Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Gli italiani si diano una regolata stiamo molto vicino a Giunio Bruto nel Coriolano, eh, splendido.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
No, adesso qui mi incazzo.Gios ha scritto:Gli italiani si diano una regolata stiamo molto vicino a Giunio Bruto nel Coriolano, eh, splendido.
Cosa vuol dire durerà anni?
Ci sono oltre 170 vaccini in sperimentazione. Mal che vada avremo un vaccino entro il 2021, cosa caspita vuol dire durerà anni?
Questo è puro terrorismo psicologico, e mi vien quasi voglia di dar ragione a chi dice che a questo governo farebbe MOLTO comodo che durasse anni, perchè sennò sparisce in una bolla di sapone.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Dice solo che di per se' il virus durerebbe anni, e che in Italia negli ultimi tempi c'e' un certo "sbracamento" e non si puo' dare torto. Ormai l'Italia era davvero sulla buona strada, quasi tutti i nuovi casi hanno origine da gente arrivata dall'estero. Se l'Italia potesse chiudere le frontiere A TUTTI potrebbe tornare alla vita normale in pochi mesi.chiaky ha scritto:No, adesso qui mi incazzo.Gios ha scritto:Gli italiani si diano una regolata stiamo molto vicino a Giunio Bruto nel Coriolano, eh, splendido.
Cosa vuol dire durerà anni?
Ci sono oltre 170 vaccini in sperimentazione. Mal che vada avremo un vaccino entro il 2021, cosa caspita vuol dire durerà anni?
Questo è puro terrorismo psicologico, e mi vien quasi voglia di dar ragione a chi dice che a questo governo farebbe MOLTO comodo che durasse anni, perchè sennò sparisce in una bolla di sapone.
Speriamo nel vaccino, che come dici dovrebbe arrivare a inizio 2021, si spera. Una delle prime "cavie" volontarie per la sperimentazione dopo piu' di tre mesi sta benissimo: https://komonews.com/news/coronavirus/f ... -fantastic
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
0,15 x 1000 senza lockdown vs. 1 x 1000 con lockdown.uglygeek ha scritto:Ci sono dai 29,000 ai 59,000 morti per influenza negli USA ogni anno https://www.health.com/condition/cold-f ... every-year, su una popolazione di 328 millioni, quindi avete ragione, anche nel caso peggiore e' 0.15 per mille.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
E Come mai doveva stare, di grazia?uglygeek ha scritto:[
Speriamo nel vaccino, che come dici dovrebbe arrivare a inizio 2021, si spera. Una delle prime "cavie" volontarie per la sperimentazione dopo piu' di tre mesi sta benissimo: https://komonews.com/news/coronavirus/f ... -fantastic
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In realtà dice "siamo di fronte a un evento epocale che durerà anni", non "potrebbe durare anni senza il vaccino".uglygeek ha scritto:Dice solo che di per se' il virus durerebbe anni, e che in Italia negli ultimi tempi c'e' un certo "sbracamento" e non si puo' dare torto. Ormai l'Italia era davvero sulla buona strada, quasi tutti i nuovi casi hanno origine da gente arrivata dall'estero. Se l'Italia potesse chiudere le frontiere A TUTTI potrebbe tornare alla vita normale in pochi mesi.chiaky ha scritto:No, adesso qui mi incazzo.Gios ha scritto:Gli italiani si diano una regolata stiamo molto vicino a Giunio Bruto nel Coriolano, eh, splendido.
Cosa vuol dire durerà anni?
Ci sono oltre 170 vaccini in sperimentazione. Mal che vada avremo un vaccino entro il 2021, cosa caspita vuol dire durerà anni?
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Speriamo nel vaccino, che come dici dovrebbe arrivare a inizio 2021, si spera. Una delle prime "cavie" volontarie per la sperimentazione dopo piu' di tre mesi sta benissimo: https://komonews.com/news/coronavirus/f ... -fantastic
Lo dà per scontato. E' questo che è assurdo e che rappresenza una pessima comunicazione e terrorismo da 4 lire.
Poi, che si debba stare attenti, è persino scontato.
Le frontiere...ok, ma se chiudi le frontiere si ferma l'economia del turismo totalmente. E' un settore che dà da mangiare a mezza italia.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
IN TEXAS
Partecipa a un «Covid party» e muore a 30 anni. «Lo fanno per vedere se il virus è reale
Per favore, state a casa»
di Francesco Tortora
La tragedia dopo la festa, in Texas, in cui i partecipanti non hanno rispettato le regole di distanziamento: «Pensavo che questo virus fosse una truffa, ma mi sono sbagliato»
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
L'importante è darsi una regolata, dai.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Organizzano delle lotterie: N persone partecipano al party dove c'e' uno malato. Ognuno mette X dollari, il primo che si ammala (fa fede la data del test) vince tutto il piatto. Proprio il caso di dire "American exceptionalism".alessandro ha scritto:IN TEXAS
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Geni !
Non sanno a che pensare, pensano minchiate.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
da oggi niente piu' mascherine al lavoro anche dove sono io
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
mi dispiace perche' la stupidita' non merita la pena di morte. meriterebbero sanzioni quelli che lucrano sulla cosa a fini politici soffiando sul fuoco dell'ignoranza.uglygeek ha scritto:Organizzano delle lotterie: N persone partecipano al party dove c'e' uno malato. Ognuno mette X dollari, il primo che si ammala (fa fede la data del test) vince tutto il piatto. Proprio il caso di dire "American exceptionalism".alessandro ha scritto:IN TEXAS
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continuate ad andare in discoteca o alle feste senza mascherina e distanziamento... e guai a dire che sono irresponsabili.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
https://www.adnkronos.com/fatti/politic ... 0MTFK.html
Gli irresponsabili si ricordino di cosa abbiamo rischiato, il 28 aprile il Comitato Tecnico Scientifico prevedeva 151 mila persone in terapia intensiva entro giugno con la riapertura del 4 maggio.
Se per puro caso o fortuna in terapia intensiva ora ci sono ricoverate in totale 68 (sessantotto) persone in tutta Italia, niente autorizza la gente ad un rispetto men che rigoroso di tutte le prescrizioni del Governo e delle autorità regionali e sanitarie.
Vedo in giro cose incredibili, anche gente fuori dai bar o che parla per strada, devono dare immediatamente una stretta fortissima.
Gli irresponsabili si ricordino di cosa abbiamo rischiato, il 28 aprile il Comitato Tecnico Scientifico prevedeva 151 mila persone in terapia intensiva entro giugno con la riapertura del 4 maggio.
Se per puro caso o fortuna in terapia intensiva ora ci sono ricoverate in totale 68 (sessantotto) persone in tutta Italia, niente autorizza la gente ad un rispetto men che rigoroso di tutte le prescrizioni del Governo e delle autorità regionali e sanitarie.
Vedo in giro cose incredibili, anche gente fuori dai bar o che parla per strada, devono dare immediatamente una stretta fortissima.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io, però, vedo il Principato di Monaco fermo a 8 casi attivi e 4 morti.... Direi che gli irresponsabili sono altrove.alessandro ha scritto:
continuate ad andare in discoteca o alle feste senza mascherina e distanziamento... e guai a dire che sono irresponsabili.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ciao Albornoz! Quello che linki è un esempio di cattivo giornalismo (ma anche di incapacità, sciatteria, e forse malafede del governo che prima chiede al cts di mantenere riservato lo studio e poi invece lo dà a cazzo in pasto alla stampa senza spiega).
Nessuna previsione di 151.000 ricoverati in terapia intensiva. Ma solo uno scenario estremo nel caso irrealistico in cui tutti facessero come se il virus non fosse mai esistito che però si accompagnava a moltissimi altri scenari, quelli sí invece realistici (ma col torto di non essere sensazionalistici), e ad un altro scenario estremo nel caso irrealistico tutti rimanessero chiusi in casa. I due estremi servono solo a "tarare" il "modello", che peraltro non era previsionale.
Da qualche parte nel thread mi sembra che ci sia un'intervista dello stesso Stefano Merler (autore del modello) in cui lo spiega, ma capisco che rileggersi tutte le millemila pagine per recuperarlo non sia agevole.
Nessuna previsione di 151.000 ricoverati in terapia intensiva. Ma solo uno scenario estremo nel caso irrealistico in cui tutti facessero come se il virus non fosse mai esistito che però si accompagnava a moltissimi altri scenari, quelli sí invece realistici (ma col torto di non essere sensazionalistici), e ad un altro scenario estremo nel caso irrealistico tutti rimanessero chiusi in casa. I due estremi servono solo a "tarare" il "modello", che peraltro non era previsionale.
Da qualche parte nel thread mi sembra che ci sia un'intervista dello stesso Stefano Merler (autore del modello) in cui lo spiega, ma capisco che rileggersi tutte le millemila pagine per recuperarlo non sia agevole.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma in paesi dove sta viaggiando forte come Messico, Brasile, India, Pakistan e altri, che lockdown stanno facendo, stretto come il nostro?Fantasio ha scritto:0,15 x 1000 senza lockdown vs. 1 x 1000 con lockdown.uglygeek ha scritto:Ci sono dai 29,000 ai 59,000 morti per influenza negli USA ogni anno https://www.health.com/condition/cold-f ... every-year, su una popolazione di 328 millioni, quindi avete ragione, anche nel caso peggiore e' 0.15 per mille.
Non ho notizie dirette ma c'è la sensazione di un provarci ma senza poterci riuscire.
O Città del Messico è ferma come lo è stata Milano?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Son paesi dove in moltissimi se non lavori di giorno, la sera non mangi, dove gli aiuti statali sono pochi e casuali, dove c'è tanta ignoranza se non addirittura analfabetismo, come potrebbero fare un lockdown anche lontanamente serio ?Pitone ha scritto:Ma in paesi dove sta viaggiando forte come Messico, Brasile, India, Pakistan e altri, che lockdown stanno facendo, stretto come il nostro?Fantasio ha scritto:0,15 x 1000 senza lockdown vs. 1 x 1000 con lockdown.uglygeek ha scritto:Ci sono dai 29,000 ai 59,000 morti per influenza negli USA ogni anno https://www.health.com/condition/cold-f ... every-year, su una popolazione di 328 millioni, quindi avete ragione, anche nel caso peggiore e' 0.15 per mille.
Non ho notizie dirette ma c'è la sensazione di un provarci ma senza poterci riuscire.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ciao!Rosewall ha scritto:ciao Albornoz! Quello che linki è un esempio di cattivo giornalismo
Il giornalismo mi sembra abbastanza buono ed adeguato, non per scopi sensazionalistici ma per quello di mantenere pressione psicologica.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In megalopoli come quelle indiane, brasiliane o messicane il lockdown è impossibile. In Europa siamo privilegiati da quasi tutti i punti di vista.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Fantasio ha scritto:In megalopoli come quelle indiane, brasiliane o messicane il lockdown è impossibile. In Europa siamo privilegiati da quasi tutti i punti di vista.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Anche fare il lockdown nelle baraccopoli con gente che vive di piccolo commercio da strada e non ha il conto in banca, è più difficile.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Eh quindi speriamo di non morire tutti
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
A Monaco è strapieno di italiani del nord, inglesi, americani russi tedeschi francesi...stefano61 ha scritto:Io, però, vedo il Principato di Monaco fermo a 8 casi attivi e 4 morti.... Direi che gli irresponsabili sono altrove.alessandro ha scritto:
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Albornoz ha scritto:https://www.adnkronos.com/fatti/politic ... 0MTFK.html
Gli irresponsabili si ricordino di cosa abbiamo rischiato, il 28 aprile il Comitato Tecnico Scientifico prevedeva 151 mila persone in terapia intensiva entro giugno con la riapertura del 4 maggio.
Se per puro caso o fortuna in terapia intensiva ora ci sono ricoverate in totale 68 (sessantotto) persone in tutta Italia, niente autorizza la gente ad un rispetto men che rigoroso di tutte le prescrizioni del Governo e delle autorità regionali e sanitarie.
Vedo in giro cose incredibili, anche gente fuori dai bar o che parla per strada, devono dare immediatamente una stretta fortissima.
1) ancora oggi non hanno riaperto tutto. Stiamo a 1 metro di distanza con mascherine e discoteche stadi etc. praticamente chiusi al pubblico.
2) i famosi 151 mila era l’estremo più alto del peggiore scenario possibile tra una cinquantina presi in considerazione
3) fottendocene completamente c’è la potevamo pure fare ad arrivare al collasso totale, raggiunto un paio di mesi fa a Brescia e Bergamo
4) si può sempre seguire la linea dei trumpiani del Texas e fare i covid party
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Qui è tutto aperto da mesi, ma la quasi totalità di nuovi casi deriva da persone rientranti da vacanze all'estero.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Anche in Romagna è così, malgrado ci siano stati finora pochi controlli sugli assembramenti.... Solo qualche discoteca è stata sgomberata (con relativa multa) perchè la clientela era assiepata senza mascherine.
I casi sono quasi tutti di persone che rientrano dall' estero.
Ora, dovrebbe uscire una nuova ordinanza regionale che si compone di 4 punti principali:
Uno: tamponi ai cittadini che rientrano da paesi extra Ue, non compresi in quelli già stoppati dal Governo. Due: vigilanza sui focolai famigliari, dato che spesso in famiglia si assiste alla positivizzazione del parente. Terzo punto: controlli massivi e tempestivi nelle realtà per le quali si sono verificate le maggiori diffusività del virus: logistica e lavorazione delle carni, "che comunque nulla ha a che vedere con la qualità delle stesse carni", ha precisato l'assessore. Infine ci sarà un'attenzione più alta per le strutture ospedaliere, di ricovero anziani o per disabili "in relazione non tanto ai nuovi accessi, ma per ciò che riguarda le visite dei famigliari e amici".
https://www.ilrestodelcarlino.it/cronac ... -1.5316471
Imminente la firma di Bonaccini.
I casi sono quasi tutti di persone che rientrano dall' estero.
Ora, dovrebbe uscire una nuova ordinanza regionale che si compone di 4 punti principali:
Uno: tamponi ai cittadini che rientrano da paesi extra Ue, non compresi in quelli già stoppati dal Governo. Due: vigilanza sui focolai famigliari, dato che spesso in famiglia si assiste alla positivizzazione del parente. Terzo punto: controlli massivi e tempestivi nelle realtà per le quali si sono verificate le maggiori diffusività del virus: logistica e lavorazione delle carni, "che comunque nulla ha a che vedere con la qualità delle stesse carni", ha precisato l'assessore. Infine ci sarà un'attenzione più alta per le strutture ospedaliere, di ricovero anziani o per disabili "in relazione non tanto ai nuovi accessi, ma per ciò che riguarda le visite dei famigliari e amici".
https://www.ilrestodelcarlino.it/cronac ... -1.5316471
Imminente la firma di Bonaccini.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Coronavirus, ricerca britannica: l’immunità non sembra durare
Tre mesi dopo l'infezione soltanto il 17% di chi ha contratto il virus mantiene la stessa potenza di risposta immunitaria, destinata a ridursi in certi casi fino a non essere più neppure rilevabile
Coronavirus, ricerca britannica: l’immunità non sembra durare
Pubblicato il 13 Luglio 2020 Ultima modifica 13 Luglio 2020 17:07
Il livello di anticorpi, prodotti dal corpo umano a seguito dell'infezione da coronavirus, può drasticamente diminuire nel giro di pochi mesi, esponendo – di fatto – a un possibile secondo contagio. È la preoccupante conclusione a cui è giunto uno studio condotto dal King's College sulla risposta immunitaria di oltre 90 ex ammalati, tra pazienti e operatori sanitari del Guy's and St Thomas', trust da cui dipende anche l'ospedale di Londra in cui prima di Pasqua è stato ricoverato in terapia intensiva il premier Boris Johnson.
Come si sviluppa l'immunità da coronavirus
Dall'analisi dei dati di laboratorio, raccolti nel corso degli ultimi mesi, i ricercatori hanno registrato come il livello di anticorpi raggiunga il suo picco dopo circa tre settimane dalla comparsa dei sintomi, per poi gradualmente diminuire, indebolendo così la potenza della risposta. Tre mesi dopo l'infezione – sottolinea oggi il Guardian citando lo studio – soltanto il 17% di chi ha contratto il virus mantiene la stessa potenza di risposta immunitaria, destinata a ridursi in certi casi fino a non essere più neppure rilevabile.
Coronavirus, usare la mascherina sui mezzi pubblici è fondamentale: la simulazione è inquietante
Stando alle conclusioni degli scienziati dell'università londinese, il virus potrebbe dunque tornare a infettare di nuovo le stesse persone, anno dopo anno, come accade nelle influenze più comuni. Un'ipotesi da confermare attraverso ulteriori test clinici, ma che comunque dovrà essere tenuta in considerazione – sottolinea il Guardian – anche per le implicazioni che potrà avere sull'efficacia probabilmente temporanea di un eventuale futuro vaccino. «La produzione di anticorpi da parte di chi si ammala ha riguardato in effetti nei nostri casi solo un breve periodo – ha confermato la dottoressa Katie Doores, responsabile dello studio – . E se l'infezione genera livelli di anticorpi così limitati nel tempo, anche la copertura di un futuro vaccino teoricamente avrà una durata limitata».
Se fosse così, anche col vaccino ci vorranno molti mesi se non anni per liberarcene. Vedremo...
Tre mesi dopo l'infezione soltanto il 17% di chi ha contratto il virus mantiene la stessa potenza di risposta immunitaria, destinata a ridursi in certi casi fino a non essere più neppure rilevabile
Coronavirus, ricerca britannica: l’immunità non sembra durare
Pubblicato il 13 Luglio 2020 Ultima modifica 13 Luglio 2020 17:07
Il livello di anticorpi, prodotti dal corpo umano a seguito dell'infezione da coronavirus, può drasticamente diminuire nel giro di pochi mesi, esponendo – di fatto – a un possibile secondo contagio. È la preoccupante conclusione a cui è giunto uno studio condotto dal King's College sulla risposta immunitaria di oltre 90 ex ammalati, tra pazienti e operatori sanitari del Guy's and St Thomas', trust da cui dipende anche l'ospedale di Londra in cui prima di Pasqua è stato ricoverato in terapia intensiva il premier Boris Johnson.
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Dall'analisi dei dati di laboratorio, raccolti nel corso degli ultimi mesi, i ricercatori hanno registrato come il livello di anticorpi raggiunga il suo picco dopo circa tre settimane dalla comparsa dei sintomi, per poi gradualmente diminuire, indebolendo così la potenza della risposta. Tre mesi dopo l'infezione – sottolinea oggi il Guardian citando lo studio – soltanto il 17% di chi ha contratto il virus mantiene la stessa potenza di risposta immunitaria, destinata a ridursi in certi casi fino a non essere più neppure rilevabile.
Coronavirus, usare la mascherina sui mezzi pubblici è fondamentale: la simulazione è inquietante
Stando alle conclusioni degli scienziati dell'università londinese, il virus potrebbe dunque tornare a infettare di nuovo le stesse persone, anno dopo anno, come accade nelle influenze più comuni. Un'ipotesi da confermare attraverso ulteriori test clinici, ma che comunque dovrà essere tenuta in considerazione – sottolinea il Guardian – anche per le implicazioni che potrà avere sull'efficacia probabilmente temporanea di un eventuale futuro vaccino. «La produzione di anticorpi da parte di chi si ammala ha riguardato in effetti nei nostri casi solo un breve periodo – ha confermato la dottoressa Katie Doores, responsabile dello studio – . E se l'infezione genera livelli di anticorpi così limitati nel tempo, anche la copertura di un futuro vaccino teoricamente avrà una durata limitata».
Se fosse così, anche col vaccino ci vorranno molti mesi se non anni per liberarcene. Vedremo...
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Nel caso del vaiolo, un vaccino stabile venne realizzato nel 1950, campagne vaccinali per eradicare la malattia iniziarono poi nel 1958 e l’ultimo caso era attivo nel 1975.
Il virus del vaiolo venne dichiarato eradicato nel 1980.
30 anni dopo la realizzazione del vaccino
E tra la campagna di vaccinazione globale 1958 e l’ultimo caso di vaioli grave 1975 17 anni.
I malati e i vaccinari non si ammalavano di nuovo e i malati erano infettivi per poco tempo.
Il virus del vaiolo venne dichiarato eradicato nel 1980.
30 anni dopo la realizzazione del vaccino
E tra la campagna di vaccinazione globale 1958 e l’ultimo caso di vaioli grave 1975 17 anni.
I malati e i vaccinari non si ammalavano di nuovo e i malati erano infettivi per poco tempo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
inizialmente pensavo anch'io che alcuni giornali seguissero una linea (#milanoriparte) e altri un'altra ("151.000 in terapia intensiva"). E invece il principio è quello del clickbait, il corriere e company hanno alternato per mesi Zangrillo che diceva scopareeee alle foto scandalo col tele, Bassetti che è solo un'influenza all'intervista pessimistica, la Svezia che va alla grande alla Svezia che muoiono tutti.Albornoz ha scritto:Ciao!Rosewall ha scritto:ciao Albornoz! Quello che linki è un esempio di cattivo giornalismo
Il giornalismo mi sembra abbastanza buono ed adeguato, non per scopi sensazionalistici ma per quello di mantenere pressione psicologica.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Auguri a voi vaccinistialessandro ha scritto:Coronavirus, ricerca britannica: l’immunità non sembra durare
Tre mesi dopo l'infezione soltanto il 17% di chi ha contratto il virus mantiene la stessa potenza di risposta immunitaria, destinata a ridursi in certi casi fino a non essere più neppure rilevabile
Coronavirus, ricerca britannica: l’immunità non sembra durare
Pubblicato il 13 Luglio 2020 Ultima modifica 13 Luglio 2020 17:07
Il livello di anticorpi, prodotti dal corpo umano a seguito dell'infezione da coronavirus, può drasticamente diminuire nel giro di pochi mesi, esponendo – di fatto – a un possibile secondo contagio. È la preoccupante conclusione a cui è giunto uno studio condotto dal King's College sulla risposta immunitaria di oltre 90 ex ammalati, tra pazienti e operatori sanitari del Guy's and St Thomas', trust da cui dipende anche l'ospedale di Londra in cui prima di Pasqua è stato ricoverato in terapia intensiva il premier Boris Johnson.
Come si sviluppa l'immunità da coronavirus
Dall'analisi dei dati di laboratorio, raccolti nel corso degli ultimi mesi, i ricercatori hanno registrato come il livello di anticorpi raggiunga il suo picco dopo circa tre settimane dalla comparsa dei sintomi, per poi gradualmente diminuire, indebolendo così la potenza della risposta. Tre mesi dopo l'infezione – sottolinea oggi il Guardian citando lo studio – soltanto il 17% di chi ha contratto il virus mantiene la stessa potenza di risposta immunitaria, destinata a ridursi in certi casi fino a non essere più neppure rilevabile.
Coronavirus, usare la mascherina sui mezzi pubblici è fondamentale: la simulazione è inquietante
Stando alle conclusioni degli scienziati dell'università londinese, il virus potrebbe dunque tornare a infettare di nuovo le stesse persone, anno dopo anno, come accade nelle influenze più comuni. Un'ipotesi da confermare attraverso ulteriori test clinici, ma che comunque dovrà essere tenuta in considerazione – sottolinea il Guardian – anche per le implicazioni che potrà avere sull'efficacia probabilmente temporanea di un eventuale futuro vaccino. «La produzione di anticorpi da parte di chi si ammala ha riguardato in effetti nei nostri casi solo un breve periodo – ha confermato la dottoressa Katie Doores, responsabile dello studio – . E se l'infezione genera livelli di anticorpi così limitati nel tempo, anche la copertura di un futuro vaccino teoricamente avrà una durata limitata».
Se fosse così, anche col vaccino ci vorranno molti mesi se non anni per liberarcene. Vedremo...
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Alessandro,una curiosità; Tu che vita condurresti in questi potenziali 30 anni fra il 2020 e il 2050 ?alessandro ha scritto:Nel caso del vaiolo, un vaccino stabile venne realizzato nel 1950, campagne vaccinali per eradicare la malattia iniziarono poi nel 1958 e l’ultimo caso era attivo nel 1975.
Il virus del vaiolo venne dichiarato eradicato nel 1980.
30 anni dopo la realizzazione del vaccino
E tra la campagna di vaccinazione globale 1958 e l’ultimo caso di vaioli grave 1975 17 anni.
I malati e i vaccinari non si ammalavano di nuovo e i malati erano infettivi per poco tempo.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Johnny Rex ha scritto:Alessandro,una curiosità; Tu che vita condurresti in questi potenziali 30 anni fra il 2020 e il 2050 ?alessandro ha scritto:Nel caso del vaiolo, un vaccino stabile venne realizzato nel 1950, campagne vaccinali per eradicare la malattia iniziarono poi nel 1958 e l’ultimo caso era attivo nel 1975.
Il virus del vaiolo venne dichiarato eradicato nel 1980.
30 anni dopo la realizzazione del vaccino
E tra la campagna di vaccinazione globale 1958 e l’ultimo caso di vaioli grave 1975 17 anni.
I malati e i vaccinari non si ammalavano di nuovo e i malati erano infettivi per poco tempo.
F.F.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Le notizie per Gios del giorno.
1) Il ceppo serbo del virus è 4 volte più infettivo del nostro. Non ho idea di cosa volesse dire ma prendiamola così com'è
2) Avere gli anticorpi è PEGGIO!!!! Chi si reinfetta ha la forma più intensa di malattia. Questa è ottima, ideale per chi sta sviluppando il vaccino
1) Il ceppo serbo del virus è 4 volte più infettivo del nostro. Non ho idea di cosa volesse dire ma prendiamola così com'è
2) Avere gli anticorpi è PEGGIO!!!! Chi si reinfetta ha la forma più intensa di malattia. Questa è ottima, ideale per chi sta sviluppando il vaccino
- alessandro
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Coronavirus, anticorpi come un boomerang. "Chi si re-infetta ha la forma severa di malattia”
L'immunità acquisita non solo potrebbe non essere protettiva, ma addirittura rivelarsi controproducente favorendo re-infezioni con sintomi più gravi. L'ipotesi italiana
L'immunità acquisita non solo potrebbe non essere protettiva, ma addirittura rivelarsi controproducente favorendo re-infezioni con sintomi più gravi. L'ipotesi italiana
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- alessandro
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Così ma con plexiglas attorno.Monheim ha scritto:Johnny Rex ha scritto:Alessandro,una curiosità; Tu che vita condurresti in questi potenziali 30 anni fra il 2020 e il 2050 ?alessandro ha scritto:Nel caso del vaiolo, un vaccino stabile venne realizzato nel 1950, campagne vaccinali per eradicare la malattia iniziarono poi nel 1958 e l’ultimo caso era attivo nel 1975.
Il virus del vaiolo venne dichiarato eradicato nel 1980.
30 anni dopo la realizzazione del vaccino
E tra la campagna di vaccinazione globale 1958 e l’ultimo caso di vaioli grave 1975 17 anni.
I malati e i vaccinari non si ammalavano di nuovo e i malati erano infettivi per poco tempo.
F.F.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Dimenticate di aggiungere, tra le buone notizie del giorno, che l'OMS, sempre pronta sulla spalliera, ha detto che è sostanzialmente impossibile che ci possa essere un vaccino nei tempi che tutti speriamo, mentre da studi inglesi pare che i vaccini siano sostanzialmente inutili viste le mutazioni del virus.
E' un grande giorno.
E' un grande giorno.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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