Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Per me il problema non e' dare ascolto ai virologi o agli economisti o industriali.
Semplicemente (ovviamente non se arriva un vaccino a luglio), a livello economico un severe lockdown molto precoce e prolungato avrebbe, a lungo termine, limitato i danni anche a livello economico.
Tutti quelli che dicono 'non si puo' bloccare', vi hanno mai fatto vedere i conti di quanto si perde a non bloccare (cioe' bloccando meno ma molto piu a lungo?). A me no.
Purtroppo siamo incapaci di risparmiare 4 mesi. Non ci vorrebbe molto, e' evidente a chiunque che possiamo stare benissimo 4 mesi senza fare nulla chiusi in casa, solo mangiando, bevendo e dormendo. E' evidente a tutti che il costo di una vita del genere e' minimo. E' evidente che la cosa funzionerebbe se tutto fosse congelato, in gran parte, molto ridotto e se, giusto per 4 mesi, eh, dividessimo tutto. Tutto, dico, tutto. Se guadagno 3mila euro al mese ne pago in tasse 8mila in quei 4 mesi , se ne guadagno 20mila ne pago 76 mila, in quei 4 mesi. Tutti. Semplicemente sopravviviamo e poi ripartiamo.
Viviamo tutti col minimo, lo stato prende tutto e distribuisce, per 4 mesi, va via il virus, non muore nessuno, poi si riparte esattamente come prima, unica differenza che pr quei 4 mesi tutti consumiamo le stesse cose, quasi nulla.
Ma questo non ci piace, vogliamo aprire le nostre attivita', vogliamo consumare anche adesso, vogliamo i nostri privilegi anche adesso. E allora ci fottiamo da soli.
A me nessuno chiede soldi, a me si chiede di rischiare la pelle. A tutti, non a me.
Ma nessuno chiede il contrario, nessuno chiede che lo stato prenda i loro soldi. Lo facessimo, tutti, saremmo a posto. Ma non lo facciamo, e lo stato non ci puo' obbligare o facciamo la rivoluzione.
Ovviamente qualcuno dovrebbe lavorare e rischiare comunque, in diversi. Ma si chiedeva a tutti di fare il militare, si potra' chiedere 4 mesi a tutti di lavorare gratis, chi deve perche' fa un lavoro necessario?
Semplicemente (ovviamente non se arriva un vaccino a luglio), a livello economico un severe lockdown molto precoce e prolungato avrebbe, a lungo termine, limitato i danni anche a livello economico.
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Purtroppo siamo incapaci di risparmiare 4 mesi. Non ci vorrebbe molto, e' evidente a chiunque che possiamo stare benissimo 4 mesi senza fare nulla chiusi in casa, solo mangiando, bevendo e dormendo. E' evidente a tutti che il costo di una vita del genere e' minimo. E' evidente che la cosa funzionerebbe se tutto fosse congelato, in gran parte, molto ridotto e se, giusto per 4 mesi, eh, dividessimo tutto. Tutto, dico, tutto. Se guadagno 3mila euro al mese ne pago in tasse 8mila in quei 4 mesi , se ne guadagno 20mila ne pago 76 mila, in quei 4 mesi. Tutti. Semplicemente sopravviviamo e poi ripartiamo.
Viviamo tutti col minimo, lo stato prende tutto e distribuisce, per 4 mesi, va via il virus, non muore nessuno, poi si riparte esattamente come prima, unica differenza che pr quei 4 mesi tutti consumiamo le stesse cose, quasi nulla.
Ma questo non ci piace, vogliamo aprire le nostre attivita', vogliamo consumare anche adesso, vogliamo i nostri privilegi anche adesso. E allora ci fottiamo da soli.
A me nessuno chiede soldi, a me si chiede di rischiare la pelle. A tutti, non a me.
Ma nessuno chiede il contrario, nessuno chiede che lo stato prenda i loro soldi. Lo facessimo, tutti, saremmo a posto. Ma non lo facciamo, e lo stato non ci puo' obbligare o facciamo la rivoluzione.
Ovviamente qualcuno dovrebbe lavorare e rischiare comunque, in diversi. Ma si chiedeva a tutti di fare il militare, si potra' chiedere 4 mesi a tutti di lavorare gratis, chi deve perche' fa un lavoro necessario?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Dal soviet di Praga è tutto ( Non era un critica al senso del post eh )
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ok, ma se mi ammalo dove lo trovo il Ruxolitinib?laplaz ha scritto:https://www.bergamonews.it/2020/04/28/a ... le/369036/
Spiegazione molto approfondita di come agisce il virus.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In ospedaleNickognito ha scritto:ok, ma se mi ammalo dove lo trovo il Ruxolitinib?laplaz ha scritto:https://www.bergamonews.it/2020/04/28/a ... le/369036/
Spiegazione molto approfondita di come agisce il virus.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Per quello che può valere la mia opinione, personalmente condivido - a grandi linee - la scelta del nostro governo: aperture progressive con possibili stop and go in aree circoscritte.chiaky ha scritto:
Ho letto lo studio presentato su Repubblica mi pare...quello che dice che con lock down tempo due mesi e l'epidemia sparisce, con apertura attenta si arriva a dicembre e senza alcuna attenzione si va avanti ad libitum. In teoria la cosa più saggia sarebbe bloccare tutto per altri due mesi e poi tornare a riveder le stelle. Vuoi mette, altri due mesetti al massimo e del corona non se ne parla più? Però per l'economia non è possibile bloccare tutto per un totale di 4 mesi, tanto più che avremmo mezza italia e forse più sul lastrico. Dunque il Governo opta per la seconda ipotesi, sperano di limitare i morti e i danni all'economia, pensando di debellare tutto per dicembre. Probabilmente è una scelta giusta, che però si scontra col fatto che la massima attenzione non permette a una buona parte dei lavori di svolgere la loro attività in maniera consona e quindi li farà fallire egualmente. E poi c'è sempre il problema che avremo sto virus tra i piedi ancora per almeno 8-9 mesi. Una eternità.
Certo, è tutto maledettamente complicato.
Le attività che rimangono ferme vanno adeguatamente sostenute, e questo si può fare solo se riparte la produzione in quelle in cui si possono adottare misure più stringenti di sicurezza. Impossibile tenere fermo il paese altri 2 mesi.
Tuttavia, occorre assolutamente applicare un "contact tracing" molto aggressivo - come suggerito dallo studio che citi.
Inoltre, condivido le riserve del professor Crisanti sulle modalità delle riaperture decise dal governo:
https://www.adnkronos.com/salute/sanita ... refresh_ce
Il metodo alternativo - risponde Crisanti - era aprire in un primo gruppo di regioni, con situazioni differenti a livello epidemiologico e sociale e con diverse capacità di risposta, per capire quale dinamica si sarebbe innescata. In questo modo avremmo potuto testare la capacità di reazione, differenziare e gradualmente aprire tutto il resto".
Ovviamente, il tempo per fare tutte queste cose scarseggia, e - come ha detto Angela Merkel della situazione tedesca - "camminiamo su un sottile strato di ghiaccio".
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma se serve a non far diventare gravi i casi se lo prendi prima e in ospedale ci vai quando sei gia' grave...laplaz ha scritto:In ospedaleNickognito ha scritto:ok, ma se mi ammalo dove lo trovo il Ruxolitinib?laplaz ha scritto:https://www.bergamonews.it/2020/04/28/a ... le/369036/
Spiegazione molto approfondita di come agisce il virus.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
1) Giusto il discorso di Nick, ma chiaramente allora vanno bloccate tutte le tasse, gli affitti , i mutui, le bollette per i 4 o 5 mesi necessari. Non che io non guadagno ma però devo pagare 2000 euro per il locale.
2) Nick ha una paura di prendere sto covid assolutamente fottuta. Mai visto nessuno così impaurito
3) Il Governo ha iniziato il lock down con 1.700 contagiati al giorno e riapre con 2.200 + al giorno. E' evidente che entro poche settimane ci ritroveremo con contagi raddoppiati a meno che sto virus non stia perdendo di forza.
Auguri a tutti.
2) Nick ha una paura di prendere sto covid assolutamente fottuta. Mai visto nessuno così impaurito
3) Il Governo ha iniziato il lock down con 1.700 contagiati al giorno e riapre con 2.200 + al giorno. E' evidente che entro poche settimane ci ritroveremo con contagi raddoppiati a meno che sto virus non stia perdendo di forza.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
E' stato da poco inserito come farmaco utilizzabile per il Covid: https://www.osservatoriomalattierare.it ... ssionevoleNickognito ha scritto:Ma se serve a non far diventare gravi i casi se lo prendi prima e in ospedale ci vai quando sei gia' grave...laplaz ha scritto:In ospedaleNickognito ha scritto:
ok, ma se mi ammalo dove lo trovo il Ruxolitinib?
Fino a pochi giorni fa per cure in casa prescrivevano il Plaquenil.
Ultima modifica di laplaz il mar apr 28, 2020 3:14 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
https://dir.indiamart.com/impcat/ruxolitinib.htmlNickognito ha scritto:Ma se serve a non far diventare gravi i casi se lo prendi prima e in ospedale ci vai quando sei gia' grave...laplaz ha scritto:In ospedaleNickognito ha scritto:
ok, ma se mi ammalo dove lo trovo il Ruxolitinib?
i prezzi saranno in rupie, è costoso?
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
stefano61 ha scritto:Per quello che può valere la mia opinione, personalmente condivido - a grandi linee - la scelta del nostro governo: aperture progressive con possibili stop and go in aree circoscritte.chiaky ha scritto:
Ho letto lo studio presentato su Repubblica mi pare...quello che dice che con lock down tempo due mesi e l'epidemia sparisce, con apertura attenta si arriva a dicembre e senza alcuna attenzione si va avanti ad libitum. In teoria la cosa più saggia sarebbe bloccare tutto per altri due mesi e poi tornare a riveder le stelle. Vuoi mette, altri due mesetti al massimo e del corona non se ne parla più? Però per l'economia non è possibile bloccare tutto per un totale di 4 mesi, tanto più che avremmo mezza italia e forse più sul lastrico. Dunque il Governo opta per la seconda ipotesi, sperano di limitare i morti e i danni all'economia, pensando di debellare tutto per dicembre. Probabilmente è una scelta giusta, che però si scontra col fatto che la massima attenzione non permette a una buona parte dei lavori di svolgere la loro attività in maniera consona e quindi li farà fallire egualmente. E poi c'è sempre il problema che avremo sto virus tra i piedi ancora per almeno 8-9 mesi. Una eternità.
Certo, è tutto maledettamente complicato.
Le attività che rimangono ferme vanno adeguatamente sostenute, e questo si può fare solo se riparte la produzione in quelle in cui si possono adottare misure più stringenti di sicurezza. Impossibile tenere fermo il paese altri 2 mesi.
Tuttavia, occorre assolutamente applicare un "contact tracing" molto aggressivo - come suggerito dallo studio che citi.
Inoltre, condivido le riserve del professor Crisanti sulle modalità delle riaperture decise dal governo:
https://www.adnkronos.com/salute/sanita ... refresh_ce
Il metodo alternativo - risponde Crisanti - era aprire in un primo gruppo di regioni, con situazioni differenti a livello epidemiologico e sociale e con diverse capacità di risposta, per capire quale dinamica si sarebbe innescata. In questo modo avremmo potuto testare la capacità di reazione, differenziare e gradualmente aprire tutto il resto".
Ovviamente, il tempo per fare tutte queste cose scarseggia, e - come ha detto Angela Merkel della situazione tedesca - "camminiamo su un sottile strato di ghiaccio".
Mah, probabilmente la cosa più saggia sarebbe stata tenere chiusa la lombardia e magari anche il piemonte fino a data da destinarsi e allentare il resto. Ormai non è stato fatto. Per me è un errore ma tant'è. E' che la Lombardia, evidentemente, non si può lasciar ferma così a lungo. Fosse stata una regione del sud con le pezze al culo non si sarebbero fatti problemi.
Magari giustamente, magari no. Non voglio giudicare.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Continuando a prendere uno stipendio, sì.Nickognito ha scritto:e' evidente a chiunque che possiamo stare benissimo 4 mesi senza fare nulla chiusi in casa, solo mangiando, bevendo e dormendo.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma senza dire quanto peso hanno le morti rispetto alle conseguenze del lockdown, è una ovvieta (anche se spesso ignorata). D'altronde non spendiamo infinite risorse per la sanità, per la sicurezza dei mezzi e sul lavoro, sulla prevenzione e così via. La stessa cosa col Covid, il numero dei morti non è l'unico criterio da considerare.stefano61 ha scritto: A centrare il cuore del problema è stato, con la solita onestà intellettuale, il presidente del Parlamento ed ex ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, secondo il quale «è assolutamente sbagliato subordinare tutto alla salvaguardia della vita umana» poiché il valore principale ancorato nella Costituzione tedesca è la «dignità delle persone», definita «intoccabile». E questo, secondo Schaeuble, «non esclude che dobbiamo morire». In ogni caso, in quella che è apparsa come una critica indiretta alla cancelliera, il presidente del Bundestag ha ammonito a «non lasciare le decisioni interamente nelle mani dei virologi», ma di «tenere conto di tutte le implicazioni economiche, sociali e psicologiche».
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
I conti sono stati fatti, invece: le perdite di Pil per ogni settimana di lockdown sono state calcolate.Nickognito ha scritto:
Tutti quelli che dicono 'non si puo' bloccare', vi hanno mai fatto vedere i conti di quanto si perde a non bloccare (cioe' bloccando meno ma molto piu a lungo?). A me no.
Purtroppo siamo incapaci di risparmiare 4 mesi. Non ci vorrebbe molto, e' evidente a chiunque che possiamo stare benissimo 4 mesi senza fare nulla chiusi in casa, solo mangiando, bevendo e dormendo. E' evidente a tutti che il costo di una vita del genere e' minimo. E' evidente che la cosa funzionerebbe se tutto fosse congelato, in gran parte, molto ridotto e se, giusto per 4 mesi, eh, dividessimo tutto. Tutto, dico, tutto. Se guadagno 3mila euro al mese ne pago in tasse 8mila in quei 4 mesi , se ne guadagno 20mila ne pago 76 mila, in quei 4 mesi. Tutti. Semplicemente sopravviviamo e poi ripartiamo.
Viviamo tutti col minimo, lo stato prende tutto e distribuisce, per 4 mesi, va via il virus, non muore nessuno, poi si riparte esattamente come prima, unica differenza che pr quei 4 mesi tutti consumiamo le stesse cose, quasi nulla.
Tu sei fissato con i risparmi, ma qui il problema principale è la produzione. Non è che puoi uccidere il tessuto produttivo del paese. Lo Stato vive anch' esso del gettito fiscale: se nessuno produce, lo Stato - soprattutto se ha già un debito elevatissimo come il nostro - va in bancarotta.
Le imprese, se le tieni ferme a oltranza, non ripartono più per mancanza di liquidità. E, tra l' altro, se gli altri Paesi fanno ripartire molto prima le loro, si perdono decisive quote di mercato.
I tuoi calcoli non convincono nessuno per la semplice ragione che sono sballati
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ombra84 ha scritto:Dal soviet di Praga è tutto ( Non era un critica al senso del post eh )
Comunque la gente dovrebbe accettare il fatto che i turisti sono odiati. I turisti sono odiati ovunque. In questi tempi la gente si dispiace di tutti, ristoratori, chi produce vino, artisti, baristi, chi vende vestiti, chi fa artigianato, librai.
Nessuno si dispiace per il turismo, solo chi ci lavora o conosce persone che ci lavorano o pensa all'economia in generale.
I luoghi turistici si accorgono sempre di piu' che il turismo e' come una sorta di prostituzione, rovini il posto in cui vivi per fare soldi. Questo e', nei luoghi di maggiore turismo (non ovunque).
Praga in qualche modo sta reagendo (via i carrozzoni dove pedali e bevi birra, via i baracconi con le salsicce in piazza, in teoria si scoraggia il turismo per donne e alcol e di due giorni e incoraggi quello in cui stai piu' a lungo e vivi la citta'. Ma ovviamente non sara' quasi possibile farlo.
Che cosa si debba o possa fare e' soggettivo. Rimane il fatto che il turismo e' il settore che, fra la gente, almeno qui ha meno empatia. E io (che ci ho lavorato molti anni), condivido.
Per me la qualita' della vita in una citta' come questa senza turisti (ma ovviamente bella) rispetto a quella con turisti e' diversa come tra avere una Ferrari o una Panda, ecco.
Poi i singoli turisti mi fanno anche simpatia, mi manca accoglierli, devo dire. Ma tornerei a lavorare nel turismo solo per mancanza di altre opportunita' (dico in zone molto turistiche, in altre lo farei molto volentieri)
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma piantala. Non vedi che non lo ritiene necessario?Alga ha scritto:Continuando a prendere uno stipendio, sì.Nickognito ha scritto:e' evidente a chiunque che possiamo stare benissimo 4 mesi senza fare nulla chiusi in casa, solo mangiando, bevendo e dormendo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
chiaky ha scritto:Ma piantala. Non vedi che non lo ritiene necessario?Alga ha scritto:Continuando a prendere uno stipendio, sì.Nickognito ha scritto:e' evidente a chiunque che possiamo stare benissimo 4 mesi senza fare nulla chiusi in casa, solo mangiando, bevendo e dormendo.
Nickognito vive di aria e post.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Sì insomma però direi che la vita umana è la cosa più importante da salvaguardare, poi ci sono anche le altre. Sono daccordo sul non lasciare le decisioni interamente in mano ai virologi, ma mi pare che non lo si stia facendo.sacco ha scritto:Ma senza dire quanto peso hanno le morti rispetto alle conseguenze del lockdown, è una ovvieta (anche se spesso ignorata). D'altronde non spendiamo infinite risorse per la sanità, per la sicurezza dei mezzi e sul lavoro, sulla prevenzione e così via. La stessa cosa col Covid, il numero dei morti non è l'unico criterio da considerare.stefano61 ha scritto: A centrare il cuore del problema è stato, con la solita onestà intellettuale, il presidente del Parlamento ed ex ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, secondo il quale «è assolutamente sbagliato subordinare tutto alla salvaguardia della vita umana» poiché il valore principale ancorato nella Costituzione tedesca è la «dignità delle persone», definita «intoccabile». E questo, secondo Schaeuble, «non esclude che dobbiamo morire». In ogni caso, in quella che è apparsa come una critica indiretta alla cancelliera, il presidente del Bundestag ha ammonito a «non lasciare le decisioni interamente nelle mani dei virologi», ma di «tenere conto di tutte le implicazioni economiche, sociali e psicologiche».
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
a proposito di post qua stiamo arrivando a pag. 300, il topicovid
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma anche io odio i turisti. Il turismo di massa è una aberrazione. Però è anche la maggior fonte di guadagno del mondo. E' odioso anche stare 8 ore al giorno a produrre laminati plastici o a stasare tombini pieni di merda, ma chiamasi lavoro e indotto. Non ci fosse bisogno di dare soldi in cambio di prodotti e beni di prima necessità e si potesse tornare al baratto sarei il primo che starebbe volentieri senza lavorare.Nickognito ha scritto:Ombra84 ha scritto:Dal soviet di Praga è tutto ( Non era un critica al senso del post eh )
Comunque la gente dovrebbe accettare il fatto che i turisti sono odiati. I turisti sono odiati ovunque. In questi tempi la gente si dispiace di tutti, ristoratori, chi produce vino, artisti, baristi, chi vende vestiti, chi fa artigianato, librai.
Nessuno si dispiace per il turismo, solo chi ci lavora o conosce persone che ci lavorano o pensa all'economia in generale.
I luoghi turistici si accorgono sempre di piu' che il turismo e' come una sorta di prostituzione, rovini il posto in cui vivi per fare soldi. Questo e', nei luoghi di maggiore turismo (non ovunque).
Praga in qualche modo sta reagendo (via i carrozzoni dove pedali e bevi birra, via i baracconi con le salsicce in piazza, in teoria si scoraggia il turismo per donne e alcol e di due giorni e incoraggi quello in cui stai piu' a lungo e vivi la citta'. Ma ovviamente non sara' quasi possibile farlo.
Che cosa si debba o possa fare e' soggettivo. Rimane il fatto che il turismo e' il settore che, fra la gente, almeno qui ha meno empatia. E io (che ci ho lavorato molti anni), condivido.
Per me la qualita' della vita in una citta' come questa senza turisti (ma ovviamente bella) rispetto a quella con turisti e' diversa come tra avere una Ferrari o una Panda, ecco.
Poi i singoli turisti mi fanno anche simpatia, mi manca accoglierli, devo dire. Ma tornerei a lavorare nel turismo solo per mancanza di altre opportunita' (dico in zone molto turistiche, in altre lo farei molto volentieri)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Andate a dirlo alla Sardegna che odiano i turisti
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
2)No, non particolarmente. Diciamo che ritengo il mio contagio poco probabile (mi contagio poco spesso), ma una forma grave assai probabile rispetto alla mia eta' (il mio sistema immunitario ha dei problemi, ho avuto in passato reazioni autoimmuni)chiaky ha scritto:1) Giusto il discorso di Nick, ma chiaramente allora vanno bloccate tutte le tasse, gli affitti , i mutui, le bollette per i 4 o 5 mesi necessari. Non che io non guadagno ma però devo pagare 2000 euro per il locale.
2) Nick ha una paura di prendere sto covid assolutamente fottuta. Mai visto nessuno così impaurito
3) Il Governo ha iniziato il lock down con 1.700 contagiati al giorno e riapre con 2.200 + al giorno. E' evidente che entro poche settimane ci ritroveremo con contagi raddoppiati a meno che sto virus non stia perdendo di forza.
Auguri a tutti.
3)eh, purtroppo si. Almeno qui adesso siamo sotto i 50 al giorno.
1)Blocchi tutto, ma non solo, assurdamente, gli affitti, nemmeno i supermercati devono guadagnare. Chi deve lavorare lavora, nessuno spende nulla, lo stato fa arrivare a casa pacchetti cibo, luce, acqua, gas e internet (entro certi consumi standard)
Quale sarebbe il problema? Nessuno, zero. se lo fai per 40 anni e' una vita di merda, se lo fai 4 mesi no.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ok, magari preferisco fare il cam boy che stasare tombini. Pero' il primo, o il turismo a Firenze o Praga, e' prostituzione, il secondo nochiaky ha scritto: E' odioso anche stare 8 ore al giorno a produrre laminati plastici o a stasare tombini pieni di merda, ma chiamasi lavoro e indotto.
E io mi ci sono prostituito per anni.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Certo, infatti non stavo sostenendo una o l'altra particolare soluzione, ci sono tante variabili da considerare. Dicevo solo che l'obiettivo non può essere solamente minimizzare i morti senza considerare tutto il resto.laplaz ha scritto:Sì insomma però direi che la vita umana è la cosa più importante da salvaguardare, poi ci sono anche le altre. Sono daccordo sul non lasciare le decisioni interamente in mano ai virologi, ma mi pare che non lo si stia facendo.sacco ha scritto:Ma senza dire quanto peso hanno le morti rispetto alle conseguenze del lockdown, è una ovvieta (anche se spesso ignorata). D'altronde non spendiamo infinite risorse per la sanità, per la sicurezza dei mezzi e sul lavoro, sulla prevenzione e così via. La stessa cosa col Covid, il numero dei morti non è l'unico criterio da considerare.stefano61 ha scritto: A centrare il cuore del problema è stato, con la solita onestà intellettuale, il presidente del Parlamento ed ex ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, secondo il quale «è assolutamente sbagliato subordinare tutto alla salvaguardia della vita umana» poiché il valore principale ancorato nella Costituzione tedesca è la «dignità delle persone», definita «intoccabile». E questo, secondo Schaeuble, «non esclude che dobbiamo morire». In ogni caso, in quella che è apparsa come una critica indiretta alla cancelliera, il presidente del Bundestag ha ammonito a «non lasciare le decisioni interamente nelle mani dei virologi», ma di «tenere conto di tutte le implicazioni economiche, sociali e psicologiche».
Anche perchè potremmo salvare migliaia di vite all'anno se si smettesse di uscire in macchina se non per ragioni indispensabili, ma credo che nessuno sarebbe d'accordo, giustamente. Oppure obbligare a mangiare sano e vietare alcool, tabacco
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma sai, la prostituzione è il lavoro più antico del mondo e il più remunerativo...quindi..Nickognito ha scritto:Ok, magari preferisco fare il cam boy che stasare tombini. Pero' il primo, o il turismo a Firenze o Praga, e' prostituzione, il secondo nochiaky ha scritto: E' odioso anche stare 8 ore al giorno a produrre laminati plastici o a stasare tombini pieni di merda, ma chiamasi lavoro e indotto.
E io mi ci sono prostituito per anni.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Abbiamo le regioni più colpite che coincidono con quelle che trainano il Pil del Paese. Questo è ovviamente un guaio gigantesco.chiaky ha scritto:
E' che la Lombardia, evidentemente, non si può lasciar ferma così a lungo. Fosse stata una regione del sud con le pezze al culo non si sarebbero fatti problemi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
A me il discorso di Schauble convince, tanto più che viene da un soggetto di 77 anni più a rischio degli altri.
Ed anche perchè è una necessità, non potremo ad infinitum rimanere rinchiusi a Seattle, Firenze, Salò o Praga .
Già interi settori di attività non riapriranno o spariranno, calerà notevolmente anche la natalità per seconda metà di quest'anno inizio 2021 (società ancora più vecchia, e avanti così) ..
Per me ,lo ripeto, è assurdo ritenere l'Italia un blocco unico tipo Belgio e Olanda. Evidentemente, si ritiene che il resto della Nazione non basti a supportare Lombardia e Piemonte, che vi devo dire. E allora se ne terrà conto in futuro .
D'altro canto non si può neanche scaricare come si è fatto il peso delle varie fasi tutto sui cittadini.
La Burocrazia prima ha fatto morire letteralmente medici e pazienti senza distribuire il materiale sanitario, poi le imprese non erogando fondi necessari perchè vogliono il beneplacito della UE.
Questo è inaccettabile, al di là della situazione in sè.
F.F.
Ed anche perchè è una necessità, non potremo ad infinitum rimanere rinchiusi a Seattle, Firenze, Salò o Praga .
Già interi settori di attività non riapriranno o spariranno, calerà notevolmente anche la natalità per seconda metà di quest'anno inizio 2021 (società ancora più vecchia, e avanti così) ..
Per me ,lo ripeto, è assurdo ritenere l'Italia un blocco unico tipo Belgio e Olanda. Evidentemente, si ritiene che il resto della Nazione non basti a supportare Lombardia e Piemonte, che vi devo dire. E allora se ne terrà conto in futuro .
D'altro canto non si può neanche scaricare come si è fatto il peso delle varie fasi tutto sui cittadini.
La Burocrazia prima ha fatto morire letteralmente medici e pazienti senza distribuire il materiale sanitario, poi le imprese non erogando fondi necessari perchè vogliono il beneplacito della UE.
Questo è inaccettabile, al di là della situazione in sè.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Per quanto riguarda l'individuazione dei casi lievi, si insiste poco su un sintomo importante come la perdita di gusto e olfatto, che è abbastanza caratteristico perchè non accompagnato da forte raffreddore (che altrimenti lo causerebbe).
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
E come le prostitute cambiano cliente anche le persone cambiano idea sul turismo.Nickognito ha scritto: Nessuno si dispiace per il turismo, solo chi ci lavora o conosce persone che ci lavorano o pensa all'economia in generale.
I luoghi turistici si accorgono sempre di piu' che il turismo e' come una sorta di prostituzione, rovini il posto in cui vivi per fare soldi. Questo e', nei luoghi di maggiore turismo (non ovunque).
Due mesi fa a il turismo per Venezia era una maledizione, oggi invece lo rimpiangono.
da Repubblica
Nemmeno i vecchi ricordavano più i rumori di Venezia. Quello dell’acqua che sbatte nei rii. Il vento che bussa ai giardini segreti dei palazzi. Prima solo gabbiani e colombi: adesso tra i canali fermi si sentono anche le cince. Il silenzio assoluto erano invece i turisti. Un fragore indistinto, che aveva tappato gli orecchi di tutti. «Finalmente – dice Arrigo Cipriani – rivedo quanto sia vasta questa città. Il bacino di San Marco, i ponti degli Schiavoni: prima sembravano stretti, ora rivelano la loro ampiezza. Il problema però non è il vuoto: finita la pandemia, sarà restituire a Venezia l’anima originaria». Il patron dell’Harry’s Bar compie 88 anni e parla nel suo ristorante deserto. Simbolo della città, dal 1931 aveva sospeso il servizio solo tra il 1943 e il ‘45, requisito dai fascisti, e nel primo giorno dell’alluvione del 1966. «A metà marzo – dice Cipriani – ho chiuso invece la porta senza sapere quando la riaprirò. Se le condizioni per la sicurezza non cambiano, un locale che ambisce alla cultura dello stile non può ricominciare. Senza lavoro, incombe una crisi sociale che l’uomo non ha mai conosciuto».
Venezia è il campo base di chi vuole vedere e capire il mondo. Qui la catastrofe non è cominciata con il coronavirus. La notte del 12 novembre è stata sommersa dall’acqua alta. Le maree da record sono durate due settimane. Da sei mesi la paura, dell’acqua e del virus, ha azzerato i turisti. Chiusi musei, chiese, teatri, alberghi, ristoranti e negozi. Calli e campi sono vuoti. Murati in casa gli abitanti, ridotti da 180 mila e meno di 52 mila. «La tragedia di Venezia – dice Giovanni Pelizzato, terza generazione di librai alla Toletta – oggi è questa. Negli altri luoghi del mondo la gente non esce, ma c’è. Qui invece non c’è più: se togli i turisti, rimangono le pietre. Il contagio rivela l’orrore di un modello fallito. In mano agli estranei la città scoppia, ma senza di loro è priva di energie proprie e non sa come rinascere».
In laguna tutti mangiano grazie al turismo internazionale. Prima della mareggiata e del virus l’assalto era tale che per non soffocare si ipotizzavano numero chiuso, biglietto e prenotazione. Adesso l’incubo è invece chiudere per assenza di arrivi. Già perso oltre un miliardo. «Abbiamo l’ultima occasione – dice Saverio Pàstor, remèr e forcolaio a San Gregorio – per evitare la fine della città. A patto di ripartire dall’acqua, che non è un fastidio da allontanare. Venezia non ha repliche, resta lenta e dominata dalla natura: è il modello che può salvare la vita sulla terra». Senza turisti e senza lavoro però incombe il crac. Il buco del Comune supera i 300 milioni. Il 40 per cento delle corse dei vaporetti è a rischio. I soldi per scuole, anziani, rifiuti, manutenzione di musei e chiese non bastano più. L’acqua alta ha fatto scattare l’allarme, ma il virus suona davvero una marcia funebre. Decine di artigiani non riapriranno. «Servivo 42 ristoranti e alberghi – dice Antonio Barozzi, panettiere da quarant’anni – adesso mi resta un solo cliente. I veneziani assistono all’agonia della città. È tutto in vendita: gruppi stranieri e criminalità saranno presto i padroni dell’ex Serenissima».
Covid-19 ha imposto uno stop globale. Dopo due mesi ovunque si freme per ricominciare la vita di prima. Qui invece si teme che ciò possa accadere. Impossibile reggere l’urto sanitario di milioni di turisti ammassati sui vaporetti e nelle calli, accampati sui ponti. «Il dramma – dice Fabio Caregnato, storico venditore di frutta e verdure sulla barca al Ponte dei Pugni – è aver accettato un sistema che sta in piedi solo se è umanamente insostenibile. Tornare indietro e restituire Venezia a chi ci vive, dopo il coronavirus non è più un’opzione. È la condizione per sopravvivere. A condizione di chiarire subito le idee sulle cose da fare». I sopravvissuti, lo sanno. Le case non possono più essere alberghi clandestini e bed&breakfast sfruttati dal monopolio delle immobiliari. Il lavoro qualificato non può più essere trasferito in blocco sulla terraferma.
«Il giorno in cui Venezia ha chiuso per virus – dice Cipriani – resterà indimenticabile. Studenti, camerieri, cuochi e commessi in fuga. Questione di ore e un po’ di vita è rimasta solo a Castello, a Santa Marta e a San Giobbe. Il resto, un deserto. Quando ero bambino la città somigliava a una casa, le calli erano i corridoi e i campi i salotti. Siamo stati una comunità, si viveva ovunque e insieme. Sono gli esseri umani la leva spirituale che permette di superare gli snodi cruciali. Per la prima volta Venezia e la laguna oggi si rendono conto che i soldi non bastano: senza i loro abitanti sono al capolinea». Centinaia, in tutti i sestieri, gli annunci «cedesi attività». In rotta anche commercianti cinesi e cuochi indiani. Fermi gondolieri, motoscafi e barchini. «Chi decide – dice Pàstor – non conosce l’eccezionalità veneziana. Canali e laguna sono le nostre strade. Bloccare le barche equivale a fermare le auto nel resto del Paese. Nessuno si è sognato di farlo perché non serve a contrastare il contagio. A Venezia invece è stato chiuso anche il mare: si capisce dai dettagli quanto è necessario riunire le più complete intelligenze del pianeta per evitare che la città, abbandonata alle scosse della crisi e all’ignoranza, non superi la polmonite».
Molti, senza aspettare, si sono rimboccati le maniche. I giovani consegnano a domicilio spesa e pasti agli anziani. Giovanni Pelizzato porta personalmente i libri nelle case dei lettori. «Nove su dieci – dice – vogliono romanzi: crollata la saggistica. Sconvolti dalla paura del futuro, i veneziani si rifugiano nei sogni. Virus e spopolamento sono le due facce della stessa medaglia. Nel Seicento, dopo la peste, per non estinguersi Venezia importò persone dalla Dalmazia. Anche oggi ci salviamo se nelle case tornano i bambini, che inventano la felicità. I giovani non devono andarsene per trovare un lavoro appassionante».
La speranza è che il mondo possa ritornare a guardare la sua città più decisiva entro l’estate. Saltati eventi, festival e crociere, qui sarà passato quasi un anno dall’inizio dell’isolamento. Realistico pensare già al 2021. Venezia, dopo oltre settant’anni, rivede così gli occhi chiusi della povertà. Rimane la grande bellezza, una costante nostalgia: questa volta però, per evitare che l’epidemia cancelli anche il luogo senza il quale la civiltà dell’Occidente non ha una storia, non bastano.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Johnny Rex ha scritto:A me il discorso di Schauble convince, tanto più che viene da un soggetto di 77 anni più a rischio degli altri.
Ed anche perchè è una necessità, non potremo ad infinitum rimanere rinchiusi a Seattle, Firenze, Salò o Praga .
Già interi settori di attività non riapriranno o spariranno, calerà notevolmente anche la natalità per seconda metà di quest'anno inizio 2021 (società ancora più vecchia, e avanti così) ..
Per me ,lo ripeto, è assurdo ritenere l'Italia un blocco unico tipo Belgio e Olanda. Evidentemente, si ritiene che il resto della Nazione non basti a supportare Lombardia e Piemonte, che vi devo dire. E allora se ne terrà conto in futuro .
D'altro canto non si può neanche scaricare come si è fatto il peso delle varie fasi tutto sui cittadini.
La Burocrazia prima ha fatto morire letteralmente medici e pazienti senza distribuire il materiale sanitario, poi le imprese non erogando fondi necessari perchè vogliono il beneplacito della UE.
Questo è inaccettabile, al di là della situazione in sè.
F.F.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Fino a Pronunciata in piedi, mi pareva realistico.
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
chi lo rimpiange? Chi ci lavorava.Grass ha scritto:E come le prostitute cambiano cliente anche le persone cambiano idea sul turismo.Nickognito ha scritto: Nessuno si dispiace per il turismo, solo chi ci lavora o conosce persone che ci lavorano o pensa all'economia in generale.
I luoghi turistici si accorgono sempre di piu' che il turismo e' come una sorta di prostituzione, rovini il posto in cui vivi per fare soldi. Questo e', nei luoghi di maggiore turismo (non ovunque).
Due mesi fa a il turismo per Venezia era una maledizione, oggi invece lo rimpiangono.
E quale rimpiangono? Le grandi navi?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io non so se me ne accorgerei, non li ho molto sviliuppati, soprattutto l'olfatto. Se lo perdi completamente, magari si,sento quando la gatta fa la cacca.sacco ha scritto:Per quanto riguarda l'individuazione dei casi lievi, si insiste poco su un sintomo importante come la perdita di gusto e olfatto, che è abbastanza caratteristico perchè non accompagnato da forte raffreddore (che altrimenti lo causerebbe).
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ovviamente la linea mia è quella, ma ovviamente nel riaccendere i motori è giusto ripartire per gradi.Johnny Rex ha scritto:A me il discorso di Schauble convince, tanto più che viene da un soggetto di 77 anni più a rischio degli altri.
Ed anche perchè è una necessità, non potremo ad infinitum rimanere rinchiusi a Seattle, Firenze, Salò o Praga .
Già interi settori di attività non riapriranno o spariranno, calerà notevolmente anche la natalità per seconda metà di quest'anno inizio 2021 (società ancora più vecchia, e avanti così) ..
Per me ,lo ripeto, è assurdo ritenere l'Italia un blocco unico tipo Belgio e Olanda. Evidentemente, si ritiene che il resto della Nazione non basti a supportare Lombardia e Piemonte, che vi devo dire. E allora se ne terrà conto in futuro .
D'altro canto non si può neanche scaricare come si è fatto il peso delle varie fasi tutto sui cittadini.
La Burocrazia prima ha fatto morire letteralmente medici e pazienti senza distribuire il materiale sanitario, poi le imprese non erogando fondi necessari perchè vogliono il beneplacito della UE.
Questo è inaccettabile, al di là della situazione in sè.
F.F.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Mah a me quella di Schaeuble sembra un osservazione modesta.stefano61 ha scritto: A centrare il cuore del problema è stato, con la solita onestà intellettuale, il presidente del Parlamento ed ex ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, secondo il quale «è assolutamente sbagliato subordinare tutto alla salvaguardia della vita umana» poiché il valore principale ancorato nella Costituzione tedesca è la «dignità delle persone», definita «intoccabile». E questo, secondo Schaeuble, «non esclude che dobbiamo morire». In ogni caso, in quella che è apparsa come una critica indiretta alla cancelliera, il presidente del Bundestag ha ammonito a «non lasciare le decisioni interamente nelle mani dei virologi», ma di «tenere conto di tutte le implicazioni economiche, sociali e psicologiche».
Anche perchè è esattamente quello che è successo. Nessuno ha imposto il modello cinese.
Bisogna però chiarire qual'è il bilancio accettabile. Ad oggi parliamo di 210.000 morti (che sappiamo essere probabilmente 280.000) in 2 mesi.
Ci sta bene lasciare sul campo 1.000.000 di persone? A qualcuno sembra di si. A me non troppo considernado che in quel milioncino ci potrei finire io o peggio diverse persone a me care. Comunque se fossimo stati nelle mani di Crisanti finivamo tutti a pane e cipolle chiusi in casa per davvero. E forse con ad oggi con 10.000 morti in meno e 0 contagi
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ma infatti Schauble è come tutta la banda di vecchini che dal 10 Marzo a oggi è stata in fila tutti i cazzo di giorni al supermercato a casa non sia mai!Johnny Rex ha scritto:A me il discorso di Schauble convince, tanto più che viene da un soggetto di 77 anni più a rischio degli altri.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Invece che stare chiusi in casa in vacanza 4 mesi o lavorare gratis 4 mesi ?Ad oggi parliamo di 210.000 morti (che sappiamo essere probabilmente 280.000) in 2 mesi.
Ci sta bene lasciare sul campo 1.000.000 di persone?
Ma proprio no, io.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
La Francia ha bloccato le manifestazioni sportive fino a settembre, quindi il loro campionato di calcio e' finito.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Secondo me il severe lockdown nelle fasi iniziali è sbagliato.Nickognito ha scritto:Per me il problema non e' dare ascolto ai virologi o agli economisti o industriali.
Semplicemente (ovviamente non se arriva un vaccino a luglio), a livello economico un severe lockdown molto precoce e prolungato avrebbe, a lungo termine, limitato i danni anche a livello economico.
Tutti quelli che dicono 'non si puo' bloccare', vi hanno mai fatto vedere i conti di quanto si perde a non bloccare (cioe' bloccando meno ma molto piu a lungo?). A me no.
Purtroppo siamo incapaci di risparmiare 4 mesi. Non ci vorrebbe molto, e' evidente a chiunque che possiamo stare benissimo 4 mesi senza fare nulla chiusi in casa, solo mangiando, bevendo e dormendo. E' evidente a tutti che il costo di una vita del genere e' minimo. E' evidente che la cosa funzionerebbe se tutto fosse congelato, in gran parte, molto ridotto e se, giusto per 4 mesi, eh, dividessimo tutto. Tutto, dico, tutto. Se guadagno 3mila euro al mese ne pago in tasse 8mila in quei 4 mesi , se ne guadagno 20mila ne pago 76 mila, in quei 4 mesi. Tutti. Semplicemente sopravviviamo e poi ripartiamo.
Viviamo tutti col minimo, lo stato prende tutto e distribuisce, per 4 mesi, va via il virus, non muore nessuno, poi si riparte esattamente come prima, unica differenza che pr quei 4 mesi tutti consumiamo le stesse cose, quasi nulla.
Ma questo non ci piace, vogliamo aprire le nostre attivita', vogliamo consumare anche adesso, vogliamo i nostri privilegi anche adesso. E allora ci fottiamo da soli.
A me nessuno chiede soldi, a me si chiede di rischiare la pelle. A tutti, non a me.
Ma nessuno chiede il contrario, nessuno chiede che lo stato prenda i loro soldi. Lo facessimo, tutti, saremmo a posto. Ma non lo facciamo, e lo stato non ci puo' obbligare o facciamo la rivoluzione.
Ovviamente qualcuno dovrebbe lavorare e rischiare comunque, in diversi. Ma si chiedeva a tutti di fare il militare, si potra' chiedere 4 mesi a tutti di lavorare gratis, chi deve perche' fa un lavoro necessario?
Una volta che un epidemia è partita è necessario, prima no.
La danza attorno all’R1 o la fai arrivandoci dall’alto, caso dell’Italia, o dal basso sarebbe stato il caso dell’Italia se ad inizi febbraio avesse optato per un lockdown soft.
Questo come monito per il il futuro.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Il mio amico che sta in Svezia ha detto che il Governo ha chiesto di non diffondere i dati del contagio nelle RSA
https://www.svd.se/sekretess-styr-info- ... y1orfNlA1I
https://www.svd.se/sekretess-styr-info- ... y1orfNlA1I
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.