Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Oggi cmq calo brusco dei ricoveri
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non illuderti, moriremo comunque tutti a causa del PIL. Agonia lenta.Ombra84 ha scritto:Oggi cmq calo brusco dei ricoveri
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Almeno moriamo feliciShakespeare ha scritto:Non illuderti, moriremo comunque tutti a causa del PILU. Agonia lenta.Ombra84 ha scritto:Oggi cmq calo brusco dei ricoveri
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Giorgio Armani:tennisfan82 ha scritto:Almeno moriamo feliciShakespeare ha scritto:Non illuderti, moriremo comunque tutti a causa del PILU. Agonia lenta.Ombra84 ha scritto:Oggi cmq calo brusco dei ricoveri
“Questa crisi è una meravigliosa opportunità per rallentare tutto, per riallineare tutto, per disegnare un orizzonte più autentico e vero. Basta spettacolarizzazione, basta sprechi…una meravigliosa opportunità per ridare valore all’autenticità…Basta con le sfilate in tutto il mondo, fatte tramite i viaggi che inquinano. Basta con gli sprechi di denaro per gli show, sono solo pennellate di smalto apposte sopra il nulla. Il momento che stiamo attraversando è turbolento, ma ci offre la possibilità, unica davvero, di aggiustare quello che non va, di togliere il superfluo, di ritrovare una dimensione più umana. Questa è forse la più importante lezione di questa crisi.”
Perciò il vero problema non è il crollo del PIL del 10% o anche del 20% ma cosa ci facciamo e cosa vorremo fare con il restante 90 oppure 80% !!! Ma di questo, magari, parleremo un’altra volta…
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Detto da uno che possiede un’isola...Shakespeare ha scritto:Giorgio Armani:tennisfan82 ha scritto:Almeno moriamo feliciShakespeare ha scritto: Non illuderti, moriremo comunque tutti a causa del PILU. Agonia lenta.
“Questa crisi è una meravigliosa opportunità per rallentare tutto, per riallineare tutto, per disegnare un orizzonte più autentico e vero. Basta spettacolarizzazione, basta sprechi…una meravigliosa opportunità per ridare valore all’autenticità…Basta con le sfilate in tutto il mondo, fatte tramite i viaggi che inquinano. Basta con gli sprechi di denaro per gli show, sono solo pennellate di smalto apposte sopra il nulla. Il momento che stiamo attraversando è turbolento, ma ci offre la possibilità, unica davvero, di aggiustare quello che non va, di togliere il superfluo, di ritrovare una dimensione più umana. Questa è forse la più importante lezione di questa crisi.”
Perciò il vero problema non è il crollo del PIL del 10% o anche del 20% ma cosa ci facciamo e cosa vorremo fare con il restante 90 oppure 80% !!! Ma di questo, magari, parleremo un’altra volta…
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Tutto è relativo, per l'11% della popolazione mondiale che vive con 2 dollari al giorno di isole io e te ne possediamo almeno un migliaio, e di sicuro penserebbero, "che diavolo se ne faranno di un centinaio di isole in più o in meno"alessandro ha scritto:
Detto da uno che possiede un’isola...
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In Spagna per salvare la stagione estiva del turismo stanno tornando ai livelli di contagio di 3 mesi fa. Voglio vedere quando ricominceranno a comunicare i dati reali dei decessi che hanno smesso di rilevare da tempo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Hai perfettamente ragione.Shakespeare ha scritto:Tutto è relativo, per l'11% della popolazione mondiale che vive con 2 dollari al giorno di isole io e te ne possediamo almeno un migliaio, e di sicuro penserebbero, "che diavolo se ne faranno di un centinaio di isole in più o in meno"alessandro ha scritto:
Detto da uno che possiede un’isola...
È come se andassi in Africa da quelli che vivono con 2 dollari al giorno a dire che devono essere più frugali per risparmiare l’ambiente, fare come me che ho venduto l’X6 per comprarmi una Tesla.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma da noi non può succedere. E chi dice di stare attenti è un menagramo. Oggi hanno abolito il distanziamento nei treni a lunga percorrenza. E via a discoteche etc.laplaz ha scritto:In Spagna per salvare la stagione estiva del turismo stanno tornando ai livelli di contagio di 3 mesi fa. Voglio vedere quando ricominceranno a comunicare i dati reali dei decessi che hanno smesso di rilevare da tempo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In Europa il paese col rapporto più alto tra contagi e decessi è la Romania
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Detto da un Bastardo che deve tutto alla Globalizzazione, alle sfilate internazionali ,alla spettacolrizzazione e al superfluo va anche oltre il ComicoShakespeare ha scritto: Giorgio Armani:
“Questa crisi è una meravigliosa opportunità per rallentare tutto, per riallineare tutto, per disegnare un orizzonte più autentico e vero. Basta spettacolarizzazione, basta sprechi…una meravigliosa opportunità per ridare valore all’autenticità…Basta con le sfilate in tutto il mondo, fatte tramite i viaggi che inquinano. Basta con gli sprechi di denaro per gli show, sono solo pennellate di smalto apposte sopra il nulla. Il momento che stiamo attraversando è turbolento, ma ci offre la possibilità, unica davvero, di aggiustare quello che non va, di togliere il superfluo, di ritrovare una dimensione più umana. Questa è forse la più importante lezione di questa crisi.”
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
va beh dai al massimo andiamo tutti sulla sua isola, saremo poveri, affamati ma abbronzati come lui...l'importante é che sia covid FreeJohnny Rex ha scritto:Detto da un Bastardo che deve tutto alla Globalizzazione, alle sfilate internazionali ,alla spettacolrizzazione e al superfluo va anche oltre il ComicoShakespeare ha scritto: Giorgio Armani:
“Questa crisi è una meravigliosa opportunità per rallentare tutto, per riallineare tutto, per disegnare un orizzonte più autentico e vero. Basta spettacolarizzazione, basta sprechi…una meravigliosa opportunità per ridare valore all’autenticità…Basta con le sfilate in tutto il mondo, fatte tramite i viaggi che inquinano. Basta con gli sprechi di denaro per gli show, sono solo pennellate di smalto apposte sopra il nulla. Il momento che stiamo attraversando è turbolento, ma ci offre la possibilità, unica davvero, di aggiustare quello che non va, di togliere il superfluo, di ritrovare una dimensione più umana. Questa è forse la più importante lezione di questa crisi.”
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Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
https://english.elpais.com/society/2020 ... 44868.htmllaplaz ha scritto:In Spagna per salvare la stagione estiva del turismo stanno tornando ai livelli di contagio di 3 mesi fa. Voglio vedere quando ricominceranno a comunicare i dati reali dei decessi che hanno smesso di rilevare da tempo.
Sono sull'1 x 1000 della popolazione, come prevedibile.
"Come possono essere i supertornei della fantasia di nickognito più concreti della realtà?"
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non mi sembra affatto leggendo i numeri. Da dove hai estrapolato questo dato?tennisfan82 ha scritto:In Europa il paese col rapporto più alto tra contagi e decessi è la Romania
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Siete così sicuri di aver bisogno di comprarvi un isola per essere felici ?Paolo79 ha scritto:va beh dai al massimo andiamo tutti sulla sua isola, saremo poveri, affamati ma abbronzati come lui...l'importante é che sia covid FreeJohnny Rex ha scritto:Detto da un Bastardo che deve tutto alla Globalizzazione, alle sfilate internazionali ,alla spettacolrizzazione e al superfluo va anche oltre il ComicoShakespeare ha scritto: Giorgio Armani:
“Questa crisi è una meravigliosa opportunità per rallentare tutto, per riallineare tutto, per disegnare un orizzonte più autentico e vero. Basta spettacolarizzazione, basta sprechi…una meravigliosa opportunità per ridare valore all’autenticità…Basta con le sfilate in tutto il mondo, fatte tramite i viaggi che inquinano. Basta con gli sprechi di denaro per gli show, sono solo pennellate di smalto apposte sopra il nulla. Il momento che stiamo attraversando è turbolento, ma ci offre la possibilità, unica davvero, di aggiustare quello che non va, di togliere il superfluo, di ritrovare una dimensione più umana. Questa è forse la più importante lezione di questa crisi.”
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Personalmente sto' benissimo anche senza, e un 10% in meno di beni materiali non m'interessa, posso benissimo farne a meno. Sono altre le cose che mi interessano, non aumentare per forza il pil di una società opulenta, altrimenti entro in tragedia-depressione e muoio di fame.
Mi si potrà eccepire che c'è gente che sta molto peggio di me, ma il problema nel caso non è l'aumento del pil o un suo calo del 10%, ma di una più giusta distribuzione della ricchezza, non datemi del comunista per favore che non lo sono neanche un po', ma credo fermamente in uno stato sociale non fatto di squali.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
sono sicuro che Giorgio Armani la penserebbe come te
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Soldi soldi soldi soldiPaolo79 ha scritto:sono sicuro che Giorgio Armani la penserebbe come te
Produciamo sempre di più che sarete felici, non 1 centesimo in meno !
Io ho visto più gente felice dove ci son meno soldi, a patto che i bisogni necessari siano risolti.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Grazie ai soldi.Shakespeare ha scritto: Io ho visto più gente felice dove ci son meno soldi, a patto che i bisogni necessari siano risolti.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non lo so. Cristiano Ronaldo ieri si è comprato una Bugatti d 8 milioni di dollari, non mi sembrava triste e nemmeno sul suo mega panfilo.Alga ha scritto:Grazie ai soldi.Shakespeare ha scritto: Io ho visto più gente felice dove ci son meno soldi, a patto che i bisogni necessari siano risolti.
Poi ok, gli egiziani sono in media più felici dei norvegesi che hanno un reddito procapite molto più alto ( non so, 4 volte tanto? Non ho controllato).
Poi ci sarà qualche miliardario triste, ma tanti poveri (miliardi) che soffrono veramente.
A volte però la ricchezza è relativa, è la distanza che corre tra necessità e disponibilità .
Se io necessito di 1000 euro al mese o 2000 per essere felice se ne ho 3000 vado alla grande. Se ne necessito 5000 con 3.000 piango.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Hanno calcolato molto più o meno, visto che è davvero impossibile fare un calcolo certo, quanto dovrebbe essere il sufficiente, la barriera fra la felicità e la necessità in 1500 euro al mese a famiglia. Direi che ci siamo, tutto il resto è superfluo.alessandro ha scritto:Non lo so. Cristiano Ronaldo ieri si è comprato una Bugatti d 8 milioni di dollari, non mi sembrava triste e nemmeno sul suo mega panfilo.Alga ha scritto:Grazie ai soldi.Shakespeare ha scritto: Io ho visto più gente felice dove ci son meno soldi, a patto che i bisogni necessari siano risolti.
Poi ok, gli egiziani sono in media più felici dei norvegesi che hanno un reddito procapite molto più alto ( non so, 4 volte tanto? Non ho controllato).
Poi ci sarà qualche miliardario triste, ma tanti poveri (miliardi) che soffrono veramente.
A volte però la ricchezza è relativa, è la distanza che corre tra necessità e disponibilità .
Se io necessito di 1000 euro al mese o 2000 per essere felice se ne ho 3000 vado alla grande. Se ne necessito 5000 con 3.000 piango.
Poi chiaro ognuno la pensi come la vuole, io la penso che non vado a rovinarmi la vita visto che a questo mondo ci son tante belle cose da fare, per aumentare il PIL o morirci perché cala, beni materiali superflui non mi interessano, vivo bene lo stesso, anzi meglio.
Ieri guardavo quante magliette ho, saranno un 300, ne uso al massimo una trentina, il resto le uso 1 volta ogni tanto perché non ammuffiscano. Poi ho pensato, ma perché mai le ho comprate ? E mi rispondo, perché viviamo di superfluo. E la cosa mi rattrista.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Le fai cor cazzo a 1500 euri al mese.Shakespeare ha scritto:a questo mondo ci son tante belle cose da fare
Almeno a Roma.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Lo so', è questo l'inghippo, il meccanismo secondo il quale si creano necessità che non dovrebbero esserci.Alga ha scritto:Le fai cor cazzo a 1500 euri al mese.Shakespeare ha scritto:a questo mondo ci son tante belle cose da fare
Almeno a Roma.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Tipo?Shakespeare ha scritto:necessità che non dovrebbero esserci.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Trecento magliette?
Io avrò dodici. Quattro pantaloni. 7 mutande. 6 maglue. 4 camicie. Cinque paura di scarpe. Tre giacche.
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Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Una famiglia per vivere senza tirare il collo e senza aiuti isee etc e pagare mutuo o affitto credo servano attorno ai 3-4000 euro netti mensili.
2 adulti 2 bambini mettiamo in Lombardia o in città come Roma ( Roma e milano fai fatica comunque).
Vita dignitosa con qualche sfizio.
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Sono così brutte le tue scarpe?Nickognito ha scritto:Trecento magliette?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Chi ha trecento magliette?Nickognito ha scritto:Trecento magliette?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si guarda, uno schifoAlga ha scritto:Chi ha trecento magliette?Nickognito ha scritto:Trecento magliette?
Un centinaio forse più di short, una quarantina di giacche un 50 maglioni, le camicie non le conto nemmeno ecc.ecc.
Mi faccio sorridere, per non piangere.
Per le magliette ho la giustificazione che sudo molto e ne cambio anche tre al giorno, ma alla fine son sempre le stesse 30 che uso.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Se son magliette con disegni e di marca siamo sui 30-40 euro l’una son 10000 euro solo di quelli
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
30-40 euro una maglietta?
Io in media pago 20 euro i pantaloni, 5-10 una maglietta, 80 un paio di scarpe, 20 una camicia, 2 euro i calzini, 5 le mutande.
Giaccone invernale sui 300, ma dura un decennio abbondante.
Rispetto ai costi di vitto e alloggio per me tecnologia +vestiti insieme spendero', beh, l'1 per mille
Io in media pago 20 euro i pantaloni, 5-10 una maglietta, 80 un paio di scarpe, 20 una camicia, 2 euro i calzini, 5 le mutande.
Giaccone invernale sui 300, ma dura un decennio abbondante.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Direttore!alessandro ha scritto:Se son magliette con disegni e di marca siamo sui 30-40 euro l’una son 10000 euro solo di quelli
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
waitingernest ha scritto:Direttore!alessandro ha scritto:Se son magliette con disegni e di marca siamo sui 30-40 euro l’una son 10000 euro solo di quelli
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma cosa sei, l’Imelda Marcos delle magliette?Shakespeare ha scritto:Hanno calcolato molto più o meno, visto che è davvero impossibile fare un calcolo certo, quanto dovrebbe essere il sufficiente, la barriera fra la felicità e la necessità in 1500 euro al mese a famiglia. Direi che ci siamo, tutto il resto è superfluo.alessandro ha scritto:Non lo so. Cristiano Ronaldo ieri si è comprato una Bugatti d 8 milioni di dollari, non mi sembrava triste e nemmeno sul suo mega panfilo.Alga ha scritto:
Grazie ai soldi.
Poi ok, gli egiziani sono in media più felici dei norvegesi che hanno un reddito procapite molto più alto ( non so, 4 volte tanto? Non ho controllato).
Poi ci sarà qualche miliardario triste, ma tanti poveri (miliardi) che soffrono veramente.
A volte però la ricchezza è relativa, è la distanza che corre tra necessità e disponibilità .
Se io necessito di 1000 euro al mese o 2000 per essere felice se ne ho 3000 vado alla grande. Se ne necessito 5000 con 3.000 piango.
Poi chiaro ognuno la pensi come la vuole, io la penso che non vado a rovinarmi la vita visto che a questo mondo ci son tante belle cose da fare, per aumentare il PIL o morirci perché cala, beni materiali superflui non mi interessano, vivo bene lo stesso, anzi meglio.
Ieri guardavo quante magliette ho, saranno un 300, ne uso al massimo una trentina, il resto le uso 1 volta ogni tanto perché non ammuffiscano. Poi ho pensato, ma perché mai le ho comprate ? E mi rispondo, perché viviamo di superfluo. E la cosa mi rattrista.
Dai su, dire nello stesso post che hai 300 magliette e lamentarsi del mondo moderno che spinge ad acquistare il superfluo... Non si può sentire, dai.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
È una cosa che si studia in psicologia, hanno fatto molti studi sulla relazione tra ricchezza e felicità e viene sempre fuori che i soldi portano la felicità, con una crescita proporzionale, fino ad un certo livello di ricchezza, dopo cui non fa più differenza. Poi, non ricordo la terminologia precisa, ma ci sono due tipi di felicità, quella percepita giorno per giorno, e quella più in generale legata alla soddisfazione per tutta la propria vita, guardando anche al passato. http://content.time.com/time/magazine/a ... 28,00.htmlShakespeare ha scritto:Hanno calcolato molto più o meno, visto che è davvero impossibile fare un calcolo certo, quanto dovrebbe essere il sufficiente, la barriera fra la felicità e la necessità in 1500 euro al mese a famiglia. Direi che ci siamo, tutto il resto è superfluo.alessandro ha scritto:Non lo so. Cristiano Ronaldo ieri si è comprato una Bugatti d 8 milioni di dollari, non mi sembrava triste e nemmeno sul suo mega panfilo.Alga ha scritto:
Grazie ai soldi.
Poi ok, gli egiziani sono in media più felici dei norvegesi che hanno un reddito procapite molto più alto ( non so, 4 volte tanto? Non ho controllato).
Poi ci sarà qualche miliardario triste, ma tanti poveri (miliardi) che soffrono veramente.
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Se io necessito di 1000 euro al mese o 2000 per essere felice se ne ho 3000 vado alla grande. Se ne necessito 5000 con 3.000 piango.
Poi chiaro ognuno la pensi come la vuole, io la penso che non vado a rovinarmi la vita visto che a questo mondo ci son tante belle cose da fare, per aumentare il PIL o morirci perché cala, beni materiali superflui non mi interessano, vivo bene lo stesso, anzi meglio.
Ieri guardavo quante magliette ho, saranno un 300, ne uso al massimo una trentina, il resto le uso 1 volta ogni tanto perché non ammuffiscano. Poi ho pensato, ma perché mai le ho comprate ? E mi rispondo, perché viviamo di superfluo. E la cosa mi rattrista.
La prima, l’umore giornaliero, per così dire, migliora al crescere del reddito fino ad un livello che negli USA è di circa 75mila $ l’anno. Non tanti, ma sufficienti per vivere tranquillamente soddisfando tutte le necesssità e togliendosi qualche piccolo sfiizio. Oltre quella cifra le cose non migliorano con più soldi. Ma le cose sono diverse per la seconda metrica, e le persone si sentono più felici e soddisfatte se hanno più soldi, quasi senza limiti: chi guadagna 150mila è più felice di chi guadagna 75mila, chi guadagna 1 milione è più felice di chi guadagna 500 mila, e così via. Bill Gates disse che dopo alcuni miliardi di $ averne di più davvero non fa differenza, c’è quindi un limite.
Tra l’altro un altro tratto psicologico che è spostato studiato è che non importa quanti soldi si abbiano ci si sente sempre più poveri di qualcun altro, perché al crescere del reddito cambia il livello con cui ci si confronta.
Comunque in poche parole dire che i soldi non fanno la felicità è una frase banale e non vera.
Il concetto di “superfluo” è molto complicato.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
waitingernest ha scritto:Direttore!alessandro ha scritto:Se son magliette con disegni e di marca siamo sui 30-40 euro l’una son 10000 euro solo di quelli
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
tutto verissimo, pero' farei un discorso differente, visto che nessuno puo' scegliere di essere piu' o meno milionaro senza rinunciare a qualcosa.uglygeek ha scritto:È una cosa che si studia in psicologia, hanno fatto molti studi sulla relazione tra ricchezza e felicità e viene sempre fuori che i soldi portano la felicità, con una crescita proporzionale, fino ad un certo livello di ricchezza, dopo cui non fa più differenza. Poi, non ricordo la terminologia precisa, ma ci sono due tipi di felicità, quella percepita giorno per giorno, e quella più in generale legata alla soddisfazione per tutta la propria vita, guardando anche al passato. http://content.time.com/time/magazine/a ... 28,00.htmlShakespeare ha scritto:Hanno calcolato molto più o meno, visto che è davvero impossibile fare un calcolo certo, quanto dovrebbe essere il sufficiente, la barriera fra la felicità e la necessità in 1500 euro al mese a famiglia. Direi che ci siamo, tutto il resto è superfluo.alessandro ha scritto:
Non lo so. Cristiano Ronaldo ieri si è comprato una Bugatti d 8 milioni di dollari, non mi sembrava triste e nemmeno sul suo mega panfilo.
Poi ok, gli egiziani sono in media più felici dei norvegesi che hanno un reddito procapite molto più alto ( non so, 4 volte tanto? Non ho controllato).
Poi ci sarà qualche miliardario triste, ma tanti poveri (miliardi) che soffrono veramente.
A volte però la ricchezza è relativa, è la distanza che corre tra necessità e disponibilità .
Se io necessito di 1000 euro al mese o 2000 per essere felice se ne ho 3000 vado alla grande. Se ne necessito 5000 con 3.000 piango.
Poi chiaro ognuno la pensi come la vuole, io la penso che non vado a rovinarmi la vita visto che a questo mondo ci son tante belle cose da fare, per aumentare il PIL o morirci perché cala, beni materiali superflui non mi interessano, vivo bene lo stesso, anzi meglio.
Ieri guardavo quante magliette ho, saranno un 300, ne uso al massimo una trentina, il resto le uso 1 volta ogni tanto perché non ammuffiscano. Poi ho pensato, ma perché mai le ho comprate ? E mi rispondo, perché viviamo di superfluo. E la cosa mi rattrista.
La prima, l’umore giornaliero, per così dire, migliora al crescere del reddito fino ad un livello che negli USA è di circa 75mila $ l’anno. Non tanti, ma sufficienti per vivere tranquillamente soddisfando tutte le necesssità e togliendosi qualche piccolo sfiizio. Oltre quella cifra le cose non migliorano con più soldi. Ma le cose sono diverse per la seconda metrica, e le persone si sentono più felici e soddisfatte se hanno più soldi, quasi senza limiti: chi guadagna 150mila è più felice di chi guadagna 75mila, chi guadagna 1 milione è più felice di chi guadagna 500 mila, e così via. Bill Gates disse che dopo alcuni miliardi di $ averne di più davvero non fa differenza, c’è quindi un limite.
Tra l’altro un altro tratto psicologico che è spostato studiato è che non importa quanti soldi si abbiano ci si sente sempre più poveri di qualcun altro, perché al crescere del reddito cambia il livello con cui ci si confronta.
Comunque in poche parole dire che i soldi non fanno la felicità è una frase banale e non vera.
Il concetto di “superfluo” è molto complicato.
intendo dire, metti ceh uno lavora 8 ore al giorno per 5 giorni a settimana per 2000 euro al mese, che gli bastano per vivere (un single), sarebbe disposto a lavorare 10 ore al giorno per 6 giorni a settimana per 3500 euro al mese?
perche' qui si fa la scelta, rinunci al tempo, al weekend lungo, avere il pomeriggio dalle 17 in poi libero etc. in cambio di un tenore di vita molto maggiore, perche' metti che per le spese di base incomprimibili uno spende 1500 euro e ha 500 euro per avere cose un po' piu' belle del base e per sfizi al mese, mentre si troverenbbe ad avere 2000 euro al mese di surplus anziche' 500, vuol dire una macchina piu' bella, un appartamento un po' piu' grande, ristorante anziche' pizzeria, vacanze in un 4 stelle anziche' in una pensioncina.
e' qui che puo' subentrare la scelta tra essere frugali ma avere piu' tempo libero oppure avere meno tempo libero ma poterselo godere con cose anche superflue ( che poi spendere 2000 euro in cose superflue anziche' 500 anche per una eventuale morosa potrebbe fare la differenza, a volte)
( in usa mi impiccano per una constatazione del genere )
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
È un’osservazione interessante, una cosa che è diversa nel mondo moderno è che mentre in passato in genere più si era ricchi meno si lavorava, le ricchezze erano quasi sempre ereditate e si viveva di rendita, oggi in genere le persone ricche lavorano moltissimo. Un grande chirurgo, un CEO di una grande azienda, un finanziere, lavorano anche normalmente 14 ore al giorno almeno sei giorni la settimana. Sempre più molti guadagnano poco e pochi guadagnano moltissimo, ma si fanno anche un gran culo. Anche chi lavora in proprio di solito lavora di più di chi è dipendente.
Ne vale la pena? Di solito non lo si fa solo strettamente per i soldi. Però è vero che si rinuncia ad altro.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
io sento spesso il discorso del piccolo imprenditore che si fa il culo 10 ore al giorno e torna a casa coi pensieri dei dipendenti, del commercialista delle tasse dei fornitori dei finanziamenti bancari delle nuove leggi da rispettare del calo degli ordini o dei troppi ordini tutti assieme degli anni in cui non si guadagna abbastanza del timore che si finisca gambe all'aria e dice "beati i dipendenti che si fanno le loro 8 ore e poi possono spegnere il cervello".uglygeek ha scritto:È un’osservazione interessante, una cosa che è diversa nel mondo moderno è che mentre in passato in genere più si era ricchi meno si lavorava, le ricchezze erano quasi sempre ereditate e si viveva di rendita, oggi in genere le persone ricche lavorano moltissimo. Un grande chirurgo, un CEO di una grande azienda, un finanziere, lavorano anche normalmente 14 ore al giorno almeno sei giorni la settimana. Sempre più molti guadagnano poco e pochi guadagnano moltissimo, ma si fanno anche un gran culo. Anche chi lavora in proprio di solito lavora di più di chi è dipendente.
Ne vale la pena? Di solito non lo si fa solo strettamente per i soldi. Però è vero che si rinuncia ad altro.
io ho una ex dipendente che e' diventata imprenditrice e lavora il doppio portando a casa piu' o meno quanto portava a casa da dipendente (al netto di piccoli investimenti e spese) che vorrebbe tornare indietro.
in definitiva dipende se il gioco vale la candela o quanto deve valere il gioco per il tempo (e a volte responsabilità) in piu' da impiegare.
altro esempio, avevo un lavapiatti che in passato ha fatto anche il cuoco, gli ho proposto di passare da lavapiatti a aiuto cuoco con un passaggio di livello e uno stipendio maggiore, ma ha rifiutato. perche' erano piu' ore, perche' c'era piu' responsabilita' e lui voleva arrivare, lavare i piatti 6 ore al giorno e poi andare a spasso, in palestra etc.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Madrid la capitale più colpita. Si è abbassata l’età media dei positivi, in Francia tra i 15 e i 44 anni i contagi sono aumentati del 70% in una settimana
spagna 1500 contagi in un giorno, Francia 1300
gli inglesi iniziano a cancellare prenotazioni e mi ha scritto uno che il problema non è l'italia ,a "Boris" che vuole confinarli nuovamente tutti in casa il prossimo mese.
in germania ( anche qui i contagi aumentano) corteo dei no-vax "negazionisti".
tutto inutile. molti non imparano mai nulla.
spagna 1500 contagi in un giorno, Francia 1300
gli inglesi iniziano a cancellare prenotazioni e mi ha scritto uno che il problema non è l'italia ,a "Boris" che vuole confinarli nuovamente tutti in casa il prossimo mese.
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