Coronavirus la sindrome mondiale

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Shakespeare
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da stefano61 »

Ombra84 ha scritto:
stefano61 ha scritto:
C' è carenza abbastanza inspiegabile a Seul, anche se i casi sono quasi tutti lì.... Crisi che non avevano comunque avuto in primavera.
E' strano che abbiano così tanti pazienti che necessitano il ricovero.
Non è che hanno tradotto parole a cazzo di cane? :)
Nessuno sa bene il coreano, dici? :)

Par di capire che scarseggino i posti in terapia intensiva, in un modo che non era stato preventivato. Già qualche giorno fa (25 agosto) si leggeva quanto segue:

At a press conference, the National Medical Center’s clinical committee for emerging infectious diseases said a significant increase in the number of critically ill patients with COVID-19 was expected in the coming week.
According to the Korean Society of Critical Care Medicine’s data, only five critical care beds in Seoul, Incheon and Gyeonggi Province were available as of Tuesday afternoon. The committee said 51 extra beds were set to be added at intensive care units of the region’s hospitals.


http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20200825000924

Ma forse avevano semplicemente un numero troppo limitato di terapie intensive.....Anche la situazione dei posti letto, però, iniziava già a destare qualche preoccupazione:

The data showed 66 percent or 1,192 out of 1,805 coronavirus beds at hospitals in Seoul and the surrounding cities were occupied as of midnight on Monday. At out-of-hospital treatment centers for patients who present mild to moderate symptoms, 603 beds remained vacant.

La Reuters riporta poi, oggi, le stesse notizie fornite dai siti italiani:

“Only about 15 beds are immediately available in the greater Seoul area for patients in critical condition as there were numerous patients who were in a serious condition and needed to be hospitalised,” Yoon Tae-ho, director general for public health policy at the health ministry, said on Saturday.
“But we should have a little more room shortly because more people are being released,” he told a news briefing.


https://www.reuters.com/article/us-heal ... SKBN25P08X

Parlare di "ospedali di Seul al collasso" mi pare francamente eccessivo. Tuttavia, qualche preoccupazione c' è. La recrudescenza dell' epidemia in Corea pare soprattutto legata al mancato rispetto delle norme da parte di alcune congregazioni religiose.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

ci sta anche che un contagio che avviene molto nelle chiese coinvolga piu' anziani rispetto a quanto accade in Europa dove i contagi avvengono nei luoghi di divertimento.

Abbastanza significativo come questa seconda ondata abbia il lavoro come causa minima di contagio. Ok, e' agosto, ma e' chiaro che era il lavoro il problema principale, qualcosa che dobbiamo portare avanti per l'economia, per sopravvivere, per molte ore ogni giorno e al chiuso, spesso.

Invece quello che emerge sono divertimenti, tempo libero, vacanze, manifestazioni politiche, celebrazioni religiose....
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Johnny Rex »

Nickognito ha scritto:ci sta anche che un contagio che avviene molto nelle chiese coinvolga piu' anziani rispetto a quanto accade in Europa dove i contagi avvengono nei luoghi di divertimento.

Abbastanza significativo come questa seconda ondata abbia il lavoro come causa minima di contagio. Ok, e' agosto, ma e' chiaro che era il lavoro il problema principale, qualcosa che dobbiamo portare avanti per l'economia, per sopravvivere, per molte ore ogni giorno e al chiuso, spesso.

Invece quello che emerge sono divertimenti, tempo libero, vacanze, manifestazioni politiche, celebrazioni religiose....
Le limitazioni sul luogo di lavoro vengono sopportate meglio perchè facenti parte,appunto,del lavoro.
Molto meno tollerate fuori dal lavoro stesso.

Traduzione, fatemi fare straordinari su straordinari , sottopagatemi e tutto, ma non rompetemi minimamente le palle fuori da lì, fosse anche per la mia salute.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da NNick87 »

Siam sicuri che il lavoro fosse il problema principale? I dati erano molto sbilanciati come composizione verso gli operatori sanitari. Altre categorie poco colpite (c’è da capire se erano analizzate).
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

NNick87 ha scritto:Siam sicuri che il lavoro fosse il problema principale? I dati erano molto sbilanciati come composizione verso gli operatori sanitari. Altre categorie poco colpite (c’è da capire se erano analizzate).
Non dico lo sia stato di fatto, evidentemente se muoiono in una RSA quello e' il problema.

Ma se pensiamo a una vita da reclusi per il virus cercando di evitare il lockdown, beh, cosa c'e' di peggio che condividere per 8 ore al giorno spazi chiusi tutti insieme? Certo, questo non riguarda i pensionati, ma aiuta la diffusione e poi la diffusione in famiglia fa il resto.

Quindi, una vita di persone responsabili, che cerca di sopravvavivere questo periodo difficile a livello sanitario, ma anche a livello economico, ha nel lavoro il problema principale.

I fatti sono che sul lavoro molti sono stati responsabili (lavoro da casa, controlli, precauzioni) mentre per il resto la gente non ha cercato di sopravvivere, ma fa tutto come prima, spesso, senza precauzioni.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da NNick87 »

A me sembra più pericoloso l’ambiente domestico se pensiamo ad una vita da reclusi. Che rientra nello stare in spazi chiusi per 16 ore (se 8 le lavori e le restanti le passi in casa).

In una buona parte dei lavori il distanziamento sociale è fisiologico. Forse faccio troppa attenzione al mio caso ma stare a lavoro senza accortezze e andare a divertirmi il sabato con accortezze credo sia più rischioso il secondo. Per non parlare del fatto che poi lo attaccherei alle persone con cui convivo.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

NNick87 ha scritto:A me sembra più pericoloso l’ambiente domestico se pensiamo ad una vita da reclusi. Che rientra nello stare in spazi chiusi per 16 ore (se 8 le lavori e le restanti le passi in casa).

In una buona parte dei lavori il distanziamento sociale è fisiologico. Forse faccio troppa attenzione al mio caso ma stare a lavoro senza accortezze e andare a divertirmi il sabato con accortezze credo sia più rischioso il secondo. Per non parlare del fatto che poi lo attaccherei alle persone con cui convivo.
L'ambiente domestico pericoloso e' una cosa che si sente dire da marzo e non ha alcun senso. Il virus non entra in casa da solo. Una vita da reclusi in casa, se tutti stessero in casa, porterebbe a zero contagi. L'ambiente domestico diventa pericoloso solo se porti il virus dall'esterno, quindi l'importante e' solo focalizzarsi come non farcelo entrare (ovviameente, a meno di voler far stare a casa con altri uno che gia' sai che e' malato).

In una vita normale in epoca covid che fai? Esci, vai al lavoro con mezzo proprio o a piedi, poi torni a casa e stai a casa. Se vuoi fare un giro all'aria aperta lo fai e i rischi sono quasi assenti. La spesa te la portano a casa. Gli acquisti li fai online. Gli amici li vedi online o all'aperto.
Ci saranno eccezioni, certo, ma in una giornata media questo succede, senza lockdown. Il rischio e' al lavoro, dove spesso sei a contatto con altre persone, molto spesso nella stessa stanza, normalmente.

Il fatto e' che appunto la gente vuole andarsi a divertire il sabato (ma anche gli altri giorni) e quindi questo scenario teorico non si verifica (e non solo a divertire, anche appunto a manifestazioni politiche, in chiesa, matrimoni, in palestra, eccetera).
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nasty »

Nickognito ha scritto:
Il fatto e' che appunto la gente vuole andarsi a divertire il sabato (ma anche gli altri giorni) e quindi questo scenario teorico non si verifica (e non solo a divertire, anche appunto a manifestazioni politiche, in chiesa, matrimoni, in palestra, eccetera).

Allora, vi aggiorno sulla situazione qui. E' appena iniziato il periodo della Quintana, giostra di rievocazione storica molto seguita e con un gran numero di appassionati e di persone che ci lavorano/mangiano. E' stata addirittura commissariata da un qualche ente di consumatori o di controllo ( codacons forse?) perchè appare perlomeno strano che il Palio di Siena venga rinviato e la Giostra della Quintana no.

Ecco, già normalmente in questo periodo in centro storico cè gran casino, se ci aggiungiamo la Quintana otteniamo una quantità di gente del tutto esagerata in giro per le strade. Ci sono molti più turisti del solito in questi giorni, sono venuti tutti in Umbria dalla Lombardia, boh. Ci sono molti meno olandesi e tedeschi ma parecchi italiani in più.

Ieri volevo andare a vedere un paio di partite al circolo tennis con mio figlio ( c'è un piccolo torneo in corso ) ma abbiamo desistito dopo meno 100 m percorsi a piedi. Purtroppo non è possibile girare, neanche per i vicoli :o , senza finire ammassati in mezzo a un assembramento di persone, quasi tutti under 25 direi, e non me la sento proprio di metterci a rischio.

Da quel che ho capito hanno concesso l'autorizzazione a tutte le manifestazioni organizzate per le prossime settimane, comprese quelle per le quali è previsto un notevole accesso di pubblico. Francamente lo trovo incomprensibile.
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Nasty
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nasty »

Per me hanno pienamente ragione, le taverne sono frequentate da un gran numero di ragazzi ( ma anche da non più ragazzi ) ed il vino scorre a fiumi, possibilità di mantenere le distanze pressochè nulle.

Girano carabinieri, polizia, finanza in massa in centro, ma non vedo cosa possano fare, se non controllare che le persone indossino mascherine, ma SOLTANTO SE IN PIEDI, se seduti ai tavoli è liberi tutti. Non mi piace.

Questo è il riassunto di ciò che ha scritto il codacons nella diffida

Quintana, il Codacons diffida Ente e Comune di Foligno: "Rischio focolai di coronavirus"


Il Codacons fa partire una diffida all’Ente Giostra della Quintana e al Comune di Foligno a “rivalutare la decisione di far svolgere in ogni caso la manifestazione”

Perché, spiega l'associazione dei consumatori, "il rischio tangibilissimo è che simili eventi “possano dare occasione ai focolai Covid-19. E allora, proprio mentre in tutta Italia e aumentano i contagi, appare assurda la decisione di dare il via libera alla manifestazione, soprattutto con riguardo alla riapertura delle taverne e alla conseguente, oggettiva difficoltà di far rispettare le misure di contenimento".“

https://www.perugiatoday.it/cronaca/qui ... ostra.html
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

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Nickognito ha scritto:
Il fatto e' che appunto la gente vuole andarsi a divertire il sabato (ma anche gli altri giorni) e quindi questo scenario teorico non si verifica (e non solo a divertire, anche appunto a manifestazioni politiche, in chiesa, matrimoni, in palestra, eccetera).
Vedi quello che ho scritto sopra.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

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Nasty ha scritto: E' appena iniziato il periodo della Quintana,
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

Johnny Rex ha scritto:
Traduzione, fatemi fare straordinari su straordinari , sottopagatemi e tutto, ma non rompetemi minimamente le palle fuori da lì, fosse anche per la mia salute.
Eccedo volutamente, ma mica tanto .

F.F.
Non so in Corea o da voi, io qui vedo solo giovani. In Italia so di situazioni familiari (la mia ragazza festa di battesimo credo saranno un centinaio di persone, boh, pero' credo all'aperto).

Per me non e' 'un discorso di 'non rompetemi fuori dal lavoro'. Per me, almeno qui, in media le persone oltre i 40 anni si comportano bene, le altre se ne fregano perche' rischiano pochissimo. La 'vita da covid' non funziona perche' i giovani se ne fottono se muoiono i vecchi (ma questo anche se non moriranno, eh, perche' non si poteva sapere).

Ovviamente gioca molto anche la retorica 'una economia dove non si spende lusso e il divertimento, anche per pochi mesi, e' un disastro'.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Johnny Rex »

Nickognito ha scritto: Ovviamente gioca molto anche la retorica 'una economia dove non si spende lusso e il divertimento, anche per pochi mesi, e' un disastro'.
Sicuramente.
Il mio discorso più che sul Covid è generale, la sensazione che i sacrifici lavorativi, o non avere mai una carriera, siano una cosa data scontata, mentre i sacrifici extra lavorativi siano vissuti con grande sofferenza ,e l'industria cui fai riferimento irrinunciabile.

Ovviamente scenario da favola per i padroni del Vapore. Covid o non Covid.

F.F.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

ma guarda, in generale non so se e' irrinunciabile, mi sembra appunto che le persone calcolino solo il loro rischio (basso per tutti, bassissimo per molti) e non li effetti del loro comportamento per la comunita'. Poi se il datore di lavoro ti costringe, lo fai, altrimenti nessuno lo fa nemmeno al lavoro.

Ovviamente spero che vada tutto bene, come lo speravo per un Briatore, per dire. Una parte di me pero', se il virus colpisse quei paesi piu' individualisti con magari effetti finora ignoti ancora piu' gravi per chi si sentiva al sicuro, sarebbe contenta. Ovviamente parlo in teoria, ecco, non lo voglio veramente.

Ma ripeto, e' una cosa che mi rimane, non che fossi illuso sul genere umano, ma questo e' stato l'anno della prova che tutta la nostra societa' e in particolare una generazione, e' irrimediabilmente egoista.

E lo vedi immediatemente: sali sul tram, ne vedi 2 con la mascherina, 20 senza, e lo sai, quei 20 se ne fregano della societa'. Te lo stanno urlando in faccia: ce ne freghiamo di te, non facciamo nemmeno un minimo sacrificio per te e la societa'.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

Comunque per chi vuole andarci alle seychelles zero casi :D
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

Il discorso pare semplice.
Con le dovute eccezioni, se rispetti le precauzioni : mascherina, distanziamento e pulizia delle mani più o meno sei salvo.

Dove non si rispettano?
Al ristorante in tavolate con amici non conviventi
Bar e discoteche dove le distanze non ci sono e le mascherine nemmeno
Chiesa (s cantano e non hanno mascherina) manifestazioni con molta gente ammassata.
In famiglia, a casa. (Niente mascherina, sei al chiuso, niente distanziamento).

Ora: al lavoro ci sono regole ben precise, almeno in Italia (poi nella pausa sigaretta magari saltano) e quindi di solito non ci si infetta, anche se ci sono stati casi di diffusione soprattutto nei macelli allevamenti probabilmente per misure non adeguate.

È vero che in famiglia se nessuno è infetto non puoi infettarti ma anche in discoteca se nessuno è infetto...

È un dato di fatto che la gente in qualche modo si infetta (1.4 milioni in Italia nella prima ondata) e continuano anche oggi.
È un dato di fatto che queste persone tornano a casa da genitori partner figli
È un dato di fatto che le famiglie in casa non prendono alcuna precauzione e quindi la convivenza moltiplica per 2 o per 3 la diffusione se l’infezione Non viene rilevata subito.

Se i due partner e i figli sono attenti, attenti sul lavoro, non vanno in discoteca, in chiesa, attenti per strada e con la scuola non succedono casini in famiglia sei al sicuro.
Se però un membro della famiglia ha comportamenti un po’ distratti può essere sfortunato, cambia tutto.

E poi una volta a cans con amici la fai, qualche parente lo incontri, un pochino di rischio c’è se non vuoi fare la suora di clausura.

In pratica la probabilità di ammalarsi è uguale al numero dei conviventi x il numero di persone che ogni convivente incontra senza le dovute precauzioni x la percentuale di infetti in quell’area /2 (se diciamo che hai il 50% di infettarti se un tuo convivente è infetto).
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Messaggio da Johnny Rex »

Nickognito ha scritto:
Ma ripeto, e' una cosa che mi rimane, non che fossi illuso sul genere umano, ma questo e' stato l'anno della prova che tutta la nostra societa' e in particolare una generazione, e' irrimediabilmente egoista..
Tema molto interessante . Mi domando se nella perdita del concetto di dovere/sacrificio c'entri qualcosa anche la perdita della religione .
Discorsi complessi.

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

perdita di sacrificio relativa, la gente i sacrifici magari li fa anche. Ma per se stessi e qualche caro, non per la societa' (umana, eh, se si parla di animale o naturale non ne parliamo nemmeno, escluso l'animale di compagnia e il proprio giardino)
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Messaggio da Johnny Rex »

Nickognito ha scritto:perdita di sacrificio relativa, la gente i sacrifici magari li fa anche. Ma per se stessi e qualche caro, non per la societa' (umana, eh, se si parla di animale o naturale non ne parliamo nemmeno, escluso l'animale di compagnia e il proprio giardino)
Come, nemmeno per lo stato ci si sacrifica? ma non er al'epoca del Nazionalismo? :P :P :P

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Messaggio da alessandro »

Però al supermercato nei negozi etc almeno in Italia vedo che tutti hanno la mascherina, anche in hotel.
Se uno se la dimentica sta a distanza e si scusa e va a prenderla. (Tranne due coppie di clienti della Repubblica Ceca :D )
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

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Johnny Rex ha scritto:
Nickognito ha scritto:
Ma ripeto, e' una cosa che mi rimane, non che fossi illuso sul genere umano, ma questo e' stato l'anno della prova che tutta la nostra societa' e in particolare una generazione, e' irrimediabilmente egoista..
Tema molto interessante . Mi domando se nella perdita del concetto di dovere/sacrificio c'entri qualcosa anche la perdita della religione .
Discorsi complessi.

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Si, molto interessante
La mia personale opinione è
1) risolvere i problemi essenziali ha portato ad un impoverimento del lato umano della società
2) la perdita della religione c'entra nella misura in cui è in mano ai preti
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

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Johnny Rex ha scritto:
Nickognito ha scritto:perdita di sacrificio relativa, la gente i sacrifici magari li fa anche. Ma per se stessi e qualche caro, non per la societa' (umana, eh, se si parla di animale o naturale non ne parliamo nemmeno, escluso l'animale di compagnia e il proprio giardino)
Come, nemmeno per lo stato ci si sacrifica? ma non er al'epoca del Nazionalismo? :P :P :P

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Beh, i partiti nazionalisti sono contro le misure per il virus, altrimenti.

@ Alessandro, non puoi guardare il norditalia, cosi' colpito anche nella mente delle persone. Ma l'Italia in generale, la mia ragazza e' a Roma e mi dice che con Praga non c'e' confronto, romani 100 volte piu' disciplinati.

Qua comunque dato interessante, nel paese dove vivo: ultime due settimane, ospitalizzazioni per covid + 55% in sole due settimane, ma terapie intensive stabili. Vedremo come si evolve.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

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Per me se non si faceva la cazzata di riaprire le discoteche e i locali notturni e gli assembramenti per manifestazioni varie e si gestiva meglio il rientro dall'estero eravamo in una situazione in cui si poteva fare più o meno tutto senza grossi problemi (ovviamente con distanziamento e maschere al chiuso).
Ora forse non più e si dovrà limitare qualcosa... Ma non la vedo così tragica la situazione
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da NNick87 »

Nickognito ha scritto:
NNick87 ha scritto:A me sembra più pericoloso l’ambiente domestico se pensiamo ad una vita da reclusi. Che rientra nello stare in spazi chiusi per 16 ore (se 8 le lavori e le restanti le passi in casa).

In una buona parte dei lavori il distanziamento sociale è fisiologico. Forse faccio troppa attenzione al mio caso ma stare a lavoro senza accortezze e andare a divertirmi il sabato con accortezze credo sia più rischioso il secondo. Per non parlare del fatto che poi lo attaccherei alle persone con cui convivo.
L'ambiente domestico pericoloso e' una cosa che si sente dire da marzo e non ha alcun senso. Il virus non entra in casa da solo. Una vita da reclusi in casa, se tutti stessero in casa, porterebbe a zero contagi. L'ambiente domestico diventa pericoloso solo se porti il virus dall'esterno, quindi l'importante e' solo focalizzarsi come non farcelo entrare (ovviameente, a meno di voler far stare a casa con altri uno che gia' sai che e' malato).

In una vita normale in epoca covid che fai? Esci, vai al lavoro con mezzo proprio o a piedi, poi torni a casa e stai a casa. Se vuoi fare un giro all'aria aperta lo fai e i rischi sono quasi assenti. La spesa te la portano a casa. Gli acquisti li fai online. Gli amici li vedi online o all'aperto.
Ci saranno eccezioni, certo, ma in una giornata media questo succede, senza lockdown. Il rischio e' al lavoro, dove spesso sei a contatto con altre persone, molto spesso nella stessa stanza, normalmente.

Il fatto e' che appunto la gente vuole andarsi a divertire il sabato (ma anche gli altri giorni) e quindi questo scenario teorico non si verifica (e non solo a divertire, anche appunto a manifestazioni politiche, in chiesa, matrimoni, in palestra, eccetera).
Mi suona molto come "se vai solo a lavoro il lavoro è il lavoro la principale fonte di contagio", ma è l'unica possibile e quindi anche la principale, per definizione.
Quindi? (non è una domanda polemica, semplicemente non capisco dove vuoi arrivare.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

NNick87 ha scritto: Mi suona molto come "se vai solo a lavoro il lavoro è il lavoro la principale fonte di contagio", ma è l'unica possibile e quindi anche la principale, per definizione.
Quindi? (non è una domanda polemica, semplicemente non capisco dove vuoi arrivare.
quindi ho solo detto che da una situazione in cui il lavoro sarebbe dovuta essere la principale fonte di contagio (non l'unica, ovviamente, dovrai pure fare altro ogni tanto nella vita) si e' passati a una situazione diversa nella realta'.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

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Nickognito ha scritto:
NNick87 ha scritto: Mi suona molto come "se vai solo a lavoro il lavoro è il lavoro la principale fonte di contagio", ma è l'unica possibile e quindi anche la principale, per definizione.
Quindi? (non è una domanda polemica, semplicemente non capisco dove vuoi arrivare.
quindi ho solo detto che da una situazione in cui il lavoro sarebbe dovuta essere la principale fonte di contagio (non l'unica, ovviamente, dovrai pure fare altro ogni tanto nella vita) si e' passati a una situazione diversa nella realta'.
Il che è una buona notizia.
Se se può fare tutto e tutti i lavori e si rinuncia alle persone allo stadio discoteca e feste esagerate, direi che è buono.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

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Ma il fatto che il divertimento e lo svago di alcuni siano lavoro di altri non lo mettiamo in conto?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da tuborovescio »

paoolino ha scritto:Ma il fatto che il divertimento e lo svago di alcuni siano lavoro di altri non lo mettiamo in conto?
tipo chi fa sport e chi sta 8 ore a guardarli? :D
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alessandro
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

paoolino ha scritto:Ma il fatto che il divertimento e lo svago di alcuni siano lavoro di altri non lo mettiamo in conto?
Però deve esserci una proporzione tra numero di posti di lavoro e rischi.

Per dire, lavorare in fabbrica impegna 50.000 persone (numero a caso) che vengono in contatto sul lavoro con 50 persone esterne se i fornitori sono gestiti secondo le regole.
Al discoteca di Briatore ci lavorano in 100 persone per 2 mesi l’anno e vengono in contatto con oltre 10.000 persone che sono messe a rischio perché ammassate senza mascherine.
Briatore dice che lui le regole le voleva far rispettare ma i clienti non le rispettavano? Bene. Se le regole sono impossibili da rispettare si chiude il locale.
Poi vorrei vedere Briatore o un suo dipendente andare dall’oligarca russo o dal vip viziato mezzo ubriaco a dire “tieni le distanze dalle altre persone e indossa la mascherina o ti faccio buttare fuori”. Non è credibile. La gente va in quei posti e ci lascia anche 10.000 euro in una sera ma vuole fare quel che gli pare.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da tennisfan82 »

Dei ricconi della Costa Smeralda non me ne frega un cazzo.

Credo ci siano altre priorità sinceramente.

Tra l'altro in molte regioni le discoteche non hanno mai riaperto, quindi devono ritenersi fortunati di aver potuto fatturare nel periodo di Ferragosto.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da paoolino »

Nickognito ha scritto:
Ovviamente gioca molto anche la retorica 'una economia dove non si spende lusso e il divertimento, anche per pochi mesi, e' un disastro'.
Ma non è retorica. È che viviamo in una società di benessere diffuso e non più nella società feudale o nelle società descritte dal verismo di verga o zola. Divertimento e lusso sono alla portata di tanti e fanno parte della quotidianità di tutti noi. Chiaro che il blocco crei danni all’economia in generale perché la nostra economia nel tempo si è strutturata per rispondere alla crescente domanda di lusso e divertimento che, ribadisco, deriva da BENESSERE DIFFUSO.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

paoolino ha scritto:Ma il fatto che il divertimento e lo svago di alcuni siano lavoro di altri non lo mettiamo in conto?
No, per due motivi:

1: al cambiare del mondo, cambia la richiesta di mercato, se la gente decide, per i motivi suoi, di non andare in discoteca ma comprarsi un enorme monitor e vedersi film a pagamento a casa, perche' dovrei metterlo in conto? E' il mercato.

soprattutto 2: la gente di certo non va a divertirsi per dar soldi ai proprietari di discoteche, per altruismo. Lo fa perche' vuole divertirsi e se ne frega delle conseguenze.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da paoolino »

alessandro ha scritto: Briatore dice che lui le regole le voleva far rispettare ma i clienti non le rispettavano? Bene. Se le regole sono impossibili da rispettare si chiude il locale.
Ma sono d’accordo.
Quello su cui non sono d’accordo è fare finta che questo approccio da Briatore in giù, non sia indifferente per una parte dell’economia.
Posso essere d’accordo però Che sia un danno necessario per far fronte a un’emergenza sanitaria
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da paoolino »

Nickognito ha scritto:
paoolino ha scritto:Ma il fatto che il divertimento e lo svago di alcuni siano lavoro di altri non lo mettiamo in conto?
No, per due motivi:

1: al cambiare del mondo, cambia la richiesta di mercato, se la gente decide, per i motivi suoi, di non andare in discoteca ma comprarsi un enorme monitor e vedersi film a pagamento a casa, perche' dovrei metterlo in conto? E' il mercato.

soprattutto 2: la gente di certo non va a divertirsi per dar soldi ai proprietari di discoteche, per altruismo. Lo fa perche' vuole divertirsi e se ne frega delle conseguenze.
Punto 1: sono d’accordo, ma non è che la cosa non generi danni all’economia, specialmente quando avviene per un fenomeno improvviso e non gestito

Punto 2: qui ci sono le leggi e le applicazioni che devono intervenire, al di là dell’etica di ogni singolo individuo
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

paoolino ha scritto:
Nickognito ha scritto:
Ovviamente gioca molto anche la retorica 'una economia dove non si spende lusso e il divertimento, anche per pochi mesi, e' un disastro'.
Ma non è retorica. È che viviamo in una società di benessere diffuso e non più nella società feudale o nelle società descritte dal verismo di verga o zola. Divertimento e lusso sono alla portata di tanti e fanno parte della quotidianità di tutti noi. Chiaro che il blocco crei danni all’economia in generale perché la nostra economia nel tempo si è strutturata per rispondere alla crescente domanda di lusso e divertimento che, ribadisco, deriva da BENESSERE DIFFUSO.
Più che lusso direi benessere diffuso e alcune cose sono diventate necessità primarie come un tempo possedere una bestia da soma o i ferri per accendere il fuoco.

Secondo studi ad esempio la vacanza e il viaggio sono diventate necessità primarie. Come la connessione internet e lo smartphone.
Le famiglie sono pronte ad indebitarsi, fare straordinari e fare tagli su cibo e vestiario per una o due settimane di vacanze o il fine settimana fuori casa.

Credo che non sia nemmeno un fatto di status simbol come poteva esserlo negli anni 60-70 quando a ferragosto,si dice, le famiglie che non potevano permettersi di andare al mare tenevano le persiane chiuse per simulare la partenza (probabilmente leggenda metropolitana che però racconta di un certo stato mentale della società).
Oggi credo sia una necessità realmente sentita al netto di chi va in vacanza o al ristorante solo per mettere una nuova immagine da invidiare su Instagram.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

paoolino ha scritto:
Ma non è retorica. È che viviamo in una società di benessere diffuso e non più nella società feudale o nelle società descritte dal verismo di verga o zola. Divertimento e lusso sono alla portata di tanti e fanno parte della quotidianità di tutti noi. Chiaro che il blocco crei danni all’economia in generale perché la nostra economia nel tempo si è strutturata per rispondere alla crescente domanda di lusso e divertimento che, ribadisco, deriva da BENESSERE DIFFUSO.
Scusami, ma chi se ne frega. Io sono benestante, ma se ho voglia di stare a casa son fatti miei. Il mercato dovrebbe essere flessibile ed essere preparato alle emergenze. Per dire, oggi la gente va a spendere al mare, ma se l'anno prossimo cambia improvvisamente il clima e ad agosto fanno 10 gradi la gente mica dovra' essere costretta ad andare al mare L'economia si adattera'. Chi l'aveva previsto prima avra' dei vantaggi/
Nel frattempo, poi, uno puo' spendere in altri lussi, puoi comprare quadri e tenerseli in casa, boh. Dove e' il problema?
Se puoi io non voglio spendere 1000 euro oggi in vacanza, beh, magari ne spendo 3000 nel 2022 perche' avendo risparmiato saro' piu' benestante. Magari trovo anche uno che mi vende un pacchetto vacanze conveniente per il 2022 con rimborso in caso di virus e il tipo fa i soldi subito.
Prendiamo la mia palestra: mi hanno costretto a pagare per andare li' senza misure contro il virus. O meglio, non mi hanno reso o soldi. Bene, anche se e' sotto casa, anche se il covid finisce domani, io in quella palestra non andro' mai piu'. Se mi avessero offerto una cosa del tipo: finche 'c'e' il virus sospendiamo tutto, tu paghi per il 2022, ma paghi adesso. Beh, a quel punto io non solo sarei tornato nel 2022, ma magari anche negli ani successivi.
Poi la gente oggi magari vuole comprarsi la casa in campagna, la piscina in giardino, la macchina, il computer o la tv migliori. Lussi compatibili col covid.

Dici: ma c'e' un danno immediato per l'economia. E che ci posso fare io? Ci sono le assicurazioni, i rischi di impresa da calcolare. Al massimo posso preoccuparmi che questa gente non muoia di fame o debba dormire in strada, ma perche' dovrei incoraggiare i loro affari che oggi danneggiano la societa'?

Non dico che io mi sarei assicurato, eh, ma non e' il punto. Non e' che il proprietario della discoteca mi paga per parlare di filosofia, perche', boh, ho calcolato male il mercato e solo adesso vedo che non riesco a farci soldi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

paoolino ha scritto:
Punto 2: qui ci sono le leggi e le applicazioni che devono intervenire, al di là dell’etica di ogni singolo individuo

Siamo in democrazia: prendi qui: il governo mette delle leggi, la gente le rispetta contro voglia, ma in cambio non ci sono molti morti. Poi la gente inizia a protestare sempre di piu', non le vuole rispettare. Il governo qualcuna la lascia, ma non tutte, e lancia anche delle raccomandazioni, che la gente non segue se non le obblighi e multi.
Ok, il governo perfetto le leggi le fa e le fa rispettare lo stesso, ma alla fine penso che se la maggioranza vuole qualcosa, in democrazia e' anche normale che succeda.
Al di la' di questo, se da domani la pedofilia non e' piu' reato, e vedo il mio vicino di casa violentare una bambina, non e' che dico 'vabbe', dai, mica e' colpa sua, ci deve essere una legge'. Ci deve essere, certo, ma e' colpa sua.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

Non credo che un governo debba sempre fare quello che vuole la maggior parte dei cittadini se questo danneggia lo stato.
Se la maggior parte dei cittadini fosse contro le mascherine il governo, basandosi su evidenze scientifiche , deve imporle ugualmente per legge.

La nostra democrazia si basa sulla scelta dei rappresentanti che votano poi le leggi nell’alveo Costituzionale e devono fare il bene della comunità. Non è una democrazia diretta dove il popolo vota su ogni provvedimento è si segue sempre il sentire popolare (populismo).
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

Comunque noi come politica aziendale, abbiamo deciso che se un cliente ha anche una prenotazione prepagate non rimborsabile e decide di non venire in hotel per paura del covid, diamo la possibilità di fare la vacanza quando vuole fino al 2022 senza perdere un euro.
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