Il politicamente corretto

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Rosewall
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Rosewall »

uglygeek ha scritto:
Rosewall ha scritto:non mi piace etichettare le preoccupazioni altrui come "problemi immaginari". Se proprio devo dire, il "problema immaginario" è quello di pensare che quelle discussioni distolgano dal problema degli Uiguri (capirai).
Fra le varie motivazioni che possono spingere a prendersela contro il politicamente correttto (o ciò che viene reputato tale), quella che lo si faccia per poter invece affrontare i veri problemi non mi sembra molto credibile.

Ti stanno a cuore gli Uiguri? Mobilitati, crea un movimento, organizza una raccolta fondi, manda lettere ai giornali, telefona alle radio, eccetera eccetera. Che diavolo c'entrano quelli che si dedicano ad altre cause? (Se non che magari sono più predisposti ad essere sensibilizzati anche sugli Uiguri rispetto a chi empatizza mal volentieri, o ha perso l'idealismo giovanile; quindi tienteli buoni, semmai).
Mi ricorda il vecchio "cosa vai a fare in Africa quando ci sono i tuoi vicini da aiutare?". Eh, aiutali te i vicini, se vuoi. Ma ognuno sarà libero di occuparsi di quel cavolo che gli pare? :)
A te invece degli uiguri non te ne potrebbe fregare di meno, vero? :D Cosa vuoi che sia un po' di sterilizzazione forzata. Criticare i cinesi e' al di fuori della importante narrativa di cambiare nome agli Edmonton Eskimos per onorare tutti gli eschimesi che sono stati trucidati dagli europei per rubare il loro... ghiaccio?
Come dici "ognuno sarà libero di occuparsi di quel cavolo che gli pare", le tue scelte mi dicono molto su di te, devo dire che mi ero fatto un'impressione sbagliata. :roll:
.
questa sottolineata sarebbe la cosa più ridicola mai letta qui se non fosse per il tuo post appena successivo in cui paragoni Larry Summers alle vittime della rivoluzione culturale.

Lungo questa penosa strada, diremmo: pagine dedicate agli Uiguri dal 2014 (te incluso): zero. Pagine dedicate al politicamente corretto (con tua assidua partecipazione): 35.
Ti preoccupano di più gli uiguri (e il p.c. solo in funzione dello spazio che toglie a più nobili cause) oppure - forse forse magari magari - il p.c. di per sè?
O ancora "meglio": l'ocean viking viene lasciata dieci giorni in mare coi suoi poveri cristi, e un mercantile con a bordo 52 disgraziati soccorsi viene rimbalzato fra Malta e l'Italia, ma vuoi mettere col dramma degli scacchi minacciati dal politicamente corretto (peraltro neppure vero)? E quante altre ne vuoi dello stesso livello.

Il senso dell'ognuno sarà libero di occcuparsi di quel cavolo che vuole mi sembra piuttosto chiaro e non è fanno bene a sterlizzare gli Uiguri.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da ferryboat »

koufax75 ha scritto:...alle comunità native
... dei Nativi per il loro divertimento. Ovviamente, non chiesero il "permesso" ai Nativi, ma inventarono dei modelli vagamente basati sui Sioux. I Nativi ....da cui i Nativi vogliono dissociarsi.

Già il termine “nativo”, mi lascia perplesso. Noi, per esempio, siamo nati in Italia, ma nessuno ci chiama “nativi”.
E meno male che non è stato scritto “indigeni” :)
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Monheim »

Johnny Rex ha scritto:Seconda volta in poco tempo che Violo i miei comandamenti.
Alla Terza chissà cosa potrà accadere :)

F.F.
Alla terza si manifesta Candyman e ti recide la carotide. Attento, dunque.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da ThePiper »

https://www.huffingtonpost.it/entry/pri ... JBhpK0P0Ds

Al di là della frase infelice mi chiedo quale sia stato il motivo scatenante. Qualche avances non richiesta del paziente? Qualche rimozione particolare?
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Johnny Rex »

https://www.corriere.it/sport/20_luglio ... 70f1.shtml

Per questo ovviamente nessuno protesta in piazza.
E' la legge del Mercato, al posto suo tu cosa faresti , magari fossi come lui, se li è meritati etc etc etc

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da paoolino »

Johnny Rex ha scritto:https://www.corriere.it/sport/20_luglio ... 70f1.shtml

Per questo ovviamente nessuno protesta in piazza.
E' la legge del Mercato, al posto suo tu cosa faresti , magari fossi come lui, se li è meritati etc etc etc

F.F.
Come è giusto che sia. :)
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:https://www.corriere.it/sport/20_luglio ... 70f1.shtml

Per questo ovviamente nessuno protesta in piazza.
E' la legge del Mercato, al posto suo tu cosa faresti , magari fossi come lui, se li è meritati etc etc etc

F.F.
Io non dico che sia giusto o sbagliato, ma perche' questo tizio non dovrebbe guadagnare mezzo miliardo se il suo sport fa girare tanti soldi e nessuno protesta per i 100 milardi di dollari di Zuckerberg o i prossimi 1000 miliardi di dollari di Bezos?
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Nickognito »

paoolino ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:https://www.corriere.it/sport/20_luglio ... 70f1.shtml

Per questo ovviamente nessuno protesta in piazza.
E' la legge del Mercato, al posto suo tu cosa faresti , magari fossi come lui, se li è meritati etc etc etc

F.F.
Come è giusto che sia. :)
Giusto. Semmai Dovrebbero dare un contributo a chi lo aveva al Fanta da rookie
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da miggen »

uglygeek ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:https://www.corriere.it/sport/20_luglio ... 70f1.shtml

Per questo ovviamente nessuno protesta in piazza.
E' la legge del Mercato, al posto suo tu cosa faresti , magari fossi come lui, se li è meritati etc etc etc

F.F.
Io non dico che sia giusto o sbagliato, ma perche' questo tizio non dovrebbe guadagnare mezzo miliardo se il suo sport fa girare tanti soldi e nessuno protesta per i 100 milardi di dollari di Zuckerberg o i prossimi 1000 miliardi di dollari di Bezos?
Perke' i 1000 di Bezos sono fatti con il cinqueggi' e il virus e non c'è l'ho dikono!1!!1!1!!!11!
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da alessandro »

miggen ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:https://www.corriere.it/sport/20_luglio ... 70f1.shtml

Per questo ovviamente nessuno protesta in piazza.
E' la legge del Mercato, al posto suo tu cosa faresti , magari fossi come lui, se li è meritati etc etc etc

F.F.
Io non dico che sia giusto o sbagliato, ma perche' questo tizio non dovrebbe guadagnare mezzo miliardo se il suo sport fa girare tanti soldi e nessuno protesta per i 100 milardi di dollari di Zuckerberg o i prossimi 1000 miliardi di dollari di Bezos?
Perke' i 1000 di Bezos sono fatti con il cinqueggi' e il virus e non c'è l'ho dikono!1!!1!1!!!11!
Più che altro che i 1000 miliardi sono fatti sfruttando i lavoratori che anche raddoppiandogli lo stipendio sarebbe ricchissimo uguale e eludendo le tasse che se pagasse almeno una quota decente migliorerebbe le condizioni di molti e sarebbe ricchissimo ugualmente.

Però non è solo lui, anzi più o meno gli straricchihanno questo costume.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

Comunque non è che Federer e Cristiano Ronaldo guadagnino meno di 500 milioni in 10 anni.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da paoolino »

uglygeek ha scritto:Comunque non è che Federer e Cristiano Ronaldo guadagnino meno di 500 milioni in 10 anni.
Ma pensate pure a quanto mette in tasca De Niro per 4 scene in un film di bassa lega, o quello che mise in tasca marlon brando per 12 minuti in Superman
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

paoolino ha scritto:
uglygeek ha scritto:Comunque non è che Federer e Cristiano Ronaldo guadagnino meno di 500 milioni in 10 anni.
Ma pensate pure a quanto mette in tasca De Niro per 4 scene in un film di bassa lega, o quello che mise in tasca marlon brando per 12 minuti in Superman
Ti avrebbe detto Brando che non era pagato per i dodici minuti di film ma per il nome, e gli spettatori che portava, grazie al lavoro di anni. Che poi è vero, nessuno ti regala soldi, se un produttore ti riempie di milioni ha sempre una buona ragione.

Nelle ultime stagioni di “Friends” ognuno dei 6 attori guadagnava 1 milione di dollari a puntata. Il lavoro per una puntata consisteva in 4 o 5 giorni di lavoro, neanche a tempo pieno, prima per imparare il copione (20 minuti in tutto), poi per provare le scene e infine l’ultimo giorno per girarle un paio di volte davanti al pubblico in un teatro di posa.

Poi parlare di meritocrazia sarebbe lungo, di recente mi hanno convinto che la meritocrazia non esiste visto che non esiste il libero arbitrio...
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Gios »

Da Repubblica

Usa, da Rushdie a JK Rowling, oltre 150 intellettuali contro la nuova intolleranza "politically correct"

Ci sono autori di bestseller, ma anche il saggista Ian Buruma e il linguista e attivista Noam Chomsky tra i firmatari della lettera aperta su "Harper's Magazine". Un appello a non trasformare le proteste per la giustizia razziale "in un brand dogmatico e coercitivo"

Ci sono femministe come la romanziera Margaret Atwood, afroamericani come il jazzista Wynton Marsalis, guru della sinistra radicale come Noam Chomsky, paladini della libertà di parola come Salman Rushdie e l'autrice di bestseller JK Rowling o il saggista Ian Buruma, tra gli oltre 150 accademici, scrittori, giornalisti e artisti di fama mondiale che hanno sottoscritto una lettera aperta pubblicata su Harper's Magazine, ripresa dal New York Times e da molte importanti pubblicazioni mondiali.

Si ribellano contro il clima di caccia alle streghe che domina nel mondo della cultura e dei media dopo l'uccisione di George Floyd, la nuova intolleranza degli estremisti dell'anti-razzismo e dei demolitori di statue, di tutti coloro che guidano "epurazioni" nelle redazioni, censurano le opinioni diverse, impongono un pensiero unico politically correct.

I firmatari hanno sostenuto e partecipato alle manifestazioni contro la brutalità della polizia e le disuguaglianze razziali che si sono moltiplicate negli Stati Uniti e in tutto il mondo dopo la morte di George Floyd. Era disarmato e afroamericano. Un ufficiale di polizia si è inginocchiato sul suo collo per quasi nove minuti a Minneapolis il 25 maggio fino a soffocarlo. Tuttavia, la lettera dice anche che le reazioni sono andati a scapito del dibattito aperto e hanno permesso al conformismo ideologico di erodere la tolleranza delle differenze.

Nella lettera si legge anche che "le potenti proteste per la giustizia sociale e razziale" non dovrebbero trasformare "la resistenza in un brand dogmatico e coercitivo". Il libero scambio di informazioni e idee sta diventando sempre più limitato, avvertono i firmatari che aggiungono che la censura si sta diffondendo ampiamente in tutta la cultura attraverso la pratica del "public shaming", la "gogna pubblica", una tendenza a dissolvere questioni politiche complesse in una "accecante certezza morale" e un'intolleranza di opinioni opposte.

"Le cattive idee si sconfiggono attraverso la loro esposizione, l'argomentazione e la persuasione, non cercando di zittire o allontanarle. Rifiutiamo qualsiasi falsa scelta tra giustizia e libertà. L'una senza l'altra" non possono esistere, aggunge la lettera..
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Shakespeare »

Son convinto che, strucca strucca, tutte le storie di razzismo e compagnia bella, siano riconducibili a lotte di classi sociali differenti.
Sono falsi problemi che ne nascondono altri, anzi, uno solo, soldi e privilegi economici.
Questo è il motivo perché non si risolve e non si risolverà mai
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da s&v »

Gios ha scritto:.
Nella lettera si legge anche che "le potenti proteste per la giustizia sociale e razziale" non dovrebbero trasformare "la resistenza in un brand dogmatico e coercitivo". Il libero scambio di informazioni e idee sta diventando sempre più limitato, avvertono i firmatari che aggiungono che la censura si sta diffondendo ampiamente in tutta la cultura attraverso la pratica del "public shaming", la "gogna pubblica", una tendenza a dissolvere questioni politiche complesse in una "accecante certezza morale" e un'intolleranza di opinioni opposte.
Buona notizia, ma iniziativa probabilmente velleitaria. Lettere del genere dovrebbero essere scritte da molti rettori di università e professori per avere un impatto. Meglio di nulla, comunque.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Johnny Rex »

:x
Shakespeare ha scritto:Son convinto che, strucca strucca, tutte le storie di razzismo e compagnia bella, siano riconducibili a lotte di classi sociali differenti.
Sono falsi problemi che ne nascondono altri, anzi, uno solo, soldi e privilegi economici.
Questo è il motivo perché non si risolve e non si risolverà mai
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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da alessandro »

Shakespeare ha scritto:Son convinto che, strucca strucca, tutte le storie di razzismo e compagnia bella, siano riconducibili a lotte di classi sociali differenti.
Sono falsi problemi che ne nascondono altri, anzi, uno solo, soldi e privilegi economici.
Questo è il motivo perché non si risolve e non si risolverà mai
Non lo so.
Certo il ceto sociale conta. Non credo che Obama m Michael Jordan sarebbero discriminati se si presentassero ad un ristorante elegante o in altre situazioni, e credo che i poverissimi, bianchi e neri siano più spesso in difficoltà .

Nel mezzo, dal povero al medio, i neri sono spesso discriminati. Più o meno coscientemente.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da balbysauro »

Gios ha scritto:Da Repubblica

Usa, da Rushdie a JK Rowling, oltre 150 intellettuali contro la nuova intolleranza "politically correct"

Ci sono autori di bestseller, ma anche il saggista Ian Buruma e il linguista e attivista Noam Chomsky tra i firmatari della lettera aperta su "Harper's Magazine". Un appello a non trasformare le proteste per la giustizia razziale "in un brand dogmatico e coercitivo"

Ci sono femministe come la romanziera Margaret Atwood, afroamericani come il jazzista Wynton Marsalis, guru della sinistra radicale come Noam Chomsky, paladini della libertà di parola come Salman Rushdie e l'autrice di bestseller JK Rowling o il saggista Ian Buruma, tra gli oltre 150 accademici, scrittori, giornalisti e artisti di fama mondiale che hanno sottoscritto una lettera aperta pubblicata su Harper's Magazine, ripresa dal New York Times e da molte importanti pubblicazioni mondiali.

Si ribellano contro il clima di caccia alle streghe che domina nel mondo della cultura e dei media dopo l'uccisione di George Floyd, la nuova intolleranza degli estremisti dell'anti-razzismo e dei demolitori di statue, di tutti coloro che guidano "epurazioni" nelle redazioni, censurano le opinioni diverse, impongono un pensiero unico politically correct.

I firmatari hanno sostenuto e partecipato alle manifestazioni contro la brutalità della polizia e le disuguaglianze razziali che si sono moltiplicate negli Stati Uniti e in tutto il mondo dopo la morte di George Floyd. Era disarmato e afroamericano. Un ufficiale di polizia si è inginocchiato sul suo collo per quasi nove minuti a Minneapolis il 25 maggio fino a soffocarlo. Tuttavia, la lettera dice anche che le reazioni sono andati a scapito del dibattito aperto e hanno permesso al conformismo ideologico di erodere la tolleranza delle differenze.

Nella lettera si legge anche che "le potenti proteste per la giustizia sociale e razziale" non dovrebbero trasformare "la resistenza in un brand dogmatico e coercitivo". Il libero scambio di informazioni e idee sta diventando sempre più limitato, avvertono i firmatari che aggiungono che la censura si sta diffondendo ampiamente in tutta la cultura attraverso la pratica del "public shaming", la "gogna pubblica", una tendenza a dissolvere questioni politiche complesse in una "accecante certezza morale" e un'intolleranza di opinioni opposte.

"Le cattive idee si sconfiggono attraverso la loro esposizione, l'argomentazione e la persuasione, non cercando di zittire o allontanarle. Rifiutiamo qualsiasi falsa scelta tra giustizia e libertà. L'una senza l'altra" non possono esistere, aggunge la lettera..

finalmente una timida reazione, intelligente e motivata
che in quanto tale, non modificherà nulla
o pensate di convincere quelli qua sotto?

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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Shakespeare »

alessandro ha scritto:
Shakespeare ha scritto:Son convinto che, strucca strucca, tutte le storie di razzismo e compagnia bella, siano riconducibili a lotte di classi sociali differenti.
Sono falsi problemi che ne nascondono altri, anzi, uno solo, soldi e privilegi economici.
Questo è il motivo perché non si risolve e non si risolverà mai
Non lo so.
Certo il ceto sociale conta. Non credo che Obama m Michael Jordan sarebbero discriminati se si presentassero ad un ristorante elegante o in altre situazioni, e credo che i poverissimi, bianchi e neri siano più spesso in difficoltà .

Nel mezzo, dal povero al medio, i neri sono spesso discriminati. Più o meno coscientemente.
Il nero è da sempre la manodopera a costo basso al servizio del ricco, il ceto medio nero in questa logica è chi tradisce questo dogma, è un fuoriuscito che ha occupato uno spazio che non gli compete, un traditore del sistema. In questa logica io, bianco, dovrei abbassarmi a fare le pulizie di casa ?
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Super-Fabio »

balbysauro ha scritto: finalmente una timida reazione, intelligente e motivata
che in quanto tale, non modificherà nulla
o pensate di convincere quelli qua sotto?

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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:
Shakespeare ha scritto:Son convinto che, strucca strucca, tutte le storie di razzismo e compagnia bella, siano riconducibili a lotte di classi sociali differenti.
Sono falsi problemi che ne nascondono altri, anzi, uno solo, soldi e privilegi economici.
Questo è il motivo perché non si risolve e non si risolverà mai
Non lo so.
Certo il ceto sociale conta. Non credo che Obama m Michael Jordan sarebbero discriminati se si presentassero ad un ristorante elegante o in altre situazioni, e credo che i poverissimi, bianchi e neri siano più spesso in difficoltà .

Nel mezzo, dal povero al medio, i neri sono spesso discriminati. Più o meno coscientemente.

si, ma se la maggioranza dei neri fossero come Michael Jordan e Obama, la minoranza non sarebbe discriminata.

Infatti io penso: sticazzi degli schiavi e di quello che e' successo 200 anni fa (anche se non puoi togliere dalla memoria quello successo ai tuoi genitori, almeno), pensiamo ai poveri, e poi vediamo. Almeno negli Usa, in Europa ci sono problemi diversi, le persone sono immigrate di solito di recente.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

s&v ha scritto:
Gios ha scritto:.
Nella lettera si legge anche che "le potenti proteste per la giustizia sociale e razziale" non dovrebbero trasformare "la resistenza in un brand dogmatico e coercitivo". Il libero scambio di informazioni e idee sta diventando sempre più limitato, avvertono i firmatari che aggiungono che la censura si sta diffondendo ampiamente in tutta la cultura attraverso la pratica del "public shaming", la "gogna pubblica", una tendenza a dissolvere questioni politiche complesse in una "accecante certezza morale" e un'intolleranza di opinioni opposte.
Buona notizia, ma iniziativa probabilmente velleitaria. Lettere del genere dovrebbero essere scritte da molti rettori di università e professori per avere un impatto. Meglio di nulla, comunque.
Per la stampa mainstream americana (NYTimes, CNN, ecc) ormai dire “JK Rowling ha dichiarato che...” è quasi indistinguibile da “Hitler ha dichiarato che...”. Dire che questa lettera non avrà riscontri sarebbe un eufemismo. Ogni richiesta di moderazione viene considerata intelligenza con il nemico.
Che fine facevano quelli che dicevano che tutto sommato non era tutto bianco o nero, che non bisognava esagerare con il terrore, ai tempi della rivoluzione francese?
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:
Shakespeare ha scritto:Son convinto che, strucca strucca, tutte le storie di razzismo e compagnia bella, siano riconducibili a lotte di classi sociali differenti.
Sono falsi problemi che ne nascondono altri, anzi, uno solo, soldi e privilegi economici.
Questo è il motivo perché non si risolve e non si risolverà mai
Non lo so.
Certo il ceto sociale conta. Non credo che Obama m Michael Jordan sarebbero discriminati se si presentassero ad un ristorante elegante o in altre situazioni, e credo che i poverissimi, bianchi e neri siano più spesso in difficoltà .

Nel mezzo, dal povero al medio, i neri sono spesso discriminati. Più o meno coscientemente.
No, se togli la fama e lasci solo i soldi, i neri ricchi sono discriminati. Un nero che guida una macchina di lusso di solito viene fermato spesso dalla polizia per controlli, se vive in un quartiere di lusso la polizia lo ferma di continuo per chiedergli cosa fa lì, se i vicini ricchi non lo conoscono e lo vedono camminare nei dintorni chiamano subito il 911.
Certo se sei famoso e ti riconoscono cambia tutto.
Del resto anche un giocatore NBA, bravo ma non famosissimo, mi pare Sefolosha, era stato riempito di botte dalla polizia a New York, di fatto solo perché nero.
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Re: Il politicamente corretto

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uglygeek ha scritto:
alessandro ha scritto:
Shakespeare ha scritto:Son convinto che, strucca strucca, tutte le storie di razzismo e compagnia bella, siano riconducibili a lotte di classi sociali differenti.
Sono falsi problemi che ne nascondono altri, anzi, uno solo, soldi e privilegi economici.
Questo è il motivo perché non si risolve e non si risolverà mai
Non lo so.
Certo il ceto sociale conta. Non credo che Obama m Michael Jordan sarebbero discriminati se si presentassero ad un ristorante elegante o in altre situazioni, e credo che i poverissimi, bianchi e neri siano più spesso in difficoltà .

Nel mezzo, dal povero al medio, i neri sono spesso discriminati. Più o meno coscientemente.
No, se togli la fama e lasci solo i soldi, i neri ricchi sono discriminati. Un nero che guida una macchina di lusso di solito viene fermato spesso dalla polizia per controlli, se vive in un quartiere di lusso la polizia lo ferma di continuo per chiedergli cosa fa lì, se i vicini ricchi non lo conoscono e lo vedono camminare nei dintorni chiamano subito il 911.
Certo se sei famoso e ti riconoscono cambia tutto.
Del resto anche un giocatore NBA, bravo ma non famosissimo, mi pare Sefolosha, era stato riempito di botte dalla polizia a New York, di fatto solo perché nero.
credevo perche' svizzero :)
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uglygeek ha scritto:
alessandro ha scritto:
Shakespeare ha scritto:Son convinto che, strucca strucca, tutte le storie di razzismo e compagnia bella, siano riconducibili a lotte di classi sociali differenti.
Sono falsi problemi che ne nascondono altri, anzi, uno solo, soldi e privilegi economici.
Questo è il motivo perché non si risolve e non si risolverà mai
Non lo so.
Certo il ceto sociale conta. Non credo che Obama m Michael Jordan sarebbero discriminati se si presentassero ad un ristorante elegante o in altre situazioni, e credo che i poverissimi, bianchi e neri siano più spesso in difficoltà .

Nel mezzo, dal povero al medio, i neri sono spesso discriminati. Più o meno coscientemente.
No, se togli la fama e lasci solo i soldi, i neri ricchi sono discriminati. Un nero che guida una macchina di lusso di solito viene fermato spesso dalla polizia per controlli, se vive in un quartiere di lusso la polizia lo ferma di continuo per chiedergli cosa fa lì, se i vicini ricchi non lo conoscono e lo vedono camminare nei dintorni chiamano subito il 911.
Certo se sei famoso e ti riconoscono cambia tutto.
Del resto anche un giocatore NBA, bravo ma non famosissimo, mi pare Sefolosha, era stato riempito di botte dalla polizia a New York, di fatto solo perché nero.
Quindi i neri hanno ragione a lamentarsi.
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Renudo
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Renudo »

Shakespeare ha scritto:
alessandro ha scritto:
Shakespeare ha scritto:Son convinto che, strucca strucca, tutte le storie di razzismo e compagnia bella, siano riconducibili a lotte di classi sociali differenti.
Sono falsi problemi che ne nascondono altri, anzi, uno solo, soldi e privilegi economici.
Questo è il motivo perché non si risolve e non si risolverà mai
Non lo so.
Certo il ceto sociale conta. Non credo che Obama m Michael Jordan sarebbero discriminati se si presentassero ad un ristorante elegante o in altre situazioni, e credo che i poverissimi, bianchi e neri siano più spesso in difficoltà .

Nel mezzo, dal povero al medio, i neri sono spesso discriminati. Più o meno coscientemente.
Il nero è da sempre la manodopera a costo basso al servizio del ricco, il ceto medio nero in questa logica è chi tradisce questo dogma, è un fuoriuscito che ha occupato uno spazio che non gli compete, un traditore del sistema. In questa logica io, bianco, dovrei abbassarmi a fare le pulizie di casa ?
Il nero è manodopera a basso costo al servizio del ricco da quando inizia lo schiavismo, non da “sempre”.
A quanto mi risulta, fino a quel momento, si facevano bellamente i cazzi loro in Africa,
La differenze di classe sociale, di soldi, di privilegi economici sono la logica conseguenza di alcune “piccole” differenze nelle condizioni di partenza.
Il bianco dovrebbe “abbassarsi” a fare le pulizie di casa?
Perché no?
Spiegamelo per favore.
Oppure spiegamemi perchè sei sei un giocatore della NBA di fama mondiale è tutto a posto ma se sei un sesto uomo ti riempiono di botte.
MM
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Renudo »

Nickognito ha scritto:...si, ma se la maggioranza dei neri fossero come Michael Jordan e Obama, la minoranza non sarebbe discriminata...
Ha perfettamente senso.
Basterebbe che la maggioranza dei neri fossero "star sportive interplanetarie" o "presidenti dello stato più potente del mondo" e il problema sarebbe risolto. :D
Chissà perché non ci si mettono d'impegno...
Ultima modifica di Renudo il mer lug 08, 2020 11:12 pm, modificato 3 volte in totale.
MM
Shakespeare
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Shakespeare »

ReKal ha scritto:
Shakespeare ha scritto:
alessandro ha scritto: Non lo so.
Certo il ceto sociale conta. Non credo che Obama m Michael Jordan sarebbero discriminati se si presentassero ad un ristorante elegante o in altre situazioni, e credo che i poverissimi, bianchi e neri siano più spesso in difficoltà .

Nel mezzo, dal povero al medio, i neri sono spesso discriminati. Più o meno coscientemente.
Il nero è da sempre la manodopera a costo basso al servizio del ricco, il ceto medio nero in questa logica è chi tradisce questo dogma, è un fuoriuscito che ha occupato uno spazio che non gli compete, un traditore del sistema. In questa logica io, bianco, dovrei abbassarmi a fare le pulizie di casa ?
Il nero è manodopera a basso costo al servizio del ricco da quando inizia lo schiavismo, non da “sempre”.
A quanto mi risulta, fino a quel momento, si facevano bellamente i cazzi loro in Africa,
La differenze di classe sociale, di soldi, di privilegi economici sono la logica conseguenza di alcune “piccole” differenze nelle condizioni di partenza.
Il bianco dovrebbe “abbassarsi” a fare le pulizie di casa?
Perché no?
Spiegamelo per favore.
Oppure spiegamemi perchè sei sei un giocatore della NBA di fama mondiale è tutto a posto ma se sei un sesto uomo ti riempiono di botte.
Ah beh ! Dattela tu una spiegazione, per me non ha próprio senso se non quella della sottomissione al privilégio.
I famosi sono esenti ? Non sono più sottomissibili, diventano elite, l'elite è intoccabile, non si possono più buttare giù, sarebbe tempo perso, una battaglia persa in partenza. Il razzista è un debole, seduto sul suo sofà, non si mette con battaglie già perse, più facile accettarli.
Chiaky, tutto il fórum ti è vicino
Renudo
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Renudo »

Shakespeare ha scritto:
ReKal ha scritto:
Shakespeare ha scritto: Il nero è da sempre la manodopera a costo basso al servizio del ricco, il ceto medio nero in questa logica è chi tradisce questo dogma, è un fuoriuscito che ha occupato uno spazio che non gli compete, un traditore del sistema. In questa logica io, bianco, dovrei abbassarmi a fare le pulizie di casa ?
Il nero è manodopera a basso costo al servizio del ricco da quando inizia lo schiavismo, non da “sempre”.
A quanto mi risulta, fino a quel momento, si facevano bellamente i cazzi loro in Africa,
La differenze di classe sociale, di soldi, di privilegi economici sono la logica conseguenza di alcune “piccole” differenze nelle condizioni di partenza.
Il bianco dovrebbe “abbassarsi” a fare le pulizie di casa?
Perché no?
Spiegamelo per favore.
Oppure spiegamemi perchè se sei un giocatore della NBA di fama mondiale è tutto a posto ma se sei un sesto uomo ti riempiono di botte.
Ah beh ! Dattela tu una spiegazione, per me non ha próprio senso se non quella della sottomissione al privilégio.
I famosi sono esenti ? Non sono più sottomissibili, diventano elite, l'elite è intoccabile, non si possono più buttare giù, sarebbe tempo perso, una battaglia persa in partenza. Il razzista è un debole, seduto sul suo sofà, non si mette con battaglie già perse, più facile accettarli.
Ho la vaga impressione che saremmo sostanzialmente d'accordo ma, ancor di più, la quasi certezza di non aver capito nulla del tuo intervento precedente (nessun sarcasmo) in questo caso. :(
Mi prendo un attimo...
MM
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Renudo »

uglygeek ha scritto:
ReKal ha scritto:
uglygeek ha scritto: È in effetti una rivoluzione culturale come quella di Mao o del Terrore della Rivoluzione Francese, solo per ora non così violenta.
Ogni forma di moderazione è vista come complicità con il nemico.
Esattamente la stessa cosa.
Quanti ghigliottinati dal politicamente corretto ad oggi?
Motivi per i quali dovercene aspettare a breve?
Per favore, provate a dirmi, rimanendo seri, che schierarvi contro la decisione di cambiare il nome alle tal squadra di football vi espone al rischio della ghigliottina e alzo le mani.
Solo i primi che mi vengono in mente, parlando di PC in senso generale:
Brett Weinstein,
Larry Summers,
Woody Allen.
Anche terminare una carriera e' violenza, eh, non e' che se non vedi il sangue colare non e' violenza.
Woody Allen è da vent'anni che non ha più niente da dire ma la carriera gliel'ha stroncata il PC, a 85 anni, in piena ascesa.
Lawrence Summers, da quello che leggo su wikipedia, dopo l'esperienza come Segretario al Tesoro, è tornato a Harvard, per divenire Presidente (titolo assegnato al rettore) dell'Università.
È rimasto in carica fino al 2006, anno in cui si è dimesso dopo forti polemiche riguardanti la sua gestione, culminate in una mozione di sfiducia, e dopo un aspro dibattito scaturito da alcune sue affermazioni riguardanti le minori capacità innate delle donne in certi campi particolari come l'ingegneria.
Nel 2009 il Presidente Obama lo ha nominato Direttore del National Economic Council.
Nel settembre 2010 la Casa Bianca ha annunciato che Summers avrebbe abbandonato l'incarico alla fine dell'anno per tornare ad Harvard. è tornato ad insegnare.

Su Summers non ho trovato niente ma resta una carneficina in nome del PC.
MM
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da ThePiper »

ReKal ha scritto:Woody Allen è da vent'anni che non ha più niente da dire ma la carriera gliel'ha stroncata il PC, a 85 anni, in piena ascesa.
Falciare un santone anche se ormai ha poco da dire(oppure smettere di trasmettere gente già morta)è pure peggio, perchè influenzi o rischi di influenzare uno che ha appena iniziato o ha più da perdere.
Non è che bisogna ricorrere per forza alla ghigliottina. Anche una società, che magari non ti decapita, ma ti costringe all'autocensura preventiva anche su cose decisamente veniali non è il mass
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Johnny Rex »

ThePiper ha scritto: Non è che bisogna ricorrere per forza alla ghigliottina. Anche una società, che magari non ti decapita, ma ti costringe all'autocensura preventiva anche su cose decisamente veniali non è il mass
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da alessandro »

ThePiper ha scritto:
ReKal ha scritto:Woody Allen è da vent'anni che non ha più niente da dire ma la carriera gliel'ha stroncata il PC, a 85 anni, in piena ascesa.
Falciare un santone anche se ormai ha poco da dire(oppure smettere di trasmettere gente già morta)è pure peggio, perchè influenzi o rischi di influenzare uno che ha appena iniziato o ha più da perdere.
Non è che bisogna ricorrere per forza alla ghigliottina. Anche una società, che magari non ti decapita, ma ti costringe all'autocensura preventiva anche su cose decisamente veniali non è il mass
Ma esattamente cosa è che uno non può dire i fare?
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Nickognito »

Non che conti molto l'ipse dixit, ma ogni tanto mi sembra che quando accusiamo gli eccessi di politically correct siamo stupidi, manchiamo di empatia e senso di giustizia e magari anche razzisti.

Diciamo che chi non capisce quali siano tutti questi eccessi di cui parliamo, non solo non capisce uglygeek o Nickognito, ma nemmeno:

Elliot Ackerman
Saladin Ambar, Rutgers University
Martin Amis
Anne Applebaum
Marie Arana, author
Margaret Atwood
John Banville
Mia Bay, historian
Louis Begley, writer
Roger Berkowitz, Bard College
Paul Berman, writer
Sheri Berman, Barnard College
Reginald Dwayne Betts, poet
Neil Blair, agent
David W. Blight, Yale University
Jennifer Finney Boylan, author
David Bromwich
David Brooks, columnist
Ian Buruma, Bard College
Lea Carpenter
Noam Chomsky, MIT (emeritus)
Nicholas A. Christakis, Yale University
Roger Cohen, writer
Ambassador Frances D. Cook, ret.
Drucilla Cornell, Founder, uBuntu Project
Kamel Daoud
Meghan Daum, writer
Gerald Early, Washington University-St. Louis
Jeffrey Eugenides, writer
Dexter Filkins
Federico Finchelstein, The New School
Caitlin Flanagan
Richard T. Ford, Stanford Law School
Kmele Foster
David Frum, journalist
Francis Fukuyama, Stanford University
Atul Gawande, Harvard University
Todd Gitlin, Columbia University
Kim Ghattas
Malcolm Gladwell
Michelle Goldberg, columnist
Rebecca Goldstein, writer
Anthony Grafton, Princeton University
David Greenberg, Rutgers University
Linda Greenhouse
Rinne B. Groff, playwright
Sarah Haider, activist
Jonathan Haidt, NYU-Stern
Roya Hakakian, writer
Shadi Hamid, Brookings Institution
Jeet Heer, The Nation
Katie Herzog, podcast host
Susannah Heschel, Dartmouth College
Adam Hochschild, author
Arlie Russell Hochschild, author
Eva Hoffman, writer
Coleman Hughes, writer/Manhattan Institute
Hussein Ibish, Arab Gulf States Institute
Michael Ignatieff
Zaid Jilani, journalist
Bill T. Jones, New York Live Arts
Wendy Kaminer, writer
Matthew Karp, Princeton University
Garry Kasparov, Renew Democracy Initiative
Daniel Kehlmann, writer
Randall Kennedy
Khaled Khalifa, writer
Parag Khanna, author
Laura Kipnis, Northwestern University
Frances Kissling, Center for Health, Ethics, Social Policy
Enrique Krauze, historian
Anthony Kronman, Yale University
Joy Ladin, Yeshiva University
Nicholas Lemann, Columbia University
Mark Lilla, Columbia University
Susie Linfield, New York University
Damon Linker, writer
Dahlia Lithwick, Slate
Steven Lukes, New York University
John R. MacArthur, publisher, writer
Susan Madrak, writer
Phoebe Maltz Bovy, writer
Greil Marcus
Wynton Marsalis, Jazz at Lincoln Center
Kati Marton, author
Debra Mashek, scholar
Deirdre McCloskey, University of Illinois at Chicago
John McWhorter, Columbia University
Uday Mehta, City University of New York
Andrew Moravcsik, Princeton University
Yascha Mounk, Persuasion
Samuel Moyn, Yale University
Meera Nanda, writer and teacher
Cary Nelson, University of Illinois at Urbana-Champaign
Olivia Nuzzi, New York Magazine
Mark Oppenheimer, Yale University
Dael Orlandersmith, writer/performer
George Packer
Nell Irvin Painter, Princeton University (emerita)
Greg Pardlo, Rutgers University – Camden
Orlando Patterson, Harvard University
Steven Pinker, Harvard University
Letty Cottin Pogrebin
Katha Pollitt, writer
Claire Bond Potter, The New School
Taufiq Rahim, New America Foundation
Zia Haider Rahman, writer
Jennifer Ratner-Rosenhagen, University of Wisconsin
Jonathan Rauch, Brookings Institution/The Atlantic
Neil Roberts, political theorist
Melvin Rogers, Brown University
Kat Rosenfield, writer
Loretta J. Ross, Smith College
J.K. Rowling
Salman Rushdie, New York University
Karim Sadjadpour, Carnegie Endowment
Daryl Michael Scott, Howard University
Diana Senechal, teacher and writer
Jennifer Senior, columnist
Judith Shulevitz, writer
Jesse Singal, journalist
Anne-Marie Slaughter
Andrew Solomon, writer
Deborah Solomon, critic and biographer
Allison Stanger, Middlebury College
Paul Starr, American Prospect/Princeton University
Wendell Steavenson, writer
Gloria Steinem, writer and activist
Nadine Strossen, New York Law School
Ronald S. Sullivan Jr., Harvard Law School
Kian Tajbakhsh, Columbia University
Zephyr Teachout, Fordham University
Cynthia Tucker, University of South Alabama
Adaner Usmani, Harvard University
Chloe Valdary
Lucía Martínez Valdivia, Reed College
Helen Vendler, Harvard University
Judy B. Walzer
Michael Walzer
Eric K. Washington, historian
Caroline Weber, historian
Randi Weingarten, American Federation of Teachers
Bari Weiss
Sean Wilentz, Princeton University
Garry Wills
Thomas Chatterton Williams, writer
Robert F. Worth, journalist and author
Molly Worthen, University of North Carolina at Chapel Hill
Matthew Yglesias
Emily Yoffe, journalist
Cathy Young, journalist
Fareed Zakaria

But this needed reckoning has also intensified a new set of moral attitudes and political commitments that tend to weaken our norms of open debate and toleration of differences in favor of ideological conformity
The forces of illiberalism are gaining strength throughout the world
The free exchange of information and ideas, the lifeblood of a liberal society, is daily becoming more constricted.
n intolerance of opposing views, a vogue for public shaming and ostracism, and the tendency to dissolve complex policy issues in a blinding moral certainty.
institutional leaders, in a spirit of panicked damage control, are delivering hasty and disproportionate punishments instead of considered reforms. Editors are fired for running controversial pieces; books are withdrawn for alleged inauthenticity; journalists are barred from writing on certain topics; professors are investigated for quoting works of literature in class; a researcher is fired for circulating a peer-reviewed academic study; and the heads of organizations are ousted for what are sometimes just clumsy mistakes.
This stifling atmosphere will ultimately harm the most vital causes of our time. The restriction of debate, whether by a repressive government or an intolerant society, invariably hurts those who lack power and makes everyone less capable of democratic participation. The way to defeat bad ideas is by exposure, argument, and persuasion, not by trying to silence or wish them away. We refuse any false choice between justice and freedom, which cannot exist without each other. As writers we need a culture that leaves us room for experimentation, risk taking, and even mistakes.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da chiaky »

alessandro ha scritto:
ThePiper ha scritto:
ReKal ha scritto:Woody Allen è da vent'anni che non ha più niente da dire ma la carriera gliel'ha stroncata il PC, a 85 anni, in piena ascesa.
Falciare un santone anche se ormai ha poco da dire(oppure smettere di trasmettere gente già morta)è pure peggio, perchè influenzi o rischi di influenzare uno che ha appena iniziato o ha più da perdere.
Non è che bisogna ricorrere per forza alla ghigliottina. Anche una società, che magari non ti decapita, ma ti costringe all'autocensura preventiva anche su cose decisamente veniali non è il mass
Ma esattamente cosa è che uno non può dire i fare?
Beh, Alessandro, ci sono un sacco di cose che non si possono più dire e fare.

Fai una battuta su una donna: sei sessista (ti buttano fuori persino dal grande fratello, pensa te che trasmissioni perbene che abbiamo)
Sei famoso e la inviti a cena: sei uno stupratore. Se poi lo hai fatto 30 anni fa non importa. OGGI ti stroncano la carriera.
Fai un commento su una ragazzina di 17 anni: Sei un pedofilo.
Ti scappa una battuta sui gay: Ti piombano addosso un mare di guai.
Ti lamenti dello spacciatore africano sotto casa: sei un razzista, lo critichi perchè è di colore.
Fai una osservazione su uno che ha un difetto fisico: body shaming, sei un mostro che prende in giro la gente.

Si sono create una serie di categorie protette, che vengono ormai considerate alla stregua di animali rari da difendere dall'estinzione e non si può dire nulla contro quelle categorie.
Ad esempio, se dico che io sono contrario al fatto che le coppie gay possano adottare bambini, come minimo vengo linciato. Devo star zitto.
Se lo dice un gay (lo ha detto ieri platinette, che ha anche detto, mi pare, di essere contrario al matrimonio tra gay, ho anche molti colleghi gay che lo dicono) va bene, se lo dice un etero è omofobo. Ste cose hanno rotto le palle.
Se una donna è una stronza è una stronza, anche se è donna. Solo che non si può più dire. Conosco decine di stronze ma guai a dirlo in giro, è una donna, non si può, è divenuta specie protetta.
Io mi offenderei ad essere considerato specie protetta, non capisco come alcuni lo pretendano pervicacemente.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da alessandro »

Ma non è vero.
Puoi dire tranquillamente di essere contro i matrimoni gay, lo è circa il 50% degli italiani. È una opinione politica valoriate e anche religiosa a volte. Contro le adozioni gay.
Puoi dire che quella è una stronza (salvo querele), puoi scherzare su uno che è grasso pelato basso etc certo con un certo garbo e il garbo e la buona educazione mi pare non siano una cosa sbagliata.

Non puoi dire “gli omosessuali sono dei pervertiti malati che vanno rinchiusi “ etc. non puoi dire “le donne sono inferiori, isteriche etc.” puoi dire “quella è una pazza”.

Credo che nessuno sia mai andato nei guai per un invito a cena, molti sono andati nei guai per violenza sessuale anche di anni fa quando la cosa era più o meno sottaciuta.

Così oggi non puoi apostrofare una persona con qualche difficoltà fisica come “andicappato, mongoloide etc”. Ma mi pare un bel passo avanti.

Sugli apprezzamenti verso le minorenni sarebbe bene evitare o avere la mano molto leggera e anche questo mi pare un passo avanti.

Poi gli eccessi ci saranno e ci sono ma in
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:
Credo che nessuno sia mai andato nei guai per un invito a cena,.
Un collega di mio padre fu denunciato per aver portato una rosa in ufficio a una collega. Ma erano altri tempi. Oggi ti prendi il rischio, dove lavoravo si sonformate diverse coppie al lavoro, ma a loro rischio e pericolo, ovviamente avrebbero potuto perdere il lavoro.

In teoria se uno denunciava a HR solo che il capo era andato a bersi una birra in gruppo con anche una dipendente, sarebbe stato denunciato.

Poi ci sono anche i casi tipo uno che conosco che ha sempre favorito le donne e qualcuna la ha molestata, e' stato licenziato ma ha pagato perche' tenessero nascosta la cosa e ha ritrovato lavoro.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Shakespeare »

Per quanto l'antirazzismo e compagnia bella siano apprezzabili e sacrosanti
si è però formata anche una sorta di caccia alle streghe e inquisizione spagnola che la svuota dei legittimi principi.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto:
Credo che nessuno sia mai andato nei guai per un invito a cena,.
Un collega di mio padre fu denunciato per aver portato una rosa in ufficio a una collega. Ma erano altri tempi. Oggi ti prendi il rischio, dove lavoravo si sonformate diverse coppie al lavoro, ma a loro rischio e pericolo, ovviamente avrebbero potuto perdere il lavoro.

In teoria se uno denunciava a HR solo che il capo era andato a bersi una birra in gruppo con anche una dipendente, sarebbe stato denunciato.

Poi ci sono anche i casi tipo uno che conosco che ha sempre favorito le donne e qualcuna la ha molestata, e' stato licenziato ma ha pagato perche' tenessero nascosta la cosa e ha ritrovato lavoro.
Il fatto della rosa quando è accaduto? E come è finita la denuncia?
Chi è hr?
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