Governo Conte: Aspettando Rousseau

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Nasty
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Nasty »

laplaz ha scritto:21.20 del giorno successivo alle elezioni e ancora non si ha la conta definitiva dei seggi.
VERGOGNOSO non rende l'idea.

Avevo sentito dire da più di un esperto : " non si avrà la conta definitiva dei seggi prima delle 20-21 di lunedì". Non so se sia scandaloso o vergognoso ma era prevedibile e previsto.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da laplaz »

NK7 ha scritto:
laplaz ha scritto:Ma a parte la forte connotazione razzista (che non è certo tipica dei soli fascismi) non c'è molto altro che li possa avvicinare a quel genere di ideologia
Oltre ai punti evidenziati sopra:

-militarismo guerrafondaio con tanto di proposta di reintrodurre leva obbligatoria
-intolleranza nei riguardi di minoranze, non solo etniche
-vicinanza di intenti e vedute a movimenti, italiani ed europei, dichiaratamente fascisti o comunque di estrema dx
-formazioni paramilitari al servizio del partito (ronde padane, guardia nazionale padana ecc, ridicole quanto vuoi solo perché non hanno ancora la possibilità di manganellare)
-minimizzazione dei recenti fatti di cronaca nera a carico di estremisti di destral
La Lega è solo per la sicurezza individuale della persona, ma non ha nulla a che fare con militarismo (figuriamoci poi guerrafondaio..) nè con formazioni paramilitari, visto che le ronde erano solo delle persone "armate" di luci e telefonino che giravano per le strade e la GNP ad oggi cancellata era nata addirittura agli albori della Lega quando si parlava di Padania, mentre oggi non solo non esiste ma è stato lo stesso Salvini a ripulire la Lega di tutti gli accenni di "militarismo all'acqua di rose" che facevano parte del partito di Bossi.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da laplaz »

Nasty ha scritto:
laplaz ha scritto:21.20 del giorno successivo alle elezioni e ancora non si ha la conta definitiva dei seggi.
VERGOGNOSO non rende l'idea.

Avevo sentito dire da più di un esperto : " non si avrà la conta definitiva dei seggi prima delle 20-21 di lunedì". Non so se sia scandaloso o vergognoso ma era prevedibile e previsto.
Oggi alle 13 mancavano poco più di un centinaio di sezioni. Al momento ne mancano ancora 40.
Sì era stato detto che si andava per le lunghe, ma non è possibile dai. Nell'era della digitalizzazione non si riesce ancora ad avere un sistema di voto in tempo reale.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Nasty »

Forse gli scrutatori si sono licenziati in attesa del reddito di cittadinanza.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da BackhandWinner »

Nasty ha scritto:Forse gli scrutatori si sono licenziati in attesa del reddito di cittadinanza.
:D

(meglio ridere: di occasioni per piangere ne avremo a sufficienza...)
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da BackhandWinner »

Marco Rodella ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:Casa Pound all' 1%

La Famosa "Ondata Nera che ci travolgerà"

Dai, almeno (forse) la si è finita con (quanto? 70 anni di ritardo? beh siamo lenti si sa) questo continuo tentativo di riproporre gli anni 40' .

F.F.
Casapound aveva chiaramente detto che Salvini sarebbe stato un buon premier. A quel punto, tanti camerati hanno votato direttamente Lega.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da BackhandWinner »

paoolino ha scritto:E' inutile parlare di destra e sinistra...
Mi sembra che si confermi come il nostro sia fondamentalmente un paese statalista che fa vincere chi fa la proposta apparentemente più statalista e/o assistenzialista e/o protezionista.
Il reddito di cittadinanza dei 5 stelle e il "prima gli italiani" della lega hanno svolto la loro funzione in questo senso.
La lettura razionale non può che essere questa (non dimentichiamo, a proposito di statalismo della peggior specie e di redistribuzione alla rovescia, la volontà di abolizione della Legge Fornero). Razionale nel senso della logica politico-economica di fondo dei sistemi democratici (più o meno liberali): uno scontro tra gruppi sociali per ottenere il massimo possibile nella distribuzione delle risorse.
Poi, ovvio, c'è tutto il contorno di follia e demenza diffuse, che è essenziale, decisivo, forse anche alla fine la componente più rilevante. Però la struttura, l'ossatura di base che motiva questo esito elettorale spaventoso (come tutti gli esiti delle elezioni politiche, più o meno spaventosi) è quella.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da BackhandWinner »

NK7 ha scritto:
laplaz ha scritto:Ma a parte la forte connotazione razzista (che non è certo tipica dei soli fascismi) non c'è molto altro che li possa avvicinare a quel genere di ideologia
Oltre ai punti evidenziati sopra:

-militarismo guerrafondaio con tanto di proposta di reintrodurre leva obbligatoria
-intolleranza nei riguardi di minoranze, non solo etniche
-vicinanza di intenti e vedute a movimenti, italiani ed europei, dichiaratamente fascisti o comunque di estrema dx
-formazioni paramilitari al servizio del partito (ronde padane, guardia nazionale padana ecc, ridicole quanto vuoi solo perché non hanno ancora la possibilità di manganellare)
-minimizzazione dei recenti fatti di cronaca nera a carico di estremisti di destra

Poi è chiaro che qualche differenza ci sia, sotto il profilo economico (ma non potrebbe essere diversamente perché dagli anni '30 in qua i modelli di riferimento sono cambiati, insieme al mondo del lavoro).
Ma sostenere che la Lega non sia un partito palesemente filofascista è ridicolo.
Voi invece state dicendo che va tutto bene perché hanno le camicie verdi invece che brune e non marciano al passo dell'oca.

http://www.adnkronos.com/fatti/politica ... FBXBL.html
Perfetto, anche per la citazione del grande Guzzanti. :)



Se non vi basta, oltre a tutto il resto, la combo 'fatti di Macerata più risultato elettorale che segue', è veramente un caso grave di cecità (d'altronde, con i fascismi è andata così, con la versione 2 o 3.0 non sorprende che vada allo stesso modo)
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da BackhandWinner »

Insomma, così:

https://www.ilpost.it/enricosola/2018/0 ... a-inutile/
Ha vinto la destra. Anzi, di più: l’Italia è la destra
La ragioneria a volte è una pratica crudele. A conti fatti, tutto ciò che è assimilabile alla sinistra, anche stando larghi e includendo proprio tutto tutto tutto, anche partiti imbarazzanti e incompatibili tra loro, vale il 25%-30% dei voti espressi.
E li vale in un’elezione in cui l’affluenza non è stata bassa (anzi, è in lieve crescita rispetto al referendum e comparabile con le elezioni del 2013 in cui si votava in due giorni).

I numeri parlano chiaro: più del 70% degli italiani ha votato per un partito o movimento o apertamente di destra o assimilabile a essa per programmi, metodo politico e totale disinteresse per valori come la solidarietà e la tolleranza.
Non solo, il 50% circa ha votato per partiti apertamente filo-Putin e, probabilmente, da lui finanziati.

Di fronte a risultati simili non è nemmeno concepibile parlare di sconfitta. Sta succedendo qualcosa di diverso.
Questo non è un semplice risultato elettorale: è un evento storico che segna un totale shift di paradigma in Italia e l’ insediamento di un blocco di potere totalmente nuovo.
Non siamo soli: è qualcosa che sta succedendo, in modo più sfumato (qui in Italia ci teniamo ad avere il primato delle brutture), in tutto l’Occidente, dove crollano le sinistre e si impongono le destre xenofobe e sovraniste e i populismi.

Non so bene cosa sia questa “cosa” che avanza e che per me è il male assoluto o quasi. Non so nemmeno bene cosa voglia in dettaglio e a quali esigenze politiche e umane risponda. So che è la nemesi dei miei valori, del mio modo di concepire la vita, dei miei comportamenti.

Il problema è che questa “cosa” non ha vinto a sorpresa e per il rotto della cuffia come Trump negli Stati Uniti e non è stata fermata da sani anticorpi democratici come in Francia. Qui ha stravinto con una marcia trionfale attesa e prevista da tutti, percentuale più o percentuale meno.
Insomma, qui si è affermata chiaramente una volontà popolare indiscutibile e netta: il popolo italiano, nella sua stragrande maggioranza, vuole più destra. E la vuole populista, rabbiosa, xenofoba, antiscientifica, bigotta e vogliosa di menare le mani.


La resistenza è inutile. L’unità, pure.
Se i numeri in gioco fossero altri, sprecherei un paragrafo a tentare di smontare le ragioni di quel voto scriteriato. Ma le destre populiste hanno preso il 70%: ci dobbiamo rassegnare all’idea che noi di sinistra siamo, dati alla mano, una minoranza esigua e divisa in modo irreparabile. E anche se ci unissimo non otterremmo nulla di più. Siamo meno della metà degli “altri”. Capiamolo.

Di fronte a cose così non c’è niente di utile da fare. Mi fanno sorridere gli amici che, a caldo, delirano di “resistenza”, “torniamo in montagna” e altre menate retoriche da sinistra in fase di elaborazione del lutto. Signori, se ci mettiamo a fare la resistenza, la facciamo contro la stragrande maggioranza degli italiani. Qui non c’è nessuno da liberare da un potere sgradito e impostore. Finiremmo come i “liberatori” antiborbonici, presi a roncolate a Sapri dai contadini stessi che volevano liberare.

Probabilmente passeremo buona parte del nostro tempo a cercare di dare la colpa a qualcuno, cioè, a seconda dei gusti, Renzi, Fratoianni, Bersani, D’Alema, Civati, Grasso e perfino qualche dirigente di Potere al Popolo, che è andato malissimo (contando che Rifondazione da sola, che è inglobata in quel partito, prendeva l’1,5%-2% a livello nazionale in ogni elezione).

Cambiamo pure tutti i leader delle tante versioni incompatibili della sinistra, mandiamone pure qualcuno in pensione, spediamone un paio su Marte, sono d’accordo. Dopo un risultato simile è sano e doveroso e chi non si dimette va contestato duramente.
Facciamolo. Non servirà a niente, ma è una questione di igiene politica.

Lo stand delle salamelle al festival vegano
Credo che il problema alla base di questa enorme sconfitta politica della sinistra non sia una questione di offerta politica. Anzi, in queste elezioni non mancavano le opzioni. Si passava dal centrosinistra moscio e in certi casi venato di destra del PD fino ai filo-venezuelani di Potere al Popolo, attraverso una gamma piuttosto ampia di posizioni intermedie, ciascuna con la propria lista, i propri leader, i propri programmi. Ce n’era per tutti i gusti, davvero.

Eppure né i renziani, né gli anti-renziani in diverse gradazioni, né i rivoluzionari, né i comunisti duri e puri hanno ottenuto voti dignitosi. Sono andati tutti male. Tutti.
Quindi evitiamo polemiche su Renzi vs D’Alema e altre polemiche illusorie da abitanti della bolla di “quelli di sinistra”.

Forse il problema non è l’offerta politica della sinistra. Il problema – ed è una brutta notizia – è la domanda.
In Italia nel 2018, insomma, è drammaticamente in minoranza chi ritiene di avere bisogno della sinistra e di ciò che promette: giustizia sociale, solidarietà, equità, tolleranza, laicità, diritti.

Attenzione: non ci sono partiti non di sinistra che promettono meglio della sinistra di fare propri questi valori e realizzarli. È proprio successo che quei valori sono passati di moda in Italia, sono diventati non necessari e visti anche come un ostacolo alle magnifiche sorti (regressive) del paese.

Nessuno ci ha portato via i voti promettendo meglio le nostre cose. Semplicemente la gente ha sposato valori diversi, si è proprio spostata eticamente e sentimentalmente verso altri lidi. Sembra quasi che in Italia sia venuta meno la necessità storica di certi valori.

Questa cosa qui ha un nome: crisi di senso. La sinistra, piaccia o no, non ha più senso per il paese, per il momento storico che attraversa, per la psicologia e la narrazione collettiva dominante, che tende alla distruzione e all’accusa più che alla soluzione.

Non si ferma il vento con le mani, anche se tira a destra
Per quanto mi riguarda di fronte a un risultato così non c’è nessuna analisi intelligente da fare. E l’autocritica diventa un esercizio di stile, che lascia il tempo che trova.
Non c’era niente, né una riforma, né un’azione unitaria, né un programma che avrebbe potuto fermare questo evento epocale (che ha cause “lunghe” e lontane e su cui credo si interrogheranno gli storici, visto che i politologi nel prossimo futuro si divertiranno di più a ridacchiare dei leader sconfitti).

Potrei fare un elenco sterminato di errori che non avrei fatto, di cose che avrei gestito meglio, di alleanze che avrei evitato, di gente che non avrei candidato, ecc. Ognuno ha il suo borsello di sbagli della sinistra, del PD, di Renzi, dei dirigenti locali, ecc. Volendo ce li scambiamo tipo figurine.
Eppure, anche sommandoli tutti, non saltano fuori ragioni sufficienti per giustificare una sconfitta di questo genere.

Non solo, i conti politici non tornano. Faccio due esempi. In un contesto in cui la sinistra è stata accusata di non lavorare a sufficienza per la giustizia sociale e i diritti dei cittadini, hanno trionfato partiti che esibiscono fieri la loro cultura dell’ingiustizia (vedi la flat tax, la promessa di negare i diritti civili appena conquistati). E in uno scenario in cui la sinistra è stata accusata di non avere una politica sufficientemente umana nei confronti degli immigrati e di essere blanda sullo ius soli hanno stravinto i partiti più crudeli e indifferenti nei confronti dell’immigrazione di ogni tipo. Insomma, dovessimo dare retta ai flussi elettorali (che a questo punto non hanno più senso, perché si sono create nuove appartenenze, nuove identità politiche, ecc.), la sinistra perde voti a sinistra che finiscono a politiche apertamente di destra.

Non finisce qui. Nemmeno le divisioni a sinistra sono una spiegazione sufficiente. Non c’era nessuna azione unitaria che sarebbe diventata vincente, visti i miseri risultati delle singole liste della sinistra tutta. Anzi, forse si sarebbe ridotta l’offerta di “biodiversità” della sinistra.

Non vale nemmeno la scusa più ingenua di tutte, cioè pensare che gli elettori di centrosinistra e di sinistra non siano andati a votare e che, sotto sotto, fatto fuori Renzi salterebbero fuori milioni di persone “più di sinistra” pronte a riportare la sinistra ai consueti trionfi.
Guardate i dati elettorali e fatevene una ragione: quegli elettori non sono stati a casa, l’affluenza lo dimostra. Semplicemente sono andati a votare e hanno scelto una delle tante destre populiste disponibili. Sicuri sicuri che sia gente che è andata via dal PD perché era troppo poco di sinistra? Pensateci.

Winter has come
Consoliamoci: questa è una cosa più grande di noi. Anche facendo tutto giusto (e non lo abbiamo fatto) non sarebbe andata tanto diversamente.

E ri-consoliamoci: di fronte a risultati di questo genere e alla portata lunga che sembrano avere è inutile qualsiasi tentativo di lotta e di salvataggio del paese. Possiamo riposarci, fare altro, difenderci (e dovremo difenderci, fidatevi) e aspettare, aspettare, aspettare.
Dopo un bel po’ di anni (l’ultimo shift di paradigma di questo tipo, tra l’altro più lieve e meno sguaiato, è avvenuto nel 1994 e ci ha regalato vent’anni di Berlusconi e di diseducazione etica) forse potremo tornare a costruire qualcosa, se ci saremo ancora.

Ma adesso no, non c’è letteralmente niente da fare. Quel 70% di popolo italiano è determinato e vuole andare fino in fondo. Non ha votato così in massa per avere un sistema di potere nuovo en passant. Vuole che i nuovi vincitori si mettano al lavoro, che provino davvero a mettere in campo le soluzioni a cui loro hanno creduto e non si arrenderà ai primi fallimenti. Insomma, questo paese ora è innamorato dei suoi nuovi capi e per un bel po’ darà loro fedeltà assoluta e carta bianca su ogni intervento.
Gli italiani dovranno sbattere la faccia più volte contro le conseguenze delle loro scelte (e questo richiede tempo) per iniziare a dubitare del proprio voto.

Noi, nel mentre, litigheremo un po’ e proseguiremo le nostre faide tra sinceri democratici con il cuore più leggero: ora sappiamo che l’unità a sinistra non serve a niente, se non c’è il consenso e se non c’è un paese che ritiene di avere bisogno della sinistra. Quindi litighiamo pure, abbiamo anni per risolvere tutto (con le mani, quando volete).

Poi ci passerà la voglia, faremo altro, faremo qualche blando e illusorio tentativo di recupero e forse otterremo qualche vittoria di Pirro, ma ora si è imposto quello che a breve diventerà un Sistema (sì, con la maiuscola) che è talmente nei cuori degli italiani da essere difficilmente rimovibile.
Bisognerà avere il tempo e la pazienza per aspettare che questa “cosa” populista e orribile si abolisca da sola. Non la aboliamo noi di sicuro.

Di sicuro, parlo per me, non farò nessun tentativo per contribuire a migliorare questo paese. No, non sto facendo l’offeso. È che l’Italia in larghissima maggioranza non vuole quello che voglio io, minoranza marginale. E non ci sono punti di contatto o convergenza. È proprio un altro mondo incompatibile.
Non posso vivere da cittadino partecipe e leale in un paese che sta per diventare una versione alla vaccinara dell’Ungheria di Orban o della Polonia.

L’Italia non si cura da una malattia che gli italiani credono essere un superpotere.

Mettiamoci al sicuro, difendiamoci, difendiamo i nostri cari e le cose che abbiamo a cuore. Prepariamoci a vedere cose orribili, ingiustizie sui più deboli, violenza di Stato e una riduzione enorme dei diritti. E più povertà, più confini, meno libertà.

Pensiamo ad altro, almeno per un po’, e pazientiamo. In Italia è arrivato l’inverno. Sarà lungo.
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Re: Elezioni 2018: L'imbarazzo della scelta

Messaggio da ferryboat »

NK7 ha scritto: -minimizzazione dei recenti fatti di cronaca negra
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da ferryboat »

BackhandWinner ha scritto: Prepariamoci a vedere cose orribili, ingiustizie sui più deboli, violenza di Stato e una riduzione enorme dei diritti. E più povertà, più confini, meno libertà.
Rappresentazione completamente ribaltata della realtà. Proprio il mondo alla rovescia. La “stragrande maggioranza “ del Paese uscita vincitrice dalle elezioni di cui si parla in questo articolo, ritiene invece che il quadro presentato qui sopra è avvenuto o avverrà con i comu al governo, con più Europa e con meno populismo.
Questo è convinto di aver fatto un’analisi intelligente e acuta. E invece, al solito e come succede quasi sempre a sinistra, non ha capito nulla
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da NK7 »

BackhandWinner ha scritto:Insomma, così:

https://www.ilpost.it/enricosola/2018/0 ... a-inutile/
Ha vinto la destra. Anzi, di più: l’Italia è la destra
La ragioneria a volte è una pratica crudele. A conti fatti, tutto ciò che è assimilabile alla sinistra, anche stando larghi e includendo proprio tutto tutto tutto, anche partiti imbarazzanti e incompatibili tra loro, vale il 25%-30% dei voti espressi.
E li vale in un’elezione in cui l’affluenza non è stata bassa (anzi, è in lieve crescita rispetto al referendum e comparabile con le elezioni del 2013 in cui si votava in due giorni).

I numeri parlano chiaro: più del 70% degli italiani ha votato per un partito o movimento o apertamente di destra o assimilabile a essa per programmi, metodo politico e totale disinteresse per valori come la solidarietà e la tolleranza.
Non solo, il 50% circa ha votato per partiti apertamente filo-Putin e, probabilmente, da lui finanziati.

Di fronte a risultati simili non è nemmeno concepibile parlare di sconfitta. Sta succedendo qualcosa di diverso.
Questo non è un semplice risultato elettorale: è un evento storico che segna un totale shift di paradigma in Italia e l’ insediamento di un blocco di potere totalmente nuovo.
Non siamo soli: è qualcosa che sta succedendo, in modo più sfumato (qui in Italia ci teniamo ad avere il primato delle brutture), in tutto l’Occidente, dove crollano le sinistre e si impongono le destre xenofobe e sovraniste e i populismi.

Non so bene cosa sia questa “cosa” che avanza e che per me è il male assoluto o quasi. Non so nemmeno bene cosa voglia in dettaglio e a quali esigenze politiche e umane risponda. So che è la nemesi dei miei valori, del mio modo di concepire la vita, dei miei comportamenti.

Il problema è che questa “cosa” non ha vinto a sorpresa e per il rotto della cuffia come Trump negli Stati Uniti e non è stata fermata da sani anticorpi democratici come in Francia. Qui ha stravinto con una marcia trionfale attesa e prevista da tutti, percentuale più o percentuale meno.
Insomma, qui si è affermata chiaramente una volontà popolare indiscutibile e netta: il popolo italiano, nella sua stragrande maggioranza, vuole più destra. E la vuole populista, rabbiosa, xenofoba, antiscientifica, bigotta e vogliosa di menare le mani.


La resistenza è inutile. L’unità, pure.
Se i numeri in gioco fossero altri, sprecherei un paragrafo a tentare di smontare le ragioni di quel voto scriteriato. Ma le destre populiste hanno preso il 70%: ci dobbiamo rassegnare all’idea che noi di sinistra siamo, dati alla mano, una minoranza esigua e divisa in modo irreparabile. E anche se ci unissimo non otterremmo nulla di più. Siamo meno della metà degli “altri”. Capiamolo.

Di fronte a cose così non c’è niente di utile da fare. Mi fanno sorridere gli amici che, a caldo, delirano di “resistenza”, “torniamo in montagna” e altre menate retoriche da sinistra in fase di elaborazione del lutto. Signori, se ci mettiamo a fare la resistenza, la facciamo contro la stragrande maggioranza degli italiani. Qui non c’è nessuno da liberare da un potere sgradito e impostore. Finiremmo come i “liberatori” antiborbonici, presi a roncolate a Sapri dai contadini stessi che volevano liberare.

Probabilmente passeremo buona parte del nostro tempo a cercare di dare la colpa a qualcuno, cioè, a seconda dei gusti, Renzi, Fratoianni, Bersani, D’Alema, Civati, Grasso e perfino qualche dirigente di Potere al Popolo, che è andato malissimo (contando che Rifondazione da sola, che è inglobata in quel partito, prendeva l’1,5%-2% a livello nazionale in ogni elezione).

Cambiamo pure tutti i leader delle tante versioni incompatibili della sinistra, mandiamone pure qualcuno in pensione, spediamone un paio su Marte, sono d’accordo. Dopo un risultato simile è sano e doveroso e chi non si dimette va contestato duramente.
Facciamolo. Non servirà a niente, ma è una questione di igiene politica.

Lo stand delle salamelle al festival vegano
Credo che il problema alla base di questa enorme sconfitta politica della sinistra non sia una questione di offerta politica. Anzi, in queste elezioni non mancavano le opzioni. Si passava dal centrosinistra moscio e in certi casi venato di destra del PD fino ai filo-venezuelani di Potere al Popolo, attraverso una gamma piuttosto ampia di posizioni intermedie, ciascuna con la propria lista, i propri leader, i propri programmi. Ce n’era per tutti i gusti, davvero.

Eppure né i renziani, né gli anti-renziani in diverse gradazioni, né i rivoluzionari, né i comunisti duri e puri hanno ottenuto voti dignitosi. Sono andati tutti male. Tutti.
Quindi evitiamo polemiche su Renzi vs D’Alema e altre polemiche illusorie da abitanti della bolla di “quelli di sinistra”.

Forse il problema non è l’offerta politica della sinistra. Il problema – ed è una brutta notizia – è la domanda.
In Italia nel 2018, insomma, è drammaticamente in minoranza chi ritiene di avere bisogno della sinistra e di ciò che promette: giustizia sociale, solidarietà, equità, tolleranza, laicità, diritti.

Attenzione: non ci sono partiti non di sinistra che promettono meglio della sinistra di fare propri questi valori e realizzarli. È proprio successo che quei valori sono passati di moda in Italia, sono diventati non necessari e visti anche come un ostacolo alle magnifiche sorti (regressive) del paese.

Nessuno ci ha portato via i voti promettendo meglio le nostre cose. Semplicemente la gente ha sposato valori diversi, si è proprio spostata eticamente e sentimentalmente verso altri lidi. Sembra quasi che in Italia sia venuta meno la necessità storica di certi valori.

Questa cosa qui ha un nome: crisi di senso. La sinistra, piaccia o no, non ha più senso per il paese, per il momento storico che attraversa, per la psicologia e la narrazione collettiva dominante, che tende alla distruzione e all’accusa più che alla soluzione.

Non si ferma il vento con le mani, anche se tira a destra
Per quanto mi riguarda di fronte a un risultato così non c’è nessuna analisi intelligente da fare. E l’autocritica diventa un esercizio di stile, che lascia il tempo che trova.
Non c’era niente, né una riforma, né un’azione unitaria, né un programma che avrebbe potuto fermare questo evento epocale (che ha cause “lunghe” e lontane e su cui credo si interrogheranno gli storici, visto che i politologi nel prossimo futuro si divertiranno di più a ridacchiare dei leader sconfitti).

Potrei fare un elenco sterminato di errori che non avrei fatto, di cose che avrei gestito meglio, di alleanze che avrei evitato, di gente che non avrei candidato, ecc. Ognuno ha il suo borsello di sbagli della sinistra, del PD, di Renzi, dei dirigenti locali, ecc. Volendo ce li scambiamo tipo figurine.
Eppure, anche sommandoli tutti, non saltano fuori ragioni sufficienti per giustificare una sconfitta di questo genere.

Non solo, i conti politici non tornano. Faccio due esempi. In un contesto in cui la sinistra è stata accusata di non lavorare a sufficienza per la giustizia sociale e i diritti dei cittadini, hanno trionfato partiti che esibiscono fieri la loro cultura dell’ingiustizia (vedi la flat tax, la promessa di negare i diritti civili appena conquistati). E in uno scenario in cui la sinistra è stata accusata di non avere una politica sufficientemente umana nei confronti degli immigrati e di essere blanda sullo ius soli hanno stravinto i partiti più crudeli e indifferenti nei confronti dell’immigrazione di ogni tipo. Insomma, dovessimo dare retta ai flussi elettorali (che a questo punto non hanno più senso, perché si sono create nuove appartenenze, nuove identità politiche, ecc.), la sinistra perde voti a sinistra che finiscono a politiche apertamente di destra.

Non finisce qui. Nemmeno le divisioni a sinistra sono una spiegazione sufficiente. Non c’era nessuna azione unitaria che sarebbe diventata vincente, visti i miseri risultati delle singole liste della sinistra tutta. Anzi, forse si sarebbe ridotta l’offerta di “biodiversità” della sinistra.

Non vale nemmeno la scusa più ingenua di tutte, cioè pensare che gli elettori di centrosinistra e di sinistra non siano andati a votare e che, sotto sotto, fatto fuori Renzi salterebbero fuori milioni di persone “più di sinistra” pronte a riportare la sinistra ai consueti trionfi.
Guardate i dati elettorali e fatevene una ragione: quegli elettori non sono stati a casa, l’affluenza lo dimostra. Semplicemente sono andati a votare e hanno scelto una delle tante destre populiste disponibili. Sicuri sicuri che sia gente che è andata via dal PD perché era troppo poco di sinistra? Pensateci.

Winter has come
Consoliamoci: questa è una cosa più grande di noi. Anche facendo tutto giusto (e non lo abbiamo fatto) non sarebbe andata tanto diversamente.

E ri-consoliamoci: di fronte a risultati di questo genere e alla portata lunga che sembrano avere è inutile qualsiasi tentativo di lotta e di salvataggio del paese. Possiamo riposarci, fare altro, difenderci (e dovremo difenderci, fidatevi) e aspettare, aspettare, aspettare.
Dopo un bel po’ di anni (l’ultimo shift di paradigma di questo tipo, tra l’altro più lieve e meno sguaiato, è avvenuto nel 1994 e ci ha regalato vent’anni di Berlusconi e di diseducazione etica) forse potremo tornare a costruire qualcosa, se ci saremo ancora.

Ma adesso no, non c’è letteralmente niente da fare. Quel 70% di popolo italiano è determinato e vuole andare fino in fondo. Non ha votato così in massa per avere un sistema di potere nuovo en passant. Vuole che i nuovi vincitori si mettano al lavoro, che provino davvero a mettere in campo le soluzioni a cui loro hanno creduto e non si arrenderà ai primi fallimenti. Insomma, questo paese ora è innamorato dei suoi nuovi capi e per un bel po’ darà loro fedeltà assoluta e carta bianca su ogni intervento.
Gli italiani dovranno sbattere la faccia più volte contro le conseguenze delle loro scelte (e questo richiede tempo) per iniziare a dubitare del proprio voto.

Noi, nel mentre, litigheremo un po’ e proseguiremo le nostre faide tra sinceri democratici con il cuore più leggero: ora sappiamo che l’unità a sinistra non serve a niente, se non c’è il consenso e se non c’è un paese che ritiene di avere bisogno della sinistra. Quindi litighiamo pure, abbiamo anni per risolvere tutto (con le mani, quando volete).

Poi ci passerà la voglia, faremo altro, faremo qualche blando e illusorio tentativo di recupero e forse otterremo qualche vittoria di Pirro, ma ora si è imposto quello che a breve diventerà un Sistema (sì, con la maiuscola) che è talmente nei cuori degli italiani da essere difficilmente rimovibile.
Bisognerà avere il tempo e la pazienza per aspettare che questa “cosa” populista e orribile si abolisca da sola. Non la aboliamo noi di sicuro.

Di sicuro, parlo per me, non farò nessun tentativo per contribuire a migliorare questo paese. No, non sto facendo l’offeso. È che l’Italia in larghissima maggioranza non vuole quello che voglio io, minoranza marginale. E non ci sono punti di contatto o convergenza. È proprio un altro mondo incompatibile.
Non posso vivere da cittadino partecipe e leale in un paese che sta per diventare una versione alla vaccinara dell’Ungheria di Orban o della Polonia.

L’Italia non si cura da una malattia che gli italiani credono essere un superpotere.

Mettiamoci al sicuro, difendiamoci, difendiamo i nostri cari e le cose che abbiamo a cuore. Prepariamoci a vedere cose orribili, ingiustizie sui più deboli, violenza di Stato e una riduzione enorme dei diritti. E più povertà, più confini, meno libertà.

Pensiamo ad altro, almeno per un po’, e pazientiamo. In Italia è arrivato l’inverno. Sarà lungo.
Indispensabile il quote intero. Analisi lucidissima quanto spietatamente oggettiva, null'altro da aggiungere.

Unica soluzione a tutto questo, forse e per chi se lo può permettere, il trasferimento all'estero.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da uglygeek »

BackhandWinner ha scritto:Insomma, così:

https://www.ilpost.it/enricosola/2018/0 ... a-inutile/
E che e'?

Io che pensavo avesse vinto il partito di Grillo, con tutte le sue assurdita' tra scie chimiche e forza-morbillo, scopro invece che ha vinto il partito di Goebbels. Cioe', ci vuole anche un senso della misura nelle cose, eh... I grillini non sono nazisti. E ok, la Lega ha preso piu' voti di prima, ma la Lega e' gia' al governo di ampie regioni del paese dai primi anni 90, e' stata al governo del paese per meta' del tempo da allora, ha avuto ministri dell'interno, e non ci sono state fucilazioni di massa mi pare.

Se la sinistra ha perso invece di citare GoT sarebbe meglio interrogarsi sul ruolo della sinistra oggi che la dinamica globalisti/localisti sta sovvertendo quella tra destra e sinistra. Ci sara' una ragione se gli operai non votano LeU o PaP, no?
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da ferryboat »

uglygeek ha scritto: E che e'?

Io che pensavo avesse vinto il partito di Grillo, con tutte le sue assurdita' tra scie chimiche e forza-morbillo, scopro invece che ha vinto il partito di Goebbels. Cioe', ci vuole anche un senso della misura nelle cose, eh... I grillini non sono nazisti. E ok, la Lega ha preso piu' voti di prima, ma la Lega e' gia' al governo di ampie regioni del paese dai primi anni 90, e' stata al governo del paese per meta' del tempo da allora, ha avuto ministri dell'interno, e non ci sono state fucilazioni di massa mi pare.
Ahaha, grande :) Questi vedono fascisti e nazisti dappertutto :lol: Incredibile come abbiano perso il quadro e il senso della realtà. “Manca l’analisi” come diceva Venditti. O se c’e’ è come la risposta che è dentro di te. Eppero’ è sbagliata :)
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Burano »

uglygeek ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:Insomma, così:

https://www.ilpost.it/enricosola/2018/0 ... a-inutile/
E che e'?

Io che pensavo avesse vinto il partito di Grillo, con tutte le sue assurdita' tra scie chimiche e forza-morbillo, scopro invece che ha vinto il partito di Goebbels. Cioe', ci vuole anche un senso della misura nelle cose, eh... I grillini non sono nazisti. E ok, la Lega ha preso piu' voti di prima, ma la Lega e' gia' al governo di ampie regioni del paese dai primi anni 90, e' stata al governo del paese per meta' del tempo da allora, ha avuto ministri dell'interno, e non ci sono state fucilazioni di massa mi pare.

Se la sinistra ha perso invece di citare GoT sarebbe meglio interrogarsi sul ruolo della sinistra oggi che la dinamica globalisti/localisti sta sovvertendo quella tra destra e sinistra. Ci sara' una ragione se gli operai non votano LeU o PaP, no?
Sta di fatto che han votato in larga maggioranza o per xenofobi che vogliono riforma fiscale a vantaggio dei ricchi, o per chi sull'immigrazione é diciamo ambiguo perché sa che tra i suoi votanti ci son molti xenofobi, e per il resto propone reddito di cittadinanza, che così crudo e puro non é certo qualcosa di sinistra. Non é welfare, sia chiaro.
Concetti come laicità equità sociale e diritti quei due blocchi manco li considerano. In quel senso analisi perfetta dell'autore.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da alessandro »

In Italia nel 2018, insomma, è drammaticamente in minoranza chi ritiene di avere bisogno della sinistra e di ciò che promette: giustizia sociale, solidarietà, equità, tolleranza, laicità, diritti.
Credo sia il punto fondamentale sebbene:
Qualche mese/anno fa, alle europee il pd aveva il 40%
Non credo si stravolga la morale in così poco tempo.
Poi i 5 stelle e persino la lega hanno una loro idea di giustizia sociale. Anche la laicità c’è al netto delle ultima uscite di salvini, per raccattare gli ultimi voti ma non è un integralista Cristiano. Per i diritti, qui la lega è nel passato e i 5s sono confusi.
Diciamo che il tratto distintivo della sinistra sono tolleranza e solidarietà, che sono scomparse effettivamente nella richiesta dell’italiano medio.

Il tratto distintivo di oggi è l’egoismo.
“ i 1000 euro per me è che si fotta l’italia E il debito pubblico e le generazioni future; prima io (i veneti, i lombardi, gli italiani, io insomma) che si fottano gli altri, che muoiano, anche i regolari anche chi lavora accanto a noi ogni giorno, prima io! )
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da alessandro »

Poi è vero che la lega di governo non è quella dei comizi, anche perché il potere legislativo regionale è limitato e al governo erano il secondo partito di coalizione.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Nickognito »

E invece l' operaio che vota per i diritti degli operai lo fa sempre per giustizia sociale, immagino, mica perche' gli conviene :)

La democrazia naturalmente favorisce gli interessi egoistici della maggioranza.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Nick »

Ma li hanno finiti gli scrutini?

Su Sky danno 245 alla Camera al CDX quindi ancora meno del previsto, gli mancano 70 voti. troppi.
Ma sono ancora proiezioni?
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Ombra84 »

Leggevo stamatina che LEU ha recuperato dei seggi nel proporzionale, quindi Boldrini di nuovo in parlamento per la gioia degli amici grillini :oops:
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da chiaky »

No ma, scusate.
Io sono sempre stato tendenzialmente di sinistra, ma ridurre tutto al " l' Italia è fascista' " l' unica soluzione è andare all' estero" eccetera, rappresentano il solito piagnisteo senza costrutto. Piuttosto, l' unica soluzione è che la sinistra cominci a funzionare, a risolvere i problemi e a rendersi conto che così non va. Altrimenti, giustamente, vincono gli altri.
Se non si comprende questa cosa basilare, non si va da nessuna parte.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Nick »

M apoi numericamente non è vero.

Ai tempi d'oro in questi 20 anni tutto il CDX da Casini fino alla Lega arrivava al 45%
E tutto il CSX da Mastella a Rifondazione idem.

Oggi il CDX ha il 37%
IL CSX ha il 25%.

I 5S hanno mangiato un 22% al CSX e un 10% al CDX e bisogna vedere che natura sono.

C'è stata una polarizzazione, spariti partitini sopratutto quelli di centro, tranne Leu a SX e Meloni a DX.
C'è stata uno spostamento dell'asse CDX verso l'estremo, Lega davanti.

Tutto dipende da 5S.
Sono loro che devono chiarire la natura del loro movimento.
Per me sono 2/3 di CSX la maggioranza e 1/3 di CDX esattamente come i voti che hanno rubato.
Ultima modifica di Nick il mar mar 06, 2018 8:34 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Ombra84 »

chiaky ha scritto:No ma, scusate.
Io sono sempre stato tendenzialmente di sinistra, ma ridurre tutto al " l' Italia è fascista' " l' unica soluzione è andare all' estero" eccetera, rappresentano il solito piagnisteo senza costrutto. Piuttosto, l' unica soluzione è che la sinistra cominci a funzionare, a risolvere i problemi e a rendersi conto che così non va. Altrimenti, giustamente, vincono gli altri.
Se non si comprende questa cosa basilare, non si va da nessuna parte.
Quindi il PD dovrebbe fare comunicazione su ruspe e su via gli immigrati?
A quel punto voterei comunque gli originali. A me è parso di capire che queste sono le preoccupazioni principali degli italiani specialmente al centro nord.
Dei diritti civili ad esempio non frega un cazzo a nessuno.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Nick »

Ombra84 ha scritto:
chiaky ha scritto:No ma, scusate.
Io sono sempre stato tendenzialmente di sinistra, ma ridurre tutto al " l' Italia è fascista' " l' unica soluzione è andare all' estero" eccetera, rappresentano il solito piagnisteo senza costrutto. Piuttosto, l' unica soluzione è che la sinistra cominci a funzionare, a risolvere i problemi e a rendersi conto che così non va. Altrimenti, giustamente, vincono gli altri.
Se non si comprende questa cosa basilare, non si va da nessuna parte.
Quindi il PD dovrebbe fare comunicazione su ruspe e su via gli immigrati?
A quel punto voterei comunque gli originali. A me è parso di capire che queste sono le preoccupazioni principali degli italiani specialmente al centro nord.

Dira via no.
Trovare o dare soluzioni si.
Ma deve lavorare su questi problemi concreti, deve sporcarsi le mani, uscire dai salotti e andare di nuovo nelle strade non solo alla Leopolda.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da uglygeek »

chiaky ha scritto:No ma, scusate.
Io sono sempre stato tendenzialmente di sinistra, ma ridurre tutto al " l' Italia è fascista' " l' unica soluzione è andare all' estero" eccetera, rappresentano il solito piagnisteo senza costrutto. Piuttosto, l' unica soluzione è che la sinistra cominci a funzionare, a risolvere i problemi e a rendersi conto che così non va. Altrimenti, giustamente, vincono gli altri.
Se non si comprende questa cosa basilare, non si va da nessuna parte.
Ma infatti!
L'articolo del Post citato da Backhand e' piuttosto ridicolo secondo me. Per cominciare c'e' la criminalizzazione non solo dell'avversario politico ma anche di tutti i suoi elettori; in pratica, ormai di tutto il paese, alla faccia della democrazia.
Poi c'e' la malafede di mettere il m5s nello stesso mucchio della destra piu' estrema. Senza poi nemmeno saper motivare il perche'. Basta avere una posizione incerta sui temi dell'immigrazione, o non avere nessuna posizione, e si diventa xenofobi. Se poi si osa levare qualche dubbio sulla retorica dell'accoglienza illimitata allora si e' nazisti. Pero' il fatto e' che i 5s hanno svuotato l'elettorato del PD, dunque gli elettori del PD in passato erano per meta' nazisti? Ovviamente si', i numeri non mentono.
Poi e' di destra addirittura il reddito di cittadinanza (che in realta' sarebbe di inclusione). Dare uno stipendio vero a chi non ha lavoro e' probabilmente in Italia un'idea delirante, miope, scriteriata che distruggerebbe i conti pubblici, va bene. Ma un'idea di destra proprio non e'. E' in realta' l'unica possibile idea economica di sinistra nell'era della tecnologia che distrugge il lavoro. Implementarla necessariamente implica imporre politiche di sinistra, togliere soldi a chi ce li ha (o stamparli dal nulla, come probabilmente questi eroi del signoraggio pensano di fare).
Ci sono tante cose da dire sul M5S. Che sono una banda di incapaci senza arte ne' parte, che il movimento che era inevitabilmente limpido nel 2013, quando venendo dal nulla nessuno si aspettava niente, ora che e' da anni sugli scudi e' stato sicuramente scalato da infiltrati, criminali e intrallazzatori. Che molte proposte sono inapplicabili. Ma non che sia un movimento razzista e xenofobo.
E' veramente ora di finirla di dare del razzista a chiunque non condivida esattamente le idee della Boldrini in materia di immigrazione, nell'agora della politica ci dovrebbe anche essere spazio per una dialettica delle idee, non un "O con me, o con il Fuhrer!".
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Grass »

Ma davvero pensate che la gente voti m5s per il reddito di cittadinanza? Ma vedete un italiano che vota per avere, forse ma molto forse, l'elemosina di qualche centinaio di euro? Ma se siamo il paese del "e io pago!". Non vogliamo pagare lo stipendio a 1000 parlamentari e dovremmo pagarlo invece a milioni di italiani (nullafacenti, sfaticati, bamboccioni, meridionali, immigrati, quello che vive nella villa e il figlio prende la borsa di studio all'università)?
Non ci credo proprio. Hanno votato 5s perchè convinti che dando un calcio nel sedere alla casta ritorneranno le vacche grasse per tutti. Altro che reddito di cittadinanza.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da uglygeek »

Ombra84 ha scritto:
chiaky ha scritto:No ma, scusate.
Io sono sempre stato tendenzialmente di sinistra, ma ridurre tutto al " l' Italia è fascista' " l' unica soluzione è andare all' estero" eccetera, rappresentano il solito piagnisteo senza costrutto. Piuttosto, l' unica soluzione è che la sinistra cominci a funzionare, a risolvere i problemi e a rendersi conto che così non va. Altrimenti, giustamente, vincono gli altri.
Se non si comprende questa cosa basilare, non si va da nessuna parte.
Quindi il PD dovrebbe fare comunicazione su ruspe e su via gli immigrati?
A quel punto voterei comunque gli originali. A me è parso di capire che queste sono le preoccupazioni principali degli italiani specialmente al centro nord.
Dei diritti civili ad esempio non frega un cazzo a nessuno.
Infatti hanno dato del gerarca a Minniti, solo perche' ha tentato un minimo di controllare il flusso dei migranti. Niente ruspe, niente 'via gli immigrati' che non potrebbero essere mandati via nemmeno volendo perche' (1) i paesi di provenienza non li riprendono e (2) spesso non si sa nemmeno da che paese provengono. Ma gli hanno dato del fascista lo stesso, cosi' gli elettori hanno cambiato partito.

I diritti civili, in Italia nel 2018, paese laico con leggi che consentono divorzio, aborto e unioni civili, sono davvero una cosi' grande priorita'? C'e' molto da fare ancora eh, non c'e' dubbio, ma sono davvero un problema piu' importanti dell'economia o dell'immigrazione? O e' la sinistra che, venuto meno il massimalismo comunista e quindi non avendo piu' vere risposte in campo economico, si butta sulla identity politics dei diritti civili come ripiego? C'e' da stupirsi che per molti elettori i diritti civili non siano una priorita' e votino per altri?
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Burano »

uglygeek ha scritto:
chiaky ha scritto:No ma, scusate.
Io sono sempre stato tendenzialmente di sinistra, ma ridurre tutto al " l' Italia è fascista' " l' unica soluzione è andare all' estero" eccetera, rappresentano il solito piagnisteo senza costrutto. Piuttosto, l' unica soluzione è che la sinistra cominci a funzionare, a risolvere i problemi e a rendersi conto che così non va. Altrimenti, giustamente, vincono gli altri.
Se non si comprende questa cosa basilare, non si va da nessuna parte.
Ma infatti!
L'articolo del Post citato da Backhand e' piuttosto ridicolo secondo me. Per cominciare c'e' la criminalizzazione non solo dell'avversario politico ma anche di tutti i suoi elettori; in pratica, ormai di tutto il paese, alla faccia della democrazia.
Poi c'e' la malafede di mettere il m5s nello stesso mucchio della destra piu' estrema. Senza poi nemmeno saper motivare il perche'. Basta avere una posizione incerta sui temi dell'immigrazione, o non avere nessuna posizione, e si diventa xenofobi. Se poi si osa levare qualche dubbio sulla retorica dell'accoglienza illimitata allora si e' nazisti. Pero' il fatto e' che i 5s hanno svuotato l'elettorato del PD, dunque gli elettori del PD in passato erano per meta' nazisti? Ovviamente si', i numeri non mentono.
Poi e' di destra addirittura il reddito di cittadinanza (che in realta' sarebbe di inclusione). Dare uno stipendio vero a chi non ha lavoro e' probabilmente in Italia un'idea delirante, miope, scriteriata che distruggerebbe i conti pubblici, va bene. Ma un'idea di destra proprio non e'. E' in realta' l'unica possibile idea economica di sinistra nell'era della tecnologia che distrugge il lavoro. Implementarla necessariamente implica imporre politiche di sinistra, togliere soldi a chi ce li ha (o stamparli dal nulla, come probabilmente questi eroi del signoraggio pensano di fare).
Ci sono tante cose da dire sul M5S. Che sono una banda di incapaci senza arte ne' parte, che il movimento che era inevitabilmente limpido nel 2013, quando venendo dal nulla nessuno si aspettava niente, ora che e' da anni sugli scudi e' stato sicuramente scalato da infiltrati, criminali e intrallazzatori. Che molte proposte sono inapplicabili. Ma non che sia un movimento razzista e xenofobo.
E' veramente ora di finirla di dare del razzista a chiunque non condivida esattamente le idee della Boldrini in materia di immigrazione, nell'agora della politica ci dovrebbe anche essere spazio per una dialettica delle idee, non un "O con me, o con il Fuhrer!".
Il reddito di cittadinanza non è di sinistra nel senso che intanto non spiegano come lo finanziano.. almeno fosse con lotta all'evasione o patrimoniale...potrebbe essere concezione di sinistra. Condivisibile o meno.
E poi è se non di destra perlomeno ambigua: con un sussidio simile é la volta buona che le aziende assumono meno e soprattutto c'hanno la scusa per non aumentare salari...tanto mille te li dà lo stato :-)
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Nick »

Si, ma a parte alcune ricette che sono chiaramente di destra ed altre di sinistra, molte non sono esattamente di una parte o delle altre.
Diciamo che per molte ricette è il modo in cui si fanno, le intenzioni, gli effetti, che le fanno risultare di destra o di sinistra.

Quelle della Lega nelle intenzioni sono sempre di destra, anche quando sono cose volendo di sinistra.
I M5S io nelle intenzioni li vedo di sinistra.
Ma il loro problema in questo momento è l'ingenuità e l'inesperienzae poi che è una sinistra nelle intenzioni ma non nei metodi che sono improvvisati forse "nuovi".
In questo senso la Lega con 20 anni di storia è più avanti.
Ultima modifica di Nick il mar mar 06, 2018 9:10 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da madmarat »

Ma non è che siccome tu li vedi di sinistra, sono di sinistra eh...
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:Insomma, così:

https://www.ilpost.it/enricosola/2018/0 ... a-inutile/
E che e'?

Io che pensavo avesse vinto il partito di Grillo, con tutte le sue assurdita' tra scie chimiche e forza-morbillo, scopro invece che ha vinto il partito di Goebbels. Cioe', ci vuole anche un senso della misura nelle cose, eh... I grillini non sono nazisti. E ok, la Lega ha preso piu' voti di prima, ma la Lega e' gia' al governo di ampie regioni del paese dai primi anni 90, e' stata al governo del paese per meta' del tempo da allora, ha avuto ministri dell'interno, e non ci sono state fucilazioni di massa mi pare.

Se la sinistra ha perso invece di citare GoT sarebbe meglio interrogarsi sul ruolo della sinistra oggi che la dinamica globalisti/localisti sta sovvertendo quella tra destra e sinistra. Ci sara' una ragione se gli operai non votano LeU o PaP, no?
Ma Infatti.
Oramai pare che il partito neo Goebbels inglobi non solo il centro destra ma anche l'M5S, insomma tutto tranne il PD.
Un po' di Calma.

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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Nick »

madmarat ha scritto:Ma non è che siccome tu li vedi di sinistra, sono di sinistra eh...
Io li vedo un tentativo di creare qualcosa "di sinistra" in un epoca in cui è difficile.
I vecchii apparati di sinistra non valgono più,
Bisogna trovare nuove vie, il mondo è cambiato.
Per la sinistra è più difficile, in questi casi per la destra è più facile loro semplificano.

Le intenzioni del M5S sono di sinistra, si rivolgono al popolo, non dicono via i negri, i metodi sono improvvisati...si.
Li votano per la maggioranza persone che vengono dal CSX, dalle estreme ex dipietristi, ex verdi, ex pd, ed in misura minore ex CDX.

Insomma.
Le intenzioni sono di sinistra, i metodi improvvisati ingenui talvolta semplicistici, lo stesso linguaggio che usano sono di destra.
Ultima modifica di Nick il mar mar 06, 2018 9:17 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da uglygeek »

madmarat ha scritto:Ma non è che siccome tu li vedi di sinistra, sono di sinistra eh...
Ma non e' che perche' tu li vedi di destra sono di destra eh...
La cosa piu' probabile e' che davvero non siano ne' di destra ne' di sinistra, ma noi siamo fermi a schemi del secolo scorso.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da laplaz »

madmarat ha scritto:Ma non è che siccome tu li vedi di sinistra, sono di sinistra eh...
Ossignùr, ancora con questa menata del destra-sinistra del secolo scorso :roll:
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Nick »

uglygeek ha scritto:
madmarat ha scritto:Ma non è che siccome tu li vedi di sinistra, sono di sinistra eh...
Ma non e' che perche' tu li vedi di destra sono di destra eh...
La cosa piu' probabile e' che davvero non siano ne' di destra ne' di sinistra, ma noi siamo fermi a schemi del secolo scorso.

Molte cose sono cambiate ma gli schemi rimangono sempre.
La sinistra si è scolorita. ma Obama è CSX e Trump è CDX.
Le Pen e DX, Macron è CSX.

Lo schema globalizzazione-localismo non è netto, è sempre come viene interpretato, cioè puoi essere localista e di sinistra, globalista e di destra.
Anche se generalmente i localisti sono di destra ed i globalisti sono di sinistra.
Nick
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Nick »

laplaz ha scritto:
madmarat ha scritto:Ma non è che siccome tu li vedi di sinistra, sono di sinistra eh...
Ossignùr, ancora con questa menata del destra-sinistra del secolo scorso :roll:

Li puoi chiamare pure patate e fagioli invece di destra e sinistra.
Alla fine sono sempre due poli differenti a cui devi dare dei nomi.
Poi ci sono sfumature infinite tra i due poli, ma la polarizzazione c'è, chiamala come vuoi destra e sinistra, paperino e topolino. global e local.

Il PD può fare un governo istituzionale con FI, ma non con La Lega o la Meloni o CPI, quindi alcuni schemi rimangono.
IL PD approccia con 5S un motivo ci sarà.

Per me rimangono sempre destra e sinistra.
Semmai è l'interpretazione ed i metodi che sono diversi dal 1900.
Questo si. e bisogna trovarne di nuovi adatti ai problemi di oggi.
In questo senso la destra che è più semplice e semplicistica si adegua più facilmente, la sinistra che è più complicata ha bisogno di un'elaborazione più lunga.
E si sono fatti abbozzi, la terza via, obama, il PD.
I 5S io lo vedo come un abbozzo di sinistra, da correggere però ..ma le intenzioni sono quelle.
Ultima modifica di Nick il mar mar 06, 2018 9:30 am, modificato 3 volte in totale.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Johnny Rex »

alessandro ha scritto: Il tratto distintivo di oggi è l’egoismo.
200 anni fa non lo era. Scopriamo adesso, di esserlo.
“ i 1000 euro per me è che si fotta l’italia E il debito pubblico e le generazioni future; prima io (i veneti, i lombardi, gli italiani, io insomma) che si fottano gli altri, che muoiano, anche i regolari anche chi lavora accanto a noi ogni giorno, prima io! )
Se anche per una volta scrivi Calabresi e Siciliani nessuno ti accuserà di razzismo, eh :)

Bisogan anche domandarsi perché si arrivi a sostenere teorie del genere, senza scendere nel solito cliché del centromeridionale fancazzista etc etc ,e le cause sono da ricercarsi in politiche del lavoro sbagliate da decenni, col proliferare di
1) Insicurezze relative al mantenimento del posto di lavoro, quindi eterne tensioni e difficoltà di creare nuclei familiari stabili (per dirne una)
2) La deregolamentazione scientifica del mercato del lavoro, col risultato (esemplificato al massimo) dell'alternativa fra Lavoro senza diritti o Tutti i diritti senza il lavoro (inevitabile molti scelgano la seconda opzione)
3) L'aumento delirante delle partite Iva ,a lungo andare spesso insostenibili

Cessiamola con questa storia che chi non è sulle nostre posizioni sia per forza populista, razzista o ignorante, dai .
Ossignùr, ancora con questa menata del destra-sinistra del secolo scorso :roll:
Siccome lo schema mentale vuole che si continui a credere che questa contrapposizione (fuori senso dal 1990) esista, si continuerà a crederci.
E mi si parla delle scie chimiche ogni volta come esempio di paranoja ..

F.F.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto: “ i 1000 euro per me è che si fotta l’italia E il debito pubblico e le generazioni future; prima io (i veneti, i lombardi, gli italiani, io insomma) che si fottano gli altri, che muoiano, anche i regolari anche chi lavora accanto a noi ogni giorno, prima io! )
Il meridione e' tutto giallo, ha votato in massa per i 1000 euro. Il nord e' tutto blu, ha votato in massa per tagliare le tasse e tenersi i soldi.
Ma tu parlando dei 1000 euro scrivi i veneti e i lombardi, immagino perche' scrivere i napoletani e i siciliani sembrava brutto, non era politicamente corretto. :-)
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da Nick »

Il sud è tutto giallo anche perchè non c'è la Lega e la destra forte a frenare l'ascesa.
A nord hanno vinto a Torino con la destra debole.

E comunque il lombardo-veneto è di destra, neanche il CSX forte ci vinceva tranne eccezioni, a Milano una volta in 30 anni e con la destra divisa.
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Re: Elezioni 2018: Vox Populismi

Messaggio da uglygeek »

Nick ha scritto:
uglygeek ha scritto:
madmarat ha scritto:Ma non è che siccome tu li vedi di sinistra, sono di sinistra eh...
Ma non e' che perche' tu li vedi di destra sono di destra eh...
La cosa piu' probabile e' che davvero non siano ne' di destra ne' di sinistra, ma noi siamo fermi a schemi del secolo scorso.

Molte cose sono cambiate ma gli schemi rimangono sempre.
La sinistra si è scolorita. ma Obama è CSX e Trump è CDX.
Le Pen e DX, Macron è CSX.

Lo schema globalizzazione-localismo non è netto, è sempre come viene interpretato, cioè puoi essere localista e di sinistra, globalista e di destra.
Anche se generalmente i localisti sono di destra ed i globalisti sono di sinistra.
Ma non e' vero. Chi difende gli operai di Detroit, la Clinton con la sua globalizzazione o Trump che mette i dazi? Chi dei due e' piu' di "sinistra" in questo senso? Che cos'e' la sinistra? E' tante cose, dipende l'angolo con cui la guardi. In economia e' una cosa, sui temi sociali e sui diritti civili un'altra, sull'immigrazione un'altra ancora, ecc. Certo che se la guardi sul razzismo Clinton e' di sinistra e Trump di destra.
Ma alla fine chi dei due fa gli interessi di un operaio del Michigan? O bisognerebbe che un politico americano facesse gli interessi del disoccupato messicano che sogna di emigrare negli Stati Uniti e togliere il posto all'operaio del Michigan? O di togliergli il posto senza nemmeno emigrare perche' il capitalista sposta la fabbrica in Messico? Se queste cose sono in contrasto tra loro, la sinistra quale posizione dovrebbe scegliere? Non e' cosi' chiaro. E' un bene per la classe operaia che ci sia forte immigrazione da paesi poveri? O sono questi immigrati la nuova classe che la sinistra deve difendere, contro i vecchi operai indigeni? E se la sinistra e' per la globalizzazione, e globalizzazione significa spostare merci e capitali e lavoro attraverso il globo in un attimo, siamo sicuri che la globalizzazione avvantaggi le classi piu' deboli?

E' che il mondo si e' fatto piu' complicato di com'era in passato, i vecchi schemi sono, appunto, vecchi. Poi che vuol dire che va interpretato: se sei localista e di sinistra hai ragione, se sei globalista e di destra hai torto ma se sei globalista e di sinistra invece hai ragione? Cos'e' questo, tifo?
Ultima modifica di uglygeek il mar mar 06, 2018 9:47 am, modificato 1 volta in totale.
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