Oltretutto ci sono sempre piu' cure, giusto. Quindi rimandare il piu' possibile la diffusione della malattia era la scelta migliore.alessandro ha scritto:Secondo me, con un po’ di attenzione e sacrificio minimo si arriva a dicembre e al vaccino.uglygeek ha scritto:La loro difesa e' "Tanto vi ammalerete tutti". Ma quando arriva il vaccino sara' dura giustificarla.s&v ha scritto:Oggi Svezia 1239 casi, Norvegia 20, Finlandia 5. E il governo non si dimette. Oltre 100 morti in un giorno, continua la strage di stato
Con in Italia una media di positivi attorno al 10%.
Non vedo tutta questa fretta di ammalarsi, anche nuove cure paiono arrivare in continuazione.
Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non ci vedo niente di strano. Non avranno nessun lockdown, ma la gente non vuole ammalarsi e quindi prende tutte le precauzioni del caso. DI conseguenza i casi aumentano lentamente, anche se ad un ritmo molto superiore a quello che si vede oggi dove c'è stato il lockdown.Rosewall ha scritto:An analysis of 50,000 tests by Werlabs AB, a private company, shows that about 14% of people tested over the past six weeks in the Stockholm region have developed Covid-19 antibodies.uglygeek ha scritto: La loro difesa e' "Tanto vi ammalerete tutti"...
(...)But according to Anders Tegnell, Sweden’s state epidemiologist, “the trends in immunity have been surprisingly slow.” He also says “it’s difficult to explain why this is so.”
Se il 14% fosse a livello nazionale loro avrebbero circa 1,5 milioni di casi, con una sottostima di 25-30 volte. Ma essendo tutti nella zona di Stoccolma, penso che la sottostima sia inferiore, e ne avranno al più un milione, con forse 10mila morti, la metà del dato reale, come è stato per la maggior parte dei paesi occidentali.
"Come possono essere i supertornei della fantasia di nickognito più concreti della realtà?"
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Tutti in piazza a Napoli per festeggiare la Coppa Italia: https://napoli.repubblica.it/cronaca/20 ... P2-S1.8-T1
Potevano evitare eh, anche se li' i contagi sono talmente pochi ormai che probabilmente non succedera' nulla.
Potevano evitare eh, anche se li' i contagi sono talmente pochi ormai che probabilmente non succedera' nulla.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma non ci sono casi, perche' non dovrebbero festeggiare?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ci sono i turisti LombardiNickognito ha scritto:Ma non ci sono casi, perche' non dovrebbero festeggiare?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
L'altro giorno ho mandato una mail a un hotel per sapere se avevano sconti per i medici bergamaschi (in alcuni posti addirittura regalano il soggiorno).alessandro ha scritto:Ci sono i turisti LombardiNickognito ha scritto:Ma non ci sono casi, perche' non dovrebbero festeggiare?
Silenzio inquietante...
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non ri...o p.. a ..tirla, ...ovi a ric... are p... ardi!laplaz ha scritto:L'altro giorno ho mandato una mail a un hotel per sapere se avevano sconti per i medici bergamaschi (in alcuni posti addirittura regalano il soggiorno).alessandro ha scritto:Ci sono i turisti LombardiNickognito ha scritto:Ma non ci sono casi, perche' non dovrebbero festeggiare?
Silenzio inquietante...
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
già, ma anche dopo i primi dati sulla mortalità aveva detto che era strano, Tegnell.Fantasio ha scritto:Non ci vedo niente di strano. Non avranno nessun lockdown, ma la gente non vuole ammalarsi e quindi prende tutte le precauzioni del caso. DI conseguenza i casi aumentano lentamente, anche se ad un ritmo molto superiore a quello che si vede oggi dove c'è stato il lockdown.Rosewall ha scritto:An analysis of 50,000 tests by Werlabs AB, a private company, shows that about 14% of people tested over the past six weeks in the Stockholm region have developed Covid-19 antibodies.uglygeek ha scritto: La loro difesa e' "Tanto vi ammalerete tutti"...
(...)But according to Anders Tegnell, Sweden’s state epidemiologist, “the trends in immunity have been surprisingly slow.” He also says “it’s difficult to explain why this is so.”
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E già più di un mese fa si osservava questa cautela...
Rosewall ha scritto:https://mobile.twitter.com/tomaspueyo/s ... 0613109760
Sulla Svezia. Interessante che le differenze rispetto agli altri scandinavi sono meno di quanto sia percepito qui (non è che non abbiano preso precauzioni alternative) ma che il risultato è che con solo il 10% di mobilità in più rispetto agli altri scandinavi hanno molti più morti. Notare anche il confronto fra Svezia e Danimarca sull'andamento dei mercati (peggio la Svezia)
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io dopo mesi ancora faccio una fatica tremenda ad analizzare alcuni dati. Per esempio quello dei decessi (oggi +66).
Oggi sono aumentati i pazienti in terapia intensiva (+5) per la prima volta dopo 75 giorni (dal 5 Aprile), però comparando il bollettino odierno con quello di ieri si vede che più o meno la situazione nelle T.I delle regioni è quasi identica a quella di ieri. Influisce la Campania con un +4, ma per il resto le altre regioni hanno gli stessi numeri. Dando per assodato che mi sembra improbabile che ci sia un ricambio quasi perfetto, del tipo 60 che muoiono nelle T.I e 60 che ne entrano nel giro di un giorno....
Quindi i 66 decessi di oggi da dove arrivano? Allo stesso modo non riesco a pensare che sia tutta gente a casa o ricoverata in situazioni di non urgenza.
Quindi continuo a essere dell'idea di qualche tempo fa, ossia che da ormai settimane stanno continuando ad aggiungere decessi che si sono persi nel corso dei mesi.
Oggi sono aumentati i pazienti in terapia intensiva (+5) per la prima volta dopo 75 giorni (dal 5 Aprile), però comparando il bollettino odierno con quello di ieri si vede che più o meno la situazione nelle T.I delle regioni è quasi identica a quella di ieri. Influisce la Campania con un +4, ma per il resto le altre regioni hanno gli stessi numeri. Dando per assodato che mi sembra improbabile che ci sia un ricambio quasi perfetto, del tipo 60 che muoiono nelle T.I e 60 che ne entrano nel giro di un giorno....
Quindi i 66 decessi di oggi da dove arrivano? Allo stesso modo non riesco a pensare che sia tutta gente a casa o ricoverata in situazioni di non urgenza.
Quindi continuo a essere dell'idea di qualche tempo fa, ossia che da ormai settimane stanno continuando ad aggiungere decessi che si sono persi nel corso dei mesi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
E' una teoria plausibile,direi.Super-Fabio ha scritto:Io dopo mesi ancora faccio una fatica tremenda ad analizzare alcuni dati. Per esempio quello dei decessi (oggi +66).
Oggi sono aumentati i pazienti in terapia intensiva (+5) per la prima volta dopo 75 giorni (dal 5 Aprile), però comparando il bollettino odierno con quello di ieri si vede che più o meno la situazione nelle T.I delle regioni è quasi identica a quella di ieri. Influisce la Campania con un +4, ma per il resto le altre regioni hanno gli stessi numeri. Dando per assodato che mi sembra improbabile che ci sia un ricambio quasi perfetto, del tipo 60 che muoiono nelle T.I e 60 che ne entrano nel giro di un giorno....
Quindi i 66 decessi di oggi da dove arrivano? Allo stesso modo non riesco a pensare che sia tutta gente a casa o ricoverata in situazioni di non urgenza.
Quindi continuo a essere dell'idea di qualche tempo fa, ossia che da ormai settimane stanno continuando ad aggiungere decessi che si sono persi nel corso dei mesi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
per esempio, Veneto, il crollo nel grafico coincide col giorno in cui la Protezione civile ha cambiato il criterio di comunicazione dei dati. Da allora ha escluso dal computo i pazienti negativizzati. Che però non sono neccessariamente guariti (possono essere ancora ospedalizzati, in terapia intensiva, o anche possono morire).
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Questo concorderebbe con altri indizi su una presenza del virus nel nostro paese già alla fine dello scorso anno (o addirittura in ottobre, dopo i Giochi Militari di Wuhan).
Resta da capire perchè l' epidemia sia partita (almeno) due mesi dopo, con un virus così contagioso che - per quanto se ne sa - non è mutato significativamente (obiezione del prof. Galli).
Come ho già segnalato, l' ipotesi più verosimile è quella che tira in ballo il fattore di dispersione K.
Benchè il tasso di riproduzione R sia mediamente circa 3 (ossia una persona infetta ne contagia, in media, altre 3), nella situazione reale la faccenda è più complicata: la maggior parte degli infetti non contagia quasi nessuno e pochi super-diffusori ne contagiano un gran numero. In altri termini, l' epidemia tende a svilupparsi in "clusters", e il fattore di dispersione K misura quanto tenda a concentrarsi attorno a questi super-diffusori. Minore è K, più piccolo è il numero di persone che diffondono il virus.
Nel caso del SARS CoV-2, pare - benchè ci siano studi diversi in disaccordo fra loro - che il valore più attendibile di K sia intorno a 0,1. Per fare un confronto, nel caso dell' "influenza Spagnola", K pare invece fosse vicino a 1, il chè significa che non c' era una significativa dispersione, e la diffusione era quasi uniforme. Mentre, secondo le stime, circa il 10 % degli infetti sarebbe responsabile dell' 80% dei contagi da SARS CoV-2.
https://science.sciencemag.org/content/368/6493/808
Si può anche capire, stando così le cose, perchè la presenza del virus - di per sè - non faccia necessariamente "decollare" l' epidemia. Finchè tra i contagiati non c' è un super-diffusore, l' epidemia tende naturalmente ad estinguersi perchè R è prossimo allo zero.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri:
“Bisogna spiegare cosa sta succedendo alla gente, che giustamente si spaventa quando sente quei dati. Abbiamo condotto uno studio su 133 ricercatori del Mario Negri e 298 dipendenti della Brembo. In tutto, quaranta casi di tamponi positivi. Ma la positività di questi tamponi emergeva solo con cicli di amplificazione molto alti, tra 34 e 38 cicli, che corrispondono a 35.000-38.000 copie di Rna virale. Sono casi di positività con una carica virale molto bassa, non contagiosa. Li chiamiamo contagi, ma sono persone positive al tampone. Commentare quei dati che vengono forniti ogni giorno è inutile, perché si tratta di positività che non hanno ricadute nella vita reale.
Sotto le centomila copie di Rna non c’è sostanziale rischio di contagio, secondo un lavoro appena pubblicato da Nature e confermato da diversi altri studi. Quindi, nessuno dei “nostri” 40 positivi risulterebbe contagioso. Questo significa che il numero dei nuovi casi può riguardare persone che hanno nel tampone così poco Rna da non riuscire neppure a infettare le cellule. A contatto con l’Rna dei veri positivi, quelli di marzo e inizio aprile, le cellule invece morivano in poche ore.
Il virus è lo stesso, certo. Ma per ragioni che nessuno conosce, e forse per questo c’è molta difficoltà ad ammetterlo, in quei tamponi ce n’è poco, molto meno di prima. E di questo va tenuto conto”.
“Bisogna spiegare cosa sta succedendo alla gente, che giustamente si spaventa quando sente quei dati. Abbiamo condotto uno studio su 133 ricercatori del Mario Negri e 298 dipendenti della Brembo. In tutto, quaranta casi di tamponi positivi. Ma la positività di questi tamponi emergeva solo con cicli di amplificazione molto alti, tra 34 e 38 cicli, che corrispondono a 35.000-38.000 copie di Rna virale. Sono casi di positività con una carica virale molto bassa, non contagiosa. Li chiamiamo contagi, ma sono persone positive al tampone. Commentare quei dati che vengono forniti ogni giorno è inutile, perché si tratta di positività che non hanno ricadute nella vita reale.
Sotto le centomila copie di Rna non c’è sostanziale rischio di contagio, secondo un lavoro appena pubblicato da Nature e confermato da diversi altri studi. Quindi, nessuno dei “nostri” 40 positivi risulterebbe contagioso. Questo significa che il numero dei nuovi casi può riguardare persone che hanno nel tampone così poco Rna da non riuscire neppure a infettare le cellule. A contatto con l’Rna dei veri positivi, quelli di marzo e inizio aprile, le cellule invece morivano in poche ore.
Il virus è lo stesso, certo. Ma per ragioni che nessuno conosce, e forse per questo c’è molta difficoltà ad ammetterlo, in quei tamponi ce n’è poco, molto meno di prima. E di questo va tenuto conto”.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
È un virus strano, fuori dal comune, che fa ? Non si duplica ? È lento a duplicarsi e si fa a tempo a produrre anticorpi ? Mi chiedo, perché non hanno puntato subito su questo per cercare soluzioni ? O è solo ora sta avvenendo ?Alga ha scritto:
Il virus è lo stesso, certo. Ma per ragioni che nessuno conosce, e forse per questo c’è molta difficoltà ad ammetterlo, in quei tamponi ce n’è poco, molto meno di prima. E di questo va tenuto conto”.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma è già stato detto che le analisi sulla carica virale riscontrata nei tamponi dipendono da diversi fattori, e non indicano necessariamente un indebolimento del virus.
Si tratta di vedere a chi questi tamponi vengono fatti e in quale preciso momento del decorso dell' infezione.
Non si capisce bene perchè si debba tranquillizzare la gente quando nuovi focolai in giro per il mondo, dalla Cina alla Germania, stanno costringendo le autorità locali a nuove misure di lockdown.
Si tratta di vedere a chi questi tamponi vengono fatti e in quale preciso momento del decorso dell' infezione.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
scritta da un milanese ovviamenteRosewall ha scritto:Cambia il vento ma noi no
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
No Stefano, non è sufficiente questa giustificazione per spiegare la situazione.stefano61 ha scritto:Ma è già stato detto che le analisi sulla carica virale riscontrata nei tamponi dipendono da diversi fattori, e non indicano necessariamente un indebolimento del virus.
Si tratta di vedere a chi questi tamponi vengono fatti e in quale preciso momento del decorso dell' infezione.
Non si capisce bene perchè si debba tranquillizzare la gente quando nuovi focolai in giro per il mondo, dalla Cina alla Germania, stanno costringendo le autorità locali a nuove misure di lockdown.
La più probabile delle spiegazioni, sta in una differenza fra il coronavirus e gli altri virus. Mentre la stragrande maggioranza degli altri virus una volta infettata la cellula usano le proteine della stessa, il coronavirus continua a produrre la proprie.
Se il segreto sta qua, c'è qualcosa che che dipendendo da individuo a individuo inibisce la produzione di proteine proprie, da qui il basso tasso di replicazione.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Zangrillo, primario di anestesia e rianimazione del San Raffaele: "Il COVID-19 c'è ancora, non è mutato, ma l'interazione virus-ospite non dà più la malattia. I tamponi più recenti hanno mostrato una carica virale di gran lunga attenuata rispetto ai prelievi di uno-due mesi fa. E' ora di ribadire una cosa: un paziente positivo non è malato. E il numero giornaliero dei contagi non ingrossa le fila dei malati. Punto. Gli italiani sono già stati terrorizzati abbastanza. E soprattutto disinformati. Ciò malgrado hanno saputo capire: ora diciamogli le cose come stanno. Certo è essenziale che si comportino con la diligenza del buon padre di famiglia, per usare le parole del codice civile. Le precauzioni devono restare".stefano61 ha scritto:Non si capisce bene perchè si debba tranquillizzare la gente
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Piu' che altro non capisco perche' uno dovrebbe comportarsi col virus in modo speciale. Se il rischio e' basso (anche se esistente) si vive senza precauzioni.
Il rischio di essere investito in bicicletta non e' altissimo, posso mettermi un casco, ma non e' che non vada mai in bici perche' posso morire. Certo, posso morire, ma e' raro.
In una regione con due casi al giorno per me e' giusto stare anche in 500 persone appiccicate al chiuso senza mascherina. In una citta' con 20 al giorno e pochi tamponi magari no.
Poi cercherei sempre di tracciare, avere la app, insomma, essere in grado di reagire bene a focolai.
Ma ora il rischio e' basso, quindi le singole persone dovrebbero comportarsi di conseguenza.
Io per dire continuo a essere molto piu' preoccupato dalle zecche, che non dai portatori di virus.
Il rischio di essere investito in bicicletta non e' altissimo, posso mettermi un casco, ma non e' che non vada mai in bici perche' posso morire. Certo, posso morire, ma e' raro.
In una regione con due casi al giorno per me e' giusto stare anche in 500 persone appiccicate al chiuso senza mascherina. In una citta' con 20 al giorno e pochi tamponi magari no.
Poi cercherei sempre di tracciare, avere la app, insomma, essere in grado di reagire bene a focolai.
Ma ora il rischio e' basso, quindi le singole persone dovrebbero comportarsi di conseguenza.
Io per dire continuo a essere molto piu' preoccupato dalle zecche, che non dai portatori di virus.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Cosa c' entra questo discorso con la la bassa carica virale nei tamponi?Shakespeare ha scritto:No Stefano, non è sufficiente questa giustificazione per spiegare la situazione.stefano61 ha scritto:Ma è già stato detto che le analisi sulla carica virale riscontrata nei tamponi dipendono da diversi fattori, e non indicano necessariamente un indebolimento del virus.
Si tratta di vedere a chi questi tamponi vengono fatti e in quale preciso momento del decorso dell' infezione.
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La più probabile delle spiegazioni, sta in una differenza fra il coronavirus e gli altri virus. Mentre la stragrande maggioranza degli altri virus una volta infettata la cellula usano le proteine della stessa, il coronavirus continua a produrre la proprie.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Sarebbero, dunque, mutati gli ospitiAlga ha scritto:
Zangrillo, primario di anestesia e rianimazione del San Raffaele: "Il COVID-19 c'è ancora, non è mutato, ma l'interazione virus-ospite non dà più la malattia. I tamponi più recenti hanno mostrato una carica virale di gran lunga attenuata rispetto ai prelievi di uno-due mesi fa. E' ora di ribadire una cosa: un paziente positivo non è malato. E il numero giornaliero dei contagi non ingrossa le fila dei malati. Punto. Gli italiani sono già stati terrorizzati abbastanza. E soprattutto disinformati. Ciò malgrado hanno saputo capire: ora diciamogli le cose come stanno. Certo è essenziale che si comportino con la diligenza del buon padre di famiglia, per usare le parole del codice civile. Le precauzioni devono restare".
I pazienti positivi non sono mai stati malati perchè positivi. Con pochi contagi, sappiamo che è raro imbattersi in malati gravi.
Questo discorso del "terrorismo" a cui il pubblico sarebbe stato sottoposto è francamente incomprensibile.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Per la semplice ragione che se la contagiosità e pericolosità del virus è immutata, e gran parte della popolazione è ancora suscettibile all' infezione, il rischio di nuove ondate rimane considerevole, e non si devono quindi smantellare le misure che ne riducono il rischio.Nickognito ha scritto:
Piu' che altro non capisco perche' uno dovrebbe comportarsi col virus in modo speciale. Se il rischio e' basso (anche se esistente) si vive senza precauzioni.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ma le misure le fa uno stato, non noi, io parlavo del singolo.stefano61 ha scritto:Per la semplice ragione che se la contagiosità e pericolosità del virus è immutata, e gran parte della popolazione è ancora suscettibile all' infezione, il rischio di nuove ondate rimane considerevole, e non si devono quindi smantellare le misure che ne riducono il rischio.Nickognito ha scritto:
Piu' che altro non capisco perche' uno dovrebbe comportarsi col virus in modo speciale. Se il rischio e' basso (anche se esistente) si vive senza precauzioni.
Ma anche riguardo a misure statali o regionali, la tracciabilita' dovrebbe essere abbastanza. Alcune misure possono essere prese, ma due casi al giorno in una regione sono davvero pochi, eh.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Oh ! Se ho 4 virus invece di 100 c'entra o non c'entra ?stefano61 ha scritto:Cosa c' entra questo discorso con la la bassa carica virale nei tamponi?Shakespeare ha scritto:No Stefano, non è sufficiente questa giustificazione per spiegare la situazione.stefano61 ha scritto:Ma è già stato detto che le analisi sulla carica virale riscontrata nei tamponi dipendono da diversi fattori, e non indicano necessariamente un indebolimento del virus.
Si tratta di vedere a chi questi tamponi vengono fatti e in quale preciso momento del decorso dell' infezione.
Non si capisce bene perchè si debba tranquillizzare la gente quando nuovi focolai in giro per il mondo, dalla Cina alla Germania, stanno costringendo le autorità locali a nuove misure di lockdown.
La più probabile delle spiegazioni, sta in una differenza fra il coronavirus e gli altri virus. Mentre la stragrande maggioranza degli altri virus una volta infettata la cellula usano le proteine della stessa, il coronavirus continua a produrre la proprie.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Il 21 febbraio 2020 c’è stata la scoperta del caso 1, ora sappiamo che non era il caso 1 ma forse il caso 3000 o non si sa quanto, visto che il virus è arrivato in Italia a dicembre se non prima. Per 3 mesi si è diffuso sotto traccia, magari in alcune aree ci sarà stato un aumento di polmoniti, di decessi di anziani malati ma essendo in grande parte casi lievi e solo in piccolissima parte (1-2% ? ) casi gravi, statisticamente non erano percepiti.
Nelle regioni del sud non devono abbassare la guardi e fare casini in mille tutti abbracciati, che ne basta uno positivo e poi quei mille vanno a casa e infettano altre persone e via così.
In Lombardia per dire, i positivi in rianimazione stanno aumentando ( di poco, ma considerando che qualcuno sarà guarito e qualcuno morto, se il numero totale comunque aumenta, un po’ di pazienti nuovi gravi ci sono)
Il vaccino sarà pronto a settembre per la sperimentazione su larga scala e distribuito da dicembre o gennaio, mi pare stupido ammalarsi adesso.
Nelle regioni del sud non devono abbassare la guardi e fare casini in mille tutti abbracciati, che ne basta uno positivo e poi quei mille vanno a casa e infettano altre persone e via così.
In Lombardia per dire, i positivi in rianimazione stanno aumentando ( di poco, ma considerando che qualcuno sarà guarito e qualcuno morto, se il numero totale comunque aumenta, un po’ di pazienti nuovi gravi ci sono)
Il vaccino sarà pronto a settembre per la sperimentazione su larga scala e distribuito da dicembre o gennaio, mi pare stupido ammalarsi adesso.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io, più o meno, mi attengo alle disposizioni delle autorità Certo, non uso la mascherina all' aperto in luoghi non affollati.....Nickognito ha scritto:
ma le misure le fa uno stato, non noi, io parlavo del singolo.
Ma anche riguardo a misure statali o regionali, la tracciabilita' dovrebbe essere abbastanza. Alcune misure possono essere prese, ma due casi al giorno in una regione sono davvero pochi, eh.
La tracciabilità no, non credo sia sufficiente. A parte che, da noi, il sistema non funziona certo a livelli coreani, eliminare ogni altra misura restrittiva in luoghi affollati, e in generale al chiuso, mi pare poco prudente.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Insomma, per me la prudenza in questi casi non guasta, ma l'Italia, tranne alcune zone, e' per me troppo prudente e troppo severa con chi non aderisce a tutte le regole, perche' e' stata emotivamente piu' colpita di altri paesi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma di cosa parli?Shakespeare ha scritto:
Se ho 4 virus invece di 100 c'entra o non c'entra ?
Il discorso era se possiamo considerare scomparso il rischio da Covid-19. Tu mi parli di come funziona l' infezione nell' organismo, che certo non ha a che vedere con la prevenzione, ma piuttosto con la cura della malattia. Cura che, in generale, non c' è ancora.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Può essere, sì.Nickognito ha scritto:
Insomma, per me la prudenza in questi casi non guasta, ma l'Italia, tranne alcune zone, e' per me troppo prudente e troppo severa con chi non aderisce a tutte le regole, perche' e' stata emotivamente piu' colpita di altri paesi.
Io, dalle mie parti, vedo molta gente in giro per strada da sola con le mascherine, che è probabilmente eccessivo. Però, nemmeno è pensabile tornare ai comportamenti di prima dell' epidemia.
Poi, certo, la situazione è da valutare da zona a zona.
Ma nuovi focolai possono riesplodere ovunque. A Pechino, da zero nuovi casi segnalati, siamo passati in poco tempo ad una situazione da lockdown in diverse aree, con chiusura di tutte le scuole della città.
Nuove ondate potrebbero fare più danni della prima, se non vengono bloccate sul nascere.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Oh calmino eh !stefano61 ha scritto:Ma di cosa parli?Shakespeare ha scritto:
Se ho 4 virus invece di 100 c'entra o non c'entra ?
Il discorso era se possiamo considerare scomparso il rischio da Covid-19. Tu mi parli di come funziona l' infezione nell' organismo, che certo non ha a che vedere con la prevenzione, ma piuttosto con la cura della malattia. Cura che, in generale, non c' è ancora.
Perché io e alga stiamo parlando di una cosa, tu sei intervenuto con un'altra al mio commento sul post di Alga, per cui evita di straparlare a vanvera.
Ti sei fatto una fissa e pensi stiamo parlando dell'argomento che pensi te
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In Brasile ci sono centinaia di morti al giorno. In alcune parti degli Stati Uniti stanno di nuovo finendo i posti in rianimazione.
Vedo anch’io che in Italia le cose sono migliorate molto, e il virus sembra più debole, ma se spostassimo alcuni di questi ammalati da Brasile o USA in Italia cosa succederebbe? Eppure il virus dovrebbe essere lo stesso dappertutto, non capisco.
Vedo anch’io che in Italia le cose sono migliorate molto, e il virus sembra più debole, ma se spostassimo alcuni di questi ammalati da Brasile o USA in Italia cosa succederebbe? Eppure il virus dovrebbe essere lo stesso dappertutto, non capisco.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ieri sono arrivati in hotel due ragazzi della Repubblica Ceca portati da un altro ceco che abita qui, tutti senza mascherina.Nickognito ha scritto:Insomma, per me la prudenza in questi casi non guasta, ma l'Italia, tranne alcune zone, e' per me troppo prudente e troppo severa con chi non aderisce a tutte le regole, perche' e' stata emotivamente piu' colpita di altri paesi.
I tedeschi e persino gli svedesi e gli italiani tutti, sempre con la mascherina tranne un napoletano che ho dovuto riprendere.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Mia teoria:uglygeek ha scritto:In Brasile ci sono centinaia di morti al giorno. In alcune parti degli Stati Uniti stanno di nuovo finendo i posti in rianimazione.
Vedo anch’io che in Italia le cose sono migliorate molto, e il virus sembra più debole, ma se spostassimo alcuni di questi ammalati da Brasile o USA in Italia cosa succederebbe? Eppure il virus dovrebbe essere lo stesso dappertutto, non capisco.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Scusami, allora, sono io che forse non ho capito, mi rileggerò bene il tuttoShakespeare ha scritto:
Oh calmino eh !
Perché io e alga stiamo parlando di una cosa, tu sei intervenuto con un'altra al mio commento sul post di Alga, per cui evita di straparlare a vanvera.
Ti sei fatto una fissa e pensi stiamo parlando dell'argomento che pensi te
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Quindi tutto basato su isolamento e mascherine. E con sempre meno persone contagiose in giro, in Italia, soprattutto con Lombardia esclusa.alessandro ha scritto:Mia teoria:uglygeek ha scritto:In Brasile ci sono centinaia di morti al giorno. In alcune parti degli Stati Uniti stanno di nuovo finendo i posti in rianimazione.
Vedo anch’io che in Italia le cose sono migliorate molto, e il virus sembra più debole, ma se spostassimo alcuni di questi ammalati da Brasile o USA in Italia cosa succederebbe? Eppure il virus dovrebbe essere lo stesso dappertutto, non capisco.
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Tutto bene, ma solo finché non riapriamo davvero le frontiere.
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