Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Dopo le repliche che sono arrivate alle sue parole, pare che Zangrillo abbia un po' corretto il tiro:
«Mi viene chiesto di non fuorviare gli italiani? Sono d’accordo, il nostro dovere è proprio non fuorviarli, per questo ho detto, e confermo, che il virus clinicamente non esiste più. Gli italiani meritano di sapere la verità, e cioè che l’evidenza clinica ci dice questo». «Il virus alberga ancora tra noi - aggiunge Zangrillo - come decine di altri virus, ma quello che vediamo è quello che ho affermato. È opportuno continuare temporaneamente a osservare le norme prudenziali, ma gli italiani hanno il diritto di sapere l’evidenza clinica attuale sul virus».
https://www.corriere.it/salute/20_maggi ... resh_ce-cp
Se è ancora opportuno continuare a osservare le norme prudenziali, si vede che non è poi così dimostrato che il virus "clinicamente non esiste più". Tutta questa evidenza al momento non c' è, o è almeno da prendere con le pinze.
«Mi viene chiesto di non fuorviare gli italiani? Sono d’accordo, il nostro dovere è proprio non fuorviarli, per questo ho detto, e confermo, che il virus clinicamente non esiste più. Gli italiani meritano di sapere la verità, e cioè che l’evidenza clinica ci dice questo». «Il virus alberga ancora tra noi - aggiunge Zangrillo - come decine di altri virus, ma quello che vediamo è quello che ho affermato. È opportuno continuare temporaneamente a osservare le norme prudenziali, ma gli italiani hanno il diritto di sapere l’evidenza clinica attuale sul virus».
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Se è ancora opportuno continuare a osservare le norme prudenziali, si vede che non è poi così dimostrato che il virus "clinicamente non esiste più". Tutta questa evidenza al momento non c' è, o è almeno da prendere con le pinze.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Nickognito ha scritto:Gios, una delle più famose ricercatrici ceche ha detto che ogni ricerca del vaccino sarà sempre inutile, perché il virus sarà sempre più veloce a mutare, per cui potrebbero anche smettere di buttare via i soldi per il vaccino, che sarà comunque sempre inutile. Contento?
Facile che sia anche figa.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
F.F.Negrita ha scritto: Qualcuno muore, pazienza siamo in tanti
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Commozione.Gios ha scritto: Sappiamo che il virus c'è.
Sappiamo che il virus tornerà.
Sappiamo che non saremo, verosimilmente, pronti.
Sappiamo che il virus troverà una società prostrata ed allo sbando, e questo renderà le cose ancora più terribili.
Sappiamo che non solo la nostra situazione locale sarà tremenda, ma che vi sarà un conflitto, celato o meno, tra Oriente e Occidente.
Pare che Zangrillo volesse testualmente adattarsi a Chamberlain (non Wilt) e dire
Vi porto la Salute per il nostro tempo
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
a me pare che gli italiani, visti i drammi passati, siano fin troppo prudenti, voi compresi. Io lo ero, ma adesso le cose sono un po' cambiate. Lombardia a parte, forse un altro paio di regioni, adesso veramente fare una vita normale, ma proprio normale, in gruppo senza mascherina con sconosciuti ore e mettendosi le mani in bocca, boh, e' meno rischiosa si farsi 100 chilometri in autostrada.
Poi cambiera'? Forse. Bisogna comunque stare attenti? Un minimo, ovviamente nessuno vuole che tutto ritorni come prima e certe misure sono sensate. I contagiati sono comunque molti di piu'? Penso di si, che so, i 10 nuovi malati al giorno a Praga con i pochi tamponi che fanno saranno almeno 50, boh.
Pero', oh, l'eventualita' che la malattia torni stagionalmente senza vaccino c'e'. Se non facciamo una vita normale con 10 contagiati in una grande citta', addirittura 2 in una regione, senza gente che va in terapia intensiva, d'estate e all'aperto, quando la facciamo? Io in giro senza mascherina a mangaire fuori con gli amici ci vado, di certo non lo faccio a dicembre con un'altra ondata, per dire.
Poi cambiera'? Forse. Bisogna comunque stare attenti? Un minimo, ovviamente nessuno vuole che tutto ritorni come prima e certe misure sono sensate. I contagiati sono comunque molti di piu'? Penso di si, che so, i 10 nuovi malati al giorno a Praga con i pochi tamponi che fanno saranno almeno 50, boh.
Pero', oh, l'eventualita' che la malattia torni stagionalmente senza vaccino c'e'. Se non facciamo una vita normale con 10 contagiati in una grande citta', addirittura 2 in una regione, senza gente che va in terapia intensiva, d'estate e all'aperto, quando la facciamo? Io in giro senza mascherina a mangaire fuori con gli amici ci vado, di certo non lo faccio a dicembre con un'altra ondata, per dire.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
peccato non incrociarti... ho sempre la mazza da baseball in macchinafabio86 ha scritto:Che culo!Johnny Rex ha scritto: incrociamo anche Hakaishin
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Nickognito spericolato!Nickognito ha scritto:a me pare che gli italiani, visti i drammi passati, siano fin troppo prudenti, voi compresi. Io lo ero, ma adesso le cose sono un po' cambiate. Lombardia a parte, forse un altro paio di regioni, adesso veramente fare una vita normale, ma proprio normale, in gruppo senza mascherina con sconosciuti ore e mettendosi le mani in bocca, boh, e' meno rischiosa si farsi 100 chilometri in autostrada.
Poi cambiera'? Forse. Bisogna comunque stare attenti? Un minimo, ovviamente nessuno vuole che tutto ritorni come prima e certe misure sono sensate. I contagiati sono comunque molti di piu'? Penso di si, che so, i 10 nuovi malati al giorno a Praga con i pochi tamponi che fanno saranno almeno 50, boh.
Pero', oh, l'eventualita' che la malattia torni stagionalmente senza vaccino c'e'. Se non facciamo una vita normale con 10 contagiati in una grande citta', addirittura 2 in una regione, senza gente che va in terapia intensiva, d'estate e all'aperto, quando la facciamo? Io in giro senza mascherina a mangaire fuori con gli amici ci vado, di certo non lo faccio a dicembre con un'altra ondata, per dire.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Va detto che a Praga ieri 11 positivi, ma su 34 tamponi. 34 totali. Un terzo positivi. Praticamente qui non si fanno piu' tamponi ed e' un rischio. Ma finche' la gente non si sente male...
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io leggo in modo diverso il discorso su "clinicamente non esiste più" anche perché il concetto era già completato sul tenere comunque alta l'attenzione.stefano61 ha scritto:Dopo le repliche che sono arrivate alle sue parole, pare che Zangrillo abbia un po' corretto il tiro:
«Mi viene chiesto di non fuorviare gli italiani? Sono d’accordo, il nostro dovere è proprio non fuorviarli, per questo ho detto, e confermo, che il virus clinicamente non esiste più. Gli italiani meritano di sapere la verità, e cioè che l’evidenza clinica ci dice questo». «Il virus alberga ancora tra noi - aggiunge Zangrillo - come decine di altri virus, ma quello che vediamo è quello che ho affermato. È opportuno continuare temporaneamente a osservare le norme prudenziali, ma gli italiani hanno il diritto di sapere l’evidenza clinica attuale sul virus».
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Se è ancora opportuno continuare a osservare le norme prudenziali, si vede che non è poi così dimostrato che il virus "clinicamente non esiste più". Tutta questa evidenza al momento non c' è, o è almeno da prendere con le pinze.
Clinicamente i nuovi contagiati oggi, da quasi un mese, hanno l'impatto di un normale malanno stagionale, c'è poco da dire, i dati sono quelli, clinicamente non c'è sofferenza.
Non si sa e non voglio avere spiegazioni sul perché, tanto ognuno si smentirebbe a vicenda, ma i dati sono quelli.
Il messaggio è continuare con attenzione ma aprirsi.
Quando leggo chi si è scandalizzato, quasi nessuno lo fa dal punto di vista scientifico, attaccano il messaggio.
Messaggio fuorviante di qua, il virus c'è ancora di la (come avesse detto il contrario).
Ora è solo guerra di comunicazione, enfatizzato dai media a creare clamore, cavalcato da tutti perché tutti devono dire la loro.
È un po' come la gara a dire che in Germania stava crescendo il contagio dopo l'apertura, per poi ripiombare nel silenzio perché non sta accadendo nulla di questo.
Sembrava di leggere un senso di piacere, quasi una speranza potessero ripiombare nel baratro per questa arroganza nel voler prendere scelte coraggiose.
Nelle dichiarazioni che invitano a cautela e minacciano a destra e sinistra chiusure, si nasconde l'ormai cementificato uso della deresponsabilizzazione che va a braccetto con la burocrazia.
Spesso e volentieri sentiamo di pratiche che non vengono firmate, vengono rimbalzate a destra e sinistra perché per l'impiegato è pericoloso prendersi la responsabilità.
Qui ormai è tutto un facciamo aprire ma se va male è colpa vostra, se va bene siamo bravi noi.
Le reazioni al primo weekend con la gente in giro da sceriffi erano in quella direzione, reazioni ipocrite di chi sa che se apri non puoi pretendere che la gente non esca, ipocrite perché aggressive, tutte già a pararsi il didietro in caso di situazione in peggioramento.
Non c'è stato un messaggio di comprensione e spiegazione pacato, niente, solo minacce per poter dire in caso, ci abbiamo provato.
Da inizio pandemia non c'è stato un atto di coraggio e responsabilità da parte di chi ci governa, perché attenzione, il lockdown era necessità, è arrivato quando non c'erano più valutazioni da fare, anche un primate in quel momento avrebbe dato l'ordine corretto.
L'atto di coraggio e responsabilità sarebbe stato bloccare prima, quello sarebbe stato da governatori illuminati.
Ma capisco che in Europa nessuno ci era arrivato, ma ora mi pare ci sia più chiarezza fuori dai nostri confini, qui stiamo ancora ragionando, o tutto aperto o richiudiamo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Mia teoria che vale zero: negli ospedali non si percepisce la vastità esatta del numero dei positivi perché questo numero è probabilmente rientrato ai livelli di metà febbraio, quando i malati erano , almeno in Lombardia , decine di migliaia (dallo studio sierologico fatto a milano, attorno al 4.8% della popolazione) eppure negli ospedali non c’era evidenza. Dopo poco tempo, il virus si è diffuso, i contagiati hanno iniziato a peggiorare e la funzione esponenziale ha fatto il resto con poi le rsa...
Credo che ora siamo tornati a quei livelli, il virus c’è ma le terapie intensive non sono al collasso e i tamponi si fanno precocemente e non quando uno non respira più.
Se il tampone lo fai subito hai cariche minori che non se fai il tampone solo a gente grave da molti giorni.
Il 90% dei virologi dicono che non ci sono evidenze di una significativa mutazione del virus.
Credo che ora siamo tornati a quei livelli, il virus c’è ma le terapie intensive non sono al collasso e i tamponi si fanno precocemente e non quando uno non respira più.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ti 6 fissato su questo concetto, quando esistono anche teorie che parlano di una minore aggressività attuale del detto virus.alessandro ha scritto:
Il 90% dei virologi dicono che non ci sono evidenze di una significativa mutazione del virus.
Va detto che esistono teorie su tutto e per tutti,oramai
Comunque sì, qui in LOmbardia (nei limiti) più guardinghi, e ci mancherebbe, mica siamo situazionisti come Nickognito
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
resta il fatto che c'è sempre meno gente in ospedale. Qualcosa vorrà dire.alessandro ha scritto: Credo che ora siamo tornati a quei livelli, il virus c’è ma le terapie intensive non sono al collasso e i tamponi si fanno precocemente e non quando uno non respira più.
Se il tampone lo fai subito hai cariche minori che non se fai il tampone solo a gente grave da molti giorni.
Il 90% dei virologi dicono che non ci sono evidenze di una significativa mutazione del virus.
I malati vengono curati prima e meglio? Il virus si è indebolito? E' mutato? La carica virale è minore?
Ma poi, il virus potrà anche essere lo stesso ma produrre effetti meno gravi.
Oh, Federer è sempre Federer e da 20 anni non si schioda ma ora perde più spesso di 15 anni fa.
Sarà invecchiato anche il virus..
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Esistono teorie però non supportate dall’analisi genetica del virus. Sono teorie di medici che di solito stanno in reparto e vedono arrivare un centesimo dei casi casi gravi di prima perché probabilmente (anzi sicuramente) i casi totali sono molti meno e più spesso riconosciuti e curati prima e meglio e (come dice qualcuno) la falciatura dei più deboli è stata fatta.Johnny Rex ha scritto:Ti 6 fissato su questo concetto, quando esistono anche teorie che parlano di una minore aggressività attuale del detto virus.alessandro ha scritto:
Il 90% dei virologi dicono che non ci sono evidenze di una significativa mutazione del virus.
Va detto che esistono teorie su tutto e per tutti,oramai
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Per dire: nelle regioni del sud, il virus girava 2 mesi fa e era quello sicuramente non indebolito (se è vero che si è indebolito) eppure le pur misere strutture mediche e di terapia intensiva non sono mai collassate e la pressione sulla maggior parte degli ospedali è stata marginale, semplice perché la percentuale di popolazione coinvolta era bassa. Poi ci sono stati i casi delle rsa che sono un capitolo a parte.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Alessandro, nel periodo iniziale sei su dieci erano ospesalizzati e uno su dieci terapia intensiva, senza gli ospedali ancora in sofferenza.
Oggi no, perché questi che risultano positivi quasi tutti non sono ricoverati o non hanno sintomi gravi?
Qualcuno magari viene preso in tempo e non li sviluppa ma ora mi sembra evidente non ci sia la situazione di marzo, quel moltiplicatore esponenziale.
Detto questo non voglio essere frainteso, io credo sia necessario continuare a fare molta attenzione e limitarsi in alcuni modi di fare, però questa continua linea del terrore per me fa male, esiste un problema prima di sanità, poi economico ma non scordiamoci quello psicologico.
Oggi no, perché questi che risultano positivi quasi tutti non sono ricoverati o non hanno sintomi gravi?
Qualcuno magari viene preso in tempo e non li sviluppa ma ora mi sembra evidente non ci sia la situazione di marzo, quel moltiplicatore esponenziale.
Detto questo non voglio essere frainteso, io credo sia necessario continuare a fare molta attenzione e limitarsi in alcuni modi di fare, però questa continua linea del terrore per me fa male, esiste un problema prima di sanità, poi economico ma non scordiamoci quello psicologico.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ieri ho portato a cena la mia ragazza a Torino. Ristorante con dehor, tavolini separati da pannelli non in plexiglas, ma da una specie di pannello forse in truciolato abbastanza bello da vedere. Ambiente piuttosto intimo, anche se si potevano sbirciare in qualche modo le altre coppiette e avventori. Camerieri tutti rigidamente con mascherina che non abbassavano mai.
Un cameriere è venuto subito a chiederci nome e numero di telefono. Lei è rimasta piuttosto sorpresa e ha fatto per protestare, io avevo già sentito di questa cosa e, visto che il cameriere ci diceva che era sufficiente avere i dati di una sola persona, gli ho dato senza problemi il mio nome e numero di telefono.
In fin dei conti, se prenoti a un ristorante, dare nome e numero di telefono è assolutamente la norma, quindi nessun problema. La serata è filata via liscia, anche se la mia compagna mostrava di non gradire molto tutte quelle precauzioni
Alla cassa c'erano addirittura due protezioni in vetro, tipo quelle delle poste o delle banche. Ho dovuto passare al cameriere la carta di credito, che lui ha preso con i guanti e che mi ha restituito dopo aver passato brevemente un panno con disinfettante.
Ristorante pieno, anche se abbiamo cenato tipo verso le 23,00 e subito dopo che ci siamo alzati, al nostro tavolo è stata fatta sedere un'altra coppia.
Abbiamo mangiato molto bene, tutto buono e dosi abbondanti.
Insomma, bella serata. Ma la mia compagna mi ha detto che la prossima volta cambieremo ristorante: voleva più libertà
Un cameriere è venuto subito a chiederci nome e numero di telefono. Lei è rimasta piuttosto sorpresa e ha fatto per protestare, io avevo già sentito di questa cosa e, visto che il cameriere ci diceva che era sufficiente avere i dati di una sola persona, gli ho dato senza problemi il mio nome e numero di telefono.
In fin dei conti, se prenoti a un ristorante, dare nome e numero di telefono è assolutamente la norma, quindi nessun problema. La serata è filata via liscia, anche se la mia compagna mostrava di non gradire molto tutte quelle precauzioni
Alla cassa c'erano addirittura due protezioni in vetro, tipo quelle delle poste o delle banche. Ho dovuto passare al cameriere la carta di credito, che lui ha preso con i guanti e che mi ha restituito dopo aver passato brevemente un panno con disinfettante.
Ristorante pieno, anche se abbiamo cenato tipo verso le 23,00 e subito dopo che ci siamo alzati, al nostro tavolo è stata fatta sedere un'altra coppia.
Abbiamo mangiato molto bene, tutto buono e dosi abbondanti.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
alessandro ha scritto:Per dire: nelle regioni del sud, il virus girava 2 mesi fa e era quello sicuramente non indebolito (se è vero che si è indebolito) eppure le pur misere strutture mediche e di terapia intensiva non sono mai collassate e la pressione sulla maggior parte degli ospedali è stata marginale, semplice perché la percentuale di popolazione coinvolta era bassa. Poi ci sono stati i casi delle rsa che sono un capitolo a parte.
Su questo punto ti rispondo specificatamente con l'esempio sardo.
Quasi tutti i deceduti risultano nella parte di picco del virus. Negli ultimi 30 giorni si contano 13 decessi sui 130 totali che considerando i 1350 contagiati ufficiali è un 10% molto alto, quasi tutto concentrato nel periodo considerato di maggiore aggressività.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Mia idea personale.
Ora usano quasi tutti le mascherine. Il virus, se filtra, filtra poco. Quindi carica virale bassa e bassi sintomi.
In Giappone, dove da millenni usano la mascherina, hanno avuto pochi contagiati e pochi morti, e in generale poca gente che sta veramente male.
Merito delle mascherine in gran parte, secondo me.
Questo potrebbe spiegare il fatto che chi si infetta adesso si infetta in modo non grave.
Quindi si spiegherebbe anche il fatto che il virus non si è rabbonito, ma solo che veniamo in contatto con meno carica virale.
Ora usano quasi tutti le mascherine. Il virus, se filtra, filtra poco. Quindi carica virale bassa e bassi sintomi.
In Giappone, dove da millenni usano la mascherina, hanno avuto pochi contagiati e pochi morti, e in generale poca gente che sta veramente male.
Merito delle mascherine in gran parte, secondo me.
Questo potrebbe spiegare il fatto che chi si infetta adesso si infetta in modo non grave.
Quindi si spiegherebbe anche il fatto che il virus non si è rabbonito, ma solo che veniamo in contatto con meno carica virale.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Buone osservazioni .chiaky ha scritto:Mia idea personale.
Ora usano quasi tutti le mascherine. Il virus, se filtra, filtra poco. Quindi carica virale bassa e bassi sintomi.
In Giappone, dove da millenni usano la mascherina, hanno avuto pochi contagiati e pochi morti, e in generale poca gente che sta veramente male.
Merito delle mascherine in gran parte, secondo me.
Questo potrebbe spiegare il fatto che chi si infetta adesso si infetta in modo non grave.
Quindi si spiegherebbe anche il fatto che il virus non si è rabbonito, ma solo che veniamo in contatto con meno carica virale.
Per fortuna Zaja, venendo incontro ai desiderata di Gios, sta per togliere l'obbligo delle mascherine all'aperto
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Quello che dico è che nel periodo di picco i contagiati fossero (rilevati/reali) 1/20 e oggi siano 1/2Pitone ha scritto:alessandro ha scritto:Per dire: nelle regioni del sud, il virus girava 2 mesi fa e era quello sicuramente non indebolito (se è vero che si è indebolito) eppure le pur misere strutture mediche e di terapia intensiva non sono mai collassate e la pressione sulla maggior parte degli ospedali è stata marginale, semplice perché la percentuale di popolazione coinvolta era bassa. Poi ci sono stati i casi delle rsa che sono un capitolo a parte.
Su questo punto ti rispondo specificatamente con l'esempio sardo.
Quasi tutti i deceduti risultano nella parte di picco del virus. Negli ultimi 30 giorni si contano 13 decessi sui 130 totali che considerando i 1350 contagiati ufficiali è un 10% molto alto, quasi tutto concentrato nel periodo considerato di maggiore aggressività.
Quindi quel 10% fosse 0,5%
Oggi hai magari un 1% che in realtà è un 0.5%
Poi, per carità, se mi dicono che il virus è mutato e ora produce solo solletico, ok. Non metto in discussione la scienza.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io ho già fatto 4 cene fuori.loveboat ha scritto: Insomma, bella serata. Ma la mia compagna mi ha detto che la prossima volta cambieremo ristorante: voleva più libertà
Non ho dato numeri a nessuno, anche perchè sono fornitore e mi conoscono tutti e tutti hanno già il mio telefono
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Polemiche per la notte di movida di Avellino, dove il sindaco Gianluca Festa è stato ripreso in un video mentre dirigeva cori da stadio di centinaia di giovani in strada, in via De Conciliis. Festa ha emesso un'ordinanza per prolungare l'orario di apertura dei locali fino all'una del mattino. I giovani lo hanno acclamato, polemizzando con le limitazioni decise del governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Tutti ammassati e molti senza mascherine, l'esibizione ha scatenato indignazione sui social network. A postare il video è stato il consigliere comunale Luca Cipriano
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io neanche metto in discussione la scienza, nel senso che non mi pongo neanche il problema di ipotizzare sulla potenzialità del virus, non sono in grado.alessandro ha scritto:Quello che dico è che nel periodo di picco i contagiati fossero (rilevati/reali) 1/20 e oggi siano 1/2Pitone ha scritto:alessandro ha scritto:Per dire: nelle regioni del sud, il virus girava 2 mesi fa e era quello sicuramente non indebolito (se è vero che si è indebolito) eppure le pur misere strutture mediche e di terapia intensiva non sono mai collassate e la pressione sulla maggior parte degli ospedali è stata marginale, semplice perché la percentuale di popolazione coinvolta era bassa. Poi ci sono stati i casi delle rsa che sono un capitolo a parte.
Su questo punto ti rispondo specificatamente con l'esempio sardo.
Quasi tutti i deceduti risultano nella parte di picco del virus. Negli ultimi 30 giorni si contano 13 decessi sui 130 totali che considerando i 1350 contagiati ufficiali è un 10% molto alto, quasi tutto concentrato nel periodo considerato di maggiore aggressività.
Quindi quel 10% fosse 0,5%
Oggi hai magari un 1% che in realtà è un 0.5%
Poi, per carità, se mi dicono che il virus è mutato e ora produce solo solletico, ok. Non metto in discussione la scienza.
Per quel che riguarda gli esempi con percentuale che hai fatto sarebbe interessante applicando dati reali, perché inventadoli hai di certo ragione
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Da qualche parte un giorno, dove non si sapràJohnny Rex ha scritto:Commozione.Gios ha scritto: Sappiamo che il virus c'è.
Sappiamo che il virus tornerà.
Sappiamo che non saremo, verosimilmente, pronti.
Sappiamo che il virus troverà una società prostrata ed allo sbando, e questo renderà le cose ancora più terribili.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Se non erro è la tesi anche di Burioni (o qualcun altro, ora non ricordo).chiaky ha scritto:Mia idea personale.
Ora usano quasi tutti le mascherine. Il virus, se filtra, filtra poco. Quindi carica virale bassa e bassi sintomi.
In Giappone, dove da millenni usano la mascherina, hanno avuto pochi contagiati e pochi morti, e in generale poca gente che sta veramente male.
Merito delle mascherine in gran parte, secondo me.
Questo potrebbe spiegare il fatto che chi si infetta adesso si infetta in modo non grave.
Quindi si spiegherebbe anche il fatto che il virus non si è rabbonito, ma solo che veniamo in contatto con meno carica virale.
Se è così, no mask da fucilare.
Lo voglio rivedere, Fabio
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Che indossando tutti le mascherine la trasmissione del virus è molto più difficile lo dicono quasi tutti da tre mesi, eh.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma è una cosa talmente ovvia che con un virus che si propaga soprattutto con le gocce di saliva se metti una barriera lo rallenti, che cacchiofabio86 ha scritto:Che indossando tutti le mascherine la trasmissione del virus è molto più difficile lo dicono quasi tutti da tre mesi, eh.
Qualcuno non ricordo dove, forse sul male assoluto, cioè Facebook, aveva postato questo articolo del solito medico plurispecializzato che scriveva dell'inutilità delle mascherine. C'era la solita spruzzata di complottismo ma la cosa che mi ha fatto più ridere era la spiegazione tecnica.
Diceva che i virus sono talmente microscopici che passano attraverso le trame del tessuto, quindi non sono una barriera efficace.
Aggiungeva anzi che fanno male, in quanto quello che noi espelliamo invece viene bloccato e quindi lo riportiamo all'interno.
Volevo scrivergli che per risolvere allora basta metterle al contrario, ho lasciato perdere
Che non sigillino dall'esterno è indubbio, ma anche il fermare la goccia di saliva è già tanto, non è che poi il virus si sgancia e vola in gola. Che diano fastidio tenute molto tempo è chiaro, a me ad esempio quando le uso molto mi lasciano un leggero mal di gola a fine giornata.
Ma che non servano a nulla e siano dannose è una mostruosità.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Comunque delle ipotesi con proporzioni 10-20 a uno sul numro di contagiati in Lombardia lo disse anche Galli, che non era possibile che la proporzione infetti/morti era la stessa che aveva lui in ospedale tra ricoverati/morti.Pitone ha scritto:Io neanche metto in discussione la scienza, nel senso che non mi pongo neanche il problema di ipotizzare sulla potenzialità del virus, non sono in grado.alessandro ha scritto:Quello che dico è che nel periodo di picco i contagiati fossero (rilevati/reali) 1/20 e oggi siano 1/2Pitone ha scritto:
Su questo punto ti rispondo specificatamente con l'esempio sardo.
Quasi tutti i deceduti risultano nella parte di picco del virus. Negli ultimi 30 giorni si contano 13 decessi sui 130 totali che considerando i 1350 contagiati ufficiali è un 10% molto alto, quasi tutto concentrato nel periodo considerato di maggiore aggressività.
Quindi quel 10% fosse 0,5%
Oggi hai magari un 1% che in realtà è un 0.5%
Poi, per carità, se mi dicono che il virus è mutato e ora produce solo solletico, ok. Non metto in discussione la scienza.
Per quel che riguarda gli esempi con percentuale che hai fatto sarebbe interessante applicando dati reali, perché inventadoli hai di certo ragione
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Esattamente quello che ho scritto o volevo intendere io.Grass ha scritto:a proposito della carica virale
https://www.lastampa.it/cronaca/2020/06 ... 1.38915300
Il professore parla di piramide io avevo scritto punta dell’iceberg. E appunto prima si testavano e ricoveravano solo i più gravi, oggi per la grande maggioranza i casi lievi e addirittura gli asintomatici perché l’iceberg è molto più piccolo e la punta (i casi gravi) di conseguenza praticamente assente. Poi “la mietitura” dei più deboli è già stata fatta.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
So, ma come dicevo, la carica virale è minore perché arrivano casi meno gravi, quelli che un mese fa stavano a casa con la Tachipirina e il tampone non lo facevano mai.chiaky ha scritto:https://www.corriere.it/salute/malattie ... resh_ce-cp
Come ben spiegato dal professore su “la stampa”
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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oggi 31.394
ieri 54.118
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
la liguria ha più casi della lombardia...alga sicuro che sti numeri non sono del 1 luglio?
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Che strano oggi. Vabbè che il lunedi è sempre un giorno senza senso.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
So worldmeters dà 200 contagiati....
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Pero' il totale e' corretto, ne avevano sommati 22 in meno ieri: 232.997 anziche' 233.019 .chiaky ha scritto:So worldmeters dà 200 contagiati....
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
chiaky ha scritto:Che strano oggi. Vabbè che il lunedi è sempre un giorno senza senso.
oggi c'e' il ponte...
domani festa...
avremo dati seri il 3 o 4
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