La Morte
La Morte
A quanto pare tutti noi siamo nati e tutti noi moriremo, a parte pochi eletti.
La Morte è il mistero più grande della nostra esistenza. Ok, già la nostra vita stessa è un mistero insondabile, un mistero che si conclude con un mistero forse ancor più grande. La fine della vita, il disgregarsi della materia e poi il nulla oppure la vita eterna a seconda delle credenze.
Tutti i grandi pensatori, filosofi e scrittori si sono interessati al tema, dando una loro personale analisi, tuttavia mai nessuno potrà dirci con esattezza cosa significhi morire ed in quale dimensione andremo a giacere in eterno.
Lo scrittore americano Mark Twain osservava “Non ho paura della morte. Sono stato morto per miliardi e miliardi di anni prima di nascere, e ciò non mi ha causato il benché minimo disturbo”.
Esatto...e cosa eravamo prima di nascere? Lo stesso saremo dopo la morte?
Mentre il nostro Leopardi, di certo non un allegrone, diceva:
"La morte non è male, perché libera l’uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desiderii. La vecchiezza è male sommo: perché priva l’uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti, e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza."
Insomma per Leopardi la morte rappresenta la liberazione da quell'immane affronto schifoso che è la vecchiaia. Vecchiaia che è l'anticamera della morte e fonte di enorme mestizia ed afflizione.
Di contro Orwell ragionava così:
“Un normale essere umano non vuole il Regno dei Cieli: vuole che la vita sulla terra continui. Ma non solo perché è ‘debole’, ‘peccatore’ e in ansia per i ‘bei tempi’. La maggior parte delle persone tira fuori del gran divertimento dalle proprie vite, ma di contro la vita è sofferenza, e solo il più giovane tra i più folli può immaginare diversamente. Alla fine è l’attitudine cristiana che è interessata ed edonista, poiché l’obbiettivo è sempre quello di lasciare le fatiche dolorose della vita terrena e trovare la pace eterna in qualche tipo di Paradiso o Nirvana. L’attitudine umanista è invece che le fatiche continuano e che la morte sia il prezzo della vita”.
Cristianesimo o umanesimo?
Qual'è il vostro rapporto con la morte? Come immaginate la morte e ciò che segue ad essa?
Ma qualcosa segue ad essa?
La Morte è il mistero più grande della nostra esistenza. Ok, già la nostra vita stessa è un mistero insondabile, un mistero che si conclude con un mistero forse ancor più grande. La fine della vita, il disgregarsi della materia e poi il nulla oppure la vita eterna a seconda delle credenze.
Tutti i grandi pensatori, filosofi e scrittori si sono interessati al tema, dando una loro personale analisi, tuttavia mai nessuno potrà dirci con esattezza cosa significhi morire ed in quale dimensione andremo a giacere in eterno.
Lo scrittore americano Mark Twain osservava “Non ho paura della morte. Sono stato morto per miliardi e miliardi di anni prima di nascere, e ciò non mi ha causato il benché minimo disturbo”.
Esatto...e cosa eravamo prima di nascere? Lo stesso saremo dopo la morte?
Mentre il nostro Leopardi, di certo non un allegrone, diceva:
"La morte non è male, perché libera l’uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desiderii. La vecchiezza è male sommo: perché priva l’uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti, e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza."
Insomma per Leopardi la morte rappresenta la liberazione da quell'immane affronto schifoso che è la vecchiaia. Vecchiaia che è l'anticamera della morte e fonte di enorme mestizia ed afflizione.
Di contro Orwell ragionava così:
“Un normale essere umano non vuole il Regno dei Cieli: vuole che la vita sulla terra continui. Ma non solo perché è ‘debole’, ‘peccatore’ e in ansia per i ‘bei tempi’. La maggior parte delle persone tira fuori del gran divertimento dalle proprie vite, ma di contro la vita è sofferenza, e solo il più giovane tra i più folli può immaginare diversamente. Alla fine è l’attitudine cristiana che è interessata ed edonista, poiché l’obbiettivo è sempre quello di lasciare le fatiche dolorose della vita terrena e trovare la pace eterna in qualche tipo di Paradiso o Nirvana. L’attitudine umanista è invece che le fatiche continuano e che la morte sia il prezzo della vita”.
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Qual'è il vostro rapporto con la morte? Come immaginate la morte e ciò che segue ad essa?
Ma qualcosa segue ad essa?
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: La Morte
Per come la vedo io non c'è e non può esserci nulla, la morte è un fenomeno naturale quanto lo sono un temporale o uno starnuto. Ci si disattiva e basta.
A meno di ritenere che l'universo stesso in cui viviamo sia una creazione di una civiltà aliena che abbia previsto una qualche forma di rinascita per ciascun essere vivente. Magari la nostra stessa esistenza è solo un videogame alla The Sims gestito da qualche intelligenza extraterrestre che in questo momento mi sta osservando mentre digito il post.
Razionalmente non vedo molte altre possibilità. Disfacimento, atomi che vanno a formare concime per nuova vita, ognuno di noi alla fine è fatto di materia di quelli che son passati prima. Quindi la soddisfazione di sapere che gli atomi di NK7 e chiaky defunti andranno a formare qualcosa d'altro. Un ciuffo d'erba, un nobel per la letteratura, un sacco di iuta o un po' di letame.
A meno di ritenere che l'universo stesso in cui viviamo sia una creazione di una civiltà aliena che abbia previsto una qualche forma di rinascita per ciascun essere vivente. Magari la nostra stessa esistenza è solo un videogame alla The Sims gestito da qualche intelligenza extraterrestre che in questo momento mi sta osservando mentre digito il post.
Razionalmente non vedo molte altre possibilità. Disfacimento, atomi che vanno a formare concime per nuova vita, ognuno di noi alla fine è fatto di materia di quelli che son passati prima. Quindi la soddisfazione di sapere che gli atomi di NK7 e chiaky defunti andranno a formare qualcosa d'altro. Un ciuffo d'erba, un nobel per la letteratura, un sacco di iuta o un po' di letame.
"Together we will make MyMag Metal again"
Re: La Morte
Mi piace l'approccio di Twain.
Poi l'uomo, in quanto essere vivente e quindi tendente alla vita, sostanzialmente, avrà sempre una certa paura della morte. È un sentimento naturale.
Poi l'uomo, in quanto essere vivente e quindi tendente alla vita, sostanzialmente, avrà sempre una certa paura della morte. È un sentimento naturale.
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Re: La Morte
Sono aperto al nulla, a reincarnazioni, a paradisi e inferni. Non lo so. Visto che quando c'e' la morte non ci siamo noi, mi fa meno paura della sofferenza. Comunque sia, spero di arrivarci del modo migliore possibile.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: La Morte
Per me non c’è nulla e verremo cancellati definitivamente. Senza ricordi ne coscienza ne nulla.
Prima non esistevano e poi tornati allo stato di materia organica, come un computer immerso nel piombo fuso veniamo annichiliti.
Prima non esistevano e poi tornati allo stato di materia organica, come un computer immerso nel piombo fuso veniamo annichiliti.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Re: La Morte
Si spengono le luci e si chiude il sipario, per me non c'è nulla. O cmq mi sembra meno improbabile di tutto quello che suggeriscono religioni e credenze varie.
Re: La Morte
Aggiungo, la mia morte me la immagino fantozziana, del tutto casuale e imprevista/imprevedibile. Probabilmente mi rimarrà un lembo d'ombrello impigliato in un'impalcatura mal sistemata al lato di una strada anonima mentre sono in bici, perderò l'equilibrio, finirò contromano e un Suv mi ridurrà a ragù per le piante. Mi è successo sul serio due settimane fa, son riuscito a scansare per mezzo secondo.
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Re: La Morte
Ecco, io sono molto confuso in proposito, ma penso di concordare con questa visione, al postutto...alessandro ha scritto:Per me non c’è nulla e verremo cancellati definitivamente. Senza ricordi ne coscienza ne nulla.
Prima non esistevano e poi tornati allo stato di materia organica, come un computer immerso nel piombo fuso veniamo annichiliti.
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Re: La Morte
Chiaky, sei uno dei miei forumisti preferiti, ti voglio bene (ammesso sia possibile), apprezzo molto l'idea di questo topic (a cui spero di rispondere a dovere prima o dopo) eccetera ma qual è con l'apostrofo no, ti prego.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: La Morte
errore che ho sempre fatto e non riesco a togliere, azz...ok, grazie.Monheim ha scritto:Chiaky, sei uno dei miei forumisti preferiti, ti voglio bene (ammesso sia possibile), apprezzo molto l'idea di questo topic (a cui spero di rispondere a dovere prima o dopo) eccetera ma qual è con l'apostrofo no, ti prego.
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Re: La Morte
La famosa apocope vocalica...
Comunque penso che mi sia rimasto questo errore, in quanto molto presente nella letteratura d'epoca e nei vari classici.
Gli scrittori "di una volta" lo usavano spesso e tant'è...
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Re: La Morte
Sì, infatti c'è discussione tra gli addetti ai lavori e taluni accettano l'apostrofo da anni.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: La Morte
Sulla falsa riga di nickognito.
Non ho certezza e non posso averla su cosa ci possa essere dopo.
E non c'entra nulla la religione. Anzi, questa non certezza deriva proprio dal raziocinio che non mi rende così presuntuoso da averla.
Spero di arrivarci con poche sofferenze, fisiche e mentali.
Non ho certezza e non posso averla su cosa ci possa essere dopo.
E non c'entra nulla la religione. Anzi, questa non certezza deriva proprio dal raziocinio che non mi rende così presuntuoso da averla.
Spero di arrivarci con poche sofferenze, fisiche e mentali.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: La Morte
No sul serio? Strano, mai successo prima.Pindaro ha scritto:Sulla falsa riga di nickognito.
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Re: La Morte
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Re: La Morte
Fare l'amore è un po' come morire, solo che dopo morto non mi viene voglia di mangiare una pizza
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Re: La Morte
Direi che questo riassume tutto .chiaky ha scritto: Ok, già la nostra vita stessa è un mistero insondabile, un mistero che si conclude con un mistero forse ancor più grande.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: La Morte
Non so, mi lasciano sempre un po' perplesso certe vostre visione della Man/Machine, l'uomo pura macchina e nient'altro. Una sicurezza non tanto dissimile da quella di chi pensa esattamente il contrario.
Se debbo essere sincero la vita eterna mi inquieta fors'anche più del Nulla nell'accezione Twainiana (che risponde a verità ,del resto).
Abbastanza aperto alla Reincarnazione ,che considero meno assurda di tante altre teorie .
F.F.
Se debbo essere sincero la vita eterna mi inquieta fors'anche più del Nulla nell'accezione Twainiana (che risponde a verità ,del resto).
Abbastanza aperto alla Reincarnazione ,che considero meno assurda di tante altre teorie .
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: La Morte
.Johnny Rex ha scritto:Non so, mi lasciano sempre un po' perplesso certe vostre visione della Man/Machine, l'uomo pura macchina e nient'altro. Una sicurezza non tanto dissimile da quella di chi pensa esattamente il contrario.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: La Morte
L'ho usato alle elementariMonheim ha scritto:Sì, infatti c'è discussione tra gli addetti ai lavori e taluni accettano l'apostrofo da anni.
Re: La Morte
Tant e va senza apostrofo e senza accentochiaky ha scritto:La famosa apocope vocalica...
Comunque penso che mi sia rimasto questo errore, in quanto molto presente nella letteratura d'epoca e nei vari classici.
Gli scrittori "di una volta" lo usavano spesso e tant'è...
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Re: La Morte
Immagino il mio contributo in questo topic non aggiungerebbe poi troppo a quanto noto
Re: La Morte
È un discorso che abbiamo ripreso più volte con posizioni che regolarmente si spaccano tra il partito di chi cerca di mantenere un approccio razionalista scientifico da una parte (ugly, io, alessandro, la maggioranza degli utenti) e il consueto paio di aspiranti sciamani dall'altra. Tertium non datur solitamente.Johnny Rex ha scritto:Non so, mi lasciano sempre un po' perplesso certe vostre visione della Man/Machine, l'uomo pura macchina e nient'altro. Una sicurezza non tanto dissimile da quella di chi pensa esattamente il contrario.
È chiaro che essendo un argomento su cui la scienza può dire molto ma non tutto rimane un immenso vuoto in cui coesistono e sguazzano le opinioni più varie. Quella per cui non si può sapere quindi non mi esprimo è un po' pilatesca e mi sa di compromesso all'italiana.
Io continuo a non vedere perchè la vita e di conseguenza la morte di un essere umano debbano essere considerati eventi miracolosi o comunque tali da richiedere spiegazioni che non siano verificabili empiricamente o in linea con quanto conosciamo del mondo attraverso le leggi della fisica e della chimica. Nessuno ipotizza vite ultraterrene per i tulipani che appassiscono o le miliardate di zanzare stecchite dagli zampironi ma per l'uomo le regole dovrebbe funzionare diversamente per un qualche motivo. Eppure nel grande ordine delle cose uomini tulipani e zanzare contano uguale.
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Re: La Morte
Invece che certi morali aree valgano solo per gli uomini è scientifico e logicissimo
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: La Morte
Ma sai, un approccio razionalista e scientifico nei confronti della morte si limita, giustamente, a constatare, dovesse capitare, l'assenza di funzioni biologiche in quegli organismi definiti (in maniera piuttosto confusa, c'è da ammettere) come "viventi". Faccio fatica a capire che spiragli, che strumenti potrebbe avere una comunità scientifica per filtrare le dolcissime fantasie che presumono il Valhalla, la Metempsicosi o la Ruota del Dolore; lo ripeto di nuovo, lo ripeto di continuo: abbiamo appena iniziato a grattare la superficie di quello che è esistente (basta pensare a cosa fosse la cosmologia anche solo venti anni fa!), sappiamo così poco! Pensare di avere risposte definitive grazie ad una manciata di secoli di osservazioni e deduzioni, mi sembra quantomeno azzardato.NK7 ha scritto:È un discorso che abbiamo ripreso più volte con posizioni che regolarmente si spaccano tra il partito di chi cerca di mantenere un approccio razionalista scientifico da una parte (ugly, io, alessandro, la maggioranza degli utenti) e il consueto paio di aspiranti sciamani dall'altra. Tertium non datur solitamente.Johnny Rex ha scritto:Non so, mi lasciano sempre un po' perplesso certe vostre visione della Man/Machine, l'uomo pura macchina e nient'altro. Una sicurezza non tanto dissimile da quella di chi pensa esattamente il contrario.
È chiaro che essendo un argomento su cui la scienza può dire molto ma non tutto rimane un immenso vuoto in cui coesistono e sguazzano le opinioni più varie. Quella per cui non si può sapere quindi non mi esprimo è un po' pilatesca e mi sa di compromesso all'italiana.
Io continuo a non vedere perchè la vita e di conseguenza la morte di un essere umano debbano essere considerati eventi miracolosi o comunque tali da richiedere spiegazioni che non siano verificabili empiricamente o in linea con quanto conosciamo del mondo attraverso le leggi della fisica e della chimica. Nessuno ipotizza vite ultraterrene per i tulipani che appassiscono o le miliardate di zanzare stecchite dagli zampironi ma per l'uomo le regole dovrebbe funzionare diversamente per un qualche motivo. Eppure nel grande ordine delle cose uomini tulipani e zanzare contano uguale.
Mettendo un boscimano razionalista accanto a due smartphone, uno acceso ed uno smontato penso ci si potrebbe augurare di avere come risposta, al massimo "pare che questi utensili illuminino in maniera abbastanza fioca la notte, anche se non scaldano. Non sono buoni da mangiare, sono poco pratici da lanciare e nemmeno per pulirsi il culo sono il massimo della vita". Forse non è il caso di attendersi dal boscimano razionalista considerazioni più acute.
In realtà l'ipotesi pilatesca (perché usare Pilato come termine di paragone negativo? Particolarmente per un non cristiano, se si leggono i Vangeli, in un pomeriggio risolse in maniera piuttosto ragionevole una situazione complicata: accontentò la maggior parte della popolazione di Gerusalemme, evitò sommosse popolari, lusingò la casta sacerdotale, si dimostrò grazie al colpo di genio di Barabba pure indulgente, riallacciò rapporti personali e politici con Erode, tutto questo sacrificando il figlio di un falegname, in un momento storico in cui non è che la vita d'un poveraccio fosse di gran valore, tutto sommato; insomma ebbe una giornata di quelle positive) mi pare essere di gran lunga non solo la più prudente, ma anche la più razionale, perché supperggiù dice "ho l'impressione che ci siano molte molte molte cose che non so".
Ogni altra affermazione su quello che accade dopo la morte è, per me, semplicemente, da coloro che dicono che la coscienza si estingue a coloro che dicono che sopravvive un qualcosa, a quelli che dicono che rivedremo le stelle, sentimentale e fideistica.
Re: La Morte
Ora arriva un quote estasiato con grassetto e punto finale.
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Re: La Morte
Peraltro cerco anche di capire bene quelle che sono le ipotesi di chi si dice sicuro (moderatamente sicuro, dai) che dopo la morte non ci sia nulla. Fa affidamento su uno strumento potente (la scienza, non andiamo distanti dall'altro topic), che negli ultimi decenni si è dimostrato flessibile, efficace, che ha raggiunto risultati importanti e che ci ha aiutato, e ci aiuta, a capire meglio le cose che ci circondano, oltre a noi stessi..
Allo stato attuale, questo strumento non solo non suffraga alcuna delle tesi che solitamente le culture umane hanno portato per immaginare cosa accada a quella cosa vaga che è l'io una volta che il corpo si decompone, ma nemmeno può proporre una alternativa: di qui al pensare che, di conseguenza, non vi siano alternative, il passo (seppure in fondo illogico e forse un po' pigro e rudimentale) è accettabile, mi pare, e perdonabile.
Allo stato attuale, questo strumento non solo non suffraga alcuna delle tesi che solitamente le culture umane hanno portato per immaginare cosa accada a quella cosa vaga che è l'io una volta che il corpo si decompone, ma nemmeno può proporre una alternativa: di qui al pensare che, di conseguenza, non vi siano alternative, il passo (seppure in fondo illogico e forse un po' pigro e rudimentale) è accettabile, mi pare, e perdonabile.
Re: La Morte
Il punto è che l'io è nulla più che qualche triliardo di neuroni all'opera, questo lo strumento è in grado di dimostrarlo. Quando i neuroni si decompongono che vuoi che succeda? Nulla, semplicemente prima c'erano e dopo non ci sono più.Gios ha scritto:Peraltro cerco anche di capire bene quelle che sono le ipotesi di chi si dice sicuro (moderatamente sicuro, dai) che dopo la morte non ci sia nulla. Fa affidamento su uno strumento potente (la scienza, non andiamo distanti dall'altro topic), che negli ultimi decenni si è dimostrato flessibile, efficace, che ha raggiunto risultati importanti e che ci ha aiutato, e ci aiuta, a capire meglio le cose che ci circondano, oltre a noi stessi..
Allo stato attuale, questo strumento non solo non suffraga alcuna delle tesi che solitamente le culture umane hanno portato per immaginare cosa accada a quella cosa vaga che è l'io una volta che il corpo si decompone, ma nemmeno può proporre una alternativa: di qui al pensare che, di conseguenza, non vi siano alternative, il passo (seppure in fondo illogico e forse un po' pigro e rudimentale) è accettabile, mi pare, e perdonabile.
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Re: La Morte
Non ci avevo pensato!NK7 ha scritto:Il punto è che l'io è nulla più che qualche triliardo di neuroni all'opera, questo lo strumento è in grado di dimostrarlo. Quando i neuroni si decompongono che vuoi che succeda? Nulla, semplicemente prima c'erano e dopo non ci sono più.Gios ha scritto:Peraltro cerco anche di capire bene quelle che sono le ipotesi di chi si dice sicuro (moderatamente sicuro, dai) che dopo la morte non ci sia nulla. Fa affidamento su uno strumento potente (la scienza, non andiamo distanti dall'altro topic), che negli ultimi decenni si è dimostrato flessibile, efficace, che ha raggiunto risultati importanti e che ci ha aiutato, e ci aiuta, a capire meglio le cose che ci circondano, oltre a noi stessi..
Allo stato attuale, questo strumento non solo non suffraga alcuna delle tesi che solitamente le culture umane hanno portato per immaginare cosa accada a quella cosa vaga che è l'io una volta che il corpo si decompone, ma nemmeno può proporre una alternativa: di qui al pensare che, di conseguenza, non vi siano alternative, il passo (seppure in fondo illogico e forse un po' pigro e rudimentale) è accettabile, mi pare, e perdonabile.
Re: La Morte
È del tutto evidente che su questo argomento sarà difficile trovare punti di incontro tra le due squadre. In questo ammiro molto la Hack che spese la vita intera accanto a un cattolico devoto. Non so, io forse non ci riuscirei.
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Re: La Morte
NK7, non ci sono squadre, partiti, schieramenti, non è una gara, o una competizione intorno a chi ha ragione e verso chi ha torto. Si tratta di fare ricerca, metodica, intuitiva, seria e leggera, adulta ed entusiasta, nei confronti delle realtà che ci circonda, cercando di capire le ragione di tutti gli uomini e le donne di buona volontà che cercano di metterci del proprio, eh.NK7 ha scritto:È del tutto evidente che su questo argomento sarà difficile trovare punti di incontro tra le due squadre. In questo ammiro molto la Hack che spese la vita intera accanto a un cattolico devoto. Non so, io forse non ci riuscirei.
Se tu dici che una mappatura neurale completa (da cui, peraltro, siamo piuttosto distanti, credo) del cervello potrebbe escludere l'esistenza di quel confuso pasticcio lessicale che è l'"io" mi rimane qualche perplessità, a dire il vero, per motivi strutturali della definizione di "io": ma se così fosse benvenga, intendiamoci, avremmo fatto un bel passo avanti.
Ah, ho finito ieri pomeriggio un bel libro di Margherita Hack!
Re: La Morte
Il cervello e' la coscienza, finito il cervello, finito tutto.NK7 ha scritto:Per come la vedo io non c'è e non può esserci nulla, la morte è un fenomeno naturale quanto lo sono un temporale o uno starnuto. Ci si disattiva e basta.
Le cose sono come sono, non come noi vorremmo fossero. Non e' che ci reincarniamo solo perche' ci piacerebbe poterlo fare.
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Re: La Morte
Che dopo la morte non ci sia nulla dovrebbe essere la posizione per default, da cui tutti si parte. Cosa succede al pollo quando gli tagli il collo? Alla zanzara spiaccicata? Al batterio ucciso dal disinfettante? All'albero sradicato? Li' e' chiaro a tutti che la vita e' un processo e finisce, punto. Perche' la nostra morte dovrebbe essere differente? A parte il desiderio che possa esserlo, per quale ragione?Gios ha scritto:Peraltro cerco anche di capire bene quelle che sono le ipotesi di chi si dice sicuro (moderatamente sicuro, dai) che dopo la morte non ci sia nulla. Fa affidamento su uno strumento potente (la scienza, non andiamo distanti dall'altro topic), che negli ultimi decenni si è dimostrato flessibile, efficace, che ha raggiunto risultati importanti e che ci ha aiutato, e ci aiuta, a capire meglio le cose che ci circondano, oltre a noi stessi..
Allo stato attuale, questo strumento non solo non suffraga alcuna delle tesi che solitamente le culture umane hanno portato per immaginare cosa accada a quella cosa vaga che è l'io una volta che il corpo si decompone, ma nemmeno può proporre una alternativa: di qui al pensare che, di conseguenza, non vi siano alternative, il passo (seppure in fondo illogico e forse un po' pigro e rudimentale) è accettabile, mi pare, e perdonabile.
Sta a chi pensa che dopo la morte ci sia dell'altro provare che sia vero, che ci siano alternative. Inventarsi alternative e' troppo facile.
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Re: La Morte
Gios ha scritto:
un approccio razionalista e scientifico nei confronti della morte si limita, giustamente, a constatare, dovesse capitare, l'assenza di funzioni biologiche in quegli organismi definiti (in maniera piuttosto confusa, c'è da ammettere) come "viventi". Faccio fatica a capire che spiragli, che strumenti potrebbe avere una comunità scientifica per filtrare le dolcissime fantasie che presumono il Valhalla, la Metempsicosi o la Ruota del Dolore; lo ripeto di nuovo, lo ripeto di continuo: abbiamo appena iniziato a grattare la superficie di quello che è esistente (basta pensare a cosa fosse la cosmologia anche solo venti anni fa!), sappiamo così poco! Pensare di avere risposte definitive grazie ad una manciata di secoli di osservazioni e deduzioni, mi sembra quantomeno azzardato.
Mettendo un boscimano razionalista accanto a due smartphone, uno acceso ed uno smontato penso ci si potrebbe augurare di avere come risposta, al massimo "pare che questi utensili illuminino in maniera abbastanza fioca la notte, anche se non scaldano. Non sono buoni da mangiare, sono poco pratici da lanciare e nemmeno per pulirsi il culo sono il massimo della vita". Forse non è il caso di attendersi dal boscimano razionalista considerazioni più acute.
In realtà l'ipotesi pilatesca (perché usare Pilato come termine di paragone negativo? Particolarmente per un non cristiano, se si leggono i Vangeli, in un pomeriggio risolse in maniera piuttosto ragionevole una situazione complicata: accontentò la maggior parte della popolazione di Gerusalemme, evitò sommosse popolari, lusingò la casta sacerdotale, si dimostrò grazie al colpo di genio di Barabba pure indulgente, riallacciò rapporti personali e politici con Erode, tutto questo sacrificando il figlio di un falegname, in un momento storico in cui non è che la vita d'un poveraccio fosse di gran valore, tutto sommato; insomma ebbe una giornata di quelle positive) mi pare essere di gran lunga non solo la più prudente, ma anche la più razionale, perché supperggiù dice "ho l'impressione che ci siano molte molte molte cose che non so".
Ogni altra affermazione su quello che accade dopo la morte è, per me, semplicemente, da coloro che dicono che la coscienza si estingue a coloro che dicono che sopravvive un qualcosa, a quelli che dicono che rivedremo le stelle, sentimentale e fideistica.
Grazie.Gios ha scritto: Peraltro cerco anche di capire bene quelle che sono le ipotesi di chi si dice sicuro (moderatamente sicuro, dai) che dopo la morte non ci sia nulla. Fa affidamento su uno strumento potente (la scienza, non andiamo distanti dall'altro topic), che negli ultimi decenni si è dimostrato flessibile, efficace, che ha raggiunto risultati importanti e che ci ha aiutato, e ci aiuta, a capire meglio le cose che ci circondano, oltre a noi stessi..
Allo stato attuale, questo strumento non solo non suffraga alcuna delle tesi che solitamente le culture umane hanno portato per immaginare cosa accada a quella cosa vaga che è l'io una volta che il corpo si decompone, ma nemmeno può proporre una alternativa: di qui al pensare che, di conseguenza, non vi siano alternative, il passo (seppure in fondo illogico e forse un po' pigro e rudimentale) è accettabile, mi pare, e perdonabile.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: La Morte
e che ne sai? dove sono le Certezze sul tema?uglygeek ha scritto: Le cose sono come sono, non come noi vorremmo fossero. Non e' che ci reincarniamo solo perche' ci piacerebbe poterlo fare.
Poi oh, io sul tema ritengo la Vostra ipotesi la più scientifica e plausibile, ma la certezza, l'accanimento oserei dire con cui rifiutate qualunque ipotesi alternativa rammenta schieramente opposti di passati secoli (ora sembrerà che vi dia degli oscurantisti, così non è ).
Tutto qui .
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: La Morte
E' esattamente come se ti dicessi che io sono miliardario e per Natale mi comprero' Formentera (tutta l'isola) perche' non mi piacerebbe vivere in un mondo dove non sono ricchissimo.Johnny Rex ha scritto:e che ne sai? dove sono le Certezze sul tema?uglygeek ha scritto: Le cose sono come sono, non come noi vorremmo fossero. Non e' che ci reincarniamo solo perche' ci piacerebbe poterlo fare.
Poi oh, io sul tema ritengo la Vostra ipotesi la più scientifica e plausibile, ma la certezza, l'accanimento oserei dire con cui rifiutate qualunque ipotesi alternativa rammenta schieramente opposti di passati secoli (ora sembrerà che vi dia degli oscurantisti, così non è ).
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Tu puoi rispondere: "Sei ricco? Provalo!" E poi sta a me provarlo, e ovviamente non posso. (Non sta a me dire: "E che ne sai che non ho 15 mila miliardi di dollari in banca? Dove sono le tue certezze in materia?")
Senno' vale tutto, eh... qualsiasi cosa venga in mente puo' essere vera, ma non ha ragione di esserlo finche' non viene provata.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: La Morte
Vedi a nascondere i soldi sotto le mattonelle ch succede?uglygeek ha scritto:
Tu puoi rispondere: "Sei ricco? Provalo!" E poi sta a me provarlo, e ovviamente non posso. a.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: La Morte
Ombra84 ha scritto:Vedi a nascondere i soldi sotto le mattonelle ch succede?uglygeek ha scritto:
Tu puoi rispondere: "Sei ricco? Provalo!" E poi sta a me provarlo, e ovviamente non posso. a.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: La Morte
Vanno nel paradiso delle galline, delle zanzare, dei batteri, dei pioppi, che credi. Sempre che abbiano condotto esistenze pie.uglygeek ha scritto:Cosa succede al pollo quando gli tagli il collo? Alla zanzara spiaccicata? Al batterio ucciso dal disinfettante? All'albero sradicato?
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