.
E dopo tutto questo, non mi stupisco che vogliano l'impeachment per Napolitano, mi stupisco piuttosto che a volerlo sia FI e non il PD!
Re: Governo Letta - Patto di coalizione con nessuno
Direi di no, perché se all'opinione pubblica viene mandato un messaggio, ci si aspetterebbe coerenza in commissione al momento del voto. A me le motivazioni della richiesta di messa di stato in accusa la settimana scorsa erano parse poco chiare: rimane il fatto che stamane FI si è autosconfessata in ventiquattro ore, perlomeno in rapporto alle dichiarazioni del giorno prima.uglygeek ha scritto: Non ha votato per l'impeachment solo perche' se passasse il nuovo presidente lo sceglierebbe questo parlamento dove FI e' in minoranza.
Se quotidiani e tv di Berlusconi invocano l'impeachment e' anche peggio che votarlo, non trovi?
Non si è fatto scudo umano per amore di pace o di giustizia; si è fatto scudo umano perché il quirinale è tutto ciò che gli rimane, saltate le larghe intese e saltato il supporto incondizionato del pd dopo il cambio di segretario.uglygeek ha scritto: Hai scritto tu: "parlando di vergognosa mistificazione, si è fatto scudo umano per il monarca; " e ti ho spiegato che proprio di vergognosa mistificazione si tratta, e sottolineerei l'aggettivo.
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Re: Governo Letta - Il Pd mi sfiduci alla luce del sole
Albo, nuovo titolo grazie:
Lo zen e l'arte del mantenimento della presidenza.
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Re: Governo Letta - Il Pd mi sfiduci alla luce del sole
Tutti uguali questi politici italiani, attaccati allo scranno come un gatto ai marònipaoolino ha scritto:Albo, nuovo titolo grazie:
Lo zen e l'arte del mantenimento della presidenza.
Emblematica questa frase "Chi vuole venire al posto mio dica cosa vuole fare"
Letta, il posto TUO? Magari sarebbe il posto di Presidente del Consiglio, non TUO. C'è proprio qualcosa che non va nella testa dei nostri politici, è tutto roba loro, come il Mazzarò di Verga. Adesso vorrei capire chi sono le anatre e i tacchini che Letta comincerà ad ammazzare a colpi di bastone...
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Re: Governo Letta - il gioioso Presidente sfida Putin
Backhandwinner ha scritto: Invece no, chi è che lo fa, Pippi Calzelunghe?
?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Governo Letta - Il Pd mi sfiduci alla luce del sole
...tanto più che a questo suo posto vi era arrivato per grazia ricevuta.laplaz ha scritto: Tutti uguali questi politici italiani, attaccati allo scranno come un gatto ai maròni
Emblematica questa frase "Chi vuole venire al posto mio dica cosa vuole fare"
Letta, il posto TUO? Magari sarebbe il posto di Presidente del Consiglio, non TUO. C'è proprio qualcosa che non va nella testa dei nostri politici, è tutto roba loro, come il Mazzarò di Verga
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Re: Governo Letta - Lo Zen e il tiro al piccione
Già cancellata la visita a Londra, Letta sempre più in fase zen.
Re: Governo Letta - Lo Zen e il tiro al piccione
Ok, con Renzi a quanti Presidenti del Consiglio non eletti dal popolo siamo?
Siamo ancora uno stato democratico o si può ben dire che siamo definitivamente diventati "altro"?
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Re: Governo Letta - Lo Zen e il tiro al piccione
Bè, per la nostra Costituzione, è un'anomalia il Presidente del Consiglio eletto dal popolo.chiaky ha scritto:Ok, con Renzi a quanti Presidenti del Consiglio non eletti dal popolo siamo?
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Re: Governo Letta - Lo Zen e il tiro al piccione
E per fortuna. Una mostruosità.paoolino ha scritto:Bè, per la nostra Costituzione, è un'anomalia il Presidente del Consiglio eletto dal popolo.chiaky ha scritto:Ok, con Renzi a quanti Presidenti del Consiglio non eletti dal popolo siamo?
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Re: Governo Letta - Lo Zen e il tiro al piccione
ovvio, e' del tutto normale cambaire governo senza rifare elezioni.paoolino ha scritto:Bè, per la nostra Costituzione, è un'anomalia il Presidente del Consiglio eletto dal popolo.chiaky ha scritto:Ok, con Renzi a quanti Presidenti del Consiglio non eletti dal popolo siamo?
Siamo ancora uno stato democratico o si può ben dire che siamo definitivamente diventati "altro"?
e' che, siccome gli elettori sono stupidi, potrebbe essere una cosa sconveniente in termini elettorali.
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Re: Governo Letta - Lo Zen e il tiro al piccione
Ma quindi cosa combinano? Non ci credo che fanno veramente il cambio Letta-Renzi
Re: Governo Letta - Lo Zen e il tiro al piccione
Certo, ma la situazione che si sta presentando da ormai alcuni anni è effettivamente anomala.paoolino ha scritto:Bè, per la nostra Costituzione, è un'anomalia il Presidente del Consiglio eletto dal popolo.chiaky ha scritto:Ok, con Renzi a quanti Presidenti del Consiglio non eletti dal popolo siamo?
Siamo ancora uno stato democratico o si può ben dire che siamo definitivamente diventati "altro"?
Comunque oh, io sono convinto che l'Italia sia ingovernabile allo stato attuale. Quindi non mi meraviglio più di nulla. Facciano pure i loro traffici...rimpasti, rimpastini...se vogliono facciano una dittatura. Forse sarebbe anche meglio...
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Re: Governo Letta - Lo Zen e il tiro al piccione
Lo fanno, lo fannolaplaz ha scritto:Ma quindi cosa combinano? Non ci credo che fanno veramente il cambio Letta-Renzi
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Re: Governo Letta - Lo Zen e il tiro al piccione
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Re: Governo Letta - Lo Zen e il tiro al piccione
Leggo su Twitter:
insomma, sono ancora tutti lì...
#DirezionePD I Lettiani abbandonano la direzione
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Re: Governo Letta - Lo Zen e il tiro al piccione
Lo fanno davvero, è incredibile
Ma come, ci ritroviamo Renzi Presidente del Consiglio senza nemmeno uno straccio di votazione nè di consultazione? Già tutto fatto?
Ma quello lì non è mica sindaco di Firenze? Ma è lecito ciò?
Ma come, ci ritroviamo Renzi Presidente del Consiglio senza nemmeno uno straccio di votazione nè di consultazione? Già tutto fatto?
Ma quello lì non è mica sindaco di Firenze? Ma è lecito ciò?
Re: Governo Letta - Lo Zen e il tiro al piccione
Proviamo con un televoto?laplaz ha scritto: Ma come, ci ritroviamo Renzi Presidente del Consiglio senza nemmeno uno straccio di votazione nè di consultazione? Già tutto fatto?
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djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Governo Letta - Lo Zen e il tiro al piccione
Sono allibito. Ma con chi pensano di andare a governare? E' un suicidio totale.
Re: Governo Letta - Lo Zen e il tiro al piccione
La ragazza che ha parlato prima di De Luca (De Luca... mamma mia ) è l'unica che abbia detto qualcosa di sensato.
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Re: Governo Letta - Lo Zen e il tiro al piccione
BackhandWinner ha scritto:E per fortuna. Una mostruosità.paoolino ha scritto:Bè, per la nostra Costituzione, è un'anomalia il Presidente del Consiglio eletto dal popolo.chiaky ha scritto:Ok, con Renzi a quanti Presidenti del Consiglio non eletti dal popolo siamo?
Siamo ancora uno stato democratico o si può ben dire che siamo definitivamente diventati "altro"?
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