Se lo trovi scrivigli e digli di mandare a casa di Nickognito pacchi interi di pubblicità, fino al punto di far andare Nick alla polizia a denunciare il cinema per tentata strageGios ha scritto:Vabbè fai a meno del nome del cinema, via, metti estremi social.Nickognito ha scritto:ma infatti la mia ragazza somiglia molto alla Kirsten Dunst di Fargo.
Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ma dicevo come personaggio, non fisicamente, dicevoGios ha scritto:Vabbè fai a meno del nome del cinema, via, metti estremi social.Nickognito ha scritto:ma infatti la mia ragazza somiglia molto alla Kirsten Dunst di Fargo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
laplaz ha scritto:
E la gatta a chi assomiglia?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma che lingua...non si capisce un cazzoNickognito ha scritto:ma dicevo come personaggio, non fisicamente, dicevoGios ha scritto:Vabbè fai a meno del nome del cinema, via, metti estremi social.Nickognito ha scritto:ma infatti la mia ragazza somiglia molto alla Kirsten Dunst di Fargo.
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Nick, dammi l'indirizzo di casa tua che gli scrivo in inglese che vuoi ricevere più pubblicità e magari prenoto un abbonamento a tuo nome.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Oppure mi firmo a tuo nome e scrivo "pezzi di merda, assassini, sotto i ponti dovete finire!"
Cosa preferisci, Nick?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Uh bello il Pritomnost.Nickognito ha scritto:ma dicevo come personaggio, non fisicamente, dicevoGios ha scritto:Vabbè fai a meno del nome del cinema, via, metti estremi social.Nickognito ha scritto:ma infatti la mia ragazza somiglia molto alla Kirsten Dunst di Fargo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
io stavo anche pagando loro dei soldi, ma l'idea del mio nome inciso sul seggiolino come le panche nelle chiese non mi piaceva.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Chiaky, cristosanto, c'è anche in inglese, il sito.chiaky ha scritto:Ma che lingua...non si capisce un cazzoNickognito ha scritto:ma dicevo come personaggio, non fisicamente, dicevoGios ha scritto:
Vabbè fai a meno del nome del cinema, via, metti estremi social.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Lo slogan sul volantino per Nickognito reciterà:
"Vieni da noi, la tua sdraio, la tua birra, i tuoi amici e i tuoi film preferiti ti aspettano assieme al coronavirus. Prendi il covid alla grande e come hai sempre sognato! Biooko, BiookOVID19"
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"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Quello di solito si fa da morti.Nickognito ha scritto:io stavo anche pagando loro dei soldi, ma l'idea del mio nome inciso sul seggiolino come le panche nelle chiese non mi piaceva.
Dai che se ci lasci le penne col Corona potrebbe essere un bel ricordo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Infatti ora sto guardando in inglese.Gios ha scritto:Chiaky, cristosanto, c'è anche in inglese, il sito.chiaky ha scritto:Ma che lingua...non si capisce un cazzoNickognito ha scritto:
ma dicevo come personaggio, non fisicamente, dicevo
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Adesso gli scrivo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Finora ho visto solo la prima stagione e il primo episodio della terza. Provvederò.Nickognito ha scritto:ma infatti la mia ragazza somiglia molto alla Kirsten Dunst di Fargo.
La stessa l'ho apprezzata anche in Eternal sunshine of the spotless mind e Il giardino delle vergini suicide.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
quello che trovo strano è considerare le varie posizioni dei Remuzzi, dei Bassetti, degli Zangrillo, dei Silvestri, eccetera come moderate ed equidistanti, una sorta di giusta via di mezzo fra allarmisti e negazionisti. Le loro opinioni riscuotono enorme successo presso l'opinione pubblica, forse perchè sono furbette: lanciano il sasso ma nascondono la mano e se la prendono genericamente con chi "crea panico", ma ognuno può vederci chi vuole. Voglio dire: loro sono attenti a non criticare esplicitamente i provvedimenti restrittivi del governo, ma sono altrettanto abili a lasciare che chiunque possa credere che si riferiscano anche a quei provvedimenti. Inoltre sono otto mesi che prospettano proiettili d'argento e comode soluzioni, e che minimizzano le preoccupazioni degli epidemiologi, facendo riferimento a studi niente affatto conclusivi.Lothar ha scritto:Ho letto qualche post precedente e trovo normale che ci siano posizioni differenti, del resto basta sentire Galli e Bassetti, entrambi infettivologi, per capire che siamo ancora nel campo dell'interpretazione di alcuni dati.
Avremo sicuramente le idee più chiare fra molti mesi o fra qualche anno, quando probabilmente nessuno sarà più interessato a sapere come sono andate le cose, qual è l'affidabilità delle mascherine, del distanziamento ecc...
Anche sulla possibilità che il virus permanga nell'aria e possa infettare per aerosol non ci sono certezze.
Per quanto riguarda le scelte dei governi, qualunque cosa facciano sbagliano, c'è poco da fare.
Se le misure sono troppo restrittive e si continua ad enfatizzare l'aumento dei contagi l'economia ristagna con problemi futuri enormi, se sono troppo lasse e il virus torna a colpire duro avrebbe molti morti sulla coscienza.
Il problema è che l'italiano se non è obbligato fatica a seguire alcune indicazioni che potrebbero davvero segnare la via di mezzo.
Ora, senza (più) entrare nel merito di queste loro idee, e naturalmente accettando che possano far breccia nelle menti e nei cuori di tanti (ognuno può pensarla come crede, no?), mi permetto solo di osservare come queste idee siano assolutamente eterodosse e minoritarie rispetto alle analisi e alla prassi adottata dalla maggior parte dei governi su indicazione dei loro consulenti scientifici.
Poi uno può pensare legittimamente che abbiano ragione i nostri intrepidi eroi e che tutto il mainstream mondiale sbagli, da Drosten a Fauci, dal Regno Unito al Vietnam, dalla Spagna alla Corea del Sud, dalla Nuova Zelanda all'Italia (sbagli cioè a considerare l'epidemia come un problema epidemiologoco, in sostanza).
Ma dovrebbe almeno aver presente di quanto ciò che asseriscono Zangrillo e soci sia controcorrente rispetto a cosa fanno (e pensano) più o meno tutti.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
5372.
In quanti giorni arriveremo a 10000?
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Ultima modifica di tennisfan82 il ven ott 09, 2020 5:06 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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In aumento ulteriore. DeLuca starà andando in sbattimento...
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Largamente prima di Novembretennisfan82 ha scritto:5372.
In quanti giorni arriveremo a 10000?
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Li c'è anche un discorso politico. Se governava la destra dicevano cose diverse, è ovvio. E viceversa, se la sinistra non fosse al governo, a minimizzare sarebbe tutto il mondo di sinistra.Rosewall ha scritto:quello che trovo strano è considerare le varie posizioni dei Remuzzi, dei Bassetti, degli Zangrillo, dei Silvestri, eccetera come moderate ed equidistanti, una sorta di giusta via di mezzo fra allarmisti e negazionisti. Le loro opinioni riscuotono enorme successo presso l'opinione pubblica, forse perchè sono furbette: lanciano il sasso ma nascondono la mano e se la prendono genericamente con chi "crea panico", ma ognuno può vederci chi vuole. Voglio dire: loro sono attenti a non criticare esplicitamente i provvedimenti restrittivi del governo, ma sono altrettanto abili a lasciare che chiunque possa credere che si riferiscano anche a quei provvedimenti. Inoltre sono otto mesi che prospettano proiettili d'argento e comode soluzioni, e che minimizzano le preoccupazioni degli epidemiologi, facendo riferimento a studi niente affatto conclusivi.Lothar ha scritto:Ho letto qualche post precedente e trovo normale che ci siano posizioni differenti, del resto basta sentire Galli e Bassetti, entrambi infettivologi, per capire che siamo ancora nel campo dell'interpretazione di alcuni dati.
Avremo sicuramente le idee più chiare fra molti mesi o fra qualche anno, quando probabilmente nessuno sarà più interessato a sapere come sono andate le cose, qual è l'affidabilità delle mascherine, del distanziamento ecc...
Anche sulla possibilità che il virus permanga nell'aria e possa infettare per aerosol non ci sono certezze.
Per quanto riguarda le scelte dei governi, qualunque cosa facciano sbagliano, c'è poco da fare.
Se le misure sono troppo restrittive e si continua ad enfatizzare l'aumento dei contagi l'economia ristagna con problemi futuri enormi, se sono troppo lasse e il virus torna a colpire duro avrebbe molti morti sulla coscienza.
Il problema è che l'italiano se non è obbligato fatica a seguire alcune indicazioni che potrebbero davvero segnare la via di mezzo.
Ora, senza (più) entrare nel merito di queste loro idee, e naturalmente accettando che possano far breccia nelle menti e nei cuori di tanti (ognuno può pensarla come crede, no?), mi permetto solo di osservare come queste idee siano assolutamente eterodosse e minoritarie rispetto alle analisi e alla prassi adottata dalla maggior parte dei governi su indicazione dei loro consulenti scientifici.
Poi uno può pensare legittimamente che abbiano ragione i nostri intrepidi eroi e che tutto il mainstream mondiale sbagli, da Drosten a Fauci, dal Regno Unito al Vietnam, dalla Spagna alla Corea del Sud, dalla Nuova Zelanda all'Italia (sbagli cioè a considerare l'epidemia come un problema epidemiologoco, in sostanza).
Ma dovrebbe almeno aver presente di quanto ciò che asseriscono Zangrillo e soci sia controcorrente rispetto a cosa fanno (e pensano) più o meno tutti.
La politica è un pò il gioco del ciapanò, se governo ti 'chiappo in un modo, se non governo ti 'chiappo in un altro.
Alla fine vince chi acchiappa meno, perchè chi governa sbaglia sempre e chi fa opposizione fa il pieno di voti.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Questa è l'indole che mi piace. Basta con la demonizzazione del virus (come se il virus avesse una connotazione morale). Come i cattolici che davano sto nome sfigato all'ultimo sacramento, l'"estrema unzione", na cosa che pari una costicina alla griglia. "Viatico", suona molto meglio, bravi. Ecco: non "combattere" il virus, "battaglia", "affrontare l'emergenza". "Viatico".paoolino ha scritto:Lo slogan sul volantino per Nickognito reciterà:
"Vieni da noi, la tua sdraio, la tua birra, i tuoi amici e i tuoi film preferiti ti aspettano assieme al coronavirus. Prendi il covid alla grande e come hai sempre sognato! Biooko, BiookOVID19"
COVID va visto come una nuova realtà, senza polarizzarlo moralmente. È un ente. Conviviamoci, utilizziamolo per fare del bene, per il migliorare la società, e il nostro futuro.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Raga se si sveglia Nasty le cose iniziano a scottare.Nasty ha scritto:Largamente prima di Novembretennisfan82 ha scritto:5372.
In quanti giorni arriveremo a 10000?
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ecco, appunto, vedete la semantica del COVID di un quotidiano serio come La Stampa del direttore Giannini?
Non va bene!
La Stampa
Continua a salire la curva epidemica in Italia, che oggi tocca quota 5.372 nuovi contagi contro i 4.458 di ieri e appena un migliaio di tamponi in più che portano il totale di giornata a 129mila test. Scendono da 18 a 22 i decessi ma si impennano i ricoveri, che sfondano quota quattromila, arrivando per l’esattezza a 4.086 letti occupati nei reparti di medicina, 161 in più di ieri, mentre sono 29 i ricoverati in più nelle terapie intensive.
Salgono ancora, sia pure di poco, i numeri dell’osservata speciale Campania, con 769 nuovi contagi contri i 757 di ieri. «Abbiamo il 90-95% di casi asintomatici in Regione. Però se si alza l'età media dei contagi dobbiamo aspettarci anche ricoveri ulteriori, con due novità che non avevamo 6 mesi fa, l'apertura delle scuole e la stagione dell'epidemia influenzale», afferma esternando la sua principale preoccupazione sulla tenuta dei servizi sanitari il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Ma la crescita è esponenziale in Lombardia, dove da 683 nuovi casi si è passati a 983. Erano 215 solo quattro giorni fa.
Meno impetuosa la crescita nel Lazio dove da 359 si passa a 387 nuovi contagi, sei quali 131 a Roma
Un'altra giornata nera per il Covid in Veneto con 591 nuovi contagi, esattamente 100 in più rispetto ai positivi registrati ieri. Il dato degli infetti dall'inizio dell'epidemia ha superato di slancio la quota psicologica dei 30.000, per l'esattezza 30.504, con aumenti soprattutto nelle province di Venezia (+131), e Treviso (+120). Lo afferma il bollettino della Regione. Si contano anche 3 vittime, per un dato complessivo di 2.209 morti (tra ospedali e case di riposo). Crescita contenuta nei ricoveri, 304 (+7) e nelle terapie intensive, 30 (+1).
Peggiora la situazione Covid in Alto Adige. I laboratori dell'Azienda sanitaria nelle ultime 24 ore hanno effettuato 1.530 tamponi. Sono stati registrati 85 nuovi casi positivi. Si conferma così il trend di crescita (martedì 17, mercoledì 51 e ieri 69 casi). Aumentano anche i ricoveri nei normali reparti ospedalieri da 21 mercoledì, 30 ieri e oggi 35.
Si impennano da 68 a 103 i nuovi contagi in Abruzzo. Con 151 nuovi casi di coronavirus registrati nell'ultimo giorno l'Umbria ha toccato il livello più alto mai raggiunto dall'inizio della pandemia. Frutto di 2.645 tamponi analizzati in 24 ore, anche in questo caso un record assoluto. Ieri i nuovi contagi erano 84.
Scendono da 66 a 49 i nuovi casi di positività nelle Marche.
La pressione sugli ospedali resta gestibile, ma i medici delle terapie intensive lanciano l’allarme per gli ospedali da Roma in giù. «Se l'andamento dei casi di infezione da SarsCov2 continuerà con i ritmi ed i numeri attuali, e senza misure di ulteriore contenimento, stimiamo che in meno di un mese le terapie intensive al Centro-Sud, soprattutto in Lazio e Campania, potranno andare in sofferenza in termini di posti letto disponibili», afferma il presidente dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac), Alessandro Vergallo.
«Se il contagio aumenterà e troveremo situazioni più preoccupanti si dovrà essere pronti a eventuali maggiori restrizioni. Tutto dipende dai comportamenti che ognuno di noi adotta e dai controlli messi in campo». Così Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni lascia intendere che nuove strette possano arrivare con il dpcm del 15 ottobre. Per questo, aggiunge Bonaccini, «ho chiesto al ministro Lamorgese, come presidente della Conferenza delle Regioni, che nei territori l'attivazione dei controlli sia garantita anche da parte delle forze dell'ordine».
«Abbiamo deciso di riaprire le scuole in questo Paese - aggiunge - perché da troppi mesi figli e studenti erano rimasti a casa ma bisogna fare le cose per bene: essere pronti a restrizioni se necessario, ma la cosa migliore è chiedere alle persone comportamenti adeguati, non scherzarci su. Perché siamo ancora in una fase di contrasto e di lotta» al coronavirus.
Mentre noi ci prepariamo a nuove strette c’è chi ci chiude le frontiere. Anche se a chi arriva da regioni più epidemiche. È salito infatti a quattro il numero di regioni italiane inserite dalla Svizzera nella lista dei Paesi e delle aree ad alto rischio di contagio da coronavirus: oltre alla Liguria, l'Ufficio federale della sanità pubblica ha aggiunto oggi la Campania, la Sardegna ed il Veneto. L'elenco aggiornato, che sarà valido dal 12 ottobre, comprende un totale di 61 Paesi e 28 regioni. Chi torna in Svizzera da tali zone deve mettersi in quarantena al ritorno.
L’epidemia intanto non accelera solo in Italia. E’ infatti nuovo record di casi giornalieri di coronavirus a livello globale: nelle ultime 24 ore i contagi nel mondo sono stati almeno 338.779, il livello più alto mai registrato dall'inizio della pandemia: lo riporta l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) sul proprio sito. Il record giornaliero precedente era stato registrato il 2 ottobre scorso con 330.340 infezioni. Sempre nelle ultime 24 ore, i decessi nel mondo sono stati 5.514.
Cioè capite che non va bene. Va bene la cosa di mettere un po' di strizza, va benissimo, benvenga, ma è l'ottica che non va bene. Sembra dire "eh bisogna fare dei sacrifici per tornare poi alla normalità". No. Il messaggio che dovrebbe passare dovrebbe essere "bisogna fare dei sacrifici perché fare dei sacrifici è la cosa giusta da fare".
Cazzo noi cristiani siamo andati avanti duemila anni co sta manfrina de "fai una vita di merda che poi in Paradiso", sarà mica tanto difficile mettere il vestito nuovo "fate una vita di merda perchè poi le future generazioni e il COVID potranno convivere bene assieme".
Non va bene!
La Stampa
Continua a salire la curva epidemica in Italia, che oggi tocca quota 5.372 nuovi contagi contro i 4.458 di ieri e appena un migliaio di tamponi in più che portano il totale di giornata a 129mila test. Scendono da 18 a 22 i decessi ma si impennano i ricoveri, che sfondano quota quattromila, arrivando per l’esattezza a 4.086 letti occupati nei reparti di medicina, 161 in più di ieri, mentre sono 29 i ricoverati in più nelle terapie intensive.
Salgono ancora, sia pure di poco, i numeri dell’osservata speciale Campania, con 769 nuovi contagi contri i 757 di ieri. «Abbiamo il 90-95% di casi asintomatici in Regione. Però se si alza l'età media dei contagi dobbiamo aspettarci anche ricoveri ulteriori, con due novità che non avevamo 6 mesi fa, l'apertura delle scuole e la stagione dell'epidemia influenzale», afferma esternando la sua principale preoccupazione sulla tenuta dei servizi sanitari il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Ma la crescita è esponenziale in Lombardia, dove da 683 nuovi casi si è passati a 983. Erano 215 solo quattro giorni fa.
Meno impetuosa la crescita nel Lazio dove da 359 si passa a 387 nuovi contagi, sei quali 131 a Roma
Un'altra giornata nera per il Covid in Veneto con 591 nuovi contagi, esattamente 100 in più rispetto ai positivi registrati ieri. Il dato degli infetti dall'inizio dell'epidemia ha superato di slancio la quota psicologica dei 30.000, per l'esattezza 30.504, con aumenti soprattutto nelle province di Venezia (+131), e Treviso (+120). Lo afferma il bollettino della Regione. Si contano anche 3 vittime, per un dato complessivo di 2.209 morti (tra ospedali e case di riposo). Crescita contenuta nei ricoveri, 304 (+7) e nelle terapie intensive, 30 (+1).
Peggiora la situazione Covid in Alto Adige. I laboratori dell'Azienda sanitaria nelle ultime 24 ore hanno effettuato 1.530 tamponi. Sono stati registrati 85 nuovi casi positivi. Si conferma così il trend di crescita (martedì 17, mercoledì 51 e ieri 69 casi). Aumentano anche i ricoveri nei normali reparti ospedalieri da 21 mercoledì, 30 ieri e oggi 35.
Si impennano da 68 a 103 i nuovi contagi in Abruzzo. Con 151 nuovi casi di coronavirus registrati nell'ultimo giorno l'Umbria ha toccato il livello più alto mai raggiunto dall'inizio della pandemia. Frutto di 2.645 tamponi analizzati in 24 ore, anche in questo caso un record assoluto. Ieri i nuovi contagi erano 84.
Scendono da 66 a 49 i nuovi casi di positività nelle Marche.
La pressione sugli ospedali resta gestibile, ma i medici delle terapie intensive lanciano l’allarme per gli ospedali da Roma in giù. «Se l'andamento dei casi di infezione da SarsCov2 continuerà con i ritmi ed i numeri attuali, e senza misure di ulteriore contenimento, stimiamo che in meno di un mese le terapie intensive al Centro-Sud, soprattutto in Lazio e Campania, potranno andare in sofferenza in termini di posti letto disponibili», afferma il presidente dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac), Alessandro Vergallo.
«Se il contagio aumenterà e troveremo situazioni più preoccupanti si dovrà essere pronti a eventuali maggiori restrizioni. Tutto dipende dai comportamenti che ognuno di noi adotta e dai controlli messi in campo». Così Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni lascia intendere che nuove strette possano arrivare con il dpcm del 15 ottobre. Per questo, aggiunge Bonaccini, «ho chiesto al ministro Lamorgese, come presidente della Conferenza delle Regioni, che nei territori l'attivazione dei controlli sia garantita anche da parte delle forze dell'ordine».
«Abbiamo deciso di riaprire le scuole in questo Paese - aggiunge - perché da troppi mesi figli e studenti erano rimasti a casa ma bisogna fare le cose per bene: essere pronti a restrizioni se necessario, ma la cosa migliore è chiedere alle persone comportamenti adeguati, non scherzarci su. Perché siamo ancora in una fase di contrasto e di lotta» al coronavirus.
Mentre noi ci prepariamo a nuove strette c’è chi ci chiude le frontiere. Anche se a chi arriva da regioni più epidemiche. È salito infatti a quattro il numero di regioni italiane inserite dalla Svizzera nella lista dei Paesi e delle aree ad alto rischio di contagio da coronavirus: oltre alla Liguria, l'Ufficio federale della sanità pubblica ha aggiunto oggi la Campania, la Sardegna ed il Veneto. L'elenco aggiornato, che sarà valido dal 12 ottobre, comprende un totale di 61 Paesi e 28 regioni. Chi torna in Svizzera da tali zone deve mettersi in quarantena al ritorno.
L’epidemia intanto non accelera solo in Italia. E’ infatti nuovo record di casi giornalieri di coronavirus a livello globale: nelle ultime 24 ore i contagi nel mondo sono stati almeno 338.779, il livello più alto mai registrato dall'inizio della pandemia: lo riporta l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) sul proprio sito. Il record giornaliero precedente era stato registrato il 2 ottobre scorso con 330.340 infezioni. Sempre nelle ultime 24 ore, i decessi nel mondo sono stati 5.514.
Cioè capite che non va bene. Va bene la cosa di mettere un po' di strizza, va benissimo, benvenga, ma è l'ottica che non va bene. Sembra dire "eh bisogna fare dei sacrifici per tornare poi alla normalità". No. Il messaggio che dovrebbe passare dovrebbe essere "bisogna fare dei sacrifici perché fare dei sacrifici è la cosa giusta da fare".
Cazzo noi cristiani siamo andati avanti duemila anni co sta manfrina de "fai una vita di merda che poi in Paradiso", sarà mica tanto difficile mettere il vestito nuovo "fate una vita di merda perchè poi le future generazioni e il COVID potranno convivere bene assieme".
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma anche no. Col cazzo, proprio.chiaky ha scritto:Li c'è anche un discorso politico. Se governava la destra dicevano cose diverse, è ovvio. E viceversa, se la sinistra non fosse al governo, a minimizzare sarebbe tutto il mondo di sinistra.Rosewall ha scritto:quello che trovo strano è considerare le varie posizioni dei Remuzzi, dei Bassetti, degli Zangrillo, dei Silvestri, eccetera come moderate ed equidistanti, una sorta di giusta via di mezzo fra allarmisti e negazionisti. Le loro opinioni riscuotono enorme successo presso l'opinione pubblica, forse perchè sono furbette: lanciano il sasso ma nascondono la mano e se la prendono genericamente con chi "crea panico", ma ognuno può vederci chi vuole. Voglio dire: loro sono attenti a non criticare esplicitamente i provvedimenti restrittivi del governo, ma sono altrettanto abili a lasciare che chiunque possa credere che si riferiscano anche a quei provvedimenti. Inoltre sono otto mesi che prospettano proiettili d'argento e comode soluzioni, e che minimizzano le preoccupazioni degli epidemiologi, facendo riferimento a studi niente affatto conclusivi.Lothar ha scritto:Ho letto qualche post precedente e trovo normale che ci siano posizioni differenti, del resto basta sentire Galli e Bassetti, entrambi infettivologi, per capire che siamo ancora nel campo dell'interpretazione di alcuni dati.
Avremo sicuramente le idee più chiare fra molti mesi o fra qualche anno, quando probabilmente nessuno sarà più interessato a sapere come sono andate le cose, qual è l'affidabilità delle mascherine, del distanziamento ecc...
Anche sulla possibilità che il virus permanga nell'aria e possa infettare per aerosol non ci sono certezze.
Per quanto riguarda le scelte dei governi, qualunque cosa facciano sbagliano, c'è poco da fare.
Se le misure sono troppo restrittive e si continua ad enfatizzare l'aumento dei contagi l'economia ristagna con problemi futuri enormi, se sono troppo lasse e il virus torna a colpire duro avrebbe molti morti sulla coscienza.
Il problema è che l'italiano se non è obbligato fatica a seguire alcune indicazioni che potrebbero davvero segnare la via di mezzo.
Ora, senza (più) entrare nel merito di queste loro idee, e naturalmente accettando che possano far breccia nelle menti e nei cuori di tanti (ognuno può pensarla come crede, no?), mi permetto solo di osservare come queste idee siano assolutamente eterodosse e minoritarie rispetto alle analisi e alla prassi adottata dalla maggior parte dei governi su indicazione dei loro consulenti scientifici.
Poi uno può pensare legittimamente che abbiano ragione i nostri intrepidi eroi e che tutto il mainstream mondiale sbagli, da Drosten a Fauci, dal Regno Unito al Vietnam, dalla Spagna alla Corea del Sud, dalla Nuova Zelanda all'Italia (sbagli cioè a considerare l'epidemia come un problema epidemiologoco, in sostanza).
Ma dovrebbe almeno aver presente di quanto ciò che asseriscono Zangrillo e soci sia controcorrente rispetto a cosa fanno (e pensano) più o meno tutti.
I complottisti negazionisti e anticristi a 360 gradi su più o meno tutto, sono i sovranisti. E sono anche quelli insofferenti alle norme e ai divieti che limitano la loro "libertà" (libertà anche di contagiare gli altri).
Lo voglio rivedere, Fabio
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ibra negativo.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In parte si, che poi non ho mai capito perchè quelli che vogliono un nuovo Mussolini al potere, siano così insofferenti a regole simildittatoriali. Boh, mistero.Burano ha scritto:Ma anche no. Col cazzo, proprio.chiaky ha scritto:Li c'è anche un discorso politico. Se governava la destra dicevano cose diverse, è ovvio. E viceversa, se la sinistra non fosse al governo, a minimizzare sarebbe tutto il mondo di sinistra.Rosewall ha scritto: quello che trovo strano è considerare le varie posizioni dei Remuzzi, dei Bassetti, degli Zangrillo, dei Silvestri, eccetera come moderate ed equidistanti, una sorta di giusta via di mezzo fra allarmisti e negazionisti. Le loro opinioni riscuotono enorme successo presso l'opinione pubblica, forse perchè sono furbette: lanciano il sasso ma nascondono la mano e se la prendono genericamente con chi "crea panico", ma ognuno può vederci chi vuole. Voglio dire: loro sono attenti a non criticare esplicitamente i provvedimenti restrittivi del governo, ma sono altrettanto abili a lasciare che chiunque possa credere che si riferiscano anche a quei provvedimenti. Inoltre sono otto mesi che prospettano proiettili d'argento e comode soluzioni, e che minimizzano le preoccupazioni degli epidemiologi, facendo riferimento a studi niente affatto conclusivi.
Ora, senza (più) entrare nel merito di queste loro idee, e naturalmente accettando che possano far breccia nelle menti e nei cuori di tanti (ognuno può pensarla come crede, no?), mi permetto solo di osservare come queste idee siano assolutamente eterodosse e minoritarie rispetto alle analisi e alla prassi adottata dalla maggior parte dei governi su indicazione dei loro consulenti scientifici.
Poi uno può pensare legittimamente che abbiano ragione i nostri intrepidi eroi e che tutto il mainstream mondiale sbagli, da Drosten a Fauci, dal Regno Unito al Vietnam, dalla Spagna alla Corea del Sud, dalla Nuova Zelanda all'Italia (sbagli cioè a considerare l'epidemia come un problema epidemiologoco, in sostanza).
Ma dovrebbe almeno aver presente di quanto ciò che asseriscono Zangrillo e soci sia controcorrente rispetto a cosa fanno (e pensano) più o meno tutti.
I complottisti negazionisti e anticristi a 360 gradi su più o meno tutto, sono i sovranisti. E sono anche quelli insofferenti alle norme e ai divieti che limitano la loro "libertà" (libertà anche di contagiare gli altri).
Però è anche vero che la politica si rigira la frittata a seconda se sta al Governo o all'opposizione eh. Cambiano proprio dalla sera alla mattina.
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"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Messaggio FB di una nostra abbonata:
"Sono sul bus ordinario, né grande né piccolo. La corsa media dura 30 minuti. La corsa intera - circa un’ora.
88 persone attaccate
E vogliamo parlare del pericolo che ci aspetta al teatro?"
Mò gli dò il numero di Nickognito, così discutono.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
E' così, bravissimo.Gios ha scritto: Cazzo noi cristiani siamo andati avanti duemila anni co sta manfrina de "fai una vita di merda che poi in Paradiso", sarà mica tanto difficile mettere il vestito nuovo "fate una vita di merda perchè poi le future generazioni e il COVID potranno convivere bene assieme"
Davvero ripensiamo da capo tutta la società e la vita umana su questo pianeta.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Dobbiamo creare "la nuova normalità".Albornoz ha scritto:E' così, bravissimo.Gios ha scritto: Cazzo noi cristiani siamo andati avanti duemila anni co sta manfrina de "fai una vita di merda che poi in Paradiso", sarà mica tanto difficile mettere il vestito nuovo "fate una vita di merda perchè poi le future generazioni e il COVID potranno convivere bene assieme"
Davvero ripensiamo da capo tutta la società e la vita umana su questo pianeta.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Il problema principale sono le scuole. A scuola ci si contagia, punto. Anche con i banchi con le ruote.
A Chiavari ci sono già stati diversi casi di ragazzini che hanno preso il virus a scuola e hanno contagiato mezza famiglia.
Poi capisco che fare lezione da remoto è difficile ed improduttivo specie per i più piccoli e che i genitori devono lavorare... ma la realtà rimane che a scuola ci si contagia.
A Chiavari ci sono già stati diversi casi di ragazzini che hanno preso il virus a scuola e hanno contagiato mezza famiglia.
Poi capisco che fare lezione da remoto è difficile ed improduttivo specie per i più piccoli e che i genitori devono lavorare... ma la realtà rimane che a scuola ci si contagia.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
E per forza, sono a centinaia e sono piccoli/giovanissimi. Appena escono un attimo dalle aule si mettono a giocare e si infettano tutti. Non ti dico cosa ho visto sugli autobus alle uscite.uglygeek ha scritto:Il problema principale sono le scuole. A scuola ci si contagia, punto. Anche con i banchi con le ruote.
A Chiavari ci sono già stati diversi casi di ragazzini che hanno preso il virus a scuola e hanno contagiato mezza famiglia.
Poi capisco che fare lezione da remoto è difficile ed improduttivo specie per i più piccoli e che i genitori devono lavorare... ma la realtà rimane che a scuola ci si contagia.
Chiudere le scuole e lasciare aperti ristoranti, cinema e teatri.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Intanto, abbiamo 71 suicidi.
46 tentativi di suicidio.
Da marzo, legati direttamente alle ristrettezze economiche o ai danni mentali portati dal covid.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
beh, dispiace molto, certo che se questo e' il riferimento rispetto ai 36mila morti di virus, meglio aumentare le ristrettezze.chiaky ha scritto:Intanto, abbiamo 71 suicidi.
46 tentativi di suicidio.
Da marzo, legati direttamente alle ristrettezze economiche o ai danni mentali portati dal covid.
Purtroppo tutto si somma, e' un momento di difficolta'.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Bisogna vedere se è peggio morire o vivere disperati.Nickognito ha scritto:beh, dispiace molto, certo che se questo e' il riferimento rispetto ai 36mila morti di virus, meglio aumentare le ristrettezze.chiaky ha scritto:Intanto, abbiamo 71 suicidi.
46 tentativi di suicidio.
Da marzo, legati direttamente alle ristrettezze economiche o ai danni mentali portati dal covid.
Purtroppo tutto si somma, e' un momento di difficolta'.
Io non so cosa preferirei.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io preferisco vivere disperato, posso sempre suicidarmi. Che poi adesso da vivo intubato in ospedale non sarei allegro.
Tanto, virus o non virus, l'economia italiana fa schifo, la soluzione piu' opportuna e' lavorare perche' le persone siano felici da povere, piu' facile fare questo che risollevare l'economia
Io posso buttare un po' di brioches.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Quanta Allegria in queste due ultime Pagine, Alessandro mi pare un Ottimista
F.F.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Anche. Ma è la Ripartenza di TUTTO, Bellezza.uglygeek ha scritto:Il problema principale sono le scuole.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Un sobrio +20.000 e rotti in Francia
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
L'unica cosa della quale sono certo è che per i più piccoli le scuole resteranno aperte
Se la situazione dovesse precipitare potrebbero restare a casa medie e superiori e fare la DAD.
Queste le probabili restrizioni
mini-lockdown territoriali
coprifuoco per bar, ristoranti e locali con chiusure anticipate alle 22 o alle 23
restrizioni agli eventi di massa, come trapelato dal Comitato Tecnico Scientifico
limitazioni al numero di invitati o presenti a feste e cerimonie
limitazioni al numero di clienti all’interno dei negozi
limitazioni al numero di partecipanti ad attività sportive nei luoghi chiusi, comprese le palestre, ma non chiusure totali
stop agli assembramenti davanti alle scuole, agli uffici e nei luoghi pubblici, compresi le fermate dei mezzi pubblici, come già succede in Piemonte
divieti di accesso nelle strutture sanitarie per le visite ai malati
restrizioni agli spostamenti tra Regioni, come possibilità ammessa dallo stesso ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia.
Se la situazione dovesse precipitare potrebbero restare a casa medie e superiori e fare la DAD.
Queste le probabili restrizioni
mini-lockdown territoriali
coprifuoco per bar, ristoranti e locali con chiusure anticipate alle 22 o alle 23
restrizioni agli eventi di massa, come trapelato dal Comitato Tecnico Scientifico
limitazioni al numero di invitati o presenti a feste e cerimonie
limitazioni al numero di clienti all’interno dei negozi
limitazioni al numero di partecipanti ad attività sportive nei luoghi chiusi, comprese le palestre, ma non chiusure totali
stop agli assembramenti davanti alle scuole, agli uffici e nei luoghi pubblici, compresi le fermate dei mezzi pubblici, come già succede in Piemonte
divieti di accesso nelle strutture sanitarie per le visite ai malati
restrizioni agli spostamenti tra Regioni, come possibilità ammessa dallo stesso ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia.
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Vabbè, ma te sei comunista, non fai testo. Fosse per te saremmouna una specie di Corea del Nord.Nickognito ha scritto:Io preferisco vivere disperato, posso sempre suicidarmi. Che poi adesso da vivo intubato in ospedale non sarei allegro.
Tanto, virus o non virus, l'economia italiana fa schifo, la soluzione piu' opportuna e' lavorare perche' le persone siano felici da povere, piu' facile fare questo che risollevare l'economia
Io posso buttare un po' di brioches.
Comunque boh...nel mio gruppo di lavoro ci sono 4 persone che hanno problemi depressivi o disturbi ossessivi.
Da marzo non sono più tornate a lavoro, vuoi l'ansia del virus, vuoi la paura di restare senza lavoro e i vari mesi senza stipendio avuti e che forse arriveranno ancora.
Credo sia molto complicata la situazione per chi non ha saldi appigli.
Io sono andato in una sorta di depressione solo una volta, ma fu terribile.
Questa è dovuta a un solo fattore scatenante: la paura di non dormire.
Ecco, l'unica grossa paura che ho (oltre a quella di veder morire di tumore i miei famigliari) è di non dormire.
Mi ci ero fissato dopo un viaggio lunghissimo in Giappone...vuoi il jet leg, vuoi il caldo tremendo che fece quell'estate eccetera...insomma mprale della favola non chiusi quasi occhio per un mese di fila e mi fissai di non riuscire mai più a dormire.
Finii dallo psicologo e dallo psichiatra. Mi venne l'ansia giorno e notte e attacchi di panico.
Mi diedero un farmaco di quelli per depressi, di cui non ricordo il nome, lo presi una sola volta e poi lo rifiutai sdegnamente. Ricordo che spaventai la psichiatra e gli dissi solennemente che io ce l'avrei fatta da solo senza quei cazzo di intrugli che mi avrebbero reso una specie di zombie.
Ebbene, continuai a non dormire per tipo 4 mesi, ma un pò alla volta, aggrappandomi alla vita con i denti, riuscii ad uscirne. La psichiatra disse che non aveva mai visto nessuno in quelle condizioni uscirne da solo.
Ho sempre la paura di "quella cosa", ma faccio di tutto per non ricaderci, tra cui andare a letto sempre più o meno alla stessa ora (prima andavo a orari folli...un giorno alle 2, un altro alle 4 eccetera..ora massimo a mezzanotte) e cercando di dimenticare quella esperienza terribile.
Col covid non sto avendo problemi mentali gravi, anche se ho momenti di grosso scoramento. Ma questi 4 colleghi...ho notizie sconfortanti. Pare ch uno abbia tentato due volte il suicidio.
Mah..
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si, è molto triste
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Azzolina: Contagiati 2.348 studenti e 402 docenti, ma scuola è luogo sicuro
E' un fenomeno la Azzolina, è come se dicesse nell'oceano ci sono gli squali, finora sono morti 3.000 bagnanti, ma l'oceano è un posto sicuro
Che cazzate si dicono per giustificare il fatto che hanno deciso di tenere le scuole aperte a qualunque costo.
E poi, il 77% dei contagi in famiglia, dicono i dati. E però il consiglio è di evitare eventi pubblici.
Cioè, ci si contagia a scuola e a casa, e però non si deve andare alla conferenza o a vedere la prosa, dove non si è mai contagiato nessuno.
Che bello.
E' un fenomeno la Azzolina, è come se dicesse nell'oceano ci sono gli squali, finora sono morti 3.000 bagnanti, ma l'oceano è un posto sicuro
Che cazzate si dicono per giustificare il fatto che hanno deciso di tenere le scuole aperte a qualunque costo.
E poi, il 77% dei contagi in famiglia, dicono i dati. E però il consiglio è di evitare eventi pubblici.
Cioè, ci si contagia a scuola e a casa, e però non si deve andare alla conferenza o a vedere la prosa, dove non si è mai contagiato nessuno.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Comunque quando un paio di giorni fa avevo scritto che moltissimi hanno bisogno di sostegno psicologico dopo questo 2020, mi avete riso in faccia.
Mi dispiace per la tua brutta esperienza col sonno.
Non avendo avuto esperienze del genere non posso nemmeno immaginare.
Io ho una tecnica che in 2 minuti mi addormento.
Penso di giocare ad age of empires.
Mi dispiace per la tua brutta esperienza col sonno.
Non avendo avuto esperienze del genere non posso nemmeno immaginare.
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