Coronavirus la sindrome mondiale

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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uglygeek
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da uglygeek »

s&v ha scritto:Nel frattempo c'è chi gongola:

https://twitter.com/NielsenItaly/status ... 0299728896
Se i negozi sono chiusi e non si può uscire di casa, che alternativa c’è?

Più in generale temo che questa pandemia spingerà ancora di più il mondo verso un modello in cui si vive sempre più barricati in casa e si comunica con il mondo esterno solo tramite internet.
Si fa la spesa online, si guarderanno film online invece di andare al cinema, si guarderà sport online invece di andare allo stadio, musica online invece di concerti, corteggiamenti online invece che uscire insieme, anche sesso online al limite.
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BackhandWinner
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da BackhandWinner »

Super-Fabio ha scritto:
Super-Fabio ha scritto:In un certo senso quelle da tenere d'occhio maggiormente sugli effetti della quarantena e sul progresso della curva secondo me sono le altre regioni, specialmente quelle del centrosud.

In Lombardia temo che la situazione sia talmente critica e il virus l'abbia preso talmente tanta gente per errori nelle scorse settimane che viene difficile al momento ogni studio dei numeri.
Mi viene in soccorso anche tale prof.Bucci da Temple University :D Mi sento meno stupido :D

E invece, professor Bucci, cosa ha visto nei numeri di ieri?
«L’unica cosa certa è che i dati in arrivo dalla Lombardia sono ormai inutilizzabili. C’è un effetto saturazione che li falsa. Per chi, come me, fa questo tipo di analisi è meglio non prenderli in considerazione e concentrarsi sulle altre zone d’Italia».

Cosa intende per saturazione?
«Da quello che sappiamo, gli ospedali lombardi, ormai al limite del collasso, rimandano indietro moltissime persone con sintomi senza far loro il tampone. E quindi il numero di contagiati è ampiamente sottostimato. Ma come denunciano i sindaci del Bergamasco, c’è una stima errata anche dei decessi. Molti ormai muoiono a casa senza tampone e non nelle terapie intensive, quindi non risultano conteggiati come decessi per Covid-19 nei resoconti ufficiali. Per ogni morto in ospedale ce ne potrebbero essere due che sfuggono al controllo. Più in generale i dati arrivano “sporchi” e in ritardo, effetto della saturazione della sanità lombarda».

https://rep.repubblica.it/pwa/intervist ... P1-S4.4-T1
Sì questo in effetti mi sembra il punto essenziale: i dati non sono consistenti, con difformità tra regioni e con il problema di veridicità dei dati nei casi di maggiore diffusione, come in Lombardia.

https://www.ilpost.it/2020/03/19/morti- ... atistiche/

https://www.francescocosta.net/2020/03/ ... ne-ottica/
I dati ufficiali sono un’illusione ottica
Queste nuove giornate stanno cominciando ad assumere una loro forma. Per esempio, per un po’ di persone ogni giornata è scandita dalla conferenza stampa con cui intorno alle 18 la Protezione Civile diffonde i dati quotidiani sul numero di persone contagiate, morte, ricoverate e guarite. Tante altre cose che compongono le nostre strane giornate sono una conseguenza di quei dati: a cominciare dai titoli, i grafici, i flussi e gli scenari che vediamo fiorire in televisione, sui social network e sui giornali, e che permettono a tutti di fare delle ipotesi, di sostenere delle tesi, di ipotizzare evoluzioni e interventi. I dati sono la nostra bussola: chiusi in casa, sono l’unico modo che abbiamo per provare a capire quello che sta succedendo.

Il problema è che quei dati ci dicono sempre meno.

Innanzitutto capita che quei dati siano incompleti. Una volta manca la Campania, una volta la Puglia, una volta Trento, una volta la Lombardia; altre volte i dati non sono ufficialmente incompleti ma presentano incongruenze che vengono corrette il giorno successivo. Nonostante queste occasionali ma frequenti incompletezze, quei dati vengono comunque commentati e analizzati, e ispirano discussioni sul picco che arriva o non arriva e quando arriva, sulle regioni messe meglio o messe peggio, su quello che ci aspetta. Poi il giorno dopo arrivano dei nuovi dati e si ricomincia, anche se a volte quei nuovi dati raccontano una storia molto diversa per una provincia o una regione intera.

Soprattutto, però, ci sono ragioni fondate per pensare che questi dati – al di là dell’incompletezza a volte dichiarata – non abbiano più una vera aderenza con la realtà: che siano così parziali da non poter più essere una bussola.

Abbiamo accettato da tempo – per quanto dubito che sia noto alla grande maggioranza degli italiani – che in Italia si fanno i tamponi soltanto a chi presenta sintomi importanti. Dato che la COVID-19 si manifesta in forma grave soltanto in una minoranza delle persone contagiate, questo vuol dire che il dato della Protezione Civile rappresenta solo una fetta piuttosto ristretta delle persone contagiate in Italia, che sono almeno quattro o cinque volte quel numero. Di per sé questo potrebbe non essere un grosso problema: basta saperlo. Se il criterio con cui facciamo o non facciamo i tamponi rimane uniforme e costante, l’evoluzione dei dati può dirci comunque molto. Se testiamo tutti i pazienti con sintomi gravi, anche il dato dei morti può dirci molto.

Quel criterio però non è più uniforme né costante.

La linea sui tamponi cambia da regione a regione. Ci sono regioni che li fanno solo a chi ha sintomi gravi o è entrato in contatto con una persona contagiata. Ci sono regioni che negli ultimi giorni hanno deciso di estendere questi criteri e farli “a tappeto” o quasi, per esempio il Veneto. Ci sono regioni che non testano i familiari delle persone positive, nemmeno quando presentano sintomi importanti, altre che invece lo fanno. In Lombardia, la regione con la situazione più drammatica, si fanno i tamponi solo alle persone che arrivano in condizioni gravissime in ospedale; e ci sono tante persone, soprattutto nella provincia di Bergamo, che muoiono in casa prima di essere testate. Muoiono, probabilmente muoiono a causa del coronavirus, e non rientrano nei dati quotidiani sui morti.

«Da quello che sappiamo», ha detto un biologo oggi a Repubblica, «gli ospedali lombardi, ormai al limite del collasso, rimandano indietro moltissime persone con sintomi senza far loro il tampone. E quindi il numero di contagiati è ampiamente sottostimato. Ma come denunciano i sindaci del bergamasco, c’è una stima errata anche dei decessi. Molti ormai muoiono a casa senza tampone e non nelle terapie intensive, quindi non risultano conteggiati come decessi per Covid-19 nei resoconti ufficiali. L’unica cosa certa è che i dati in arrivo dalla Lombardia sono ormai inutilizzabili».

Insomma: la metà dei contagiati rilevati in tutta Italia è in Lombardia, e non si riescono a testare nemmeno tutte le persone con sintomi gravi. Capite bene che in un contesto come questo basta cannare i dati sulla Lombardia perché l’intero quadro nazionale perda senso. Li stiamo cannando, e quelli che arrivano dalle altre regioni d’Italia non sono uniformi né raccolti con gli stessi criteri. In Emilia-Romagna ci sono 4.525 contagi rilevati e un tasso di letalità del 10,1 per cento; in Veneto ci sono 3.214 contagi rilevati e un tasso di letalità del 2,9 per cento. Nelle Marche ci sono 1.568 contagi rilevati e un tasso di letalità del 5,9 per cento; in Toscana ci sono 1.330 contagi rilevati e un tasso di letalità dell’1,7 per cento. Questo perché ogni regione va in ordine sparso, e ogni regione somma ai suoi buchi di rilevamento i diversi buchi delle altre regioni. Stiamo effettivamente sommando le mele e le pere.

Ora, io ovviamente non credo che la Protezione Civile stia imbrogliando tutti, per carità. La situazione è eccezionale e mai vista prima, non abbiamo le risorse per fare test a tappeto, il sistema sanitario in certe regioni è già ora al collasso e dove non è al collasso era deficitario da prima. Non penso che stia accadendo una cosa da “censura cinese”. È una cosa importante. Al di là delle intenzioni, però, è importante anche notare che il risultato purtroppo è lo stesso. C’è un motivo per cui la comunità scientifica considera pericoloso e grave che un paese non fornisca dati affidabili sul contagio alla sua popolazione, e quel motivo non è la difesa dei sani principi democratici: il motivo è che altrimenti siamo ciechi. Altrimenti non abbiamo idea di come stia procedendo il contagio. Temo che ci troviamo in questa situazione, in Italia come in tanti altri posti del mondo: abbiamo un’idea a spanne, basata sulla situazione negli ospedali, ma solo quella. Quanti sono i contagiati: non lo sappiamo. Quanti sono i morti: non lo sappiamo.

È un problema innanzitutto perché parliamo di dati. Non di valutazioni, scenari o prospettive, bensì dati, numeri, cose a cui siamo abituati ad affidare una descrizione esatta della realtà. Uno è diverso da due che è diverso da dieci che è diverso da mille. Eppure i dati quotidiani della Protezione Civile hanno un legame con la realtà molto più approssimativo e vago di quello che siamo abituati a pretendere dai numeri (numeri che, non dimentichiamolo, sono persone). Nonostante questo diffondiamo comunque questi numeri, che saranno utilizzati per fare previsioni, modelli, studi scientifici, in Italia e all’estero.

Infine, a questi dati è evidentemente legato un pezzo importante della legittimazione politica delle più gravi restrizioni alle nostre libertà dai tempi di Benito Mussolini. Prevengo l’obiezione: i dati veri sono sicuramente molto peggiori dei dati che abbiamo. Vero. Ma lo scopo dei dati è darci una misura, bella o brutta che sia: è misurare quello che abbiamo intorno. Sulla base di quella misura stiamo prendendo decisioni politiche, economiche, sanitarie eccezionali. Quando saremo in grado di dire che queste restrizioni non servono più, se non abbiamo idea di dove sia il virus? Dovessimo scegliere in futuro di adottare delle soluzioni diverse, come potremo misurare la loro efficacia in confronto alle attuali? In teoria oggi basterebbe aumentare la capacità di fare test per far esplodere istantaneamente il numero ufficiale dei contagiati, anche se magari le persone in gravi condizioni sono diminuite.

Credo che la Protezione Civile, che sta facendo un lavoro straordinario in circostanze straordinarie, dovrebbe sforzarsi di sottolineare come i dati che presenta ogni giorno vadano presi con un paio di pinze grandi come una casa. Credo che i giornali stiano facendo bene – anche al Post ci stiamo provando – a indagare e raccontare la diffusione della malattia al di là del contenuto dei dati ufficiali. Quanto a noi, per qualche giorno ho osservato con fastidio il fatto che alle 18, all’ora del solenne bollettino di guerra della Protezione Civile, una bella fetta di persone – almeno qui a Milano – avesse fissato il momento delle canzoni, dell’inno nazionale e delle urla dal balcone. Oggi sono più indulgente.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da BackhandWinner »

uglygeek ha scritto:
s&v ha scritto:Nel frattempo c'è chi gongola:

https://twitter.com/NielsenItaly/status ... 0299728896
Se i negozi sono chiusi e non si può uscire di casa, che alternativa c’è?

Più in generale temo che questa pandemia spingerà ancora di più il mondo verso un modello in cui si vive sempre più barricati in casa e si comunica con il mondo esterno solo tramite internet.
Si fa la spesa online, si guarderanno film online invece di andare al cinema, si guarderà sport online invece di andare allo stadio, musica online invece di concerti, corteggiamenti online invece che uscire insieme, anche sesso online al limite.
:oops:

(a Londra facevo la spesa quasi solo online, nel lontano 2007. Tornato in Italia mi sembra di aver sprecato anni di vita girando tra gli scaffali del supermercato e trascinando buste piene di roba fino a dentro casa. Poi: pagare per lavorare, è un insulto al buon senso economico, preferico passare ilk mio tempo fissando il soffitto, piuttosto. Che fastidio. Spero che dopo questo disastro ci sarà finalmente un servizio efficiente di spesa online anche nella sperduta provincia italiaca...)
uglygeek ha scritto: si guarderanno film online invece di andare al cinema, si guarderà sport online invece di andare allo stadio, musica online invece di concerti, corteggiamenti online invece che uscire insieme, anche sesso online al limite.
Beh questo non è il Covid-19; si chiama 'vita dopo il matrimonio'. :D
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da miggen »

ThePiper ha scritto:
s&v ha scritto:Notizia più brutta del giorno l'aumento piuttosto consistente dei casi in Indonesia, Malesia e Thailandia.
E quello sarebbe davvero drammatico, primo per le sanità di quei paesi che immagino non essere proprio il massimo. E poi son tutti posti caldi, siamo all'Equatore #1#
Però mi chiedo una cosa: se viene portato da un vettore esterno, vedi una persona, il clima come può impedire al virus di infettare le persone?
Avrà magari una carica virale più bassa, ma non credo possa impedirgli del tutto di trasmettersi da un contagiato ad un'altra persona...

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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da CAPELLINO »

Eh peggio mi sento, a maggior ragione che lo hanno sempre fatto, quindi era noto, perché nessuno li ha requisiti o ha obbligato l' azienda a venderli agli ospedali lombardi, qualcuno lo chiederà domani nelle consuete conferenze stampa oppure non si deve fare polemica?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da CAPELLINO »

Rosewall ha scritto:il collo di bottiglia è dato dal carico sui laboratori. Che è il motivo per cui i governatori che dicono che adesso fanno tamponi a tutti sono dei quaquaraquà. Più tamponi nell'unità di tempo, più tempo per avere i risultati (e quindi più tempo in cui i sospetti positivi realmente positivi contagiano i sospetti positivi negativi), e meno tempo per analizzare le sospette infezioni batteriche. Giornalisti maledetti sempre.
E questi immediati che ti testano in macchina? :roll:
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da CAPELLINO »

marat77 ha scritto:Uno dei problemi è che gli Ospedali stessi sono causa di contagi.
Uno dice ok ha detto una cosa scontata.
Ma non parlo di contagi di dottori, infermieri e sanitari che hanno a che fare con pazienti positivi/contagiati.
Parlo di Dottori/infermieri di altri reparti.
Di Ospedali come l’Istituto dei tumori che non trattano contagiati al Covid19.
Dottori e infermieri con sintomi che tra l’altro continuano ad andare a lavorare in un Ospedale.
Che sono ora positivi e ricoverati eh.
Pazzesco.

Ci sono Cup di Ospedali come il Sacco dove ormai tutti i padiglioni sono Covid19, che non hanno praticamente nulla da fare perché le visite sono cancellate praticamente tutte, prelievi non ne fanno eppure sono “costretti ad andare a lavorare” perché congedo parentale non lo fanno richiedere, e al massimo possono usare le Ferie a turno.
Una roba scandalosa considerato che lavorano a pochi metri da zone di transito e ascensori per barelle che portano pazienti positivi.

E poi ci si sorprende del numero che continua ad alzarsi di contagiati etc etc..
Racconto apocalittico veramente.
Ma perché? Ma possibile che deve essere demandato al singolo infermiere o medico povero cristo?
Io veramente non so più che dire... #1#
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Super-Fabio
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Super-Fabio »

CAPELLINO ha scritto:
Eh peggio mi sento, a maggior ragione che lo hanno sempre fatto, quindi era noto, perché nessuno li ha requisiti o ha obbligato l' azienda a venderli agli ospedali lombardi, qualcuno lo chiederà domani nelle consuete conferenze stampa oppure non si deve fare polemica?
Articolo di Repubblica semplicemente un pò (troppo) superficiale. Della serie "se ci fossimo presi tutti i tamponi avremmo già fatto il test a tutto il nord".

A quanto so qui in Italia non è la mancanza di tamponi il problema, basti vedere come regioni che hanno voluto farne di più in determinate zone (esempio del comune veneto) l'hanno fatto. Piuttosto i laboratori già con quelli che vengono effettuati attualmente sono al limite nell'esaminarli e non a caso in alcune regioni anche per questo motivo i risultati spesso arrivano in ritardo. E si sta cercando ogni giorno di aumentare il numero di laboratori che si occupano dell'analisi di essi. Per restare alla mia regione, sulla quale sono più informato, da qualche giorno a Foggia c'è un laboratorio in più che si occupa dell'analisi dei tamponi e infatti c'è stato un balzo non indifferente nel numero totale di tamponi analizzati quotidianamente nella regione.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da CAPELLINO »

Precettare i laboratori privati? Potrebbero analizzarli?
Il problema che pongo io è di gestione di un' emergenza, di una nazione in un momento del genere in cui tutto ciò che è utile a risolvere l' emergenza Deve essere a completa disposizione dello Stato, ammesso che questa parola abbia ancora un senso.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Fantasio »

Paolo79 ha scritto:magari le misure messe in atto 10 giorni stanno funzionando . secondo me no ma il concetto é che lo scopriremo solo fra una settimana.
fra una settimana circa sapremo la verità sui provvedimenti adottati settimana scorsa .
Faccio notare che sono almeno due settimane che si dice "tra pochi giorni avremo il picco, la prossima settimana vedremo gli effetti delle misure" e così via.
Mi ricorda i conti che si faceva Edmond Dantes quando si era convinto che l'Ispettore delle carceri lo avrebbe fatto liberare al più presto, e ogni volta che passava una data senza che questo fosse avvenuto trovava sempre nuove giustificazioni al "ritardo".
La Diamond Princess fu messa in quarantena quando ancora non c'erano contagiati (o così pareva). Il loro "paziente zero" era sceso diversi giorni prima ed era stato diagnosticato 3 giorni prima. Alla fine i contagiati sono arrivati al 30% dei passeggeri nonostante la quarantena.
E' chiaro che il virus è in grado di superare una quarantena anche molto rigida, come quella che misero in atto i giapponesi sulla nave. C'è qualcosa, nel suo meccanismo di trasmissione, che ancora ci sfugge.
"Come possono essere i supertornei della fantasia di nickognito più concreti della realtà?"
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da ThePiper »

miggen ha scritto:Però mi chiedo una cosa: se viene portato da un vettore esterno, vedi una persona, il clima come può impedire al virus di infettare le persone?
Avrà magari una carica virale più bassa, ma non credo possa impedirgli del tutto di trasmettersi da un contagiato ad un'altra persona...

Considerazione per rimanere sempre sul tema del "andràtuttobene" un paio di palle
Ah senza dubbio. Non credo che il virus col caldo faccia puff.
Non lo so, a Singapore(clima simile e stessa zona) hanno arrestato molto bene l'espandersi del COVID e i primi casi son stati registrati a gennaio. Lì hanno annullato le manifestazioni pubbliche, ma non hanno chiuso la città come i cinesi. Da quello che ho capito hanno attuatao una cosa più simile alla nostra anche se con maggiore tempestività.
Magari la cosa è rimasta nei ranghi per le misure, ma magari il caldo ha aiutato. Sicuramente non lo posso sapere io :D .

https://www.moh.gov.sg/covid-19
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da ThePiper »

Fantasio ha scritto:Faccio notare che sono almeno due settimane che si dice "tra pochi giorni avremo il picco, la prossima settimana vedremo gli effetti delle misure" e così via.
Mi ricorda i conti che si faceva Edmond Dantes quando si era convinto che l'Ispettore delle carceri lo avrebbe fatto liberare al più presto, e ogni volta che passava una data senza che questo fosse avvenuto trovava sempre nuove giustificazioni al "ritardo".
La Diamond Princess fu messa in quarantena quando ancora non c'erano contagiati (o così pareva). Il loro "paziente zero" era sceso diversi giorni prima ed era stato diagnosticato 3 giorni prima. Alla fine i contagiati sono arrivati al 30% dei passeggeri nonostante la quarantena.
E' chiaro che il virus è in grado di superare una quarantena anche molto rigida, come quella che misero in atto i giapponesi sulla nave. C'è qualcosa, nel suo meccanismo di trasmissione, che ancora ci sfugge.
Non lo so, a me pare che abbiano detto chiaramente fin da subito che i risultati non si potevano vedere immediatamente e che i risultati delle misure prese si sarebbero visti in due settimane. Poi queste domande gliele fanno ovviamente tutti i giorni e più volte al giorno e ogni tanto indorano la pillola.
Anche perchè si è partiti subito in bolgia con inni e canti, ma il morale fa presto a calare e ad arrivare al 3 aprile (e il resto...) è ancora lunga.

Io fino a domenica rimango fiducioso, poi dopo se non inizierò a vedere almeno una stabilizzazione e graduale diminuizione(cose drastiche non me le sogno nemmeno visto che non abbiamo chiuso tutto come i cinesi)inizierò a preoccuparmi ancora di più.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

CAPELLINO ha scritto:
Rosewall ha scritto:il collo di bottiglia è dato dal carico sui laboratori. Che è il motivo per cui i governatori che dicono che adesso fanno tamponi a tutti sono dei quaquaraquà. Più tamponi nell'unità di tempo, più tempo per avere i risultati (e quindi più tempo in cui i sospetti positivi realmente positivi contagiano i sospetti positivi negativi), e meno tempo per analizzare le sospette infezioni batteriche. Giornalisti maledetti sempre.
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Quelli immediati sono inaffidabili.
In Corea ti fanno il tampone dalla macchina ma poi lo mandano ad analizzare in laboratorio.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

Che i dati siano inaffidabili e possano dare solo una pallida idea la ripeto ogni giorno.
Ad esempio ora in Lombardia testano solo i malati con sintomi chiari e gravi.
Può essere che tra 2 mesi, con meno casi inizieranno a testare anche chi ha sintomi lievi o nessun sintomo facendo molti più tamponi e paradossalmente troveranno più positivi che oggi pur essendoci in realtà menò nuovi positivi.
Così come in Lombardia stanno aumentando le terapie intensive e il dato aumenterà mentre oggi alcuni li lasciano morire senza attaccarli alle macchine o li spediscono in altre regioni (da Cremona in Sicilia ) in Toscana Lazio etc.

Questo rallenterà la curva in calo anche delle terapie intensive lombarde.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Super-Fabio »

Ovviamente prima tendenza in Italia su twitter in questo momento: "Da brescia agli Stati Uniti". E vi lascio intuire il tenore dei messaggi....

Che d'altronde era l'obiettivo del giornalista quando ha iniziato a scrivere l'articolo. Click, click, click....
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da uglygeek »

Fantasio ha scritto: E' chiaro che il virus è in grado di superare una quarantena anche molto rigida, come quella che misero in atto i giapponesi sulla nave. C'è qualcosa, nel suo meccanismo di trasmissione, che ancora ci sfugge.
Penso anch’io che non sappiamo abbastanza del virus, del resto è comparso solo tre mesi fa. Però la Corea non ha impiegato molto a tenerlo sotto controllo, evidentemente si trasmette con facilità ma può essere fermato.
Comunque una nave da crociera, come un carcere, è proprio il posto peggiore per mettersi in quarantena.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Super-Fabio »

In California intanto il governatore ha ordinato un lockdown che a prima lettura mi sembra identico a quello italiano. Ora tocca agli altri 49 :D
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Johnny Rex »

Paolo79 ha scritto:allora, riflettevo sull'analisi di Alessandro relativa ai tempi per diagnosticare la positività e a quanto accaduto al mio collega oggi.
noi stiamo commentando le azioni di oggi sulla base dei dati che vediamo ma sbagliamo.
i numeri di oggi sono il risultato dei comportamenti di 15 giorni fa mediamente.
per quanto ne sappiamo oggi, in questo istante, il virus potrebbe non esserci nemmeno più , non dimentichiamocelo mai.
potrebbe essere sbagliato il giochino logico che stiamo facendo tutti : gente che va a correre e a lavorare -> 5200 nuovi casi -> serve l'esercito.
magari le misure messe in atto 10 giorni stanno funzionando . secondo me no ma il concetto é che lo scopriremo solo fra una settimana.
fra una settimana circa sapremo la verità sui provvedimenti adottati settimana scorsa .
aggiungo che la settimana dopo sarà quella che porterà al 3 aprile , cioè la data in cui dovrebbe finire la quarantena (e che ovviamente non finira) ma é importante perché é un interruttore nella testa degli italiani, tutti noi stiamo navigando a vista in attesa di quel weekend per capire se è cosa si potrà fare dopo .
quei giorni , fra la fine della prossima settimana e il 3 aprile saranno il punto di non ritorno.
dovessero esserci risultati brutti mi aspetto dei peggioramenti nei comprtamnetni anche di tutti quelli che in questi giorni stanno rispettando civilmente tutte le restrizioni e anche di piu
Quello che temo anche io. Non molto meno del Virus stesso.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto:
s&v ha scritto:Nel frattempo c'è chi gongola:

https://twitter.com/NielsenItaly/status ... 0299728896
Se i negozi sono chiusi e non si può uscire di casa, che alternativa c’è?

Più in generale temo che questa pandemia spingerà ancora di più il mondo verso un modello in cui si vive sempre più barricati in casa e si comunica con il mondo esterno solo tramite internet.
Si fa la spesa online, si guarderanno film online invece di andare al cinema, si guarderà sport online invece di andare allo stadio, musica online invece di concerti, corteggiamenti online invece che uscire insieme, anche sesso online al limite.
Estinzione On Line, alla Bisogna. :D

Credo anche io che ci si abituerà alle distanze, ai guanti, per molto tempo non si andrà ai concerti, a ritrovi pubblici specie al chiuso.
Assistere in prima persona agli eventi sarà un lusso.
Le attività e i ritrovi verranno contingentati per numero di accessi e/o limiti a fasce orarie.
Viaggiare diverrà più difficile, agli scanner aeroportuali si aggiungeranno misuratori di temperatura e altri strumenti.
Le chiusure precauzionali diverranno abitudine anche all'eccesso , tipo due tennisti beccano un insolito raffreddore e ti sospenderanno subito il torneo, per dire.
Del Crollo delle palestre già detto, non erano il massimo come salubrità prima, figuriamoci chi avrà voglia di tornarci specie dopo la reclusione,già adesso impazza l'home gym, i tutorial su come farsi 300 flessioni a casa :) ,credo invece in un logico aumento delle attività all'aria aperta.
I Lavori autonomi tipo la vendita indiretta di beni e servizi fondati sul famoso "Contatto diretto col cliente" dovranno per forza cambiare, sono tra quelli più a rischio sotto questo aspetto sanitario.
Altri aspetti come la vita sessuale non lo so, post guerre di solito c'è un ovvio aumento di fertilità e accoppiamenti, ma qui è una cosa diversa,non so dire.

L'Atomizzazione/frammentazione della società era già in corso prima di questo evento, che l'accellererà.
I Giovani saranno quelli che ne risentiranno di più,ma anche quelli che si adatteranno prima.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da uglygeek »

Immaginehttps://images2.corriereobjects.it/meth ... egioni.jpg

Lasciamo da parte la Lombardia, dove la situazione e' fuori controllo e i dati vanno presi con le molle. In molte altre regioni le strutture sanitarie non sono ancora sopraffatte da malati e tamponi, e le statistiche dovrebbero avere un senso, anche se non si conosce quali sono tutti i positivi asintomatici.
Ci sono differenze ma molti grafici per regione sono simili: andamento esponenziale da inizio marzo al 13-14, poi essendo tutti a casa dall'11 dopo il 13 la crescita si riduce. Ma quasi dappertutto negli ultimi due giorni e' divenuta piu' veloce.
Sara' perche' dall'altro ieri si fanno piu' tamponi, o sara' conseguenza di qualcosa che e' avvenuto 7-14 giorni fa?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:
uglygeek ha scritto:
s&v ha scritto:Nel frattempo c'è chi gongola:

https://twitter.com/NielsenItaly/status ... 0299728896
Se i negozi sono chiusi e non si può uscire di casa, che alternativa c’è?

Più in generale temo che questa pandemia spingerà ancora di più il mondo verso un modello in cui si vive sempre più barricati in casa e si comunica con il mondo esterno solo tramite internet.
Si fa la spesa online, si guarderanno film online invece di andare al cinema, si guarderà sport online invece di andare allo stadio, musica online invece di concerti, corteggiamenti online invece che uscire insieme, anche sesso online al limite.
Estinzione On Line, alla Bisogna. :D

Credo anche io che ci si abituerà alle distanze, ai guanti, per molto tempo non si andrà ai concerti, a ritrovi pubblici specie al chiuso.
Assistere in prima persona agli eventi sarà un lusso.
Le attività e i ritrovi verranno contingentati per numero di accessi e/o limiti a fasce orarie.
Viaggiare diverrà più difficile, agli scanner aeroportuali si aggiungeranno misuratori di temperatura e altri strumenti.
Le chiusure precauzionali diverranno abitudine anche all'eccesso , tipo due tennisti beccano un insolito raffreddore e ti sospenderanno subito il torneo, per dire.
Del Crollo delle palestre già detto, non erano il massimo come salubrità prima, figuriamoci chi avrà voglia di tornarci specie dopo la reclusione,già adesso impazza l'home gym, i tutorial su come farsi 300 flessioni a casa :) ,credo invece in un logico aumento delle attività all'aria aperta.
I Lavori autonomi tipo la vendita indiretta di beni e servizi fondati sul famoso "Contatto diretto col cliente" dovranno per forza cambiare, sono tra quelli più a rischio sotto questo aspetto sanitario.
Altri aspetti come la vita sessuale non lo so, post guerre di solito c'è un ovvio aumento di fertilità e accoppiamenti, ma qui è una cosa diversa,non so dire.

L'Atomizzazione/frammentazione della società era già in corso prima di questo evento, che l'accellererà.
I Giovani saranno quelli che ne risentiranno di più,ma anche quelli che si adatteranno prima.

F.F.
Si' ma cosi' si va verso un futuro schifoso. Poi vabbe', ci si adatta a tutto.
Pero' si vivra' molto peggio di come si viveva prima, bisogna dirlo.

C'e' anche da dire che e' stata debellata la polio, e' stato debellato il vaiolo, debelleranno anche 'sto cazzo di virus in qualche anno.
La speranza e' che quando accadra' per reazione invece si tornera' piu' a stare assieme, ad abbracciarsi e baciarsi senza paura, a stare tra la folla.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Johnny Rex »

alessandro ha scritto:Che i dati siano inaffidabili e possano dare solo una pallida idea la ripeto ogni giorno.
Ad esempio ora in Lombardia testano solo i malati con sintomi chiari e gravi.
Può essere che tra 2 mesi, con meno casi inizieranno a testare anche chi ha sintomi lievi o nessun sintomo facendo molti più tamponi e paradossalmente troveranno più positivi che oggi pur essendoci in realtà menò nuovi positivi.
Così come in Lombardia stanno aumentando le terapie intensive e il dato aumenterà mentre oggi alcuni li lasciano morire senza attaccarli alle macchine o li spediscono in altre regioni (da Cremona in Sicilia ) in Toscana Lazio etc.

Questo rallenterà la curva in calo anche delle terapie intensive lombarde.
Alessà, fra 2 mesi con questo ritmo in Lombardia è già tanto se siamo salvi , è fondamentale avere in fretta strumenti che consentano di rilevare in brevissimo tempo la presenza del Virus .
Ottime le osservazioni di Super-Fabio.

Sul Vaccino/i etc; le sperimentazioni sull'uomo per me le hanno iniziate già a Gennajo, figuriamoci se ci sono remore a usare cavie, magari criminali conclamati o pedofili, quando ti trovi fra le mani situazioni così (e onestamente dubito le avrei anche io,di remore). Il Non ufficiale precede sempre l'Ufficiale (come il Doping l'anti doping) .

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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:Sul Vaccino/i etc; le sperimentazioni sull'uomo per me le hanno iniziate già a Gennajo, figuriamoci se ci sono remore a usare cavie, magari criminali conclamati o pedofili, quando ti trovi fra le mani situazioni così (e onestamente dubito le avrei anche io,di remore). Il Non ufficiale precede sempre l'Ufficiale (come il Doping l'anti doping) .
Ma ci sono delle procedure da seguire per l'approvazione di medicine e vaccini a livello nazionale ed internazionale. Non crederai mica che se la Cina tortura qualche centinaio di prigionieri iniettando possibili vaccini per vedere se funzionano, poi questi risultati possono essere pubblicati in paper di riviste scientifiche e fornire le basi per il commercio di nuovi farmaci?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da NNick87 »

Super-Fabio ha scritto:
CAPELLINO ha scritto:
Eh peggio mi sento, a maggior ragione che lo hanno sempre fatto, quindi era noto, perché nessuno li ha requisiti o ha obbligato l' azienda a venderli agli ospedali lombardi, qualcuno lo chiederà domani nelle consuete conferenze stampa oppure non si deve fare polemica?
Articolo di Repubblica semplicemente un pò (troppo) superficiale. Della serie "se ci fossimo presi tutti i tamponi avremmo già fatto il test a tutto il nord".

A quanto so qui in Italia non è la mancanza di tamponi il problema, basti vedere come regioni che hanno voluto farne di più in determinate zone (esempio del comune veneto) l'hanno fatto. Piuttosto i laboratori già con quelli che vengono effettuati attualmente sono al limite nell'esaminarli e non a caso in alcune regioni anche per questo motivo i risultati spesso arrivano in ritardo. E si sta cercando ogni giorno di aumentare il numero di laboratori che si occupano dell'analisi di essi. Per restare alla mia regione, sulla quale sono più informato, da qualche giorno a Foggia c'è un laboratorio in più che si occupa dell'analisi dei tamponi e infatti c'è stato un balzo non indifferente nel numero totale di tamponi analizzati quotidianamente nella regione.
D'accordo con fabio, poi non capisco il meccanismo secondo il quale se la Germania stoppa l'esportazioni di mascherine in Italia (sbagliando secondo me) è da condannare, e se un'azienda italiana esporta tamponi peraltro il 5% della produzione su base mensile (stando all'articolo) è da condannare pure questa.
Io direi che vista la situazione un po' di solidarietà a livello globale potrebbe essere auspicabile e non si può sempre pretendere siano gli altri a fare il primo passo. Inoltre ripeto oggi sono stati fatti 200.000 tamponi e solo questa azienda in un mese ne produce 5 milioni.
Questo articolo è uno specchietto per le allodole come tutti i principali giornali online.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

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uglygeek ha scritto: Si' ma cosi' si va verso un futuro schifoso.
Non ho scritto che sarà sempre così. Ma per un diverso tempo sì, e tanto più dura l'epidemia.
Poi vabbe', ci si adatta a tutto.
Pero' si vivra' molto peggio di come si viveva prima, bisogna dirlo.
Si vivrà diversamente,più che altro. . Non ne risentiranno più di tanto quelli che erano fuori dai grandi giri ,i poco socievoli, gli Outsider, chi poco usciva già prima.
Il Venditore di quartiere ,l'abitudinario che fa la sua cazzo di passeggiata sul lungolago, chi se ne frega di viaggiare o non deve farlo per lavoro.

Si è vissuto dissennatamente prima ,specie negli ultimi 30 anni, post Muro, su questo c'è poco da discutere.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da laplaz »

L’emergenza Covid-19 in Italia è destinata a finire entro il prossimo 15 aprile. E’ quanto riporta una ricerca del Department of Physics of Complex Systems Eötvös Loránd University di Budapest che fa un raffronto tra il caso italiano e quello cinese.
Le similitudini tra Hubei (Cina) e Italia in due grafici

Lo studio in questione, pubblicato oggi e ripreso da un articolo pubblicato dall’associazione senza fini di lucro Terraferma da Sogno evidenzia come esista già una quantità sufficiente di dati raccolti in Italia per prevedere l’esito finale del processo. I dati provenienti dalla provincia di Hubei hanno una sorprendente somiglianza con quelli italiani. Il metodo si basa sull’analisi dei dati per mezzo di algoritmi logistici. In Italia il numero delle vittime dovrebbe attestarsi a quota 6.000 e l’emergenza finire entro il 15 aprile 2020.


I dati italiani mostrano lo stesso trend di crescita esponenziale osservato nella provincia di Hubei, in Cina. Inizialmente il tasso di crescita giornaliero dei decessi oscillava in Cina attorno al 25-30% che potremmo definire il tasso di crescita “naturale” in assenza di interventi. 14 giorni dopo il blocco totale il tasso di crescita giornaliero è sceso attorno al 10%. L’analisi dei dati italiani parte dal 25 febbraio con un tasso di crescita giornaliero del 20-30%. Il blocco della Lombardia inizia il 9 marzo e la tendenza lineare può essere osservata a partire da questa data. In Italia il tasso giornaliero di crescita sembra diminuire del 4% ogni 1000 nuovi decessi: il tasso di crescita giornaliero sarà ridotto quindi da circa il 24% a zero dopo 6000 decessi. Nella provincia di Hubei il tasso di crescita del 12% è sceso a zero dopo circa 3000 morti. “Questa sembra dunque essere una conseguenza universale del blocco”, rimarca l’articolo di Terraferma da Sogno che aggiunge altri particolari dello studio: utilizzando questi parametri viene poi calcolato quando potrebbe terminare la diffusione del virus in Italia. In Cina il processo è durato 39,4 giorni mentre in Italia partendo dalla data del 9 marzo bisognerà calcolare 27,49 giorni, arrivando dunque attorno al 6 aprile.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:
uglygeek ha scritto: Si' ma cosi' si va verso un futuro schifoso.
Non ho scritto che sarà sempre così. Ma per un diverso tempo sì, e tanto più dura l'epidemia.
Poi vabbe', ci si adatta a tutto.
Pero' si vivra' molto peggio di come si viveva prima, bisogna dirlo.
Si vivrà diversamente,più che altro. . Non ne risentiranno più di tanto quelli che erano fuori dai grandi giri ,i poco socievoli, gli Outsider, chi poco usciva già prima.
Il Venditore di quartiere ,l'abitudinario che fa la sua cazzo di passeggiata sul lungolago, chi se ne frega di viaggiare o non deve farlo per lavoro.

Si è vissuto dissennatamente prima ,specie negli ultimi 30 anni, post Muro, su questo c'è poco da discutere.

F.F.
Ma perche' dissennatamente, dal '90 in poi? Ma manco per sogno. Ma chi l'ha stabilito?


Poi io non sono certo un animale da discoteche, sono il classico programmatore timido ed asociale, che diresti stare bene da solo. Ed e' vero che la solitudine non mi pesa, ma comunque se devo pensare alle occasioni in cui mi sono divertito di piu', mi vengono in mente concerti e avvenimenti sportivi con migliaia o decine di migliaia di persone.
Se c'e' una cosa che davvero mi mette tristezza sono i laghi, altro che passeggiate sul lungolago...
Ultima modifica di uglygeek il ven mar 20, 2020 8:49 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:Sul Vaccino/i etc; le sperimentazioni sull'uomo per me le hanno iniziate già a Gennajo, figuriamoci se ci sono remore a usare cavie, magari criminali conclamati o pedofili, quando ti trovi fra le mani situazioni così (e onestamente dubito le avrei anche io,di remore). Il Non ufficiale precede sempre l'Ufficiale (come il Doping l'anti doping) .
Ma ci sono delle procedure da seguire per l'approvazione di medicine e vaccini a livello nazionale ed internazionale. Non crederai mica che se la Cina tortura qualche centinaio di prigionieri iniettando possibili vaccini per vedere se funzionano, poi questi risultati possono essere pubblicati in paper di riviste scientifiche e fornire le basi per il commercio di nuovi farmaci?
Ugly, mi ripeto, col Protocollo e le procedure standard manco avremmo scoperto di avere il Virus in casa 1 mese fa.
In Circostanze Eccezionali le regole normali valgono quello che valgono. Figurati poi se ti vengono a dire per filo e per segno cosa è stato fatto o cos aviene fatto.

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

Il governo ceco paghera' il 100% degli stipendi di chi e' in quarantena e l'80% degli stipendi delle persone che non possono lavorare. Il restante 20% dovra' essere pagato dai datori di lavoro.

Il governo prevede di avere 15mila contagiati per meta' aprile (siamo a un po' meno di 700)
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:Sul Vaccino/i etc; le sperimentazioni sull'uomo per me le hanno iniziate già a Gennajo, figuriamoci se ci sono remore a usare cavie, magari criminali conclamati o pedofili, quando ti trovi fra le mani situazioni così (e onestamente dubito le avrei anche io,di remore). Il Non ufficiale precede sempre l'Ufficiale (come il Doping l'anti doping) .
Ma ci sono delle procedure da seguire per l'approvazione di medicine e vaccini a livello nazionale ed internazionale. Non crederai mica che se la Cina tortura qualche centinaio di prigionieri iniettando possibili vaccini per vedere se funzionano, poi questi risultati possono essere pubblicati in paper di riviste scientifiche e fornire le basi per il commercio di nuovi farmaci?
Ugly, mi ripeto, col Protocollo e le procedure standard manco avremmo scoperto di avere il Virus in casa 1 mese fa.
In Circostanze Eccezionali le regole normali valgono quello che valgono. Figurati poi se ti vengono a dire per filo e per segno cosa è stato fatto o cos aviene fatto.

F.F.
Non puoi fare vaccini senza seguire protocolli e procedure standard. Forse in Cina, ma non negli Stati Uniti e assolutamente non in Italia.
Devono dirti per filo e per segno cosa e' stato fatto e a chi, e quali sono i risultati. Anche perche' tutte i risultati scientifici dovranno essere ripetuti da altri scienziati in altre nazioni per essere validati, non e' che il primo che si sveglia e pubblica un articolo viene creduto. La scienza non funziona come pensi tu, temo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

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laplaz ha scritto:L’emergenza Covid-19 in Italia è destinata a finire entro il prossimo 15 aprile. E’ quanto riporta una ricerca del Department of Physics of Complex Systems Eötvös Loránd University di Budapest che fa un raffronto tra il caso italiano e quello cinese.
Le similitudini tra Hubei (Cina) e Italia in due grafici

Lo studio in questione, pubblicato oggi e ripreso da un articolo pubblicato dall’associazione senza fini di lucro Terraferma da Sogno evidenzia come esista già una quantità sufficiente di dati raccolti in Italia per prevedere l’esito finale del processo. I dati provenienti dalla provincia di Hubei hanno una sorprendente somiglianza con quelli italiani. Il metodo si basa sull’analisi dei dati per mezzo di algoritmi logistici. In Italia il numero delle vittime dovrebbe attestarsi a quota 6.000 e l’emergenza finire entro il 15 aprile 2020.
6000 decessi dovremmo averli tra una settimana o poco piu', visto che ieri erano 3400 e salgono di piu' di 400 al giorno.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

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Johnny Rex ha scritto:Sul Vaccino/i etc; le sperimentazioni sull'uomo per me le hanno iniziate già a Gennajo, figuriamoci se ci sono remore a usare cavie, magari criminali conclamati o pedofili, quando ti trovi fra le mani situazioni così (e onestamente dubito le avrei anche io,di remore). Il Non ufficiale precede sempre l'Ufficiale (come il Doping l'anti doping) .
Non immaginiamo scenari insensati tratti da b-movies...
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uglygeek ha scritto: Ma perche' dissennatamente, dal '90 in poi? Ma manco per sogno. Ma chi l'ha stabilito?
Anche prima del 90' qui, dal 90' in poi anche in altre zone .
Se per te sono stati normali l'Inquinamento distruttivo , il doping economico di tutti i settori e il resto non so che dire.
Di positivo c'è stato che si è un po' ridotto il gap fra paesi ricchi e altri, in compenso è aumentato quello generale fra super ricchi ed altri, che non era cresciuto fra 1946 e primi anni 80' (il famoso coefficiente Gini).

Riprendere quella via vorrebbe solo dire esporsi a nuove catastrofi sanitarie o ambientali.
Se a Wuhan o qui vorremo tornare ai livelli di biossido di azoto di prima facciamolo pure, poi non lamentiamoci se certe cose si ripeteranno.

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laplaz ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:Sul Vaccino/i etc; le sperimentazioni sull'uomo per me le hanno iniziate già a Gennajo, figuriamoci se ci sono remore a usare cavie, magari criminali conclamati o pedofili, quando ti trovi fra le mani situazioni così (e onestamente dubito le avrei anche io,di remore). Il Non ufficiale precede sempre l'Ufficiale (come il Doping l'anti doping) .
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Non immagino un bel niente.
Dico che è una possibilità che non mi stupirebbe proprio per nulla. E mica solo là.

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Johnny Rex ha scritto:
uglygeek ha scritto: Ma perche' dissennatamente, dal '90 in poi? Ma manco per sogno. Ma chi l'ha stabilito?
Anche prima del 90' qui, dal 90' in poi anche in altre zone .
Se per te sono stati normali l'Inquinamento distruttivo , il doping economico di tutti i settori e il resto non so che dire.
Di positivo c'è stato che si è un po' ridotto il gap fra paesi ricchi e altri, in compenso è aumentato quello generale fra super ricchi ed altri, che non era cresciuto fra 1946 e primi anni 80' (il famoso coefficiente Gini).

Riprendere quella via vorrebbe solo dire esporsi a nuove catastrofi sanitarie o ambientali.
Se a Wuhan o qui vorremo tornare ai livelli di biossido di azoto di prima facciamolo pure, poi non lamentiamoci se certe cose si ripeteranno.

F.F.
Che c'entra tutto questo con il virus, dare la colpa al progresso per un virus che e' probabilmente e' arrivato all'uomo perche' in parte della Cina vivono con condizioni igieniche che avrebbero fatto vomitare non dico gli antichi romani ma anche i barbari del tempo?

Che c'entra l'inquinamento? Che cosa significa doping economico poi?

Guarda che si vive benissimo con le vacanze alle Baleari e con i jet che ti portano da una parte all'altra del mondo.
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uglygeek ha scritto: Che c'entra tutto questo con il virus, dare la colpa al progresso per un virus che e' probabilmente e' arrivato all'uomo perche' in parte della Cina vivono con condizioni igieniche che avrebbero fatto vomitare non dico gli antichi romani ma anche i barbari del tempo?
Ugly,non so che dirti. Tanti studi stanno già evidenziano come l'inquinamento e la distruzione di ecosistemi abbiano favorito diffusione e proliferare dei virus ,cosa che accade da 20 anni, fra Sars, Mers, Ebola e altro.
Nella diffusione di questi fenomeni c'è sempre corresponsabilità umana, o igiene scarsa (la Peste, i mercati cui fai rifeimento tu) o riduzione delle difese immunitarie (forse i polmoni lombardi o quelli dei tarantini sono un po' più usurati di altri,che ne dici? )
Che cosa significa doping economico poi?
Guarda che si vive benissimo con le vacanze alle Baleari e con i jet che ti portano da una parte all'altra del mondo.
Ma certo che si vive benissimo.
Ma se l'alternativa e vivere un po' meno bene e salvare il salvabile direi che la scelta da fare è chiara.

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Johnny Rex ha scritto:
uglygeek ha scritto: Che c'entra tutto questo con il virus, dare la colpa al progresso per un virus che e' probabilmente e' arrivato all'uomo perche' in parte della Cina vivono con condizioni igieniche che avrebbero fatto vomitare non dico gli antichi romani ma anche i barbari del tempo?
Ugly,non so che dirti. Tanti studi stanno già evidenziano come l'inquinamento e la distruzione di ecosistemi abbiano favorito diffusione e proliferare dei virus ,cosa che accade da 20 anni, fra Sars, Mers, Ebola e altro.
Nella diffusione di questi fenomeni c'è sempre corresponsabilità umana, o igiene scarsa (la Peste, i mercati cui fai rifeimento tu) o riduzione delle difese immunitarie (forse i polmoni lombardi o quelli dei tarantini sono un po' più usurati di altri,che ne dici? )
Che cosa significa doping economico poi?
Guarda che si vive benissimo con le vacanze alle Baleari e con i jet che ti portano da una parte all'altra del mondo.
Ma certo che si vive benissimo.
Ma se l'alternativa e vivere un po' meno bene e salvare il salvabile direi che la scelta da fare è chiara.

F.F.
La durata della vita media in Italia cresce (almeno, cresceva) costantemente di anno in anno, le difese immunitarie non mi sembrano cosi' deboli.
E non c'e' nessuna prova che il proliferare di virus dipenda dall'inquinamento, sono gli ecologisti radicali che cercano di usare il virus come scusa.
Che c'entra poi il doping economico (che non si e' capito cos'e') con i virus? I virus sono un fenomeno biologico.
Non capisco questa nostalgia per bei tempi passati che non sono mai stati davvero belli: quando io ero bambino a Napoli c'erano le epidemie di colera.
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tra l'altro l'inquinamento incide, ma il fumo di sigaretta anche di piu' e questo c'era anche nei bei decenni passati e ci vorrebbe poco a smettere tutti. Se negli anni 70, 80, 90 avessere proibito di fumare nei locali adesso avremmo magari dei morti in meno.

Il problema inquinamento e' grave, il global warming molto grave, ma anche io non vedo cosa c'entrino col virus (inquinamento si, ma temo che vedremo molti morti ovunque comunque).

Poi certo, se si intende che quando si rischia la vita e' un'occasione per ricominciare tutto in modo piu' virtuoso certo. Spero anche che la quarantena possa servire da monito a non tradire la moglie con l'amante, magari, ma non credo che dipenda molto dal virus o viceversa.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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uglygeek ha scritto: La durata della vita media in Italia cresce (almeno, cresceva) costantemente di anno in anno, le difese immunitarie non mi sembrano cosi' deboli.
E non c'e' nessuna prova che il proliferare di virus dipenda dall'inquinamento, sono gli ecologisti radicali che cercano di usare il virus come scusa.
Che c'entra poi il doping economico (che non si e' capito cos'e') con i virus? I virus sono un fenomeno biologico.
Non capisco questa nostalgia per bei tempi passati che non sono mai stati davvero belli: quando io ero bambino a Napoli c'erano le epidemie di colera.
Ecologisti Radicali

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F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
Johnny Rex
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Johnny Rex »

Nickognito ha scritto:Spero anche che la quarantena possa servire da monito a non tradire la moglie con l'amante, magari, ma non credo che dipenda molto dal virus o viceversa.
Ci sarà invece una grande spinta a fare l'inverso, mi sa :)

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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