si, per carita', non ho nessun interesse o voglia di fare diatribe, anch'io ascolto quello che dicono i ricercatori.Pitone ha scritto:Ribadisco che io credo a tutto e nulla perché non ho i mezzi per potermi fare un'idea scientifica, quindi ascolto con interesse e aspetto conferme o smentite.alessandro ha scritto:e' come se in una citta' ad un certo punto vanno a fuoco 10 quartieri, in ospedalearriveranno tantittimi ustionati e intossicati molto gravi, quelli meno gravi, per mancanza di posto si faranno medicare a casa.
due settimane dopo scoppia un incendio in una sola palazzina, vengono portati in ospedale un paio di ustionati gravi e alcuni con piccole scottature o quasi nulla. a quel punto salta fuori Zarrill s dire "il fuoco non brucia iu' come una volta, ha perso vigore, e' clinicamente inesistente".
Detto questo il punto sta nel tuo esempio che comunque si basa su una proporzione con conseguenti superficiali valutazioni se fatte in questo modo, ma qui loro stanno dicendo che con l'incendio le persone non bruciano praticamente, affermazione ammetto forte, forse esagerata.
È comunque poco importante la diatriba, speriamo solo in buone notizie.
Per quel che riguarda i numeri attuali per decessi bisogna dire che se guardiamo le medie a scendere su worldmeter ai vertici sono le nazioni europee dove è partito prima, gli stati dove è arrivato dopo non raggiungono lontanamente quei numeri.
Chiaramente ci si chiede se sono dati attendibili, ma la domanda ce la si può porre.
credo che chi ha avuto l'epidemia dopo ne esca prima perche' il virus e' penetrato meno in profondita', cioe' ha avuto una diffusione meno ampia.
per dire, in lombardia il virus e' arrivato, probabilmente a Dicembre e fino a fine Febbraio si e' diffuso silenziosamente e in maniera molto ampia.
al sud e' arrivato dopo e con poche persone e si e' diffuso meno. quando hanno chiuso tutto, in lombardia, probabilmente c'erano un milione di contagiati, in tutto il sud, metti, 5 mila.
e' chiaro che poi risolvere un contagio che ha 5 mila contagiati, dopo 3 mesi di chiusura quasi totale e' piu' facile che un contagio con un milione di contagiati. Poi in lombardia si e' continuato a lavorare molto piu' che al sud con piu' gente che si spostava e veniva in contatto.
poi, hanno fatto discreti disastri nelle rsa e ospedali.
credo che la situazione reale si stia capendo adesso. con i test sierologici che statto mettendo nel tempo e nei numeri giusti la dimensione e quanto sia vecchia l'infezione.