pocaluce ha scritto: il fatto che l'essere umano sia l'unico a porsi il problema, ribadisco, lo pone a mio avviso già in una posizione distinta, se non vogliamo dire superiore..
Nickognito ha scritto:si, pero' non hai risposto alla mia domanda. Cioe': se io dico 'viva la vera sperimentazione scientifica, che tortura uomini' e uno mi risponde 'sarebbe meglio tu fossi morto a 10 anni' tu, se non faresti lo stesso, accetti la risposta o la biasimi?
ho detto che non accetterei la tortura umana, aggiungendo però che in condizioni veramente estreme, l'uomo tuttavia si presta a comportamenti per così dire anomali. che sia il sacrificio di se stessi o il cannibalismo.
Nickognito ha scritto:Riguardo al tuo post quotato, se la specie umana e' distinta in quanto si pone problemi morali, perche' gliindividui umani che non se li pongono, o non possono farlo, non sono da considerare anche loro 'distinti'?
perché pur se inconsciamente, si ragiona in termini di specie: quindi il neonato o l'infermo, pur se non si pongono, o possono porre in quel momento, problemi morali fanno comunque parte della specie e ci sentiamo in diritto/dovere di includerli. non penso di dire un'eresia se riscontro che infatti le problematiche più spinose su temi come aborto e/o eutanasia nascono non solo sulla questione in sé, quanto sul giudizio se, in mancanza di determinati tratti distintivi, la persona X stia conducendo una esistenza "umana".
Nickognito ha scritto:Ma, al di la' di questo, qual e\ il passaggio logico tra essere 'agenti secondo morale' ed avere 'maggiori diritti'? Capisco se dici 'distinto' , ma anche l' orso ha dei tratti distintivi. Ma perche' questo presupporrebbe dare maggiori diritti a chi e' cosi', o alla specie che e' cosi'?
Non vedo ne' passaggi logici, ne' equivalenti. Per dire, tra gli esseri umani di solito non siamo meno buoni con i bambini, che sono quelli che spesso prendono meno scelte morali. O con i malati di mente. Del resto, nemmeno con gatti e cani accade. Di solito siamo meno buoni con chi e' lontano da noi. Per cui, se di principio non vedo motivazioni, di fatto mi sembra che di solito si privilegi il vicino a noi, imn vari sensi, non l' agente morale. Ok, in genere, magari non tu o Paolino. Ma rimane la domanda, perche'?
il passaggio logico è che i "maggiori diritti" ad un'altra specie li conferisce sempre e comunque l'uomo. perché il mero concetto di diritto è una costrutto della specie umana: con cani e gatti siamo più buoni, con ragni e insetti no. mucche e maiali vengono mangiati, cavalli e conigli meno, cibarsi di cani e gatti (da noi) è visto come barbarie. ad oggi, tranne in orwell, non ho ancora visto i maiali rivendicare gli stessi diritti dei gatti, perché i maggiori diritti li stabiliscono entità terze: che ovviamente, tendono a privilegiare quelli più vicini a loro.
Nickognito ha scritto:e, riguardo al discorso che in natura si sta attenti alla propria specie, perche' all' improvviso conta quello che succede in natura, cosa che a livello legale, e solitamente morale, per lo piu' non accade, o almeno non certo nella totalita' o quasi dei casi?
Insomma, perche' il diritto a privilegiare la propria specie c'e', e la propria famiglia , per dire no ?
per capirci, quali cose non sono accettate a livello legale/morale ma accadono in natura? i grandi capisaldi del diritto mi sembrano tutti volti alla salvaguardia della specie. sulla distinzione specie/famiglia, siamo sempre lì: senza entrare in giurisprudenze varie, la legge, poiché opera su livelli complessivi, non può e non deve fare distinzione tra due persone della stessa specie, pur tuttavia garantendo tutele quando si tratta di famiglia. tu nickognito ad esempio non puoi far restare una persona che reputi in pericolo di vita sul territorio italiano, mentre a parità di condizioni, quella persona può rimanere se è legalmente parte della tua famiglia, moglie o congiunto che sia.
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.