Governo Conte: Aspettando Rousseau

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Pindaro
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Pindaro »

di anni ne sono passati 40. :D
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da NK7 »

uglygeek ha scritto:Poi si' l'italiano medio nel 2018 e' molto diverso da quello del 1990 che era gia' molto diverso da quello del 1970
uglygeek ha scritto:La gente negli anni '70 non aveva Barbara D'Urso in tv ma quando usciva di casa andava a vedere film di Alvaro Vitali e simili, non di Ingmar Bergman. Gli italiani erano gli stessi
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da fabio86 »

PINDARO ha scritto:di anni ne sono passati 40. :D
Ma fai pure 80-90, se pensi a quello che è successo in quel periodo. :wink:
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balbysauro
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da balbysauro »

uglygeek ha scritto: Peraltro gli eccessi del consumismo sembrano una cosa del passato. Almeno negli Stati Uniti i giovani, i cosiddetti millennials, sono in media molto meno interessati dei genitori a "comprare cose", sono meno interessati al possesso di un auto per esempio, o di una casa grande, e anche ai vestiti e alle mode. Sono piu' interessati alle "esperienze" invece, viaggi, cibo, ecc... Vedrai che anche questo cambiamento arrivera' in Italia, se non e' gia' arrivato.
è arrivato da un pezzo
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uglygeek
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da uglygeek »

NK7 ha scritto:
uglygeek ha scritto:Poi si' l'italiano medio nel 2018 e' molto diverso da quello del 1990 che era gia' molto diverso da quello del 1970
uglygeek ha scritto:La gente negli anni '70 non aveva Barbara D'Urso in tv ma quando usciva di casa andava a vedere film di Alvaro Vitali e simili, non di Ingmar Bergman. Gli italiani erano gli stessi
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Burano »

NK7 ha scritto:Non sono d'accordo. Bombardare la gente 24 su 24 con un certo tipo di messaggio fatto di stereotipi e modelli esistenziali ben precisi, in epoca pre-internet (dunque con limitato accesso a fonti indipendenti) e potendo contare sul quasi monopolio dei mezzi di informazione ha avuto un peso decisivo nell'educazione della generazione dei nati fino all'85 almeno.

Mia mamma e mia zia sono state lobotomizzate da Rete 4. E come loro milioni di altri italiani. I più con background scolastico limitato o nullo, certo. Ma anche moltissimi giovani e adulti non proprio analfabeti, lo stesso Milan del periodo d'oro fu di fatto usato come strumento di propaganda politica.
Esatto. Chi ha avuto dei berlusconiani in casa come tu ed io, può capire meglio questa cosa. Tv perennemente sintonizzata sul 5, tutto quel che trasmette la rai è merda e gli si paga il canone, presentatori, anchorman, al referendum del 95 perfino sandra e raimondo a far propaganda per il quesito sulle tv, in generale sempre a veicolare quel tipo di Italia e di società, tutto..dai tg ai programmi più trash. Sgarbi quotidiani...i danni che ha fatto quello là in quei dieci minuti dopo il tg. Tutto quel che diceva era il vangelo per l'utente medio di quel canale, e tutto quel che faceva era vomitare merda su commissione su giudici, pm, mani pulite e la magistratura come istituzione, praticamente.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da NK7 »

Sgarbi, Fede, Mario Giordano, Liguori, Feltri e tutto il sottobosco di figuranti asserviti al regime (Vianello, Zanicchi, lo stesso Bongiorno e compagnia cantante) per trasmettere un messaggio a senso unico. Dalla mattina alla sera.

Mi pare francamente assurdo sminuire il ruolo centrale che questi figuri hanno rivestito per eserciti di casalinghe e sfaccendati in un'epoca in cui non c'era il web e la tv era il media per eccellenza.

Forse alcuni si sono dimenticati in che razza di squallida dittatura dell'etere eravamo immersi.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Nickognito »

prima queste casalinghe votavano PCI?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Burano »

Casalinghe e pensionati poco istruiti nel 94 simpatizzarono da subito per Berlusconi perché era il padrone delle loro tv preferite, non c'è dubbio. Poi da lì partì il lavaggio del cervello coi comunisti che voglipn togliervi la libertà e in primis le vostre trasmissioni preferite.
Ovvio poi tanti votavano Fi sperando legittimamente che diminuissero le tasse, per esempio. Un po' meno legittimamente tanti speravano ( e ebbero ragione) nei condoni e in meno controlli fiscali e non solo. "Padroni in casa nostra", che deregolamentava le risstrutturazioni edilizie. Se poi ci sono abusi pazienza, i magistrati non ci rompano il cazzo...se crolla una palazzina e c'è una strage, amen. Poi Salvini ha tradotto il concetto di casa alla Patria. Un salto di qualità...
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Burano »

Nickognito ha scritto:prima queste casalinghe votavano PCI?
No. Ma i motivi per cui votavano berlusconi son quelli.
C'è una letteratura e studi ventennali in merito. Se si vuol negare anche questo qui dentro, pazienza.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Nickognito »

e che avrebbero votato, volendo votare a destra?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Burano »

È quindi un caso che quasi tutti gli elettori di Fi fossero ultrà delle reti Mediaset mentre gli altri non di sinistra in genere votassero An, Casini, Buttiglione e lega?
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Nickognito »

Burano ha scritto:È quindi un caso che quasi tutti gli elettori di Fi fossero ultrà delle reti Mediaset mentre gli altri non di sinistra in genere votassero An, Casini, Buttiglione e lega?
No, credo che gli equilibri tra i 4 sarebbero stati diversi, ma credo che comunque Berlusconi sarebbe stato il leader. Per cui sarebbe cambiato poco.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da NK7 »

Nickognito ha scritto:prima queste casalinghe votavano PCI?
La maggioranza magari no ma come oggi anche nei '90 c'erano tanti indecisi. O quelli che prima nemmeno votavano e dopo sì. Mio padre nei '70 stava a sinistra, in quegli anni votò Silvio a più riprese. Ne conosco altri. Ed erano tutti teledipendenti come la maggior parte di chi era ragazzo o adulto in quegli anni.

In ogni caso non erano solo le casalinghe il target Fininvest di quegli anni. Un canale intero era dedicato ai giovani con trasmissioni faziose tese a veicolare il messaggio che se non ti adegui sei insulso. Ne ricordo una in cui in una puntata Walter Nudo aveva intervistato per strada una ragazza con una maglietta dei Metallica dicendole una roba tipo "ma che fai con una maglietta così?? Ti va di dimostrare che anche chi ascolta Metallica è una persona normale?" :o :lol:

Sarebbe anche interessante avere una statistica sul numero di tifosi milanisti simpatizzanti FI in quel periodo. Secondo me un buon 70% votava Silvio, stando bassi.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da NK7 »

Burano ha scritto:Casalinghe e pensionati poco istruiti nel 94 simpatizzarono da subito per Berlusconi perché era il padrone delle loro tv preferite, non c'è dubbio. Poi da lì partì il lavaggio del cervello coi comunisti che voglipn togliervi la libertà e in primis le vostre trasmissioni preferite.
Ovvio poi tanti votavano Fi sperando legittimamente che diminuissero le tasse, per esempio. Un po' meno legittimamente tanti speravano ( e ebbero ragione) nei condoni e in meno controlli fiscali e non solo. "Padroni in casa nostra", che deregolamentava le risstrutturazioni edilizie. Se poi ci sono abusi pazienza, i magistrati non ci rompano il cazzo...se crolla una palazzina e c'è una strage, amen. Poi Salvini ha tradotto il concetto di casa alla Patria. Un salto di qualità...
Perfetto.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Nickognito »

Mah, per me non siete realisti, scusate.

Nel 94 i candidati erano tre: Berlusconi, Occhetto e Segni. Gia' e' chiara la differenza di spessore e appeal tra il centrodestra di Berlusconi e il centro di Segni (che prese oltre il 15%, era un serio candidato, comprendeva gran parte dell'ex DC).

I voti di Berlusconi a chi sarebbero andati, senza TV? In parte ai popolari e Segni, certo, ma era il periodo della fine della prima repubblica, odio verso il sistema, quanti lo avrebbero fatto? Verso la Lega, allora formazione estremista presente solo al Nord, penso non sarebbe andato quasi nessun voto in piu'. Al Sud qualcosa in piu' avrebbe preso Fini, e in generale il CCD, che sarebbe rimasto minoritario in modo netto sotto la leadership del Silvio. Berlusconi era il collante essenziale tra Fini e Bossi che si odiavano, era l'unico leader. Chiaramente, senza televisioni, avrebbe avuto piu' difficolta' a farsi conoscere e farsi pubblicita', ma la sua forza economica gli avrebbe permesso di farlo in altri modi.

Poi certo, sarebbe potuto succedere di perdere la maggioranza al Senato: ci sarebbe stato probabilmente un governo tecnico e Berlusconi avrebbe vinto le elezioni successive. Non credo che sarebbe cambiato molto.

Dopo il 94, Berlusconi era il chiaro riferimento come leader di centrodestra.Lo e' tuttoggi, se si parla di partito moderato. Berlusconi non ha mai avuto concorrenti. Dal 94 (compreso) a oggi non c'e' mai stato nessun leader di centrodestra concorrente, nemmeno a livelli minimi (o il solo Renzi, se lo consideriamo di centrodestra). E quello e' il motivo delle sue vittorie, principalmente.

Anche in Toscana c'erano le massaie che guardavano Mediaset. Ma le vittorie sono arrivate in regioni di destra, la destra ha sempre vinto in quelle zone.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da rob »

Stagione 1976-1977, incassi film in Italia.


Dove avesse tutto questo seguito la commedia italiana scollacciata e pecoreccia è un mistero, al di là degli adolescenti maschi tra i quali c'era pure il sottoscritto:

http://www.hitparadeitalia.it/bof/boi/boi1976-77.htm


Stagione 1976-77: i 100 film di maggior incasso:

King Kong (King Kong) di John Guillermin
Jessica Lange, Jeff Bridges, Charles Grodin, John Randolph, René Auberjonois, Julius Harris

Incasso: 7,000 Miliardi Lire (Rivalutato: 21,524 Milioni Euro)

I due superpiedi quasi piatti di E.B. Clucher
Terence Hill, Bud Spencer, Laura Gemser

Novecento - Atto I di Bernardo Bertolucci
Gerard Depardieu, Robert De Niro, Burt Lancaster, Sterling Hayden, Laura Betti, Stefania Sandrelli, Dominique Sanda, Donald Sutherland, Romolo Valli, Alida Valli, Stefania Casini, Francesca Bertini, Paulo Branco, Anna Maria Gherardi

Rocky (Rocky) di John G. Avildsen
Sylvester Stallone, Talia Shire, Burt Young, Carl Weathers, Burgess Meredith, Thayer David

La stanza del vescovo di Dino Risi
Ugo Tognazzi, Ornella Muti, Patrick Dewaere, Lia Tanzi, Gabriella Giacobbe, Piero Mazzarella

Taxi Driver (Taxi Driver) di Martin Scorsese
Robert De Niro, Cybill Shepherd, Jodie Foster, Harvey Keitel, Peter Boyle, Albert Brooks, Joe Spinell, Martin Scorsese

La battaglia di Midway (Midway) di Jack Smight
Charlton Heston, Henry Fonda, Glenn Ford, James Coburn, Hal Holbrook, Robert Mitchum, Cliff Robertson, Toshiro Mifune, Robert Wagner, Edward Albert, Tom Selleck

Sturmtruppen di Salvatore Samperi
Renato Pozzetto, Lino Toffolo, Cochi Ponzoni, Teo Teocoli, Felice Andreasi, Massimo Boldi, Corinne Cléry, Jean-Pierre Marielle, Umberto Smaila

Cassandra Crossing (Cassandra Crossing) di George Pan Cosmatos
Richard Harris, Sophia Loren, Ava Gardner, Burt Lancaster, Martin Sheen, Ingrid Thulin, Alida Valli, Lou Castel, Lee Strasberg, Lionel Stander, O.J. Simpson, John Phillip Law, Ray Lovelock

Il corsaro nero di Sergio Sollima
Kabir Bedi, Carole André, Mel Ferrer, Tony Renis, Dagmar Lassander, Guido Alberti

Suspiria di Dario Argento
Jessica Harper, Alida Valli, Stefania Casini, Joan Bennett, Flavio Bucci, Miguel Bosé, Udo Kier, Renato Scarpa

Quelle strane occasioni di Nanni Loy - Luigi Comencini - Luigi Magni
Paolo Villaggio, Nino Manfredi, Olga Karlatos, Alberto Sordi, Stefania Sandrelli, Beba Loncar

Un borghese piccolo piccolo di Mario Monicelli
Alberto Sordi, Shelley Winters, Romolo Valli, Vincenzo Crocitti, Renzo Carboni

L'altra metà de cielo di Franco Rossi
Adriano Celentano, Monica Vitti, Venantino Venantini

L'innocente di Luchino Visconti
Giancarlo Giannini, Laura Antonelli, Rina Morelli, Jennifer O'Neill, Massimo Girotti, Didier Haudepin

Il maratoneta (Marathon Man) di John Schlesinger
Dustin Hoffman, Laurence Olivier, Roy Scheider, Marthe Keller, William Devane, Lou Jacobi, Fritz Weaver

Il signor Robinson di Sergio Corbucci
Paolo Villaggio, Zeudi Araya, Anna Nogara, Percy Hogan

Il Casanova di Federico Fellini di Federico Fellini
Donald Sutherland, Tina Aumont, Maria Marquez, Olimpia Carlisi, Carmen Scarpitta, Cicely Browne, Chesty Morgan

L'ultima donna di Marco Ferreri
Gerard Depardieu, Ornella Muti, Michel Piccoli, Renato Salvatori, Giuliana Calandra, Zouzou, Nathalie Baye

Novecento - Atto II di Bernardo Bertolucci
Gerard Depardieu, Robert De Niro, Burt Lancaster, Sterling Hayden, Laura Betti, Stefania Sandrelli, Dominique Sanda, Donald Sutherland, Romolo Valli, Alida Valli, Stefania Casini, Francesca Bertini, Paulo Branco, Anna Maria Gherardi

Oh Serafina! di Alberto Lattuada


Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini


Missouri di Arthur Penn


Il marito in collegio di Maurizio Lucidi


Savana violenta di Antonio Climati & Mario Morra


Napoli violenta di Umberto Lenzi


Signore e signori, buonanotte di Luigi Comencini - Nani Loy - Luigi Magni - Mario Monicelli - Ettore Scola


Invito a cena con delitto di Robert Moore


Tutti gli uomini del presidente di Alan J. Pakula


Brutti sporchi e cattivi di Ettore Scola


Cattivi pensieri di Ugo Tognazzi


Barry Lyndon di Stanley Kubrick


La pietra che scotta di Peter Yates


Squadra antifurto di Bruno Corbucci


Basta che non si sappia in giro di Luigi Comencini - Nani Loy - Luigi Magni


Mary Poppins [R] di Robert Stevenson


Spogliamoci così senza pudor di Sergio Martino


L'ultima follia di Mel Brooks di Mel Brooks


Complotto di famiglia di Alfred Hitchcock


Dersu Uzala di Akira Kurosawa


Keoma di Enzo G. Castellari


Charleston di Marcello Fondato


Il libro della giungla [R] di Wolfgang Riethermann


La vendetta dell'Uomo chiamato Cavallo di Irving Kerschner


Quinto potere di Sidney Lumet


Nerone di Castellacci & Pingitore


Tentacoli di Olver Hellman


Histoire d'O di Just Jaeckin


Sfida a White Buffalo di J. Lee Thompson


L'eredità Ferramonti di Mauro Bolognini


Il grande racket di Enzo G. Castellari


Il trucido e lo sbirro di Umberto Lenzi


Dimmi che fai tutto per me di Pasquale Festa Campanile


Ben Hur [R] di William Wyler


La Pantera Rosa sfida l'Ispettore Closeau di Blake Edwards


Il texano dagli occhi di ghiaccio di Clint Eastwood


La presidentessa di Luciano Salce


Drum l'ultimo mandingo di Steve Carver


Il cinico. l'infame, il violento di Umberto Lenzi


Italia a mano armata di Franco Martinelli


La dottoressa del distretto militare di Nando Cicero


Febbre da cavallo di Steno


La lunga notte di Entebbe di Marvin Chomsky


Safari Express di Duccio Tessari


Tutti possono arricchire tranne i poveri di Mauro Severino


Gli ultimi fuochi di Elia Kazan


Conoscenza carnale [R] di Mike Nichols


La notte dell'aquila di John Sturges


La professoressa di Scienze Naturali di Michele Massimo Tarantini


Quelli della Calibro 38 di Massimo Dallamano


Il presagio di Richard Donner


Candidato all'obitorio di J. Lee Thompson


Il deserto dei Tartari di Valerio Zurlini


Autostop rosso sangue di Pasquale Festa Campanile


I sopravvissuti delle Ande di Renè Cardona


Mister Miliardo di Jonathan Kaplan


Cielo di piombo Ispettore Callaghan di Jim Fargo


La banda del trucido di Stelvio Massi


Paperino & C. nel Far West [R] di Walt Disney


Police Python 357 di Alain Corneau


Lo sparviero di Philippe Labro


Caro Michele di Mario Monicelli


Vizi privati pubbliche virtù di Miklos Jancsò


Napoli spara! di Mario Caiano


Classe mista di Mariano Laurenti


Il ginecologo della mutua di Aristide Massaccesi


Maladolescenza di Piergiuseppe Murgia


Paura in città di Giuseppe Rosati


Per amore di Cesarina di Vittorio Sindoni


Al piacere di rivederla di Marco Leto


La vergine, il toro e il capricorno di Luciano Martino


Bestialità di Peter Skeal


L'Agnese va a morire di Giuliano Montaldo


La fuga di Logan di Michael Anderson


Natale in casa d'appuntamento di Armando Nannuzzi


L'ultima volta di Aldo Lado


La casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati


Quella strana ragazza che abita in fondo al viale di Nicolas Gessner


I racconti immorali di Borowczyk di Walerian Borowczyk


Anima persa di Dino Risi
Ultima modifica di rob il dom giu 17, 2018 2:10 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Pindaro »

Grazie Rob. :)
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da rob »

Nickognito ha scritto:Mah, per me non siete realisti, scusate.

Nel 94 i candidati erano tre: Berlusconi, Occhetto e Segni. Gia' e' chiara la differenza di spessore e appeal tra il centrodestra di Berlusconi e il centro di Segni (che prese oltre il 15%, era un serio candidato, comprendeva gran parte dell'ex DC).

I voti di Berlusconi a chi sarebbero andati, senza TV? In parte ai popolari e Segni, certo, ma era il periodo della fine della prima repubblica, odio verso il sistema, quanti lo avrebbero fatto? Verso la Lega, allora formazione estremista presente solo al Nord, penso non sarebbe andato quasi nessun voto in piu'. Al Sud qualcosa in piu' avrebbe preso Fini, e in generale il CCD, che sarebbe rimasto minoritario in modo netto sotto la leadership del Silvio. Berlusconi era il collante essenziale tra Fini e Bossi che si odiavano, era l'unico leader. Chiaramente, senza televisioni, avrebbe avuto piu' difficolta' a farsi conoscere e farsi pubblicita', ma la sua forza economica gli avrebbe permesso di farlo in altri modi.

Poi certo, sarebbe potuto succedere di perdere la maggioranza al Senato: ci sarebbe stato probabilmente un governo tecnico e Berlusconi avrebbe vinto le elezioni successive. Non credo che sarebbe cambiato molto.

Dopo il 94, Berlusconi era il chiaro riferimento come leader di centrodestra.Lo e' tuttoggi, se si parla di partito moderato. Berlusconi non ha mai avuto concorrenti. Dal 94 (compreso) a oggi non c'e' mai stato nessun leader di centrodestra concorrente, nemmeno a livelli minimi (o il solo Renzi, se lo consideriamo di centrodestra). E quello e' il motivo delle sue vittorie, principalmente.

Anche in Toscana c'erano le massaie che guardavano Mediaset. Ma le vittorie sono arrivate in regioni di destra, la destra ha sempre vinto in quelle zone.
Il centro cattolico e moderato era una federazione tra il residuo della DC (Martinazzoli) che non aveva voluto correre con Berlusconi (11%) e Segni (meno, del 5%).
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da NK7 »

A me pare non sia realista tu nel negare che l'immensa macchina propagandistica messa in moto da Berlusconi in quegli anni abbia inciso in modo (se non decisivo, almeno) rilevante nelle decisioni di voto dell'italiano medio anni '90.

Delle due, o sovrastimi la capacità di giudizio critico degli italiani post-tangentopoli, o ritieni un perfetto analfabeta del marketing Silvio (visto che di fatto avrebbe vinto comunque, a che serviva investire tutte quelle risorse in tv e carta stampata?).
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Nickognito »

NK7 ha scritto:A me pare non sia realista tu nel negare che l'immensa macchina propagandistica messa in moto da Berlusconi in quegli anni abbia inciso in modo (se non decisivo, almeno) rilevante nelle decisioni di voto dell'italiano medio anni '90.

Delle due, o sovrastimi la capacità di giudizio critico degli italiani post-tangentopoli, o ritieni un perfetto analfabeta del marketing Silvio (visto che di fatto avrebbe vinto comunque, a che serviva investire tutte quelle risorse in tv e carta stampata?).
avrebbe ritardato il suo arrivo ed e' ovvio che lui usi i mezzi che ha. Ripeto, ne avrebbe usati altri.

Non c'entra il giudizio critico, c'entrano i concorrenti. Perche' Salvini sta aumentando cosi' i suoi voti? Ha le televisioni? Perche' il PD ha governato proprio quando si e' un po' allontanato da sinistra ed e' andato verso posizioni di centrodestra?

Cos'e', prima eran tutti teledipendenti, adesso tutti razzisti... No, ognuno fa leva su cio' che ha. Berlusconi ha anche adesso le televisioni. Salvini no. Si parla di un imprenditore famoso e ricchissimo. Non di Di Maio. Uno con amicizie politiche, uno con amicizie famose. Uno con personalita' vincente. Uno presidente della squadra di calcio piu' forte di sempre, o quasi.

Gli stessi che orano gridano al razzismo prima gridavano alla televisione, e prima ancora gridavano contro la Chiesa i cui preti spingevano per la DC. Il che e' tutto vero, i preti influivano, la tv pure e le persone sono razziste. Ma la verita' e' che la maggioranza di molte regioni italiane vota a centrodestra qualunque cosa succeda. L'altr averita' e' che Berlusconi ha perso quando e' invecchiato, non per via delle TV. Ovviamente devi essere capace per vincere. Ma Berlusconi era abbastanza capace a vendersi da averlo potuto fare anche senza farsi pubblicita' su Mediaset.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da fabio86 »

D'accordo con Nickognito.
Ho conosciuto tantissimi berlusconiani che la televisione non la guardavano per nulla, neanche l'avevano alcuni. Altri appassionati di cinema e teatro.
Sicuramente la propaganda televisiva ha avuto un ruolo importante ma ridurre il consenso berlusconiano solo o prevalentemente a quello mi sembra riduttivo.
Ribadisco che l'italiano medio che votava Andeotti o Craxi non fosse diverso da quello che votava Berlusconi, cercava solo un nuovo leader che lo rappresentasse.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Nickognito »

fabio86 ha scritto:D'accordo con Nickognito.
Ho conosciuto tantissimi berlusconiani che la televisione non la guardavano per nulla, neanche l'avevano alcuni. Altri appassionati di cinema e teatro.
Sicuramente la propaganda televisiva ha avuto un ruolo importante ma ridurre il consenso berlusconiano solo o prevalentemente a quello mi sembra riduttivo.
Ribadisco che l'italiano medio che votava Andeotti o Craxi non fosse diverso da quello che votava Berlusconi, cercava solo un nuovo leader che lo rappresentasse.
entrambi concordiamo che in quel momento era finito un ciclo e se ne apriva uno nuovo :o
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Pindaro »

:o

fabio d'accordo con qualcuno.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da NK7 »

Nickognito ha scritto:Perche' Salvini sta aumentando cosi' i suoi voti? Ha le televisioni? Perche' il PD ha governato proprio quando si e' un po' allontanato da sinistra ed e' andato verso posizioni di centrodestra?

Cos'e', prima eran tutti teledipendenti, adesso tutti razzisti... No, ognuno fa leva su cio' che ha. Berlusconi ha anche adesso le televisioni. Salvini no.
La differenza fondamentale è che prima non c'era Internet.

La gente usava quasi solo la tv per informarsi e orientarsi. Su tutto, mica solo su chi votare. Compravi le minestre Knorr perchè Mike ti diceva che erano più buone, bevevi Coca Cola perchè c'era lo spot dell'albero di natale a intenerirti, mangiavi il pandoro Melegatti perchè Franca Valeri non ti avrebbe mai consigliato male. Tutto questo funzionava a livello non solo razionale ma anche subliminale, uno spot o testimonial azzeccato spostava da solo gli equilibri del mercato.

Oggi il ruolo della tv è ampiamente ridimensionato. La gente crede a quello che vede su Youtube, si informa sui network. Salvini in questo senso è stato molto accorto, ha intuito prima di altri politici la portata della rivoluzione social. La sua pagina Facebook è il corrispondente del tg di Fede, di Sgarbi Quotidiani e dell'editoriale di Belpietro.

Poi ad andare a vedere bene non ha trascurato nemmeno la tv (anche qui calcolo preciso: gli over 70 Facebook non lo usano ma votano comunque e guardano Dalla Vostra Parte, non a caso era sempre là).

In buona sostanza sono cambiati tool e piattaforme ma il lavaggio del cervello mediatico è sempre il primo step per conquistarsi i favori della platea.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da ciccio »

dai su
chi aveva la chiesa vinceva,
quando é arrivata la televisione vinceva
chi aveva la televisione,
all'arrivo delle reti sociali
chi ha internet vince
é la prima vera elezione social
chi controlla i mezzi di comunicazione vince le elezioni, per lo meno in Italia, ma magari in tutto il mondo
il resto son briciole
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da NK7 »

:o io e Ciccio sulle stesse posizioni. Occhio ai sismografi, l'armageddon potrebbe essere prossimo.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da ciccio »

NK7 ha scritto::o io e Ciccio sulle stesse posizioni. Occhio ai sismografi, l'armageddon potrebbe essere prossimo.
ma certo che lo siamo, sei te che ti scaldi estremizzando le cose e interpretando i discorsi altrui in maniera errata
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Burano »

fabio86 ha scritto:D'accordo con Nickognito.
Ho conosciuto tantissimi berlusconiani che la televisione non la guardavano per nulla, neanche l'avevano alcuni. Altri appassionati di cinema e teatro.
Sicuramente la propaganda televisiva ha avuto un ruolo importante ma ridurre il consenso berlusconiano solo o prevalentemente a quello mi sembra riduttivo.
Ribadisco che l'italiano medio che votava Andeotti o Craxi non fosse diverso da quello che votava Berlusconi, cercava solo un nuovo leader che lo rappresentasse.
Le istanze..chiamiamole così..berlusconiane e i metodi berlusconiani erano un tantino diversi da quelli di Andreotti e Craxi. Metodo marketing, slogan semplici e efficaci, studi e sondaggi prima di qualunque mossa politica. Metodo televisivo. La semina era avvenuta nel decennio precedente. Torna a casa in tutta fretta, c'è un Biscione che ti aspetta :-)
Ovvio non si possa ridurre tutto solo a quello. L'italia è un paese naturaliter di destra. Destra della peggior specie, oltretutto.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da ferryboat »

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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da uglygeek »

NK7 ha scritto:[
La differenza fondamentale è che prima non c'era Internet.

La gente usava quasi solo la tv per informarsi e orientarsi. Su tutto, mica solo su chi votare. Compravi le minestre Knorr perchè Mike ti diceva che erano più buone, bevevi Coca Cola perchè c'era lo spot dell'albero di natale a intenerirti, mangiavi il pandoro Melegatti perchè Franca Valeri non ti avrebbe mai consigliato male. Tutto questo funzionava a livello non solo razionale ma anche subliminale, uno spot o testimonial azzeccato spostava da solo gli equilibri del mercato...
Se vuoi dire che nell'epoca del consumismo anche il messaggio politico va veicolato con gli strumenti della pubblicita', questo e' ovvio. Del resto l'impero di Berlusconi e' tutto costruito sulla pubblicita' (come anche quello di Google, peraltro) e lo scopo della pubblicita' e' proprio quello di convincere le persone, e quindi va bene anche per convincere gli elettori.
Poi molti avrebbero votato a destra comunque anche senza Berlusconi, del resto al nord molti votavano Bossi anche quando era contro Berluconi. Ma certo le televisioni gli sono servite per vincere alcune elezioni, e' innegabile.

Ma non credo che la TV abbia cambiato gli italiani, il consumismo non l'ha inventato lui, c'era in tutto il mondo occidentale e c'e' ancora anche se in crisi. Erano ben contenti di consumare, gli italiani, e anche di un modello di valori basato sull'avere piuttosto che sull'essere. Anzi la rabbia profonda degli italiani degli anni '10 e' proprio dovuta al fatto che non possono piu' comprare tante cose come prima. E noi non siamo certo un popolo di asceti, abbiamo sempre amato auto di lusso e vestiti firmati. Semmai Berlusconi e' diventato Berlusconi proprio perche' e' arrivato a vendere pubblicita' proprio al momento giusto, in anni in cui c'era un'esplosione di consumi e quindi enormi investimenti pubblicitari. Certo si poteva impedire la nascita di tv private e allora questi investimenti avrebbero preso altre strade.
Si poteva almeno evitare che la tv privata si concentrasse nelle mani di una sola persona, questo si'.

Internet invece non e' la TV, non c'e' un controllo centralizzato, e se un politico e' piu' bravo degli altri a trovare un seguito sulla rete il merito e' suo e non gli si puo' dire niente. Ma i social media sono' fatti di bolle ideologiche, ognuno legge cose scritte da chi la pensa come lui e si estremizza sempre piu' nelle sue posizioni. Se la gente segue Salvini su Facebook lo fa perche' e' gia' di destra. E questo in TV e' vero un po' anche per programmi come quello di Belpietro, che e' vero che sono stati chiusi perche' in Mediaset si sono accorti che portavano voti a Salvini e li toglievano a Berlusconi. Ma e' anche vero che se una persona non e' contraria all'immigrazione sicuramente cambia canale e guarda qualcos'altro. Parliamo di un programma che faceva circa un milione di spettatori, 4% di share, e almeno il 40% degli italiani sono gia' di centro-destra.

Quindi boh, mi sembra che qui si stiano cercando capri espiatori e scuse per la crisi della sinistra. Non e' che la sinistra in pochi anni ha perso due terzi dei suoi voti perche' c'era in TV Belpietro, eh?
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da NK7 »

uglygeek ha scritto:Se la gente segue Salvini su Facebook lo fa perche' e' gia' di destra.
La gente non nasce di destra o di sinistra. Decidere di votare in un senso piuttosto che nell'altro è il risultato di una complessa serie di fattori culturali e ambientali, certo non genetici. Gli schierati a prescindere ovviamente ci sono e in Italia storicamente stanno più a destra per tutta una serie di fattori, ma l'influenza che la propaganda esercita su indecisi (quelli disposti a passare da centrodx a centrosx a seconda dell'opportunità del momento, 80€ o promesse di sgravi fiscali) in questo senso è fondamentale.

Se bombardi incessantemente la gente con un'informazione, anche la più strampalata, senza sosta, in modo capillare, che sia in tv o sul web, alla lunga finisci col convincere anche il più reticente che quell'informazione è corretta.

Tutti i regimi hanno compreso questo semplice principio. Berlusconi e Salvini sono solo gli ultimi ad averlo sfruttato a proprio vantaggio. Altrimenti la Lega starebbe ancora al 5% in cui Bossi l'aveva abbandonata.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Nickognito »

Se Berlusconi fosse stato dieci anni piu' giovane e candidabile, Salvini, che alle elezioni ha ottenuto appena piu' di lui, non molto piu' di lui, sarebbe stato abbastanza nettamente dietro come voti.

Poi Salvini adesso vola nei sondaggi perche' e' emerso come il leader di coalizione (per quanto detto sopra) e quindi viene votato a prescindere.

Un Berlusconi appena piu' giovane, con le stesse tv e internet di adesso, per me sarebbe dato oltre il 25%. Diverso il discorso grillino, loro ovviamente senza internet nemmeno esisterebbero.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Burano »

Tanti non leggono e non seguono nulla, navigano sui social e vedono meme e fake news e si convincono di quella cosa. Già io da solo ne conosco quattro o cinque. Saranno chissà quanti.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Pindaro »

Burano ha scritto:Tanti non leggono e non seguono nulla, navigano sui social e vedono meme e fake news e si convincono di quella cosa. Già io da solo ne conosco quattro o cinque. Saranno chissà quanti.
Se consideri il forum arrivi a sei o sette.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Burano »

E alla fine è quello uno dei motivi per cui in questo momento storico la sinistra non può esser vincente. Sempre meno gente legge e i più si fermano ai titoli delle notizie senza indagarne la veridicità e senza avere basi teoriche e culturali per capire se sono almeno plausibili. Chi la spunta? Quelli che vanno di slogan e hashtag tipo ruspa e prima gli italiani e torniamo alla lira che si stava meglio, si faceva l'amore da Trieste in giù, oppure chi deve fare un discorso lungo e complesso e per certi aspetti contraddittorio sulla globalizzazione, la fine del lavoro per via dell'automazione, il ruolo dell'Italia nel contesto globale, le delocalizzazioni che sono al momento inarrestabili ecc?
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Nickognito »

e che c'entrerebbe questo con la sinistra che non vince?
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da NK7 »

Come che c'entra? L'ha spiegato.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona

Messaggio da Nickognito »

Perche' non mette in giro slogan e notizie false? Ma dai. Ce n'e' sempre una. Sembra di sentir Bersani. Si definisse poi, la sinistra. In Germania non vince perche' la Merkel fa slogan? Macron vince sulla Le Pen perche'?Perche' Obama vince e la Clinton perde, sono uguali?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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