Beh, essendo il comunismo sostanzialmente una organizzazione volta a mandare alla fame i popoli e ad organizzare poi la miseria prodotta, direi che ci sta.Ombra84 ha scritto:Comunismo unica soluzionechiaky ha scritto:Si, ma tornando a partite iva e affini, il discorso è che non si capisce perchè sta pandemia deve far finire alla fame solo alcune categorie. A me girano i coglioni che io (io per dire, ma vale per tutti) mi faccio il mazzo per costruirmi un lavoro da 20 anni, studio per 11 anni, vinco concorsi internazionali eccetera e poi mi vietano di lavorare, mentre uno che non fa un cazzo in un ufficio e mette due timbri e magari è entrato perchè conosce il capo ufficio guadagna più di prima e scrive sui social "chiudiamo tuttooooooo" tanto che gli frega a lui.Ombra84 ha scritto: Nei fatti lo è già.
Alla fine restano da chiudere bar ristoranti e qualche altro negozio. E le scuole elementari( qui già chiuse per altro)
Non è che il sacrificio lo posso fare solo io o solo quello che c'ha una palestra mentre quegli altri contano i soldi e scrivono sui social.
Quindi la cosa diventa inaccettabile e non sarà accettata, virus o non virus.
Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Tempo 15 giorni e dalla fase "chiudiamo tutto, salviamo la salute" passarebbero alle serate passate davanti ai palazzi del governo con le molotov.Burian siberiano ha scritto:FATECI CASO
Le categorie che sono assolutamente, inesorabilmente, instancabilmente, fermamente favorevoli al lockdown più feroce sono due: i pensionati e gli statali.
Non è difficile indovinare perché.
Allora facciamo così: visto che, come dice anche ciuffo-Conte, bisogna fare tutti dei sacrifici per la salute pubblica, pensionati e statali dalla mensilità di novembre 2020 si vedranno accreditato il 50% di quanto spetti loro, l'altro 50% verrà redistribuito fra tutti coloro che, a causa della sospensione dell loro attività, non hanno alcun reddito o ce l'hanno decurtato, fino ad arrivare a una cifra che sia il 50% rispetto a quanto dichiarato nella dichiarazione 2019.
In questo modo tutti contribuiranno allo stesso modo al bene comune.
Ah quanto cambierebbe l'atteggiamento di questi che motteggiano e pontificano belli comodi seduti da marzo sul loro divano, forti del puntuale bonifico che, cascasse il mondo, arriva sul conto corrente, magnificando le gesta di un tizio e del suo Governo, capaci in 7 mesi solo di dire "state a casa".
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non hai tutti i torti.Burian siberiano ha scritto:FATECI CASO
Le categorie che sono assolutamente, inesorabilmente, instancabilmente, fermamente favorevoli al lockdown più feroce sono due: i pensionati e gli statali.
Non è difficile indovinare perché.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ma che scherzate???Johnny Rex ha scritto:Non hai tutti i torti.Burian siberiano ha scritto:FATECI CASO
Le categorie che sono assolutamente, inesorabilmente, instancabilmente, fermamente favorevoli al lockdown più feroce sono due: i pensionati e gli statali.
Non è difficile indovinare perché.
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I nostri dirittihhhh!!!!
gli artigiani e le piva fanno il nerooooh!!!
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
sono sicuro che hai ben presente che nelle terapie intensive non ci sono solo pazienti covid. Normalmente almeno il 60% dei posti è sempre occupato. La piccola percentuale dei pazienti covid va sommata a quella degli altri pazienti non covid.Johnny Rex ha scritto:Ecco, invece dei pallini rossi de El Pais l'altro ieri Sky News faceva vedere come malgrado MOLTI contagi di più in Espanà nessuno parli di lockdown perchè con le terapie intensive sono messi abbastanza bene. Francia non se ne parla con 50.000 casi al giorno.LUCAGIAN ha scritto: le terapie intensive
Qui piene al 15% e vai già con le chiusure.
F.F.
Inoltre, i pazienti non si distribuiscono in modo perfettamente omogeneo
questo anche perchè non hanno capito/non gli è stato spiegato che il problema non sono le decine di migliaia di decessi e i malati (sebbene quando gli muore la manma o finiscono in rianimazione, magari cambiano idea) ma bensí il fatto che in condizioni di contagio dilagante gli ospedali non possono funzionare.Ombra84 ha scritto:
Vedo comunque che una buona parte della popolazione( non credo la maggioranza, ma cmq una buona fetta) tra complottisti, negazionisti e lavoratori autonomi preferisce i morti di covid o il rischio di beccarselo loro piuttosto che la crisi economica.
E non esiste paese alcuno al mondo che abbia dimensionato i suoi ospedali per fare fronte all'equivalente di diverse catastrofi, ogni giorno.
Quindi la domanda da rivolgere a chi ritiene accettabili un tot di morti (e un tot di guariti che poi si porteranno dietro le sequele della malattia in buona parte ancora sconosciute) è se ritengano altresí accettabile di fare a meno - loro e i loro cari - degli ospedali.
Ultima modifica di Rosewall il lun ott 26, 2020 11:13 am, modificato 2 volte in totale.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Purtroppo qua le persone non hanno il senso della comunita': io devo chiudere? Che chiudano tutti, almeno sprofondiamo tutti nel baratro e non io da solo. Quando invece si potrebbe dire: che bello che qualcuno puo' lavorare, almeno lui, son contento. Poi magari mi dia un po'' dei soldi che prende.chiaky ha scritto:Si, ma tornando a partite iva e affini, il discorso è che non si capisce perchè sta pandemia deve far finire alla fame solo alcune categorie. A me girano i coglioni che io (io per dire, ma vale per tutti) mi faccio il mazzo per costruirmi un lavoro da 20 anni, studio per 11 anni, vinco concorsi internazionali eccetera e poi mi vietano di lavorare, mentre uno che non fa un cazzo in un ufficio e mette due timbri e magari è entrato perchè conosce il capo ufficio guadagna più di prima e scrive sui social "chiudiamo tuttooooooo" tanto che gli frega a lui.Ombra84 ha scritto:Nei fatti lo è già.chiaky ha scritto:
Comunque è certo che questo è il preludio di un nuovo lockdown totale.
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Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
sui pensionati difensori del lockdown duro e puro non ne sono così convinta, visto che da marzo chi ho sempre visto in giro fra bar, tabacchi, supermercati, farmacie e bancarelle erano sempre e solo loro: i vecchi.Burian siberiano ha scritto:FATECI CASO
Le categorie che sono assolutamente, inesorabilmente, instancabilmente, fermamente favorevoli al lockdown più feroce sono due: i pensionati e gli statali.
Non è difficile indovinare perché.
Al loro posto ci metterei gli entusiasti dello smart working che mai rimetterebbero piede in ufficio - nemmeno a pandemia finita - (inconsciamente affetti dalla sindrome della grotta).
Ma non fate caso a me, che sto aspettando invano la proroga Naspi e ultimamente ho il dente avvelenatissimo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ancora un po' e saremo a Chiaky paragonato a quelli in piazza a Napoli.Nickognito ha scritto:Purtroppo qua le persone non hanno il senso della comunita': io devo chiudere? Che chiudano tutti, almeno sprofondiamo tutti nel baratro e non io da solo. Quando invece si potrebbe dire: che bello che qualcuno puo' lavorare, almeno lui, son contento. Poi magari mi dia un po'' dei soldi che prende.chiaky ha scritto:Si, ma tornando a partite iva e affini, il discorso è che non si capisce perchè sta pandemia deve far finire alla fame solo alcune categorie. A me girano i coglioni che io (io per dire, ma vale per tutti) mi faccio il mazzo per costruirmi un lavoro da 20 anni, studio per 11 anni, vinco concorsi internazionali eccetera e poi mi vietano di lavorare, mentre uno che non fa un cazzo in un ufficio e mette due timbri e magari è entrato perchè conosce il capo ufficio guadagna più di prima e scrive sui social "chiudiamo tuttooooooo" tanto che gli frega a lui.Ombra84 ha scritto: Nei fatti lo è già.
Alla fine restano da chiudere bar ristoranti e qualche altro negozio. E le scuole elementari( qui già chiuse per altro)
Non è che il sacrificio lo posso fare solo io o solo quello che c'ha una palestra mentre quegli altri contano i soldi e scrivono sui social.
Quindi la cosa diventa inaccettabile e non sarà accettata, virus o non virus.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Le tensioni sociali di mymag
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma non vogliono lavorare un cazzo!!!1!11!!LUCAGIAN ha scritto:Comunque se tutti i medici degli ospedali stanno chiedendo lockdown perché la situazione negli ospedali e’ critica, ci sarà un cazzo di motivo?
Perché dovrebbero dire una cosa del genere, ma soprattutto chi meglio di loro Sa realmente come è la situazione?
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
https://www.repubblica.it/cronaca/2020/ ... 1-P1-S4-T1
Dai una piccola buona notizia per tranquillizzare gli animi
Comunque questo inverno ce lo dobbiamo fare tutto con passione, quindi manteniamo atteggiamento molto ZEN
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
dipendenti pubblici, culo al caldo, froci col culo degli altri.On Cong ha scritto:Ma non vogliono lavorare un cazzo!!!1!11!!LUCAGIAN ha scritto:Comunque se tutti i medici degli ospedali stanno chiedendo lockdown perché la situazione negli ospedali e’ critica, ci sarà un cazzo di motivo?
Perché dovrebbero dire una cosa del genere, ma soprattutto chi meglio di loro Sa realmente come è la situazione?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Poi la colpa è solo degli italiani che non scaricano Immuni.
Il vero guaio è la disorganizzazione che regna dietro un tampone.
https://roma.repubblica.it/cronaca/2020 ... 271798379/
L'incredibile storia di due famiglie di Torpignattara precipitate in un incubo burocratico sanitario. "Ancora oggi prigioniere del sistema"
A una settimana dal parto, abbandonata a se stessa dalla Asl Roma 2, è stata costretta a farsi quasi cinque chilometri a piedi - da Torpignattara all'ospedale San Giovanni - nella speranza di "rimediare" un tampone molecolare negativo e tornare così, dopo quasi un mese di quarantena, alla libertà.
Succede a Roma, durante la prevedibile seconda ondata di pandemia.
Questa storia, una storia di ordinaria noncuranza della burocrazia sanitaria, comincia lo scorso due ottobre quando una bambina di una quinta elementare della scuola Carlo Pisacane di Torpignattara presenta alcuni sintomi del Covid. Viene sottoposta al tampone e si scopre che è positiva. L'intera classe e le famiglie degli scolari vengono messi in quarantena. Tutti in attesa del famoso "secondo tampone negativo" per essere liberati.
Ed è qui che la burocrazia entra in scena. Perché a più di tre settimane di distanza dal riscontro della positività, due famiglie - una di origine bengalese e una di origine filippina - sono letteralmente cancellate dai radar della sanità pubblica. Dimenticate in isolamento. Naufraghe a casa loro. Con i rischi di danni collaterali. Così, la mamma bengalese - Maria, diabetica e a pochi giorni da una gravidanza a rischio - si fa coraggio e si "attrezza" per provare a liberare se stessa e la sua famiglia. Insieme al marito e ai due figli (il più piccolo ha sei anni), dopo tentativi, vari e vani, di contattare la Asl, in cerca di un tampone naso-faringeo, si mette in cammino. Tor Pignattara-ospedale San Giovanni: quasi cinque chilometri macinati in due ore, “per non rischiare, con l’autobus, di contagiare gli altri passeggeri”. I sanitari, accortisi della gravidanza, non fanno attendere la donna e i suoi due figli ma per l’uomo non fanno eccezioni: deve aspettare. È obbligato, da altre norme senza senso né pietà, a sobbarcarsi una decina di ore di fila prima di essere sottoposto al tampone.
Dopo il prelievo e senza sostegno alcuno, la mamma è costretta, con il pancione e i suoi due piccoli, a trascinarsi verso casa dove sarà raggiunta dal consorte solo a tarda sera.
Il giorno dopo, la stessa odissea tocca ai familiari della bimba filippina che, sempre pedibus calcantibus, fanno rotta verso l’ospedale San Giovanni per sottoporsi al tampone. Dopo ore di attesa. Anche per loro, adesso, si prospetta un supplemento di isolamento. Non c’è una via d’uscita in vista. Perché serve il referto di negatività e, soprattutto, la dichiarazione della Asl di riammissione a scuola. “Per questa dichiarazione - spiega Cindy Fornino, mamma di un compagno di classe dei due immigrati, anche lui risultato positivo - occorrerà almeno un altro mese, come mi ha confidato un’impiegata”. Così, continua la quarantena per i due piccoli.
Il resto della loro classe, una ventina di alunni in tutto, è rimasta in clausura domestica solo per quattordici giorni. “Noi - racconta Fornino - con fatica, abbiamo fatto valere le nostre ragioni e ne stiamo uscendo, ma le famiglie dei due compagni di scuola di mio figlio sono ancora alle prese con la sordità degli uffici: tante telefonate a vuoto ed email senza risposta”. Aspettando che qualcuno si ricordi di loro.
In quella quinta elementare, gli altri alunni e le insegnanti sono stati in quarantena dal due al 14 ottobre, dopo la scoperta di un caso di Covid positivo. Nel frattempo, l’8 ottobre, dalla segreteria della scuola, una telefonata alle famiglie dei bambini annunciava, per il 12, l’esecuzione di un tampone rapido ad alunni e maestre, nei locali dell’istituto. Proprio così: i dirigenti della Asl decidono che ai possibili contagiati se ne aggiungano altri, perché i tamponi li fanno eseguire proprio lì, tra le mura della scuola e trattenendo i piccoli con i loro parenti per oltre un’ora sulla scalinata centrale dove, da lì a poco, nel primo pomeriggio, usciranno, incontrandosi con loro, i compagni sani delle altre classi.
Della ventina di bambini, sei risultano positivi al tampone rapido, due maestre e quattro scolari che diventano due dopo l’esecuzione del tampone molecolare. Il grosso dei bimbi torna in classe. Gli alunni risultati positivi, il bengalese e l’italiano, si aggiungono così alla loro amica filippina dalla quale era partito l’allarme. Tutti e tre restano a casa. Dove, giorni fa, si sarebbero dovuti sottoporre al nuovo accertamento della Asl per poter riprendere la vita di tutti i giorni. Il telefono, però, è rimasto muto e quando si chiama non si hanno risposte. Anche le email cascano nel vuoto.
Il vero guaio è la disorganizzazione che regna dietro un tampone.
https://roma.repubblica.it/cronaca/2020 ... 271798379/
L'incredibile storia di due famiglie di Torpignattara precipitate in un incubo burocratico sanitario. "Ancora oggi prigioniere del sistema"
A una settimana dal parto, abbandonata a se stessa dalla Asl Roma 2, è stata costretta a farsi quasi cinque chilometri a piedi - da Torpignattara all'ospedale San Giovanni - nella speranza di "rimediare" un tampone molecolare negativo e tornare così, dopo quasi un mese di quarantena, alla libertà.
Succede a Roma, durante la prevedibile seconda ondata di pandemia.
Questa storia, una storia di ordinaria noncuranza della burocrazia sanitaria, comincia lo scorso due ottobre quando una bambina di una quinta elementare della scuola Carlo Pisacane di Torpignattara presenta alcuni sintomi del Covid. Viene sottoposta al tampone e si scopre che è positiva. L'intera classe e le famiglie degli scolari vengono messi in quarantena. Tutti in attesa del famoso "secondo tampone negativo" per essere liberati.
Ed è qui che la burocrazia entra in scena. Perché a più di tre settimane di distanza dal riscontro della positività, due famiglie - una di origine bengalese e una di origine filippina - sono letteralmente cancellate dai radar della sanità pubblica. Dimenticate in isolamento. Naufraghe a casa loro. Con i rischi di danni collaterali. Così, la mamma bengalese - Maria, diabetica e a pochi giorni da una gravidanza a rischio - si fa coraggio e si "attrezza" per provare a liberare se stessa e la sua famiglia. Insieme al marito e ai due figli (il più piccolo ha sei anni), dopo tentativi, vari e vani, di contattare la Asl, in cerca di un tampone naso-faringeo, si mette in cammino. Tor Pignattara-ospedale San Giovanni: quasi cinque chilometri macinati in due ore, “per non rischiare, con l’autobus, di contagiare gli altri passeggeri”. I sanitari, accortisi della gravidanza, non fanno attendere la donna e i suoi due figli ma per l’uomo non fanno eccezioni: deve aspettare. È obbligato, da altre norme senza senso né pietà, a sobbarcarsi una decina di ore di fila prima di essere sottoposto al tampone.
Dopo il prelievo e senza sostegno alcuno, la mamma è costretta, con il pancione e i suoi due piccoli, a trascinarsi verso casa dove sarà raggiunta dal consorte solo a tarda sera.
Il giorno dopo, la stessa odissea tocca ai familiari della bimba filippina che, sempre pedibus calcantibus, fanno rotta verso l’ospedale San Giovanni per sottoporsi al tampone. Dopo ore di attesa. Anche per loro, adesso, si prospetta un supplemento di isolamento. Non c’è una via d’uscita in vista. Perché serve il referto di negatività e, soprattutto, la dichiarazione della Asl di riammissione a scuola. “Per questa dichiarazione - spiega Cindy Fornino, mamma di un compagno di classe dei due immigrati, anche lui risultato positivo - occorrerà almeno un altro mese, come mi ha confidato un’impiegata”. Così, continua la quarantena per i due piccoli.
Il resto della loro classe, una ventina di alunni in tutto, è rimasta in clausura domestica solo per quattordici giorni. “Noi - racconta Fornino - con fatica, abbiamo fatto valere le nostre ragioni e ne stiamo uscendo, ma le famiglie dei due compagni di scuola di mio figlio sono ancora alle prese con la sordità degli uffici: tante telefonate a vuoto ed email senza risposta”. Aspettando che qualcuno si ricordi di loro.
In quella quinta elementare, gli altri alunni e le insegnanti sono stati in quarantena dal due al 14 ottobre, dopo la scoperta di un caso di Covid positivo. Nel frattempo, l’8 ottobre, dalla segreteria della scuola, una telefonata alle famiglie dei bambini annunciava, per il 12, l’esecuzione di un tampone rapido ad alunni e maestre, nei locali dell’istituto. Proprio così: i dirigenti della Asl decidono che ai possibili contagiati se ne aggiungano altri, perché i tamponi li fanno eseguire proprio lì, tra le mura della scuola e trattenendo i piccoli con i loro parenti per oltre un’ora sulla scalinata centrale dove, da lì a poco, nel primo pomeriggio, usciranno, incontrandosi con loro, i compagni sani delle altre classi.
Della ventina di bambini, sei risultano positivi al tampone rapido, due maestre e quattro scolari che diventano due dopo l’esecuzione del tampone molecolare. Il grosso dei bimbi torna in classe. Gli alunni risultati positivi, il bengalese e l’italiano, si aggiungono così alla loro amica filippina dalla quale era partito l’allarme. Tutti e tre restano a casa. Dove, giorni fa, si sarebbero dovuti sottoporre al nuovo accertamento della Asl per poter riprendere la vita di tutti i giorni. Il telefono, però, è rimasto muto e quando si chiama non si hanno risposte. Anche le email cascano nel vuoto.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ciòè, abbiamo appena finito di parlare dell'imprenditore/evasore ed ecco che inizia l'altro must, quello dello statale/fannullone
ma sono il solo a pensare che sia solo una guerra fra poveri?
ma sono il solo a pensare che sia solo una guerra fra poveri?
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Vero quello detto da Burian e Chiaki, ovviamente i chiudiamotuttisti sono quelli col culo parato come scritto già giorni fa.
Mi sembra anche dal punto di vista del governo stupida e poco furba la restrizione per ristoratori & co.
Chiudendo tutto o parzialmente dovranno tirare fuori dei soldi per risarcirli...bastava lasciare aperto e limitare/sconsigliare in vario modo la circolazione delle persone che di conseguenza anche i ristoranti/bar/etc sarebbero diventati meno affollati e quindi non pericolosi.
Basterebbe solo vigilare di più sul fatto che le regole/precauzioni vengano rispettate.
Ovviamente vale per qualsiasi altra attività, se gli ingressi sono limitati i rischi sono decisamente minori.
Invece di chiudere tutto e poi trovarsi costretti a ridistribuire soldi un po' a casaccio.
Basta controllare severamente le zone a rischio di affollamenti, vedi movide varie e la gente che sta in giro a bighellonare.
Più centri commerciali ovviamente che vanno controllati, entri per comprare nei negozi e poi a casa, nessuno che gironzola.
E a questo punto, nelle grandi città i mezzi pubblici li lasci prendere, almeno negli orari di punta, solo a chi deve andare a lavorare.
Mi sembra anche dal punto di vista del governo stupida e poco furba la restrizione per ristoratori & co.
Chiudendo tutto o parzialmente dovranno tirare fuori dei soldi per risarcirli...bastava lasciare aperto e limitare/sconsigliare in vario modo la circolazione delle persone che di conseguenza anche i ristoranti/bar/etc sarebbero diventati meno affollati e quindi non pericolosi.
Basterebbe solo vigilare di più sul fatto che le regole/precauzioni vengano rispettate.
Ovviamente vale per qualsiasi altra attività, se gli ingressi sono limitati i rischi sono decisamente minori.
Invece di chiudere tutto e poi trovarsi costretti a ridistribuire soldi un po' a casaccio.
Basta controllare severamente le zone a rischio di affollamenti, vedi movide varie e la gente che sta in giro a bighellonare.
Più centri commerciali ovviamente che vanno controllati, entri per comprare nei negozi e poi a casa, nessuno che gironzola.
E a questo punto, nelle grandi città i mezzi pubblici li lasci prendere, almeno negli orari di punta, solo a chi deve andare a lavorare.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
allora vuol dire che gli altri vogliono perdere soldi. O fermi il virus o perdi piu soldi e chiudi per piu' tempo.maxredo ha scritto:Vero quello detto da Burian e Chiaki, ovviamente i chiudiamotuttisti sono quelli col culo parato come scritto già giorni fa..
Se poi c'e' invidia o disperazione va bene, basta che non si voglia decidere in base a questi sentimenti.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io parlo dell'interesse del singolo, non del bene comune.Nickognito ha scritto:allora vuol dire che gli altri vogliono perdere soldi. O fermi il virus o perdi piu soldi e chiudi per piu' tempo.maxredo ha scritto:Vero quello detto da Burian e Chiaki, ovviamente i chiudiamotuttisti sono quelli col culo parato come scritto già giorni fa..
Se poi c'e' invidia o disperazione va bene, basta che non si voglia decidere in base a questi sentimenti.
Chi ha il culo parato (anche io, almeno per ora) accetta più facilmente delle chiusure.
Chi non ha il culo parato valuta i due rischi (non avere soldi o rischiare di ammalarsi) e sceglie quello che teme di meno.
Pochi valutano in base al bene comune
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non sei il soloPaolo79 ha scritto:ciòè, abbiamo appena finito di parlare dell'imprenditore/evasore ed ecco che inizia l'altro must, quello dello statale/fannullone
ma sono il solo a pensare che sia solo una guerra fra poveri?
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Il discorso e', quali sono le conseguenze a breve termine delle restrizioni:
- chi ha il culo parato: zero
- chi no: perde un po' di soldi
Quali sono le conseguenze di restare aperti?
- chi ha il culo parato: zero
-chi no: perde tantissimi soldi
di conseguenza e' proprio chi perde soldi che dovrebbe voler chiudere, per evitare di perdere ancora piu' soldi: ma, per wishful thinking, ignoranza, invidia o disperazione non lo fa.
Il governo pure non lo fa, o in ritardo, perche' altrimenti i sentimenti di cui sopra si manifestano.
Senon ci fosse stato il lockdown a marzo la meta' di quelli che adesso chiede di stare aperti sarebbe gia' sotto un ponte.
- chi ha il culo parato: zero
- chi no: perde un po' di soldi
Quali sono le conseguenze di restare aperti?
- chi ha il culo parato: zero
-chi no: perde tantissimi soldi
di conseguenza e' proprio chi perde soldi che dovrebbe voler chiudere, per evitare di perdere ancora piu' soldi: ma, per wishful thinking, ignoranza, invidia o disperazione non lo fa.
Il governo pure non lo fa, o in ritardo, perche' altrimenti i sentimenti di cui sopra si manifestano.
Senon ci fosse stato il lockdown a marzo la meta' di quelli che adesso chiede di stare aperti sarebbe gia' sotto un ponte.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
L'ultimo grafico andrebbe esteso a ben prima del 2012, almeno di altri 15 anniPaolo79 ha scritto:Un pò di chiarezza sulle terapie intesive:
- questo grafico, aggiornato al 22 ottobre, spiega molto bene dove siamo, dove è la soglia di rischio, e la nostra capacità...guardatelo in dettaglio perchè molto interessante
- quest'altro grafico, più grezzo, ma altrettanto importante mostra il numero di terapie intensive per ogni 1000 abitanti e la sua evoluzione nel corso degli anni nonchè il confronto con alcuni degli altri stati europeri
- qui sotto infine, come avevo già scritto altrove, ci sono le persone che dovete ringraziare per essere arrivati a dove siamo oggi
tutto qua
Qualche giorno fa ho sentito per radio un primario (non ricordo di quale ospedale) che sosteneva che la progressiva riduzione dei posti in TI e semintensiva in Italia fosse dovuto anche ad un costante progresso della medicina negli ultimi 20 anni: sostanzialmente molte operazioni e relativi decorsi, che fino a 10/15 anni fa necessitavano di un ricovero in TI o semi, con i miglioramenti nei trattamenti e nelle cure hanno consentito un minor utilizzo di quei reparti per molte patologie ed operazioni.
Questo, parole sue "non per assolvere le scelte dei governi di destra e sinistra che si sono succeduti negli ultimi 20 anni, ma per contestualizzare in parte i motivi alla base di determinate soluzioni adottate. Lo scenario di pandemia globale è chiaro che fa saltare il banco".
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma siccome è utopia e i soldi che prende l'impiegato non vanno a quello che non lavora dal 5 marzo, è un discorso inutile.Nickognito ha scritto:Purtroppo qua le persone non hanno il senso della comunita': io devo chiudere? Che chiudano tutti, almeno sprofondiamo tutti nel baratro e non io da solo. Quando invece si potrebbe dire: che bello che qualcuno puo' lavorare, almeno lui, son contento. Poi magari mi dia un po'' dei soldi che prende.chiaky ha scritto:Si, ma tornando a partite iva e affini, il discorso è che non si capisce perchè sta pandemia deve far finire alla fame solo alcune categorie. A me girano i coglioni che io (io per dire, ma vale per tutti) mi faccio il mazzo per costruirmi un lavoro da 20 anni, studio per 11 anni, vinco concorsi internazionali eccetera e poi mi vietano di lavorare, mentre uno che non fa un cazzo in un ufficio e mette due timbri e magari è entrato perchè conosce il capo ufficio guadagna più di prima e scrive sui social "chiudiamo tuttooooooo" tanto che gli frega a lui.Ombra84 ha scritto: Nei fatti lo è già.
Alla fine restano da chiudere bar ristoranti e qualche altro negozio. E le scuole elementari( qui già chiuse per altro)
Non è che il sacrificio lo posso fare solo io o solo quello che c'ha una palestra mentre quegli altri contano i soldi e scrivono sui social.
Quindi la cosa diventa inaccettabile e non sarà accettata, virus o non virus.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Cioè non ho capito, uno deve andare alla caritas con i figli perchè gli chiudono di continuo l'attività e però avere il senso di comunità ed essere contento che quell'altro sta sul divano a scrivere su mymag e lo pagano pure.
Ma dai su.
Poi certo, è una guerra tra poveri, ma più che tra poveri è tra sfigati e fortunati che non se ne rendono ben conto.
Ma dai su.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ma e' quello su chi bisogna lottare.chiaky ha scritto: Ma siccome è utopia e i soldi che prende l'impiegato non vanno a quello che non lavora dal 5 marzo, è un discorso inutile.
Perche' e' ancora piu' utopico che uno non possa chiudere (magari tu chiaky si, ma in media no)
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ho capito ma come fai? Dimmi un metodo credibile e non le solite utopie che ti piacciono tanto.Nickognito ha scritto:ma e' quello su chi bisogna lottare.chiaky ha scritto: Ma siccome è utopia e i soldi che prende l'impiegato non vanno a quello che non lavora dal 5 marzo, è un discorso inutile.
Perche' e' ancora piu' utopico che uno non possa chiudere (magari tu chiaky si, ma in media no)
La realtà è che non hanno nemmeno tolto le tasse a chi non sta lavorando (tipo mia moglie che adesso deve pagare 3.000 euro e a maggio ne aveva pagati altri 4.000 e non li ha i 3.000, come cavolo fa a pagarli? Non lavora da inizio marzo.Non potevano togliere le tasse per un anno, no vero?) cosa vuoi che facciano, la spartizione degli stipendi tra la popolazione?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non è stato fatto perchèmaxredo ha scritto:Vero quello detto da Burian e Chiaki, ovviamente i chiudiamotuttisti sono quelli col culo parato come scritto già giorni fa.
Mi sembra anche dal punto di vista del governo stupida e poco furba la restrizione per ristoratori & co.
Chiudendo tutto o parzialmente dovranno tirare fuori dei soldi per risarcirli...bastava lasciare aperto e limitare/sconsigliare in vario modo la circolazione delle persone che di conseguenza anche i ristoranti/bar/etc sarebbero diventati meno affollati e quindi non pericolosi.
Basterebbe solo vigilare di più sul fatto che le regole/precauzioni vengano rispettate.
1) Spesso Baristi, Ristoratori ed esercenti in primis non hanno vigilato loro sul rispetto delle regole, per timore di inimicarsi i clienti non rispettosi o che andassero altrove
2) Le forze dell' ordine si sa come sono . Spesso insufficienti ,quasi mai presenti in piazze, centri commerciali, esterni strutture dove gli assembramenti si creano. Timorosi anche di eventuali video iutubbe sul Poliziotto violento antidemocratico etc.
3) così più o meno in tutta Europa.
Risultato, Chiaky ci rimette tanto quanto il barista che se ne è sbattuto.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
No, deve essere incazzato che non hanno chiuso prima e hanno fatto perdere piu' soldi.chiaky ha scritto:Cioè non ho capito, uno deve andare alla caritas con i figli perchè gli chiudono di continuo l'attività e però avere il senso di comunità ed essere contento che quell'altro sta sul divano a scrivere su mymag e lo pagano pure.
Ma dai su.
Poi certo, è una guerra tra poveri, ma più che tra poveri è tra sfigati e fortunati che non se ne rendono ben conto.
Se a uno dicono 'porta via le tue cose, che sta per arrivare il terremoto', e' inutile rispondere 'io non porto via un cazzo, rimango qua e mi tengo tutto, non voglio perdere niente, e poi Tizio laggiu' che abita altrove non perde nulla, non e' giusto'.
Non serve a niente, il terremoto arriva, arriva dove vuole lui,e se non porti via nulla con te perdi ancora di piu' e in piu magari muori.
Puoi stare con la testa sotto la sabbia e dire 'il terremoto non arriva'. Ma arriva. E se Tizio intanto scrive su mymag non cambia nulla. E cosi' e' successo a tante persone. Forse non a voi. Ma tanti si sono gia' trovati in questa situazione, senza lavoro, mentre altri lo hanno, mentre chi ha casa aumenta gli affitti e chi ha il negozio aumenta i prezzi fa cartello, o non npaga le tasse.
E' come prima, serve quel che serviva prima, e' solo che chi sta male sta peggio, sono di piu' quelli che stanno male, ed e' una brutta situazione. Ma non serve nulla dire 'voglio che sia tutto come prima, che io sia uno di quelli che sta bene, che quelli che stanno male siano altri, al limite allora stiamo male tutti!'. Tutto comprensibile, ma pensiamo a limitare i danni. Perche', principalmente, si limitano proprio per chi deve chiudere.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si, ma non ci hanno detto perchè.Johnny Rex ha scritto:Non è stato fatto perchèmaxredo ha scritto:Vero quello detto da Burian e Chiaki, ovviamente i chiudiamotuttisti sono quelli col culo parato come scritto già giorni fa.
Mi sembra anche dal punto di vista del governo stupida e poco furba la restrizione per ristoratori & co.
Chiudendo tutto o parzialmente dovranno tirare fuori dei soldi per risarcirli...bastava lasciare aperto e limitare/sconsigliare in vario modo la circolazione delle persone che di conseguenza anche i ristoranti/bar/etc sarebbero diventati meno affollati e quindi non pericolosi.
Basterebbe solo vigilare di più sul fatto che le regole/precauzioni vengano rispettate.
1) Spesso Baristi, Ristoratori ed esercenti in primis non hanno vigilato loro sul rispetto delle regole, per timore di inimicarsi i clienti non rispettosi o che andassero altrove
2) Le forze dell' ordine si sa come sono . Spesso insufficienti ,quasi mai presenti in piazze, centri commerciali, esterni strutture dove gli assembramenti si creano. Timorosi anche di eventuali video iutubbe sul Poliziotto violento antidemocratico etc.
3) così più o meno in tutta Europa.
Risultato, Chiaky ci rimette tanto quanto il barista che se ne è sbattuto.
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Si contagiano quelli dell'Inter: chiudiamo i teatri
Si contagiano al ristorante: chiudiamo i teatri
Si contagiano al centro commerciale: chiudiamo i teatri
Si contagiano a scuola: chiudiamo i teatri
Si contagiano in famiglia: chiudiamo i teatri
Sfugge il nesso. Che ci spieghino perchè ci hanno chiuso.
https://www.corriere.it/opinioni/20_ott ... 1737.shtml
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Patrimoniale, per esempio.chiaky ha scritto:
Ho capito ma come fai? Dimmi un metodo credibile e non le solite utopie che ti piacciono tanto.
La realtà è che non hanno nemmeno tolto le tasse a chi non sta lavorando (tipo mia moglie che adesso deve pagare 3.000 euro e a maggio ne aveva pagati altri 4.000 e non li ha i 3.000, come cavolo fa a pagarli? Non lavora da inizio marzo.Non potevano togliere le tasse per un anno, no vero?) cosa vuoi che facciano, la spartizione degli stipendi tra la popolazione?
L'Italia e' il paese al mondo in cui la ricchezza patrimoniale e' maggiore rispetto alle altre fonti di guadagno. E' la massima ingiustizia. Mia madre ha due case e non ha lavoro e pensione e 800 euro sul conto. Mio padre ha una casa e una pensione che vale sempre meno e spese alte. La mia ragazza ha una casa ed ha perso il lavoro. Eppure chiedo di portarci via la casa. Per poi sentirmi dire che lo faccio per me, che ho il culo al caldo, e dovrei lasciare i ristoranti uccidere le persone e poi fallire. Per poi sentire continua invidia per chi ha scelto un lavoro meno bello e piu' sicuro proprio per non trovarsi in queste situazioni e che comunque rischia di essere licenziato a marzo e che deve mantenere una persona.
Prendetemi piu' tasse, facciamo un contributo di solidarieta' su mymag. No, non va bene niente, non si deve passare per poveracci. Basta tenere tutto aperto e #andratuttobene.
Tutta l'empatia che vuoi, ma a un certo punto basta sputare merda su chi sta lavorando, e che se scrive su mymag magari e' perche' e' stato ore la domenica a lavorare.
Ma anche non ci fosse modo, boh, che devo fare? Dare soldi no, patrimoniale no, piu' tasse no, combattere l'evasione non funziona, l'elemosina non si fa, emigrare a cercare un lavoro di merda ovunque si trovi no, tirare la cinghia chiudere e poi riaprire no. Non va bene nulla, va bene solo 'non chiudere e sperare nel miracolo divino'. Nel tuo caso si puo' sperare che facciano un'eccezione per i pochi teatri, e' una proposta sensata, non sono io presidente del consiglio.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
“Cosa fare (per chi mi dice che non c’erano alternative)”. Antonella Viola, immunologa dell’università di Padova, intitola così un post su Facebook in cui indica una serie di misure per frenare la corsa dell’epidemia di Covid-19. Dopo avere espresso contrarietà alla chiusura di bar e ristoranti alle 18, prevista dal nuovo Dpcm - “not in my name”, aveva scritto sempre su Fb - la scienziata illustra le sue proposte punto per punto.
Prima voce, “problema scuola-trasporti. Subito: prime 3 classi delle superiori lezioni in presenza con ingressi sfalsati. Ultimi 2 anni Dad”, didattica a distanza, al ” 75%. Nelle prossime settimane: trovare nuovi mezzi e personale per far tornare tutti in presenza”.
Secondo punto, “chiusure. Subito: identificare attraverso i dati di tracciamento raccolti tra maggio e la prima settimana di ottobre i luoghi a maggior rischio di contagio. Chiudere solo quelli (per esempio, se salta fuori che nei cinema non ci sono stati contagi, perché chiuderli?). Nelle prossime settimane: adeguare i locali o le regole per permettere le riaperture”.
Terzo, questione “contagi. Subito: Dad per università. No sport da contatto. Lavoro agile per chiunque non sia necessario sul posto di lavoro. No cerimonie religiose. No sport invernali. Chiare indicazioni per gli anziani e le persone con patologie (devono vedere il minor numero di persone possibile e sempre con mascherina per tutti, quindi niente pranzi, caffè o qualunque occasione in cui non si tenga la mascherina).
Se ristoranti aperti (vedere sopra), massimo 4 persone al tavolo (a meno che non siano un unico nucleo familiare). Mascherina obbligatoria sempre dalle scuole medie. Nelle prossime settimane: far arrivare i test rapidi in ospedali, Rsa, scuole, fabbriche. Assumere personale per il tracciamento. Aumentare posti letto in ospedale e assumere personale sanitario (questo è l’unico punto che in realtà non è fattibile in poche settimane)”.
Ad Agorà, su Raitre, Viola aggiunge che “non si può andare avanti a colpi di
lockdown e di coprifuoco: non serve un approccio di buonsenso o di pancia, ma un approccio razionale. Le misure vanno prese sulla base dei dati”. E sono proprio i dati a mancare: “Dobbiamo capire dove avvengono i contagi, i dati del tracciamento ci sono e vanno a messi a disposizione della comunità scientifica - ha sottolineato - I contagi avvengono nei ristoranti? Nei bar? Nei cinema? Se non ci sono dati precisi, perché usare la falce e chiudere tutto? Il problema non si risolve a Natale, dovremo farci i conti probabilmente almeno per un anno”
Prima voce, “problema scuola-trasporti. Subito: prime 3 classi delle superiori lezioni in presenza con ingressi sfalsati. Ultimi 2 anni Dad”, didattica a distanza, al ” 75%. Nelle prossime settimane: trovare nuovi mezzi e personale per far tornare tutti in presenza”.
Secondo punto, “chiusure. Subito: identificare attraverso i dati di tracciamento raccolti tra maggio e la prima settimana di ottobre i luoghi a maggior rischio di contagio. Chiudere solo quelli (per esempio, se salta fuori che nei cinema non ci sono stati contagi, perché chiuderli?). Nelle prossime settimane: adeguare i locali o le regole per permettere le riaperture”.
Terzo, questione “contagi. Subito: Dad per università. No sport da contatto. Lavoro agile per chiunque non sia necessario sul posto di lavoro. No cerimonie religiose. No sport invernali. Chiare indicazioni per gli anziani e le persone con patologie (devono vedere il minor numero di persone possibile e sempre con mascherina per tutti, quindi niente pranzi, caffè o qualunque occasione in cui non si tenga la mascherina).
Se ristoranti aperti (vedere sopra), massimo 4 persone al tavolo (a meno che non siano un unico nucleo familiare). Mascherina obbligatoria sempre dalle scuole medie. Nelle prossime settimane: far arrivare i test rapidi in ospedali, Rsa, scuole, fabbriche. Assumere personale per il tracciamento. Aumentare posti letto in ospedale e assumere personale sanitario (questo è l’unico punto che in realtà non è fattibile in poche settimane)”.
Ad Agorà, su Raitre, Viola aggiunge che “non si può andare avanti a colpi di
lockdown e di coprifuoco: non serve un approccio di buonsenso o di pancia, ma un approccio razionale. Le misure vanno prese sulla base dei dati”. E sono proprio i dati a mancare: “Dobbiamo capire dove avvengono i contagi, i dati del tracciamento ci sono e vanno a messi a disposizione della comunità scientifica - ha sottolineato - I contagi avvengono nei ristoranti? Nei bar? Nei cinema? Se non ci sono dati precisi, perché usare la falce e chiudere tutto? Il problema non si risolve a Natale, dovremo farci i conti probabilmente almeno per un anno”
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
certo che c'erano alternative, chiudere poco. Piu' vai avanti e meno ci sono alternative e devi chiudere tutto. Piu' vai avanti e devi chiudere tutto e piu' a lungo
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
cosa che richiede necessariamente un sistema di tracciamento digitale, meglio se centralizzato e con geolocalizzazione, per fortuna che...ah no.chiaky ha scritto:: identificare attraverso i dati di tracciamento raccolti tra maggio e la prima settimana di ottobre i luoghi a maggior rischio di contagio. Chiudere solo quelli
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
E' quello che dicevo ieri mattina su cui Nickognito non mi ha capito.chiaky ha scritto: non serve un approccio di buonsenso o di pancia, ma un approccio razionale. Le misure vanno prese sulla base dei dati”. E sono proprio i dati a mancare: “Dobbiamo capire dove avvengono i contagi, i dati del tracciamento ci sono e vanno a messi a disposizione della comunità scientifica - ha sottolineato - I contagi avvengono nei ristoranti? Nei bar? Nei cinema? Se non ci sono dati precisi, perché usare la falce e chiudere tutto? Il problema non si risolve a Natale, dovremo farci i conti probabilmente almeno per un anno”
Il problema è che il metodo con cui si è andati a fare i tamponi non aiuta in questo senso, perché andando solo su sintomatici e/o tracciamento a partire da positivi, abbiamo sempre campioni di tamponi non casuali.
Se si avessero circa 50.000 tamponi a settimana su campioni casuali disegnati in modo che siano rappresentativi per sesso/regione/fasce di età ci sarebbero delle indicazioni più precise di come muoversi.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Appunto, quindi è inutile che parli di Patrimoniale. Lo sai benissimo che non accadrà nulla di tutto questo. per un Nickognito disposto a farla ci sono tutti gli altri che non vogliono che gli si tocchi un euro.Nickognito ha scritto:Patrimoniale, per esempio.chiaky ha scritto:
Ho capito ma come fai? Dimmi un metodo credibile e non le solite utopie che ti piacciono tanto.
La realtà è che non hanno nemmeno tolto le tasse a chi non sta lavorando (tipo mia moglie che adesso deve pagare 3.000 euro e a maggio ne aveva pagati altri 4.000 e non li ha i 3.000, come cavolo fa a pagarli? Non lavora da inizio marzo.Non potevano togliere le tasse per un anno, no vero?) cosa vuoi che facciano, la spartizione degli stipendi tra la popolazione?
L'Italia e' il paese al mondo in cui la ricchezza patrimoniale e' maggiore rispetto alle altre fonti di guadagno. E' la massima ingiustizia. Mia madre ha due case e non ha lavoro e pensione e 800 euro sul conto. Mio padre ha una casa e una pensione che vale sempre meno e spese alte. La mia ragazza ha una casa ed ha perso il lavoro. Eppure chiedo di portarci via la casa. Per poi sentirmi dire che lo faccio per me, che ho il culo al caldo, e dovrei lasciare i ristoranti uccidere le persone e poi fallire. Per poi sentire continua invidia per chi ha scelto un lavoro meno bello e piu' sicuro proprio per non trovarsi in queste situazioni e che comunque rischia di essere licenziato a marzo e che deve mantenere una persona.
Prendetemi piu' tasse, facciamo un contributo di solidarieta' su mymag. No, non va bene niente, non si deve passare per poveracci. Basta tenere tutto aperto e #andratuttobene.
Tutta l'empatia che vuoi, ma a un certo punto basta sputare merda su chi sta lavorando, e che se scrive su mymag magari e' perche' e' stato ore la domenica a lavorare.
Ma anche non ci fosse modo, boh, che devo fare? Dare soldi no, patrimoniale no, piu' tasse no, combattere l'evasione non funziona, l'elemosina non si fa, emigrare a cercare un lavoro di merda ovunque si trovi no, tirare la cinghia chiudere e poi riaprire no. Non va bene nulla, va bene solo 'non chiudere e sperare nel miracolo divino'. Nel tuo caso si puo' sperare che facciano un'eccezione per i pochi teatri, e' una proposta sensata, non sono io presidente del consiglio.
Comunque non è questione di invidia, se ti riferisci a me non invidio proprio nessuno, se non quelli che prendono sonno dopo 10 secondi, ecco quelli li ho sempre invidiati.
Dico solo che c'è gente che non viene colpita e gente che è tartassata da mesi, sempre gli stessi. E guarda caso chi non viene colpito, di solito, chiede che continuino a venire colpiti i soliti.
Dici "è un terremoto e colpisce dove colpisce".
No. Ci sono anche misure intelligenti che eviterebbero di colpire sempre gli stessi
1) Metti i divieti di entrare nei locali a gruppi di amici e consenti solo l'ingresso a coppuie e famigliari (il ristorante, l'enoteca etc lavora)
2) Metti l'ingresso contingentato nelle palestre. Non le chiudi. Possono entrare solo tot persone. (La palestra lavora)
3) non chiudi cinema e teatri dove non c'è evidenza di contagi tra il pubblico.
4) contingenti gli ingressi nei mezzi pubblici (che a marz-aprile avevano i posti numerati e ora no non si capisce perchè) e nei treni (idem), mettendo più mezzi e utilizzando anche quelli per i turisti eccetera.
5) chiudi le scuole che impestano tutti e creano assembramenti nei mezzi
Ci vuole tanto? Restano chiusi per ovvi motivi le discoteche, le birrerie forse non avranno lavoro perchè ci vai con gli amici e qualcos'altro. E li ristori adeguatamente. Ma hai limitato il contagio lasciando lavorare gli altri in qualche modo.
I ristoratori, quelli dele palestre etc non rispettano le limitazioni? Malissimo. Ma anche in ufficio non le rispettano, molti. Mica li chiudono!
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ovviamente non dico di sospendere i tamponi a tutti gli altri.paoolino ha scritto:E' quello che dicevo ieri mattina su cui Nickognito non mi ha capito.chiaky ha scritto: non serve un approccio di buonsenso o di pancia, ma un approccio razionale. Le misure vanno prese sulla base dei dati”. E sono proprio i dati a mancare: “Dobbiamo capire dove avvengono i contagi, i dati del tracciamento ci sono e vanno a messi a disposizione della comunità scientifica - ha sottolineato - I contagi avvengono nei ristoranti? Nei bar? Nei cinema? Se non ci sono dati precisi, perché usare la falce e chiudere tutto? Il problema non si risolve a Natale, dovremo farci i conti probabilmente almeno per un anno”
Il problema è che il metodo con cui si è andati a fare i tamponi non aiuta in questo senso, perché andando solo su sintomatici e/o tracciamento a partire da positivi, abbiamo sempre campioni di tamponi non casuali.
Se si avessero circa 50.000 tamponi a settimana su campioni casuali disegnati in modo che siano rappresentativi per sesso/regione/fasce di età ci sarebbero delle indicazioni più precise di come muoversi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
A Marzo 2021 aprono le domande per il personale ATA della scuola: accorrete numerosi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
e quindi bisogna perdere la testa, e la logica. Se c'e' il terremoto a Praga, tu mi dici 'vai via!'. Arriva una prima scossa, mi crolla il soffitto in testa e tu mi dici 'vai via'. Io rimango. Seconda scossa, mi muore il fratello sotto le macerie, muore anche tuo fratello che era venuto a trovarmi e tu mi dici 'vai via!'chiaky ha scritto:
Dico solo che c'è gente che non viene colpita e gente che è tartassata da mesi, sempre gli stessi. E guarda caso chi non viene colpito, di solito, chiede che continuino a venire colpiti i soliti.
Niente, io rimango, terza scossa, mi crolla la casa, mi viene distrutta la macchina, rimango perfino senza scarpe e tu mi dici 'vai via!'.
Dico solo che c'e' gente che viene colpita dal terremoto e gente che lo subisce. E guarda caso chi non viene colpito, di solito, dice che saranno colpiti i soliti.
Dove sta il problema, in chi lo fa notare o in chi fa finta di nulla?
No, non si sono misure che colpirebbero chi sta in smartworking, non farebbero bene a nessuno. Ci sono altre misure da prendere prima? Si, infatti io invocavo quelle, ad agosto. Non adesso, con la macchina del tempo.
No. Ci sono anche misure intelligenti che eviterebbero di colpire sempre gli stessi
[/quote]
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
...ma bensí in pochi anni.chiaky ha scritto:Aumentare posti letto in ospedale e assumere personale sanitario (questo è l’unico punto che in realtà non è fattibile in poche settimane)”.
è fattibile (a differenza che moltiplicare i pani e gli ospedali).chiaky ha scritto:
Ho capito ma come fai? Dimmi un metodo credibile e non le solite utopie che ti piacciono tanto.
La realtà è che non hanno nemmeno tolto le tasse a chi non sta lavorando (tipo mia moglie che adesso deve pagare 3.000 euro e a maggio ne aveva pagati altri 4.000 e non li ha i 3.000, come cavolo fa a pagarli? Non lavora da inizio marzo.Non potevano togliere le tasse per un anno, no vero?) cosa vuoi che facciano, la spartizione degli stipendi tra la popolazione?
C'era arrivato addirittura il pd, con questa proposta, subito affossata. Si può magari escogitare qualcosa di assai meglio (ad esempio, richiedendo un contributo anche ai dipendenti pubblici e privati e pensionati sotto gli 80.000 euro, l'importante è che sia una quota progressiva). Se non si fa è per - come si dice? - volontà politica. Ma perchè non si manifesta (ma neanche si posta) per quello?
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io posso capire i baristi e chi lavora in teatro. Il ristoratore, se è vispo, con l'asporto campa. Se era lungimirante e magari aveva messo un sito con prenotazioni e consegne online campava ancora meglio.chiaky ha scritto:Appunto, quindi è inutile che parli di Patrimoniale. Lo sai benissimo che non accadrà nulla di tutto questo. per un Nickognito disposto a farla ci sono tutti gli altri che non vogliono che gli si tocchi un euro.Nickognito ha scritto:Patrimoniale, per esempio.chiaky ha scritto:
Ho capito ma come fai? Dimmi un metodo credibile e non le solite utopie che ti piacciono tanto.
La realtà è che non hanno nemmeno tolto le tasse a chi non sta lavorando (tipo mia moglie che adesso deve pagare 3.000 euro e a maggio ne aveva pagati altri 4.000 e non li ha i 3.000, come cavolo fa a pagarli? Non lavora da inizio marzo.Non potevano togliere le tasse per un anno, no vero?) cosa vuoi che facciano, la spartizione degli stipendi tra la popolazione?
L'Italia e' il paese al mondo in cui la ricchezza patrimoniale e' maggiore rispetto alle altre fonti di guadagno. E' la massima ingiustizia. Mia madre ha due case e non ha lavoro e pensione e 800 euro sul conto. Mio padre ha una casa e una pensione che vale sempre meno e spese alte. La mia ragazza ha una casa ed ha perso il lavoro. Eppure chiedo di portarci via la casa. Per poi sentirmi dire che lo faccio per me, che ho il culo al caldo, e dovrei lasciare i ristoranti uccidere le persone e poi fallire. Per poi sentire continua invidia per chi ha scelto un lavoro meno bello e piu' sicuro proprio per non trovarsi in queste situazioni e che comunque rischia di essere licenziato a marzo e che deve mantenere una persona.
Prendetemi piu' tasse, facciamo un contributo di solidarieta' su mymag. No, non va bene niente, non si deve passare per poveracci. Basta tenere tutto aperto e #andratuttobene.
Tutta l'empatia che vuoi, ma a un certo punto basta sputare merda su chi sta lavorando, e che se scrive su mymag magari e' perche' e' stato ore la domenica a lavorare.
Ma anche non ci fosse modo, boh, che devo fare? Dare soldi no, patrimoniale no, piu' tasse no, combattere l'evasione non funziona, l'elemosina non si fa, emigrare a cercare un lavoro di merda ovunque si trovi no, tirare la cinghia chiudere e poi riaprire no. Non va bene nulla, va bene solo 'non chiudere e sperare nel miracolo divino'. Nel tuo caso si puo' sperare che facciano un'eccezione per i pochi teatri, e' una proposta sensata, non sono io presidente del consiglio.
Comunque non è questione di invidia, se ti riferisci a me non invidio proprio nessuno, se non quelli che prendono sonno dopo 10 secondi, ecco quelli li ho sempre invidiati.
Dico solo che c'è gente che non viene colpita e gente che è tartassata da mesi, sempre gli stessi. E guarda caso chi non viene colpito, di solito, chiede che continuino a venire colpiti i soliti.
Dici "è un terremoto e colpisce dove colpisce".
No. Ci sono anche misure intelligenti che eviterebbero di colpire sempre gli stessi
1) Metti i divieti di entrare nei locali a gruppi di amici e consenti solo l'ingresso a coppuie e famigliari (il ristorante, l'enoteca etc lavora)
2) Metti l'ingresso contingentato nelle palestre. Non le chiudi. Possono entrare solo tot persone. (La palestra lavora)
3) non chiudi cinema e teatri dove non c'è evidenza di contagi tra il pubblico.
4) contingenti gli ingressi nei mezzi pubblici (che a marz-aprile avevano i posti numerati e ora no non si capisce perchè) e nei treni (idem), mettendo più mezzi e utilizzando anche quelli per i turisti eccetera.
5) chiudi le scuole che impestano tutti e creano assembramenti nei mezzi
Ci vuole tanto? Restano chiusi per ovvi motivi le discoteche, le birrerie forse non avranno lavoro perchè ci vai con gli amici e qualcos'altro. E li ristori adeguatamente. Ma hai limitato il contagio lasciando lavorare gli altri in qualche modo.
I ristoratori, quelli dele palestre etc non rispettano le limitazioni? Malissimo. Ma anche in ufficio non le rispettano, molti. Mica li chiudono!
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non capisco il nesso.
Sarà fake news, sull'ANSA?
https://www.google.com/url?sa=i&url=htt ... AdAAAAABAP
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