Immagina se bevessi tre litri di birra al giorno.PINDARO ha scritto:Fortuna che non bevo.
Non c'è limite al meglio
Re: Non c'è limite al meglio
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Non c'è limite al meglio
Io questa sera ho bevuto e bevo quasi sempre la Paulaner Hefe-Weissbier Naturtrü , la trovo in offerta a 1 euro la bottiglia da 330.
È un buon equilibrio tra sapore e freschezza.
Poi per confrontare devi stare nella stessa fascia di prezzo. Quelle artigianali o semiartigianali costano un botto e a volte sono fregature.
Poi per bere con la pizza d'estate mi va bene anche una beck's , capisco che possa fare orrore...
È un buon equilibrio tra sapore e freschezza.
Poi per confrontare devi stare nella stessa fascia di prezzo. Quelle artigianali o semiartigianali costano un botto e a volte sono fregature.
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Re: Non c'è limite al meglio
Per campare 3-4 mesi in più di chi beve moderatamente?PINDARO ha scritto:Fortuna che non bevo.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Non c'è limite al meglio
battuta del cavolo, vatti a prendere 100 grammi di sodio, vai....NNick87 ha scritto:Per campare 3-4 mesi in più di chi beve moderatamente?PINDARO ha scritto:Fortuna che non bevo.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Non c'è limite al meglio
Perché dovrei prendere una sostanza che non da alcun beneficio. Io grazie all'alcol ho imparato a parlare inglese.Nickognito ha scritto:battuta del cavolo, vatti a prendere 100 grammi di sodio, vai....NNick87 ha scritto:Per campare 3-4 mesi in più di chi beve moderatamente?PINDARO ha scritto:Fortuna che non bevo.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Non c'è limite al meglio
La becks sa di rutto (cit)
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Re: Non c'è limite al meglio
Di solito è il contrarioNasty ha scritto:La becks sa di rutto (cit)
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Re: Non c'è limite al meglio
alessandro ha scritto:Di solito è il contrarioNasty ha scritto:La becks sa di rutto (cit)
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Re: Non c'è limite al meglio
No no fermi tutti l'Ichnusa non è più un'ottima birra, è crollata clamorosamente di bontà nell'ultima decade.s&v ha scritto:Io bevo solo birra invece , nè vino nè alcolici più fortiNickognito ha scritto: Peraltro non bevo birra o quasi da 8 mesi.
Ichnusa è la migliore in Italia per me, di quella che si trova regolarmente nei negozi. A me le birre belghe che per molti amanti sono le migliori non mi convincono. Peraltro in Belgio costano pochissimo, birre che in Italia non troveresti penso a meno di 3 euro, si trovano a Bruxelles a 99 centesimi.
Birre migliori per me quelle bavaresi e quelle ceche: ricordo una serata a Ceske Budejovice, 4 o 5 anni fa, una fredda serata di marzo con nevischio misto a pioggia, entro in un locale piccolo col gestore che ha uno sguardo sornione, intenso ma maleducato, uno sguardo tipico delle tue parti , gli chiedo una birra, lui non parla una parola di inglese, "pivo pivo", mi porta qualcosa in un bicchiere di un giallo scuro molto vivo, era buonissima. Quanto mi piace l'Europa centro-orientale
In bottiglia è quasi imbevibile (per chi ha ben presente com'era) il passaggio ad essere birra di culto fuori dalla Sardegna, quindi l'aumento produttivo, le ha dato una mazzata tremenda.
Appena più accettabile rimane alla spina.
Fuck off means naw, naw means mibbie, mibbie means aye n aye means anal...
Re: Non c'è limite al meglio
Ichnusa che è di proprietà dell Heineken, probably the worst beer in the world (semicit.)
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Non c'è limite al meglio
In bottiglia non la prendo mai, ma alla spina al 5° piano del 78 di Stadhouderskade ad Amsterdam l'ho rivalutata molto.Ombra84 ha scritto:Ichnusa che è di proprietà dell Heineken, probably the worst beer in the world (semicit.)
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Non c'è limite al meglio
ad Amsterdam tutti i locali trendy hanno la IchnusaNNick87 ha scritto:In bottiglia non la prendo mai, ma alla spina al 5° piano del 78 di Stadhouderskade ad Amsterdam l'ho rivalutata molto.Ombra84 ha scritto:Ichnusa che è di proprietà dell Heineken, probably the worst beer in the world (semicit.)
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Non c'è limite al meglio
Parlavo della Heineken
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Non c'è limite al meglio
Eri un po' alticcio.NNick87 ha scritto:In bottiglia non la prendo mai, ma alla spina al 5° piano del 78 di Stadhouderskade ad Amsterdam l'ho rivalutata molto.Ombra84 ha scritto:Ichnusa che è di proprietà dell Heineken, probably the worst beer in the world (semicit.)
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Re: Non c'è limite al meglio
Era l'ora dell'aperitivo, in effetti. E durante il tour non facevano altro che darti bicchieri di birra.alessandro ha scritto:Eri un po' alticcio.NNick87 ha scritto:In bottiglia non la prendo mai, ma alla spina al 5° piano del 78 di Stadhouderskade ad Amsterdam l'ho rivalutata molto.Ombra84 ha scritto:Ichnusa che è di proprietà dell Heineken, probably the worst beer in the world (semicit.)
Comunque in effetti "la peggior birra del mondo" non significa necessariamente che sia cattiva.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Non c'è limite al meglio
concordo...non sono un amante della birra, gli preferisco di gran lunga vino rosso e prosecco, certo che con la pizza bevo birra e tra quelle commerciali in bottiglia compro spesso menabrea o ichnusa, non disdegnando heineken o paulaneralessandro ha scritto:Io questa sera ho bevuto e bevo quasi sempre la Paulaner Hefe-Weissbier Naturtrü , la trovo in offerta a 1 euro la bottiglia da 330.
È un buon equilibrio tra sapore e freschezza.
Poi per confrontare devi stare nella stessa fascia di prezzo. Quelle artigianali o semiartigianali costano un botto e a volte sono fregature.
Poi per bere con la pizza d'estate mi va bene anche una beck's , capisco che possa fare orrore...
quelle artigianali penso di averle comprate due volte in vita mia
discorso diverso per le birre alla spina e/o bevute all'estero (baviera su tutti)
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Re: Non c'è limite al meglio
STRASBURGO –
Borghezio, Ue toglie immunità per gli insulti a Kyenge
Il Parlamento Ue ha tolto l’immunità all’eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio per i suoi attacchi rivolti il 29 aprile 2013 all’allora ministra per l’Integrazione Cecile Kyenge durante un’intervista alla trasmissione radiofonica ‘la Zanzara’ di Radio24. Lo scorso aprile Borghezio è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Milano con l’accusa di aver propagandato “idee fondate sull’odio razziale ed etnico”.
Ai microfoni della radio Borghezio, parlando dell’esecutivo guidato da Enrico Letta, aveva detto: “È un governo del bonga bonga, vogliono cambiare la legge sulla cittadinanza con lo ius soli e la Kyenge ci vuole imporre le sue tradizioni tribali, quelle del Congo. Gli africani sono africani e appartengono a un’etnia molto diversa dalla nostra”.
“Il razzismo non può essere mai strumento di lotta politica, chi vi fa ricorso disonora le istituzioni e non ha diritto ad alcuna immunità”. Con queste parole Cecile Kyenge ha salutato la decisione del Parlamento Ue. “Un membro del Parlamento Ue – scrive ancora Kyenge in una nota – che manifesta disprezzo e odio in ragione del colore della mia pelle, non ha offeso solo me, ma i valori delle Istituzioni Europee e di tutti coloro che non riconoscono differenze e discriminano tra le persone per motivi di razza, religione o sesso”
Ovviamente i dementi leghisti parlano di "voto politico".
Borghezio, Ue toglie immunità per gli insulti a Kyenge
Il Parlamento Ue ha tolto l’immunità all’eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio per i suoi attacchi rivolti il 29 aprile 2013 all’allora ministra per l’Integrazione Cecile Kyenge durante un’intervista alla trasmissione radiofonica ‘la Zanzara’ di Radio24. Lo scorso aprile Borghezio è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Milano con l’accusa di aver propagandato “idee fondate sull’odio razziale ed etnico”.
Ai microfoni della radio Borghezio, parlando dell’esecutivo guidato da Enrico Letta, aveva detto: “È un governo del bonga bonga, vogliono cambiare la legge sulla cittadinanza con lo ius soli e la Kyenge ci vuole imporre le sue tradizioni tribali, quelle del Congo. Gli africani sono africani e appartengono a un’etnia molto diversa dalla nostra”.
“Il razzismo non può essere mai strumento di lotta politica, chi vi fa ricorso disonora le istituzioni e non ha diritto ad alcuna immunità”. Con queste parole Cecile Kyenge ha salutato la decisione del Parlamento Ue. “Un membro del Parlamento Ue – scrive ancora Kyenge in una nota – che manifesta disprezzo e odio in ragione del colore della mia pelle, non ha offeso solo me, ma i valori delle Istituzioni Europee e di tutti coloro che non riconoscono differenze e discriminano tra le persone per motivi di razza, religione o sesso”
Ovviamente i dementi leghisti parlano di "voto politico".
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al meglio
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Re: Non c'è limite al meglio
GENIALI
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al meglio
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al meglio
GenioPINDARO ha scritto:https://www.tripadvisor.it/Hotel_Review ... _431860618
Re: Non c'è limite al meglio
http://m.ilgiornaledivicenza.it/territo ... -1.5252210
Un’altra tegola giudiziaria su Joe Formaggio. Dopo l’inchiesta per i cartelli dei nomadi (per la quale l’ipotesi sarebbe l’abuso d’ufficio) e quella per gli altri cartelli contro «ladri, bastardi, delinquenti», ieri il procuratore Antonino Cappelleri ha avviato accertamenti sulle frasi contro profughi, immigrati e Islam pronunciate per radio. A far scattare l’inchiesta l’esposto di un cittadino. Ma non è l’unico. La Digos, infatti, ieri mattina, ha depositato una segnalazione sul sindaco di Albettone. Gli investigatori, guidati dal vice questore Nevio Di Vincenzo, ipotizzano che il primo cittadino abbia violato la legge Mancino per aver pronunciato alcune frasi che inciterebbero all’odio razziale durante la trasmissione “La Zanzara” di Radio 24, andata in onda venerdì scorso.
Dopo aver acquisito la registrazione del programma e averla ascoltata attentamente, i poliziotti hanno consegnato un faldone che contiene vari passaggi dell’intervento di Formaggio. Secondo la Digos, il sindaco avrebbe oltrepassato più volte i confini della legge.
A riprova del fatto che non servono nuove leggi in tema di razzismo e discriminazione. Basterebbe applicare quelle che già esistono.
Un’altra tegola giudiziaria su Joe Formaggio. Dopo l’inchiesta per i cartelli dei nomadi (per la quale l’ipotesi sarebbe l’abuso d’ufficio) e quella per gli altri cartelli contro «ladri, bastardi, delinquenti», ieri il procuratore Antonino Cappelleri ha avviato accertamenti sulle frasi contro profughi, immigrati e Islam pronunciate per radio. A far scattare l’inchiesta l’esposto di un cittadino. Ma non è l’unico. La Digos, infatti, ieri mattina, ha depositato una segnalazione sul sindaco di Albettone. Gli investigatori, guidati dal vice questore Nevio Di Vincenzo, ipotizzano che il primo cittadino abbia violato la legge Mancino per aver pronunciato alcune frasi che inciterebbero all’odio razziale durante la trasmissione “La Zanzara” di Radio 24, andata in onda venerdì scorso.
Dopo aver acquisito la registrazione del programma e averla ascoltata attentamente, i poliziotti hanno consegnato un faldone che contiene vari passaggi dell’intervento di Formaggio. Secondo la Digos, il sindaco avrebbe oltrepassato più volte i confini della legge.
A riprova del fatto che non servono nuove leggi in tema di razzismo e discriminazione. Basterebbe applicare quelle che già esistono.
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Re: Non c'è limite al meglio
Dovrebbe essere destiuito da ogni incarico politico, oltre che multato e messo per qualche tempo in galera.
Ma ce ne sono anche altri come lui.
Ma ce ne sono anche altri come lui.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Non c'è limite al meglio
Ma infatti, quel che dico io è che un'ottima legge come la Mancino viene applicata troppo di rado agli "altri" (ma persino ai casi eclatanti eh), solo sulla pagina di Salvini oggi ci saranno un centinaio di post dal tenore simile. E non mi interessa che i tribunali siano ingolfati da miliardi di cause, si cominci intanto col denunciare questi idioti e poi vedi che la melma fascistoide abbassa la cresta.
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Re: Non c'è limite al meglio
Joe Formaggio rappresenta un bel dilemma per un elettore leghista vegano...
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
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Re: Non c'è limite al meglio
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/20 ... d=ADGwxkpB
Facebook «istiga all’odio», indagine in Germania.
Scrivendo il codice di Facebook, il social network più popolare al mondo che lo ha reso ricco e famoso, probabilmente Mark Zuckerberg non ha mai pensato che un giorno gli sarebbe costato un’indagine per istigazione all'odio. E invece è successo. Il Ceo e il quadro dirigenziale del social con sede a Menlo Park sono indagati in Germania. Per i magistrati tedeschi Zuck e i suoi sono colpevoli di non aver rimosso contenuti criminali come minacce e negazioni del genocidio ebraico.
La notizia l’ha battuta il settimanale Der Spiegel, che ha anche fornito i dettagli dell’inchiesta. L’indagine è nelle mani della procura di Monaco di Baviera, e vede coinvolti – oltre a Zuckerberg – anche la direttrice operativa della rete sociale americana, Sheryl Sandberg, e il “capo-lobbysta” per l’Europa, Richard Allan.
La miccia è stata accesa dalla denuncia di un avvocato di Wuerzburg, di nome Chan-jo Jun, che accusa Facebook di aver omesso di rimuovere contenuti contenenti «istigazioni all’omicidio, minacce di violenza, negazioni dell’olocausto e altri crimini» nonostante fossero stati debitamente segnalati. E c’è da aggiungere che a inizio 2016 una denuncia molto simile era pervenuta alla Procura di Amburgo ed era rimasta senza conseguenze per carente competenza territoriale e indagini contro manager tedeschi erano state archiviate.
Una pagina buia per il social network che da poco aveva annunciato nuovi risultati straordinari in fatto di numeri di utenti e connessioni. La reazione all’indagine tedesca è scritta in un comunicato di poche righe: «Non commentiamo lo stato di una possibile inchiesta, ma possiamo dire che le accuse sono prive di valore e che non vi è stata alcuna violazione della legge tedesca da parte di Facebook o dei suoi dipendenti. Non c’è posto per l’odio su Facebook. Lavoriamo a stretto contatto con i nostri partner per combattere l’hate speech e promuovere il counter speech».
Ma FB rischia anche in Italia
Intanto anche in Italia, sempre in queste ore, Facebook sta correndo il rischio di una concreta indagine sul caso di Tiziana, la 31enne suicida dopo la diffusione di un video privato che la riguardavano. Il Tribunale civile di Napoli Nord, con un’ordinanza, ha parzialmente rigettato il reclamo di Facebook Ireland, dando invece ragione alla madre di Tiziana: «Facebook doveva togliere i video della ragazza». Una storia giudiziaria soltanto all’inizio. Un portavoce del social network ha così commentato la notizia: «Siamo profondamente addolorati per la tragica morte della signora Cantone e confermiamo il nostro impegno a lavorare con le autorità locali, gli esperti e le ONG per evitare che un caso simile accada di nuovo. Non tolleriamo contenuti che mostrino nudità o prendano volutamente di mira le persone al fine di denigrarle o metterle in imbarazzo. Contenuti come questi vengono rimossi dalla nostra piattaforma non appena ne veniamo a conoscenza. Accogliamo questa decisione perché chiarisce che gli hosting providers non sono tenuti al monitoraggio proattivo dei contenuti.
Non se ne farà nulla, ma e ora che si cominci a lavorare sul serio.
Per rimuovere la feccia dai social e per denunciare e far pagare le conseguenze a chi istiga all'odio, razzismo e violenza.
Facebook «istiga all’odio», indagine in Germania.
Scrivendo il codice di Facebook, il social network più popolare al mondo che lo ha reso ricco e famoso, probabilmente Mark Zuckerberg non ha mai pensato che un giorno gli sarebbe costato un’indagine per istigazione all'odio. E invece è successo. Il Ceo e il quadro dirigenziale del social con sede a Menlo Park sono indagati in Germania. Per i magistrati tedeschi Zuck e i suoi sono colpevoli di non aver rimosso contenuti criminali come minacce e negazioni del genocidio ebraico.
La notizia l’ha battuta il settimanale Der Spiegel, che ha anche fornito i dettagli dell’inchiesta. L’indagine è nelle mani della procura di Monaco di Baviera, e vede coinvolti – oltre a Zuckerberg – anche la direttrice operativa della rete sociale americana, Sheryl Sandberg, e il “capo-lobbysta” per l’Europa, Richard Allan.
La miccia è stata accesa dalla denuncia di un avvocato di Wuerzburg, di nome Chan-jo Jun, che accusa Facebook di aver omesso di rimuovere contenuti contenenti «istigazioni all’omicidio, minacce di violenza, negazioni dell’olocausto e altri crimini» nonostante fossero stati debitamente segnalati. E c’è da aggiungere che a inizio 2016 una denuncia molto simile era pervenuta alla Procura di Amburgo ed era rimasta senza conseguenze per carente competenza territoriale e indagini contro manager tedeschi erano state archiviate.
Una pagina buia per il social network che da poco aveva annunciato nuovi risultati straordinari in fatto di numeri di utenti e connessioni. La reazione all’indagine tedesca è scritta in un comunicato di poche righe: «Non commentiamo lo stato di una possibile inchiesta, ma possiamo dire che le accuse sono prive di valore e che non vi è stata alcuna violazione della legge tedesca da parte di Facebook o dei suoi dipendenti. Non c’è posto per l’odio su Facebook. Lavoriamo a stretto contatto con i nostri partner per combattere l’hate speech e promuovere il counter speech».
Ma FB rischia anche in Italia
Intanto anche in Italia, sempre in queste ore, Facebook sta correndo il rischio di una concreta indagine sul caso di Tiziana, la 31enne suicida dopo la diffusione di un video privato che la riguardavano. Il Tribunale civile di Napoli Nord, con un’ordinanza, ha parzialmente rigettato il reclamo di Facebook Ireland, dando invece ragione alla madre di Tiziana: «Facebook doveva togliere i video della ragazza». Una storia giudiziaria soltanto all’inizio. Un portavoce del social network ha così commentato la notizia: «Siamo profondamente addolorati per la tragica morte della signora Cantone e confermiamo il nostro impegno a lavorare con le autorità locali, gli esperti e le ONG per evitare che un caso simile accada di nuovo. Non tolleriamo contenuti che mostrino nudità o prendano volutamente di mira le persone al fine di denigrarle o metterle in imbarazzo. Contenuti come questi vengono rimossi dalla nostra piattaforma non appena ne veniamo a conoscenza. Accogliamo questa decisione perché chiarisce che gli hosting providers non sono tenuti al monitoraggio proattivo dei contenuti.
Non se ne farà nulla, ma e ora che si cominci a lavorare sul serio.
Per rimuovere la feccia dai social e per denunciare e far pagare le conseguenze a chi istiga all'odio, razzismo e violenza.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Non c'è limite al meglio
Ma proprio te, che sei uno dei più grandi haters e istigatori all'odio che abbia mai visto su internet!
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Re: Non c'è limite al meglio
Non sarà per nulla semplice. I post incitanti a discriminazione e omofobia sono centinaia di migliaia, forse milioni, per monitorarli tutti occorre un dispendio esorbitante di risorse umane che nemmeno colossi come Facebook sono in grado di garantire in ogni paese. Parliamo di operatori attivi 24/7 adibiti solo a questo, lavoro che non richiede grossa specializzazione e come tale retribuito verosimilmente poco, personale selezionato da agenzie esterne (con tutti i dubbi del caso, magari ti assumono un esponente di Casa Pound e sei al punto di partenza).PINDARO ha scritto:
Non se ne farà nulla, ma e ora che si cominci a lavorare sul serio.
Per rimuovere la feccia dai social e per denunciare e far pagare le conseguenze a chi istiga all'odio, razzismo e violenza.
Ci vorrebbe una task force congiunta con le autorità competenti, Polizia Postale ecc, roba che richiede coordinamento a livello nazionale e grossi investimenti di tempo e denaro.
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Re: Non c'è limite al meglio
al di là delle risorse, sarebbe un pò distopico affidare a facebook il compito di DECIDERE cosa è lecito e cosa va censurato.
Dev'essere l'autorità giudiziaria a farlo. Per prima cosa: ad attrezzarsi per farlo.
Non è che siccome ci mettono quattro mesi prima di esaminare una querela ed altri quattro prima di ordinare la rimozione di un contenuto, cioè con tempi inadeguati rispetto al mezzo tecnologico, allora deleghiamo a Zuckerberg.
Dev'essere l'autorità giudiziaria a farlo. Per prima cosa: ad attrezzarsi per farlo.
Non è che siccome ci mettono quattro mesi prima di esaminare una querela ed altri quattro prima di ordinare la rimozione di un contenuto, cioè con tempi inadeguati rispetto al mezzo tecnologico, allora deleghiamo a Zuckerberg.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Non c'è limite al meglio
Nasty ha scritto:La becks sa di rutto (cit)
Amico Pocaluce, quale stout a gradazione bassa (massimo 5,5 gradi) mi consiglieresti? Nell'ultimo periodo sto apprezzando molto la O'Hara's.
Ovvio come in birra in bottiglia standard ne esista solo una: la Pedavena. Sapete che la prima birreria in Italia è nata a pochi chilometri di Falcade?
Considero una buona alternativa standard low cost la Dreher.
Che poi, in sostanza: la birra standard, quella birraccia nazionalpopolare che si declina in diverse marche locali in tutta Europa, rimane comunque una cosa buona e che mette allegria.
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Re: Non c'è limite al meglio
Esatto.Rosewall ha scritto:al di là delle risorse, sarebbe un pò distopico affidare a facebook il compito di DECIDERE cosa è lecito e cosa va censurato.
Dev'essere l'autorità giudiziaria a farlo. Per prima cosa: ad attrezzarsi per farlo.
Non è che siccome ci mettono quattro mesi prima di esaminare una querela ed altri quattro prima di ordinare la rimozione di un contenuto, cioè con tempi inadeguati rispetto al mezzo tecnologico, allora deleghiamo a Zuckerberg.
Zuckerberg che può fare ?
Poi non vedo nemmeno così difficile il problema.
Per cancellare una pagina che inneggia alla violenza, basta cancellarla (appunto), ci vogliono due secondi. La pagina e chi l'ha aperta.
Bastano dieci minuti su delle pagine a caso, per poter monitorare almeno un migliaio di post censurabili.
Si impedisce a questi utenti di potersi iscrivere ancora a Facebook. Basta pochissimo.
Ovviamente facendo pagare le conseguenze a chi augura violenze e augura stupri alla ministra di turno, a chi vuole veder morire bambini annegati o rievoca fasti del ventennio. Multe salatissime, perdita del lavoro, etc.
Si può lasciare in libera circolazione magari solo qualche troll. Che fanno ridere e tenerezza.
Basta con la libertà di parola.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Non c'è limite al meglio
In realta' Facebook si fa prima a chiuderlo che a monitorarlo. Nel senso che a Facebook monitorare sul serio tutti i singoli post costerebbe talmente tanto che sarebbe meno economicamente dannoso chiudere il sito.NK7 ha scritto:Non sarà per nulla semplice. I post incitanti a discriminazione e omofobia sono centinaia di migliaia, forse milioni, per monitorarli tutti occorre un dispendio esorbitante di risorse umane che nemmeno colossi come Facebook sono in grado di garantire in ogni paese. Parliamo di operatori attivi 24/7 adibiti solo a questo, lavoro che non richiede grossa specializzazione e come tale retribuito verosimilmente poco, personale selezionato da agenzie esterne (con tutti i dubbi del caso, magari ti assumono un esponente di Casa Pound e sei al punto di partenza).PINDARO ha scritto:
Non se ne farà nulla, ma e ora che si cominci a lavorare sul serio.
Per rimuovere la feccia dai social e per denunciare e far pagare le conseguenze a chi istiga all'odio, razzismo e violenza.
Ci vorrebbe una task force congiunta con le autorità competenti, Polizia Postale ecc, roba che richiede coordinamento a livello nazionale e grossi investimenti di tempo e denaro.
Poi Facebook non e' internet, anche se per assurdo domattina chiudessero tutti i social, FB, Twitter, ecc, persino WhatsApp, la gente tornerebbe a scrivere e spargere veleno sui blog e su forum piu' o meno chiusi e in forma anche piu' anonima, tra l'altro.
E' proprio la natura del mezzo.
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Re: Non c'è limite al meglio
Pubblica la Madonna di Munch su facebook.uglygeek ha scritto: In realta' Facebook si fa prima a chiuderlo che a monitorarlo.
Segnali e poco dopo rimuovono, perchè le tette anche di un dipinto così famoso non vanno bene.
Segnala la pagina "bruciamo i barconi". Analizzano ( si fa per dire) e rimane tutto così com'è.
Non serve monitorarlo tutto. Si comincia con le pagine più seguite e si fa calare la mannaia.
Una volta che cominciano a fioccare multe, conseguenze penali e altro, la ferita si rimargina da sola.
Se io do della scimmia che va stuprata ad una ministra e mi arrivano 20 mila euro di multa da pagare. Non lo faccio più.
Io e chi mi conosce e chi conosce chi mi conosce.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al meglio
La professoressa razzista e il virus che ci ammala tutti
"Bruciateli vivi", "ammazzateli tutti", "mi dispiace che qualche profugo si salva", "almeno morissero tutti". Così sentenziava su facebook la professoressa (pure con qualche svarione grammaticale). Fiorenza Pontini, si chiama. Docente di inglese allo storico Liceo Marco Polo di Venezia. Chissà com’è in classe, questa insegnante. Magari è spietata solo con i migranti. Su di lei – e sulla scuola – ora si è scatenata la bufera. Inchiesta disciplinare, probabile indagine penale per incitamento al razzismo e alla xenofobia.
Quale logica possa spingere una professoressa a mettere in piazza – perché, non dimentichiamolo, facebook è una grande, enorme piazza, seppure virtuale – la cloaca delle proprie peggiori convinzioni è difficile a dirsi, ma probabilmente ci si deve arrendere all’evidenza: la signora Pontini, come tantissimi altri, grandi e piccini, usano i social network come fossero un diario personale, senza tenere nel minimo conto le conseguenze di ciò che scrivono, né sul piano personale (la professoressa, scoppiato il caso, ha cancellato il suo profilo, dimostrando anche una certa codardia), né su quello della responsabilità sociale e collettiva. È così, non è il primo caso, e temiamo che non sarà l’ultimo.
Per quanto riguarda la professoressa c’è poco, ormai da dire: lo stabilirà l’iter disciplinare se potrà ancora entrare in un’aula scolastica; la magistratura sentenzierà sugli eventuali reati penali.
Il tema, piuttosto, è un altro: la signora Pontini continuava a postare affermazioni deliranti almeno da luglio scorso. Siamo quasi alla fine di ottobre. C’è voluta un’interrogazione parlamentare di Sinistra Italiana per attirare l’attenzione sul caso della professoressa d’inglese. E in questi mesi? Non se n’è mai accorto nessuno? I commenti – stupefatti e sdegnati – ai suoi post caricati su facebook (anche da parte di genitori e studenti) non hanno allertato nessuno? I dirigenti scolastici, gli altri docenti, le istituzioni scolastiche superiori dov’erano? Non è che abbiamo un po’ tutti abbassato troppo l’asticella della “tollerabilità” in tema di esternazioni razziste, fasciste o peggio? Forse è perché “tanto così fan tutti”, certa politica e certo giornalismo in testa?
Il virus che ha colpito la professoressa Pontini rischia di ammalare tutti, se non ci dotiamo di sani e forti anticorpi.
"Bruciateli vivi", "ammazzateli tutti", "mi dispiace che qualche profugo si salva", "almeno morissero tutti". Così sentenziava su facebook la professoressa (pure con qualche svarione grammaticale). Fiorenza Pontini, si chiama. Docente di inglese allo storico Liceo Marco Polo di Venezia. Chissà com’è in classe, questa insegnante. Magari è spietata solo con i migranti. Su di lei – e sulla scuola – ora si è scatenata la bufera. Inchiesta disciplinare, probabile indagine penale per incitamento al razzismo e alla xenofobia.
Quale logica possa spingere una professoressa a mettere in piazza – perché, non dimentichiamolo, facebook è una grande, enorme piazza, seppure virtuale – la cloaca delle proprie peggiori convinzioni è difficile a dirsi, ma probabilmente ci si deve arrendere all’evidenza: la signora Pontini, come tantissimi altri, grandi e piccini, usano i social network come fossero un diario personale, senza tenere nel minimo conto le conseguenze di ciò che scrivono, né sul piano personale (la professoressa, scoppiato il caso, ha cancellato il suo profilo, dimostrando anche una certa codardia), né su quello della responsabilità sociale e collettiva. È così, non è il primo caso, e temiamo che non sarà l’ultimo.
Per quanto riguarda la professoressa c’è poco, ormai da dire: lo stabilirà l’iter disciplinare se potrà ancora entrare in un’aula scolastica; la magistratura sentenzierà sugli eventuali reati penali.
Il tema, piuttosto, è un altro: la signora Pontini continuava a postare affermazioni deliranti almeno da luglio scorso. Siamo quasi alla fine di ottobre. C’è voluta un’interrogazione parlamentare di Sinistra Italiana per attirare l’attenzione sul caso della professoressa d’inglese. E in questi mesi? Non se n’è mai accorto nessuno? I commenti – stupefatti e sdegnati – ai suoi post caricati su facebook (anche da parte di genitori e studenti) non hanno allertato nessuno? I dirigenti scolastici, gli altri docenti, le istituzioni scolastiche superiori dov’erano? Non è che abbiamo un po’ tutti abbassato troppo l’asticella della “tollerabilità” in tema di esternazioni razziste, fasciste o peggio? Forse è perché “tanto così fan tutti”, certa politica e certo giornalismo in testa?
Il virus che ha colpito la professoressa Pontini rischia di ammalare tutti, se non ci dotiamo di sani e forti anticorpi.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Non c'è limite al meglio
Non e' cosi' facile. Invii una foto con delle tette, fossero pure in una pagina dove si parla di arte o di allattamento o di mammografia o di mastectomia, ed e' facile per chi controlla fare il passaggio "vedo tette quindi male quindi tolgo", appunto senza preoccuparsi del contesto. Poi FB e' pur sempre un prodotto americano, un paese puritano dove per mezza tetta di Janet Jackson vista in un superbowl volevano chiudere la CBS.PINDARO ha scritto:Pubblica la Madonna di Munch su facebook.uglygeek ha scritto: In realta' Facebook si fa prima a chiuderlo che a monitorarlo.
Segnali e poco dopo rimuovono, perchè le tette anche di un dipinto così famoso non vanno bene.
Segnala la pagina "bruciamo i barconi". Analizzano ( si fa per dire) e rimane tutto così com'è.
Non serve monitorarlo tutto. Si comincia con le pagine più seguite e si fa calare la mannaia.
Una volta che cominciano a fioccare multe, conseguenze penali e altro, la ferita si rimargina da sola.
Se io do della scimmia che va stuprata ad una ministra e mi arrivano 20 mila euro di multa da pagare. Non lo faccio più.
Io e chi mi conosce e chi conosce chi mi conosce.
Ma i testi bisogna leggerli, capirli, possono essere in qualunque lingua, possono essere sarcastici o satirici, e anche nei casi piu' semplici non e' sempre chiaro il limite tra opinione e offesa. Certo se dai della scimmia alla Kyenge e' molto semplice, molti casi sono piu' ambigui, ma gia' per capire un post cosi' devi sapere che si tratta di una donna di colore che fa anche il ministro in Italia. Dare della scimmia a Scarlett Johannson sarebbe gia' diverso. Come dare della scimmia a un politico del Ghana, se chi scrive e' anch'egli ghanese e di colore.
E tutto questo dovrebbe essere fatto non da semiologhi ma da ragazzini che passano la vita a controllare un mare di post perche' privi delle capacita' per trovare un lavoro migliore, quindi non proprio le persone piu' adatte. Non e' proprio cosi' facile.
Ultima modifica di uglygeek il lun nov 07, 2016 10:04 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Non c'è limite al meglio
abbiamo situazioni simili per i pedofili e le loro attivita' su internet. Penso che utilizzare le stesse risorse e lo stesso metro aiuterebbe a cambiare la situazione in meglio.uglygeek ha scritto:Non e' cosi' facile. Invii una foto con delle tette, fossero pure in una pagina dove si parla di arte o di allattamento o di mammografia o di mastectomia, ed e' facile per chi controlla fare il passaggio "vedo tette quindi male quindi tolgo", appunto senza preoccuparsi del contesto. Poi FB e' pur sempre un prodotto americano, un paese puritano dove per mezza tetta di Janet Jackson vista in un superbowl volevano chiudere la CBS.PINDARO ha scritto:Pubblica la Madonna di Munch su facebook.uglygeek ha scritto: In realta' Facebook si fa prima a chiuderlo che a monitorarlo.
Segnali e poco dopo rimuovono, perchè le tette anche di un dipinto così famoso non vanno bene.
Segnala la pagina "bruciamo i barconi". Analizzano ( si fa per dire) e rimane tutto così com'è.
Non serve monitorarlo tutto. Si comincia con le pagine più seguite e si fa calare la mannaia.
Una volta che cominciano a fioccare multe, conseguenze penali e altro, la ferita si rimargina da sola.
Se io do della scimmia che va stuprata ad una ministra e mi arrivano 20 mila euro di multa da pagare. Non lo faccio più.
Io e chi mi conosce e chi conosce chi mi conosce.
Ma i testi bisogna leggerli, capirli, possono essere in qualunque lingua, possono essere sarcastici o satirici, e anche nei casi piu' semplici non e' sempre chiaro il limite tra opinione e offesa. Certo se dai della scimmia alla Kyenge e' molto semplice, molti casi sono piu' ambigui, ma gia' per capire un post cosi' devi sapere che si tratta di una donna di colore che fa anche il ministro. Dare della scimmia a Scarlett Johannson sarebbe gia' diverso. E tutto questo dovrebbe essere fatto non da semiologhi ma da ragazzini che passano la vita a controllare un mare di post perche' privi delle capacita' per trovare un lavoro migliore. Non e' proprio cosi' facile.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Non c'è limite al meglio
Non proprio. A parte che di pedofili probabilmente ne trovano uno su cento, poi li' si mette in moto la polizia postale (o simile) con attivita' di indagine lunghe e costose. Ditte come Microsoft hanno reparti apposta che gestiscono le richieste che arrivano da autorita' di polizia, vanno a controllare nei server e in casi come quelli di pedofilia forniscono tutte le informazioni possibili per risalire al colpevole. Si tratta appunto di casi limite, in presenza di un reato cosi' grave. Si parte da un'indagine e si arriva al server, non il contrario.Nickognito ha scritto:abbiamo situazioni simili per i pedofili e le loro attivita' su internet. Penso che utilizzare le stesse risorse e lo stesso metro aiuterebbe a cambiare la situazione in meglio.uglygeek ha scritto:Non e' cosi' facile. Invii una foto con delle tette, fossero pure in una pagina dove si parla di arte o di allattamento o di mammografia o di mastectomia, ed e' facile per chi controlla fare il passaggio "vedo tette quindi male quindi tolgo", appunto senza preoccuparsi del contesto. Poi FB e' pur sempre un prodotto americano, un paese puritano dove per mezza tetta di Janet Jackson vista in un superbowl volevano chiudere la CBS.PINDARO ha scritto: Pubblica la Madonna di Munch su facebook.
Segnali e poco dopo rimuovono, perchè le tette anche di un dipinto così famoso non vanno bene.
Segnala la pagina "bruciamo i barconi". Analizzano ( si fa per dire) e rimane tutto così com'è.
Non serve monitorarlo tutto. Si comincia con le pagine più seguite e si fa calare la mannaia.
Una volta che cominciano a fioccare multe, conseguenze penali e altro, la ferita si rimargina da sola.
Se io do della scimmia che va stuprata ad una ministra e mi arrivano 20 mila euro di multa da pagare. Non lo faccio più.
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Ma i testi bisogna leggerli, capirli, possono essere in qualunque lingua, possono essere sarcastici o satirici, e anche nei casi piu' semplici non e' sempre chiaro il limite tra opinione e offesa. Certo se dai della scimmia alla Kyenge e' molto semplice, molti casi sono piu' ambigui, ma gia' per capire un post cosi' devi sapere che si tratta di una donna di colore che fa anche il ministro. Dare della scimmia a Scarlett Johannson sarebbe gia' diverso. E tutto questo dovrebbe essere fatto non da semiologhi ma da ragazzini che passano la vita a controllare un mare di post perche' privi delle capacita' per trovare un lavoro migliore. Non e' proprio cosi' facile.
Non puoi utilizzare le stesse risorse per decine di miliardi di post ogni giorno.
Facebook e Twitter potrebbero inasprire le pene, questo si', quando un post viene segnalato e riconosciuto razzista o violento, ammonire una volta e poi espellere a vita, come ha fatto Twitter con Milo Yiannopoulos. Pero' sarebbe un problema solo per chi e' famoso. Persone anonime come me e te fanno presto a creare un altro account, perfino su FB, figuriamoci sugli altri social.
E', ripeto, la natura stessa del mezzo.
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Re: Non c'è limite al meglio
Si, ma appunto io coinvolgerei la polizia postale, con perquisizioni e arresti. Non ne becchi tutti, certo, ma se mille arresti finiscono sul giornale vedrai che la gente poi ci pensa due volte.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Non c'è limite al meglio
Non serve leggere tutto.
Leggi solo quello segnalato da altri utenti come razzista o che promuove l'odio o è diffamatorio.
I ragazzini stagisti possono facilmente riconoscere quello che è chiaramente razzista o contro una serie di regole che possono apprendere in una ventina di ore di corso preparatorio.
I casi più dubbi possono essere risolti da supervisori, persone capaci, che dovrebbero vedere solo un 1% dei casi.
Fare lo stagista a Facebook farebbe curriculum e alla fine questi ragazzini il tempo su fb lo passano ugualmente.
Sarebbero praticamente gratis.
Non è praticabile il leggere tutto Facebook ogni giorno, questo è logico.
Leggi solo quello segnalato da altri utenti come razzista o che promuove l'odio o è diffamatorio.
I ragazzini stagisti possono facilmente riconoscere quello che è chiaramente razzista o contro una serie di regole che possono apprendere in una ventina di ore di corso preparatorio.
I casi più dubbi possono essere risolti da supervisori, persone capaci, che dovrebbero vedere solo un 1% dei casi.
Fare lo stagista a Facebook farebbe curriculum e alla fine questi ragazzini il tempo su fb lo passano ugualmente.
Sarebbero praticamente gratis.
Non è praticabile il leggere tutto Facebook ogni giorno, questo è logico.
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Re: Non c'è limite al meglio
La polizia italiana ha volte non ha i soldi per la benzina, se pensi che possa fare mille diverse indagini per post su Facebook... Dovrebbe smettere di occuparsi di qualsiasi altra cosa, dalla mafia agli omicidi.Nickognito ha scritto:Si, ma appunto io coinvolgerei la polizia postale, con perquisizioni e arresti. Non ne becchi tutti, certo, ma se mille arresti finiscono sul giornale vedrai che la gente poi ci pensa due volte.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.