Governo Conte: Aspettando Rousseau
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Ho deciso di dare il mio voto odierno alla coalizione SUNING, estrema Cina perchè approvo il loro programma di Austerity che porterà al risanamento del bilancio italico nel breve periodo visto che prevede:
1) Taglio totale della sanità pubblica (se volete un medico, un infermiere, un OSS ve li pagate voi 0 a carico dello Stato). Inoltre le siringhe e le flebo ve le portate da casa, se volete quelle dell'Ospedale si utilizzeranno quelle riciclate;
2) La scuola?Chiusa definitivamente e insegnanti mandati a casa. Chi ha studiato bene gli altri si arrangiano con le ripetizioni. Gli edifici saranno trasformati in musei chiaramente a pagamento per tutti;
3) Strade e viabilità. Nessun rifacimento previsto. Se si sfasciano camminate sulle pietre;
4) Licenziamento di tutti gli statali impiegati nelle istituzioni pubbliche, assunzione solo dei volontari a parametro 0;
5) Abolizione dei trasporti pubblici. Andate a piedi altrimenti vi state a casa.
Azzera il debito, Vota Zhang
1) Taglio totale della sanità pubblica (se volete un medico, un infermiere, un OSS ve li pagate voi 0 a carico dello Stato). Inoltre le siringhe e le flebo ve le portate da casa, se volete quelle dell'Ospedale si utilizzeranno quelle riciclate;
2) La scuola?Chiusa definitivamente e insegnanti mandati a casa. Chi ha studiato bene gli altri si arrangiano con le ripetizioni. Gli edifici saranno trasformati in musei chiaramente a pagamento per tutti;
3) Strade e viabilità. Nessun rifacimento previsto. Se si sfasciano camminate sulle pietre;
4) Licenziamento di tutti gli statali impiegati nelle istituzioni pubbliche, assunzione solo dei volontari a parametro 0;
5) Abolizione dei trasporti pubblici. Andate a piedi altrimenti vi state a casa.
Azzera il debito, Vota Zhang
Il giorno in cui Federer appenderà la racchetta al chiodo capiremo la differenza.Quelli che si commuoveranno saranno coloro che amano il tennis.Tutti gli altri no.Tutti gli altri avranno visto sempre e solo due persone che si scambiano una pallina gialla.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Bello votare per i centri sociali ridacchiando: Viva il Caos, Viva Maduro!ameba ha scritto:Son rientrati tutti e tre i figli per le votazioni . In casa siam felici come Pasque ( io e la mogliettina, ma anche i figliucci ; c' è musica a palla e stiam preparando l' ape in attesa di altri amici e parenti, tra un po' si scatenerà l' inferno ).
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
paoolino ha scritto:Alta affluenza in regioni rosse Emilia Toscana e Umbria.
Liberi e uguali primo partito
In che senso?
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Nel senso che le regioni rosse non voteranno pd ma liberi e uguali ( dai sto cazzeggiando)Nasty ha scritto:paoolino ha scritto:Alta affluenza in regioni rosse Emilia Toscana e Umbria.
Liberi e uguali primo partito
In che senso?
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Per ora le consuete percentuali da grassi nello yogurt.Johnny Rex ha scritto:Possibile, stessa sensazione avvertita anche quibabaoriley ha scritto: Secondo amici Casa Pound farà il botto, spero tanto si sbaglino.
F.F.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Per me anche l'1% è troppo, per un partito dichiaratamente fascista.NK7 ha scritto:Per ora le consuete percentuali da grassi nello yogurt.Johnny Rex ha scritto:Possibile, stessa sensazione avvertita anche quibabaoriley ha scritto: Secondo amici Casa Pound farà il botto, spero tanto si sbaglino.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Sì ma si temeva potessero superare la soglia di sbarramento. Certo possono celebrare il trionfo su Forza Nuova (0,05% ) nella classifica speciale per i disturbati gravi.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Disfatta del centrosinistra ovunque.
A Reggio Emilia Lega pare primo partito
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Renzi con la sua spocchia e il sui negare la realtà è riuscito ad arrivare al 19%.... Risultato straordinario partendo dal 40% di tre anni fa.
Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Salvini ha preso la Lega da Bossi al 4% e l'ha portata al 18%.
Un movimento creato dal nulla da un comico dopo aver preso un quarto dei voti alle sue prime elezioni dopo 5 anni prende un terzo.
Il candidato-ladro-espulso del M5S Andrea Cecconi a Pesaro ha battuto il ministro Minniti.
Un movimento creato dal nulla da un comico dopo aver preso un quarto dei voti alle sue prime elezioni dopo 5 anni prende un terzo.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Risultati esattamente come previsto, stavolta nessuna sorpresa dalle elezioni.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Beh, insomma. Il M5S era dato a 3-4% in meno, il PD a 3-4% in piu', i voti di Lega e FI nei sondaggi dovevano essere scambiati, LeU doveva avere come minimo il doppio dei voti. Differenze non abissali, ma molto significative per il dopo-voto visto che invece di Gentiloni con grandi intese PD+FI ci troveremo un governo Di Maio o un governo Salvini.Nickognito ha scritto:Risultati esattamente come previsto, stavolta nessuna sorpresa dalle elezioni.
Da notare che Mentana e' ancora li' dalle 22 di ieri...
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
previsto da me, ovvio. Il PD dicevo che non avrebbe raggiunto il 20, la Lega che avrebbe trionfato, con Berlusconi dietro, M5S sarebbe stato intorno al 30 LEU un fallimento.uglygeek ha scritto:Beh, insomma. Il M5S era dato a 3-4% in meno, il PD a 3-4% in piu', i voti di Lega e FI nei sondaggi dovevano essere scambiati, LeU doveva avere come minimo il doppio dei voti.Nickognito ha scritto:Risultati esattamente come previsto, stavolta nessuna sorpresa dalle elezioni.
Prevedere Berlusconi avanti a Salvini per me era proprio fantapolitica, ma anche un PD stabile al 25, boh. Poi che Berlusconi si avvicinasse piu' a Salvini di quanto ha fatto, ilPD prendesse un po' di piu' e il M5S un po' meno era possibile, ma non certo il 4%, boh, a volte non capisco dove vivano le persone. Quello che temevo e non e' successo, semmai, e' un risultato migliore dell'estrema destra (non leghista, ovvio).
Che poi adesso si sentiranno dire le solite cose illogiche, tipo che gli Italiani vogliono la Lega e rifiutano il PD, anche se i due partiti avranno gli stessi voti (anzi, il PD dovrebbe essere meglio).
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Devi anche considerare come Salvini fino a pochi anni fa trattava meta' del paese. Visto che ovviamente la Lega non potra' mai vincere o prendere tanti voti da Roma (compresa) in giu', arrivare alla pari del PD non e' una cosa da poco.Nickognito ha scritto:Che poi adesso si sentiranno dire le solite cose illogiche, tipo che gli Italiani vogliono la Lega e rifiutano il PD, anche se i due partiti avranno gli stessi voti (anzi, il PD dovrebbe essere meglio).
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Fidati, ha preso tanti voti anche al sud...
Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Io ve l'avevo detto che il PD era invotabile ed era meglio piuttosto votare FI per mitigare la Lega.
E adesso ci becchiamo Salvini premier
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Beh, ma un partito populista nazionale prende il 30%, infatti, mica il 18.uglygeek ha scritto:Devi anche considerare come Salvini fino a pochi anni fa trattava meta' del paese. Visto che ovviamente la Lega non potra' mai vincere o prendere tanti voti da Roma (compresa) in giu', arrivare alla pari del PD non e' una cosa da poco.Nickognito ha scritto:Che poi adesso si sentiranno dire le solite cose illogiche, tipo che gli Italiani vogliono la Lega e rifiutano il PD, anche se i due partiti avranno gli stessi voti (anzi, il PD dovrebbe essere meglio).
Che poi e' raro che un paese non abbia nessun partito tradizionale di centrodestra, tranne quello di una vecchia mummia che aveva un partito personale. Non e' che Salvini si dividesse dei voti con la Merkel, che so, correva un po' nel vuoto.
Ma ripeto, non e' quello il punto, il punto e' che il governo di un paese non si fa in base ai miglioramenti o peggioramenti o previsioni, si fa in base ai voti. Se Salvini governa e Renzi no perche' il M5S trova l'alleanza con loro e' un conto, ma il potere politico di un partito dipende dai risultati elettorali, non considerazioni accessorie. E la Lega e' lontanissima dal primo partito italiano e, nella migliore delle ipotesi, e' seconda a pari merito e sta sotto il 20%.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Anche qui, non capisco. FI e' molto lontano dalla Lega, se avesse avuto anche il 3% in piu' non credo avrebbe mitigato nulla... Avrebbe solo aumentato il rischio che il centrodestra raccattasse qualcun altro per governare e mettere Salvini Premier.laplaz ha scritto:Io ve l'avevo detto che il PD era invotabile ed era meglio piuttosto votare FI per mitigare la Lega.
Se si voleva mitigare la Lega in una coalizione di governo, si sarebbe dovuto votare semmai M5S.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Secondo te è meglio così?Nickognito ha scritto:Anche qui, non capisco. FI e' molto lontano dalla Lega, se avesse avuto anche il 3% in piu' non credo avrebbe mitigato nulla... Avrebbe solo aumentato il rischio che il centrodestra raccattasse qualcun altro per governare e mettere Salvini Premier.laplaz ha scritto:Io ve l'avevo detto che il PD era invotabile ed era meglio piuttosto votare FI per mitigare la Lega.
Se si voleva mitigare la Lega in una coalizione di governo, si sarebbe dovuto votare semmai M5S.
Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Comunque io sono anche stanco di un certo elitismo. Alla fine dei conti la democrazia e' cosi', la gente vota e se vota per un partito piuttosto che per un altro ci sono anche delle ragioni. E' vero persino per Trump negli Stati Uniti, figuriamoci per noi in Italia.
Non si puo' certo dire che Di Maio avesse il controllo dell'opinione pubblica tramite controllo dei media, ad esempio. E nemmeno Salvini (semmai Berlusconi).
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
E chi è che dice il contrario? Però se permetti sono piuttosto preoccupato di trovarmi Salvini premier.uglygeek ha scritto:Comunque io sono anche stanco di un certo elitismo. Alla fine dei conti la democrazia e' cosi', la gente vota e se vota per un partito piuttosto che per un altro ci sono anche delle ragioni. E' vero persino per Trump negli Stati Uniti, figuriamoci per noi in Italia.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
E' anche possibile che se i M5S non trovano improbabili accordi con altri partiti si torni presto a votare. In questo caso senza PD (che si sciogliera', credo) e senza Berlusconi (ormai davvero troppo vecchio, mezza FI confluira' nella Lega), a questo punto diventera' davvero uno scontro Nord-Sud Lega contro M5S.laplaz ha scritto:E chi è che dice il contrario? Però se permetti sono piuttosto preoccupato di trovarmi Salvini premier.uglygeek ha scritto:Comunque io sono anche stanco di un certo elitismo. Alla fine dei conti la democrazia e' cosi', la gente vota e se vota per un partito piuttosto che per un altro ci sono anche delle ragioni. E' vero persino per Trump negli Stati Uniti, figuriamoci per noi in Italia.
Non si puo' certo dire che Di Maio avesse il controllo dell'opinione pubblica tramite controllo dei media, ad esempio. E nemmeno Salvini (semmai Berlusconi).
Secessione di chi? Dell'Alto Adige?
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Ma perchè si dovrebbe tornare a votare? Il CDX troverà facilmente un appoggio politico per governare, basta "convincere" un paio di nomi che ti portano una 15ina di seggi a testa.uglygeek ha scritto:E' anche possibile che se i M5S non trovano improbabili accordi con altri partiti si torni presto a votare. In questo caso senza PD (che si sciogliera', credo) e senza Berlusconi (ormai davvero troppo vecchio, mezza FI confluira' nella Lega), a questo punto diventera' davvero uno scontro Nord-Sud Lega contro M5S.laplaz ha scritto:E chi è che dice il contrario? Però se permetti sono piuttosto preoccupato di trovarmi Salvini premier.uglygeek ha scritto:Comunque io sono anche stanco di un certo elitismo. Alla fine dei conti la democrazia e' cosi', la gente vota e se vota per un partito piuttosto che per un altro ci sono anche delle ragioni. E' vero persino per Trump negli Stati Uniti, figuriamoci per noi in Italia.
Non si puo' certo dire che Di Maio avesse il controllo dell'opinione pubblica tramite controllo dei media, ad esempio. E nemmeno Salvini (semmai Berlusconi).
Certo, se rimangono fermi con Salvini premier è più dura, ma se riuscissero a far passare Tajani (non so come sinceramente, ma con Berlusconi tutto è possibile) è già fatta.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Considerazioni.
1. Ogni vent'anni bisogna rinnovare e cambiare.
I partiti tradizionali non lo hanno fatto, Forza Italia, o hanno fallito la rottamazione, PD, e sono stati puniti ovviamente anche i vecchi tromboni di Leu.
2. Stravince la Lega.
Il voto non si è convogliato su fascismi di varia natura, la stessa Meloni ha un risultato scarso considerando la situazione e lo tsunami dei partiti tradizionali.
La Lega è un partito strutturato, tra alti e bassi ha percentuali a 2 cifre al Nord da 20 anni.
Ha saputo rinnovarsi e oggi si prende il ricchissimo dividendo.
3. M5S e sinistra.
La sinistra è morta, come in tutta Europa, non ha più linguaggio per intercettare la società, sia nelle sue forme moderate che in quelle estreme.
Ma se in Europa quei voti vanno a destra, in Italia molti di questi voti di sinistra sono finiti sui 5s che in parte sono costola della sinistra.
Si riparte da qua, dialogando con i 5s, imparando anche.
4. Che succederà?
Per me in Italia questo risultato è buono.
E nel complesso hanno vinto partiti che a me non spaventano anche se non mi piacciono.
E' un risultato che fa chiarezza, i voti si sono convogliati ben bene su 2 partiti che insieme hanno più del 50%.
Un rinnovamento necessario che vede in pole i partiti più nuovi più freschi.
Una lezione per molti vecchi tromboni ed anche per nuovi tromboni.
Spero che venga capita invece di usare vecchi arnesi e vecchi slogan inutili.
1. Ogni vent'anni bisogna rinnovare e cambiare.
I partiti tradizionali non lo hanno fatto, Forza Italia, o hanno fallito la rottamazione, PD, e sono stati puniti ovviamente anche i vecchi tromboni di Leu.
2. Stravince la Lega.
Il voto non si è convogliato su fascismi di varia natura, la stessa Meloni ha un risultato scarso considerando la situazione e lo tsunami dei partiti tradizionali.
La Lega è un partito strutturato, tra alti e bassi ha percentuali a 2 cifre al Nord da 20 anni.
Ha saputo rinnovarsi e oggi si prende il ricchissimo dividendo.
3. M5S e sinistra.
La sinistra è morta, come in tutta Europa, non ha più linguaggio per intercettare la società, sia nelle sue forme moderate che in quelle estreme.
Ma se in Europa quei voti vanno a destra, in Italia molti di questi voti di sinistra sono finiti sui 5s che in parte sono costola della sinistra.
Si riparte da qua, dialogando con i 5s, imparando anche.
4. Che succederà?
Per me in Italia questo risultato è buono.
E nel complesso hanno vinto partiti che a me non spaventano anche se non mi piacciono.
E' un risultato che fa chiarezza, i voti si sono convogliati ben bene su 2 partiti che insieme hanno più del 50%.
Un rinnovamento necessario che vede in pole i partiti più nuovi più freschi.
Una lezione per molti vecchi tromboni ed anche per nuovi tromboni.
Spero che venga capita invece di usare vecchi arnesi e vecchi slogan inutili.
Ultima modifica di Nick il lun mar 05, 2018 8:47 am, modificato 1 volta in totale.
Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Ma i primi calcoli danno la destra a circa 250 seggi alla camera e il m5s a 235. In entrambi i casi ce ne vuole ad arrivare alla maggioranza di 316, non credo che basti la campagna acquisti.laplaz ha scritto:Ma perchè si dovrebbe tornare a votare? Il CDX troverà facilmente un appoggio politico per governare, basta "convincere" un paio di nomi che ti portano una 15ina di seggi a testa.uglygeek ha scritto:E' anche possibile che se i M5S non trovano improbabili accordi con altri partiti si torni presto a votare. In questo caso senza PD (che si sciogliera', credo) e senza Berlusconi (ormai davvero troppo vecchio, mezza FI confluira' nella Lega), a questo punto diventera' davvero uno scontro Nord-Sud Lega contro M5S.laplaz ha scritto:
E chi è che dice il contrario? Però se permetti sono piuttosto preoccupato di trovarmi Salvini premier.
Certo, se rimangono fermi con Salvini premier è più dura, ma se riuscissero a far passare Tajani (non so come sinceramente, ma con Berlusconi tutto è possibile) è già fatta.
Anche perche' al di la' degli espulsi mi pare difficile che gli eletti del M5S si vendano per uscire proprio adesso che il movimento e' cosi' vincente. E gli eletti del PD sono quasi tutti renziani, che se rimangono al governo la prossima volta prendono il 2%. Quindi boh... la vedo difficile, anche con Tajani.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Difficile, indubbiamente. Ma con Tajani ce la possono fare. Non dico possa essere un governo di lunga durata, ma una votazione di fiducia a maggioranza assoluta la recuperano.uglygeek ha scritto:Ma i primi calcoli danno la destra a circa 250 seggi alla camera e il m5s a 235. In entrambi i casi ce ne vuole ad arrivare alla maggioranza di 316, non credo che basti la campagna acquisti.
Anche perche' al di la' degli espulsi mi pare difficile che gli eletti del M5S si vendano per uscire proprio adesso che il movimento e' cosi' vincente. E gli eletti del PD sono quasi tutti renziani, che se rimangono al governo la prossima volta prendono il 2%. Quindi boh... la vedo difficile, anche con Tajani.
Qua a parte la Lega si cagano tutti sotto per il risultato del M5S, c'è poco da fare, e farebbero di tutto per non dover passare da loro. Che poi, se riuscissero a fare un governo senza M5S, penso si tratterebbe di un unicum mai visto nella storia delle democrazie europee perchè un partito che prende il 32% è impensabile che non possa far parte del governo.
Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Vero. Ma non e' solo linguaggio, e' anche proprio un problema di soldi. Sentivo adesso un ragionamento interessante di un commentatore, da Mentana. Il blocco della spesa pubblica ha di fatto tolto tutto il potere ai vari potenti e cacicchi locali nelle regioni del sud. Se lo stato non puo' piu' spendere a che serve votare PD o Berlusconi? E' per quello che votano un partito che ha promesso uno stipendio di cittadinanza a tutti. Gli elettori vogliono soldi dallo stato, che altra scelta hanno del resto in regioni prive di industria e di lavoro?Nick ha scritto: 3. M5S e sinistra.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Anche perche' poi la volta dopo prenderebbe il 51%.laplaz ha scritto:Difficile, indubbiamente. Ma con Tajani ce la possono fare. Non dico possa essere un governo di lunga durata, ma una votazione di fiducia a maggioranza assoluta la recuperano.uglygeek ha scritto:Ma i primi calcoli danno la destra a circa 250 seggi alla camera e il m5s a 235. In entrambi i casi ce ne vuole ad arrivare alla maggioranza di 316, non credo che basti la campagna acquisti.
Anche perche' al di la' degli espulsi mi pare difficile che gli eletti del M5S si vendano per uscire proprio adesso che il movimento e' cosi' vincente. E gli eletti del PD sono quasi tutti renziani, che se rimangono al governo la prossima volta prendono il 2%. Quindi boh... la vedo difficile, anche con Tajani.
Qua a parte la Lega si cagano tutti sotto per il risultato del M5S, c'è poco da fare, e farebbero di tutto per non dover passare da loro. Che poi, se riuscissero a fare un governo senza M5S, penso si tratterebbe di un unicum mai visto nella storia delle democrazie europee perchè un partito che prende il 32% è impensabile che non possa far parte del governo.
A questo punto bisognera' anche farli un po' governare, senno' e' peggio. Non a caso due posti dove il M5S non e' andato benissimo sono Roma e Torino.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Io sono contento di questo risultato.uglygeek ha scritto:Vero. Ma non e' solo linguaggio, e' anche proprio un problema di soldi. Sentivo adesso un ragionamento interessante di un commentatore, da Mentana. Il blocco della spesa pubblica ha di fatto tolto tutto il potere ai vari potenti e cacicchi locali nelle regioni del sud. Se lo stato non puo' piu' spendere a che serve votare PD o Berlusconi? E' per quello che votano un partito che ha promesso uno stipendio di cittadinanza a tutti. Gli elettori vogliono soldi dallo stato, che altra scelta hanno del resto in regioni prive di industria e di lavoro?Nick ha scritto: 3. M5S e sinistra.
La sinistra è morta, come in tutta Europa, non ha più linguaggio per intercettare la società, sia nelle sue forme moderate che in quelle estreme.
Bisogna andare avanti, FUTURO.
La sinistra ha molto da imparare dai 5s.
Basta vecchi arnesi e vecchi slogan.
L'Italia ha votato benissimo, ed ha premiato i più nuovi, anche se ripeto non mi piacciono, Lega e 5s.
Ma non sono fascismi, e non sono estremismi.
In un colpo sono stati battuti fascisti, anti-fascisti e tutti i vecchi arnesi degli ultimi 20-30 anni.
Un capolavoro.
E' superficiale il discorso legato solo allo stipendio di cittadinanza.
Molto superficiale.
Che poi è una necessità all'inizio, lo stipendi di cittadinanza, per rivedere tutto il discorso lavoro nel futuro e sindacati del futuro.
Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Come non è andato benissimo? Nei collegi torinesi dovrebbero addirittura aver vinto in alcuni uninominaliuglygeek ha scritto:...Non a caso due posti dove il M5S non e' andato benissimo sono Roma e Torino.
Tipo Settimo torinese e Collegno. Togliendoli al CDX. Risultato quasi impensabile.
A Roma e dintorni hanno vinto quasi ovunque. Ma hai visto bene i risultati?
Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Avevo letto di no a Torino, avro' capito male.laplaz ha scritto:Come non è andato benissimo? Nei collegi torinesi dovrebbero addirittura aver vinto in alcuni uninominaliuglygeek ha scritto:...Non a caso due posti dove il M5S non e' andato benissimo sono Roma e Torino.
Tipo Settimo torinese e Collegno. Togliendoli al CDX. Risultato quasi impensabile.
A Roma e dintorni hanno vinto quasi ovunque. Ma hai visto bene i risultati?
A maggior ragione, allora, se li votano anche dove governano "bene" come a Roma...
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Comunque che alle 9 di mattina non si riesca ancora a sapere esattamente i seggi del Senato è a dir poco imbarazzante
Era digitale stocazzo.
Era digitale stocazzo.
Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Tra l'altro da notare che ci sono tanti partiti fuori coalizione sotto il 3%, i cui voti verranno ripartiti proporzionalmente tra gli altri, quindi qualche seggio in più per CDX e M5S ci sarà sicuramente. Non è poca roba, sarà almeno il 5% nazionale.
Non so invece che fine fanno i voti dei partiti sotto 1% in coalizione. Vanno i proporzione agli altri della coalizione oppure vanno anche a quelli non della coalizione (non credo eh, ma visto quanto è stupido questo sistema elettorale non si sa mai...)
Non so invece che fine fanno i voti dei partiti sotto 1% in coalizione. Vanno i proporzione agli altri della coalizione oppure vanno anche a quelli non della coalizione (non credo eh, ma visto quanto è stupido questo sistema elettorale non si sa mai...)
Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Se paragoniamo con le elezioni inglesi, il confronto e' vergognoso. Dopo due, massimo tre, ore in tutti i seggi, tutti uninominali, ci sono i candidati in fila che ascoltano la proclamazione.laplaz ha scritto:Comunque che alle 9 di mattina non si riesca ancora a sapere esattamente i seggi del Senato è a dir poco imbarazzante
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Un partito che dal 40% scende alla metà ed un altro che dal 5% sale al 18% la dicono lunga su chi ha vinto e chi ha perso, come è evidente che diverrà davvero uno scontro Nord-Sud, col primo in mano al centro destra (a Salò quasi il 50%) ed il Sud dietro a Di Maio, la storia del reddito di Cittadinanza ha fatto presa mi sa .
Sul destino del PD che dire; forti dell' essere "Il più forte partito dell'Europa occidentale" si è sopravvissuti agli ultimi 30 anni, spesso con ottimi risultati, ora la storia pare giunta al termine ,l'aspetto più triste, come nota Uglygeek, l'essersi allontanati dalla propria base ,l'avere perso il linguaggio ,etc etc.
Certo, anche l'ex MSi è passato da Almirante alla distruzione intrapresa da Fini per finire con la Meloni .
F.F.
Sul destino del PD che dire; forti dell' essere "Il più forte partito dell'Europa occidentale" si è sopravvissuti agli ultimi 30 anni, spesso con ottimi risultati, ora la storia pare giunta al termine ,l'aspetto più triste, come nota Uglygeek, l'essersi allontanati dalla propria base ,l'avere perso il linguaggio ,etc etc.
Certo, anche l'ex MSi è passato da Almirante alla distruzione intrapresa da Fini per finire con la Meloni .
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
uglygeek ha scritto:Se paragoniamo con le elezioni inglesi, il confronto e' vergognoso. Dopo due, massimo tre, ore in tutti i seggi, tutti uninominali, ci sono i candidati in fila che ascoltano la proclamazione.laplaz ha scritto:Comunque che alle 9 di mattina non si riesca ancora a sapere esattamente i seggi del Senato è a dir poco imbarazzante
Era digitale stocazzo.
Si, ma in Inghilterra, come anche in America, c'è lo stessa legge elettorale da 50 anni.
Da noi la cambiano ogni legislatura, un casino.
Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Comunque tutte queste carte false per tenere il M5S fuori dal governo oltre che eccessive sono anche un po' fastidiose. Non parliamo nel PCI nell'Italia del dopoguerra. Se puo' governare un Salvini (o primo ministro o ministro dell'interno a questo punto) non vedo perche' non dovrebbe governare Di Maio.laplaz ha scritto:Tra l'altro da notare che ci sono tanti partiti fuori coalizione sotto il 3%, i cui voti verranno ripartiti proporzionalmente tra gli altri, quindi qualche seggio in più per CDX e M5S ci sarà sicuramente. Non è poca roba, sarà almeno il 5% nazionale.
Non so invece che fine fanno i voti dei partiti sotto 1% in coalizione. Vanno i proporzione agli altri della coalizione oppure vanno anche a quelli non della coalizione (non credo eh, ma visto quanto è stupido questo sistema elettorale non si sa mai...)
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta
Johnny Rex ha scritto:Un partito che dal 40% scende alla metà ed un altro che dal 5% sale al 18% la dicono lunga su chi ha vinto e chi ha perso, come è evidente che diverrà davvero uno scontro Nord-Sud, col primo in mano al centro destra (a Salò quasi il 50%) ed il Sud dietro a Di Maio, la storia del reddito di Cittadinanza ha fatto presa mi sa .
Sul destino del PD che dire; forti dell' essere "Il più forte partito dell'Europa occidentale" si è sopravvissuti agli ultimi 30 anni, spesso con ottimi risultati, ora la storia pare giunta al termine ,l'aspetto più triste, come nota Uglygeek, l'essersi allontanati dalla propria base ,l'avere perso il linguaggio ,etc etc.
Certo, anche l'ex MSi è passato da Almirante alla distruzione intrapresa da Fini per finire con la Meloni .
F.F.
L'Italia ha votato la destra e la sinistra del futuro.
Renzi e Berlusconi anticipatori di questo discorso perdono oggi ma vincono la guerra e comunque hanno il 18% e il 14%.
Spazzati via fascismi anti-fascismi comunismi e tutti gli altri vecchi arnesi di questi ultimi 60 anni di cui la gente non vuole sentirne parlare.
Spero venga preso atto.