Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome italiana
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Ultima modifica di rob il mer feb 26, 2020 8:24 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Prima se tossiva pe' copri' 'na scureggia, mo' se scureggia pe' copri' un colpo de tosse.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Intanto l'Italia ha scoperto lo smartworking...
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Tranne la mia aziendatennisfan82 ha scritto:Intanto l'Italia ha scoperto lo smartworking...
Re: Coronavirus la sindrome italiana
Dipende dal tipo di lavoro, da come si lavora e dall’infrastruttura che c’è. Le riunioni vanno sostituite con meeting in teleconferenza, ma occorre che tutti abbiano un buon laptop e un a buona connessione internet.maxredo ha scritto:Tranne la mia aziendatennisfan82 ha scritto:Intanto l'Italia ha scoperto lo smartworking...
In certi casi documenti e pratiche devono rimanere nei computer aziendali, e servono meccanismi sicuri per collegarsi alla rete dell’azienda.
Non sono cose semplici da improvvisare.
Ultima modifica di uglygeek il mer feb 26, 2020 8:58 am, modificato 1 volta in totale.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Coronavirus la sindrome italiana
ho letto del vice ministro iraniano che prima smentisce e poi finisce pure lui in quarantena....
se non fosse per la gravità della situazione ci sarebbe da ridere.
in generale non resta che sperare che ricercatori e medici sbroglino la matassa, a noi un pò di sano buon senso.
fatico comunque a pensare che in posti come la russia non ci sia nemmeno un caso, così come pure in gran bretagna e germania.
se non fosse per la gravità della situazione ci sarebbe da ridere.
in generale non resta che sperare che ricercatori e medici sbroglino la matassa, a noi un pò di sano buon senso.
fatico comunque a pensare che in posti come la russia non ci sia nemmeno un caso, così come pure in gran bretagna e germania.
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Re: Coronavirus la sindrome italiana
La cosa divertente è che quando è scoppiata l’epidemia in Cina qualche imam o ayatollah aveva detto che era la giusta punizione divina perché i cinesi trattavano male il popolo musulmano degli uiguri.Hakaishin ha scritto:ho letto del vice ministro iraniano che prima smentisce e poi finisce pure lui in quarantena....
se non fosse per la gravità della situazione ci sarebbe da ridere.
in generale non resta che sperare che ricercatori e medici sbroglino la matassa, a noi un pò di sano buon senso.
fatico comunque a pensare che in posti come la russia non ci sia nemmeno un caso, così come pure in gran bretagna e germania.
Anche no, a quanto pare.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Questo potrebbe essere un lato positivo del virus, ovvero obbligarci ad entrare in un'ottica che senza questa forzatura non avremmo mai intrapreso. Ma il timore è che finita l'emergenza finirà nessuno faccia tesoro di questa opportunità e si ritornerà al punto di partenza.uglygeek ha scritto:Dipende dal tipo di lavoro, da come si lavora e dall’infrastruttura che c’è. Le riunioni vanno sostituite con meeting in teleconferenza, ma occorre che tutti abbiano un buon laptop e un a buona connessione internet.maxredo ha scritto:Tranne la mia aziendatennisfan82 ha scritto:Intanto l'Italia ha scoperto lo smartworking...
In certi casi documenti e pratiche devono rimanere nei computer aziendali, e servono meccanismi sicuri per collegarsi alla rete dell’azienda.
Non sono cose semplici da improvvisare.
A me è stato proposto, per ora ho ringraziato è declinato perché non ho la necessaria esigenza in questi 3 giorni, dovesse estendersi anche per la prossima settimana probabilmente lo utilizzerò
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Coronavirus la sindrome italiana
questa mi era sfuggita... certo come se un virus qualunque avesse la capacità di capire: aspetta è musulmano scartiamolouglygeek ha scritto:La cosa divertente è che quando è scoppiata l’epidemia in Cina qualche imam o ayatollah aveva detto che era la giusta punizione divina perché i cinesi trattavano male il popolo musulmano degli uiguri.Hakaishin ha scritto:ho letto del vice ministro iraniano che prima smentisce e poi finisce pure lui in quarantena....
se non fosse per la gravità della situazione ci sarebbe da ridere.
in generale non resta che sperare che ricercatori e medici sbroglino la matassa, a noi un pò di sano buon senso.
fatico comunque a pensare che in posti come la russia non ci sia nemmeno un caso, così come pure in gran bretagna e germania.
Anche no, a quanto pare.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Ma infatti ha colpito gli sciiti, quegli eretici...
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Si ma non nel nostro caso. Siamo già pronti, alcuni fanno già il telelavoro (che viene dato in pochi casi a fatica) e facciamo reperibilità notturna da casa.uglygeek ha scritto:Dipende dal tipo di lavoro, da come si lavora e dall’infrastruttura che c’è. Le riunioni vanno sostituite con meeting in teleconferenza, ma occorre che tutti abbiano un buon laptop e un a buona connessione internet.maxredo ha scritto:Tranne la mia aziendatennisfan82 ha scritto:Intanto l'Italia ha scoperto lo smartworking...
In certi casi documenti e pratiche devono rimanere nei computer aziendali, e servono meccanismi sicuri per collegarsi alla rete dell’azienda.
Non sono cose semplici da improvvisare.
Solo che ai diretti responsabili fa piacere avere tutti a portata di voce e sotto controllo. All'azienda ai piani alti frega nulla, neanche hanno messo spray disinfettanti a disposizione, silenzio assoluto.
Re: Coronavirus la sindrome italiana
altra cosa brutta e che a parte qualche sporadico caso stiamo ricevendo 0 solidarietà a livello internazionale.
insomma la cosa deve farci riflettere
insomma la cosa deve farci riflettere
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Bè, se fai del sovranismo autarchico la tua ragion di Stato, non è che gli altri poi sodilarizzino molto.Hakaishin ha scritto:altra cosa brutta e che a parte qualche sporadico caso stiamo ricevendo 0 solidarietà a livello internazionale.
insomma la cosa deve farci riflettere
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
tutto vero e giusto, ma è una cosa che parte da molto più lontanopaoolino ha scritto:Bè, se fai del sovranismo autarchico la tua ragion di Stato, non è che gli altri poi sodilarizzino molto.Hakaishin ha scritto:altra cosa brutta e che a parte qualche sporadico caso stiamo ricevendo 0 solidarietà a livello internazionale.
insomma la cosa deve farci riflettere
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Il Sovranismo autarchico non credo c'entri nulla.paoolino ha scritto:Bè, se fai del sovranismo autarchico la tua ragion di Stato, non è che gli altri poi sodilarizzino molto.Hakaishin ha scritto:altra cosa brutta e che a parte qualche sporadico caso stiamo ricevendo 0 solidarietà a livello internazionale.
insomma la cosa deve farci riflettere
Non ricordo nella storia solidarietà internazionali in nessun caso di epidemia, pandemia, etc. Si cerca di non beccarla stop.
L'Europa è unita quando c'è da dividere i profitti e disunita su tutto il resto.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Per me gravi colpe della comunita' europea, in questo, si'.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome italiana
Johnny Rex ha scritto:Il Sovranismo autarchico non credo c'entri nulla.paoolino ha scritto:Bè, se fai del sovranismo autarchico la tua ragion di Stato, non è che gli altri poi sodilarizzino molto.Hakaishin ha scritto:altra cosa brutta e che a parte qualche sporadico caso stiamo ricevendo 0 solidarietà a livello internazionale.
insomma la cosa deve farci riflettere
Non ricordo nella storia solidarietà internazionali in nessun caso di epidemia, pandemia, etc. Si cerca di non beccarla stop.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Con quella frasetta sorrointendevo un ragionamento un po’ più articolato; ora non ho tempo di stare a scrivere, magari più tardi specifico.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Sicuramente è un bel contrappasso per tutti quelli che prima gli italiani!!1!!11 e adesso si lamentano del comportamento degli altri stati.
Vedi sopra, anche da questo ai potrebbe imparare qualcosa per il futuro, ma è speranza vana.
Vedi sopra, anche da questo ai potrebbe imparare qualcosa per il futuro, ma è speranza vana.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Johnny Rex ha scritto:
Il Sovranismo autarchico non credo c'entri nulla.
Non ricordo nella storia solidarietà internazionali in nessun caso di epidemia, pandemia, etc. Si cerca di non beccarla stop.
L'Europa è unita quando c'è da dividere i profitti e disunita su tutto il resto.
F.F.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Coronavirus la sindrome italiana
Senz'altro più che legittimo ciò che dici, ma credo sia cosa buona e giusta iniziare a contemplare l'idea sempre più seriamente al di là di circostanze particolari.uglygeek ha scritto:Dipende dal tipo di lavoro, da come si lavora e dall’infrastruttura che c’è. Le riunioni vanno sostituite con meeting in teleconferenza, ma occorre che tutti abbiano un buon laptop e un a buona connessione internet.maxredo ha scritto:Tranne la mia aziendatennisfan82 ha scritto:Intanto l'Italia ha scoperto lo smartworking...
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Non sono cose semplici da improvvisare.
L'azienda che ti assume anziché fornirti il fisso in ufficio ti dà il portatile o fisso da utilizzare a casa configurato coi relativi software necessari.
Quello è un problema secondario e possibilmente andrebbe usato solo per lavoro di modo da non intasarlo rendendolo meno performante.
Quanto alla connessione, potrebbero anche esserci delle convenzioni tra aziende e compagnie.
E per chi vive in culo al mondo e non ha modo di ricevere bene? Ecco, è un'obiezione valida su cui si può ragionare.
Certo è che occorre un cambiamento che consideri diversi aspetti opportunamente analizzati e spero fortemente sia quella la direzione che intraprenderanno le aziende in un futuro più o meno prossimo.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
tutto vero, pero' servirebbe una strategia europea comune per il virus e aiuti economici per i paesi in difficolta'.fabio86 ha scritto:Sicuramente è un bel contrappasso per tutti quelli che prima gli italiani!!1!!11 e adesso si lamentano del comportamento degli altri stati.
Vedi sopra, anche da questo ai potrebbe imparare qualcosa per il futuro, ma è speranza vana.
detto questo, in Germania i pazienti 0, 1 e 2 probabilmente si sarebbero presentati in ospedale tranquilli con mascherina e la cosa sarebbe finita li'...
In Italia e in Iran, no.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
In generale è più semplice attivare lo smart working per organizzazioni attive nel terziario e suoi derivati.Paolo79 ha scritto:Questo potrebbe essere un lato positivo del virus, ovvero obbligarci ad entrare in un'ottica che senza questa forzatura non avremmo mai intrapreso. Ma il timore è che finita l'emergenza finirà nessuno faccia tesoro di questa opportunità e si ritornerà al punto di partenza.uglygeek ha scritto:Dipende dal tipo di lavoro, da come si lavora e dall’infrastruttura che c’è. Le riunioni vanno sostituite con meeting in teleconferenza, ma occorre che tutti abbiano un buon laptop e un a buona connessione internet.maxredo ha scritto:
Tranne la mia azienda
In certi casi documenti e pratiche devono rimanere nei computer aziendali, e servono meccanismi sicuri per collegarsi alla rete dell’azienda.
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A me è stato proposto, per ora ho ringraziato è declinato perché non ho la necessaria esigenza in questi 3 giorni, dovesse estendersi anche per la prossima settimana probabilmente lo utilizzerò
Organigramma: relativamente facile - tranne se confidential - per il top management e per il settore commerciale, non così scontato per amministrativi e it.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
(Albornoz)
el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Direi che è vero anche il contrario e cioè che tutti coloro i quali additavano come razzismo qualunque forma di difesa del territorio, ora sono i primi a sbattarsene il cazzo della solidarietà e chiudere le porte al vicino di casa, di paese o di regionefabio86 ha scritto:Sicuramente è un bel contrappasso per tutti quelli che prima gli italiani!!1!!11 e adesso si lamentano del comportamento degli altri stati.
Vedi sopra, anche da questo ai potrebbe imparare qualcosa per il futuro, ma è speranza vana.
Per non parlare dell'Europa perché ormai è una causa persa
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Ah l'Europa, sempre presente quando c'è bisogno.Paolo79 ha scritto:Direi che è vero anche il contrario e cioè che tutti coloro i quali additavano come razzismo qualunque forma di difesa del territorio, ora sono i primi a sbattarsene il cazzo della solidarietà e chiudere le porte al vicino di casa, di paese o di regionefabio86 ha scritto:Sicuramente è un bel contrappasso per tutti quelli che prima gli italiani!!1!!11 e adesso si lamentano del comportamento degli altri stati.
Vedi sopra, anche da questo ai potrebbe imparare qualcosa per il futuro, ma è speranza vana.
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Non ricordo una dichiarazione della sua presidente nell'ultima settimana.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
A Milano tutte le grandi aziende sono in smart working.
Annullate tutte le manifestazioni/convention/congressi pubblici.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
laplaz ha scritto:A Milano tutte le grandi aziende sono in smart working.
Re: Coronavirus la sindrome italiana
Manca poco e siamo a "colpa dell'Europa!!!"
Mado' ...
Io un paese piu' vittimista dell'Italia - davvero non lo conosco (forse qualche paesi arabo )
Mado' ...
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Ultima modifica di Lyndon79 il mer feb 26, 2020 10:58 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Una cosa che per me dovrebbe fare l'Europa e' impedire l'arrivo di europei in Italia e far uscire gli italiani O almeno quelli dalle regioni rosse o gialle.
Io continuo a non sapere se andare due giorni a Firenze tra una settimana. Non ci sono quasi casi, atterrerei e ripartirei da Firenze e starei solo a casa. Direi che se non cambia nulla tendo ad andare, perche' comunque avrei controlli speciali qua a Praga tornando e fin qui tengono aperti i voli perfino da Milano...
Io continuo a non sapere se andare due giorni a Firenze tra una settimana. Non ci sono quasi casi, atterrerei e ripartirei da Firenze e starei solo a casa. Direi che se non cambia nulla tendo ad andare, perche' comunque avrei controlli speciali qua a Praga tornando e fin qui tengono aperti i voli perfino da Milano...
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Lyndon79 ha scritto:Manca poco e siamo a "colpa dell'Europa!!!"
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Io un paese piu' vittimista dell'Italia - davvero non lo conosco (forse qualche paesi arabo )
ma davvero, eh
ma che discorso è?
abbiamo due focolai di infezione (e altri ne spunteranno a breve, probabilmente)
abbiamo casi di italiani che hanno portato la malattia in Spagna, Croazia, Austria, Algeria e magari qualche altro paese che ora mi sfugge
e ci lamentiamo se ci dicono "statevene a casa vostra"?
cosa dovrebbero fare all'estero? dirci "in nome della fratellanza dei popoli, mal comune e mezzo gaudio, venite pure a portarci la malattia!"?
e a tutti quelli che dicono "impossibile non ci sia la malattia in Francia o in Germania o in Inculolandia", faccio presente che i morti in Italia ci sono, in quei paesi no
poi certo, c'è un complotto plutoepippogiudaicomassonico per cui i morti di quei paesi vengono fatti passare per decessi naturali e sereni
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Fondi della comunita' europea per la notevole emergenza economica.balbysauro ha scritto: cosa dovrebbero fare all'estero?
Se viene fatto, bene, non viene fatto, male. I confini dovrebbero chiuderli nel nord Italia per me.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
tutto giusto balby, tutto giusto, ma fino a 4 - 5 giorni fa non c'erano morti neanche in Italia. Da come ho letto in giro io, ed ho letto parecchio nel weekend, sono non pochi esperti a sostenere che si tratta solo di una questione di tempo. Il virus è in tutta Italia ( e chissà da quanto c'è, forse anche un mese e mezzo, se non di più ), non c'è ragione che non sia anche nelle nazioni confinanti.balbysauro ha scritto:
e a tutti quelli che dicono "impossibile non ci sia la malattia in Francia o in Germania o in Inculolandia", faccio presente che i morti in Italia ci sono, in quei paesi no
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Ieri in una trasmissione di La7(non ricordo quale)c'era un medico che invitava alla calma e a non drammatizzare su quello che stava succedendo portando dati chiari a sostegno.
La conduttrice 2 secondi dopo "ma adesso andiamo a Codogno(la nuova Chernobyl), nella zona rossa dove la gente teme per la propria vita e la tensione è palpabile" collegamento con l'inviato munito di mascherina che si incamminava nei pressi della zona rossa come se fosse un embedded in Iraq durante un bombardamento.
In un paese ridotto così e con un informazione di questo tipo se una popolazione già piuttosto ignorante di suo svuota i supermercati manco fossimo in tempi di carestia non meravigliamoci.
La conduttrice 2 secondi dopo "ma adesso andiamo a Codogno(la nuova Chernobyl), nella zona rossa dove la gente teme per la propria vita e la tensione è palpabile" collegamento con l'inviato munito di mascherina che si incamminava nei pressi della zona rossa come se fosse un embedded in Iraq durante un bombardamento.
In un paese ridotto così e con un informazione di questo tipo se una popolazione già piuttosto ignorante di suo svuota i supermercati manco fossimo in tempi di carestia non meravigliamoci.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Perchè devono fare spettacolo.
Ma la gente ha capito.
La situazione è chiara.
E' un pò più dell'influenza, tra 15 e 25 volte, per numero di morti, molto di più per l'impegno ospedaliero, 15% dei contagiati necessitano di cure.
Ha una diffusione come l'influenza che non possiamo permetterci perchè se si lascia libera non si potranno più curare in maniera adeguata le persone contagiate, che diventerebbero un numero esorbitante, mandi in tilt il sistema ed aumenta la percentuale dei morti in particolare nel gruppo 15% che necessitano le cure.
Da dove nascono le resse ai supermercati?
Se tu vedi nello spazio di 6 ore che a seguito di qualche caso o addirittura di focolai che scoppiano improvvisamente ci sono una serie di restrizioni, negozi che chiudono, chiunque si para il culo intanto.
Lo stato dice non vi preoccupate, eh si ma intanto mi compro qualche provvista in più che non mi fido e sto tranquillo.
Altra cosa sono gli sciacalli.
Poi sempre se non facessero restrizioni c'è un altro fatto.
Non si conosce, non c'è vaccinazione, nè abbiamo la memoria di anticorpi come per l'influenza che abbiamo preso per esempio 2 anni prima, siamo proprio vergini dal punto di vista immunitario rispetto a questo virus, quindi potrebbe diffondersi più dell'influenza.
Così come, proprio perchè non si conosce, diffondendosi troppo il virus potrebbe addirittura rinforzarsi, diventare più virulento, ma potrebbe anche indebolirsi, diventare meno virulento.
Ma la gente ha capito.
La situazione è chiara.
E' un pò più dell'influenza, tra 15 e 25 volte, per numero di morti, molto di più per l'impegno ospedaliero, 15% dei contagiati necessitano di cure.
Ha una diffusione come l'influenza che non possiamo permetterci perchè se si lascia libera non si potranno più curare in maniera adeguata le persone contagiate, che diventerebbero un numero esorbitante, mandi in tilt il sistema ed aumenta la percentuale dei morti in particolare nel gruppo 15% che necessitano le cure.
Da dove nascono le resse ai supermercati?
Se tu vedi nello spazio di 6 ore che a seguito di qualche caso o addirittura di focolai che scoppiano improvvisamente ci sono una serie di restrizioni, negozi che chiudono, chiunque si para il culo intanto.
Lo stato dice non vi preoccupate, eh si ma intanto mi compro qualche provvista in più che non mi fido e sto tranquillo.
Altra cosa sono gli sciacalli.
Poi sempre se non facessero restrizioni c'è un altro fatto.
Non si conosce, non c'è vaccinazione, nè abbiamo la memoria di anticorpi come per l'influenza che abbiamo preso per esempio 2 anni prima, siamo proprio vergini dal punto di vista immunitario rispetto a questo virus, quindi potrebbe diffondersi più dell'influenza.
Così come, proprio perchè non si conosce, diffondendosi troppo il virus potrebbe addirittura rinforzarsi, diventare più virulento, ma potrebbe anche indebolirsi, diventare meno virulento.
Ultima modifica di Nick il mer feb 26, 2020 11:58 am, modificato 5 volte in totale.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Non c'è il complotto ma ci può essere un BIAS statistico.balbysauro ha scritto:
e a tutti quelli che dicono "impossibile non ci sia la malattia in Francia o in Germania o in Inculolandia", faccio presente che i morti in Italia ci sono, in quei paesi no
poi certo, c'è un complotto plutoepippogiudaicomassonico per cui i morti di quei paesi vengono fatti passare per decessi naturali e sereni
Se fino ad oggi le polmoniti o le complicanze che possono portare alla morte si sono presentati solo su persone già malate, potrebbe non esserci un protocollo che obbliga la sanità francese o tedesca di verificare se la complicanza sia dovuta a coronavirus e quindi non lo trovi; c'è, ma non si vede.
In Italia il bubbone è scoppiato nel momento in cui un giovane in buona salute (il 38 enne podista di Codogno) ha avuto complicanze, che, da quel che sembra, è un evento molto molto raro, e tale evento potrebbe benissimo non essere ancora accaduto negli altri paesi. Magari un caso del genere anche all'estero, farebbe scattare il protocollo che porta controlli più fitti, isolamenti etc. etc.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
ok, prenderanno allora le loro precauzioni come le hanno prese gia' in questi due mesi. Le quarantene mica le abbiamo fatte solo noi, solo che noi le abbiamo fatte tardi.Nasty ha scritto:tutto giusto balby, tutto giusto, ma fino a 4 - 5 giorni fa non c'erano morti neanche in Italia. Da come ho letto in giro io, ed ho letto parecchio nel weekend, sono non pochi esperti a sostenere che si tratta solo di una questione di tempo. Il virus è in tutta Italia ( e chissà da quanto c'è, forse anche un mese e mezzo, se non di più ), non c'è ragione che non sia anche nelle nazioni confinanti.balbysauro ha scritto:
e a tutti quelli che dicono "impossibile non ci sia la malattia in Francia o in Germania o in Inculolandia", faccio presente che i morti in Italia ci sono, in quei paesi no
Se poi e' troppo tardi per tutti, ok, ci diamo per vinti e contiamo i morti
Sui supermercati, non vedo il gran problema, se devi stare forse due settimane in casa e hai gia' il cibo in casa tanto meglio. Mi sembrerebbe stupido andare a far la spesa tutti i giorni, oggi, piuttosto, in certe zone.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Anche in Germania e' successo con un 33 enne. Solo che il 33enne e' andato dalle autorita' immediatamente dicendo che era stato con una collega cinese poco prima, lo hanno isolato, lui e centinaia di persone intorno a lui e hanno risolto subito. Il podista invece ha fatto tranquillamente una cena con uno tornato dalal Cina, non ha detto nulla, e' andato in un ospedale normale in silenzio, e cosi' via. Anche se quello della cena non era lui, ce ne sara' un altro che semplicemente non ha detto nulla come invece ha detto il tedesco.paoolino ha scritto:
In Italia il bubbone è scoppiato nel momento in cui un giovane in buona salute (il 38 enne podista di Codogno) ha avuto complicanze
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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- Massimo Carbone
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Io intanto attendo episodi di razzismo contro di me e la mia ragazza, le stesse che gli asiatici stanno sopportando in giro per il mondo da molte settimane.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)