Male Oscuro e dintorni - L'Europa subisce ancora
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i miliziani sciiti iracheni (tecnicamente appoggiati dalla mega coalizione internazionale nata in chiave anti-Is) pubblicano un video-shock in cui mostrano con orgoglio di aver decapitato loro rivali nella battaglia di Amerli (Iraq).
Raid aerei Usa, nei giorni scorsi, hanno spianato la strada ai militari iracheni per la liberazione di Amerli
i miliziani sciiti iracheni (tecnicamente appoggiati dalla mega coalizione internazionale nata in chiave anti-Is) pubblicano un video-shock in cui mostrano con orgoglio di aver decapitato loro rivali nella battaglia di Amerli (Iraq).
Raid aerei Usa, nei giorni scorsi, hanno spianato la strada ai militari iracheni per la liberazione di Amerli
Ultima modifica di Albornoz il mar lug 26, 2016 1:56 pm, modificato 35 volte in totale.
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Isis fa paura se è vero che gli statunitensi riescono a coalizzare quaranta paesi e se è vero che per attaccare non c'è nemmeno bisogno di mandato Onu, organizzazione in passato molto facile a offendersi se scavalcata.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
(Albornoz)
el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
(Albornoz)
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Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Bisognerebbe anche dare la caccia a chi ha attaccato Saddam Hussein scatenando tutto questo. (Vive in Texas, credo sia ancora a piede libero).
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Una figata Saddam Hussein quando tirava i gas o mitragliava trecentomila sciiti in un colpo.uglygeek ha scritto:Bisognerebbe anche dare la caccia a chi ha attaccato Saddam Hussein scatenando tutto questo. (Vive in Texas, credo sia ancora a piede libero).
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Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Chissà se obama piangerà sulle rovine di baghdad
come Scipione su quelle di Cartagine.
Si dice che Scipione, osservando la città allora completamente abbattuta in un’estrema rovina, versò lacrime e si lasciò vedere piangere per i nemici, avendo a lungo riflettuto tra sé e avendo compreso che è inevitabile che città, popoli e governi, tutti quanti cambino, come gli uomini, la loro sorte, e ciò accadde a Ilio, città un tempo prospera, accadde all’impero degli Assiri, dei Medi e dei Persiani, che era stato in quei tempi il più grande, e a quello dei Macedoni, che così di recente aveva brillato, e sia di proposito, sia come sfuggendogli la frase di bocca, disse: “Verrà un giorno in cui perirà Ilio sacra e Priamo e il popolo di Priamo dalla bella lancia”. Dicono che quando Polibio gli chiese con libertà – infatti era anche il suo maestro – che cosa intendesse dire con quelle parole, senza esitazione menzionò apertamente la patria, per la quale era in timore, considerando le sorti umane
(Polibio, Storie, 38,22)
come Scipione su quelle di Cartagine.
Si dice che Scipione, osservando la città allora completamente abbattuta in un’estrema rovina, versò lacrime e si lasciò vedere piangere per i nemici, avendo a lungo riflettuto tra sé e avendo compreso che è inevitabile che città, popoli e governi, tutti quanti cambino, come gli uomini, la loro sorte, e ciò accadde a Ilio, città un tempo prospera, accadde all’impero degli Assiri, dei Medi e dei Persiani, che era stato in quei tempi il più grande, e a quello dei Macedoni, che così di recente aveva brillato, e sia di proposito, sia come sfuggendogli la frase di bocca, disse: “Verrà un giorno in cui perirà Ilio sacra e Priamo e il popolo di Priamo dalla bella lancia”. Dicono che quando Polibio gli chiese con libertà – infatti era anche il suo maestro – che cosa intendesse dire con quelle parole, senza esitazione menzionò apertamente la patria, per la quale era in timore, considerando le sorti umane
(Polibio, Storie, 38,22)
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
E' esattamente la posizione della Scozia, per il caso di indipendenza.gianlu ha scritto:Isis fa paura se è vero che gli statunitensi riescono a coalizzare quaranta paesi e se è vero che per attaccare non c'è nemmeno bisogno di mandato Onu, organizzazione in passato molto facile a offendersi se scavalcata
Grande coalizione contro Caino.tuborovescio ha scritto:Chissà se obama piangerà sulle rovine di baghdad
come Scipione su quelle di Cartagine
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Vero, ma l'Isis non c'era, ora c'e'.Albornoz ha scritto:Una figata Saddam Hussein quando tirava i gas o mitragliava trecentomila sciiti in un colpo.uglygeek ha scritto:Bisognerebbe anche dare la caccia a chi ha attaccato Saddam Hussein scatenando tutto questo. (Vive in Texas, credo sia ancora a piede libero).
E non e' che ora non ci sia chi ammazza gli sciiti in massa, visto che l'Isis e' sunnita. Peraltro guidato da alcuni ex colonnelli di Saddam (vedi Il Gattopardo...).
Come dice il poeta Jagger: "You can't always get what you want".
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Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Ma vero una seppia.
Nel 2003 l'Iraq era piuttosto stabile internamente, e Saddam non stava uccidendo trecentomila sciti in un solo colpo. Quello venne molto prima.
E questa è, tra l'altro, una (grossa) differenza con la (discutibile) decisione di "eliminare" Gheddafi.
Iraq 2003, da quasi ogni punto di vista la si guardi, è una delle più assurde decisioni di politica estera recenti.
Nel 2003 l'Iraq era piuttosto stabile internamente, e Saddam non stava uccidendo trecentomila sciti in un solo colpo. Quello venne molto prima.
E questa è, tra l'altro, una (grossa) differenza con la (discutibile) decisione di "eliminare" Gheddafi.
Iraq 2003, da quasi ogni punto di vista la si guardi, è una delle più assurde decisioni di politica estera recenti.
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
già, incredibile che faccia più paura delle terrificanti invisibili armi di distruzione di massa di Saddam al tempo di Bush jr.gianlu ha scritto:Isis fa paura se è vero che gli statunitensi riescono a coalizzare quaranta paesi e se è vero che per attaccare non c'è nemmeno bisogno di mandato Onu, organizzazione in passato molto facile a offendersi se scavalcata.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Ah ma poi le armi di distruzione di massa le hanno trovate?
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
si, tanto è vero che gli USA sono andati lí proprio per quel motivotennisfan82 ha scritto:Ah ma poi le armi di distruzione di massa le hanno trovate?
ma che cacchio di balle raccontano 'sti delinquenti
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Isil c'era nel 2004 ed anche nel 2006, ed il surge del colonnello Petreus, più politico che militare, l'aveva annientato, spolpato e cacciato i resti in Siria.uglygeek ha scritto:Vero, ma l'Isis non c'era, ora c'e'
Poi Obama li ha armati e pagati, dopo che Mc Cain li aveva contattati ed incontrati, ed in esecuzione di una improvvida decisione di Bush ha pure ritirato le truppe.
Poi ha appoggiato un governo smaccatamente antisunnita.
Quindi ora c'è Isis.
Molto stabile, embargo pure delle medicine per i bambini e passatina di bombardamenti Clinton tutti i giorni.Lyndon79 ha scritto:Nel 2003 l'Iraq era piuttosto stabile internamente, e Saddam non stava uccidendo trecentomila sciti in un solo colpo. Quello venne molto prima
I cristiani altro che persecuzioni, avevano pure il ministro degli esteri Tareq Aziz, l'amico di Formigoni, dalle mani grondanti di sangue di uomini, donne e bambini curdi.
Gli errori di Bush jr. sono stati due: il ritiro delle truppe da Baghdad, e non averle mandate a Milano.
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Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Sì potrebbe modificare il titolo in L'Eterna Guerra iraqena (o K, se volete)
F.F.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Beh secondo Micheal Moore, che ovviamente si opponeva alla seconda guerra irakena, dal 1991 gli americani bombardavano l'Iraq pressoché ogni settimana.Johnny Rex ha scritto:Sì potrebbe modificare il titolo in L'Eterna Guerra iraqena (o K, se volete)
F.F.
Io esagerato ho scritto ogni giorno.
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Ho sempre avuto una curiosità: perché non hanno messo loro le armi di distruzione di massa che non c'erano.
Anni di complotto e nessuno alla Cia che pensa di portarsi là un centinaio di bidoni di roba chimica e magari qualche macchinario.
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
perché il rischio non vale la candelaAlbornoz ha scritto:
Ho sempre avuto una curiosità: perché non hanno messo loro le armi di distruzione di massa che non c'erano.
Anni di complotto e nessuno alla Cia che pensa di portarsi là un centinaio di bidoni di roba chimica e magari qualche macchinario.
è molto ovvio che la guerra non aveva come scopo il salvare i poveretti dalle nubi tossiche, ma serviva una prova di forza in zona strategica, se qualcuno li metteva c'era tutta la stampa mondiale in agguato a filmarne l'arrivo con le conseguenze disastrose del caso.
Molto meglio non trovarli mai, tanto comunque il dubbio che da qualche parte esistessero per davvero rimane, se li beccavano sul fatto diventava certezza che era il solito pretesto
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Perche' l'embargo era per l'uccisione di trecentomila sciti in un solo colpo??? o perche' c'erano persecuzioni contro i cristiani???Albornoz ha scritto:Molto stabile, embargo pure delle medicine per i bambini e passatina di bombardamenti Clinton tutti i giorni.Lyndon79 ha scritto:Nel 2003 l'Iraq era piuttosto stabile internamente, e Saddam non stava uccidendo trecentomila sciti in un solo colpo. Quello venne molto prima
I cristiani altro che persecuzioni, avevano pure il ministro degli esteri Tareq Aziz, l'amico di Formigoni, dalle mani grondanti di sangue di uomini, donne e bambini curdi.
Gli errori di Bush jr. sono stati due: il ritiro delle truppe da Baghdad, e non averle mandate a Milano.
Dai, suvvia. Nel 2003 l'Iraq di Saddam Hussein era un regime dittatoriale stabile internamente (e nemmeno particolarmente efferato) e non particolarmente minaccioso esternamente. Tutt'altra cosa, comunque la si pensi, rispetto alla Siria, all'ISIS o anche alla Libia di Gheddafi quando la "guerra civile" si scateno'.
Siete rimasti in tre, evidentemente, a difendere quell'assurda guerra : tu Albo, Giuliano Ferrara e Bush junior, ma sul terzo ho dei dubbi .
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Beh, un po' ci provarono, con il "povero" Colin Powell alle Nazion Unite a mostrare i siti terroristici in Iraq in una rivisitazione venuta malissimo del precedente di Stevenson e la crisi dei missili cubana .ciccio ha scritto:perché il rischio non vale la candelaAlbornoz ha scritto:
Ho sempre avuto una curiosità: perché non hanno messo loro le armi di distruzione di massa che non c'erano.
Anni di complotto e nessuno alla Cia che pensa di portarsi là un centinaio di bidoni di roba chimica e magari qualche macchinario.
è molto ovvio che la guerra non aveva come scopo il salvare i poveretti dalle nubi tossiche, ma serviva una prova di forza in zona strategica, se qualcuno li metteva c'era tutta la stampa mondiale in agguato a filmarne l'arrivo con le conseguenze disastrose del caso.
Molto meglio non trovarli mai, tanto comunque il dubbio che da qualche parte esistessero per davvero rimane, se li beccavano sul fatto diventava certezza che era il solito pretesto
Ma comunque c'era una spiegazione della guerra all'Iraq diversa a seconda dei gusti personali di ognuno: armi nucleari, gruppi terroristici, esportazione della democrazia , non rispetto delle risoluzioni ONU, uccisioni di massa di Saddam, ecc., magari pure crociata contro gli infedeli.
A ciascuno il suo (gran libro, peraltro).
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
una persona sensata non potrebbe interpretare come ha fatto Lyndon. Ho pure scritto che i cristiani avevano Aziz al governo, potente persecutore.Lyndon79 ha scritto:Perche' l'embargo era per l'uccisione di trecentomila sciti in un solo colpo??? o perche' c'erano persecuzioni contro i cristiani?.Albornoz ha scritto:Molto stabile, embargo pure delle medicine per i bambini e passatina di bombardamenti Clinton tutti i giorni.Lyndon79 ha scritto:Nel 2003 l'Iraq era piuttosto stabile internamente, e Saddam non stava uccidendo trecentomila sciti in un solo colpo. Quello venne molto prima
I cristiani altro che persecuzioni, avevano pure il ministro degli esteri Tareq Aziz, l'amico di Formigoni, dalle mani grondanti di sangue di uomini, donne e bambini curdi.
Gli errori di Bush jr. sono stati due: il ritiro delle truppe da Baghdad, e non averle mandate a Milano.
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Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
S. Francesco di Aziz?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Allora, riquotiamo.Lyndon79 ha scritto:Perche' l'embargo era per l'uccisione di trecentomila sciti in un solo colpo??? o perche' c'erano persecuzioni contro i cristiani???Albornoz ha scritto:Molto stabile, embargo pure delle medicine per i bambini e passatina di bombardamenti Clinton tutti i giorni.Lyndon79 ha scritto:Nel 2003 l'Iraq era piuttosto stabile internamente, e Saddam non stava uccidendo trecentomila sciti in un solo colpo. Quello venne molto prima
I cristiani altro che persecuzioni, avevano pure il ministro degli esteri Tareq Aziz, l'amico di Formigoni, dalle mani grondanti di sangue di uomini, donne e bambini curdi.
Gli errori di Bush jr. sono stati due: il ritiro delle truppe da Baghdad, e non averle mandate a Milano.
Dai, suvvia. Nel 2003 l'Iraq di Saddam Hussein era un regime dittatoriale stabile internamente (e nemmeno particolarmente efferato) e non particolarmente minaccioso esternamente. Tutt'altra cosa, comunque la si pensi, rispetto alla Siria, all'ISIS o anche alla Libia di Gheddafi quando la "guerra civile" si scateno'.
Siete rimasti in tre, evidentemente, a difendere quell'assurda guerra : tu Albo, Giuliano Ferrara e Bush junior, ma sul terzo ho dei dubbi .
1) non è possibile che una persona sensata come Lyndon79 interpreti "i cristiani avevano nel regime di Saddam il potentissimo ministro degli esteri Tareq "S.Francesco di" Aziz che perseguitava i curdi" con "il regime di Saddam perseguitava i cristiani".
Punto uno, quindi, per chiuderla con la follia.
Passiamo agli errori.
2) non è possibile criticare la seconda guerra irakena, con tutti gli argomenti che ci sono, partendo dall'unico presupposto cannato che "il regime di Saddam era internamente stabile e nemmeno particolarmente efferato".
Basta leggere Peace Reporter di Gino Strada, se non vi fidate di altro.
Nel gennaio 1991, una coalizione militare di 40 Paesi, guidata dagli Stati Uniti, è intervenuta, nel quadro di un’operazione chiamata “Desert Storm’, costringendo al ritiro l’esercito iracheno. Dopo il ritiro delle truppe della Coalizione internazionale, che non rovescia il regime di Saddam nel timore di creare un’instabilità regionale, della quale avrebbe beneficiato l’Iran, il regime si macchia di violente persecuzioni ai danni degli sciiti che si sono rivoltati contro Saddam, fomentati dalla Coalizione che aveva promesso di aiutarli. L’Iraq viene condannato a un regime di sanzioni che non spodesta Saddam, ma fa strage tra la popolazione civile
Quindi l'Iraq era diviso in tre dalla no fly zone, che comportava bombardamenti settimanali (fonte Micheal Moore).
Al nord c'era una sostanziale autonomia curda, al sud ribollivano gli sciiti. Intanto piovevano bombe, e la gente moriva di fame per l'embargo.
Continuiamo con Peace Reporter:
Nel 1998, anche se non erano mai cessati, diventano massicci i bombardamenti anglo-americani su tutto il Paese (operazione "Desert Fox") per l’ingresso non concesso da Saddam agli ispettori dell’Onu. Nel 2001, i combattenti dell’Unione patriottica del Kurdistan (PUK), che combattono per l’indipendenza del Kurdistan iracheno, affrontano gruppi islamici fondamentalisti tra cui il Movimento Islamico Unito per il Kurdistan (IUMK) e Ansar al-Islam, conposto da circa 5000 combattenti, che si richiamano a una versione wahabita dell’islam e volgiono fare del Kurdistan un califfato.
Quindi: è assolutamente legittimo ritenere un gravissimo errore la guerra del 2003, è molto sbagliato motivare definendo quell'Iraq "un paese stabile", perché lo era molto poco, e comunque al prezzo di embargo, e della pressione di una feroce dittatura all'interno e di continue operazioni militari dall'esterno.
Intanto già nel 2001 si combatteva per il Califfato.
Si può invece sostenere: meglio quella situazione, a tempo indefinito, che quanto è avvenuto in seguito.
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Albornoz ha scritto: Passiamo agli errori.
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Albo, non importa che Saddam fosse Hitler reincarnato o no. Tanto 1) la guerra non l'hanno fatta perche' Saddam era cattivo e 2) il risultato e' una situazione molto peggiore di quando c'era lui.
Questo ormai lo ammettono anche i repubblicani in America, sei rimasto solo tu a sventolare la bandierina di G.W.Bush.
Questo ormai lo ammettono anche i repubblicani in America, sei rimasto solo tu a sventolare la bandierina di G.W.Bush.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Albo, permettimi
a questo mondo non si fanno più, o forse non si sono mai fatte, le guerre "buoni contro cattivi" che demagogicamente ci insegnavano a scuola per elogiare l'ultimo vincitore, si fanno le guerre per i soldi e il potere.
La tesi Saddam cattivone, per quanto possa essere vero che lo fosse, non é logica per almeno un migliaio di motivi.
a questo mondo non si fanno più, o forse non si sono mai fatte, le guerre "buoni contro cattivi" che demagogicamente ci insegnavano a scuola per elogiare l'ultimo vincitore, si fanno le guerre per i soldi e il potere.
La tesi Saddam cattivone, per quanto possa essere vero che lo fosse, non é logica per almeno un migliaio di motivi.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Scusa Ciccio, intanto prendi buona nota di quanto sotto per piacere, che ti spiego in privato.
Questo il punto in discussione, ora mi sembra dovrebbe essere abbastanza chiaro.
Possiamo riprovarci per la terza volta, con pazienza:
Perdonatemi, però, ma perché discuterne?
Uno scrive che un ministro cristiano perseguitava i curdi, e l'altro contesta: "non è vero che i cristiani erano perseguitati".
Uno contesta il punto che l'Iraq fosse stabile, e l'altro contesta che non importa se Saddam era o meno come Hitler.
Il manicomio, dai.
No, io ho scritto e argomentato che l'Iraq non era un paese stabile.uglygeek ha scritto:Albo, non importa che Saddam fosse Hitler reincarnato o no. Tanto 1) la guerra non l'hanno fatta perche' Saddam era cattivo e 2) il risultato e' una situazione molto peggiore di quando c'era lui.
Questo ormai lo ammettono anche i repubblicani in America, sei rimasto solo tu a sventolare la bandierina di G.W.Bush.
Questo il punto in discussione, ora mi sembra dovrebbe essere abbastanza chiaro.
Possiamo riprovarci per la terza volta, con pazienza:
Tutto il resto è una discussione che al momento vi state facendo da soli. Peraltro, con argomenti e su presupposti ancora abbastanza discutibili.Albornoz ha scritto:è assolutamente legittimo ritenere un gravissimo errore la guerra del 2003, è molto sbagliato motivare definendo quell'Iraq "un paese stabile"
Perdonatemi, però, ma perché discuterne?
Uno scrive che un ministro cristiano perseguitava i curdi, e l'altro contesta: "non è vero che i cristiani erano perseguitati".
Uno contesta il punto che l'Iraq fosse stabile, e l'altro contesta che non importa se Saddam era o meno come Hitler.
Il manicomio, dai.
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Albo, davvero, cosi' e' ridicolo.
L'Iraq 2003, per gli standard del paese e della regione, era sicuramente un paese stabile. E non era una particolare minaccia per l'Occidente, in quel preciso momento storico.
C'e' poco da girarsi intorno.
L'Iraq 2003, per gli standard del paese e della regione, era sicuramente un paese stabile. E non era una particolare minaccia per l'Occidente, in quel preciso momento storico.
C'e' poco da girarsi intorno.
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Ma che poi, nessun analista all'epoca, nessun politico, nessuno neocon, ha giustificato l'intervento del 2003 per riportare ordine e stabilita' in Iraq, perche' c'erano chissa' quali rivolgimenti interni. Boh.
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Ma infatti sei tu che hai indicato nella stabilità del paese il motivo di contrarietà alla guerra.Lyndon79 ha scritto:Ma che poi, nessun analista all'epoca, nessun politico, nessuno neocon, ha giustificato l'intervento del 2003 per riportare ordine e stabilita' in Iraq, perche' c'erano chissa' quali rivolgimenti interni. Boh.
Questo è ridicolo, non lo fa nemmeno Gino Strada.
Vediamo la versione di Tony Blair, articolo del 14 giugno 2014.
The second argument is that but for the invasion of 2003, Iraq would be a stable country today. Leave aside the treatment Saddam meted out to the majority of his people whether Kurds, Shia or marsh Arabs, whose position of ‘stability’ was that of appalling oppression.
Consider the post 2011 Arab uprisings. Put into the equation the counterfactual – that Saddam and his two sons would be running Iraq in 2011 when the uprisings began. Is it seriously being said that the revolution sweeping the Arab world would have hit Tunisia, Libya, Egypt, Yemen, Bahrain, Syria, to say nothing of the smaller upheavals all over the region, but miraculously Iraq, under the most brutal and tyrannical of all the regimes, would have been an oasis of calm?
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Se consideri che molti dei generali e colonnelli dell'Isis vengono dall'esercito di Saddam Hussein si', direi proprio che non c'e' alcun dubbio: l'Iraq sarebbe oggi un'oasi di calma.Albornoz ha scritto:but miraculously Iraq, under the most brutal and tyrannical of all the regimes, would have been an oasis of calm?
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Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Il mio fattuale è che l'Iraq non era un paese stabile, com'è molto evidente visto che ci voleva una coalizione militare e bombardamenti settimanali per evitare la guerra con i curdi al nord e gli sciiti al sud.uglygeek ha scritto:Se consideri che molti dei generali e colonnelli dell'Isis vengono dall'esercito di Saddam Hussein si', direi proprio che non c'e' alcun dubbio: l'Iraq sarebbe oggi un'oasi di calma.Albornoz ha scritto:but miraculously Iraq, under the most brutal and tyrannical of all the regimes, would have been an oasis of calm?
Quali erano gli "standard della regione", asseritamente peggiori, cui si riferisce Lyndon?
Ovviamente l'instabilità non era la ragione della guerra, ma l'inesistente o molto precaria stabilità non era certo il motivo per evitarla.
E qui per me il punto è concluso.
Il controfattuale di Tony Blair è che nel 2011 avremmo avuto un altro caso Assad, ben più grave.
Meriterebbe qualche spiegazione.
Vediamo di leggerne qualcosa in più.
Easily the most likely scenario is that Iraq would have been engulfed by precisely the same convulsion. Take the hypothesis further. The most likely response of Saddam would have been to fight to stay in power. Here we would have a Sunni leader trying to retain power in the face of a Shia revolt. Imagine the consequences. Next door in Syria a Shia backed minority would be clinging to power trying to stop a Sunni majority insurgency. In Iraq the opposite would be the case. The risk would have been of a full blown sectarian war across the region, with States not fighting by proxy, but with national armies.
So it is a bizarre reading of the cauldron that is the Middle East today, to claim that but for the removal of Saddam, we would not have a crisis.
Ancora discutibile, ma insomma ha il pregio di illustrare l'inerente criticità dell'area.
Infatti
The reality is that the whole of the Middle East and beyond is going through a huge, agonising and protracted transition. We have to liberate ourselves from the notion that ‘we’ have caused this. We haven't. We can argue as to whether our policies at points have helped or not; and whether action or inaction is the best policy and there is a lot to be said on both sides. But the fundamental cause of the crisis lies within the region not outside it.
Il tuo controfattuale è che senza i colonnelli di Saddam "senza dubbio" non avremmo l'Isis e l'Iraq sarebbe un'oasi di calma.
Servono molte spiegazioni
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Tony Blair come fonte?
Ancora oggi, parlamentari britannici (conservatori, eh) vogliono dargli l'impeachment per quella guerra.
E' che lo stanno riaccusando (dopo la commissione parlamentare a lui dedicata per quella decisione di qualche anno fa) anche ADESSO come corresponsabile per il casino iracheno attuale, per questo se ne sta venendo fuori con queste dichiarazioni strampalate .
Che tra l'altro mica dicono quello che dici te : dice che oggi ci sarebbe stato casino, con Saddam. Mica che era instabile nel 2003 ....
Davvero, Albornoz, non so che dire, Saddam nel 2003 controllava con relativo agio il paese, non era particolarmente efferato rispetto a quanto aveva fatto in precedenza nei confronti di settori del popolo iracheno, non era una grossa minaccia nella regione, rispetto ad altri periodi.
Sono cose relativamente pacifiche se leggi (seri) osservatori internazionali, eh.
Ancora oggi, parlamentari britannici (conservatori, eh) vogliono dargli l'impeachment per quella guerra.
E' che lo stanno riaccusando (dopo la commissione parlamentare a lui dedicata per quella decisione di qualche anno fa) anche ADESSO come corresponsabile per il casino iracheno attuale, per questo se ne sta venendo fuori con queste dichiarazioni strampalate .
Che tra l'altro mica dicono quello che dici te : dice che oggi ci sarebbe stato casino, con Saddam. Mica che era instabile nel 2003 ....
Davvero, Albornoz, non so che dire, Saddam nel 2003 controllava con relativo agio il paese, non era particolarmente efferato rispetto a quanto aveva fatto in precedenza nei confronti di settori del popolo iracheno, non era una grossa minaccia nella regione, rispetto ad altri periodi.
Sono cose relativamente pacifiche se leggi (seri) osservatori internazionali, eh.
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Per Blair la pena di morte sarebbe troppo poco. Almeno Bush ha l'attenuante di essere un fondamentalista religioso bigotto e sostanzialmente idiota. Blair nemmeno questa.Lyndon79 ha scritto:Tony Blair come fonte?
Ancora oggi, parlamentari britannici (conservatori, eh) vogliono dargli l'impeachment per quella guerra.
E' che lo stanno riaccusando (dopo la commissione parlamentare a lui dedicata per quella decisione di qualche anno fa) anche ADESSO come corresponsabile per il casino iracheno attuale, per questo se ne sta venendo fuori con queste dichiarazioni strampalate .
Che tra l'altro mica dicono quello che dici te : dice che oggi ci sarebbe stato casino, con Saddam. Mica che era instabile nel 2003 ....
Davvero, Albornoz, non so che dire, Saddam nel 2003 controllava con relativo agio il paese, non era particolarmente efferato rispetto a quanto aveva fatto in precedenza nei confronti di settori del popolo iracheno, non era una grossa minaccia nella regione, rispetto ad altri periodi.
Sono cose relativamente pacifiche se leggi (seri) osservatori internazionali, eh.
Se non altro sta gia' passando alla storia come uno dei peggiori primi ministri della storia del Regno Unito.
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Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
1) prima erano solo G.W. Bush e Giuliano Ferrara, ora anche Tony Blair, la fonte per voi è inattendibile e quindi avete ragione voi.Lyndon79 ha scritto:Tony Blair come fonte?
Ancora oggi, parlamentari britannici (conservatori, eh) vogliono dargli l'impeachment per quella guerra.
E' che lo stanno riaccusando (dopo la commissione parlamentare a lui dedicata per quella decisione di qualche anno fa) anche ADESSO come corresponsabile per il casino iracheno attuale, per questo se ne sta venendo fuori con queste dichiarazioni strampalate .
Che tra l'altro mica dicono quello che dici te : dice che oggi ci sarebbe stato casino, con Saddam. Mica che era instabile nel 2003 ....
Davvero, Albornoz, non so che dire, Saddam nel 2003 controllava con relativo agio il paese, non era particolarmente efferato rispetto a quanto aveva fatto in precedenza nei confronti di settori del popolo iracheno, non era una grossa minaccia nella regione, rispetto ad altri periodi.
Sono cose relativamente pacifiche se leggi (seri) osservatori internazionali, eh.
Peccato non si tratti di una testimonianza su fatti, ma di analisi storica, ossia ciò che si potrebbe confutare o verificare di per sé, senza tema di attendibilità.
Ma non lo fate.
2) che non dica quello che dico io era già chiaro, tanto è vero che ho presentato questa "versione, cioè un altro punto di vista, e come "discutibile, e che "ma insomma ha almeno il pregio".
Poi è ulteriormente chiarito che io argomento per fattuale, e lui per controfattuale.
Ma tant'è la tua inattitudine reiteratamente manifestata (anche con l'abuso di faccine) a comprensione ed al ragionamento, ovviamente proporzionale alla relativa spocchia.
Scrivo che un cristiano perseguitava i curdi e mi rispondi che i cristiani non erano perseguitati, scrivo che Blair dice un'altra cosa, però interessante, e mi rispondi che io e Blair non diciamo la stessa cosa ... vedi tu.
3) in ogni caso anche nel discorso di Blair sono ricavabili i termini reali di quella presunta "stabilità": c'era bisogno di continuo intervento militare e sanzionatorio per impedire il conflitto.
Altro che "stabilità sopra la media dell'area" , affermazione tua mai motivata.
Ultima modifica di Albornoz il lun set 15, 2014 6:08 pm, modificato 3 volte in totale.
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Vabbe', lisergico (cit.), dai, cia' cia' .
Di tempo se ne e' perso anche troppo su questa questione.
Di tempo se ne e' perso anche troppo su questa questione.
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Infatti.Lyndon79 ha scritto:Vabbe', lisergico (cit.), dai, cia' cia' .
Di tempo se ne e' perso anche troppo su questa questione.
Non hai detto niente di significativo, hai continuato a ripetere la stessa cosa ridacchiando come un beota e senza mai scendere in mezzo particolare.
Hai preso regolarmente mele per pere senza dimostrare nemmeno di capire di cosa si stesse parlando (come vedrebbe qualunque persona sensata).
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Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Io nel 2003 ero favorevole alla guerra in Iraq. Dopo un paio di anni ho capito che era una colossale cazzata e ho anche smesso di leggere il foglio.
Per dire, i differenti approcci alla realtà fattuale
Per dire, i differenti approcci alla realtà fattuale
Lo voglio rivedere, Fabio
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Molto bene; e con questo?Burano ha scritto:Io nel 2003 ero favorevole alla guerra in Iraq. Dopo un paio di anni ho capito che era una colossale cazzata e ho anche smesso di leggere il foglio
...
Ieri sera in tv l'alfiere televisivo della stabilità mediorientale, contro la rimozione di Saddam, Assad, Gheddafi etc. .. era Salvini.
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Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Burano ha scritto:E con questo?
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Erano Burano e Salvini.Burano ha scritto:E con questo?
Dai Burano, intendo dire.
Hai scritto che prima eri favorevole e poi no per confessarti, o nella tua maturata e rispettabile nuova convinzione c'è qualche argomento che possa rigurdare il mio esclusivo punto, cioè che l'Iraq non era un paese stabile?
Ed al di là di questo, cos'è che ti aveva convinto, sulle prime?
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Re: La terza guerra irakena - Isis e dintorni
Nei primi anni Duemila il regime di Saddam non mi pare fosse instabile. O almeno non particolarmente, di certo assai meno di adesso.
All'epoca credevo plausibile la favola della guerra a mezzo medio oriente che avrebbe consentito di eliminare il fondamentalismo di Al qaeda, Bin Laden ecc
All'epoca credevo plausibile la favola della guerra a mezzo medio oriente che avrebbe consentito di eliminare il fondamentalismo di Al qaeda, Bin Laden ecc
Lo voglio rivedere, Fabio