La Morte

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Nickognito
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Re: La Morte

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:
scooter ha scritto:Beh, potrebbe esserci un dio burlone (anche più di uno, in effetti, ma restiamo sul semplice) che a ciascun popolo ha "parlato" in modo diverso e che post mortem si rivelerà in modi diversi. E' una tecnologia che abbiamo implementato da anni per certe sovraimpressioni dei DVD e dei bluray, figuriamoci se non è una cosa possibile per aliquid quo nihil maius cogitari possit.
Non e' piu' probabile che popoli diversi abbiano creato divinita' diverse per rispondere alle stesse paure dell'ignoto e allo stesso bisogno di speranza?
Peraltro riutilizzando gli stessi meme perche' la fantasia umana e' limitata. Le storie circolano e i temi sono sempre gli stessi.
La vita (giorno, estate) che sconfigge la morte (notte, inverno), quindi Dio che nasce attorno al solstizio di inverno (25/12), esseri perfetti partoriti da vergini (ad esempio Horus, per gli egizi), miracoli, resurrezioni, apostoli (quasi sempre 12: Horus, Mithra in Persia) e cosi' via.
Ma guarda, io penso che per lo piu' le religioni non parlano di Dio e di Aldila', ma di morale in questa vita. Guarda i testi sacri cristiani o musulmani, piu' o meno solo questo e', del resto si parla pochissimo, proprio a livello di spazio.
E anche gli atei non fanno che parlare di morale e pretendere che la propria morale sia seguita (un ateo si scandalizza molto di piu' se un religioso fa a pezzi un bambino per sacrificarlo a un dio, piuttosto che per il fatto che creda a un dio, perche' va contro la sua morale in cui ha fede).

Io ormai frequento molti buddisti, quasi nessuno pensa spesso alla reincarnazione, ma solo a rendere il mondo migliore e ottenere cose per se stessi in questa vita. Ormai quasi tutti i cristiani che conosco pensano solo a questa vita.

Poi ci sono persone come me che pensano ad altro, ma in generale credo che le religioni siano nate principalmente per dare una morale, non un senso. Infatti anche gli atei sono pieni di morali, non mi sembrano in chissa' quale grande crisi perche' non danno un senso alla vita, in genere. Sono piu' in crisi se non arrivano alla fine del mese o se, boh, arriva una dittatura che mette a morte tutti gli ebrei (pur non essendo ebrei).
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Re: La Morte

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:
uglygeek ha scritto: Dunque anche la reincarnazione avrebbe un limite.
E che ne sai? chi ti può dire che non proseguirebbe altrove, o sotto altre sembianze?

F.F.
Altrove dove? Fuori dall'universo? Allora non e' reincarnazione, e' il paradiso o l'inferno, e' un'altra cosa.

Che poi sai che palle vivere per sempre in paradiso, fosse pure con le 72 fottutissime vergini degli islamici? Sarebbe una noia senza senso, infatti nemmeno Dante riusci' a descrivere un paradiso in alcun modo convincente.
ok, cambio firma.
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Re: La Morte

Messaggio da Burano »

Mah..per me la maggior parte delle persone si rifugia nella religione per avere una fonte di consolazione e per autoconvincersi che esiste un al di là. Della morale gliene importa poco. Altrimenti non mi spiego certe bestialità di ferventi cattolici (non politici eh, quelli sono chiaramente in malafede).
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Re: La Morte

Messaggio da Nickognito »

Burano ha scritto:Mah..per me la maggior parte delle persone si rifugia nella religione per avere una fonte di consolazione e per autoconvincersi che esiste un al di là. Della morale gliene importa poco. Altrimenti non mi spiego certe bestialità di ferventi cattolici (non politici eh, quelli sono chiaramente in malafede).
Avere una morale mica vuol dire seguirla. Che poi mica deve essere la tua, di morale. Ma poi pochi 'si rifugiano' nella religione per un qualche scopo. E' molto piu' comune semplicemente crederci, fin da bambino. Se uno nasce in un rifugio e non esce, difficile che uno possa 'rifugiarsi'. Nessuno ormai pensa all'aldila', beh pochi...

Ma poi che importa cosa fa la gente, prendi il Vangelo e guarda quanta parte e' dedicata all'adila' e quanta alla morale.
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Re: La Morte

Messaggio da Burano »

Nickognito ha scritto:
Avere una morale mica vuol dire seguirla.
Allora a posto.
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Re: La Morte

Messaggio da Nickognito »

Ma ogni tanto senza astio gartuito senza scopo si puo' discutere? Mah....
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Re: La Morte

Messaggio da Burano »

Non era astio. Uno se ha una morale si presume la segua, più o meno.
E ho capito che non deve essere la mia, ma almeno i comportamenti in linea con codesta morale. Non è che perché sono agnostico (peraltro sono arrivato alla cresima e mi è toccata una tesi sul Conclave, di cattolicesimo un minimo ne so) non posso notare che la morale cristiana fa a cazzotti con certe prese di posizione su accoglienza e migranti di tanti presunti cattolici.
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Re: La Morte

Messaggio da Pindaro »

Con il Paradiso di Dante non convincente credo si possa chiudere Mymag.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: La Morte

Messaggio da uglygeek »

Pindaro ha scritto:Con il Paradiso di Dante non convincente credo si possa chiudere Mymag.
Si puo' chiudere internet :-)
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Re: La Morte

Messaggio da Nickognito »

Burano ha scritto:Non era astio. Uno se ha una morale si presume la segua, più o meno.
E ho capito che non deve essere la mia, ma almeno i comportamenti in linea con codesta morale. Non è che perché sono agnostico (peraltro sono arrivato alla cresima e mi è toccata una tesi sul Conclave, di cattolicesimo un minimo ne so) non posso notare che la morale cristiana fa a cazzotti con certe prese di posizione su accoglienza e migranti di tanti presunti cattolici.
Ma si sta parlando della morte, non della coerenza dei cattolici, ma chi se ne frega. Perche' forse gli atei seguono sempre la loro morale? Non e' pieno di evasori di tasse che predicano onesta', che siano cristiani, musulmani o atei o agnostici?

Non e' quello il punto, ma il punto e' che ci interessa, mi pare, molto piu' questa vita della prossima, e questo anche per molti religiosi, e che le religioni spesso nascono per INSEGNARE una morale, il che non vuol dire che tutti la seguiranno. Ma per me se un testo vuol parlare dell'aldila' e non della morale, quel testo parla per 100 pagine dell'aldila' e due della morale. Se succede viceversa, che l'aldila' nemmeno si descrive e si danno mille precetti morali, viene il sospetto che quello sia l'aspetto principale.

Poi sticazzi, scusa, che non tutti i cristiani amano il prossimo loro come se stessi. Magari il cristiano pensa a far passare una legge che vieta l'aborto, si deforma la morale a piacimento, ma per me pensa piu' a quello che al paradiso di Dante.
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Re: La Morte

Messaggio da Hakaishin »

Nickognito ha scritto:
Ma si sta parlando della morte, non della coerenza dei cattolici, ma chi se ne frega. Perche' forse gli atei seguono sempre la loro morale? Non e' pieno di evasori di tasse che predicano onesta', che siano cristiani, musulmani o atei o agnostici?
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Re: La Morte

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Io ho predicato verbale e nominale. E continuo a farlo.
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Re: La Morte

Messaggio da scooter »

1) un po' a sorpresa, sono tendenzialmente d'accordo con i contributi odierni di Nickognito (ma alla questione della morale aggiungerei che alcuni precetti religiosi sembrano essere precetti "sanitari", tipo che se vivi dove ci sono 45° all'ombra forse non è il caso di bere alcolici o mangiare pesante)

2) riprendendo l'intervento di uglygeek, io sul paradiso islamico mi sono sempre chiesto cosa pensino di fare a partire dal 73esimo giorno di permanenza
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Re: La Morte

Messaggio da uglygeek »

scooter ha scritto:2) riprendendo l'intervento di uglygeek, io sul paradiso islamico mi sono sempre chiesto cosa pensino di fare a partire dal 73esimo giorno di permanenza
Se non ricordo male, ritornerebbero vergini per magia.

Ma indica chiaramente che tutte queste credenze sono create dall'uomo (mai dalla donna, tra l'altro) con la sua limitatissima immaginazione.
"A te cosa piace fare nella vita?"
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Ultima modifica di uglygeek il mer ott 30, 2019 5:35 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: La Morte

Messaggio da scooter »

uglygeek ha scritto:
scooter ha scritto:2) riprendendo l'intervento di uglygeek, io sul paradiso islamico mi sono sempre chiesto cosa pensino di fare a partire dal 73esimo giorno di permanenza
Se non ricordo male, ritornerebbero vergini per magia.
Questo è interessante, perché nel medioevo i teologi cristiani hanno dibattuto a lungo sul tema "se Dio è onnipotente, può restituire la verginità alla donna che l'ha persa?"
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Re: La Morte

Messaggio da uglygeek »

scooter ha scritto:
uglygeek ha scritto:
scooter ha scritto:2) riprendendo l'intervento di uglygeek, io sul paradiso islamico mi sono sempre chiesto cosa pensino di fare a partire dal 73esimo giorno di permanenza
Se non ricordo male, ritornerebbero vergini per magia.
Questo è interessante, perché nel medioevo i teologi cristiani hanno dibattuto a lungo sul tema "se Dio è onnipotente, può restituire la verginità alla donna che l'ha persa?"
Se Dio e' onnipotente, puo' creare una pietra cosi' pesante che nemmeno lui possa sollevare? https://en.wikipedia.org/wiki/Omnipotence_paradox
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Re: La Morte

Messaggio da Pindaro »

Dov'è Gios quando serve.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: La Morte

Messaggio da scooter »

Pindaro ha scritto:Dov'è Gios quando serve.
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Re: La Morte

Messaggio da Johnny Rex »

scooter ha scritto:
Pindaro ha scritto:Dov'è Gios quando serve.
sulla linea di fondo
:D

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: La Morte

Messaggio da Pindaro »

scooter ha scritto:
Pindaro ha scritto:Dov'è Gios quando serve.
sulla linea di fondo
Tu scherzi, ma discutere di e su argomenti un tantino complessi e millenari che non si conoscono ( come io non li conosco) con i link di Wikipedia. Se si discute del concetto di al di là, le vergini in paradiso è davvero l'ultimo degli argomenti.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: La Morte

Messaggio da NK7 »

Perchè, Wikipedia esattamente quale problema avrebbe?
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Re: La Morte

Messaggio da Nickognito »

scooter ha scritto:1) un po' a sorpresa, sono tendenzialmente d'accordo con i contributi odierni di Nickognito (ma alla questione della morale aggiungerei che alcuni precetti religiosi sembrano essere precetti "sanitari", tipo che se vivi dove ci sono 45° all'ombra forse non è il caso di bere alcolici o mangiare pesante)

2) riprendendo l'intervento di uglygeek, io sul paradiso islamico mi sono sempre chiesto cosa pensino di fare a partire dal 73esimo giorno di permanenza
Certo, anche sanitari .
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Re: La Morte

Messaggio da alessandro »

Io credo che la morte intesa come mia morte sia definitiva e tutto quello che sono ( ricordi e capacità cognitiva e quello che c’è attorno) venga cancellato e annientato.
Poi sicuramente in un qualche modo, quando dopo 100 anni le casse vengono riversate in cassette più piccole e poi dopo altri anni seppellite non so dove, andranno a mescolarsi e i processi fisici e chimici faranno il loro corso ma a me non ma ne frega nulla visto che non ne ho più coscienza.

Quindi anche il pensiero buddista non cambia la perdita della persona che muore, seppure, per quel che so, quando un buddista muore pensa che esso rinasca in altro essere, non vada a mescolarsi con altri, almeno sino al raggiungimento del Nirvana. Però sticazzi del pensiero poetico buddista. Quando muori muori e non diventi un drago di komodo o un tacchino.

Poi è vero che una persona è insignificante rispetto al tempo e all umanità e questa insignificante rispetto la Natura. Ciò non toglie che chi pensa di esistere un giorno, sicuramente, non esisterà più in quanto essere umano con i propri ricordi affetti e vissuto.

Che poi farmi mille anni da tacchino in un allevamento intensivo continuando a nascere e morire e essere venduto alla Esselunga e poi rinascere come tacchino e morire etc. perché come distingui il tacchino retto che progredisce da quello stolto?

Sull’incoerenza dei credenti sarebbe discorso lungo.
Io comunque rispetto e seguo la morale cristiana più di tanti cristiani, esclusa la parte di santificare le feste e la preghiera, ma credo di comportarmi con il prossimo molto bene e anzi mi impegno per fare sempre di più senza credere a nessuna ricompensa di nessun tipo.
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Re: La Morte

Messaggio da alessandro »

P.s.
Mi ha fatto molto ridere l’espressione di ugly “ 72 fottutissime vergini” :lol:
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Re: La Morte

Messaggio da Monheim »

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Re: La Morte

Messaggio da scooter »

Pindaro ha scritto:
scooter ha scritto:
Pindaro ha scritto:Dov'è Gios quando serve.
sulla linea di fondo
Tu scherzi, ma discutere di e su argomenti un tantino complessi e millenari che non si conoscono ( come io non li conosco) con i link di Wikipedia. Se si discute del concetto di al di là, le vergini in paradiso è davvero l'ultimo degli argomenti.
Detto che manco io (in generale, e nemmeno nello specifico di una citazione che riprende un tema su cui menti molti più brillanti della mia, della tua e pure di quella di Gios si sono scervellati in lungo e in largo) capisco quale sia il problema di wikipedia, faccio presente che quasi 2 miliardi di persone pensano/credono che QUELLO sia l'aldilà. Possiamo essere in disaccordo con loro, naturalmente, ma non mi pare che in un topic in cui si confrontano opinioni quelle di un quarto circa della popolazione mondiale debbano essere scartate a priori in quanto "ultimo degli argomenti".
Oppure non ho capito dove volevi arrivare, e allora forse è meglio se provi a riformulare.
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Re: La Morte

Messaggio da Pindaro »

scooter ha scritto: Oppure non ho capito dove volevi arrivare,
Che le sacre scritture, non si liquidano e si spiegano con un link di Wikipedia.
E questi censimenti a naso, due miliardi di qui o tre miliardi di là, nemmeno lo fanno.
Ho citato Gios perché quando scrive lo fa conoscendo l'argomento.
E, sarà un problema mio, lo trovo un migliaio di volte più attendibile e interessante che
un virgolettato o una statistica che lascia il tempo che trova.
Spero di esser stato più chiaro.
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Re: La Morte

Messaggio da NK7 »

Pindaro ha scritto:
scooter ha scritto: Oppure non ho capito dove volevi arrivare,
Che le sacre scritture, non si liquidano e si spiegano con un link di Wikipedia.
In effetti basta molto meno di Wikipedia per smentire i libri di fiabe per adulti.
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Re: La Morte

Messaggio da chiaky »

Scusate, vorrei farvi una domanda, spostando un pochino l'asse del discorso.

Ma voi come vivete la morte dei vostri cari? Credo che tutti noi abbiamo perso genitori o fratelli o partner o amici...c'è addirittura chi perde i figli, e quello è, credo, il dolore più grande che si possa immaginare.

La morte dei miei cari, a differenza della mia che non mi pone grandi problemi, mi annichilisce. Ho perso mio padre 10 anni fa, ho sofferto molto,ma tutto sommato avendo avuto acuni scontri caratteriali con lui, posso dire di aver superato discretamente, perchè l'attaccamento c'era ma non così morboso.
Ora c'è mia madre ultraottantenne, piena di problemi, anche molto molto grossi...so che la perderò in tempi non molto lunghi. La cosa mi sconquassa...ho un attaccamento enorme con mia madre. So che una parte di me morirà con lei e non so come potrò superarlo, quando sarà (spero comunque ancora tra un pò di tempo).

Se non sono indiscreto, voi come superate i lutti? A cosa pensate? Avete un atteggiamento "filosofico" rispetto alla perdita dei vostri cari, oppure non avete appigli e cadete nel gorgo più nero?

Scusate ma sono in uno stato d'animo particolarmente provato...ho perso mio zio settimana scorsa, mia madre ha problemi enormi. Altri cari hanno avuto responsi molto preoccupanti. Sono un pò confuso...
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Re: La Morte

Messaggio da NK7 »

chiaky ha scritto:ho perso mio zio settimana scorsa
Condoglianze.

Nel merito rispondo più tardi
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Re: La Morte

Messaggio da chiaky »

NK7 ha scritto:
chiaky ha scritto:ho perso mio zio settimana scorsa
Condoglianze.

Nel merito rispondo più tardi
Grazie, davvero.
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Re: La Morte

Messaggio da Burano »

chiaky ha scritto:
Se non sono indiscreto, voi come superate i lutti? A cosa pensate? Avete un atteggiamento "filosofico" rispetto alla perdita dei vostri cari, oppure non avete appigli e cadete nel gorgo più nero ...
Male. Personalmente cerco di non pensarci, salvo i momenti di maliconia 'piacevole ' in cui ricordo i nonni, mio padre ecc. Anche laicamente, molti si consolano col discorso "faccio come se fosse ancora qui/lo sento con me". Boh. Alla fine mio padre è morto che avevo 26 anni, ero un'altra persona, lui oggi sarebbe un'altra persona, non posso sapere come si sarebbe evoluto/involuto il mio rapporto con lui. È un ricordo cristallizzato a 15 anni fa, un'altra vita, un altro mondo. Restano i ricordi belli, dolci..ma non è minimamente appagante il "lo sento con me".
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Re: La Morte

Messaggio da NK7 »

Sulla stessa lunghezza d'onda di Burano e chiaky.

La morte dei miei cari mi spaventa infinitamente più della mia. L'idea di non averli più vicino a confortarmi e a condividere emozioni ed esperienze e ritrovarmi solo con tanti meravigliosi ma irripetibili ricordi #1# terrore solo a pensarci. Ma senza nemmeno bisogno di arrivare ai familiari, anche solo immaginare la morte del gatto (ha 10 anni) è abbastanza per farmi piombare in pensieri plumbei.

Ho perso mia nonna 20 anni fa ed è stata durissima, la sogno ancora spesso e mi sveglio sconvolto. Forse perchè a suo tempo non ebbi modo di compiere una piena elaborazione del lutto nel senso freudiano dell'espressione, preferii isolarmi e sfuggire al dolore, non pensarci, scansare il problema. Purtroppo credo non esistano medicine e approcci filosofici, il tempo aiuta ma fino a un certo punto.

Forse se è possibile cogliere un lato positivo in tutto questo (e qui mi riallaccio a chiaky e alla preoccupazione per la madre malata) è che è un modo per non dimenticare di godere fino in fondo di ogni secondo trascorso accanto a chi amiamo. Sto attraversando il momento migliore della mia vita e mi sveglio la mattina con la gioia di poter avere mamma, papà e zia (altri non mi son rimasti) ancora con me, cerco di ricordarlo sempre.

Meglio cambiare discorso, via.
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Re: La Morte

Messaggio da Gios »

Provo una certa indifferenza (che ovviamente chiederei di non portare all'estremo) riguarda l'aspetto della morale all'interno di una religione. Ho sempre avuto l'impressione (peraltro suffragata, mi pare, da parte concreta dell'antropologia, e degli studi sulla sciamanesimo e le religioni primitive: non la totalità, ovviamente) che alla base di una religione non ci sia troppo una, come dice scooter, volontà igienica, morale o legislativa (seppure sia una parte, come dice giustamente Nickognito, fondamentale di ogni religione), ma più che altro una intuizione, più o meno fragile. Insomma credo non solo che il Roveto Ardente preceda il Levitico, ma credo anche che preceda il sacrificio di Isacco: il tutto si apre e chiude nei piedi scalzi che ascoltano la voce dire "Io sono".
Quando Alessandro, in maniera piuttosto compiaciuta :D con esattezza geometrica da studioso di religioni comparate parla di storie che circolano e i temi sono sempre gli stessi dice in realtà qualcosa di piuttosto profondo. Quegli uomini (amiamo pensare fossero particolarmente naif: in realtà erano persone di discreto buonsenso) ebbero delle sensazioni su alcuni aspetti del reale, e queste sensazioni si diffusero perché sembravano a molti individui piuttosto accordate a quanto pensavano (nonostante la loro quotidianità fosse molto meno fiabesca della nostra, in quasi tutti i sensi). Basterebbe spigolarne qualche paio per capire come la maggior parte delle cose che hanno accumunato la maggior parte delle civiltà antiche (pure quelle piccoline) siano abbastanza controintuitive, in realtà: l'età dell'oro, il Diluvio, l'esistenza dell'anima, per dirne tre note, o il sacrificio del cavallo, l'aśvamedha dei Veda che arriva ai romani nell'october equus. Ecco, pensate a quella cosa che noi chiamiamo anima e alla sua sopravvivenza alla morte. Noi pensiamo al poetico esempio del nefesh ebraico, quel soffio (provate a pronunciarlo ad alta voce e commuovetevi sull'ultima sillaba), forse preso a prestito dalla mistica egiziana, fonte d'origine anche della psyché greca, ma è pressoché sostrato comune di ogni civiltà poco più sviluppata di quelle in cui ci si tira la merda in testa per gioco dopo pranzo: popolazioni precolombiane, la celeste Cina, i riti animasti pensano che qualcosa come l'anima ci sia. Ecco, appunto, vorrei fare notare quanto controitutivo sia il concetto di anima, se nessuno ci avesse mai pensato.
Se questi individui avessero ragione, non saprei dire troppo (potrebbero benissimo essersi sbagliati): cerco però quantomeno di non sottovalutarli, e di cercare di capire come mai la cosa ebbe tanta fortuna (preferire, per non cadere in imbarazzo, tralasciare l'idea ottocentesca e un poco frivola che ebbero bisogno di consolazione, o videro il tutto come una forma apotropaica nei confronti della buia notte. E peraltro: che momento sublime quello in cui il primo ominide sentì il peso dell'ingiustizia della morte, e processando nel tempo questo momento, decise di vestirsi di una foglia di fico).

Insomma, se è vero che la morale copre gran parte dei testi sacri, è vero anche come questa morale cresca dal seme di senape: l'intuizione dell'Altro, sotto diverse forme (il sancta sanctorum è pur sempre un sacello buio e deserto per la maggior parte del tempo): e questa intuizione mi pare essere la Cosa che conta.
Si tratta, tuttavia, di un parere personale.

Mi dispiace comunque che abbiate questa visione tra il tedioso (come Mark Twain) e il futile del Paradiso. Non credo sia ragionevolmente possibile affrontare non dico con rigore, ma almeno con accettabile sensibilità l'argomento: in maniera piuttosto evidente, ritenete (lecitamente, peraltro, tutto giustificabile, per carità) sia una idiozia da deridere in maniera più o meno blanda. Io ci credo, e porterete pazienza :D
Burano ha scritto:Non era astio. Uno se ha una morale si presume la segua, più o meno.
Non mi pare una presunzione corretta. Si può avere una idea ben chiara della bontà di una morale da seguire, eppure non avere le forze, o la decenza, o la volontà di seguirla (si può ritenere che il matrimonio indissolubile, eppure divorziare "perché mi ha sfasciato il cazzo". Insomma si fa qualcosa di immorale, il male che non voglio direbbe San Paolo, eppure essere ancora genuinamente convinti che l'altra sarebbe la scelta giusta). Ciò non toglie che quella morale la si possa ritenere valida. Ovviamente mi pare scontato sia sempre preferibile adeguarsi ad una morale, una volta che la si ritiene appropriata.
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Re: La Morte

Messaggio da Gios »

Gios ha scritto:
Burano ha scritto:Non era astio. Uno se ha una morale si presume la segua, più o meno.
Non mi pare una presunzione corretta. Si può avere una idea ben chiara della bontà di una morale da seguire, eppure non avere le forze, o la decenza, o la volontà di seguirla (si può ritenere che il matrimonio indissolubile, eppure divorziare "perché mi ha sfasciato il cazzo". Insomma si fa qualcosa di immorale, il male che non voglio direbbe San Paolo, eppure essere ancora genuinamente convinti che l'altra sarebbe la scelta giusta). Ciò non toglie che quella morale la si possa ritenere valida. Ovviamente mi pare scontato sia sempre preferibile adeguarsi ad una morale, una volta che la si ritiene appropriata.

Piccola postilla: non si tratta di "ipocrisia". L'ipocrita dice di credere in una cosa, poi non la fa, ma nel contempo si dissimula. La posizione che intendo io è "credo questa cosa sia giusta da fare, ma non sono un granché come persona, e allora non la faccio. Portate pazienza, e speriamo che pure Dio, se ci credo, ne abbia".
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Re: La Morte

Messaggio da Gios »

uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:In fondo l' essenza del buddhismo e' proprio questo, capire che non esiste una nostra individualita' e che quindi cio' che rinasce non e' una nostra anima individuale, non siamo noi. Non finisce tutto (come non finisce tutto per la fisica), finiscono delle funzioni biologiche, certo, ma non finiamo 'noi', perche' 'noi' non esistiamo.
Alla fine anche l'universo finisce, certamente finisce la Terra, tra 6 miliardi di anni, vaporizzata quando il Sole si espandera' in una gigante rossa.
Quanto all'universo, almeno quello in cui viviamo che potrebbe essere solo uno tra tanti altri, finira' o per morte entropica, o invertendo l'espansione del big bang o in qualche altro modo (http://www.bbc.com/earth/story/20150602 ... iverse-end).
Dunque anche la reincarnazione avrebbe un limite.
I multiversi erano tema caldo qualche anno fa, ora sembrano un poco caduti in disgrazia (più che altro si basano su una fisica che ad oggi è, come dire, prematura?). Detto di come sappiamo molto poco sulla cosa di come andranno a finire le cose (mentre ne possiamo supporre di più su come siano iniziate, grazie agli acceleratori di particelle), pare ad oggi risulti oramai superato il big crunch e che quindi sì, la fine di tutto sarà un grande sperpero (letteralmente) della qualità dell'energia.

In proposito, segnalo un articolo MAGNIFICO sul Foglio di oggi, a firma di Umberto Minopoli.
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Re: La Morte

Messaggio da uglygeek »

NK7 ha scritto:Sulla stessa lunghezza d'onda di Burano e chiaky.

La morte dei miei cari mi spaventa infinitamente più della mia. L'idea di non averli più vicino a confortarmi e a condividere emozioni ed esperienze e ritrovarmi solo con tanti meravigliosi ma irripetibili ricordi #1# terrore solo a pensarci. Ma senza nemmeno bisogno di arrivare ai familiari, anche solo immaginare la morte del gatto (ha 10 anni) è abbastanza per farmi piombare in pensieri plumbei. ....
La stessa cosa è vera per me, e sono in una situazione molto simile a quella di Chiaky. Ho perso mio padre molti anni fa ed è stato un grande dolore, ma ora che mia mamma si sta facendo molto anziana il pensiero di perderla mi distrugge e non so come farò, mi ritrovo esattamente nelle sue parole.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: La Morte

Messaggio da alessandro »

Condoglianze chiaky.
Io ho perso entrambi i genitori repentinamente uno dopo l’altro. Avevano passato da pochi anni i 60.
Non credo ci sia nulla dopo la morte.
Le persone continuano a vivere nei ricordi di chi li ha conosciuti e nel patrimonio genetico dei discendenti.
Il contatto con una persona modifica in qualche modo l’altra persona e questa traccia sopravvive.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
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Re: La Morte

Messaggio da Nickognito »

Mi dispiace per chiaky.

Io sono meno sensibile, mi padre e vecchio e si muove male ma io vivo all'estero e non gli sono vicino adesso. Non mi spaventa per nulla la sua morte, nemmeno spaventa lui, mi spaventa il fatto che non stia bene adesso e possa peggiorare, e lo stesso questo spaventa lui, una eventuale infermita'.

Poi non ho mai vissuto lutti e non so come reagiro', ma non mi spaventano, a me spaventa la malattia, fisica e mentale. Spaventano in generale le situaizoni familiari, mi rendo conto che al momento forse sono l'unico in famiglia a non avere problemi e ad avere buoni rapporti con tutti, ma, essendo lontano e assente, preferisco non pensarci troppo per non sentirmi in colpa. Ma la morte, davvero, e' l'ultima delle mie preoccupazioni, che i miei familiari siano felici adesso, questo e' piu' importante, e preoccupante.

Non so come reagire quando si perde una persona a cui si e' molto attaccati. Penso che, quando muoiono, non soffrono piu' e non c'e' nulla di cui preoccuparsi. Per il dolore nostro, penso sia difficile, ma, come tutto, meglio essere preparati per tempo. Perche' non perderemo solo i cari, ma anche magari la moglie, gli amici, la salute, la gioventu', magari la mobilita', il fatto di lavorare... Allenarsi a non identificarci in nulla di questo, ma senza diventare freddi o amare di meno per quello, penso sia importante quanto lo e' allenarsi per un tennista che voglia vincere Wimbledon :)

Cercare sempre l' autoironia al posto del vittimismo, anche. E accettare anche un po' di sofferenza che e' naturale e anche bella perche' significa che abbiamo amato qualcuno e siamo stati riamati. Penso serva molto anche pensarci, non allontanare il pensiero della perdita, avere sempre in mente che tutto morira' e relativizzare. Meditare. In qualche caso, analizzare l'attaccamento eccessivo con uno psicologo.

Ma son le cose difficili della vita, ognuno si da' coraggio a suo modo..
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Grass
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Re: La Morte

Messaggio da Grass »

Nickognito ha scritto: avere sempre in mente che tutto morira'

alla fine ti sei tradito :D
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