Shakespeare ha scritto:Nickognito ha scritto:Io insisto che una economia / societa' che per andare avanti in caso di emergenza ha bisogno che la gente vada in vacanza, al ristorante, al bar, al pub , in discoteca e alle feste non puo' funzionare.
Una cosa e' non abolire la socialita', un'altra e' lasciare tutto come prima. La cosa sta andando per le lunghe, bisogna inventarsi altro.
Appunto, qualcosa non quadra
Non quadra perche', in una societa' senza alternative al consumismo, non stanno emergendo alternative di consumo. O meglio, stanno anche emergendo, ma distribuiti male: supermercati, Amazon, Netflix vanno bene, altri prodotti di nicchia (che so, i produttori di puzzle), ma ci vorrebbe altro. Molte cose vanno ancora bene, il vino e' molto richiesto anche se ci perde per le consegne nei locali, i vestiti di tipo casalingo o da conference call son richiesti, attrezzi o app per far ginnastica a casa, le stesse case (in periferia, con piscina, magari).
Qui si continua solo a pensare a dare aiuti a chi fallisce. Ok, per 6 mesi, ma non a lungo termine, incoraggiamo piuttosto chi vuole fare altro, una fitness o yoga-app, diamo incentivi a chi assume nuovi fattorini, boh, o a chi consegna a domicilio, facciamo concorrenza locali ai grandi distributori, dedichiamo gli aiuti alla cultura a prodotti streaming, incoraggiamo l'insegnamento online (magari corsi gratis per disoccupati e investiamo li, non regaliamo i soldi al pub). Non capisco mai questa attenzione a chi sta perdendo un'attivita' rispetto a chi l'ha gia' persa. In certi casi e' meglio, in altri no.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)