Governo Conte: Aspettando Rousseau

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Nasty
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da Nasty »

Nickognito ha scritto:
Nasty ha scritto:Non scherziamo coi santi!

Se candidi San Francesco stai sicuro che:

1. Non ruba
2. Non fa la fortuna dei ricchi :D
anche Francesco Totti per me sarebbe eletto con agio.

Questo non credo (come premier insomma, eletto sicuro) , probabilmente ha più possibilità Buffon.
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balbysauro
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da balbysauro »

Nasty ha scritto:Non scherziamo coi santi!

Se candidi San Francesco stai sicuro che:

1. Non ruba
2. Non fa la fortuna dei ricchi :D

comunista!
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uglygeek
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da uglygeek »

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Se un comunista in coma da 30 anni si risvegliasse oggi, si sparerebbe. :D

Perche' qualcuno possa votare M5S o FI o la Lega o Grasso posso capirlo. Ma che senso ha votare PD?
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pocaluce
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da pocaluce »

l'errore è proprio pensare che "comunismo = pd", specie dopo 30 anni circa dalla dissoluzione del PCI, anche se teoricamente il PD ne sarebbe discendente. comunque, non capisco perché sarebbe così assurdo votare PD, che è un partito di centro, europeista, con attenzione ad alcuni temi di diritti civili e con una precisa politica economica. io non voterò PD con ogni probabilità, ma se ci fosse un doppio turno e arrivasse il PD contro uno qualsiasi degli altri citati (LEU lo escludo, perché le possibilità sia tra i primi due partiti sono nulle) non avrei troppe remore a scegliere PD. arrivassero invece due tra lega, FI o M5S, andrei tranquillamente a fare una scampagnata...
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da BackhandWinner »

pocaluce ha scritto:l'errore è proprio pensare che "comunismo = pd", specie dopo 30 anni circa dalla dissoluzione del PCI, anche se teoricamente il PD ne sarebbe discendente. comunque, non capisco perché sarebbe così assurdo votare PD, che è un partito di centro, europeista, con attenzione ad alcuni temi di diritti civili e con una precisa politica economica. io non voterò PD con ogni probabilità, ma se ci fosse un doppio turno e arrivasse il PD contro uno qualsiasi degli altri citati (LEU lo escludo, perché le possibilità sia tra i primi due partiti sono nulle) non avrei troppe remore a scegliere PD. arrivassero invece due tra lega, FI o M5S, andrei tranquillamente a fare una scampagnata...
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da Lyndon79 »

Detto che al Senato annullo la scheda, forse alla Camera voto per Piu' Europa - per fare felice Backhand :lol: .
Piu' che altro, voto tale Fusacchia - che l'ho sentito parlare qui a Londra (in un confronto con altri candidati - tutti mediamente 10 cazzi sopra il medio deputato italico, tra l'altro: anche quello di FI e dei 5 stelle sembravano mediamente ragionevoli :D). Oltre ad essere estremamente preparato e bravo, e a spiccare sopra gli altri, ha detto la frase che ha potenzialmente scacciato il mio astensionismo :D : che uno dei problemi dell'amministrazione italiana (il tizio ha lavorato diversi anni nei ministeri) e' che nei Ministeri ci sono troppi laureati in giurisprudenza :oops: :oops: :lol: (Cacciari mode on - cosa che vado dicendo da 30 anni - Cacciari mode off).
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da Burano »

pocaluce ha scritto:l'errore è proprio pensare che "comunismo = pd", specie dopo 30 anni circa dalla dissoluzione del PCI, anche se teoricamente il PD ne sarebbe discendente. comunque, non capisco perché sarebbe così assurdo votare PD, che è un partito di centro, europeista, con attenzione ad alcuni temi di diritti civili e con una precisa politica economica. io non voterò PD con ogni probabilità, ma se ci fosse un doppio turno e arrivasse il PD contro uno qualsiasi degli altri citati (LEU lo escludo, perché le possibilità sia tra i primi due partiti sono nulle) non avrei troppe remore a scegliere PD. arrivassero invece due tra lega, FI o M5S, andrei tranquillamente a fare una scampagnata...
Dopo la segreteria Bersani, comandano la scena gli ex margherita. Lo stesso Renzi non proviene certo dal PCI.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da Nickognito »

Quello che non capisco, soprattutto, e' parlare del partito comunista come un insieme di eroi e grandi statisti che oggi si rivoltano a vedere i politici.

Si parla di un partito nato col mito dell'Unione Sovietica, che ne ha appoggiato repressioni sanguinarie di democrazia, preso soldi dal KGB e si sciolse perche' cadde il muro di Berlino, con una parte molto consistente del partito che ancora credeva del comunismo sovietico dopo la caduta del muro.

Poi certo, possiamo fare nomi di statisti, sottolineare le differenze rispetto a partiti comunisti di altri paesi e cosi' via.

Ma non capisco che offesa sarebbe dire che il PD non e' come il vecchio partito comunista, ci mancherebbe altro che lo fosse.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da laplaz »

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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da uglygeek »

pocaluce ha scritto:l'errore è proprio pensare che "comunismo = pd", specie dopo 30 anni circa dalla dissoluzione del PCI, anche se teoricamente il PD ne sarebbe discendente. comunque, non capisco perché sarebbe così assurdo votare PD, che è un partito di centro, europeista, con attenzione ad alcuni temi di diritti civili e con una precisa politica economica. io non voterò PD con ogni probabilità, ma se ci fosse un doppio turno e arrivasse il PD contro uno qualsiasi degli altri citati (LEU lo escludo, perché le possibilità sia tra i primi due partiti sono nulle) non avrei troppe remore a scegliere PD. arrivassero invece due tra lega, FI o M5S, andrei tranquillamente a fare una scampagnata...
Il PD non e' un partito comunista, e' chiaro, ma e' comunque discendente diretto del PCI. Dopotutto il suo fondatore fu Walter Veltroni, un comunista. Poi il PD e' nato come unione tra gli ideali della sinistra moderata e quelli delle correnti piu' moderate della DC. La storia personale di Casini in questo senso e' chiarissima: a dissolversi non fu solo il PCI ma anche la DC e Casini non ha mai accettato - finora - che pezzi della DC potessero allearsi con la sinistra, non ha mai accettato il centro-sinistra, e' sempre stato dall'altra parte.
Il PD puo' essere europeista quanto vuole ma se ora Casini si trova a fare comizi sotto i poster di Gramsci e Togliatti qualcosa che non va deve esserci. Oltretutto Casini e' lo stesso che ha candidato nel suo partito Cuffaro dopo che aveva attaccato Falcone, e poi lo ha difeso per anni contro i giudici.
Casini non e' solo Berlusconi-Bossi-Fini, e' anche la DC peggiore. E' un passo indietro anche sui diritti civili.
E' il segno evidente che con Renzi c'e' stato un'OPA ostile nel PD, e' rimasto il nome ma la nuova gestione ne ha fatto praticamente un partito di destra ma senza nemmeno ideologie, un partito che esiste solo per gestire o cogestire il potere. Del resto tutti quelli di sinistra sono usciti o sono stati fatti fuori.

Quindi boh, saranno anche i meno peggio, ma per me non e' una ragione sufficiente per votarli.
Ma il mio discorso era, piu' che altro, che senso ha continuare a chiamarsi PD? Che senso ha fare comizi nelle ex sezioni del PCI? Se volete fare un partito di destra moderato niente da dire, ma almeno cambiategli nome.
Non gli cambiano nome perche' vogliano anche i voti dei vecchi comunisti, di quelli che non sono gia' passati alla Lega o al M5S almeno. Ma cosi' e' davvero una presa in giro.
Ultima modifica di uglygeek il dom feb 18, 2018 6:25 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da BackhandWinner »

Lyndon79 ha scritto:Detto che al Senato annullo la scheda, forse alla Camera voto per Piu' Europa - per fare felice Backhand :lol: .
Piu' che altro, voto tale Fusacchia - che l'ho sentito parlare qui a Londra (in un confronto con altri candidati - tutti mediamente 10 cazzi sopra il medio deputato italico, tra l'altro: anche quello di FI e dei 5 stelle sembravano mediamente ragionevoli :D). Oltre ad essere estremamente preparato e bravo, e a spiccare sopra gli altri, ha detto la frase che ha potenzialmente scacciato il mio astensionismo :D : che uno dei problemi dell'amministrazione italiana (il tizio ha lavorato diversi anni nei ministeri) e' che nei Ministeri ci sono troppi laureati in giurisprudenza :oops: :oops: :lol: (Cacciari mode on - cosa che vado dicendo da 30 anni - Cacciari mode off).
Boh, di tutti i problemi italici non mi sembra di certo il più grave.
Comunque, bene :oops:
Ma perché devi annullare la scheda al Senato? :roll:
Pensa che io ho Sbirro Minniti alla Camera nel mio Collegio uninominale... :x (e Bonelli al Senato, anche qui non c'è da fare salti di gioia). Ma insomma, annullare no, anche se mi ovviamente mi limiterò a esprimere il voto solo alla lista (vabbè :))
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto: Il PD puo' essere europeista quanto vuole ma se ora Casini si trova a fare comizi sotto i poster di Gramsci e Togliatti qualcosa che non va deve esserci.


Ma perche', dirsi democratici e lottare per i diritti sotto il poster del fucilatore di Nagy non e' segno che qualcosa non va?
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto: Il PD puo' essere europeista quanto vuole ma se ora Casini si trova a fare comizi sotto i poster di Gramsci e Togliatti qualcosa che non va deve esserci.


Ma perche', dirsi democratici e lottare per i diritti sotto il poster del fucilatore di Nagy non e' segno che qualcosa non va?

Appunto la foto e' ancora li'. Forse il PD e' stato un controsenso dall'inizio, non saprei darti torto, ma certo prendere politici di destra come Casini e aspettarsi il voto dagli ex compagni non rende le cose meno assurde.
Ultima modifica di uglygeek il dom feb 18, 2018 6:30 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da BackhandWinner »

uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto: Ma perche', dirsi democratici e lottare per i diritti sotto il poster del fucilatore di Nagy non e' segno che qualcosa non va?
Appunto il poster e' ancora li'. Forse il PD e' stato un controsenso dall'inizio, non saprei darti torto
Questo sicuramente. :)
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da uglygeek »

BackhandWinner ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto: Ma perche', dirsi democratici e lottare per i diritti sotto il poster del fucilatore di Nagy non e' segno che qualcosa non va?
Appunto il poster e' ancora li'. Forse il PD e' stato un controsenso dall'inizio, non saprei darti torto
Questo sicuramente. :)
E tu lo voti. E ti aspetti cose buone? Quella foto di Casini e' gia' la foto di una sconfitta, comunque vada.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da Lyndon79 »

BackhandWinner ha scritto:
Lyndon79 ha scritto:Detto che al Senato annullo la scheda, forse alla Camera voto per Piu' Europa - per fare felice Backhand :lol: .
Piu' che altro, voto tale Fusacchia - che l'ho sentito parlare qui a Londra (in un confronto con altri candidati - tutti mediamente 10 cazzi sopra il medio deputato italico, tra l'altro: anche quello di FI e dei 5 stelle sembravano mediamente ragionevoli :D). Oltre ad essere estremamente preparato e bravo, e a spiccare sopra gli altri, ha detto la frase che ha potenzialmente scacciato il mio astensionismo :D : che uno dei problemi dell'amministrazione italiana (il tizio ha lavorato diversi anni nei ministeri) e' che nei Ministeri ci sono troppi laureati in giurisprudenza :oops: :oops: :lol: (Cacciari mode on - cosa che vado dicendo da 30 anni - Cacciari mode off).
Boh, di tutti i problemi italici non mi sembra di certo il più grave.
No no, sono arrivato a concludere che l'ottuso leguleismo (?) italico e' un problema assai rilevante del paese - che infesta il funzionamento della macchina amministrativa, ministeriale e giudiziaria; la produzione e implementazione delle leggi.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto: Appunto la foto e' ancora li'. Forse il PD e' stato un controsenso dall'inizio, non saprei darti torto, ma certo prendere politici di destra come Casini e aspettarsi il voto dagli ex compagni non rende le cose meno assurde.
si', ma cosa non e' assurdo, la Lega Nord in Sicilia? Il partito che nasce dalle ceneri del partito fascista e ancora votato da fascisti? Il partito di un singolo uomo corrotto, moribondo e incandidabile? Il partito di un comico con gente presa a caso?

Casini toglie voti, per me, ma non perche' sia assurdo, sono assurdi anche i cittadini :)
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da Nickognito »

Lyndon79 ha scritto:
No no, sono arrivato a concludere che l'ottuso leguleismo (?) italico e' un problema assai rilevante del paese - che infesta il funzionamento della macchina amministrativa, ministeriale e giudiziaria; la produzione e implementazione delle leggi.
si pensasse a problemi come questi, in campagna elettorale, sarebbe meglio... Ma interesserebbe solo a Lyndon e pochi altri.
Ultima modifica di Nickognito il dom feb 18, 2018 6:37 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da pocaluce »

beh infatti non si chiamano più PCI, hanno tolto il "di sinistra" da qualsiasi riferimento politico e di nomenclatura, l'unica cosa che rimane probabilmente son le sedi fisiche (nemmeno tutte, alcune le hanno prese rifondazione). poi che casini faccia schifo e sia una cosa che stona vederlo sotto a gramsci e berlinguer siamo d'accordo, ma se andiamo a vedere gli altri partiti, di impresentabili a vario titolo ne troviamo quanti ne vuoi e per i motivi più vari (e nel PD stesso ce n'è altri eh, mica solo casini che, per inciso, non credo detterà alcuna linea politica). sul resto mi son espresso prima: lungi dall'essere il mio partito di riferimento, non ho motivi per votarli, ma non vedo perché il PD, da tuo post precedente, sarebbe comprensibile che uno voglia votare lega o FI, M5S o grasso e non il PD. francamente, non vedo troppe differenze, a ribasso ahimé, ma diciamo che se una persona mediamente di centro, con idee più o meno liberali a livello di diritti civili e con una logica europeista a livello economico deve sceglere un partito, prende il PD prima degli altri.
poi chiaro, si potrebbe parlare della "scomparsa" della sinistra, del perché le classi più basse abbiano abbandonato non tanto il PD (che si capisce) ma non cerchino alternative alla sinistra di questo per buttarsi nelle fauci di leghisti o grillini vari se non ancor più a destra. e la lotta all'immigrazione può essere una ragione, ma non capisco come non venga il minimo dubbio che una volta "eliminati" i migranti come promette salvini o casapound (mettiamo nell'ipotesi eh, la vedo assai difficile), si trovi qualche altro capro espiatorio come ha già dimostrato la lega nel passato e che tra i colpevoli futuri ci possano essere anche tanti dei votanti che inneggiano all'affondare i barconi...
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto: Appunto la foto e' ancora li'. Forse il PD e' stato un controsenso dall'inizio, non saprei darti torto, ma certo prendere politici di destra come Casini e aspettarsi il voto dagli ex compagni non rende le cose meno assurde.
si', ma cosa non e' assurdo, la Lega Nord in Sicilia? Il partito che nasce dalle ceneri del partito fascista e ancora votato da fascisti? Il partito di un singolo uomo corrotto, moribondo e incandidabile? Il partito di un comico con gente presa a caso?

Casini toglie voti, per me, ma non perche' sia assurdo, sono assurdi anche i cittadini :)
Beh, un partito che nasce dalle ceneri del partito fascista e ancora votato da fascisti mi sembra coerente, invece :-)
Per il resto, hai ragione, la lega e' nata cercando la secessione ed e' diventata un partito nazionalista, Berlusconi e' troppo vecchio per essere credibile (ma intanto il piano del PD e' di allearcisi), il M5S e' indescrivibile.
Mi sembra che siamo in uno stato di crisi terminale della democrazia, in Italia.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da Nickognito »

E la Bonino, ex alleata di Berlusconi, che si candida col PD dicendo esplicitamente che il PD non le piace ma vuole essere eletta grazie ai loro voti, e' considerata il principale modello virtuoso :)
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:
Lyndon79 ha scritto:
No no, sono arrivato a concludere che l'ottuso leguleismo (?) italico e' un problema assai rilevante del paese - che infesta il funzionamento della macchina amministrativa, ministeriale e giudiziaria; la produzione e implementazione delle leggi.
si pensasse a problemi come questi, in campagna elettorale, sarebbe meglio... Ma interesserebbe solo a Lyndon e pochi altri.
C'e' una ragione se in Italia la macchina amministrativa e' cosi' leguleia, incomprensibile e cervellotica.
Le ragioni le spiegava gia' Manzoni due secoli fa, non sono cambiate, gli italiani sono sempre gli stessi.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da BackhandWinner »

uglygeek ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:
uglygeek ha scritto: Appunto il poster e' ancora li'. Forse il PD e' stato un controsenso dall'inizio, non saprei darti torto
Questo sicuramente. :)
E tu lo voti. E ti aspetti cose buone? Quella foto di Casini e' gia' la foto di una sconfitta, comunque vada.
Ho fatto anche di peggio che soltanto votarlo. :)
Ma il 4 marzo per fortuna ho un'alternativa. Diciamo che adesso è 'solo' un alleato. :)
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da Burano »

Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto: Il PD puo' essere europeista quanto vuole ma se ora Casini si trova a fare comizi sotto i poster di Gramsci e Togliatti qualcosa che non va deve esserci.


Ma perche', dirsi democratici e lottare per i diritti sotto il poster del fucilatore di Nagy non e' segno che qualcosa non va?


La figura di Togliatti e in generale del PCI come ben saprai sono molto controversi ma più complessi di come li hai liquidati tu :-) Per farla breve ,sin solito dire che predicavano male ma razzolavano piuttosto bene. Hanno il merito storico di aver alfabetizzato politicamente milioni di persone. In quella vignetta si sottolinea il carisma e il rigore politico della vecchia scuola PCI rispetto al Casini di turno.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da Nickognito »

Ovviamente Togliatti ha una statura un po' diversa da un Di Maio. Purtroppo, pero', ha anche razzolato piuttosto male, per i canoni di oggi.

Di fatto, il PCI non e' slegato, nella sua storia, dai mali, delitti e problemi del comunismo. Di fatto l'ideologia del PCI oggi e' condivisa da meno dell'1% degli europei, piu' o meno. Era una ideologia che e' fallita. Chi critica il PD perche' non la rispetta farebbe bene a unirsi a quei pochi che esistono e ancora credono nel comunismo originario, anche ottime persone (e peraltro, anche loro non rispecchiano il PCI, rispecchiano magari Lenin). Il PD schifoso di adesso e' un partito capace di governare anni, sostenendo la democrazia, e gli si chiede di rispettare una ideologia filototalitaria che e' sostanzialmente morta anche per quasi tutti quelli che ci credevano.

E come vuoi che non ci sia confusione in un elettorato (parlo di quello over 50) le cui ideologie sono morte e che pero' ancora continua a sostenerle nel ricordo?

Certo, nel PCI c'era molto altro. Il buono lo si puo' prendere da chiunque. Ma si parla di un partito che e' morto a causa della caduta del Muro di Berlino, con un terzo del partito che sosteneva ancora i valori precedenti. E questo accade anche nei votanti.

Quando si parla di sinistra, invece, sembra si parli di milioni di italiani virtuosi che credono in un ideale da un secolo e traditi dagli incapaci politici di oggi.

Insomma, un Obama a me sembra piu; vicino alla vecchia DC che non al vecchio PCI, se proprio si vuole scegliere un paragone. Al limite al PSI. Chi passa da Togliatti ad Obama cambia sponda di 160 gradi, piu' o meno.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da NK7 »

In linea di massima concorderei, ma mi sfugge in quale passo di Marx si proponga il comunismo come ideologia filototalitaria. Poi che terzi l'abbiano interpretata come tale è altro discorso.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

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Sì ma io concedo anche che fin dalla svolta di Salerno Togliatti che certo non difettava di realismo politico, sapendo che l'italia sarebbe stata nella zona di influenza Usa e questi mai avrebbero permesso loro la presa del potere con le cattive ma neppure con le buone, fece buon viso a cattivo gioco e sposò i valori democratici. Può
Darsi. Ma la storia non si fa coi se né con supposizioni sia pur non palesemente infondate. Alla fine quel che conta è la prassi. E nel caso del PCI questa fu democratica e parlamentare. E al di là dei discorsi legati a una geopolitica da guerra fredda, ha preso milioni di operai rozzi che volevan rovesciare tutto e li ha educati ai valori costituzionali e liberali. E di certo strada facendo la conversione a quei valori divenne sincera. Poi certo col senno di poi avrebbero dovuto aver piu coraggio e mollar prima la zavorra sovietica..
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da NK7 »

http://www.repubblica.it/politica/2018/ ... 189190988/

"La flat tax porterà a una straordinaria emersione del sommerso, con un aumento delle entrate dello Stato. Convincerà chi ha evaso le tasse fino ad ora a pagarla per un senso di giustizia e di convenienza."

:lol: :lol: :lol:

Mi vedo già le schiere di liberi professionisti smaniosi di redimersi con la flat tax a dormire sull'uscio dei commercialisti.

Sul serio, se la gente crede a queste belinate meritiamo l'estinzione.
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alessandro
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da alessandro »

BackhandWinner ha scritto:
uglygeek ha scritto:
BackhandWinner ha scritto: Questo sicuramente. :)
E tu lo voti. E ti aspetti cose buone? Quella foto di Casini e' gia' la foto di una sconfitta, comunque vada.
Ho fatto anche di peggio che soltanto votarlo. :)
Ma il 4 marzo per fortuna ho un'alternativa. Diciamo che adesso è 'solo' un alleato. :)
Cosa? Sei o eri candidato pd?

Comunque casini no, già ogni volta che pensavo al pf al governo alleato ad Alfano e verdini stavo male.
Il testone di verdini mi indispone come poche altre cose.
Casini, come detto ha la colpa di essere stato anni legato a cuffaro, aver detto “ per cuffaro garantisco io” una volta condannato per mafia doveva sparire.

Comunque secondo i sondaggi qui al nord posso anche starmene a casa, tanto ha già stravinto la lega con appoggio del pregiudicato incandidabile. Dovrebbero non approvare il simbolo con scritto Berlusconi presidente, presidente di che? Manco del Milan.

Il pd è alla fine un partito di destra moderno, attento ai diritti e meno razzista degli altri.

Certo che la scelta è ogni volta più deprimente.

Una volta, quando ero in difficoltà votavo i Verdi, ora non so...

Ieri notte ho visto un tipo che era di un partito “10 volte meglio” oh 10 volte meglio! Se esiste davvero voto per loro, cioè... non una ma 10 volte meglio.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:
uglygeek ha scritto: E tu lo voti. E ti aspetti cose buone? Quella foto di Casini e' gia' la foto di una sconfitta, comunque vada.
Ho fatto anche di peggio che soltanto votarlo. :)
Ma il 4 marzo per fortuna ho un'alternativa. Diciamo che adesso è 'solo' un alleato. :)
Cosa? Sei o eri candidato pd?

Comunque casini no, già ogni volta che pensavo al pf al governo alleato ad Alfano e verdini stavo male.
pf: partito fascista? :)
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da Nickognito »

Burano ha scritto:Sì ma io concedo anche che fin dalla svolta di Salerno Togliatti che certo non difettava di realismo politico, sapendo che l'italia sarebbe stata nella zona di influenza Usa e questi mai avrebbero permesso loro la presa del potere con le cattive ma neppure con le buone, fece buon viso a cattivo gioco e sposò i valori democratici. Può
Darsi. Ma la storia non si fa coi se né con supposizioni sia pur non palesemente infondate. Alla fine quel che conta è la prassi. E nel caso del PCI questa fu democratica e parlamentare. E al di là dei discorsi legati a una geopolitica da guerra fredda, ha preso milioni di operai rozzi che volevan rovesciare tutto e li ha educati ai valori costituzionali e liberali. E di certo strada facendo la conversione a quei valori divenne sincera. Poi certo col senno di poi avrebbero dovuto aver piu coraggio e mollar prima la zavorra sovietica..
Lasciamo stare il fatto che, probabilmente, fosse stato per il partito comunista e basta, in altri contesti storici, appunto probabilmente non avremmo avuto nemmeno una democrazia. Il che non mi pare un problema da poco, eh, anche se non e' un 'fatto'.

Mi chiedo cosa penserebbe una persona di sinistra di oggi se Renzi affiancasse Putin nell'aggressione e repressione della democrazia in un paese europeo, facendone fucilare il leader e chiedendo a Putin di farlo pero' dopo il 4 marzo, per non perdere voti. Questo per parlare di fatti, non di supposizioni.

Sara' peggio difendere la Boschi? Dire di uscire dalla politica e poi non farlo? Mostrare il contocorrente in diretta tv?

A me sembra che si usino sempre due pesi e due misure.

Con il centro-destra, questo accade di meno. E' ovvio che rimpiangiamo, come per il PCI, la statura dei politici di una volta. Avercene, di abili come Andreotti. Se ne sente certo la mancanza. Altro che Casini. Pero' sappiamo anche dei lati oscuri di Andreotti e lo si rimpiange fino a un certo punto.

Poi, ovviamente, come dicevate, Marx non e' che fosse Stalin. Ma il PCI era legato a Stalin, non a Marx. Molti se ne sono andati per questo dal partito, ed esisteva in Italia un partito socialista, non dimenticherei.

Poi il PCI ebbe grandi meriti, non solo a livello nazionale, anche nei rapporti con l'Unione Sovietica. Pero' non prendiamoci in giro e diciamo chiaramente che l'ideologia delle due generazioni precedenti alla mia su cui si basa la sinistra italiana era una ideologia legata al totalitarismo e alla violenza. Questo non per dire che se tuo padre era comunista allora voleva uccidere tutti gli oppositori e non magari, semplicemente, essere dalla parte dei lavoratori contro le ingiustizie. Ma per dire che l'ideologia aveva un forte legame con quanto accaduto storicamente, non era un generale socialismo di ispirazione marxista. Come uno del MSI non sara' stato iun fascista, ma aveva quel tipo di ispirazione.

Per cui non capisco bene questo rifarsi alle radici tradite del PD, visto che le radici sono pure marce e contraddittorie. Se poi mi si dice che i politici di oggi dovrebbero avere la statura di quelli di un tempo, beh, sono il primo ad approvare.

Ma la sinistra europea vive sempre in questo grande contradditorio, essere passata dall'URSS alla democrazia odierna, dall'anticapitalismo completo al capitalismo di adesso. Poi, improvvisamente, se uno e' un ancora un po' piu' capitalista, arriva la gente che insorge, di aver tradito.

Come dire: io ero parte di un partito ateo militante, che poi diventa cristiano ufficialmente, con messa tutti i giorni. Arriva uno che vuole aggiungere una visita del vescovo ogni 15 giorni e imembri del partito insorgono dicendo 'eh, cosa vuole questo, gli atei di 50 anni fa si rivolterebbero nella tomba'. Non ha senso.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da laplaz »

Ho guardato tutti i candidati del mio collegio.

Probabilmente voterò per LEU alla camera e per il PD al senato.

I candidati di FI e Lega sono a dir poco imbarazzanti.
Nemmeno malaccio quelli del M5S.

Regione non ci ragiono nemmeno che tanto è inutile.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da Zonker »

alessandro ha scritto: ...

Una volta, quando ero in difficoltà votavo i Verdi, ora non so...

Ieri notte ho visto un tipo che era di un partito “10 volte meglio” oh 10 volte meglio! Se esiste davvero voto per loro, cioè... non una ma 10 volte meglio.
Bazzico poco, ma alessandro è sempre "mmmh, per me, numero uno!" (cit.). Io invece vorrei dare un voto per far vincere la coalizione di centro-destra senza votarla, quindi sicuramente non voterò PD. Penso che opterò per il "voto INutile". Perché se l'ultima volta il governo è durato tre anni, stavolta c'è la speranza che dopo sei mesi abbiamo i panzer al Brennero.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da alessandro »

laplaz ha scritto:Ho guardato tutti i candidati del mio collegio.

Probabilmente voterò per LEU alla camera e per il PD al senato.

I candidati di FI e Lega sono a dir poco imbarazzanti.
Nemmeno malaccio quelli del M5S.

Regione non ci ragiono nemmeno che tanto è inutile.
In Lombardia si vota e a””sinistra”” c’è Gori, che mi sembra un mezzo coglione ma lo conosco solo per metà.
Ma tanto al nord è tutto deciso.
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laplaz
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da laplaz »

Ho letto per sommi capi i programmi economici dei partiti, sono tutti basati su fantasie irrealizzabili, e pertanto totalmente inapplicabili.
Ipotizzano tutti quanti crescite del PIL a livelli percentuali del tutto irrealizzabili in economie mature come quelle UE, oltre che ovviamente fare sempre affidamento sul fantomatico recupero dell'evasione che non può mai mancare.

Il PD è quello che "spende" meno, a fine legislatura nel 2022 prevedono un "cauto" +3,5% del PIL :lol:
Non parliamo di FI, Lega e M5S (quello dei pentastellati è proprio fantasia pura).
Anche LEU non scherza niente, ma come detto il loro non assomiglia nemmeno a un programma, è più una linea di intenti generica.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da s&v »

laplaz ha scritto:Ho letto per sommi capi i programmi economici dei partiti, sono tutti basati su fantasie irrealizzabili, e pertanto totalmente inapplicabili.
Ipotizzano tutti quanti crescite del PIL a livelli percentuali del tutto irrealizzabili in economie mature come quelle UE, oltre che ovviamente fare sempre affidamento sul fantomatico recupero dell'evasione che non può mai mancare.

Il PD è quello che "spende" meno, a fine legislatura nel 2022 prevedono un "cauto" +3,5% del PIL :lol:
Non parliamo di FI, Lega e M5S (quello dei pentastellati è proprio fantasia pura).
Anche LEU non scherza niente, ma come detto il loro non assomiglia nemmeno a un programma, è più una linea di intenti generica.
Ho letto anch'io, e ti quoto in toto, sono davvero tutti imbarazzanti.

Onestamente la forma di governo democrazia nel 2018 in Italia è palesemente disfunzionale. Si dovrebbe davvero cercare una nuova soluzione.
Non mi stupirebbe un colpo di stato in un'Italia fuori dall'UE. Cosi' invece sarei molto sorpreso.
Ma il 5 marzo potrebbe iniziare un periodo turbolento della storia recente del paese.

Io non votero', convinto come sono che gli italiani all'estero non debbano votare (soprattutto quelli che non hanno la minima intenzione di tornarsene a casa).
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da miggen »

laplaz ha scritto:
miggen ha scritto:A meno che uno consideri la flex tax la soluzione
Ma che è sta "flex tax" che citi continuamente? :)

"Programma" di LEU, come dicevo, piuttosto nebuloso http://www.repubblica.it/economia/2018/ ... P1-S2.4-T1
Però un voto di fiducia a Grasso non mi dispiacerebbe considerando la serietà della persona.
Si scusa, Flat tax :lol: :lol:
Non so perché mi ero fissato con flex tax (che considerando il nome è proprio l'opposto della proposta del centrodestra :) )
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da laplaz »

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... a/4176350/

Grande Berlusca, ha già aperto la campagna acquisti in anticipo :lol:
E' troppo avanti.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da Zonker »

laplaz ha scritto:https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... a/4176350/

Grande Berlusca, ha già aperto la campagna acquisti in anticipo :lol:
E' troppo avanti.
Berlusconi, Berlusconi ... :roll: :roll: :roll: è per caso parente di questo Berlusconi qui:

«M5s mi ricorda un partito di un mio amico ceco che fece il partito degli arrabbiati. Che ha vinto le elezioni. È il partito di chi, in Italia, è indignato da quello che ha visto, oltre 300 cambi di partito», ha proseguito il leader di Forza Italia. «Bisogna cambiare la Costituzione e introdurre il vincolo di mandato: chi è eletto con un partito non può cambiare».

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/p ... 87951.html
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da Nasty »

laplaz ha scritto:https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... a/4176350/

Grande Berlusca, ha già aperto la campagna acquisti in anticipo :lol:
E' troppo avanti.
Genio
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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