D’accordobabaoriley ha scritto:sui pensionati difensori del lockdown duro e puro non ne sono così convinta, visto che da marzo chi ho sempre visto in giro fra bar, tabacchi, supermercati, farmacie e bancarelle erano sempre e solo loro: i vecchi.Burian siberiano ha scritto:FATECI CASO
Le categorie che sono assolutamente, inesorabilmente, instancabilmente, fermamente favorevoli al lockdown più feroce sono due: i pensionati e gli statali.
Non è difficile indovinare perché.
Al loro posto ci metterei gli entusiasti dello smart working che mai rimetterebbero piede in ufficio - nemmeno a pandemia finita - (inconsciamente affetti dalla sindrome della grotta).
Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ovvio che noMr Moonlight ha scritto:
Ho speso molti spiccioli in cibo da asporto. L'ultima vacanza l'ho fatta nel 2012, perché voglio acquistare metà eredità da mia sorella. Dove sta il problema? Devo per forza foraggiare il turismo? Ho fumato fino al 2012, dopo ho smesso di foraggiare lo stato. E' un problema??
Ciascuno fa quello che gli pare, con i propri soldi, ci mancherebbe. Il discorso è solo che non ha alcun senso prendere la propria situazione e le proprie preferenze come "misura delle cose", quasi presentandole come soluzione per problemi molto più generali, o addirittura una specie di lezione di vita da impartire agli altri.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Bastava aprire solo infanzia e primaria con ingressi scaglionati e, dove possibile, doppi turni.Fantasio ha scritto:L'andamento dei nuovi casi in Italia:
morbo.png
Penso che anche un bambino capirebbe che ci sono stati due eventi che hanno fatto risalire i contagi: uno, più controllato, iniziato qualche tempo prima di Ferragosto; un secondo, andato quasi subito fuori controllo, iniziato qualche tempo prima del 28 settembre. Diciamo che 14 giorni prima di Ferragosto è iniziato il mese delle vacanze e delle discoteche, e 14 giorni prima della seconda data sono cominciate le scuole.
Il guaio è che un bambino capirebbe anche cosa fare. Lo si è capito nel primo caso, ma non nel secondo.
A quell'età in pochi vanno a scuola con i mezzi, la maggior parte sono accompagnati a scuola dai genitori.
Poi la DAD non è la stessa cosa ma dagli 11 anni in su i ragazzi possono stare da soli in casa e seguire le lezioni più facilmente.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Avevo la casella bloccata per motivi ignoti.Mr Moonlight ha scritto:Ok. Ti chiedo scusa. Ti avevo inviato tempo fa una mail in cui ti chiedevo se davi lezioni di canto per un'amica. Non ho ricevuto risposta..chiaky ha scritto:Una risposta seria, comunque te la vorrei dare.Mr Moonlight ha scritto:Lucagian e Tennisfan82 hanno espresso perfettamente quello che una persona civile dovrebbe fare in casi come questi.
Io sono statale e durante il lockdown ho lavorato connesso alle varie classi. Ho sempre cercato di darmi da fare lavorativamente anche con altre cose (con il benestare del dirigente e pagando le tasse) e non ho mai fatto passi più lunghi delle gambe.
Sarà che sono cresciuto in un ambito familiare in cui vigeva il detto "Metti via qualche soldino, non si sa mai, un tratto un bisogno". Il bisogno è arrivato e anche se non avessi avuto lo stipendio da statale me la sarei comunque sfangata.
E' da febbraio che non metto piede in un ristorante, per dire. Sono però due settimane che convivo per 6 ore al giorno con 21 diciassettenni in una stanza di 40 mq e non mi sento uno col culo al caldo, diciamo.
Nickognito resta il mio guru.
Chiaky, smettila di frignare e vai a raccattare il cartone Così mi avrebbe detto mio padre.
Parli con una formica, non con una cicala.
Mia moglie mi dà del tirchio, tanto per capirci. Purtroppo non ho la fortuna di avere una famiglia benestante. Mio padre giocava a calcio in serie b e c negli anni 50 e guadagnava, all'epoca, l'equivalente di 300 euro al mese di adesso, poi ereditò la macelleria del padre e le cose andarono discretamente, riuscì a comprarsi una casa dopo 30 anni di lavoro ed è tutto quello che abbiamo, perchè poi un brutto giorno il padrone del negozio se lo volle indietro e mio padre finì disoccupato a 60 con 5 anni ancora prima della pensione. Fatto sta che in quei 5 anni fece domande ovunque ma appena vedevano un sessantenne si mettevano a ridere. Riuscì solo a raggranellare qualche lavoretto in qualche supermercato e cosine come allenatore dei bambini. Alla fine della fiera ci ritrovammo con zero euro in banca e la casa. Si, la casa.
Io studiavo e mi facevo il culo per lavorare. Non ho mai dormito sugli allori. Università, conservatorio e 1000 lavori. Ho fatto lo sguattero in un asilo, ho portato col pullmino i bambini down e poi i bambini non down a casa da scuola, ho pulito cessi, venduto corsi di pc al telefono, passato ore in sale scommesse puzzolenti in cui mi hanno anche picchiato (raccontai tempo fa la storia), intanto per non farmi mancare niente mi misi anche a studiare per un concorso disperato in Comune all'ufficio affari generali con 2500 partecipanti e lo vinsi. Andai in Comune per alcuni anni, nel frattempo cominciai a cantare, prima in un coro amatoriale, poi da solista. Girai tutta l'Emilia Romagna. La mattina alle sei mi alzavo e andavo in ufficio, il pomeriggio studiavo e la sera fino alle 2 a cantare.
Poi ho cominciato a vincere concorsi importanti come cantante e ho mollato l'ufficio. Ho cantato all'arena di verona, a santa Cecilia, all'Opera di Roma a Londra. a Pechino, a Tokyo, a Rio, a Gerusalemme, a Meknes, a Dubai, a Muscat, a Mosca eccetera eccetera....e al Maggio Fiorentino.
Come vedi il culo me lo sono fatto ragionevolmente. Altro che raccogliere cartoni.
i soldini li ho messi da parte, parecchi, ma mi servono per la casa. Mia madre non sale più le scale, devo spendere 22.000 euro per l'ascensore. Poi quando non ci sarà più devo dare 80.000 euro a mia sorella per riscattare la metà di questa casa. I soldi che ho vanno tutti per quello e per pagare l'affitto di dove vivo. Mia madre non ha una lira e devo finanziarla io, mia moglie non ha una lira e ha perso il lavoro.
Gradirei di non vedermi "spento" dal Governo per motivi che nulla c'entrano con l'epidemia in corso.
Ora è sbloccata. Puoi rimandarmela se vuoi.
Non hai nulla di cui scusarti.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Sarebbe bastato, ma tutti avrebbero gridato al terrorismo sanitario e altre corbellerie.tennisfan82 ha scritto:Bastava aprire solo infanzia e primaria con ingressi scaglionati e, dove possibile, doppi turni.
Forse ancora il 10 ottobre, quando i segnali sono diventati inequivocabili, si poteva fare in tempo, e oggi - forse - vedremmo la curva scendere, o almeno stabilizzarsi. Ammesso che le misure in vigore da oggi siano sufficienti, bisognerà invece aspettare altri 9-10 giorni, come a marzo, per vedere la stabilizzazione, e intanto saliremo a 40mila, se non 50mila casi al giorno. Le TI potrebbero salire a quota 3mila, i ricoveri a quota 30mila, come nel momento peggiore. E dopo continueranno a crescere per un bel pezzo, sia pure a ritmo meno sostenuto.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
no, possono stare a casa da soli dai 14 anni in su. prima e' abbandono di minore. se succede qualcosa ti ingabbiano.tennisfan82 ha scritto:Bastava aprire solo infanzia e primaria con ingressi scaglionati e, dove possibile, doppi turni.Fantasio ha scritto:L'andamento dei nuovi casi in Italia:
morbo.png
Penso che anche un bambino capirebbe che ci sono stati due eventi che hanno fatto risalire i contagi: uno, più controllato, iniziato qualche tempo prima di Ferragosto; un secondo, andato quasi subito fuori controllo, iniziato qualche tempo prima del 28 settembre. Diciamo che 14 giorni prima di Ferragosto è iniziato il mese delle vacanze e delle discoteche, e 14 giorni prima della seconda data sono cominciate le scuole.
Il guaio è che un bambino capirebbe anche cosa fare. Lo si è capito nel primo caso, ma non nel secondo.
A quell'età in pochi vanno a scuola con i mezzi, la maggior parte sono accompagnati a scuola dai genitori.
Poi la DAD non è la stessa cosa ma dagli 11 anni in su i ragazzi possono stare da soli in casa e seguire le lezioni più facilmente.
comunque le superiori sono praticamente gia' tutti a casa e anche molte elementari e medie sono a casa a causa di casi di covid
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
comunque pare che la scuola almeno in italia non sia un diffusore particolarmente alto.
e' anche vero che i ragazzini/bambini sono spesso asintomatici e difficili da individuare.
sarebbe importante fare test a campione, anche quelli rapidi seppu poco precisi, fatti a una intera classe potrebbero rivelare se il virus sta girando.
e' anche vero che i ragazzini/bambini sono spesso asintomatici e difficili da individuare.
sarebbe importante fare test a campione, anche quelli rapidi seppu poco precisi, fatti a una intera classe potrebbero rivelare se il virus sta girando.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In Cechia gia' adesso un operatore sanitario su 13 ha preso il covid e ne stanno prendendo 1000 al giorno solo loro. Culo al caldo.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Loro meriterebbero stipendi da dirigente, altroché.Nickognito ha scritto:In Cechia gia' adesso un operatore sanitario su 13 ha preso il covid e ne stanno prendendo 1000 al giorno solo loro. Culo al caldo.
Non si parla certo di loro quando si parla di culi al caldo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Pare proprio, però, che - anche ammesso non sia il principale diffusore - è ciò che ha fatto andare in tilt, nelle città, l' apparato di contact tracing. E questo è all' origine del fatto che l' epidemia sia andata rapidamente fuori controllo.alessandro ha scritto:
comunque pare che la scuola almeno in italia non sia un diffusore particolarmente alto.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ugly lo ha fatto.Gios ha scritto:Non sono d'accordo. Il Vero Cittadino, in questi mesi di prostrazione, in definitiva, per tutelare il bene comune, avrebbe dovuto:stefano61 ha scritto:Se la maggior parte delle persone avessero fatto come te, non andando in vacanza e al ristorante, operatori turistici e ristoratori come avrebbero potuto in questi mesi - non dico risparmiare - ma anche solo campare?Mr Moonlight ha scritto:
Sarà che sono cresciuto in un ambito familiare in cui vigeva il detto "Metti via qualche soldino, non si sa mai, un tratto un bisogno". Il bisogno è arrivato e anche se non avessi avuto lo stipendio da statale me la sarei comunque sfangata.
E' da febbraio che non metto piede in un ristorante, per dire.
Potremmo almeno smettere di fare di questi ragionamenti spiccioli, privi di qualsiasi utilità.
- Lavorare alacremente, da casa.
- Evitare ogni contatto particolarmente con la propria cerchia relazionale: è in questi contesti fiduciari che il virus è più subdolo.
- Non entrare in nessun ambiente relativo al terziario, particolarmente gastronomico, ma anche trasporti, per evitare assembramenti e soprattutto il drammatico proliferare di particelle virali espettorate in volumetrie tipo sprinkler.
- Evitare come la peste il negozio al dettaglio, dove la germinazione di Covid è efficace e, come diverse volte sottolineato da autorevoli studi, implacabile sulla superficie degli oggetti più disparati. E poi, detto fra noi, da chi cazzo vuoi farti vedere e dove cazzo vuoi andare, con quei jeans nuovi, eh? Giustificati un momento.
- Non aderire ad alcune attività di consegna domiciliare da parte di multinazionali dell'ecommerce (immorali ed evasori) e ristorazione (neoschiavisti ed immorali).
- In ambito familiare sviluppare una routine di isolamento (evitare ogni forma dialogica, anche nei casi di avvenuto distanziamento, pasti e sveglie scaglionate, turni di utilizzo degli elettrodomestici, igenizzazione tazze del cesso, sterilizzazione automobili e se non possibile suo scoperchiamento mediante fresatura).
- Evitare cinema e teatri. Non c'è un cazzo da ridere e motivo di ottenere svago, qua, c'è un dramma in corso, egoisti schifosi.
- Evitare la visione di contenuti audio e video online, che saturano la banda digitale, già prostrata dalla presenza della DAD.
- Per solidarietà verso le categorie vessate da obblighi cogenti, non interagire con i servizi minimi garantiti (farmacie ecc).
- Evitare le attività finalizzate alla realizzazione e sostentamento di legami sentimentali: non solo il procacciarli, che comporta inopportuni e inevitabili fasi di auspicata e sconveniente prossimità, ma anche il consolidamento fisico dei rapporti duraturi (i.e. "sesso con quello/a che ti dorme accanto come un fagotto"), causa letale di contagio nella vita familiare.
Il Vero Cittadino, quello Responsabile, per il Bene Comune è capace di questi Piccoli Accorgimenti.
Insieme ne usciremo.
Sii come Ugly.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
A parte il lavorare alacremente, non vedere la TV online ed evitare le consegne di Amazon, per il resto è tutto terrificantemente vero!Johnny Rex ha scritto:Ugly lo ha fatto.Gios ha scritto:Non sono d'accordo. Il Vero Cittadino, in questi mesi di prostrazione, in definitiva, per tutelare il bene comune, avrebbe dovuto:stefano61 ha scritto:
Se la maggior parte delle persone avessero fatto come te, non andando in vacanza e al ristorante, operatori turistici e ristoratori come avrebbero potuto in questi mesi - non dico risparmiare - ma anche solo campare?
Potremmo almeno smettere di fare di questi ragionamenti spiccioli, privi di qualsiasi utilità.
- Lavorare alacremente, da casa.
- Evitare ogni contatto particolarmente con la propria cerchia relazionale: è in questi contesti fiduciari che il virus è più subdolo.
- Non entrare in nessun ambiente relativo al terziario, particolarmente gastronomico, ma anche trasporti, per evitare assembramenti e soprattutto il drammatico proliferare di particelle virali espettorate in volumetrie tipo sprinkler.
- Evitare come la peste il negozio al dettaglio, dove la germinazione di Covid è efficace e, come diverse volte sottolineato da autorevoli studi, implacabile sulla superficie degli oggetti più disparati. E poi, detto fra noi, da chi cazzo vuoi farti vedere e dove cazzo vuoi andare, con quei jeans nuovi, eh? Giustificati un momento.
- Non aderire ad alcune attività di consegna domiciliare da parte di multinazionali dell'ecommerce (immorali ed evasori) e ristorazione (neoschiavisti ed immorali).
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Il Vero Cittadino, quello Responsabile, per il Bene Comune è capace di questi Piccoli Accorgimenti.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
tecnicamente dovrebbe scendere la curva della Campania però allora, che il 10 ha chiuso tutte le scuoleFantasio ha scritto:Sarebbe bastato, ma tutti avrebbero gridato al terrorismo sanitario e altre corbellerie.tennisfan82 ha scritto:Bastava aprire solo infanzia e primaria con ingressi scaglionati e, dove possibile, doppi turni.
Forse ancora il 10 ottobre, quando i segnali sono diventati inequivocabili, si poteva fare in tempo, e oggi - forse - vedremmo la curva scendere, o almeno stabilizzarsi. Ammesso che le misure in vigore da oggi siano sufficienti, bisognerà invece aspettare altri 9-10 giorni, come a marzo, per vedere la stabilizzazione, e intanto saliremo a 40mila, se non 50mila casi al giorno. Le TI potrebbero salire a quota 3mila, i ricoveri a quota 30mila, come nel momento peggiore. E dopo continueranno a crescere per un bel pezzo, sia pure a ritmo meno sostenuto.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Intanto, perchè bisogna sempre copiare dagli americani , il passo dalle proteste contro le restrizioni al danneggiare le vetrine dei negozi è stato breve. Ora attendiamo i saccheggi
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Già fatto. Negozi saccheggiati a Torino.Super-Fabio ha scritto:Intanto, perchè bisogna sempre copiare dagli americani , il passo dalle proteste contro le restrizioni al danneggiare le vetrine dei negozi è stato breve. Ora attendiamo i saccheggi
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
e bomba carta in corso Buenos Aires.
di lunedì sera.
non so se rendo, a Milano di lunedì sera , il 95% della gente alle 9 di sera é già pigiamato e davanti alla tv a veder la partita.
di lunedì sera.
non so se rendo, a Milano di lunedì sera , il 95% della gente alle 9 di sera é già pigiamato e davanti alla tv a veder la partita.
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Mitico!Gios ha scritto:Non sono d'accordo. Il Vero Cittadino, in questi mesi di prostrazione, in definitiva, per tutelare il bene comune, avrebbe dovuto:stefano61 ha scritto:Se la maggior parte delle persone avessero fatto come te, non andando in vacanza e al ristorante, operatori turistici e ristoratori come avrebbero potuto in questi mesi - non dico risparmiare - ma anche solo campare?Mr Moonlight ha scritto:
Sarà che sono cresciuto in un ambito familiare in cui vigeva il detto "Metti via qualche soldino, non si sa mai, un tratto un bisogno". Il bisogno è arrivato e anche se non avessi avuto lo stipendio da statale me la sarei comunque sfangata.
E' da febbraio che non metto piede in un ristorante, per dire.
Potremmo almeno smettere di fare di questi ragionamenti spiccioli, privi di qualsiasi utilità.
- Lavorare alacremente, da casa.
- Evitare ogni contatto particolarmente con la propria cerchia relazionale: è in questi contesti fiduciari che il virus è più subdolo.
- Non entrare in nessun ambiente relativo al terziario, particolarmente gastronomico, ma anche trasporti, per evitare assembramenti e soprattutto il drammatico proliferare di particelle virali espettorate in volumetrie tipo sprinkler.
- Evitare come la peste il negozio al dettaglio, dove la germinazione di Covid è efficace e, come diverse volte sottolineato da autorevoli studi, implacabile sulla superficie degli oggetti più disparati. E poi, detto fra noi, da chi cazzo vuoi farti vedere e dove cazzo vuoi andare, con quei jeans nuovi, eh? Giustificati un momento.
- Non aderire ad alcune attività di consegna domiciliare da parte di multinazionali dell'ecommerce (immorali ed evasori) e ristorazione (neoschiavisti ed immorali).
- In ambito familiare sviluppare una routine di isolamento (evitare ogni forma dialogica, anche nei casi di avvenuto distanziamento, pasti e sveglie scaglionate, turni di utilizzo degli elettrodomestici, igenizzazione tazze del cesso, sterilizzazione automobili e se non possibile suo scoperchiamento mediante fresatura).
- Evitare cinema e teatri. Non c'è un cazzo da ridere e motivo di ottenere svago, qua, c'è un dramma in corso, egoisti schifosi.
- Evitare la visione di contenuti audio e video online, che saturano la banda digitale, già prostrata dalla presenza della DAD.
- Per solidarietà verso le categorie vessate da obblighi cogenti, non interagire con i servizi minimi garantiti (farmacie ecc).
- Evitare le attività finalizzate alla realizzazione e sostentamento di legami sentimentali: non solo il procacciarli, che comporta inopportuni e inevitabili fasi di auspicata e sconveniente prossimità, ma anche il consolidamento fisico dei rapporti duraturi (i.e. "sesso con quello/a che ti dorme accanto come un fagotto"), causa letale di contagio nella vita familiare.
Il Vero Cittadino, quello Responsabile, per il Bene Comune è capace di questi Piccoli Accorgimenti.
Insieme ne usciremo.
Quest'estate abbiamo fatto vacanza doppia in montagna, sarebbe stato più saggio risparmiare, ma oltre a farlo per noi c'è stato anche un pensiero per il turismo.
Diciamo che potevano fare tranquillamente a meno di noi, alberghi pieni. Va detto che i rischi erano molto limitati all'interno delle strutture alberghiere, molto meno nei rifugi, dove gli assembramenti erano frequenti.
Sono libero professionista, a marzo aprile ho avuto un calo del 90% del fatturato, ma poi ho ripreso ai ritmi del passato. Adesso mi aspetto di nuovo un calo, ma rimango indubbiamente un privilegiato (almeno per ora).
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Saranno scesi in pigiama...Paolo79 ha scritto:e bomba carta in corso Buenos Aires.
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non so se rendo, a Milano di lunedì sera , il 95% della gente alle 9 di sera é già pigiamato e davanti alla tv a veder la partita.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Agghiacciante puntata di Report sul boicottaggio leghista dei test sierologici a marzo
A proposito di manifestazioni domani mattina i lombardi dovrebbero andare tutti sotto il Pirellone a chiedere la testa di Fontana
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma proprio la testa eh, non come metafora.tennisfan82 ha scritto:Agghiacciante puntata di Report sul boicottaggio leghista dei test sierologici a marzo
A proposito di manifestazioni domani mattina i lombardi dovrebbero andare tutti sotto il Pirellone a chiedere la testa di Fontana
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Infatti negli ultimi giorni la crescita in Campania è meno sostenuta rispetto alla media italiana.Ombra84 ha scritto:tecnicamente dovrebbe scendere la curva della Campania però allora, che il 10 ha chiuso tutte le scuole
"Come possono essere i supertornei della fantasia di nickognito più concreti della realtà?"
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non per essere pignoli, ma gli americani non hanno protestato in modo violento contro le restrizioni, comunque mai danneggiando i negozi. Hanno protestato cosi' contro il razzismo invece. (A parte tutto, ho anche visto di persona).Super-Fabio ha scritto:Intanto, perchè bisogna sempre copiare dagli americani , il passo dalle proteste contro le restrizioni al danneggiare le vetrine dei negozi è stato breve. Ora attendiamo i saccheggi
Gli americani di sinistra non protestano piu' di tanto contro le restrizioni, per principio.
Gli americani di destra protestano molto contro le restrizioni, ma non danneggiano e saccheggiano i negozi, per principio.
Ultima modifica di uglygeek il lun ott 26, 2020 10:38 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
nzomma, ieri 2500 casiFantasio ha scritto:Infatti negli ultimi giorni la crescita in Campania è meno sostenuta rispetto alla media italiana.Ombra84 ha scritto:tecnicamente dovrebbe scendere la curva della Campania però allora, che il 10 ha chiuso tutte le scuole
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Piccolo riassuntouglygeek ha scritto:Ma proprio la testa eh, non come metafora.tennisfan82 ha scritto:Agghiacciante puntata di Report sul boicottaggio leghista dei test sierologici a marzo
A proposito di manifestazioni domani mattina i lombardi dovrebbero andare tutti sotto il Pirellone a chiedere la testa di Fontana
Nelle settimane più drammatiche dell'emergenza sanitaria in Lombardia, alcuni sindaci del Pavese realizzano una campagna di test sierologici per la cittadinanza. Invece di ricevere un plauso dalla Regione Lombardia, vengono ostacolati. Il sindaco di Robbio, Roberto Francese, racconta a Report come la Regione abbia mandato mail e diffide ai comuni per non far andare avanti l'iniziativa, vietando i test sierologici. Ai sindaci la Regione spiega che dev'essere il San Matteo di Pavia, che ha realizzato un contratto in esclusiva con l'azienda Diasorin, a fornire e far eseguire i test. Ma in quelle settimane i kit non sono pronti, e si dovrà aspettare diversi mesi per avere le forniture. Un'altra azienda invece, Technogenetics, scrive al San Matteo per proporre i propri test sierologici, già certificati e già usati in altre regioni. Ma il San Matteo non ha mai risposto all'azienda. La Regione ha infatti stipulato un contratto con Diasorin da cui incassa royalties.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non mi hai capito, anche se in realtà non mi sono spiegato io perchè appunto era una battuta.uglygeek ha scritto:Non per essere pignoli, ma gli americani non hanno protestato in modo violento contro le restrizioni, comunque mai danneggiando i negozi. Hanno protestato cosi' contro il razzismo invece. (A parte tutto, ho anche visto di persona).Super-Fabio ha scritto:Intanto, perchè bisogna sempre copiare dagli americani , il passo dalle proteste contro le restrizioni al danneggiare le vetrine dei negozi è stato breve. Ora attendiamo i saccheggi
Gli americani di sinistra non protestano piu' di tanto contro le restrizioni, per principio.
Gli americani di destra protestano molto contro le restrizioni, ma non danneggiano e saccheggiano i negozi, per principio.
Appunto sul fatto che anche le proteste sul BLM subito son diventate saccheggi e vandalismo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
A Milano erano quasi tutti ragazzini fasci a volto coperto che hanno distrutto vetrine di negozi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Il teppismo e il casino alla cazzo sono da condannare senza se e senza ma. Quale sarebbe il senso di andare a spaccare vetrine e auto in sosta? Vandalismo idiota, feccia fascista, estremismi da stadio, ultras, ragazzini dementi che approfittano per far casino et similia.
Tutto ciò svilisce il senso reale delle proteste.
Le proteste vanno rivolte ai palazzi, non alle vetrine, ai cassonetti e alle macchine.
Se rivolta deve essere, che sia contro i palazzi e chi ci sta dentro.
Tutto ciò svilisce il senso reale delle proteste.
Le proteste vanno rivolte ai palazzi, non alle vetrine, ai cassonetti e alle macchine.
Se rivolta deve essere, che sia contro i palazzi e chi ci sta dentro.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
E Comunque se il senso del DPCM doveva essere di evitare assembramenti, ci si sta riuscendo molto male
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Eh....più questi fanno decreti e più si creeranno assembramenti in piazza in tutta Italia.Ombra84 ha scritto:E Comunque se il senso del DPCM doveva essere di evitare assembramenti, ci si sta riuscendo molto male
L'importante è che non vandalizzino, andando a colpire ulteriormente la gente. Se spaccano una vetrina e saccheggiano un negozio vanno a colpire per la seconda volta il negoziante, già prostrato dai decreti.
Che vadano a prendere ed appendere i politici, semmai.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
https://www.corriere.it/caffe-gramellin ... 1737.shtml
Il molto rispettabile Andrea Crisanti esalta il modello cinese come unica soluzione per contenere il contagio, grazie al tracciamento di milioni di asintomatici. Comunque la si pensi sulla pericolosità degli asintomatici — oggetto di uno scontro tra scienziati che per virulenza e oscurità ricorda certi infuocati concili del Cristianesimo delle origini — resta il problema che per realizzare il modello cinese su vasta scala bisogna essere la Cina, avere i suoi mezzi economici e soprattutto la sua concezione disinvolta delle libertà individuali. C’è ancora una certa differenza tra un Paese dove si invita la gente a rinchiudersi e un altro dove la si rinchiude e basta. Le chiavi di casa, in una dittatura, vengono girate dall’esterno.
Dai tempi di Mao, la Cina comunista esercita un discutibile fascino nelle nostre contrade. Se allora le ragioni erano ideologiche, adesso riguardano la mera sopravvivenza. Chi ha paura di morire o di fallire è disposto a rinunciare alla libertà in cambio della sicurezza, anche perché gli sembra che le uniche libertà rimaste siano quelle di morire e di fallire. In guerra, come durante una pandemia, le democrazie reagiscono agli attacchi in modo lento e disarticolato, eppure di solito finiscono sempre per vincere. Forse perché quella libertà che all’inizio le rende così fragili, alla lunga fornisce loro la forza per resistere e reagire. Come sa bene anche quel liberale asintomatico di Crisanti.
F.F.
Il molto rispettabile Andrea Crisanti esalta il modello cinese come unica soluzione per contenere il contagio, grazie al tracciamento di milioni di asintomatici. Comunque la si pensi sulla pericolosità degli asintomatici — oggetto di uno scontro tra scienziati che per virulenza e oscurità ricorda certi infuocati concili del Cristianesimo delle origini — resta il problema che per realizzare il modello cinese su vasta scala bisogna essere la Cina, avere i suoi mezzi economici e soprattutto la sua concezione disinvolta delle libertà individuali. C’è ancora una certa differenza tra un Paese dove si invita la gente a rinchiudersi e un altro dove la si rinchiude e basta. Le chiavi di casa, in una dittatura, vengono girate dall’esterno.
Dai tempi di Mao, la Cina comunista esercita un discutibile fascino nelle nostre contrade. Se allora le ragioni erano ideologiche, adesso riguardano la mera sopravvivenza. Chi ha paura di morire o di fallire è disposto a rinunciare alla libertà in cambio della sicurezza, anche perché gli sembra che le uniche libertà rimaste siano quelle di morire e di fallire. In guerra, come durante una pandemia, le democrazie reagiscono agli attacchi in modo lento e disarticolato, eppure di solito finiscono sempre per vincere. Forse perché quella libertà che all’inizio le rende così fragili, alla lunga fornisce loro la forza per resistere e reagire. Come sa bene anche quel liberale asintomatico di Crisanti.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ilaria Capua, oramai, è diventata una specie di Galli. Se c'è bisogno di una pillola di pessimismo basta chiamarla.
Ora, dopo mesi in cui ci siamo sentiti schifati dall'approccio svedese,e prima ancora inglese, dice che l'unica cosa da fare è ricercare (in modo, però, controllato) l'immunità di gregge, perchè il vaccino arriverà lentamente. Insomma esporsi, seppure non tutti insieme contemporaneamente, al virus.
Bene. Avevano ragione gli svedesi?
Ora, dopo mesi in cui ci siamo sentiti schifati dall'approccio svedese,e prima ancora inglese, dice che l'unica cosa da fare è ricercare (in modo, però, controllato) l'immunità di gregge, perchè il vaccino arriverà lentamente. Insomma esporsi, seppure non tutti insieme contemporaneamente, al virus.
Bene. Avevano ragione gli svedesi?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io credo che, alla fine di questa storia, andrebbe fatto un bel sacco dove buttare, non solo i governanti ma anche gli esimi virologi italiani (e stranieri...quelli della OMS in primis).Johnny Rex ha scritto:https://www.corriere.it/caffe-gramellin ... 1737.shtml
Il molto rispettabile Andrea Crisanti esalta il modello cinese come unica soluzione per contenere il contagio, grazie al tracciamento di milioni di asintomatici. Comunque la si pensi sulla pericolosità degli asintomatici — oggetto di uno scontro tra scienziati che per virulenza e oscurità ricorda certi infuocati concili del Cristianesimo delle origini — resta il problema che per realizzare il modello cinese su vasta scala bisogna essere la Cina, avere i suoi mezzi economici e soprattutto la sua concezione disinvolta delle libertà individuali. C’è ancora una certa differenza tra un Paese dove si invita la gente a rinchiudersi e un altro dove la si rinchiude e basta. Le chiavi di casa, in una dittatura, vengono girate dall’esterno.
Dai tempi di Mao, la Cina comunista esercita un discutibile fascino nelle nostre contrade. Se allora le ragioni erano ideologiche, adesso riguardano la mera sopravvivenza. Chi ha paura di morire o di fallire è disposto a rinunciare alla libertà in cambio della sicurezza, anche perché gli sembra che le uniche libertà rimaste siano quelle di morire e di fallire. In guerra, come durante una pandemia, le democrazie reagiscono agli attacchi in modo lento e disarticolato, eppure di solito finiscono sempre per vincere. Forse perché quella libertà che all’inizio le rende così fragili, alla lunga fornisce loro la forza per resistere e reagire. Come sa bene anche quel liberale asintomatico di Crisanti.
F.F.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Andrea Crisanti, virologo dell’Università di Padova, ha spiegato di aver consegnato al Governo un piano per fermare la seconda ondata di Covid-19 che sta investendo il Paese. L’esperto, che si è occupato di fare fronte all’emergenza sanitaria in Veneto durante i mesi più difficili, ha raccontato di aver consegnato il suo progetto il 20 agosto, ma non aver ricevuto risposte da parte dell’esecutivo.
“L’incalzare delle notizie sul numero dei contagi in continuo aumento mi riporta con la memoria al mese di agosto, quando ho condiviso con esponenti del governo analisi di scenari futuri che mi hanno indotto a formulare un piano di sorveglianza nazionale poi portato all’attenzione dei ministri competenti e del Comitato Tecnico Scientifico. L’obiettivo era quello di dotare l’Italia di un sistema di sorveglianza attiva in grado di bloccare sul nascere i focolai di trasmissione di Sars-Cov-2. Il piano, nella forma di una bozza preliminare, delineava la dinamica di trasmissione del coronavirus e i fattori che ne influenzano i possibili scenari”, ha scritto lo stesso Andrea Crisanti sulla rivista di Lettera 150, think tank di esperti nato sulla spinta del primo lockdown di cui fanno parte 250 accademici di varie discipline.
Le misure del piano Crisanti per la seconda ondata
“Nella sostanza si proponeva di dotare l’Italia di una rete di laboratori fissi e mobili per incrementare a 400.000 la capacità di effettuare tamponi ed eliminare differenze regionali con l’obiettivo di consolidare i risultati del lockdown e mantenere i contagi a un livello basso che non interferisse con la qualità della vita e le attività produttive”, ha spiegato Andrea Crisanti.
Il piano del virologo si basa sull’assunto che gli attuali metodi di tracciamento dei contatti richiedono molto tempo e i punti per effettuare i tamponi si saturano facilmente. Per questo Andrea Crisanti ha proposto al Governo lo stesso modello di Vo’ Euganeo (Padova), già applicato in altre zone d’Italia.
Piano Crisanti: cos’è il network testing dei positivi
“Dobbiamo immaginare che ognuno di noi vive in una rete tridimensionale di relazioni i cui piani ad esempio possono essere la scuola, il lavoro, i vicini di casa, gli amici e i parenti con interazioni sia orizzontali che verticali. Quando si identifica una persona contagiata, se si testano tutti coloro che fanno parte di questo spazio di relazioni, si trova con elevata probabilità in questo spazio di relazioni l’origine del contagio, colui che ha trasmesso l’infezione e così pure chi eventualmente ne è stato contagiato bloccando in questo modo la catena di trasmissione”. Il modello spiegato da Andrea Crisanti è definito network testing, cioè analisi della rete.
Crisanti critica il Governo per l’altalena di misure restrittive
Nonostante l’efficacia confermata in Veneto dall’attuazione del piano, il medico non avrebbe ricevuto risposte da parte di Giuseppe Conte. “Non ho più avuto riscontri alla mia proposta. Ora a distanza di quasi tre mesi vengono emanati nuovi Dpcm, destinati a impattare sulla nostra qualità della vita e sulle nostre attività lavorative, subiti pazientemente con la speranza che possano contribuire a diminuire il contagio“.
Il medico non ha celato la sua amarezza per gli interventi adottati dalla politica. “Ancora una volta si persiste nell’errore di non chiedersi come, ridotto il contagio con misure progressivamente restrittive, si faccia a mantenerlo a livelli bassi. La mancata risposta a questa domanda ci condannerà a una altalena di misure restrittive e ripresa di normalità che avrà effetti disastrosi sull’economia, l’educazione e la vita di relazione”.
Crisanti illustra il modello della Cina, con milioni di tamponi
Andrea Crisanti guarda all’Oriente per fermare la seconda ondata. “Il migliore investimento per supportare l’economia e migliorare la qualità della vita che si può e si deve fare ora è quello di creare un sistema di sorveglianza attiva in grado di farci convivere con bassi livelli di trasmissione virale. La Cina pochi giorni fa, per eliminare un focolaio di 10 casi, ha effettuato 10 milioni di tamponi in un giorno. Il vantaggio competitivo di una economia oggi passa principalmente attraverso la tutela della salute pubblica”, ha concluso il medico.
“L’incalzare delle notizie sul numero dei contagi in continuo aumento mi riporta con la memoria al mese di agosto, quando ho condiviso con esponenti del governo analisi di scenari futuri che mi hanno indotto a formulare un piano di sorveglianza nazionale poi portato all’attenzione dei ministri competenti e del Comitato Tecnico Scientifico. L’obiettivo era quello di dotare l’Italia di un sistema di sorveglianza attiva in grado di bloccare sul nascere i focolai di trasmissione di Sars-Cov-2. Il piano, nella forma di una bozza preliminare, delineava la dinamica di trasmissione del coronavirus e i fattori che ne influenzano i possibili scenari”, ha scritto lo stesso Andrea Crisanti sulla rivista di Lettera 150, think tank di esperti nato sulla spinta del primo lockdown di cui fanno parte 250 accademici di varie discipline.
Le misure del piano Crisanti per la seconda ondata
“Nella sostanza si proponeva di dotare l’Italia di una rete di laboratori fissi e mobili per incrementare a 400.000 la capacità di effettuare tamponi ed eliminare differenze regionali con l’obiettivo di consolidare i risultati del lockdown e mantenere i contagi a un livello basso che non interferisse con la qualità della vita e le attività produttive”, ha spiegato Andrea Crisanti.
Il piano del virologo si basa sull’assunto che gli attuali metodi di tracciamento dei contatti richiedono molto tempo e i punti per effettuare i tamponi si saturano facilmente. Per questo Andrea Crisanti ha proposto al Governo lo stesso modello di Vo’ Euganeo (Padova), già applicato in altre zone d’Italia.
Piano Crisanti: cos’è il network testing dei positivi
“Dobbiamo immaginare che ognuno di noi vive in una rete tridimensionale di relazioni i cui piani ad esempio possono essere la scuola, il lavoro, i vicini di casa, gli amici e i parenti con interazioni sia orizzontali che verticali. Quando si identifica una persona contagiata, se si testano tutti coloro che fanno parte di questo spazio di relazioni, si trova con elevata probabilità in questo spazio di relazioni l’origine del contagio, colui che ha trasmesso l’infezione e così pure chi eventualmente ne è stato contagiato bloccando in questo modo la catena di trasmissione”. Il modello spiegato da Andrea Crisanti è definito network testing, cioè analisi della rete.
Crisanti critica il Governo per l’altalena di misure restrittive
Nonostante l’efficacia confermata in Veneto dall’attuazione del piano, il medico non avrebbe ricevuto risposte da parte di Giuseppe Conte. “Non ho più avuto riscontri alla mia proposta. Ora a distanza di quasi tre mesi vengono emanati nuovi Dpcm, destinati a impattare sulla nostra qualità della vita e sulle nostre attività lavorative, subiti pazientemente con la speranza che possano contribuire a diminuire il contagio“.
Il medico non ha celato la sua amarezza per gli interventi adottati dalla politica. “Ancora una volta si persiste nell’errore di non chiedersi come, ridotto il contagio con misure progressivamente restrittive, si faccia a mantenerlo a livelli bassi. La mancata risposta a questa domanda ci condannerà a una altalena di misure restrittive e ripresa di normalità che avrà effetti disastrosi sull’economia, l’educazione e la vita di relazione”.
Crisanti illustra il modello della Cina, con milioni di tamponi
Andrea Crisanti guarda all’Oriente per fermare la seconda ondata. “Il migliore investimento per supportare l’economia e migliorare la qualità della vita che si può e si deve fare ora è quello di creare un sistema di sorveglianza attiva in grado di farci convivere con bassi livelli di trasmissione virale. La Cina pochi giorni fa, per eliminare un focolaio di 10 casi, ha effettuato 10 milioni di tamponi in un giorno. Il vantaggio competitivo di una economia oggi passa principalmente attraverso la tutela della salute pubblica”, ha concluso il medico.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Dal Corriere della sera:
Nella chat dei deputati finisce nel mirino Dario Franceschini, protagonista nei giorni scorsi di uno scontro con Spadafora. «È ora che si dia una svegliata - scrive un deputato -. Altro che bonus vacanze. E non dovrà pensare ai Favino&Co, ma al mondo del teatro vero e proprio. Agli ultimi». E un altro punge di rimando: «Pensa quando ci chiederanno di votarlo presidente della Repubblica...». E tra i discorsi - rivela l'Adnkronos - non mancano dei dubbi sulle misure prese. Una deputata attacca: «Continuo a non capire determinate scelte».
E c'è chi replica: «Vorrà dire che avremo a dire ai musicisti di imparare l'Alleluja e farsi assumere dal parroco»
E' una idea, io ho già proposto nella chat dei miei colleghi di andare a fare l'Otello in chiesa, visto che sembra l'unico luogo in cui sia possibile entrare. Magari con Otello che sgozza una suora anzichè Desdemona, non so...
Oppure trasferirsi in Alto Adige, dove se ne fottono allegramente dei decreti di Franceschini (e di Conte).
Nella chat dei deputati finisce nel mirino Dario Franceschini, protagonista nei giorni scorsi di uno scontro con Spadafora. «È ora che si dia una svegliata - scrive un deputato -. Altro che bonus vacanze. E non dovrà pensare ai Favino&Co, ma al mondo del teatro vero e proprio. Agli ultimi». E un altro punge di rimando: «Pensa quando ci chiederanno di votarlo presidente della Repubblica...». E tra i discorsi - rivela l'Adnkronos - non mancano dei dubbi sulle misure prese. Una deputata attacca: «Continuo a non capire determinate scelte».
E c'è chi replica: «Vorrà dire che avremo a dire ai musicisti di imparare l'Alleluja e farsi assumere dal parroco»
E' una idea, io ho già proposto nella chat dei miei colleghi di andare a fare l'Otello in chiesa, visto che sembra l'unico luogo in cui sia possibile entrare. Magari con Otello che sgozza una suora anzichè Desdemona, non so...
Oppure trasferirsi in Alto Adige, dove se ne fottono allegramente dei decreti di Franceschini (e di Conte).
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Perfettom purtroppoRosewall ha scritto: Il vantaggio competitivo di una economia oggi passa principalmente attraverso la tutela della salute pubblica”, ha concluso il medico. [/i]
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Intanto, nello stato di uglygeek, cosi' ci si veste per distruggere nidi di vespe killer
Come dice il Guardian, cominciano a sorgere dubbi sulla supremazia del genere umano sul mondo, visto quanto ci spaventano questi piccoli esseri
Come dice il Guardian, cominciano a sorgere dubbi sulla supremazia del genere umano sul mondo, visto quanto ci spaventano questi piccoli esseri
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Va bene anche in Trentino eh( anche se i teatri li hanno chiusi anche a Trento) mentre Bar alle 20 e ristoranti all 22 ( d altronde là alle 22 è notte tarda oramai )chiaky ha scritto:D
Oppure trasferirsi in Alto Adige, dove se ne fottono allegramente dei decreti di Franceschini (e di Conte).
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Paolo79 ha scritto:e bomba carta in corso Buenos Aires.
di lunedì sera.
non so se rendo, a Milano di lunedì sera , il 95% della gente alle 9 di sera é già pigiamato e davanti alla tv a veder la seconda squadra di Milano volare verso quota diciannove.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
teatri chiusi a Trento o anche provincia di Trento? Chiedo per una exOmbra84 ha scritto:Va bene anche in Trentino eh( anche se i teatri li hanno chiusi anche a Trento) mentre Bar alle 20 e ristoranti all 22 ( d altronde là alle 22 è notte tarda oramai )chiaky ha scritto:D
Oppure trasferirsi in Alto Adige, dove se ne fottono allegramente dei decreti di Franceschini (e di Conte).
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Nick questa è per te
...Vero buco nero del Continente sembra poi essere diventata la Repubblica Ceca, che pure aveva superato brillantemente la prima ondata della pandemia e che ora registra 15.000 nuovi casi al giorno e nell’ultima settimana ha totalizzato il secondo più alto tasso di mortalità al mondo...
...Vero buco nero del Continente sembra poi essere diventata la Repubblica Ceca, che pure aveva superato brillantemente la prima ondata della pandemia e che ora registra 15.000 nuovi casi al giorno e nell’ultima settimana ha totalizzato il secondo più alto tasso di mortalità al mondo...