Il politicamente corretto
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Re: Il politicamente corretto
Gli asiatici anche in Asia studiano 18 ore al giorno, qualcosa conta.
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Re: Il politicamente corretto
E le altre sei lavorano.alessandro ha scritto:Gli asiatici anche in Asia studiano 18 ore al giorno, qualcosa conta.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Il politicamente corretto
Appunto.Monheim ha scritto:E le altre sei lavorano.alessandro ha scritto:Gli asiatici anche in Asia studiano 18 ore al giorno, qualcosa conta.
Invece i bambini neri che studiano sono ostracizzati dagli amici neri che li prendono in giro e li definiscono “acting white”. Di questo problema ha parlato anche Michelle Obama (che non credo sia razzista) nella sua autobiografia. Alla fine anche questo conta.
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Re: Il politicamente corretto
invece che dividere fra "neri" e "asiatici" sarebbe utile vedere la cultura e educazione di una specifica comunità (nonché il suo grado e le sue modalità di coesione); quindi, no "asiatici" in generale ma ad esempio americani di origine coreana a K-Town, e no "neri" in generale ma ad esempio famiglia afroamericana ad Overtown eccetera.
Un fattore psicologico e culturale che può essere rilevante è quello di essere immigrato, e generazioni successive, oppure no (nero o bianco).
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luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Il politicamente corretto
Mai una risposta nel merito.Nickognito ha scritto:Non ho capito la seconda parte della domanda, dal per in poi.
Ma tu continui a offendere, attaccare, dicendo che faccio finta, prendo in giro o sono come un bambino, in senso negativo.
Con questi toni, perché dovrei avere interesse a discutere con te scusa?
Ho solo detto che certe domande potete rivolgerle anche a quelle signore e signori, visto che pensano la stessa cosa che penso io.
Io, visto che questi toni maleducati continuano, preferisco rispondere ad altri.
Te ne farai una ragione, suppongo.
Mistificazione, elusione, decontestualizzazione, fingere di non capire, tutto questo alla base di ogni tuo commento.
Poi, se uno si incazza e te lo fa notare ovviamente non ti abbassi a rispondere dall’alto del tuo non si capisce bene cosa.
Patetico.
Te ne farai una ragione, suppongo.
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Re: Il politicamente corretto
e continui, continui, forse il tuo modo di difendere i neri e' pensare che i maschi bianchi etero si possono offendere senza remore, accusare di menzogne e quant'altro.Nickognito ha scritto:
Ma tu continui a offendere
Cerco di essere piu' cortese, da adesso non rispondero' piu' a queste offese non per scortesia, ma per la funzione salva-tempo del forum che mi permettera' di non leggere i tuoi post.
Faccio solo notare che, quando uno che stai offendendo di continuo non ti risponde, e' anche normale, non e' che non si abbassi a rispondere dall'alto di qualcosa. Noi non ci conosciamo. Prova a rivolgerti per strada a qualche sconosciuto chiamandolo patetico e bugiardo, infantile e razzista. Vedrai che se uno non ti risponde ti va gia' anche bene
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Re: Il politicamente corretto
Questo lo credo anch’io.Rosewall ha scritto:invece che dividere fra "neri" e "asiatici" sarebbe utile vedere la cultura e educazione di una specifica comunità (nonché il suo grado e le sue modalità di coesione); quindi, no "asiatici" in generale ma ad esempio americani di origine coreana a K-Town, e no "neri" in generale ma ad esempio famiglia afroamericana ad Overtown eccetera.
Un fattore psicologico e culturale che può essere rilevante è quello di essere immigrato, e generazioni successive, oppure no (nero o bianco).
Vedere da dove vengono, che ambiente hanno attorno, la comunità la storia...
Un asiatico arrivato dalla Corea laureato in informatica è differente da un asiatico nato negli Stati Uniti da una famiglia povera o da una ricca.
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Re: Il politicamente corretto
Ci sono 18.2 milioni di americani di origine asiatica, il 5.6% della popolazione, cioè poco meno della metà della popolazione afroamericana.alessandro ha scritto:Questo lo credo anch’io.Rosewall ha scritto:invece che dividere fra "neri" e "asiatici" sarebbe utile vedere la cultura e educazione di una specifica comunità (nonché il suo grado e le sue modalità di coesione); quindi, no "asiatici" in generale ma ad esempio americani di origine coreana a K-Town, e no "neri" in generale ma ad esempio famiglia afroamericana ad Overtown eccetera.
Un fattore psicologico e culturale che può essere rilevante è quello di essere immigrato, e generazioni successive, oppure no (nero o bianco).
Vedere da dove vengono, che ambiente hanno attorno, la comunità la storia...
Un asiatico arrivato dalla Corea laureato in informatica è differente da un asiatico nato negli Stati Uniti da una famiglia povera o da una ricca.
Non sono da confondere con gli immigrati arrivati con una laurea in tasca dalla Corea o da Hong Kong o, in molti, dall’India, per lavorare in una grande azienda. O anche dei tanti che arrivano per studiare nei college americani e poi trovano un buon lavoro dopo la laurea. Questo fenomeno esiste solo da pochi decenni, e questi rimangono a lungo cittadini stranieri, hanno solo un visto H1 e spesso devono attendere decenni per avere la green card (per noi italiani la green card arriva subito, un indiano puo' aspettarla venti anni o piu') e poi dopo altri anni naturalizzarsi. Tra l'altro non pochi poi tornano in patria, non diventano americani.
La maggior parte degli americani di origine asiatica sono immigrati da molte generazioni, quando sono arrivati non avevano niente poi lavorando in molti casi si sono arricchiti. In genere anche gli asiatici che fanno lavori umili fanno studiare i figli come matti, perché abbiano un futuro migliore. Il classico esempio è l’Apu dei Simpson con il suo negozietto E-Mart aperto giorno e notte (peraltro anch’esso vittima del PC).
Poi ci saranno ovviamente eccezioni, ma come dici dipende dall’ambiente che hanno intorno e dalla comunità. Ma allora bisognerebbe anche chiedersi perché l’ambiente e la comunità di certi quartieri neri sia così tossica.
Vorrei fare un esempio italiano, se nasci a Scampia o Casal di Principe non è difficile diventare camorristi, in certi quartieri l’ambiente è quello, la cultura è quella, poi c’è chi studia, chi va via, chi fa il poliziotto. Ci sono tante ragioni, storiche, economiche, sociologiche.
Però non è nemmeno colpa mia se uno decide di fare il camorrista invece di lavorare.
Ultima modifica di uglygeek il ven lug 24, 2020 6:53 pm, modificato 3 volte in totale.
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Re: Il politicamente corretto
Sicuramente, il discorso dell'Ambiente, secondo molti elemento fondamentale nello sviluppo delle personalità.uglygeek ha scritto: Poi ci saranno ovviamente eccezioni, ma come dici dipende dall’ambiente che hanno intorno e dalla comunità. Ma allora bisognerebbe anche chiedersi perché l’ambiente e la comunità di certi quartieri neri sia così tossica. Dipende appunto molto dalle comunità.
Vorrei fare un esempio italiano, se nasci a Scampia o Casal di Principe non è difficile diventare camorristi, in certi quartieri l’ambiente è quello, la cultura è quella, poi c’è chi studia, chi va via, chi fa il poliziotto. Ci sono tante ragioni, storiche, economiche, sociologiche.
Però non è nemmeno colpa mia se uno decide di fare il camorrista invece di lavorare.
Poi abbiamo Reinhard Heydrich, figlio di un compositore e direttore d'orchestra, ottimo ambiente d'estrazione, lavoratore (e scopatore) indefesso ,eccellente violinista, che si mette d'impegno a sterminare ebrei e cechi.
Insomma, cosa determini la personalità dell'essere umano per molti aspetti era, è e verosimilmente rimarrà Mistero.
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Re: Il politicamente corretto
uglygeek ha scritto: Però non è nemmeno colpa mia se le panchine sono piene di gente che sta male.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Il politicamente corretto
Premesso che il libero arbitrio non esiste, ecc. ecc.Nickognito ha scritto:uglygeek ha scritto: Però non è nemmeno colpa mia se le panchine sono piene di gente che sta male.
Ma nel senso di "scelta" che intendiamo noi, uno non sceglie di stare male, uno sceglie di fare il camorrista.
Poi uno non sceglie la famiglia dove nasce, ma se in quartiere tutte le famiglie sono camorriste, ci sara' anche un problema culturale in quel quartiere, e non credo si possa dare la colpa ai Savoia.
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Re: Il politicamente corretto
Era una battuta
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Re: Il politicamente corretto
E non è Colpa miaNickognito ha scritto:Era una battuta
Se esistono i Carnefici, se esiste l'Imbecillità
Se le panchine son piene di gente che sta male
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Re: Il politicamente corretto
al di là della mentalità coreana, cinese, giapponese eccetera (che può in parte spiegare perché gli americani di origine asiatica si sono arricchiti mediamente più che le altre etnie, ma da cui non si dovrebbe inferire che le discriminazioni verso i neri non incidano più di tanto sulla loro condizione economica - insieme a molti altri fattori, certo, fra i quali forse anche i sussidi senza altre politiche dietro, detto da sinistra, le trappole della povertà, da destra) io intendo che l'emigrante (sia che venga dalle Filippine, che dalla Polonia, che dal Gambia) ha spesso una spiccata predisposizione a sacrificarsi (adattarsi, integrarsi; fino allo storico estremo della schiavitù volontaria, che è brutta ma sostanzialmente diversa da quella permanente e razziale) in vista di un futuro più comodo se non per sè per i propri figli, che in qualche modo si trasmette agli eredi (vedi il luogo comune della seconda generazione "sfaticata").
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Il politicamente corretto
Se non ho capito male, la tua idea e' che, anche dopo molte generazioni, ci sia una grossa differenza tra persone che discendono da immigrati e persone che discendono da schiavi portati li' con la forza. Mentre l'immigrato quando arriva vede nel nuovo paese una grande opportunita', ovviamente la mentalita' degli schiavi in America non poteva che essere opposta: "Perche' sono qui? Che ci faccio qui? Vorrei tornare a casa!" Secondo te in qualche modo questo legittimo rifiuto della propria condizione e' stato ereditato di generazione in generazione, facendo si' che ancora oggi i neri vedano il loro paese come in qualche modo straniero e tutti gli abitanti di altre etnie come nemici... stranieri nella loro patria quindi, per nulla disposti ad integrarsi?Rosewall ha scritto:al di là della mentalità coreana, cinese, giapponese eccetera (che può in parte spiegare perché gli americani di origine asiatica si sono arricchiti mediamente più che le altre etnie, ma da cui non si dovrebbe inferire che le discriminazioni verso i neri non incidano più di tanto sulla loro condizione economica - insieme a molti altri fattori, certo, fra i quali forse anche i sussidi senza altre politiche dietro, detto da sinistra, le trappole della povertà, da destra) io intendo che l'emigrante (sia che venga dalle Filippine, che dalla Polonia, che dal Gambia) ha spesso una spiccata predisposizione a sacrificarsi (adattarsi, integrarsi; fino allo storico estremo della schiavitù volontaria, che è brutta ma sostanzialmente diversa da quella permanente e razziale) in vista di un futuro più comodo se non per sè per i propri figli, che in qualche modo si trasmette agli eredi (vedi il luogo comune della seconda generazione "sfaticata").
Il fatto poi che il paese sia sempre stato apertamente razzista, fino al movimento dei diritti civili degli anni '60 ma di fatto fino ai giorni nostri, e anche molto apertamente, se si pensa che Trump e' stato eletto, darebbe ancora piu' ragione a questo estraneamento.
E' un punto di vista molto interessante. Ci sono pero' alcune cose che non mi convincono del tutto.
- I bianchi di origine anglosassone negli Stati Uniti sono sempre stati molto razzisti verso quasi tutti gli immigrati. Verso gli ebrei, anche verso gli italiani per un certo periodo, verso gli immigrati dell'Europa dell'Est. E questi erano bianchi. Ancora piu' sono sempre stati razzisti verso asiatici, orientali e latinoamericani, oltre che verso i neri. Il razzismo in se' non spiega tutto, la storia sembra insegnare che in gran parte puo' essere superato quando migliora l'integrazione.
- Non e' vero che gli immigrati di seconda e terza generazione seguono la propensione dei loro genitori a sacrificarsi ed adattarsi per integrarsi nel nuovo paese. Questo in Europa spesso non accade, basta andare in una banlieue di Parigi per accorgersene. Nessuno ha portato i loro genitori o nonni in Francia in catene, sono andati li' volontariamente, e mentre i nonni si sono integrati bene, i nipoti si sentono estraniati, stranieri in Francia e al tempo stesso non piu' parte del paese di origine (o almeno, questa e' una delle scuse addotte per il successo del fondamentalismo islamico in Europa). Ma questo non e' successo negli Stati Uniti, che nonostante tutto il suo razzismo e' un paese molto piu' aperto all'immigrazione di quanto siano i paesi Europei, e molto capace di assimilare molto bene persone di tutto il mondo.
- La situazione sociale ed economica dei neri negli Stati Uniti, a loro dire, non pare essere migliorata molto dagli anni '70 in poi, da quando pure sono in vigore tante leggi a favore dei diritti civili e dell'integrazione, affirmative action, e cosi' via.
Piu' in generale, se la tua idea e' valida non si capisce come se ne esce.
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Re: Il politicamente corretto
https://www.foxnews.com/us/michigan-inn ... lag-report
Una famiglia di norvegesi ha dovuto togliere la bandiera norvegese dal loro albergo in Michigan perché ricevevano minacce dagli americani, ignoranti, che la scambiavano per la bandiera sudista.
Perché sono uguali...
Una famiglia di norvegesi ha dovuto togliere la bandiera norvegese dal loro albergo in Michigan perché ricevevano minacce dagli americani, ignoranti, che la scambiavano per la bandiera sudista.
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Re: Il politicamente corretto
commento dell'americano medio "cazzoèlaNorvegia? "uglygeek ha scritto:https://www.foxnews.com/us/michigan-inn ... lag-report
Una famiglia di norvegesi ha dovuto togliere la bandiera norvegese dal loro albergo in Michigan perché ricevevano minacce dagli americani, ignoranti, che la scambiavano per la bandiera sudista.
Perché sono uguali...
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Re: Il politicamente corretto
nel frattempo Google...Rosewall ha scritto:alla Dialla sembra rispondere indirettamente proprio l'AAA del post sopra:Nickognito ha scritto: But then I started to engage in anti-racism work in France. Through my study of social science, I came to understand race as not just a biological difference but as a social construct producing social effects.
Racism is not addressed in a structural way in France. And that is because race is not addressed as something tangible. How can a country seriously fight racism, if race is not handled even as a fictional category? If race does not exist, racists do, and they act based on the belief of the existence of categories.
The American Anthropological Association recognizes that classical racial terms may be useful for many people who prefer to use proudly such terms about themselves. The Association wishes to stress that if biological information is not the objective, biological-sounding terms add nothing to the precision, rigor, or factual basis of information being collected to characterize the identities of the American population. In that sense, phasing out the term "race," to be replaced with more correct terms related to ethnicity, such as "ethnic origins," would be less prone to misunderstanding.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Il politicamente corretto
Sempre intendo che Black si riferisce a una etnia, non al colore della pelle!
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Re: Il politicamente corretto
https://www.espn.com/nba/story/_/id/296 ... acial-slur
Quella parola e' come indirizzare "Adabra Kedavra!" verso se stessi
Nessun errore e' perdonato e nessuna scusa e' sufficiente.
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Re: Il politicamente corretto
che mondo meraviglioso, non vedo l'ora che se ne accorgano anche quei sessisti dei motociclisti, così magari avremo anche dei bei maschietti in pantaloncini a tenere l'ombrellino aperto a valentino rossi
https://www.gazzetta.it/ciclismo/tour-d ... 8991.shtml
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Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
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Re: Il politicamente corretto
uglygeek ha scritto:https://www.espn.com/nba/story/_/id/296 ... acial-slur
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Re: Il politicamente corretto
Digitate European Art su Google immagini. E fatevi una risata.
Come è già stato detto, rivoluzione culturale è un termine troppo carico di significato per essere adeguato al contesto, pero'...
Come è già stato detto, rivoluzione culturale è un termine troppo carico di significato per essere adeguato al contesto, pero'...
Re: Il politicamente corretto
Il primo risultato e' "People of color in European Art History".s&v ha scritto:Digitate European Art su Google immagini. E fatevi una risata.
Come è già stato detto, rivoluzione culturale è un termine troppo carico di significato per essere adeguato al contesto, pero'...
Non "Il Giudizio Universale", "L'Ultima Cena", "La Gioconda", "I girasoli"...
Credo che la moglie di Gnu Iorc, che insegna(va?) arte negli Stati Uniti, ne avrebbe da raccontare...
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Re: Il politicamente corretto
In questo senso anche la Francia e' in crisi irreversibile, ne parlavo proprio pochi giorni fa con una amica francese.Paolo79 ha scritto:che mondo meraviglioso, non vedo l'ora che se ne accorgano anche quei sessisti dei motociclisti, così magari avremo anche dei bei maschietti in pantaloncini a tenere l'ombrellino aperto a valentino rossi
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Resiste solo l'Italia, ermeticamente impermeabile alla correttezza politica...
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Re: Il politicamente corretto
Ah che culo...orgoglio italiano.uglygeek ha scritto: Resiste solo l'Italia, ermeticamente impermeabile alla correttezza politica...
Il paese delle bambole gonfiabili ai comizi politici e del "Troia" o "Sei un cesso" alla prima donna che ti fa uno sgarbo o con cui hai un diverbio.
Ma una sana via di mezzo?
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Il politicamente corretto
Quoto.Burano ha scritto:Ah che culo...orgoglio italiano.uglygeek ha scritto: Resiste solo l'Italia, ermeticamente impermeabile alla correttezza politica...
Il paese delle bambole gonfiabili ai comizi politici e del "Troia" o "Sei un cesso" alla prima donna che ti fa uno sgarbo o con cui hai un diverbio.
Ma una sana via di mezzo?
Notavo oggi che su un libro dei compiti delle elementari era tutto un “chiedi a un tuo compagno o compagna” “ gioca con un bambino o una bambina” etc.
Guai ad usare bambino o compagno per intendere l'insieme
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Re: Il politicamente corretto
Komunisti ovunquealessandro ha scritto:Notavo oggi che su un libro dei compiti delle elementari era tutto un “chiedi a un tuo compagno o compagna”
Re: Il politicamente corretto
eehhh? Ma e' appunto per PC che bisogna distinguere bambino/bambina e non dare per scontato che il maschile copra l'intero insieme delle persone.alessandro ha scritto:Quoto.Burano ha scritto:Ah che culo...orgoglio italiano.uglygeek ha scritto: Resiste solo l'Italia, ermeticamente impermeabile alla correttezza politica...
Il paese delle bambole gonfiabili ai comizi politici e del "Troia" o "Sei un cesso" alla prima donna che ti fa uno sgarbo o con cui hai un diverbio.
Ma una sana via di mezzo?
Notavo oggi che su un libro dei compiti delle elementari era tutto un “chiedi a un tuo compagno o compagna” “ gioca con un bambino o una bambina” etc.
Guai ad usare bambino o compagno per intendere l'insieme
Manco le basi?
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Re: Il politicamente corretto
si si, l'ho scritto in questo topic apposta.uglygeek ha scritto:eehhh? Ma e' appunto per PC che bisogna distinguere bambino/bambina e non dare per scontato che il maschile copra l'intero insieme delle persone.alessandro ha scritto:Quoto.Burano ha scritto:
Ah che culo...orgoglio italiano.
Il paese delle bambole gonfiabili ai comizi politici e del "Troia" o "Sei un cesso" alla prima donna che ti fa uno sgarbo o con cui hai un diverbio.
Ma una sana via di mezzo?
Notavo oggi che su un libro dei compiti delle elementari era tutto un “chiedi a un tuo compagno o compagna” “ gioca con un bambino o una bambina” etc.
Guai ad usare bambino o compagno per intendere l'insieme
Manco le basi?
appeno l'ho letto ho pensato a questo topic e a te
mi pare una stronzata perche per la lingua italiana con la parola "bambino" si puo' intendere l'insieme dei bambini.
di contro, quando scrivono nei gruppi della scuola ( che seguo io...) olte volte iniziano cone "allora mamme con i compiti come siete messe... allora ragazze...) faro' una protesta formale.
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Re: Il politicamente corretto
Il festival di Berlino elimina 'miglior attore' e 'miglior attrice': le categorie sostituite da versioni 'neutre'.
https://www.repubblica.it/spettacoli/ci ... P9-S2.4-T1
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Re: Il politicamente corretto
Perché secondo voi dovrebbero essere divise?ReKal ha scritto:Il festival di Berlino elimina 'miglior attore' e 'miglior attrice': le categorie sostituite da versioni 'neutre'.
https://www.repubblica.it/spettacoli/ci ... P9-S2.4-T1
Ps: a lavoro da me nei nuovi uffici ed in una nuova sede distaccata non ci sono bagli per uomini e donne ma sono unisex
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Il politicamente corretto
NNick87 ha scritto:Perché secondo voi dovrebbero essere divise?ReKal ha scritto:Il festival di Berlino elimina 'miglior attore' e 'miglior attrice': le categorie sostituite da versioni 'neutre'.
https://www.repubblica.it/spettacoli/ci ... P9-S2.4-T1
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Re: Il politicamente corretto
Per me ha un senso ma dopo alcune recenti discussioni mi era passata la voglia di specificarlo ed ho preferito postare la notizia così come l'ho letta.NNick87 ha scritto:Perché secondo voi dovrebbero essere divise?ReKal ha scritto:Il festival di Berlino elimina 'miglior attore' e 'miglior attrice': le categorie sostituite da versioni 'neutre'.
https://www.repubblica.it/spettacoli/ci ... P9-S2.4-T1
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Re: Il politicamente corretto
Ha senso solo se danno un premio solo, o due: miglior essere umano che recita in un film come protagonista, migliore non protagonista.
Non vedo l’ora che applichino gli stessi criteri anche agli sport, un unico tabellone a Wimbledon, ecc...
Non vedo l’ora che applichino gli stessi criteri anche agli sport, un unico tabellone a Wimbledon, ecc...
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Re: Il politicamente corretto
L'intento quello è!uglygeek ha scritto:Ha senso solo se danno un premio solo, o due: miglior essere umano che recita in un film come protagonista, migliore non protagonista.
Non vedo l’ora che applichino gli stessi criteri anche agli sport, un unico tabellone a Wimbledon, ecc...
Ovviamente battaglie portate avanti mica dalle atlete o da gente intelligente, che sa bene che gli conviene continuare a dividere i due generi in ambito sportivo, ma bensì dalle nazifemministe tra i 15 e i 25 anni, spesso mai neanche uscite di casa e che trovano quotidianamente roba per cui "combattere" o roba da "cancellare".
Ricordo qualche mese fa polemica nata in quel fantastico mondo di twitter (che è il posto da dove parte tutto, dal metoo alla cancel culture, passando per qualsiasi altra cosa degli ultimi anni ) , portata avanti dalle nazifemministe che denunciavano la misoginia della F1 che non dava occasioni alle donne per correre nel mondiale.
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Re: Il politicamente corretto
Tanto ci sarà sempre, lo sapete
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Re: Il politicamente corretto
Saran contente le donne che si trovano pozze di piscio sul pavimento fin da prima mattina.NNick87 ha scritto:Perché secondo voi dovrebbero essere divise?ReKal ha scritto:Il festival di Berlino elimina 'miglior attore' e 'miglior attrice': le categorie sostituite da versioni 'neutre'.
https://www.repubblica.it/spettacoli/ci ... P9-S2.4-T1
Ps: a lavoro da me nei nuovi uffici ed in una nuova sede distaccata non ci sono bagli per uomini e donne ma sono unisex
Re: Il politicamente corretto
non ho capito perché "migliore essere umano eccetera" avrebbe più senso che "migliore interprete protagonista" e non ho capito come puoi paragonare una competizione sportiva con delle prove attoriali.uglygeek ha scritto:Ha senso solo se danno un premio solo, o due: miglior essere umano che recita in un film come protagonista, migliore non protagonista.
Non vedo l’ora che applichino gli stessi criteri anche agli sport, un unico tabellone a Wimbledon, ecc...
Piuttosto, non so se gli altri festival seguirebbero volentieri questa trovata che dimezza i premi.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Il politicamente corretto
Il punto e' semplicemente un altro: che chi fa cinema, o teatro, sceglie spesso ruoli maschili e ruoli femminili, uomini e donne, perche' noi esseri umani siamo divisi biologicamente in uomini e donne, e i film sono una rappresentazione della realta'. Una divisione fondamentale nella nostra vita.
Se i premi del cinema fossero discriminatori, allora avremmo i premi per miglior regista uomo e donna, sceneggiatore e sceneggiatrice, direttore e direttrice della fotografia, ma questo non succede.
A proposito di film, un amico della mia ragazza sta girando una serie interessante, ambientata nel mondo della moda, basata tutta sul fatto di come i gay discriminino le donne, nella moda. Tanto lui e' gay e quindi puo' permettersi di parlarne malissimo e nessuno puo' tirare in mezzo il politically correct
Se i premi del cinema fossero discriminatori, allora avremmo i premi per miglior regista uomo e donna, sceneggiatore e sceneggiatrice, direttore e direttrice della fotografia, ma questo non succede.
A proposito di film, un amico della mia ragazza sta girando una serie interessante, ambientata nel mondo della moda, basata tutta sul fatto di come i gay discriminino le donne, nella moda. Tanto lui e' gay e quindi puo' permettersi di parlarne malissimo e nessuno puo' tirare in mezzo il politically correct
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)