solo perche' non avevano voglia di farlo, legalmente avrebbero potuto tranquillamente E potranno in futuro.alessandro ha scritto:I social non hanno censurato trump durante le elezioni (li c’erano in ballo centinaia di milioni) non hanno censurato il partito repubblicano
TRUMP - ...is the end of the world as we know it
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148810
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
- alessandro
- Massimo Carbone
- Messaggi: 29062
- Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
- Località: desenzano
- Contatta:
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Sarebbe grave censurare un candidato che non inciti all’odio al sovvertimento del regime democratico etc.Nickognito ha scritto:solo perche' non avevano voglia di farlo, legalmente avrebbero potuto tranquillamente E potranno in futuro.alessandro ha scritto:I social non hanno censurato trump durante le elezioni (li c’erano in ballo centinaia di milioni) non hanno censurato il partito repubblicano
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
-
- Utente dell' anno 2021
- Messaggi: 75828
- Iscritto il: gio set 15, 2005 2:21 pm
- Località: Salò
- Contatta:
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Con Nickognito.
Social troppo potenti, come molte Aziende del resto.
Che di Danni del Covid li hanno visti molto meno degli stati nazionali.
F.F.
Social troppo potenti, come molte Aziende del resto.
Che di Danni del Covid li hanno visti molto meno degli stati nazionali.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Solo perche' i democratici avevano la maggioranza alla Camera, peraltro. Se i repubblicani avessero avuto la maggioranza anche alla Camera il 6/1 avrebbero, semplicemente, ribaltato il voto.Rosewall ha scritto:Comunque, al netto di tutto il (grave, eh) circo che sta accompagnando la fine mandato di trump, non si sta verificando nessuno degli strabilianti scenari di volta in volta preannunciati dai più pessimisti nel senso di Biden magari non riesce a prendere il potere.
Non avendola, potevano fare solo scena, non c'erano veri appigli, hanno puntato su un assurdo diritto del vicepresidente di decidere lui chi aveva vinto in ogni stato (chissa' perche' Al Gore non lo uso' nel 2000 per la Florida) ma Pence non e' uno psicopatico e non poteva accettare, cosi' Trump ha scatenato l'assalto al congresso, e a Pence stesso.
Rimane il precedente per le prossime elezioni presidenziali: tra due anni ci saranno nuove elezioni per Camera e Senato e i democratici potrebbero benissimo perdere la risicata maggioranza che hanno in entrambe le camere, di solito quando hanno la presidenza perdono sempre le elezioni di mid-term, anche perche' molti loro elettori vanno a votare solo per le presidenziali, e a quel punto il presidente nel 2024 potrebbe deciderlo il GOP anche se le elezioni presidenziali finissero 570-0 per il candidato democratico.
Ma poi non capisco, piu' di cosi' cosa volevi, i carri armati per le strade? La Pelosi che si spara con un AK47 per sfuggire all'arresto e alle torture, come Allende?
Quello e' l'ingresso dell'aula della Camera, non un MacDonald.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Si davvero che si voleva di più in un elezione persa per 74 grandi elettori e 7.000.000 di voti?uglygeek ha scritto:Solo perche' i democratici avevano la maggioranza alla Camera, peraltro. Se i repubblicani avessero avuto la maggioranza anche alla Camera il 6/1 avrebbero, semplicemente, ribaltato il voto.Rosewall ha scritto:Comunque, al netto di tutto il (grave, eh) circo che sta accompagnando la fine mandato di trump, non si sta verificando nessuno degli strabilianti scenari di volta in volta preannunciati dai più pessimisti nel senso di Biden magari non riesce a prendere il potere.
Non avendola, potevano fare solo scena, non c'erano veri appigli, hanno puntato su un assurdo diritto del vicepresidente di decidere lui chi aveva vinto in ogni stato (chissa' perche' Al Gore non lo uso' nel 2000 per la Florida) ma Pence non e' uno psicopatico e non poteva accettare, cosi' Trump ha scatenato l'assalto al congresso, e a Pence stesso.
Rimane il precedente per le prossime elezioni presidenziali: tra due anni ci saranno nuove elezioni per Camera e Senato e i democratici potrebbero benissimo perdere la risicata maggioranza che hanno in entrambe le camere, di solito quando hanno la presidenza perdono sempre le elezioni di mid-term, anche perche' molti loro elettori vanno a votare solo per le presidenziali, e a quel punto il presidente nel 2024 potrebbe deciderlo il GOP anche se le elezioni presidenziali finissero 570-0 per il candidato democratico.
Ma poi non capisco, piu' di cosi' cosa volevi, i carri armati per le strade? La Pelosi che si spara con un AK47 per sfuggire all'arresto e alle torture, come Allende?
Quello e' l'ingresso dell'aula della Camera, non un MacDonald.
Il primo a postare un messaggio alla Rinascita di questo forum
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
https://www.corriere.it/esteri/21_genna ... 512f.shtml
Anche Merkel, la Commissione Europea e il governo francese esprimono dubbi sulla decisione di Twitter.
---
Comunque il problema è di difficile soluzione.
Trump ha preso circa 74 milioni di voti, più di 11 milioni rispetto a 4 anni fa. Andando per difetto, ci saranno almeno 50 milioni di americani che non riconosceranno Biden come presidente legittimo. Che fare? Si cerca la pacificazione nazionale? Si trattano quei 50 milioni di persone come nazisti?
Io credo che alla fine la gente, soprattutto negli USA, ragioni perlopiù con il portafoglio. Se l'amministrazione democratica sapra' garantire una crescita equilibrata (e le circostanze internazionali lo consentiranno) anche per i ceti medio-bassi, se non saranno inutilmente avventuristi in politica estera (i centristi democratici sono storicamente interventisti, più della destra populista, Biden in senato voto' a favore dell'intervento in Iraq nel 2003), allora ci potrà essere una pacificazione nazionale.
Altrimenti la destra populista cavalcherà eventuali crisi economiche e come avevo già scritto potremo rimpiangere la cialtroneria di Trump. Se vien fuori un Orban - scaltro, concentrato, paziente, capace, machiavelliano - negli Stati Uniti e il clima politico non migliora, la democrazia non avrebbe un futuro brillante, neanche in Europa, probabilmente.
Anche Merkel, la Commissione Europea e il governo francese esprimono dubbi sulla decisione di Twitter.
---
Comunque il problema è di difficile soluzione.
Trump ha preso circa 74 milioni di voti, più di 11 milioni rispetto a 4 anni fa. Andando per difetto, ci saranno almeno 50 milioni di americani che non riconosceranno Biden come presidente legittimo. Che fare? Si cerca la pacificazione nazionale? Si trattano quei 50 milioni di persone come nazisti?
Io credo che alla fine la gente, soprattutto negli USA, ragioni perlopiù con il portafoglio. Se l'amministrazione democratica sapra' garantire una crescita equilibrata (e le circostanze internazionali lo consentiranno) anche per i ceti medio-bassi, se non saranno inutilmente avventuristi in politica estera (i centristi democratici sono storicamente interventisti, più della destra populista, Biden in senato voto' a favore dell'intervento in Iraq nel 2003), allora ci potrà essere una pacificazione nazionale.
Altrimenti la destra populista cavalcherà eventuali crisi economiche e come avevo già scritto potremo rimpiangere la cialtroneria di Trump. Se vien fuori un Orban - scaltro, concentrato, paziente, capace, machiavelliano - negli Stati Uniti e il clima politico non migliora, la democrazia non avrebbe un futuro brillante, neanche in Europa, probabilmente.
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148810
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
e la censura la decide l'umore del proprietario di azienda e non, che so, il parlamento, o la costituzione, o un giudice, o un comitato scelto con delle regole che risponde al paese.alessandro ha scritto: Sarebbe grave censurare un candidato che non inciti all’odio al sovvertimento del regime democratico etc.
Poi insomma, lo dice anche la Merkel e ipsa dixit
L'unica decisione di Merkel che non mi e' piaciuta in anni e' aprire le scuole a settembre, ma poi ha cambiato idea
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
-
- Membro Mooolto Attivo
- Messaggi: 778
- Iscritto il: lun apr 02, 2007 3:18 pm
- Località: Dauntaun Comm
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Punto di vista terzo e interessante che mi ha riportato a questo articolo dove si dice che alla fine è sempre e solo una questione di soldi:paoolino ha scritto:...se improvvisamente i principali social network decidessero di applicare una censura di massa verso alcune idee politiche, o fare in modo di favorirne esclusivamente altre, genererebbero un fenomeno di spostamento di massa verso altri social...
https://www.tpi.it/economia/trump-twitt ... 111725142/
MM
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Che il problema sottolineato da Nick (sulla scia di Cacciari, ma anche tanti altri) esista è fuori discussione. Ed è anche bello grosso. Nei prossimi mesi e anni dovrà sicuramente essere affrontato.
Ma anche la censura messa in atto dalla CNN solleva parecchi interrogativi.
Secondo me, però, all' ordine del giorno - almeno negli Stati Uniti - ci sono problemi più gravi ed urgenti. E sono quelli della difesa della democrazi dall' attacco senza precedenti che ha dovuto subire in questi giorni. Quando c' è un conflitto così grave, ciò che conta nell' immediato è prendere posizione.
E Facebook, Twitter e CNN - in assenza di autorità terze - hanno assunto le decisioni corrette. Anzi, almeno Twitter e Facebook, hanno aspettato troppo a prenderle.
Ma anche la censura messa in atto dalla CNN solleva parecchi interrogativi.
Secondo me, però, all' ordine del giorno - almeno negli Stati Uniti - ci sono problemi più gravi ed urgenti. E sono quelli della difesa della democrazi dall' attacco senza precedenti che ha dovuto subire in questi giorni. Quando c' è un conflitto così grave, ciò che conta nell' immediato è prendere posizione.
E Facebook, Twitter e CNN - in assenza di autorità terze - hanno assunto le decisioni corrette. Anzi, almeno Twitter e Facebook, hanno aspettato troppo a prenderle.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Mi sembra che facciate confusione tra "Twitter" e "Internet" e tra "Facebook" e "Internet".
Anche se ci sono le elezioni un quotidiano non e' tenuto a pubblicare un intervento di un politico X. Repubblica non e' tenuta a intervistare Salvini, il Giornale non e' tenuto a pubblicare un testo di Zingaretti.
La televisione e' un caso particolare perche' fino a 40 anni fa era una risorsa scarsissima, c'erano solo canali statali. Poi e' rimasta una risorsa scarsa che i privati ottengono grazie a "concessioni" dello stato. Ci sono regole di par condicio che valgono nelle elezioni, ma potrebbero benissimo non esserci per canali come SkyUno o La7 o La Nove.
Internet e' aperto a tutti, chiunque puo' crearvi una piattaforma di messaggi. Se Twitter tira troppo la corda ci sara' presto una piattaforma orientata agli utenti di destra. "Parler" ad esempio, oggi e' down perche' Amazon ha tolto l'accesso a internet, ma ci mettera' pochi giorni a ripartire.
"Parler" e' anche fuori dall'app store di Apple e di Google e anche questa e' una cosa che bisognera' discutere, perche' anche gli app Store sono proprieta' di chi fa sistemi operativi per gli smartphone, non dello stato. Ma li' si' che ora c'e' monopolio, molto piu' che per Facebook.
Anche se ci sono le elezioni un quotidiano non e' tenuto a pubblicare un intervento di un politico X. Repubblica non e' tenuta a intervistare Salvini, il Giornale non e' tenuto a pubblicare un testo di Zingaretti.
La televisione e' un caso particolare perche' fino a 40 anni fa era una risorsa scarsissima, c'erano solo canali statali. Poi e' rimasta una risorsa scarsa che i privati ottengono grazie a "concessioni" dello stato. Ci sono regole di par condicio che valgono nelle elezioni, ma potrebbero benissimo non esserci per canali come SkyUno o La7 o La Nove.
Internet e' aperto a tutti, chiunque puo' crearvi una piattaforma di messaggi. Se Twitter tira troppo la corda ci sara' presto una piattaforma orientata agli utenti di destra. "Parler" ad esempio, oggi e' down perche' Amazon ha tolto l'accesso a internet, ma ci mettera' pochi giorni a ripartire.
"Parler" e' anche fuori dall'app store di Apple e di Google e anche questa e' una cosa che bisognera' discutere, perche' anche gli app Store sono proprieta' di chi fa sistemi operativi per gli smartphone, non dello stato. Ma li' si' che ora c'e' monopolio, molto piu' che per Facebook.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148810
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Sinceramente credo che tu faccia confusione. I social network non sono come i giornali, sono come la tv. I social hanno un ruolo politico determinante. Ma non tutti. Due o tre. Hanno il ruolo piu determinante che esiste al mondo. Non sono quotidiani. Probabilmente il solo Facebook conta piu; di tutti i quotidiani messi insieme.uglygeek ha scritto:Mi sembra che facciate confusione tra "Twitter" e "Internet" e tra "Facebook" e "Internet".
Gli utenti di destra sostengono anche un Trump zittito, altri incerti no e no usano un altro social e comunque ci vuole tempo. I social possono condizionare per esempio una elezione, solo in un mesetto di attivita' , condizionando la democrazia per anni a venire, anche se dopo arriva la concorrenza.Internet e' aperto a tutti, chiunque puo' crearvi una piattaforma di messaggi. Se Twitter tira troppo la corda ci sara' presto una piattaforma orientata agli utenti di destra. "Parler" ad esempio, oggi e' down perche' Amazon ha tolto l'accesso a internet, ma ci mettera' pochi giorni a ripartire.
E' un altro dei problemi, legato peraltro a quello della privacy tanto in voga di questi tempi con quello che succede con Whatsapp."Parler" e' anche fuori dall'app store di Apple e di Google e anche questa e' una cosa che bisognera' discutere, perche' anche gli app Store sono proprieta' di chi fa sistemi operativi per gli smartphone, non dello stato. Ma li' si' che ora c'e' monopolio, molto piu' che per Facebook.
Che poi la stessa Google puo' far arrivare le notizie come vuole.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Ho scritto in effetti un' inesattezza, perchè la CNN non ha oscurato il discorso di Trump. Sono state ABC, NBC e CBS che - quando Trump, senza alcuna prova, ha accusato di essere vittima di brogli - ne hanno interrotto la messa in onda.
https://www.huffingtonpost.it/entry/e-g ... 88d3ff689f
La CNN ha diffuso il messaggio integralmente, ma tenendo in sovrimpressione la scitta "Senza prove Trump sostiene di essere vittima di una frode". Il chè sembra fornire un' informazione più completa rispetto all' interrompere bruscamente la trasmissione.
https://www.huffingtonpost.it/entry/e-g ... 88d3ff689f
La CNN ha diffuso il messaggio integralmente, ma tenendo in sovrimpressione la scitta "Senza prove Trump sostiene di essere vittima di una frode". Il chè sembra fornire un' informazione più completa rispetto all' interrompere bruscamente la trasmissione.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Hai centrato bene il problema. Questo periodo ha dimostrato come le regole dek gioco possano venire contestate, pur senza il minimo appiglio, e facilmente sovvertite. In questa occasione i GOP non avevano i numeri, ma - giustamente - che sarebbe successo se li avessero avuti?uglygeek ha scritto:i democratici avevano la maggioranza alla Camera, peraltro. Se i repubblicani avessero avuto la maggioranza anche alla Camera il 6/1 avrebbero, semplicemente, ribaltato il voto.
Non avendola, potevano fare solo scena, non c'erano veri appigli, hanno puntato su un assurdo diritto del vicepresidente di decidere lui chi aveva vinto in ogni stato (chissa' perche' Al Gore non lo uso' nel 2000 per la Florida) ma Pence non e' uno psicopatico e non poteva accettare, cosi' Trump ha scatenato l'assalto al congresso, e a Pence stesso.
Rimane il precedente per le prossime elezioni presidenziali: tra due anni ci saranno nuove elezioni per Camera e Senato e i democratici potrebbero benissimo perdere la risicata maggioranza che hanno in entrambe le camere, di solito quando hanno la presidenza perdono sempre le elezioni di mid-term, anche perche' molti loro elettori vanno a votare solo per le presidenziali, e a quel punto il presidente nel 2024 potrebbe deciderlo il GOP anche se le elezioni presidenziali finissero 570-0 per il candidato democratico.
D'altronde non è che si può ridurre tutto a una formalità intoccabile. Se davvero ci fossero stati dei brogli, qualcuno doveva pure avere il potere di intervenire e contestarli.
"Come possono essere i supertornei della fantasia di nickognito più concreti della realtà?"
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
alessandro ha scritto: Esistono posti dove è lo stato a decidere chi è cosa si può scrivere su Twitter o Facebook, si chiamano dittature.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
ma non mi risulta funzioni cosí.uglygeek ha scritto: Solo perche' i democratici avevano la maggioranza alla Camera, peraltro. Se i repubblicani avessero avuto la maggioranza anche alla Camera il 6/1 avrebbero, semplicemente, ribaltato il voto.
Già più fosco lo scenario di Klaus: risultato in bilico per poche centinaia di voti in un solo Stato, tipo Florida 2000 magari con meno scarto ancora.
Comunque le varie preoccupazioni strabilianti su grandi elettori, militari, governatori repubblicani, giudici amici, eccetera eccetera erano con lo scenario maggioranza democratica alla Camera.
Con il Senato ai democratici (si fa per dire, ma è un altro discorso), Trump perde da Presidente in carica presidenza ed ambo le camere il che non succedeva da quasi un secolo, ho letto
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Esatto. Si e' capito che la democrazia americana stranamente, forse perche' la Costituzione e' cosi' vecchia, non saprei, comunque si basa molto anche sull'accettazione regole non scritte, da galantuomini. Basti pensare che il presidente alla fine lo scelgono i grandi elettori, che comunque sono certificati dai vari stati, e che in teoria potrebbero votare per chi vogliono. Con Trump tutto questo e' completamente saltato e la democrazia va in crisi - anche senza bisogno degli assalti terroristici al congresso.Fantasio ha scritto:Hai centrato bene il problema. Questo periodo ha dimostrato come le regole del gioco possano venire contestate, pur senza il minimo appiglio, e facilmente sovvertite. In questa occasione i GOP non avevano i numeri, ma - giustamente - che sarebbe successo se li avessero avuti?uglygeek ha scritto:i democratici avevano la maggioranza alla Camera, peraltro. Se i repubblicani avessero avuto la maggioranza anche alla Camera il 6/1 avrebbero, semplicemente, ribaltato il voto.
Non avendola, potevano fare solo scena, non c'erano veri appigli, hanno puntato su un assurdo diritto del vicepresidente di decidere lui chi aveva vinto in ogni stato (chissa' perche' Al Gore non lo uso' nel 2000 per la Florida) ma Pence non e' uno psicopatico e non poteva accettare, cosi' Trump ha scatenato l'assalto al congresso, e a Pence stesso.
Rimane il precedente per le prossime elezioni presidenziali: tra due anni ci saranno nuove elezioni per Camera e Senato e i democratici potrebbero benissimo perdere la risicata maggioranza che hanno in entrambe le camere, di solito quando hanno la presidenza perdono sempre le elezioni di mid-term, anche perche' molti loro elettori vanno a votare solo per le presidenziali, e a quel punto il presidente nel 2024 potrebbe deciderlo il GOP anche se le elezioni presidenziali finissero 570-0 per il candidato democratico.
D'altronde non è che si può ridurre tutto a una formalità intoccabile. Se davvero ci fossero stati dei brogli, qualcuno doveva pure avere il potere di intervenire e contestarli.
Fare elezioni contro Trump e' un po' come giocare a tennis con un avversario che - sicuro di perdere, ti comincia a dare bastonate sulla testa. Se non c'e' esattamente scritto nelle regole del gioco che non si puo' fare lui lo fa. E se c'e' scritto cerca di farlo lo stesso.
Ma non solo Trump, sono i repubblicani che ormai si sono convinti che con la pura democrazia perdono, in una societa' che sta velocamente cambiando la sua demografia, e quindi alla democrazia non credono piu'.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148810
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
La dittatura proposta dalla Merkel...Rosewall ha scritto:alessandro ha scritto: Esistono posti dove è lo stato a decidere chi è cosa si può scrivere su Twitter o Facebook, si chiamano dittature.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
No, i repubblicani possono dire "Ci sono dubbi sulla validita' del voto. Negli stati A, B, C e D abbiamo preso meno voti dei democratici, tra l'altro questo e' statisticamente impossibile. Alcuni personaggi dicono che ci sono stati brogli..."Rosewall ha scritto:ma non mi risulta funzioni cosí.uglygeek ha scritto: Solo perche' i democratici avevano la maggioranza alla Camera, peraltro. Se i repubblicani avessero avuto la maggioranza anche alla Camera il 6/1 avrebbero, semplicemente, ribaltato il voto.
Già più fosco lo scenario di Klaus: risultato in bilico per poche centinaia di voti in un solo Stato, tipo Florida 2000 magari con meno scarto ancora.
Comunque le varie preoccupazioni strabilianti su grandi elettori, militari, governatori repubblicani, giudici amici, eccetera eccetera erano con lo scenario maggioranza democratica alla Camera.
Con il Senato ai democratici (si fa per dire, ma è un altro discorso), Trump perde da Presidente in carica presidenza ed ambo le camere il che non succedeva da quasi un secolo, ho letto
Il giorno della certificazione ogni membro della camera e del senato puo' obiettare alla certificazione di uno stato. Se per uno stato c'e' l'obiezione da parte di almeno un deputato e un senatore, si vota sull'obiezione a maggioranza alla camera e al senato. Questa volta ci sono state obiezioni per:
Arizona Rep. Paul Gosar (R-Ariz.) and Sen. Ted Cruz (R-Texas)
Senate rejected objection by a vote of 6-93
House rejected objection by a vote of 121-303
Georgia
objection presented by Rep. Jody Hice (R-Ga.) without a senator
Michigan
objection presented by Rep. Marjorie Taylor Greene (R-Ga.) without a senator
Nevada
objection presented by Rep. Mo Brooks (R-Ala.) without a senator
Pennsylvania Rep. Scott Perry (R-Pa.) and Sen. Josh Hawley (R-Mo.)
Senate rejected objection by a vote of 7-92
House rejected objection by a vote of 138-282
Winsconsin
objection presented by Rep. Louis Gohmert (R-Texas) without a senator
Ma se senato e camera fossero stati dei repubblicani, l'assegnazione di quegli stati sarebbe stata decisa dai deputati e senatori.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Two Capitol Police officers have been suspended and another person has been arrested for their alleged involvement in the riot on Jan. 6, said Rep. Tim Ryan, who is chair of the House Appropriations subcommittee handling the investigation into the police response to the Capitol attack last week.
“I know that there were two people that were suspended,” Ryan said during a press call. “One was the selfie officer and another was an officer that put a MAGA hat on that started directing some people around,” the lawmaker said.
https://edition.cnn.com/politics/live-n ... index.html
Annamo bene!
Tra l'altro pare che alcuni poliziotti abbiano indicato ai rivoltosi dove potevano trovare l'ufficio della Pelosi. Il Congresso e' un palazzo molto grande con un labirinto di corridoi, pare che non sia facile trovare gli uffici nemmeno per chi lavora li'...
“I know that there were two people that were suspended,” Ryan said during a press call. “One was the selfie officer and another was an officer that put a MAGA hat on that started directing some people around,” the lawmaker said.
https://edition.cnn.com/politics/live-n ... index.html
Annamo bene!
Tra l'altro pare che alcuni poliziotti abbiano indicato ai rivoltosi dove potevano trovare l'ufficio della Pelosi. Il Congresso e' un palazzo molto grande con un labirinto di corridoi, pare che non sia facile trovare gli uffici nemmeno per chi lavora li'...
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Il problema in discussione non è se è "lo stato" che deve decidere chi o che cosa può comparire su Facebook o Twitter, ma se ci siano dei limiti a ciò che viene lì pubblicato e chi debba essere, in ultima analisi, ad avere il potere di censurare o espellere qualcuno dalle piattaforme.Rosewall ha scritto:alessandro ha scritto: Esistono posti dove è lo stato a decidere chi è cosa si può scrivere su Twitter o Facebook, si chiamano dittature.
Considerando il ruolo e l' importanza che queste piattaforme hanno assunto anche a livello di propaganda politica, sembra ragionevole ritenere che debba essere un' autorità pubblica - sulla base di precise norme - a vigilare su cosa possa o non possa comparire.
C' è una soluzione semplice e una soluzione complessa alla questione dei social network. La soluzione semplice dice che tutto può sempre essere pubblicato. Ma sembra anche che questa soluzione sia di fatto troppo semplice. Non parrebbe ammissibile che si possa scivere o pubblicare qualunque cosa. Quindi, occorre una qualche froma di regolamentazione.
Va bene, allora, affidarla ai proprietari stesse delle piattaforme, che sono semplici cittadini come gli altri, e devono solo rispettare leggi generiche? La regolamentazione interna rispecchia le idee e gli interessi di chi detiene le piattaforme, e non è in alcun modo vincolata da criteri di imparzialità e pluralismo.
Giunti al punto in cui siamo, in sostanza, sembra che il "giocattolo" sia ormai diventato talmente grande e potente da dover ritenere che leggi generali e regolamento interno non siano più sufficienti a garantire libertà di espressione e pluralismo - che sono alla base del regolare funzionamento di un regime democratico. E nemmeno a cautelarci dal fatto che vengano propagandate idee autoritarie e anti-democratiche, oltre a notizie false inventate ad arte - senza che tutto ciò venga sottoposto ad alcun filtro adeguato.
L' espulsione di Trump da Facebook e Twitter - la di là del fatto specifico in sè, che giudico positivamente - ha reso palese l' esistenza di un problema che già da tempo aveva iniziato a profilarsi: il potenziale pericolo costituito dall' essere in mano a un paio di potentati economici alcune delle più importanti risorse comunicative a livello planetario, senza alcuna garanzia che il loro operato non finisca per influenzare o distorcere la competizione politica a favore di qualche partito e a danno di qualche altro.
Che poi sia molto difficile trovare una soluzione al problema è un altro discorso. Ma è innegabile che un problema si ponga.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Questo è un deputato democrratico, Lou Correa, all'areoporto di Washington è stato riconosciuto da simpatizzanti di Trump e se l'è vista brutta, nonostante gli aeroporti siano pieni di polizia.
https://m.youtube.com/watch?v=o_6e_0hb5AE
Da notare quanto sono brutti.
https://m.youtube.com/watch?v=o_6e_0hb5AE
Da notare quanto sono brutti.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Sì, ma fino a un certo punto. Le apk delle varie app possono essere scaricate anche al di fuori degli store ufficiali, e già circolano tutorial su come fare per installare Parler, ormai sparita da Google Play e Apple Store.uglygeek ha scritto:
"Parler" e' anche fuori dall'app store di Apple e di Google e anche questa e' una cosa che bisognera' discutere, perche' anche gli app Store sono proprieta' di chi fa sistemi operativi per gli smartphone, non dello stato. Ma li' si' che ora c'e' monopolio, molto piu' che per Facebook.
https://www.repubblica.it/esteri/2021/0 ... 281834736/
in questo interessante articolo, c' è una frase su cui credo valga particolarmente la pena di riflettere: "La spirale d'odio sembra infinita, e la storia delle piattaforme tech insegna che l'odio è il motore più potente di espansione dei contenuti, e dunque dei profitti. Tutti se ne sono avvantaggiati finora e adesso non stupisce che lo faccia Parler".
Se questo è vero - e temo che lo sia - si capisce come per le piattaforme sia in realtà difficile porre davvero un freno ai contenuti offensivi e violenti, giacchè sono tra quelli che, alla fine, rendono di più in termini economici.
Su quali inquietanti scenari possano configurarsi a medio e lungo termine preferisco ora non avanzare speculazioni
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Tra l'altro adesso sembra che le mozioni siano state respinte a larga maggioranza, ma questo è avvenuto dopo l'assalto al Congresso, con molti repubblicani che avevano già deciso di non presentare più e/o appoggiare le mozioni. Quindi quei numeri significano ben poco.uglygeek ha scritto:Ma se senato e camera fossero stati dei repubblicani, l'assegnazione di quegli stati sarebbe stata decisa dai deputati e senatori.
"Come possono essere i supertornei della fantasia di nickognito più concreti della realtà?"
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Ma figurati... Le apk faccio fatica ad installarle io che scrivo software per lavoro...stefano61 ha scritto:Sì, ma fino a un certo punto. Le apk delle varie app possono essere scaricate anche al di fuori degli store ufficiali, e già circolano tutorial su come fare per installare Parler, ormai sparita da Google Play e Apple Store.uglygeek ha scritto:
"Parler" e' anche fuori dall'app store di Apple e di Google e anche questa e' una cosa che bisognera' discutere, perche' anche gli app Store sono proprieta' di chi fa sistemi operativi per gli smartphone, non dello stato. Ma li' si' che ora c'e' monopolio, molto piu' che per Facebook.
https://www.repubblica.it/esteri/2021/0 ... 281834736/
in questo interessante articolo, c' è una frase su cui credo valga particolarmente la pena di riflettere: "La spirale d'odio sembra infinita, e la storia delle piattaforme tech insegna che l'odio è il motore più potente di espansione dei contenuti, e dunque dei profitti. Tutti se ne sono avvantaggiati finora e adesso non stupisce che lo faccia Parler".
Se questo è vero - e temo che lo sia - si capisce come per le piattaforme sia in realtà difficile porre davvero un freno ai contenuti offensivi e violenti, giacchè sono tra quelli che, alla fine, rendono di più in termini economici.
Su quali inquietanti scenari possano configurarsi a medio e lungo termine preferisco ora non avanzare speculazioni
Possono essere un'opzione per un gruppo di carbonari non per le grandi masse.
Riguardo all'odio, questo è vero anche per Facebook, Twitter, YouTube. L'economia del web si basa sulla pubblicità che si vende in base ai click, al tempo trascorso dagli utenti in una piattaforma invece che in un'altra. Non c'è nulla che mantenga più l'attenzione che l'odio e soprattutto l'indignazione. Vedi nostro topic "Non c'è limite al peggio".
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
C'è anche una terza soluzione, ma andava presa per tempo: impedire che Facebook, Twitter, Google eccetera assumessero posizioni dominanti e di fatto monopolistiche. Se di Facebook ce ne fossero tre o quattro, di pari dimensione, i proprietari ci penserebbero due volte prima di censurare qualcosa, qualsiasi cosa.stefano61 ha scritto:C' è una soluzione semplice e una soluzione complessa alla questione dei social network. La soluzione semplice dice che tutto può sempre essere pubblicato. Ma sembra anche che questa soluzione sia di fatto troppo semplice. Non parrebbe ammissibile che si possa scivere o pubblicare qualunque cosa. Quindi, occorre una qualche froma di regolamentazione.
Ma, come sempre, si pensa a queste cose quando è troppo tardi e la potenza di chi dovrebbe essere depotenziato è diventata eccessiva. Quanto successo in Italia con le TV di Berlusconi si ripete ogni volta.
"Come possono essere i supertornei della fantasia di nickognito più concreti della realtà?"
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Boh, io ne ho pur installate varie.... Non mi sembrava così complicatouglygeek ha scritto:
Le apk faccio fatica ad installarle io che scrivo software per lavoro...
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Anche il quotidiano Libero, intanto, è finito nel mirino di Twitter, ma probabilmente per errore:
https://www.lastampa.it/tecnologia/news ... 1.39761080
Bannata da Facebook, Instagram e Twitter l' assessora regionale del Veneto Elena Donazzan, dopo l' incauta esibizione canora alla trasmissione radiofonica La Zanzara.... Vedremo se verrà reintegrata dopo le scuse
https://www.lastampa.it/tecnologia/news ... 1.39761080
Bannata da Facebook, Instagram e Twitter l' assessora regionale del Veneto Elena Donazzan, dopo l' incauta esibizione canora alla trasmissione radiofonica La Zanzara.... Vedremo se verrà reintegrata dopo le scuse
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
https://edition.cnn.com/2021/01/11/poli ... index.html
Di male in peggio. Questi hanno avuto più di due mesi per organizzarsi.
Di male in peggio. Questi hanno avuto più di due mesi per organizzarsi.
"Come possono essere i supertornei della fantasia di nickognito più concreti della realtà?"
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148810
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Boh, a me il discorso pare semplicissimo, e' lo stato che detta le regole (che so, su hate speech e pericolosita' a livello di sicurezza nazionale).
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
- alessandro
- Massimo Carbone
- Messaggi: 29062
- Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
- Località: desenzano
- Contatta:
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Ci sono due livelli: per scrivere su un sociali, perfino qui che non ci sono regole precise un utente è stato bannato senza aver fatto nulla di penalmente rilevante.Nickognito ha scritto:Boh, a me il discorso pare semplicissimo, e' lo stato che detta le regole (che so, su hate speech e pericolosita' a livello di sicurezza nazionale).
Il primo livello: devi rispettare le leggi vigenti (ci sono) e questo dovrebbe valere per tutti, anche per il presidente.
Leggi per cui non puoi invitare all’odio, non puoi diffamare, non puoi promuovere il razzismo e fare apologia di reato o essere blasfemo.
Se anche qui che non ci sono regole scrivessi qualcosa di illegale, e la cosa venisse segnalata andrei nei guai e sicuramente non potrei più scrivere qui.
Il secondo livello sono sono le regole soggettive, “inventate” dal proprietario del social. Ad esempio non puoi parlare di calcio per pagine intere nella sezione tennis. O non puoi fare polemiche inutili col fine di rovinare le discussioni “trollare”. Seppure non siano cose illegali.
Anche le leggi “soggettive” inventate non possono essere discriminatorie. Non so se e come è la legislazione ma per principio generale si può estendere quella civilistica e penale del mondo “fisico” al mondo virtuale.
Io posso ad esempio non far scrivere di politica sul mio social, come tiktok dove è vietato parlare di politica e messaggi di politici ma non posso ad esempio escludere i neri o gli ebrei o le donne, sarebbe discriminazione.
Così è o dovrebbe essere vietato impedire che possano scrivere i repubblicani se rispettano le regole generali del forum o social “linguaggio violento, istigazione all’odio etc”
Ora: trump il quale ha scritto per anni, prima e dopo essere presidente e in qualche modo ha fatto crescere Twitter ha violato tutte le regole incitando all’odio e questo è stato messo in pratica con morti e feriti e facendo traballare la stessa tenuta democratica americana. Questo può bastare a essere bannato da un social?
Direi di sì.
Trump può comunque far passare il suo messaggio?
Certamente si. Potrebbe fare dichiarazioni che verrebbero riportate su tutti i siti di informazione e arriverebbero su Twitter e Facebook in un nano secondo.
Tenendo i punti fermi per cui esiste una legislazione contro certi messaggi e una contro la discriminazione politica razziale etc.
Se tutto rimane in questi due confini, dettato da leggi statali non vedo il problema.
Che poi ci sia un problema nei monópoli digitali da Google a Facebook a amazon che hanno quindi troppo potere ok.
Ad esempio scorporare Facebook da Instagram e da whatsapp mi parrebbe il minimo come scorporare in qualche modo Google, togliendo le mappe e Gmail o altro e dividere in 2 amazon con due società che si fanno concorrenza e magari pagano le tasse.
Però, ecco, togliere la possibilità di usare il mio social per incitare a una rivolta armata contro la democrazia mi pare il minimo .
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Ma sono monopoli naturali. Più crescono, più beneficiano degli effetti di network, più è difficile per aspiranti concorrenti sfidare il loro dominio. Purtroppo l'economia di internet funziona cosi'.Fantasio ha scritto:C'è anche una terza soluzione, ma andava presa per tempo: impedire che Facebook, Twitter, Google eccetera assumessero posizioni dominanti e di fatto monopolistiche. Se di Facebook ce ne fossero tre o quattro, di pari dimensione, i proprietari ci penserebbero due volte prima di censurare qualcosa, qualsiasi cosa.stefano61 ha scritto:C' è una soluzione semplice e una soluzione complessa alla questione dei social network. La soluzione semplice dice che tutto può sempre essere pubblicato. Ma sembra anche che questa soluzione sia di fatto troppo semplice. Non parrebbe ammissibile che si possa scivere o pubblicare qualunque cosa. Quindi, occorre una qualche froma di regolamentazione.
Quando mi trasferii in Ungheria nel 2010 c'era una sorta di facebook locale che al tempo avrà avuto (vado un po' a casaccio) un 40-50% degli utenti ungheresi che aveva facebook. Non sono certo un esperto di queste cose, ma l'interfaccia non mi pareva male, era facile da usare e intuitivo. Ma ha perso progressivamente utenti e in un paio di anni è morto.
Sono di nuovo del tutto d'accordo. Non penso pero' che sia una questione semplice trovare l'accordo politico su una questione del genere. Si cammina su un filo sottile: da una parte si rischia di restringere troppo il range delle posizioni ammissibili, d'altra parte se si è troppo permissivi le discussioni online si trasformano in gare a chi la spara più grossa.Nickognito ha scritto:Boh, a me il discorso pare semplicissimo, e' lo stato che detta le regole (che so, su hate speech e pericolosita' a livello di sicurezza nazionale).
Probabilmente fino a poco tempo fa il far west che era twitter ha esacerbato le divisioni politiche nelle democrazie, ma la sensazione condivisa da molti è che le decisioni recenti di Dorsey (e forse anche di qualcun altro, ma non è dato saperlo) abbiano spostato il pendolo bruscamente dall'altra parte restringendo arbitrariamente la libertà di espressione.
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148810
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Che vuol dire 'perfino qui?'. Anche a casa tua mandi via chi vuoi, ma se il Four Seasons di Roma organizza il dibattito finale della campagna elettorale, non puo' dire a Di Maio di stare a casa.alessandro ha scritto: Ci sono due livelli: per scrivere su un sociali, perfino qui che non ci sono regole precise un utente è stato bannato senza aver fatto nulla di penalmente rilevante.
Ci saranno, tanto che puoi incitare alla rivoluzione e colpo di stato per mesi e non succede nulla.Il primo livello: devi rispettare le leggi vigenti (ci sono)
1. Twitter e Facebook non sono intervenute perche' Trump disturbava i social, ma perche' era pericoloso per la societa'.Il secondo livello sono sono le regole soggettive, “inventate” dal proprietario del social.
2. No, un social con posizione dominante e' come una tv di Berlusconi, ha un ruolo pubblico e deve sottostare anche a regole pubbliche, come la tv di Berlusconi. Tu con le tv di Berlusconi credo fossi d'accordo, no?
Dillo a Navalny, che non ci sono problemi.Se tutto rimane in questi due confini, dettato da leggi statali non vedo il problema.
A me sembra il minimo pensare che se sta a una tua decisione evitare una rivolta armata, qualcosa non va.Però, ecco, togliere la possibilità di usare il mio social per incitare a una rivolta armata contro la democrazia mi pare il minimo .
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148810
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Io direi: per fortuna.s&v ha scritto:
Ma sono monopoli naturali. Più crescono, più beneficiano degli effetti di network, più è difficile per aspiranti concorrenti sfidare il loro dominio. Purtroppo l'economia di internet funziona cosi'..
I social hanno senso per questo: ci incontri tutti. Altrimenti farebbero schifo. Non voglio certo controllare i messaggi di 20 social. Ne voglio controllare uno o due e trovarci tutti i miei conoscenti.
I privati continuano a farci soldi, ma la loro azienda diventa di rilevanza pubblica e lo stato legifera al riguardo (inclusa la privacy). Che non sia tutto facile, ovvio, ma questa e' la strada e credo che siamo d'accordo .
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
- paoolino
- Massimo Carbone
- Messaggi: 16989
- Iscritto il: gio set 12, 2002 2:00 am
- Località: Sleepin' in Wonderland
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Il problema dei social è la loro ipocrisia di fondo.
Quello è il problema evidenziato da Navalny e anche dalla questione Trump. La tolleranza di lungo corso verso Trump anche se non ha rispettato il regolamento per anni, era data dal fatto che Trump ha followers, genera contenuti e scambio di contenuti per centinaia di migliaia di click, all’interno della piattaforma.
Le domande di base sono: ci devono essere leggi che impediscano questa ipocrisia? Se sì, fatte da chi? Con che limiti? Se un singolo stato impone leggi del genere, ma il social è presente in tutto il mondo, per cui un utente americano posta un contenuto vietato in Italia, come lo si gestisce?
Con tutti questi dubbi, io vedo solo potenziali mostri legislativi e normativi di difficile applicazione pratica.
Quello è il problema evidenziato da Navalny e anche dalla questione Trump. La tolleranza di lungo corso verso Trump anche se non ha rispettato il regolamento per anni, era data dal fatto che Trump ha followers, genera contenuti e scambio di contenuti per centinaia di migliaia di click, all’interno della piattaforma.
Le domande di base sono: ci devono essere leggi che impediscano questa ipocrisia? Se sì, fatte da chi? Con che limiti? Se un singolo stato impone leggi del genere, ma il social è presente in tutto il mondo, per cui un utente americano posta un contenuto vietato in Italia, come lo si gestisce?
Con tutti questi dubbi, io vedo solo potenziali mostri legislativi e normativi di difficile applicazione pratica.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
(paoolino parafrasando Sciascia)
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Ma qui sta il punto, Twitter non organizza il dibattito finale della campagna elettorale, Twitter non è la televisione o internet, Twitter è come mymag ma molto più grande.Nickognito ha scritto:Che vuol dire 'perfino qui?'. Anche a casa tua mandi via chi vuoi, ma se il Four Seasons di Roma organizza il dibattito finale della campagna elettorale, non puo' dire a Di Maio di stare a casa.alessandro ha scritto: Ci sono due livelli: per scrivere su un sociali, perfino qui che non ci sono regole precise un utente è stato bannato senza aver fatto nulla di penalmente rilevante.
Potrebbero anche decidere di cancellare tutti i post che parlano di politica se vogliono.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Nello stato di Washington uno dei 12 grandi elettori ha trovato a casa messaggi con minacce di morte.
https://www.kiro7.com/news/local/threat ... 4TDY7LF4E/
E Washington non è nemmeno uno stato dove il risultato è mai in discussione...
https://www.kiro7.com/news/local/threat ... 4TDY7LF4E/
E Washington non è nemmeno uno stato dove il risultato è mai in discussione...
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
numeri che mostrano chiaramente come la stragrande maggioranza dei senatori repubblicani, e parte dei deputati repubblicani, non abbiano votato a favore. Solo nel tuo controfattuale puoi dare per molto probabile un esito diverso in caso di camera ai repubblicani.uglygeek ha scritto:No, i repubblicani possono dire "Ci sono dubbi sulla validita' del voto. Negli stati A, B, C e D abbiamo preso meno voti dei democratici, tra l'altro questo e' statisticamente impossibile. Alcuni personaggi dicono che ci sono stati brogli..."Rosewall ha scritto:ma non mi risulta funzioni cosí.uglygeek ha scritto: Solo perche' i democratici avevano la maggioranza alla Camera, peraltro. Se i repubblicani avessero avuto la maggioranza anche alla Camera il 6/1 avrebbero, semplicemente, ribaltato il voto.
Già più fosco lo scenario di Klaus: risultato in bilico per poche centinaia di voti in un solo Stato, tipo Florida 2000 magari con meno scarto ancora.
Comunque le varie preoccupazioni strabilianti su grandi elettori, militari, governatori repubblicani, giudici amici, eccetera eccetera erano con lo scenario maggioranza democratica alla Camera.
Con il Senato ai democratici (si fa per dire, ma è un altro discorso), Trump perde da Presidente in carica presidenza ed ambo le camere il che non succedeva da quasi un secolo, ho letto
Il giorno della certificazione ogni membro della camera e del senato puo' obiettare alla certificazione di uno stato. Se per uno stato c'e' l'obiezione da parte di almeno un deputato e un senatore, si vota sull'obiezione a maggioranza alla camera e al senato. Questa volta ci sono state obiezioni per:
Arizona Rep. Paul Gosar (R-Ariz.) and Sen. Ted Cruz (R-Texas)
Senate rejected objection by a vote of 6-93
House rejected objection by a vote of 121-303
Georgia
objection presented by Rep. Jody Hice (R-Ga.) without a senator
Michigan
objection presented by Rep. Marjorie Taylor Greene (R-Ga.) without a senator
Nevada
objection presented by Rep. Mo Brooks (R-Ala.) without a senator
Pennsylvania Rep. Scott Perry (R-Pa.) and Sen. Josh Hawley (R-Mo.)
Senate rejected objection by a vote of 7-92
House rejected objection by a vote of 138-282
Winsconsin
objection presented by Rep. Louis Gohmert (R-Texas) without a senator
Ma se senato e camera fossero stati dei repubblicani, l'assegnazione di quegli stati sarebbe stata decisa dai deputati e senatori.
Ma ammettiamo pure che i repubblicani sfruttino la doppia maggioranza per approvare un provvedimento fortemente osteggiato dalla maggioranza della popolazione, divisivo, e pericoloso.
Non funziona che allora è ribaltato il voto.
Nel costruire un controfattuale teniamo conto di qualche dato di fatto: ad esempio l'appoggio dei governatori repubblicani a Trump si è dimostrato non essere incondizionato.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148810
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
In pura teoria. Ma in pratica no.uglygeek ha scritto: Ma qui sta il punto, Twitter non organizza il dibattito finale della campagna elettorale, Twitter non è la televisione o internet, Twitter è come mymag ma molto più grande..
E' la dimensione che conta, non la tipologia.
Insomma, immaginiamo che qua scrivano Trump, Putin, Kim Jong-un, la Merkel e Khamenei e Kim scrive 'Nadal fa cagare come tuo zio, Ombra e se non sei d'accordo tiro l'atomica alla Corea del Sud'.
Che fa, Ombra, lo banna perche' gli ha offeso lo zio?
Non e' evidentemente la stessa cosa.
Immaginiamo che un italiano medio non guardi la tv, non legga i gionali, non scriva sui social, ma scriva e legga mymag quanto lo fa Nickognito. Tutti gli italiani sono come me. Che fa Ombra, ci banna Zingaretti e Mattarella come fossero NK7?
O immagina TeleMymag, un canale amministrato da Mr. Wolf di proprieta' dei forumisti che mettono una quota di 1000 euro l'anno. Totale spettatori 150. Dovremmo far rispettare la par condicio elettorale?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Per ora, e comunque sapendo che senza maggioranza alla camera non possono vincere.Rosewall ha scritto:numeri che mostrano chiaramente come la stragrande maggioranza dei senatori repubblicani, e parte dei deputati repubblicani, non abbiano votato a favore. Solo nel tuo controfattuale puoi dare per molto probabile un esito diverso in caso di camera ai repubblicani.
Ma ammettiamo pure che i repubblicani sfruttino la doppia maggioranza per approvare un provvedimento fortemente osteggiato dalla maggioranza della popolazione, divisivo, e pericoloso.
Non funziona che allora è ribaltato il voto.
Nel costruire un controfattuale teniamo conto di qualche dato di fatto: ad esempio l'appoggio dei governatori repubblicani a Trump si è dimostrato non essere incondizionato.
Potrebbe anche essere che alcuni rappresentanti dei repubblicani, essendo in politica da decenni, siano migliori della maggioranza dei loro elettori ma alla lunga una corrente ancora più estremista prevalga.
Una cosa interessante è che FoxNews, che non è certo equilibrata nel suo appoggio ai repubblicani, ieri è stata costretta a spostare nel pomeriggio un programma di news che andava in onda in prime time perché non era ritenuto sufficientemente di parte dai suoi telespettatori, che a quell'ora cominciavano a spostarsi sulla programmazione super-fondamentalista di Newsmax e OANN.
Comunque sia la controfattuale è sempre più legittima perché se la polarizzazione continua ad aumentare invece di diminuire la democrazia non sta più bene a nessuno, nemmeno ai democratici, figuriamoci ai repubblicani.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
in che senso?Rosewall ha scritto: Ma ammettiamo pure che i repubblicani sfruttino la doppia maggioranza per approvare un provvedimento fortemente osteggiato dalla maggioranza della popolazione, divisivo, e pericoloso.
Non funziona che allora è ribaltato il voto.
Il primo a postare un messaggio alla Rinascita di questo forum