e se tanto mi da tanto almeno la metà sarànno del Canton Ticino, che senza più i frontalieri li vedo vacillare anche a livello industrialechiaky ha scritto:Mi pare che nessuno parli della Svizzera ma con oltre 11.000 casi è uno dei paesi e, anzi, forse il paese, correggetemi se sbaglio, con il più alto numero di contagiati rispetto alla popolazione. E non mi risulta che stiano facendo contenimento.
Se non arginano la situazione potrebbero reinfettare tutta Europa tra qualche mese.
Cmq si, situazione spaventosa e non accenna a migliorare.
Negli States calcolano che potrebbe cominciare a decrescere non prima di settembre.
Non so davvero come ne usciremo..
Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
klaus ha scritto:credo sia il totale.Paolo79 ha scritto:non ho capito, ne sono guariti di più in Lombardia che in tutta Italia?tennisfan82 ha scritto:Dati di oggi in #Lombardia:
positivi: 34889, +2443
ricoverati: 10681, +655
terapia intensiva: +1263, +27
decessi: 4861, +387
Oltre 1500 guariti
#coronavirus #covid_19
Aumento notevole a Milano
ma va saranno almeo 6-7 mila i guariti in lombardia
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Paolo79 ha scritto:35000 tamponi fatti però oggi, tanta roba.
Il rialzo dei numeri del 26 marzo si inquadra comunque all’interno di un canale discendente dell’epidemia. La curva dei contagi totali giorno su giorno passa al +8,2% dal 7,5%, con 89.539 casi totali, 62.013 infezioni in corso, 8.165 decessi e 10.361 guarigioni. L’incremento a livello nazionale risente in particolare del dato della Lombardia: +7,8% la curva dei contagi totali contro il +5,3% del 25 marzo, con 2.442 nuovi positivi che da soli incidono per oltre il 50% del dato complessivo italiano. Peraltro i soggetti positivi in crescita potrebbero essere dovuti a un maggior numero di tamponi testati dai laboratori, quasi 37mila a livello nazionale, dato giornaliero più alto da inizio epidemia. Sono 3.612 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, contro i 3.489 del 25 marzo.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Che senso ha fare una conferenza stampa per non rispondere poi alle domande che vengono fatte?
"Quanti sono stati i morti in corsia e quanti fuori dall' ospedale"
Risposta: "Eh i furbetti... "
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Nasty ha scritto:Non c'è traffico, se possibile andate in macchina!
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ecco , altre due di meno!Alga ha scritto:Nasty ha scritto:Non c'è traffico, se possibile andate in macchina!
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Bisogna anche vedere quanti tamponi in più sono stati fatti 48-72 ore fa rispetto al totale.
Più tamponi, più positivi. È matematico
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
dal corriere Milano
Coronavirus Lombardia, risalgono i contagi: +2443 casi, 387 i deceduti. Ma aumentano anche i guariti
A Milano 848 i nuovi casi, che portano il totale a 6922. Perno, Niguarda: «Questi numeri non rappresentano le nuove infezioni ma le nuove diagnosi, se consideriamo anche l’aumento delle persone dimesse, 1501, un cauto ottimismo può esserci»
Sono 34.889 le persone positive al coronavirus in Lombardia, con un aumento di 2.443 casi in un giorno (come aveva anticipato il presidente della Regione Attilio Fontana), mentre i decessi sono arrivati a 4.861, con un aumento di 387 vittime. Sono i dati resi noti dall'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. Sono 27 i nuovi ricoveri in terapia intensiva, mentre sono 655 i nuovi accessi nei reparti normali (erano 315 il giorno prima). «Purtroppo sono dati che segnano una crescita, anche significativa», ha detto Gallera. I nuovi decessi legati al coronavirus in Lombardia sono 387, dato che porta il totale a 4.861. È la provincia di Milano la zona che ha fatto registrare il maggior numero di nuovi positivi in Lombardia: sono infatti 848 i nuovi casi, che portano il totale a 6922. Ieri i nuovi casi positivi nella provincia di Milano erano stati 373, l'altro ieri 375, quindi è quasi il doppio. «Quando ho visto il dato così forte ho chiamato gli ospedali milanesi, che però non hanno evidenziato una crescita di accessi ai pronti soccorsi - ha spiegato Gallera - Potrebbe essere che si tratti di una crescita nel numero dei tamponi fatti in questi giorni, ma non corrispondono a più ricoveri».
«Il dato positivo» della giornata in Lombardia per quanto riguarda l’emergenza coronavirus è il numero di dimessi che sono 7839 con una crescita di 1501 persone guarite rispetto a ieri, quando invece la crescita era stata di 990 persone. «Molte più persone tornano al loro domicilio», ha detto Gallera. Quello della Lombardia «è stato un caso unico, fortunatamente in altre regioni è arrivata dopo» e in Veneto si è riusciti ad individuare e circoscrivere il focolaio. La risposta all'emergenza, ha rivendicato, è stata straordinaria, «nessuno ha affrontato situazione come noi».
«Luci e ombre» nei dati nelle province lombarde, ha spiegato Gallera. A Bergamo si arriva a quota 7458 (+386), con una crescita che è «in linea con quella di ieri (+344) e dunque non più esponenziale»; a Brescia il totale è di 6931 (+334, ieri 300) e «anche qui la curva non è in crescita». Como arriva al totale di 762 (+56); Cremona a 3370 (+214), in questo caso il dato che si registra «è molto più alto di ieri». Lecco arriva al numero di 1159 (+83). Caso particolare quello di Lodi, ex epicentro del contagio, dove la somma è di 1968 con soli +84 rispetto a ieri «ma a Codogno ci sono solo 11 casi nuovi», mentre ieri e l’altro ieri la crescita era di zero: «in quell’area il contagio si è fermato» ha commentato Gallera. Monza totalizza 1750 (+163) positivi, Mantova 1250 (+74), Pavia 1545 (+308); Varese registra una crescita minima di appena 30 nuovi casi.
Carlo Federico Perno, professore dell’Università di Milano e direttore del dipartimento di Analisi chimico cliniche e microbiologia dell’ospedale Niguarda di Milano, ha così interpretato i numeri di giovedì: «Credo che i dati vanno visti con una certa articolazione e nella loro interezza. I numeri ci dicono oggi che ci sono degli aumenti dei nuovi positivi e dei guariti. Questi numeri non rappresentano le nuove infezioni ma le nuove diagnosi. Oggi misuriamo chi si è infettato tra 7 e 14 giorni fa e che oggi comincia ad avere sintomi. Nel momento in cui aumentiamo la tamponatura inevitabilmente assistiamo ad un aumento dei casi positivi, che altro non sono che nuove diagnosi. Anche i guariti stanno progressivamente aumentando. Guardando i guariti, i decessi e i nuovi casi, credo che si possa continuare ad avere un cauto ottimismo come c’è stato nei giorni scorsi». Perno ha evidenziato che «al Niguarda è aumentato moltissimo il numero di tamponi su cui abbiamo dovuto lavorare, ma la percentuale di positivi non è aumentata, è rimasta la medesima, e il dato ci viene confermato dagli accessi al Pronto soccorso».
Infine, ha concluso il professore «il fatto che i guariti stiano rapidissimamente aumentando, ci fa pensare che stia succedendo qualcosa tra la popolazione e noi stiamo cercando di capire cosa». Secondo il medico con il nuovo metodo, andando a tamponare gli operatori ed entrando anche nelle Rsa «lentamente stiamo cercando di capire che cosa avviene nella popolazione e stiamo uscendo dal ghetto dell’analisi delle sole persone gravi che necessitano di ricovero, per andare a capire cosa avviene sul territorio».Sono stati 90 mila i tamponi eseguiti in Lombardia, ha riferito il professor Fausto Baldanti del Policlinico San Matteo. «È il numero più alto fatto fuori dalla Cina», ha aggiunto, sottolineando che inizialmente ad occuparsi dell’analisi dei test per il Coronavirus erano 3 laboratori mentre ora sono 22. Due sono i tipi di test: quello molecolare e quello sierologico, che per un certo periodo di tempo però «possono dare dei falsi negativi». «All’inizio abbiamo fatto un tamponamento a tappeto per provare a contenere il virus - ha detto Gallera - poi il ministero della Salute ci ha detto che vanno tamponate solo le persone con i sintomi. Inizieremo a fare il tampone anche alle persone indicate dai medici di medicina generale, ma la strategia della Regione è di considerare tutte le persone dal raffreddore in poi potenzialmente Covid positive».
«Viviamo tutti una pressione, una fatica anche psicologica gigantesca», ha aggiunto Gallera, spiegando che «quando ho letto questi dati, ho sentito un peso, poi mi sono confrontato con gli esperti e forse ho capito che sono dati legati a una strategia un po’ diversa, a un allargamento» dei tamponi fatti e quindi «non prendiamoli in maniera così negativa».«In questa battaglia non ci sono scorciatoie, l’unico modo per giocare e vincerla è continuare ognuno di noi ad essere rigoroso nei comportamenti», ha concluso Gallera. «Vedrete che alla fine, e io confido che sarà anche sufficientemente presto, la nostra battaglia la vinceremo», ha concluso.
Coronavirus Lombardia, risalgono i contagi: +2443 casi, 387 i deceduti. Ma aumentano anche i guariti
A Milano 848 i nuovi casi, che portano il totale a 6922. Perno, Niguarda: «Questi numeri non rappresentano le nuove infezioni ma le nuove diagnosi, se consideriamo anche l’aumento delle persone dimesse, 1501, un cauto ottimismo può esserci»
Sono 34.889 le persone positive al coronavirus in Lombardia, con un aumento di 2.443 casi in un giorno (come aveva anticipato il presidente della Regione Attilio Fontana), mentre i decessi sono arrivati a 4.861, con un aumento di 387 vittime. Sono i dati resi noti dall'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. Sono 27 i nuovi ricoveri in terapia intensiva, mentre sono 655 i nuovi accessi nei reparti normali (erano 315 il giorno prima). «Purtroppo sono dati che segnano una crescita, anche significativa», ha detto Gallera. I nuovi decessi legati al coronavirus in Lombardia sono 387, dato che porta il totale a 4.861. È la provincia di Milano la zona che ha fatto registrare il maggior numero di nuovi positivi in Lombardia: sono infatti 848 i nuovi casi, che portano il totale a 6922. Ieri i nuovi casi positivi nella provincia di Milano erano stati 373, l'altro ieri 375, quindi è quasi il doppio. «Quando ho visto il dato così forte ho chiamato gli ospedali milanesi, che però non hanno evidenziato una crescita di accessi ai pronti soccorsi - ha spiegato Gallera - Potrebbe essere che si tratti di una crescita nel numero dei tamponi fatti in questi giorni, ma non corrispondono a più ricoveri».
«Il dato positivo» della giornata in Lombardia per quanto riguarda l’emergenza coronavirus è il numero di dimessi che sono 7839 con una crescita di 1501 persone guarite rispetto a ieri, quando invece la crescita era stata di 990 persone. «Molte più persone tornano al loro domicilio», ha detto Gallera. Quello della Lombardia «è stato un caso unico, fortunatamente in altre regioni è arrivata dopo» e in Veneto si è riusciti ad individuare e circoscrivere il focolaio. La risposta all'emergenza, ha rivendicato, è stata straordinaria, «nessuno ha affrontato situazione come noi».
«Luci e ombre» nei dati nelle province lombarde, ha spiegato Gallera. A Bergamo si arriva a quota 7458 (+386), con una crescita che è «in linea con quella di ieri (+344) e dunque non più esponenziale»; a Brescia il totale è di 6931 (+334, ieri 300) e «anche qui la curva non è in crescita». Como arriva al totale di 762 (+56); Cremona a 3370 (+214), in questo caso il dato che si registra «è molto più alto di ieri». Lecco arriva al numero di 1159 (+83). Caso particolare quello di Lodi, ex epicentro del contagio, dove la somma è di 1968 con soli +84 rispetto a ieri «ma a Codogno ci sono solo 11 casi nuovi», mentre ieri e l’altro ieri la crescita era di zero: «in quell’area il contagio si è fermato» ha commentato Gallera. Monza totalizza 1750 (+163) positivi, Mantova 1250 (+74), Pavia 1545 (+308); Varese registra una crescita minima di appena 30 nuovi casi.
Carlo Federico Perno, professore dell’Università di Milano e direttore del dipartimento di Analisi chimico cliniche e microbiologia dell’ospedale Niguarda di Milano, ha così interpretato i numeri di giovedì: «Credo che i dati vanno visti con una certa articolazione e nella loro interezza. I numeri ci dicono oggi che ci sono degli aumenti dei nuovi positivi e dei guariti. Questi numeri non rappresentano le nuove infezioni ma le nuove diagnosi. Oggi misuriamo chi si è infettato tra 7 e 14 giorni fa e che oggi comincia ad avere sintomi. Nel momento in cui aumentiamo la tamponatura inevitabilmente assistiamo ad un aumento dei casi positivi, che altro non sono che nuove diagnosi. Anche i guariti stanno progressivamente aumentando. Guardando i guariti, i decessi e i nuovi casi, credo che si possa continuare ad avere un cauto ottimismo come c’è stato nei giorni scorsi». Perno ha evidenziato che «al Niguarda è aumentato moltissimo il numero di tamponi su cui abbiamo dovuto lavorare, ma la percentuale di positivi non è aumentata, è rimasta la medesima, e il dato ci viene confermato dagli accessi al Pronto soccorso».
Infine, ha concluso il professore «il fatto che i guariti stiano rapidissimamente aumentando, ci fa pensare che stia succedendo qualcosa tra la popolazione e noi stiamo cercando di capire cosa». Secondo il medico con il nuovo metodo, andando a tamponare gli operatori ed entrando anche nelle Rsa «lentamente stiamo cercando di capire che cosa avviene nella popolazione e stiamo uscendo dal ghetto dell’analisi delle sole persone gravi che necessitano di ricovero, per andare a capire cosa avviene sul territorio».Sono stati 90 mila i tamponi eseguiti in Lombardia, ha riferito il professor Fausto Baldanti del Policlinico San Matteo. «È il numero più alto fatto fuori dalla Cina», ha aggiunto, sottolineando che inizialmente ad occuparsi dell’analisi dei test per il Coronavirus erano 3 laboratori mentre ora sono 22. Due sono i tipi di test: quello molecolare e quello sierologico, che per un certo periodo di tempo però «possono dare dei falsi negativi». «All’inizio abbiamo fatto un tamponamento a tappeto per provare a contenere il virus - ha detto Gallera - poi il ministero della Salute ci ha detto che vanno tamponate solo le persone con i sintomi. Inizieremo a fare il tampone anche alle persone indicate dai medici di medicina generale, ma la strategia della Regione è di considerare tutte le persone dal raffreddore in poi potenzialmente Covid positive».
«Viviamo tutti una pressione, una fatica anche psicologica gigantesca», ha aggiunto Gallera, spiegando che «quando ho letto questi dati, ho sentito un peso, poi mi sono confrontato con gli esperti e forse ho capito che sono dati legati a una strategia un po’ diversa, a un allargamento» dei tamponi fatti e quindi «non prendiamoli in maniera così negativa».«In questa battaglia non ci sono scorciatoie, l’unico modo per giocare e vincerla è continuare ognuno di noi ad essere rigoroso nei comportamenti», ha concluso Gallera. «Vedrete che alla fine, e io confido che sarà anche sufficientemente presto, la nostra battaglia la vinceremo», ha concluso.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
quindi in lombardia 1501 guariti e in Italia 999
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Secondo me il problema è ancora più grave:klaus ha scritto:martedi al più tardi mercoledi arriveremo a 10.000 morti con la prospettiva anche azzerando i nuovi casi di averne altrettanti se non di più dai casi in corso. Sarà un ecatombe.
Il tempo medio tra contagio e apparizione dei sintomi è quasi sempre di una settimana, o anche meno. Aggiungiamo alcuni giorni perché i sintomi si aggravino, altri 1-2 per l'esito del tampone, e direi che 12-13 giorni ci stanno.
L'Italia è ai domiciliari da martedì 10 marzo. Il 22 e il 23, quindi a 12-13 giorni di distanza, la percentuale di nuovi casi cala nettamente, dimezzandosi dal 14-15%, dove era rimasta per una settimana circa, all'attuale 7-8%. Negli altri paesi, che hanno adottato misure più blande, va come andavamo noi prima, o anche peggio: Germania + 17%, Olanda +16%, Belgio +26%, UK (ieri) +18%, Francia (ieri) +14%. Lascio perdere il caso tragico della Spagna.
Nessun dubbio, quindi, che le "misure" stiano funzionando e che altrove vada peggio. Ma da 4 giorni non sembra cambiare più nulla, il che temo significhi che più di tanto, con le misure attuali, non si può ottenere. Bisognerebbe passare a quelle tipo Wuhan, ma dubito che ci sia un solo paese europeo che possa permetterselo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non sia mai che poi ne risente il Pil.Fantasio ha scritto: Bisognerebbe passare a quelle tipo Wuhan, ma dubito che ci sia un solo paese europeo che possa permetterselo.
E poi chi la sente confindustria.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ho paura anche io. A meno di cali considerevoli questo weekend potremmo aver visto i limiti di questo tipo di lock downFantasio ha scritto:Secondo me il problema è ancora più grave:klaus ha scritto:martedi al più tardi mercoledi arriveremo a 10.000 morti con la prospettiva anche azzerando i nuovi casi di averne altrettanti se non di più dai casi in corso. Sarà un ecatombe.
variazione.png
Il tempo medio tra contagio e apparizione dei sintomi è quasi sempre di una settimana, o anche meno. Aggiungiamo alcuni giorni perché i sintomi si aggravino, altri 1-2 per l'esito del tampone, e direi che 12-13 giorni ci stanno.
L'Italia è ai domiciliari da martedì 10 marzo. Il 22 e il 23, quindi a 12-13 giorni di distanza, la percentuale di nuovi casi cala nettamente, dimezzandosi dal 14-15%, dove era rimasta per una settimana circa, all'attuale 7-8%. Negli altri paesi, che hanno adottato misure più blande, va come andavamo noi prima, o anche peggio: Germania + 17%, Olanda +16%, Belgio +26%, UK (ieri) +18%, Francia (ieri) +14%. Lascio perdere il caso tragico della Spagna.
Nessun dubbio, quindi, che le "misure" stiano funzionando e che altrove vada peggio. Ma da 4 giorni non sembra cambiare più nulla, il che temo significhi che più di tanto, con le misure attuali, non si può ottenere. Bisognerebbe passare a quelle tipo Wuhan, ma dubito che ci sia un solo paese europeo che possa permetterselo.
Il primo a postare un messaggio alla Rinascita di questo forum
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Fantasio, il dato risente del numero di tamponi fatti.
Se domani ne fanno 50000 in un solo giorno, stai tranquillo che si trovano anche 10000 nuovi infetti.
Se ne fanno 10000, magari ne trovano "solo" 2000 e ci illudiamo di essere vicini alla fine dell'emergenza.
Ci sono migliaia (decine, centinaia?) di positivi che non vengono rilevati, né oggi né in futuro.
Ormai valutare l'efficacia della quarantena dal numero giornaliero di nuovi contagiati è mooolto relativo, oserei dire fuorviante.
Se domani ne fanno 50000 in un solo giorno, stai tranquillo che si trovano anche 10000 nuovi infetti.
Se ne fanno 10000, magari ne trovano "solo" 2000 e ci illudiamo di essere vicini alla fine dell'emergenza.
Ci sono migliaia (decine, centinaia?) di positivi che non vengono rilevati, né oggi né in futuro.
Ormai valutare l'efficacia della quarantena dal numero giornaliero di nuovi contagiati è mooolto relativo, oserei dire fuorviante.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ripeto, guardare la % di tamponi positivi sul totale.
oppure visto che molti di voi danno molta importanza alla variazione % giornaliera dei contagi, provate a mettere in relazione quella stessa % con le stesse % di variazione giornaliera dei tamponi fatti e dei deceduti , così acquisisce molto più valore
oppure visto che molti di voi danno molta importanza alla variazione % giornaliera dei contagi, provate a mettere in relazione quella stessa % con le stesse % di variazione giornaliera dei tamponi fatti e dei deceduti , così acquisisce molto più valore
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si hai ragione.
Oltretutto il dato positivi su tamponi è in discesa costante.
Ovviamente incide il fatto che allargando la platea e i criteri si intercettano molti sani ma anche diversi positivi che sarebbero sfuggiti.
Oltretutto il dato positivi su tamponi è in discesa costante.
Ovviamente incide il fatto che allargando la platea e i criteri si intercettano molti sani ma anche diversi positivi che sarebbero sfuggiti.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Paolo79 ha scritto:quindi in lombardia 1501 guariti e in Italia 999
Alga ha scritto: Ma in Lombardia c'e' anche un numero spropositato di guariti (dimessi) rispetto alle altre regioni.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Alla fine della settimana si potranno trarre nuove conclusioni. Che si arrivasse a una fase di stabilizzazione piuttosto che a un calo drastico del numero poteva starci visto che contatti continuano a esserci.Fantasio ha scritto:Secondo me il problema è ancora più grave:
variazione.png
Il tempo medio tra contagio e apparizione dei sintomi è quasi sempre di una settimana, o anche meno. Aggiungiamo alcuni giorni perché i sintomi si aggravino, altri 1-2 per l'esito del tampone, e direi che 12-13 giorni ci stanno.
L'Italia è ai domiciliari da martedì 10 marzo. Il 22 e il 23, quindi a 12-13 giorni di distanza, la percentuale di nuovi casi cala nettamente, dimezzandosi dal 14-15%, dove era rimasta per una settimana circa, all'attuale 7-8%. Negli altri paesi, che hanno adottato misure più blande, va come andavamo noi prima, o anche peggio: Germania + 17%, Olanda +16%, Belgio +26%, UK (ieri) +18%, Francia (ieri) +14%. Lascio perdere il caso tragico della Spagna.
Nessun dubbio, quindi, che le "misure" stiano funzionando e che altrove vada peggio. Ma da 4 giorni non sembra cambiare più nulla, il che temo significhi che più di tanto, con le misure attuali, non si può ottenere. Bisognerebbe passare a quelle tipo Wuhan, ma dubito che ci sia un solo paese europeo che possa permetterselo.
Certo oggi come è il secondo peggior dato di nuovi casi ma finchè non si ritorna decisamente su va "può andare".
Se tutto va bene siamo destinati noi, come altri paesi, a una decrescità molto graduale con giornate contradditorie.
Coronavirus la sindrome mondiale
È da una settimana che continuiamo con la storiella “eh ma da domani, fra due giorni, 3 giorni, una settimana...si vedranno i risultati”
A me non pare. Io mi chiedo di sto passo dove finiremo
Io sono d’accordo che “non siamo la Cina” ma mi chiedo a sto punto se sia meglio un lock totale ma meno duraturo. Perché l’economia non potrà pure fermarsi ma vorrei poi capire se va bene questa situazione che è comunque deleteria ma rischiano di portarci appresso per chissà ancora quanto
A me non pare. Io mi chiedo di sto passo dove finiremo
Io sono d’accordo che “non siamo la Cina” ma mi chiedo a sto punto se sia meglio un lock totale ma meno duraturo. Perché l’economia non potrà pure fermarsi ma vorrei poi capire se va bene questa situazione che è comunque deleteria ma rischiano di portarci appresso per chissà ancora quanto
Ultima modifica di mp4/18 il gio mar 26, 2020 7:32 pm, modificato 1 volta in totale.
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"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
mp4/18 ha scritto:È da una settimana che continuiamo con la storiella “eh ma da domani, fra due giorni, 3 giorni, una settimana...si vedranno i risultati”
A me non pare. Io mi chiedo di sto passo dove finiremo
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Chiara ed evidente la correlazione.fabio86 ha scritto:Paolo79 ha scritto:35000 tamponi fatti però oggi, tanta roba.Il rialzo dei numeri del 26 marzo si inquadra comunque all’interno di un canale discendente dell’epidemia. La curva dei contagi totali giorno su giorno passa al +8,2% dal 7,5%, con 89.539 casi totali, 62.013 infezioni in corso, 8.165 decessi e 10.361 guarigioni. L’incremento a livello nazionale risente in particolare del dato della Lombardia: +7,8% la curva dei contagi totali contro il +5,3% del 25 marzo, con 2.442 nuovi positivi che da soli incidono per oltre il 50% del dato complessivo italiano. Peraltro i soggetti positivi in crescita potrebbero essere dovuti a un maggior numero di tamponi testati dai laboratori, quasi 37mila a livello nazionale, dato giornaliero più alto da inizio epidemia. Sono 3.612 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, contro i 3.489 del 25 marzo.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io sto cercando di convincere mia madre a non uscire per fare la spesa e mi sto incazzando, non so se faccio bene o se il rischio è minimo. Ma non mi piace
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Sensazione personale, possibile che dopo avere insultato Johnson si finisca col ragionare come lui.Fantasio ha scritto:mp4/18 ha scritto:È da una settimana che continuiamo con la storiella “eh ma da domani, fra due giorni, 3 giorni, una settimana...si vedranno i risultati”
A me non pare. Io mi chiedo di sto passo dove finiremo
Aperture a yo-yo delle attività, a scacchiere, e si accetterà il rischio, a meno di non fermare davvero l'umanità per mesi.
Le tensioni sociali potrebbero divenire peggiori del virus stesso.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Bravo Johnny. Non è facile tornare sulle proprie convinzioni e ammettere di poter avere sbagliato
Tutto verde su tennistalker
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Meglio ave’ paura che buscanne.Nickognito ha scritto:Io sto cercando di convincere mia madre a non uscire per fare la spesa e mi sto incazzando, non so se faccio bene o se il rischio è minimo. Ma non mi piace
Però se esci e:
1) mantieni la distanza di sicurezza
2) non ti tocchi il viso
3) indossi la mascherina
4) tocchi il minor numero di cose possibili
5) indossi i guanti al supermercato
Quando rientri ti cambi i vestiti e disinfetti la spesa (anche in modo sommario con una spugna con del disinfettante)
Per me le possibilità di contagio sono praticamente zero.
Tra l’altro a monte di queste precauzioni che riducono il rischio non c’è la certezza di entrare in contatto con il virus.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Questo non lo so. Ma ci pensavo anch’ioJohnny Rex ha scritto:Sensazione personale, possibile che dopo avere insultato Johnson si finisca col ragionare come lui.Fantasio ha scritto:mp4/18 ha scritto:È da una settimana che continuiamo con la storiella “eh ma da domani, fra due giorni, 3 giorni, una settimana...si vedranno i risultati”
A me non pare. Io mi chiedo di sto passo dove finiremo
Aperture a yo-yo delle attività, a scacchiere, e si accetterà il rischio, a meno di non fermare davvero l'umanità per mesi.
Le tensioni sociali potrebbero divenire peggiori del virus stesso.
F.F.
Il fatto è che ad oggi in queste misure morbide l’economia si fotte lo stesso, ma al contempo la pandemia non avrà mai fine.
I trasporti pubblici aperti continuano ad essere per me la più grossa incongruenza. Così come il fatto che alcune attività commerciali, come banche, poste, tabaccherie e alcuni uffici continuino ad operare. Non credo il mondo andrà in rovina se per 2-3 settimane chiudiamo anche quel genere di servizi.
Poi dovrebbe esserci molta più vigilanza nei supermercati. È inutile far fare le file ordinati, mettere guanti e dispenser all’ingresso se poi una volta all’interno all’interno del supermercato si può girare liberi come se nulla fosse. (Ed è così fidatevi)
Pete - The King of Swing
"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
basta non fare più tamponi e risolvi il problema della crescita
Cioè decidiamoci: se si aumenterà il numero dei tamponi aumenterà il numero del contagiati in maniera matematica.
Cioè decidiamoci: se si aumenterà il numero dei tamponi aumenterà il numero del contagiati in maniera matematica.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si parla di 9000 tamponi più di ieri, quindi si potrebbe spiegare così l'incremento.
Comunque comincio a pensare che senza misure cinesi, a quanto pare, impossibili, non se ne esce.
Quantomeno non se ne esce vivi.
Comunque comincio a pensare che senza misure cinesi, a quanto pare, impossibili, non se ne esce.
Quantomeno non se ne esce vivi.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Le misure prese hanno fatto rallentare la crescita del contagio dal 25% al giorno o piu' prima al 15% poi all'8%.Fantasio ha scritto:mp4/18 ha scritto:È da una settimana che continuiamo con la storiella “eh ma da domani, fra due giorni, 3 giorni, una settimana...si vedranno i risultati”
A me non pare. Io mi chiedo di sto passo dove finiremo
Se non avessimo fatto nulla avremmo Roma e Napoli nella stessa identica situazione di Bergamo, ma non sono sicuro che ci sarebbero abbastanza camion dell'esercito per portare via le bare, ci sarebbero scenari da fosse comuni.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Perfetto.uglygeek ha scritto:Le misure prese hanno fatto rallentare la crescita del contagio dal 25% al giorno o piu' prima al 15% poi all'8%.Fantasio ha scritto:mp4/18 ha scritto:È da una settimana che continuiamo con la storiella “eh ma da domani, fra due giorni, 3 giorni, una settimana...si vedranno i risultati”
A me non pare. Io mi chiedo di sto passo dove finiremo
Se non avessimo fatto nulla avremmo Roma e Napoli nella stessa identica situazione di Bergamo, ma non sono sicuro che ci sarebbero abbastanza camion dell'esercito per portare via le bare, ci sarebbero scenari da fosse comuni.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Chiaro e illuminnate. Lavate anche la spesa col disinfettante? (cazzo, siete più avanti di me allora)..NNick87 ha scritto:Meglio ave’ paura che buscanne.Nickognito ha scritto:Io sto cercando di convincere mia madre a non uscire per fare la spesa e mi sto incazzando, non so se faccio bene o se il rischio è minimo. Ma non mi piace
Però se esci e:
1) mantieni la distanza di sicurezza
2) non ti tocchi il viso
3) indossi la mascherina
4) tocchi il minor numero di cose possibili
5) indossi i guanti al supermercato
Quando rientri ti cambi i vestiti e disinfetti la spesa (anche in modo sommario con una spugna con del disinfettante)
Per me le possibilità di contagio sono praticamente zero.
Tra l’altro a monte di queste precauzioni che riducono il rischio non c’è la certezza di entrare in contatto con il virus.
Ma per lui il Super è il peggio del peggio.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Qui ti sbagli,molti ne escono, Molti ne usciranno.chiaky ha scritto:Si parla di 9000 tamponi più di ieri, quindi si potrebbe spiegare così l'incremento.
Comunque comincio a pensare che senza misure cinesi, a quanto pare, impossibili, non se ne esce.
Quantomeno non se ne esce vivi.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
cmq dato curioso, in 2 giorni in Campania -70 terapie intensive.
O sono morti, o il tocilizumad funge bene. Oppure mettono i dati a cazzo
O sono morti, o il tocilizumad funge bene. Oppure mettono i dati a cazzo
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Una passata di alcol (finché non finisce) io la do.
I guanti continuo a ritenere servano a poco. Se con guanti infetti tocchi tutto anche quando te li togli il resto rimane infetto.
Meglio non metterli e disinfettare appena si rientra a casa, imho.
I guanti continuo a ritenere servano a poco. Se con guanti infetti tocchi tutto anche quando te li togli il resto rimane infetto.
Meglio non metterli e disinfettare appena si rientra a casa, imho.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Di Maio aveva annunciato 25 Kg di TONNELLATE di materiale Made in China in arrivo.
F.F.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Accettiamo 15000 morti al mese come minore dei mali, dunque.uglygeek ha scritto:Le misure prese hanno fatto rallentare la crescita del contagio dal 25% al giorno o piu' prima al 15% poi all'8%.Fantasio ha scritto:mp4/18 ha scritto:È da una settimana che continuiamo con la storiella “eh ma da domani, fra due giorni, 3 giorni, una settimana...si vedranno i risultati”
A me non pare. Io mi chiedo di sto passo dove finiremo
Se non avessimo fatto nulla avremmo Roma e Napoli nella stessa identica situazione di Bergamo, ma non sono sicuro che ci sarebbero abbastanza camion dell'esercito per portare via le bare, ci sarebbero scenari da fosse comuni.
Ugly, guarda che non critico le tue opinioni, Constato solamente. Con questo trend non vedo numeri minori.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
cito chiaky ma potrei farlo con tanti altri qui che, di giorno in giorno, richiedono misure sempre più restrittive. La Cina dispone anche di sistemi di riconoscimento facciale e può tracciare gli spostamenti dei cittadini. Cosa dicevano i complottisti riguardo la progressiva introduzione di sistemi di controllo da vera dittatura?chiaky ha scritto:Si parla di 9000 tamponi più di ieri, quindi si potrebbe spiegare così l'incremento.
Comunque comincio a pensare che senza misure cinesi, a quanto pare, impossibili, non se ne esce.
Quantomeno non se ne esce vivi.
Non occorrerà introdurre chip sottocutanei, basterà imporre l'uso di una app, come già avviene in Cina
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Mah, ovviamente il non se ne esce vivi era volutamente drammatizzato.Johnny Rex ha scritto:Qui ti sbagli,molti ne escono, Molti ne usciranno.chiaky ha scritto:Si parla di 9000 tamponi più di ieri, quindi si potrebbe spiegare così l'incremento.
Comunque comincio a pensare che senza misure cinesi, a quanto pare, impossibili, non se ne esce.
Quantomeno non se ne esce vivi.
F.F.
Ma lo scenario di poter avere il virus in circolo nel paese in modo piuttosto massiccio per tutto il 2020 non mi pare peregrino. Ed è uno scenario che a me pare catastrofico, sul conto dei morti, sulle restrizioni della libertà di noi tutti e su un economia che collasserebbe completamente.
Forse ci vorrebbe il coraggio di cinesizzare la Lombardia per almeno un mese o due e di vedere se altrove le restrizioni attuali, più blande, possono funzionare per poi allentare la briglia.
Un altro mese e mezzo come ora nelle altre regioni, potrebbe quasi risolvere, in Lombardia mi sa di no.
Ultima modifica di chiaky il gio mar 26, 2020 8:11 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma sarà una cosa lentissima, non so cosa ci si aspettasse.mp4/18 ha scritto:È da una settimana che continuiamo con la storiella “eh ma da domani, fra due giorni, 3 giorni, una settimana...si vedranno i risultati”
A me non pare. Io mi chiedo di sto passo dove finiremo
Per fare una analisi terra terra prendiamo l'esempio della Cina. Togliendo quel paio di giorni dove hanno avuto 20000 casi probabilmente da spalmare(15000+5000) dopo 18 giorni dal loro picco di nuovi casi (3884) avevano ancora sui 1000 casi.
Loro hanno avuto dei picchi molto più bassi rispetto a quelli che stiamo avendo in Europa (l'Usa non ne parliamo neanche) e hanno chiuso davvero tutto.
Son passati 17 giorni, hanno messo il 3 aprile come paletto, ma si sapeva di partenza che ci sarebbe voluto almeno un mese e mezzo, in scenari altamente ottimistici.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Lo statistico della pagina Covid dati e analisi mi ha convinto che una drastica diminuzione dei morti sarà possibile solo 26 giorni dopo il lock down.Johnny Rex ha scritto:Accettiamo 15000 morti al mese come minore dei mali, dunque.uglygeek ha scritto:Le misure prese hanno fatto rallentare la crescita del contagio dal 25% al giorno o piu' prima al 15% poi all'8%.Fantasio ha scritto:
Se non avessimo fatto nulla avremmo Roma e Napoli nella stessa identica situazione di Bergamo, ma non sono sicuro che ci sarebbero abbastanza camion dell'esercito per portare via le bare, ci sarebbero scenari da fosse comuni.
Ugly, guarda che non critico le tue opinioni, Constato solamente. Con questo trend non vedo numeri minori.
F.F.
Non mi ricordo come
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Già.ThePiper ha scritto:Ma sarà una cosa lentissima, non so cosa ci si aspettasse.mp4/18 ha scritto:È da una settimana che continuiamo con la storiella “eh ma da domani, fra due giorni, 3 giorni, una settimana...si vedranno i risultati”
A me non pare. Io mi chiedo di sto passo dove finiremo
Per fare una analisi terra terra prendiamo l'esempio della Cina. Togliendo quel paio di giorni dove hanno avuto 20000 casi probabilmente da spalmare(15000+5000) dopo 18 giorni dal loro picco di nuovi casi (3884) avevano ancora sui 1000 casi.
Loro hanno avuto dei picchi molto più bassi rispetto a quelli che stiamo avendo in Europa (l'Usa non ne parliamo neanche) e hanno chiuso davvero tutto.
Son passati 17 giorni, hanno messo il 3 aprile come paletto, ma si sapeva di partenza che ci sarebbe voluto almeno un mese e mezzo, in scenari altamente ottimistici.
Chiudere la Lombardia all'inizio era la soluzione migliore.
Adesso che il virus è diffuso in tutta la penisola è troppo tardi.
E chiudere totalmente tutta l'Italia sul modello Wuhan sappiamo bene non sia possibile.
Ormai non ci sono molte alternative.