Governo Conte: Aspettando Rousseau
Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Ancora sul post di Alessandro. Il problema è appunto che sarebbe impopolare.
Anche perché se dai le case ai rom e non fai nulla che so, per i terremotati o i poveri senza casa, che magari non per questo vanno a rubare, loro, anche giustamente, si incavolano.
Bisognerebbe dare condizioni migliori a tutti. Questo non avviene e quindi la guerra tra poveri scoppia inesorabilmente.
E' poi il motivo eterno della avanzata delle destre estreme. Quindi me la prendo con la sinistra che, ahimè, non sa frenare queste avanzate con buone politiche eque per tutti. Anche un minimo di paraculaggio a volte ci sta. Fai vedere alla gente che pensi anche a loro, non metterti su un piedistallo, non dare l'impressione di pensare SOLO a minoranze, immigrati eccetera ma fai capire che cerchi di fare il bene di tutti, anche delle masse e degli italiani.
Altrimenti poi arrivano i Salvini. E' sempre stato così.
Anche perché se dai le case ai rom e non fai nulla che so, per i terremotati o i poveri senza casa, che magari non per questo vanno a rubare, loro, anche giustamente, si incavolano.
Bisognerebbe dare condizioni migliori a tutti. Questo non avviene e quindi la guerra tra poveri scoppia inesorabilmente.
E' poi il motivo eterno della avanzata delle destre estreme. Quindi me la prendo con la sinistra che, ahimè, non sa frenare queste avanzate con buone politiche eque per tutti. Anche un minimo di paraculaggio a volte ci sta. Fai vedere alla gente che pensi anche a loro, non metterti su un piedistallo, non dare l'impressione di pensare SOLO a minoranze, immigrati eccetera ma fai capire che cerchi di fare il bene di tutti, anche delle masse e degli italiani.
Altrimenti poi arrivano i Salvini. E' sempre stato così.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Se i rom sono un’emergenza si va di conseguenza.NK7 ha scritto:Figurati. Ci sarebbe la sollevazione popolare, "date lavoro e casa agli zingari e non agli italiani in difficoltà!!".alessandro ha scritto:I rom italiani sono la maggior parte ma alla fine sono pochi. Fare qualcosa di impopolare, dare case a tutti quanti, cancellare i campi, case sparse in tutta Italia per non creare ghetti. Dare un lavoro regolare a tutti, anche in industrie con garanzie ed incentivi dello stato, o come spazzini o quel che volete, affiancare le famiglie più problematiche con assistenti sociali.
A quel punto nessuno ha più scuse.
Hai una casa puoi chiedere lavoro, mandare i figli a scuola, avrai aiuti e responsabilità come ogni italiano in difficoltà.
Al contrario abbatti i campi e loro ne costruiranno un’altro, i bambini che magari avevano iniziato ad andare a scuola dovranno smettere etc.
Sarà costoso impopolare e difficile ma non vedo altre soluzioni serie.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
L’80% dei rom vive in case e in paesi non in campi rom.Marco Rodella ha scritto:Ah perchè, secondo te lo vorrebbero fare (di andare uno per paese) ? Dai su. Metti poi, magari, che ti chiedano pure di lavorare onestamentealessandro ha scritto:Per i rom ancora peggio.
Vivono nei campi rom solo 26.000 persone lo 0.04% della popolazione italiana.
Sono quasi tutti bambini ( il60-70%)
Mettessero una famiglia per ogni paese in Italia e la cosa è risolta.
Hanno lavori normali.
Poi ci sono i rom tipo gli “Spada” che però i politici della lega o 5 stelle trattano con i guanti e chiedono voti non mandano le ruspe nelle loro ville illegali e abusive o ai boss delle concessioni balneari sul litorale di Ostia.
Sempre ai poveracci che vivono nelle fogne bisogna bastonare.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Sul discorso Spada, Casamonica, Ricci ecc. sfondi una porta aperta: bisognerebbe proprio partire da quelli.alessandro ha scritto:L’80% dei rom vive in case e in paesi non in campi rom.Marco Rodella ha scritto:Ah perchè, secondo te lo vorrebbero fare (di andare uno per paese) ? Dai su. Metti poi, magari, che ti chiedano pure di lavorare onestamentealessandro ha scritto:Per i rom ancora peggio.
Vivono nei campi rom solo 26.000 persone lo 0.04% della popolazione italiana.
Sono quasi tutti bambini ( il60-70%)
Mettessero una famiglia per ogni paese in Italia e la cosa è risolta.
Hanno lavori normali.
Poi ci sono i rom tipo gli “Spada” che però i politici della lega o 5 stelle trattano con i guanti e chiedono voti non mandano le ruspe nelle loro ville illegali e abusive o ai boss delle concessioni balneari sul litorale di Ostia.
Sempre ai poveracci che vivono nelle fogne bisogna bastonare.
Porta l’amante a casa e trova la moglie a letto con due uomini. Tecnicamente è un full.
Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Intanto su Repubblica dice che il pd si interroga sul flop.
Vediamo cosa partoriranno quelle menti geniali.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Magari con la prima generazione farai fatica, appoggio dei servizi sociali etc. presumo che i figli con casa e scuola poi avranno una vita normale.chiaky ha scritto:Magari!alessandro ha scritto:Ma se cominciassero a schedare, non so, i calabresi?chiaky ha scritto: Schedare é un termine odioso. Controllare dovrebbe essere il termine. I rom sono una categoria ( non una etnia) a rischio per reati come lo sono altre. Vanno tenuti sotto controllo. Mi pare anche giusto. Schedare non capisco cosa potrebbe significare, non so nemmeno come potrebbe fare.
Credo che la malavita calabrese sia mille volte più pericolosa dei rom.
O se schedassero gli italiani o anche gli svizzeri di “etnia” italiana in Svizzera ?
Ci sono i censimenti e se ci sono ad esempio auto rubate in un campo rom si va e si perquisisce.
Bisognerebbe prendere il problema di petto e non puoi farlo solo con ruspe e carabinieri.
I rom italiani sono la maggior parte ma alla fine sono pochi. Fare qualcosa di impopolare, dare case a tutti quanti, cancellare i campi, case sparse in tutta Italia per non creare ghetti. Dare un lavoro regolare a tutti, anche in industrie con garanzie ed incentivi dello stato, o come spazzini o quel che volete, affiancare le famiglie più problematiche con assistenti sociali.
A quel punto, con casa e lavoro chi sgarra: elemosina, furterelli, bambini che non frequentano la scuola, etc. si agisce in maniera rigida.
In questo modo (complicato e costoso e impopolare) forse, in una o due generazioni di risolve il problema.
Altrimenti solo abbattimenti, ricostruzioni di campi abusivi, furti, bambini analfabeti che non potranno fare altro che arrangiarsi ai margini della società.
Ho paura, però, che l'idea di lavorare non vada a genio a molti.
Ma certo, sarebbe il caso di provarci.
Bisogna vedere se sono persone davvero integrabili o no. Quella proposta qui sopra sarebbe la prova del nove.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Ci sono paesi in cui ha funzionato e i rom sono più o meno totalmente integrati e lavorano? Non sono molto aggiornato a riguardo.alessandro ha scritto:Magari con la prima generazione farai fatica, appoggio dei servizi sociali etc. presumo che i figli con casa e scuola poi avranno una vita normale.chiaky ha scritto:Magari!alessandro ha scritto: Ma se cominciassero a schedare, non so, i calabresi?
Credo che la malavita calabrese sia mille volte più pericolosa dei rom.
O se schedassero gli italiani o anche gli svizzeri di “etnia” italiana in Svizzera ?
Ci sono i censimenti e se ci sono ad esempio auto rubate in un campo rom si va e si perquisisce.
Bisognerebbe prendere il problema di petto e non puoi farlo solo con ruspe e carabinieri.
I rom italiani sono la maggior parte ma alla fine sono pochi. Fare qualcosa di impopolare, dare case a tutti quanti, cancellare i campi, case sparse in tutta Italia per non creare ghetti. Dare un lavoro regolare a tutti, anche in industrie con garanzie ed incentivi dello stato, o come spazzini o quel che volete, affiancare le famiglie più problematiche con assistenti sociali.
A quel punto, con casa e lavoro chi sgarra: elemosina, furterelli, bambini che non frequentano la scuola, etc. si agisce in maniera rigida.
In questo modo (complicato e costoso e impopolare) forse, in una o due generazioni di risolve il problema.
Altrimenti solo abbattimenti, ricostruzioni di campi abusivi, furti, bambini analfabeti che non potranno fare altro che arrangiarsi ai margini della società.
Ho paura, però, che l'idea di lavorare non vada a genio a molti.
Ma certo, sarebbe il caso di provarci.
Bisogna vedere se sono persone davvero integrabili o no. Quella proposta qui sopra sarebbe la prova del nove.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
I campi rom esistono solo in Italia.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Ma sai, a proclamare un controllo a tappeto dei calabresi o siciliani, nei quartieri inaccessibili, ben più pericolosi per il nostro paese di qualsiasi campo rom, perdi gran parte dell'elettorato. Oramai il razzismo verso il sud è stato soppiantato da quello per immigrati e rom ( che c'è da sempre). Quindi è terreno fertile per i Salvini uscirsene fuori con questi proclami in bilico tra populismo e razzismo.alessandro ha scritto: Ma se cominciassero a schedare, non so, i calabresi?
Credo che la malavita calabrese sia mille volte più pericolosa dei rom..
Così come "chiudiamo i porti". NOn c'è nulla di strategico o di mero interesse protezionistico nei confronti del nostro paese, è solo propaganda.
Barconi ne stanno arrivando lo stesso, sotto silenzio. Ma bastano due o tre Ong fermate, per la gioia dell'elettorato disinformato e rancoroso verso lo straniero.* La stessa uscita contro i vaccini o le minacce velate contro Saviano. Tutto populismo, tutta benzina sul fuoco.
Quando arriveranno le cose serie sulle quali lavorare, ci sarà da ridere. Non c'è nulla in quel che ha fatto fin'ora Salvini che sia stato utile a migliorare la situazione per l'Italia. E' solo acqua al suo mulino. Un enorme post facebook a cui dare milioni di like.
*dettto che una politica seria sull'immigrazione e distrubizione dei migranti in Europa, rifugiati è necessaria. Ma non non è certo Salvini o politiche insulse ( in un contesto di comunità europea) come quelle dell'Ungheria che risolvi il problema.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
È fondamentale ragionare sulle differenze tra le condizioni di vita e le caratteristiche dei diversi gruppi rom e come queste si incrociano con le differenti storie e politiche di welfare dei paesi che li accolgono.
All’inizio di dicembre, il New York Times ha pubblicato un articolo di Suzanne Daley e Raphael Minder [1] sul “modello spagnolo” di inclusione dei gitani, modello già da alcuni anni considerato a livello europeo come di successo e da imitare.
La pietra miliare di questo approccio si basa sulla natura universale e globale delle prestazioni sociali. In alcuni ambiti, come l’accesso ad un alloggio, il sistema ha beneficiato le famiglie rom, non per la loro condizione di gitani bensì perché cittadini con maggiori difficoltà.
L’altro pilastro del modello si basa sul mettere in atto misure parallele, specificatamente indirizzate alla comunità rom, per correggere gli svantaggi di partenza. Si sono sviluppate soluzioni adeguate alle esigenze dei rom in settori quali l’istruzione, l’alloggio, l’accesso al lavoro e la tutela della salute. Misure che perseguono un obiettivo di normalizzazione e non di segregazione.
Sintetizzando, i programmi si sono concentrati su questioni pratiche, quali l’accesso all’alloggio e ai posti di lavoro, adottando un approccio innovativo che ha puntato prima di tutto a migliorare il tenore di vita della popolazione gitana.
Secondo l’articolo, i risultati che oggi la Spagna può vantare, dopo trent’anni di programmi governativi, non sono di poco conto:
il 92% dei gitani vive in appartamenti o case normali, e per circa la metà i Rom ne sono proprietari, a fronte del livello presente in molti paesi europei, in cui più di un terzo vive in appartamenti degradati se non addirittura in baracche[2]; appartiene alla stretta attualità, in Italia, la grave fragilità, anche in termini di rischio per la vita, che una sistemazione improvvisata e degradata comporta.
Il 50% dei lavoratori rom già nel 2005 era regolarmente impiegato, a dispetto del “mito” che, quale “nomade”, un rom non può mantenere un impiego stabile.
Praticamente tutti i bambini gitani sono iscritti alle scuole elementari , distribuiti nelle scuole di vicinato, e possono contare, negli istituti e nei servizi sociali, sulla presenza di mediatori che facilitano l’inserimento, mentre in alcuni paesi europei vengono addirittura collocati inclassi speciali per studenti con disabilità mentali .
All’inizio di dicembre, il New York Times ha pubblicato un articolo di Suzanne Daley e Raphael Minder [1] sul “modello spagnolo” di inclusione dei gitani, modello già da alcuni anni considerato a livello europeo come di successo e da imitare.
La pietra miliare di questo approccio si basa sulla natura universale e globale delle prestazioni sociali. In alcuni ambiti, come l’accesso ad un alloggio, il sistema ha beneficiato le famiglie rom, non per la loro condizione di gitani bensì perché cittadini con maggiori difficoltà.
L’altro pilastro del modello si basa sul mettere in atto misure parallele, specificatamente indirizzate alla comunità rom, per correggere gli svantaggi di partenza. Si sono sviluppate soluzioni adeguate alle esigenze dei rom in settori quali l’istruzione, l’alloggio, l’accesso al lavoro e la tutela della salute. Misure che perseguono un obiettivo di normalizzazione e non di segregazione.
Sintetizzando, i programmi si sono concentrati su questioni pratiche, quali l’accesso all’alloggio e ai posti di lavoro, adottando un approccio innovativo che ha puntato prima di tutto a migliorare il tenore di vita della popolazione gitana.
Secondo l’articolo, i risultati che oggi la Spagna può vantare, dopo trent’anni di programmi governativi, non sono di poco conto:
il 92% dei gitani vive in appartamenti o case normali, e per circa la metà i Rom ne sono proprietari, a fronte del livello presente in molti paesi europei, in cui più di un terzo vive in appartamenti degradati se non addirittura in baracche[2]; appartiene alla stretta attualità, in Italia, la grave fragilità, anche in termini di rischio per la vita, che una sistemazione improvvisata e degradata comporta.
Il 50% dei lavoratori rom già nel 2005 era regolarmente impiegato, a dispetto del “mito” che, quale “nomade”, un rom non può mantenere un impiego stabile.
Praticamente tutti i bambini gitani sono iscritti alle scuole elementari , distribuiti nelle scuole di vicinato, e possono contare, negli istituti e nei servizi sociali, sulla presenza di mediatori che facilitano l’inserimento, mentre in alcuni paesi europei vengono addirittura collocati inclassi speciali per studenti con disabilità mentali .
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Gitani in Spagna..
questo è un articolo del Mundo del 2010
Hay entre 600.000 y 970.000 gitanos en nuestro país
El 45% reside en Andalucía y el 40% es menor de 25 años
El 88% habita en viviendas normalizadas
Han sufrido más de 600 casos de discriminación en cinco años
http://www.elmundo.es/elmundo/2010/12/1 ... 28233.html
questo è un articolo del Mundo del 2010
Hay entre 600.000 y 970.000 gitanos en nuestro país
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El 88% habita en viviendas normalizadas
Han sufrido más de 600 casos de discriminación en cinco años
http://www.elmundo.es/elmundo/2010/12/1 ... 28233.html
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
PINDARO ha scritto:Ma sai, a proclamare un controllo a tappeto dei calabresi o siciliani, nei quartieri inaccessibili, ben più pericolosi per il nostro paese di qualsiasi campo rom, perdi gran parte dell'elettorato. Oramai il razzismo verso il sud è stato soppiantato da quello per immigrati e rom ( che c'è da sempre). Quindi è terreno fertile per i Salvini uscirsene fuori con questi proclami in bilico tra populismo e razzismo.alessandro ha scritto: Ma se cominciassero a schedare, non so, i calabresi?
Credo che la malavita calabrese sia mille volte più pericolosa dei rom..
Così come "chiudiamo i porti". NOn c'è nulla di strategico o di mero interesse protezionistico nei confronti del nostro paese, è solo propaganda.
Barconi ne stanno arrivando lo stesso, sotto silenzio. Ma bastano due o tre Ong fermate, per la gioia dell'elettorato disinformato e rancoroso verso lo straniero.* La stessa uscita contro i vaccini o le minacce velate contro Saviano. Tutto populismo, tutta benzina sul fuoco.
Quando arriveranno le cose serie sulle quali lavorare, ci sarà da ridere. Non c'è nulla in quel che ha fatto fin'ora Salvini che sia stato utile a migliorare la situazione per l'Italia. E' solo acqua al suo mulino. Un enorme post facebook a cui dare milioni di like.
*dettto che una politica seria sull'immigrazione e distrubizione dei migranti in Europa, rifugiati è necessaria. Ma non non è certo Salvini o politiche insulse ( in un contesto di comunità europea) come quelle dell'Ungheria che risolvi il problema.
Salvini si è scelto un ministero a costo zero, perfetto per fare sparate e aumentare il consenso...tanto quando avrà la certezza di essere prima forza politica(magari dopo le Europee)alla prima occasione farà cadere il Governo
Invece quel fesso di Di Maio si è preso un ministero che in pratica ne contiene 4 e pieno di rogne da risolvere, rogne per le quali serviranno soldi che saranno difficili trovare.
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Guarda che i calabresi sono gia' tutti schedati, non ne manca nemmeno uno: anagrafe, tessera sanitaria, codice fiscale, certificato vaccinazioni, scuole frequentate, fedina penale, tessera elettorale, patente di guida, passaporto, tutto parte di una unica gigantesca schedatura.alessandro ha scritto:Ma se cominciassero a schedare, non so, i calabresi? .chiaky ha scritto:Schedare é un termine odioso. Controllare dovrebbe essere il termine. I rom sono una categoria ( non una etnia) a rischio per reati come lo sono altre. Vanno tenuti sotto controllo. Mi pare anche giusto. Schedare non capisco cosa potrebbe significare, non so nemmeno come potrebbe fare.fabio86 ha scritto:Ovviamente.
Ma misure preventive come 'schedare' etc...sono altra cosa, siamo d'accordo anche qui, credo.
Quindi, di grazia, se le parole hanno ancora un senso, la frase "se cominciassero a schedare, non so, i calabresi?" che significato ha?
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
E sarebbe un progetto splendido nella sua semplicità, in un paese serio e meno dominato dalle pulsioni più infime.alessandro ha scritto:Se i rom sono un’emergenza si va di conseguenza.NK7 ha scritto:Figurati. Ci sarebbe la sollevazione popolare, "date lavoro e casa agli zingari e non agli italiani in difficoltà!!".alessandro ha scritto:I rom italiani sono la maggior parte ma alla fine sono pochi. Fare qualcosa di impopolare, dare case a tutti quanti, cancellare i campi, case sparse in tutta Italia per non creare ghetti. Dare un lavoro regolare a tutti, anche in industrie con garanzie ed incentivi dello stato, o come spazzini o quel che volete, affiancare le famiglie più problematiche con assistenti sociali.
A quel punto nessuno ha più scuse.
Hai una casa puoi chiedere lavoro, mandare i figli a scuola, avrai aiuti e responsabilità come ogni italiano in difficoltà.
Al contrario abbatti i campi e loro ne costruiranno un’altro, i bambini che magari avevano iniziato ad andare a scuola dovranno smettere etc.
Sarà costoso impopolare e difficile ma non vedo altre soluzioni serie.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
A si, quindi c’è un registro in cui sono elencati i soggetti di ‘etnia calabrese’?uglygeek ha scritto:Guarda che i calabresi sono gia' tutti schedati, non ne manca nemmeno uno: anagrafe, tessera sanitaria, codice fiscale, certificato vaccinazioni, scuole frequentate, fedina penale, tessera elettorale, patente di guida, passaporto, tutto parte di una unica gigantesca schedatura.alessandro ha scritto:Ma se cominciassero a schedare, non so, i calabresi? .chiaky ha scritto: Schedare é un termine odioso. Controllare dovrebbe essere il termine. I rom sono una categoria ( non una etnia) a rischio per reati come lo sono altre. Vanno tenuti sotto controllo. Mi pare anche giusto. Schedare non capisco cosa potrebbe significare, non so nemmeno come potrebbe fare.
Quindi, di grazia, se le parole hanno ancora un senso, la frase "se cominciassero a schedare, non so, i calabresi?" che significato ha?
Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
C'e' un registro in cui sono elencati i residenti in Italia, compresi i residenti in Calabria, e un registro dei cittadini italiani (compresi quelli nati in Calabria). Sono insiemi disgiunti.tim drake ha scritto:A si, quindi c’è un registro in cui sono elencati i soggetti di ‘etnia calabrese’?uglygeek ha scritto:Guarda che i calabresi sono gia' tutti schedati, non ne manca nemmeno uno: anagrafe, tessera sanitaria, codice fiscale, certificato vaccinazioni, scuole frequentate, fedina penale, tessera elettorale, patente di guida, passaporto, tutto parte di una unica gigantesca schedatura.alessandro ha scritto: Ma se cominciassero a schedare, non so, i calabresi? .
Quindi, di grazia, se le parole hanno ancora un senso, la frase "se cominciassero a schedare, non so, i calabresi?" che significato ha?
Ci sono Rom che vivono in Italia che non fanno parte di nessuno dei due registri? Se si', perche'?
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Immagino che a Scampia siano tutti censiti.
Persino i mafiosi e i camorristi latitanti sono censiti.
Si sa dove abitano, chi sono e se pagano la spazzatura.
Persino i mafiosi e i camorristi latitanti sono censiti.
Si sa dove abitano, chi sono e se pagano la spazzatura.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
se le parole hanno ancora un senso, i calabresi, come tutti i residenti regolari in italia, sono censiti (e non schedati, da un ente terzo ed indipendente, in forma anonima, che si chiama ISTAT e non dal ministero dell'interno) e adempiono alle regole vigenti in materia sanitaria (tessera sanitaria, vaccinazioni), di trasporto (patente di guida o passaporto quando necessario per l'espatrio, molti non ne fanno nemmeno richiesta), tributaria (codice fiscale), scolastica (scuole frequentate), penale (fedina) e tessera elettorale qualora la richiedano. tutte cose che anche la maggior parte dei rom/sinti ha. quindi, delle due l'una: o il ministro degli interni non ha la più pallida idea di cosa stia dicendo, oppure lo dice per un mero calcolo elettorale per fare la sparata arruffapopolo per schedare 26000 persone (quelle che vivono nei campi) "in quanto rom" e non perché vivono in condizione di illegailità, senza dare ulteriori motivazioni e aggiungendo, ribadisco quanto già detto in precedenza vera cosa grave del discorso, che "quelli italiani purtoppo ce li dobbiamo tenere". no, quelli italiani se delinquono (spada, casamonica e affini a roma, ad esempio, che non hanno campi rom ma interi quartieri con ville e guardie private a far da palo) li devi perseguire secondo legge, così come devi fare con i calabresi, i siciliani o i lombardi...uglygeek ha scritto:Guarda che i calabresi sono gia' tutti schedati, non ne manca nemmeno uno: anagrafe, tessera sanitaria, codice fiscale, certificato vaccinazioni, scuole frequentate, fedina penale, tessera elettorale, patente di guida, passaporto, tutto parte di una unica gigantesca schedatura.alessandro ha scritto:Ma se cominciassero a schedare, non so, i calabresi? .chiaky ha scritto: Schedare é un termine odioso. Controllare dovrebbe essere il termine. I rom sono una categoria ( non una etnia) a rischio per reati come lo sono altre. Vanno tenuti sotto controllo. Mi pare anche giusto. Schedare non capisco cosa potrebbe significare, non so nemmeno come potrebbe fare.
Quindi, di grazia, se le parole hanno ancora un senso, la frase "se cominciassero a schedare, non so, i calabresi?" che significato ha?
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
No, a Scampia fanno i figli e non li registrano all'anagrafe, cosi' poi non devono mandarli a scuola.PINDARO ha scritto:Immagino che a Scampia siano tutti censiti.
Persino i mafiosi e i camorristi latitanti sono censiti.
Si sa dove abitano, chi sono e se pagano la spazzatura.
Poi quando crescono non hanno indirizzo e non chiedono la carta d'identita' in quanto sconosciuti allo stato italiano, cosi' la prima volta che vogliono andare in vacanza all'estero devono dirottare l'aereo con le armi...
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Ah, già così è diverso.uglygeek ha scritto:C'e' un registro in cui sono elencati i residenti in Italia, e un registro dei cittadini italiani (insiemi disgiunti).tim drake ha scritto:A si, quindi c’è un registro in cui sono elencati i soggetti di ‘etnia calabrese’?uglygeek ha scritto: Guarda che i calabresi sono gia' tutti schedati, non ne manca nemmeno uno: anagrafe, tessera sanitaria, codice fiscale, certificato vaccinazioni, scuole frequentate, fedina penale, tessera elettorale, patente di guida, passaporto, tutto parte di una unica gigantesca schedatura.
Quindi, di grazia, se le parole hanno ancora un senso, la frase "se cominciassero a schedare, non so, i calabresi?" che significato ha?
Ci sono Rom che vivono in Italia che non fanno parte di nessuno dei due registri? Se si', perche'?
A me risulta che la maggior parte dei cosiddetti Rom sono cittadini italiani e quindi sono assolutamente e regolarmente censiti come tutti gli altri.
Siccome non ho la presunzione di fare affermazioni a caso, non posso escludere che ci sia qualcuno che non risulti censito da nessuna parte. Ci saranno? Boh? Forse, e nel caso che si censiscano pure, ma non su base etnica!
Questo e solo questo è vietato dalla legge (il censimento su base etnica) e le ragioni sono facilmente intuibili.
Tra l’altro lo stesso governo ha sul punto smentito salvini, per cui il discorso dovrebbe essere chiaro a tutti. Invece sì continua con le suggestioni che tu riporti, ma che appunto sono artifici retorici privi di fondamento sostanziale.
Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Il censimento e le statistiche dell'istat non c'entrano una mazza qui; tutti i cittadini sono schedati dall'anagrafe fin dal momento della nascita. Se i Casamonica, per dire, posseggono palazzi di mezza Roma e un parco auto che sembra un'autorimessa Ferrari mi pare improbabile che lo stato non conosca gia' i loro dati. Ma se ci sono persone che vivono nei campi rom e sono sconosciute allo stato italiano, sara' meglio che lo stato sappia qualcosa di loro.pocaluce ha scritto:se le parole hanno ancora un senso, i calabresi, come tutti i residenti regolari in italia, sono censiti (e non schedati, da un ente terzo ed indipendente, in forma anonima, che si chiama ISTAT e non dal ministero dell'interno) e adempiono alle regole vigenti in materia sanitaria (tessera sanitaria, vaccinazioni), di trasporto (patente di guida o passaporto quando necessario per l'espatrio, molti non ne fanno nemmeno richiesta), tributaria (codice fiscale), scolastica (scuole frequentate), penale (fedina) e tessera elettorale qualora la richiedano. tutte cose che anche la maggior parte dei rom/sinti ha. quindi, delle due l'una: o il ministro degli interni non ha la più pallida idea di cosa stia dicendo, oppure lo dice per un mero calcolo elettorale per fare la sparata arruffapopolo per schedare 26000 persone (quelle che vivono nei campi) "in quanto rom" e non perché vivono in condizione di illegailità, senza dare ulteriori motivazioni e aggiungendo, ribadisco quanto già detto in precedenza vera cosa grave del discorso, che "quelli italiani purtoppo ce li dobbiamo tenere". no, quelli italiani se delinquono (spada, casamonica e affini a roma, ad esempio, che non hanno campi rom ma interi quartieri con ville e guardie private a far da palo) li devi perseguire secondo legge, così come devi fare con i calabresi, i siciliani o i lombardi...uglygeek ha scritto:Guarda che i calabresi sono gia' tutti schedati, non ne manca nemmeno uno: anagrafe, tessera sanitaria, codice fiscale, certificato vaccinazioni, scuole frequentate, fedina penale, tessera elettorale, patente di guida, passaporto, tutto parte di una unica gigantesca schedatura.alessandro ha scritto: Ma se cominciassero a schedare, non so, i calabresi? .
Quindi, di grazia, se le parole hanno ancora un senso, la frase "se cominciassero a schedare, non so, i calabresi?" che significato ha?
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
l'anagrafe registra lo stato civile dei residenti, ma non su base etnica o su criteri specifici di residenza. quindi torniamo al discorso di prima: ci sono persone che non sono in "regola" con gli obblighi di qualsiasi residente in italia tra i 26000 abitanti dei campi rom (unicum su cui l'italia è stata già ripresa più volte)? bene, si mettano in regola, ma non in maniera diversa da quanto facciano già tutti gli altri residenti e soprattutto, senza che si paventi che "purtroppo te li devi tenere".
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
pocaluce ha scritto:l'anagrafe registra lo stato civile dei residenti, ma non su base etnica o su criteri specifici di residenza. quindi torniamo al discorso di prima: ci sono persone che non sono in "regola" con gli obblighi di qualsiasi residente in italia tra i 26000 abitanti dei campi rom (unicum su cui l'italia è stata già ripresa più volte)? bene, si mettano in regola, ma non in maniera diversa da quanto facciano già tutti gli altri residenti e soprattutto, senza che si paventi che "purtroppo te li devi tenere".
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
http://www.repubblica.it/cronaca/2018/0 ... 199988971/
"I tweet intolleranti diminuiscono dove è più alta la concentrazione di migranti - osserva Silvia Brena, co-fondatrice di Vox - dimostrando quindi una correlazione inversa tra presenza sul territorio e insorgere di fenomeni di odio: come a dire, conoscersi promuove l'integrazione".
La cosa non mi sorprende per nulla
"I tweet intolleranti diminuiscono dove è più alta la concentrazione di migranti - osserva Silvia Brena, co-fondatrice di Vox - dimostrando quindi una correlazione inversa tra presenza sul territorio e insorgere di fenomeni di odio: come a dire, conoscersi promuove l'integrazione".
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Perfetto. Sono per la maggior parte italiani con carta d’identità e tutto il resto.pocaluce ha scritto:l'anagrafe registra lo stato civile dei residenti, ma non su base etnica o su criteri specifici di residenza. quindi torniamo al discorso di prima: ci sono persone che non sono in "regola" con gli obblighi di qualsiasi residente in italia tra i 26000 abitanti dei campi rom (unicum su cui l'italia è stata già ripresa più volte)? bene, si mettano in regola, ma non in maniera diversa da quanto facciano già tutti gli altri residenti e soprattutto, senza che si paventi che "purtroppo te li devi tenere".
Se la polizia trova qualcuno senza documenti lo censià.
Non ci credo ci sia un solo rom in Italia che non sia mai stato fermato almeno una volta per controllo documenti.
L’idea di avere un elenco di rom al ministero dell’interno mi pare agghiacciante e il fatto che paia normale o meglio auspicabile alla maggior parte degli italiani la dice lunga di quale sia il clima.
Ai censimenti e all’anagrafe sanno dove e quando sei nato, nazionalità e residenza, non se sei bianco nero o rom o ebreo.
Non è che puoi circondare un condominio e irrompere in ogni appartamento per censire i calabresi o i liguri così come non puoi accerchiate un campo rom regolare e schedarli come rom. Se poi hai indizi per cui ci sono attività illegali, ci sarà l’ordine di un magistrato per una perquisizione.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Per me la maggioranza degli italiani non sa che i rom hanno la carta d'identità
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Alla maggior parte degli italiani pare normale perché manco si rendono conto della gravità della cosa. Come non si rendono conto di quanto sia grave " quelli italiani tocca tenerseli" detta da un ministro e non dal ubriaco al bar al quarto grappino.alessandro ha scritto:
L’idea di avere un elenco di rom al ministero dell’interno mi pare agghiacciante e il fatto che paia normale o meglio auspicabile alla maggior parte degli italiani la dice lunga di quale sia il clima.
Da un lato è consolante, dall'altro fa essere pessimisti sul futuro di questo paese.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Altro problema: non si farà, ovviamente, perché sarebbe illegale. Ma passerà alla storia come una cosa buona fatta da Salvini.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Però io, che a fare un censimento in un campo Rom ci sono stato per davvero , vi assicuro che vai e ti pigliano per il culo. Ma proprio in faccia, ti perculano e ti trattano da coglione, non hanno la minima considerazione delle leggi dello Stato. La mamma: "sì, è figlio mio, anche questo è figlio mio, si pure questo" ( tre bambini nati a 5 o 6 mesi di distanza uno dall'altro )scooter ha scritto:Per me la maggioranza degli italiani non sa che i rom hanno la carta d'identità
Ma sicuramente sarò stato sfortunato io.
O anche nelle scuole dove ha insegnato mia mamma, per esempio, i bambini che non rispettavano l'obbligo scolastico erano quasi esclusivamente rom, di campo rom e non, anche civile abitazione.
Magari anche questa è una peculiarità umbra, chissà.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
non ce lo avevi mai detto!!!!Nasty ha scritto:
Però io, che a fare un censimento in un campo Rom ci sono stato per davvero
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Oh intanto un successone la missione di Salvini in Libia.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Nickognito ha scritto:non ce lo avevi mai detto!!!!Nasty ha scritto:
Però io, che a fare un censimento in un campo Rom ci sono stato per davvero
Non negli ultimi 4 anni mi pare, vero.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Nessuno ha mai detto che non ci siano problemi, ma se la Spagna ha praticamente normalizzato 700.000 gitani/rom l’italia Non riesce a sistemarne e normalizzarne 26.000?
Come detto ci vorrebbe volontà politica e 30 anni
Ma qui piace la soluzione a costo zero e per mercoledì prossimo.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Pero' sinceramente io avevo capito che questo censimento era solo per essere sicuri di avere le identita' di chi vive nei campi rom, che sono appunto rom, e solo in questo senso e' una cosa su base etnica.pocaluce ha scritto:l'anagrafe registra lo stato civile dei residenti, ma non su base etnica o su criteri specifici di residenza. quindi torniamo al discorso di prima: ci sono persone che non sono in "regola" con gli obblighi di qualsiasi residente in italia tra i 26000 abitanti dei campi rom (unicum su cui l'italia è stata già ripresa più volte)? bene, si mettano in regola, ma non in maniera diversa da quanto facciano già tutti gli altri residenti e soprattutto, senza che si paventi che "purtroppo te li devi tenere".
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Io il Foglio lo leggevo 15-20 anni fa prima della progressiva deriva teocon dopo l'undici settembre.paoolino ha scritto:Qui dentro c’è chi lo legge da ben prima di voi che qualche volta mi invitavate a farne usi diversi dalla lettura. Ma i tempi cambiano.PINDARO ha scritto:Ombra84 ha scritto:
Dici?
Il Foglio è attualmente forse il miglior quotidiano in italia riguardo la politica.
Ma lo leggiamo solo io e Backandwinner.
Abbandonato del tutto in occasione del conclave a seguito della morte di GP2, quando cambiò nome in Il Soglio
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Io ho addirittura impaginato il Foglio e portato a stampare. Era un giornalino che facevamo, impaginato con un software in floppy disk.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
Poi dite che la gente vota Salvini e non vota piu' la sinistra e quindi ci vorrebbe una patente per votare...
Ieri pomeriggio mi e' capitato di vedere un attimo "La vita in diretta estate" su Rai1. Parlavano dei venditori ambulanti che sono da decenni sulle nostre spiagge e dell'atteggiamento infastidito degli italiani verso di loro.
Domanda alla giornalista di Rai 3 Maria Cuffaro: "Com'e' cambiato l'atteggiamento degli italiani nei confronti dei venditori ambulanti?"
Risposta di Maria Cuffaro, testuali parole (controllate sul sito Rai, ore 17:50):
Beh secondo me e' cambiato molto. Ci siamo anche molto chiusi perche' adesso, diciamo, viviamo in un periodo della paura.
Io ho fatto spesso la cronista, spesso l'inviata all'estero e io mi ricordo, c'entra poco ma c'entra, in Francia io ho seguito purtroppo la storia dei tantissimi purtroppo attentati, da Charlie Hebdo al Bataclan eccetera.
La cosa che ci colpi', a tutti quanti, compresi i francesi, e' che erano tutti nati e cresciuti in Francia. Quindi che erano francesi, che avevano fatto questo al loro paese! Una cosa orrenda, terribile!
Quando siamo andati nelle banlieue dove loro vivevano ci siamo resi conto che neanche i poliziotti vi entravano e quindi vivevano in delle enclave separate, e li' si creava risentimento. Ora, non c'entra, pero' il risentimento porta alla rabbia... immaginatevi quel venditore ambulante al centesimo giorno, alla decima ora del centesimo giorno che l'hanno mandato a quel paese "la pashmina non la voglio, gia' me l'ha venduta tuo fratello e vattene via e non ne posso piu'..." eeehhh... alla fine come si pone? Si pone come noi e loro.
E quindi, come dire, e' pericoloso e io proprio per la sicurezza preferisco che vendano pashmine piuttosto che altro!
Cioe', italiano, o compri le pashmine quando passa l'ambulante, oppure lui si arrabbia e un giorno fara' una strage. La scelta e' tua. Questo e' il messaggio della sinistra. Poi arriva uno con la felpa a dire che allora forse e' meglio questi non farli entrare nel paese, e ci si stupisce se la gente lo vota.
Ieri pomeriggio mi e' capitato di vedere un attimo "La vita in diretta estate" su Rai1. Parlavano dei venditori ambulanti che sono da decenni sulle nostre spiagge e dell'atteggiamento infastidito degli italiani verso di loro.
Domanda alla giornalista di Rai 3 Maria Cuffaro: "Com'e' cambiato l'atteggiamento degli italiani nei confronti dei venditori ambulanti?"
Risposta di Maria Cuffaro, testuali parole (controllate sul sito Rai, ore 17:50):
Beh secondo me e' cambiato molto. Ci siamo anche molto chiusi perche' adesso, diciamo, viviamo in un periodo della paura.
Io ho fatto spesso la cronista, spesso l'inviata all'estero e io mi ricordo, c'entra poco ma c'entra, in Francia io ho seguito purtroppo la storia dei tantissimi purtroppo attentati, da Charlie Hebdo al Bataclan eccetera.
La cosa che ci colpi', a tutti quanti, compresi i francesi, e' che erano tutti nati e cresciuti in Francia. Quindi che erano francesi, che avevano fatto questo al loro paese! Una cosa orrenda, terribile!
Quando siamo andati nelle banlieue dove loro vivevano ci siamo resi conto che neanche i poliziotti vi entravano e quindi vivevano in delle enclave separate, e li' si creava risentimento. Ora, non c'entra, pero' il risentimento porta alla rabbia... immaginatevi quel venditore ambulante al centesimo giorno, alla decima ora del centesimo giorno che l'hanno mandato a quel paese "la pashmina non la voglio, gia' me l'ha venduta tuo fratello e vattene via e non ne posso piu'..." eeehhh... alla fine come si pone? Si pone come noi e loro.
E quindi, come dire, e' pericoloso e io proprio per la sicurezza preferisco che vendano pashmine piuttosto che altro!
Cioe', italiano, o compri le pashmine quando passa l'ambulante, oppure lui si arrabbia e un giorno fara' una strage. La scelta e' tua. Questo e' il messaggio della sinistra. Poi arriva uno con la felpa a dire che allora forse e' meglio questi non farli entrare nel paese, e ci si stupisce se la gente lo vota.
Ultima modifica di uglygeek il mar giu 26, 2018 7:43 am, modificato 2 volte in totale.
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Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
ho capito, ma e' una giornalista di Rai3, non il segretario del PD
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Elezioni 2018: Chi va a Roma perde la poltrona
... non vedo la differenza, a parte forse studi migliori.Nickognito ha scritto:ho capito, ma e' una giornalista di Rai3, non il segretario del PD
Ultima modifica di uglygeek il mar giu 26, 2018 7:59 am, modificato 2 volte in totale.
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