anche provinciaNickognito ha scritto:teatri chiusi a Trento o anche provincia di Trento? Chiedo per una exOmbra84 ha scritto:Va bene anche in Trentino eh( anche se i teatri li hanno chiusi anche a Trento) mentre Bar alle 20 e ristoranti all 22 ( d altronde là alle 22 è notte tarda oramai )chiaky ha scritto:D
Oppure trasferirsi in Alto Adige, dove se ne fottono allegramente dei decreti di Franceschini (e di Conte).
Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
segnalo anche uno Scanzi andato di testa
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
DimmiOmbra84 ha scritto:segnalo anche uno Scanzi andato di testa
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Credo che tutta l'Europa dell'est sarà molto più colpita come mortalità di quella occidentale da questa ondata, essendo rimasta decisament eimmune dalla prima.laplaz ha scritto:Nick questa è per te
...Vero buco nero del Continente sembra poi essere diventata la Repubblica Ceca, che pure aveva superato brillantemente la prima ondata della pandemia e che ora registra 15.000 nuovi casi al giorno e nell’ultima settimana ha totalizzato il secondo più alto tasso di mortalità al mondo...
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Diciamo pure che con l'Autonomia si sarebbe anche rotto il coso, francamente, eh.Nickognito ha scritto:teatri chiusi a Trento o anche provincia di Trento? Chiedo per una exOmbra84 ha scritto:Va bene anche in Trentino eh( anche se i teatri li hanno chiusi anche a Trento) mentre Bar alle 20 e ristoranti all 22 ( d altronde là alle 22 è notte tarda oramai )chiaky ha scritto:D
Oppure trasferirsi in Alto Adige, dove se ne fottono allegramente dei decreti di Franceschini (e di Conte).
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Qualcuno qui sta proponendo di mettere i cadaveri nei freezerlaplaz ha scritto:Nick questa è per te
...Vero buco nero del Continente sembra poi essere diventata la Repubblica Ceca, che pure aveva superato brillantemente la prima ondata della pandemia e che ora registra 15.000 nuovi casi al giorno e nell’ultima settimana ha totalizzato il secondo più alto tasso di mortalità al mondo...
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
leggi su facebookNasty ha scritto:DimmiOmbra84 ha scritto:segnalo anche uno Scanzi andato di testa
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Deficienza ad altissimi livelli.Ombra84 ha scritto:leggi su facebookNasty ha scritto:DimmiOmbra84 ha scritto:segnalo anche uno Scanzi andato di testa
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
non ha caso qui ultimamente si parla di virus e cristianesimo delle originiComunque la si pensi sulla pericolosità degli asintomatici — oggetto di uno scontro tra scienziati che per virulenza e oscurità ricorda certi infuocati concili del Cristianesimo delle origini
comunque, alcunae domende per il Dr Rosewall
1) gli asintomatici puri, quelli che non si somatizzano mai, sono infettivi? quanto? per quanto tempo?
2) chi poi ha sintomi e' contagioso ma e' contagioso quanto tempo prima e quanto tempo dopo l'insorgenza dei sintomi?
(capisco che e' variabile ma ci sara' una misura in cui il 95% rientra)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io li ho visti i giovani ricoverati, i figli terrorizzati, i colleghi già stremati. In questi giorni, non a marzo”: è un lungo sfogo quello che Lucilla Crudele, specializzanda del Policlinico di Bari in prima linea nella lotta al Covid-19, ha pubblicato su Facebook. Nel post datato 25 ottobre, la giovane dottoressa fotografa l’attuale situazione delle corsie e si scaglia contro chi nega la pericolosità del coronavirus. Crudele scrive: “Io li ho visti i giovani sani, non gli anziani super-obesi. Le signore con la manicure fatta e la piega in ordine, non quelle trasandate di cui pensi che magari sono disattente a loro stesse. Io li ho visti. I figli terrorizzati. Le mamme positive in ospedale con i bambini a casa. I ricoverati a cui nessuno può portare i cambi della biancheria, perché tutta la famiglia è in quarantena. E le ho ascoltate le videochiamate che abbiamo ricominciato a fare”.
“Li ho visti e fuori fa ancora caldo, possiamo far cambiare aria alle stanze e prendere il caffè all’aperto. Cosa sarà di noi fra 15 giorni?” si domanda la dottoressa aggiungendo: “Perché io li ho già visti i colleghi del 118 stremati, quelli in burn-out, un esaurimento da lavoro, e gli infermieri a pezzi”.
Lucilla prosegue lo sfogo: “La prospettiva è la guerriglia fuori dagli ospedali per un posto letto. Perché intanto chi doveva decidere, programmare, prevenire e risolvere ha pensato bene di sminuire, smentire, rassicurare senza alcun fondamento, visto che anche ad agosto c’erano i positivi in giro ma la campagna elettorale era più importante”.
Il post sui social si conclude con un appello: “Quindi smettiamola di dire che 15 giorni di lockdown o restrizioni dure sono la fine della nostra economia, perché nel caso stiamo solo rinviando di qualche giorno l’inizio di sei mesi di morte, crisi irreversibile, che non si basa solo sul vostro pareggio di cassa, e disordini sociali. Quelli veri, non quelli programmati dalla camorra. E nel mentre tutti complottisti con i morti degli altri. A questo giro, gli altri siamo noi”.
Uno dei tanti post del genere degli operatori sanitari.
“Li ho visti e fuori fa ancora caldo, possiamo far cambiare aria alle stanze e prendere il caffè all’aperto. Cosa sarà di noi fra 15 giorni?” si domanda la dottoressa aggiungendo: “Perché io li ho già visti i colleghi del 118 stremati, quelli in burn-out, un esaurimento da lavoro, e gli infermieri a pezzi”.
Lucilla prosegue lo sfogo: “La prospettiva è la guerriglia fuori dagli ospedali per un posto letto. Perché intanto chi doveva decidere, programmare, prevenire e risolvere ha pensato bene di sminuire, smentire, rassicurare senza alcun fondamento, visto che anche ad agosto c’erano i positivi in giro ma la campagna elettorale era più importante”.
Il post sui social si conclude con un appello: “Quindi smettiamola di dire che 15 giorni di lockdown o restrizioni dure sono la fine della nostra economia, perché nel caso stiamo solo rinviando di qualche giorno l’inizio di sei mesi di morte, crisi irreversibile, che non si basa solo sul vostro pareggio di cassa, e disordini sociali. Quelli veri, non quelli programmati dalla camorra. E nel mentre tutti complottisti con i morti degli altri. A questo giro, gli altri siamo noi”.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
alessandro ha scritto: comunque, alcunae domende
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Gios, alle cose da fare del Cittadino virtuoso aggiungi questa
Pregliasco: «Attenzione a ascensori, bancomat e maniglie»
«È proprio in questa fase dell'emergenza Covid che dobbiamo fare attenzione all'igiene delle mani, in particolare in alcuni luoghi o momenti a rischio, in cui si finisce per abbassare la guardia». Il monito arriva dal virologo dell'Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, che mette in guarda da «ascensori, bancomat e tastierini delle macchinette distributrici di acqua o snack. Dopo aver toccato queste pulsantiere è bene sempre lavare o igienizzare le mani», raccomanda. «Gli ascensori, poi, sono uno spazio ristretto e non arieggiato, dunque condividerli rappresenta un'insidia». Meglio optare per le scale, quindi. «Attenzione poi alle maniglie negli uffici, ma anche nei mezzi pubblici. Dopo questi contatti occorre sempre igienizzarsi», conclude Pregliasco.
Intanto pare che gli anticorpi svaniscano presto, specie negli asintomatici ,cosa che mi pare abbastanza insolita.
F.F.
Pregliasco: «Attenzione a ascensori, bancomat e maniglie»
«È proprio in questa fase dell'emergenza Covid che dobbiamo fare attenzione all'igiene delle mani, in particolare in alcuni luoghi o momenti a rischio, in cui si finisce per abbassare la guardia». Il monito arriva dal virologo dell'Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, che mette in guarda da «ascensori, bancomat e tastierini delle macchinette distributrici di acqua o snack. Dopo aver toccato queste pulsantiere è bene sempre lavare o igienizzare le mani», raccomanda. «Gli ascensori, poi, sono uno spazio ristretto e non arieggiato, dunque condividerli rappresenta un'insidia». Meglio optare per le scale, quindi. «Attenzione poi alle maniglie negli uffici, ma anche nei mezzi pubblici. Dopo questi contatti occorre sempre igienizzarsi», conclude Pregliasco.
Intanto pare che gli anticorpi svaniscano presto, specie negli asintomatici ,cosa che mi pare abbastanza insolita.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
io scrivo, monheim traduceMonheim ha scritto:Paolo79 ha scritto:e bomba carta in corso Buenos Aires.
di lunedì sera.
non so se rendo, a Milano di lunedì sera , il 95% della gente alle 9 di sera é già pigiamato e davanti alla tv a veder la seconda squadra di Milano volare verso quota diciannove.
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
gli asintomatici puri sono probabilmente poco contagiosi ma i presintomatici lo sono molto per cui - dal punto di vista pratico - una persona senza sintomi (che non si sa se resterà tale per sempre o invece sta per diventare sintomatica, o magari è già lievemente sintomatica) va quarantenata e possibilmente testata (se a contatto con positivi) ed in ogni caso deve sempre comportarsi considerando di poter essere contagiosa (tu in questo momento).
Secondo questo preprint, nella maggior parte dei casi, l'incubazione dura 5-6 giorni. Da 2 o 3 giorni prima della comparsa dei sintomi (cioè da 2 o 3 giorni dopo il contagio) si è significativamente contagiosi. E lo si resta fino a 2, 3 giorni dopo l'inizio dei sintomi.
In un'altra parte (relativamente minore) di soggetti, si osserva un periodo di incubazione maggiore. Per costoro, il periodo in cui rimangono contagiosi è più lungo.
Alla luce di tutto questo, appurare il giorno di inizio dei sintomi è importante tanto quanto (ancor più) sapere il giorno in cui è avvenuto il contagio.
Secondo questo preprint, nella maggior parte dei casi, l'incubazione dura 5-6 giorni. Da 2 o 3 giorni prima della comparsa dei sintomi (cioè da 2 o 3 giorni dopo il contagio) si è significativamente contagiosi. E lo si resta fino a 2, 3 giorni dopo l'inizio dei sintomi.
In un'altra parte (relativamente minore) di soggetti, si osserva un periodo di incubazione maggiore. Per costoro, il periodo in cui rimangono contagiosi è più lungo.
Alla luce di tutto questo, appurare il giorno di inizio dei sintomi è importante tanto quanto (ancor più) sapere il giorno in cui è avvenuto il contagio.
Ultima modifica di Rosewall il mar ott 27, 2020 11:31 am, modificato 1 volta in totale.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
come ripete Nick da mesi (e pure io), misure mitiganti oggi preservano l'economia di domani.Nickognito ha scritto:Io li ho visti i giovani ricoverati, i figli terrorizzati, i colleghi già stremati. In questi giorni, non a marzo”: è un lungo sfogo quello che Lucilla Crudele, specializzanda del Policlinico di Bari in prima linea nella lotta al Covid-19, ha pubblicato su Facebook. Nel post datato 25 ottobre, la giovane dottoressa fotografa l’attuale situazione delle corsie e si scaglia contro chi nega la pericolosità del coronavirus. Crudele scrive: “Io li ho visti i giovani sani, non gli anziani super-obesi. Le signore con la manicure fatta e la piega in ordine, non quelle trasandate di cui pensi che magari sono disattente a loro stesse. Io li ho visti. I figli terrorizzati. Le mamme positive in ospedale con i bambini a casa. I ricoverati a cui nessuno può portare i cambi della biancheria, perché tutta la famiglia è in quarantena. E le ho ascoltate le videochiamate che abbiamo ricominciato a fare”.
“Li ho visti e fuori fa ancora caldo, possiamo far cambiare aria alle stanze e prendere il caffè all’aperto. Cosa sarà di noi fra 15 giorni?” si domanda la dottoressa aggiungendo: “Perché io li ho già visti i colleghi del 118 stremati, quelli in burn-out, un esaurimento da lavoro, e gli infermieri a pezzi”.
Lucilla prosegue lo sfogo: “La prospettiva è la guerriglia fuori dagli ospedali per un posto letto. Perché intanto chi doveva decidere, programmare, prevenire e risolvere ha pensato bene di sminuire, smentire, rassicurare senza alcun fondamento, visto che anche ad agosto c’erano i positivi in giro ma la campagna elettorale era più importante”.
Il post sui social si conclude con un appello: “Quindi smettiamola di dire che 15 giorni di lockdown o restrizioni dure sono la fine della nostra economia, perché nel caso stiamo solo rinviando di qualche giorno l’inizio di sei mesi di morte, crisi irreversibile, che non si basa solo sul vostro pareggio di cassa, e disordini sociali. Quelli veri, non quelli programmati dalla camorra. E nel mentre tutti complottisti con i morti degli altri. A questo giro, gli altri siamo noi”.
Uno dei tanti post del genere degli operatori sanitari.
ora non e' piu' roba da provinci adi bergamo-brescia-lodi, e' tutta l'italia che potrebbe trovarsi nelle stesse condizioni.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Quindi fa bene il mio amico che apre le porte col culo.Johnny Rex ha scritto:Gios, alle cose da fare del Cittadino virtuoso aggiungi questa
Pregliasco: «Attenzione a ascensori, bancomat e maniglie»
«È proprio in questa fase dell'emergenza Covid che dobbiamo fare attenzione all'igiene delle mani, in particolare in alcuni luoghi o momenti a rischio, in cui si finisce per abbassare la guardia». Il monito arriva dal virologo dell'Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, che mette in guarda da «ascensori, bancomat e tastierini delle macchinette distributrici di acqua o snack. Dopo aver toccato queste pulsantiere è bene sempre lavare o igienizzare le mani», raccomanda. «Gli ascensori, poi, sono uno spazio ristretto e non arieggiato, dunque condividerli rappresenta un'insidia». Meglio optare per le scale, quindi. «Attenzione poi alle maniglie negli uffici, ma anche nei mezzi pubblici. Dopo questi contatti occorre sempre igienizzarsi», conclude Pregliasco.
Intanto pare che gli anticorpi svaniscano presto, specie negli asintomatici ,cosa che mi pare abbastanza insolita.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma non c' è bisogno di essere la Cina.Johnny Rex ha scritto:
https://www.corriere.it/caffe-gramellin ... 1737.shtml
Il molto rispettabile Andrea Crisanti esalta il modello cinese come unica soluzione per contenere il contagio, grazie al tracciamento di milioni di asintomatici. Comunque la si pensi sulla pericolosità degli asintomatici — oggetto di uno scontro tra scienziati che per virulenza e oscurità ricorda certi infuocati concili del Cristianesimo delle origini — resta il problema che per realizzare il modello cinese su vasta scala bisogna essere la Cina, avere i suoi mezzi economici e soprattutto la sua concezione disinvolta delle libertà individuali. C’è ancora una certa differenza tra un Paese dove si invita la gente a rinchiudersi e un altro dove la si rinchiude e basta. Le chiavi di casa, in una dittatura, vengono girate dall’esterno.
Diverse democrazie, in Oriente, hanno gestito e stanno gestendo la pandemia molto meglio di quanto si faccia in Europa. Semplicemente non ci siamo dotati degli strumenti che occorrono per farlo, e che altrove sono stati invece messi in campo.
https://rep.repubblica.it/pwa/editorial ... 270934826/
https://www.corriere.it/esteri/20_ottob ... 1737.shtml
Farsi cogliere impreparati all' inizio, ci può ancora stare. Ma, con la seconda ondata, è davvero imperdonabile.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Contagi tra i lavoratori ce ne sono stati, naturalmente, come in tutte le aziende, come negli uffici, come alla tv, come nel calcio, senza che nessuno abbia mai avuto la smania di chiuderli.
Il pubblico è al sicuro.
I protocolli sono già stringenti, più di così è impossibile, e vengono seguiti alla lettera, e lo comprovano i dati che ho postato.
Anche noi artisti lavoriamo in condizioni disastrose. Cantiamo con il tappo in bocca, stiamo lontanissimi, approntiamo regie che ci lasciano praticamente fermi e lontanissimi, facciamo test sierologici settimanali.
A fronte di tutta questa fatica e con risultati sanitari eccezionali tra i fruitori dei nostri spettacoli ci ritroviamo spenti e paragonati alle sale bingo.
A riprova che hanno fatto una cazzata, c'è anche il fatto che nella stessa maggioranza stanno dando della testa di cazzo a Franceschini.
Ma ormai la frittata è fatta. Speriamo almeno di poter davvero riaprire il 24 novembre e non veder replicato questo scempio.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Chiaky, non vi hanno chiuso per i protocolli. Vi hanno chiuso perchè vogliono tenere la gente a casa, ma non possono/vogliono obbligarla.( e' fortemente raccomandato).
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma lo so. Però la gente che può entrare da noi è talmente poca che non si creerebbe nessun tipo di caos. 200 persone in una città.Ombra84 ha scritto:Chiaky, non vi hanno chiuso per i protocolli. Vi hanno chiuso perchè vogliono tenere la gente a casa, ma non possono/vogliono obbligarla.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Oltretutto è tutta gente che viene in auto. Non è gente che prende il sette barrato. Suvvia.Ombra84 ha scritto:Chiaky, non vi hanno chiuso per i protocolli. Vi hanno chiuso perchè vogliono tenere la gente a casa, ma non possono/vogliono obbligarla.( e' fortemente raccomandato).
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ho capito, ma se tu continui a postare i numeri dei contagiati a teatro non serve a nulla. Non è la paura di focolai nei teatri il motivo della chiusura.chiaky ha scritto:Oltretutto è tutta gente che viene in auto. Non è gente che prende il sette barrato. Suvvia.Ombra84 ha scritto:Chiaky, non vi hanno chiuso per i protocolli. Vi hanno chiuso perchè vogliono tenere la gente a casa, ma non possono/vogliono obbligarla.( e' fortemente raccomandato).
Che poi sbaglino è un altro discorso, ma se la protesta viene fatta con i dati non serve.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Both simple analytical approaches and an age-structured model fit to a range of UK data show that planned precautionary break could be highly effective short-term control measures. Compared to an absence of such controls, precautionary breaks generate a reduction in infection, hospitalisations and deaths, which is most pronounced when the growth rate is moderately high (doubling time of more than 10 days). This reduction in infection can be interpreted as a temporal reset, taking the level of infection back (in time) to a lower value, allowing greater opportunity for additional public health measures to be enacted or take effect.
Unsurprisingly, breaks that generate the most stringent application of NPIs are associated with the greatest immediate rates of declines and, as a consequence, the greatest public health benefits. There-fore, the success of any action is highly contingent on the adherence of the populous to the recommendations and rules; a break is only effective if there is an average increase in level of social distancing across the country. We also consistently find that the optimal time for a break is always now; there are no good epidemiological reasons to delay the break as this will simply push back any benefits until later, leaving more time for additional cases to accumulate. We have focused on combining the break with the school half-term holiday in October, but the same logic would apply to the Christmas holidays (perhaps extending them for a week into 2021) or to the spring half-term.
Ultimately, such short-term precautionary breaks will only be effective if (i) their planned nature helps to minimise the associated societal harms and economic losses, (ii) there is good compliance with the measures across all regions and sections of society, and (iii) the reduction in cases is used to regain control and bring the growth rate back below zero
(Precautionary breaks: planned, limited duration circuit breaks to control the prevalence of COVID-19)
Unsurprisingly, breaks that generate the most stringent application of NPIs are associated with the greatest immediate rates of declines and, as a consequence, the greatest public health benefits. There-fore, the success of any action is highly contingent on the adherence of the populous to the recommendations and rules; a break is only effective if there is an average increase in level of social distancing across the country. We also consistently find that the optimal time for a break is always now; there are no good epidemiological reasons to delay the break as this will simply push back any benefits until later, leaving more time for additional cases to accumulate. We have focused on combining the break with the school half-term holiday in October, but the same logic would apply to the Christmas holidays (perhaps extending them for a week into 2021) or to the spring half-term.
Ultimately, such short-term precautionary breaks will only be effective if (i) their planned nature helps to minimise the associated societal harms and economic losses, (ii) there is good compliance with the measures across all regions and sections of society, and (iii) the reduction in cases is used to regain control and bring the growth rate back below zero
(Precautionary breaks: planned, limited duration circuit breaks to control the prevalence of COVID-19)
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Serve perché le chiusure devono essere mirate ai luoghi pericolosi. Qualunque altra scelta è endemicamente errata. Serve a fare loro capire che sbagliano approccio.Ombra84 ha scritto:Ho capito, ma se tu continui a postare i numeri dei contagiati a teatro non serve a nulla. Non è la paura di focolai nei teatri il motivo della chiusura.chiaky ha scritto:Oltretutto è tutta gente che viene in auto. Non è gente che prende il sette barrato. Suvvia.Ombra84 ha scritto:Chiaky, non vi hanno chiuso per i protocolli. Vi hanno chiuso perchè vogliono tenere la gente a casa, ma non possono/vogliono obbligarla.( e' fortemente raccomandato).
Che poi sbaglino è un altro discorso, ma se la protesta viene fatta con i dati non serve.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Pure i taxisti in piazza….
Ecco sull'opportunità di incentivare e non limitare l'uso del taxi avrei qualche remora in più.
Ecco sull'opportunità di incentivare e non limitare l'uso del taxi avrei qualche remora in più.
Lo voglio rivedere, Fabio
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non ci sono più turisti da truffare... ( chiedo scusa agli onesti che pure ci sono, ma ne ho incontrati più di disonesti)Burano ha scritto:Pure i taxisti in piazza….
Ecco sull'opportunità di incentivare e non limitare l'uso del taxi avrei qualche remora in più.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Che per me è 0 l'evasione visto che non posso evadere manco 1 centesimo, visto che lavoro e fatturo solo ad aziende e non a privati.Mr Moonlight ha scritto:Io ci sto, se le partite iva mi danno il 50% di quello che evadono.Burian siberiano ha scritto:FATECI CASO
Le categorie che sono assolutamente, inesorabilmente, instancabilmente, fermamente favorevoli al lockdown più feroce sono due: i pensionati e gli statali.
Non è difficile indovinare perché.
Allora facciamo così: visto che, come dice anche ciuffo-Conte, bisogna fare tutti dei sacrifici per la salute pubblica, pensionati e statali dalla mensilità di novembre 2020 si vedranno accreditato il 50% di quanto spetti loro, l'altro 50% verrà redistribuito fra tutti coloro che, a causa della sospensione dell loro attività, non hanno alcun reddito o ce l'hanno decurtato, fino ad arrivare a una cifra che sia il 50% rispetto a quanto dichiarato nella dichiarazione 2019.
In questo modo tutti contribuiranno allo stesso modo al bene comune.
Ah quanto cambierebbe l'atteggiamento di questi che motteggiano e pontificano belli comodi seduti da marzo sul loro divano, forti del puntuale bonifico che, cascasse il mondo, arriva sul conto corrente, magnificando le gesta di un tizio e del suo Governo, capaci in 7 mesi solo di dire "state a casa".
E le aziende senza fattura (che ovviamente scaricano) non ti fanno far nulla.
Per me sta bene, quando iniziamo?
Il giorno in cui Federer appenderà la racchetta al chiodo capiremo la differenza.Quelli che si commuoveranno saranno coloro che amano il tennis.Tutti gli altri no.Tutti gli altri avranno visto sempre e solo due persone che si scambiano una pallina gialla.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ps sono andato in giro questa mattina per clienti, tutti incazzati neri, chiuderanno le loro attività a fine mese perchè non ha senso tenerle aperte (parlo di ristoranti). Ovviamente spero che non paghino neppure un centesimo di tasse, così come le palestre, le piscine i teatri e i cinema.
0 devono pagare. Ma non adesso, da qui a 100 anni. Così magari quel belloccio di Conte quando dice "chiudiamo" la prossima volta aziona quei 4 neuroni che ha..
0 devono pagare. Ma non adesso, da qui a 100 anni. Così magari quel belloccio di Conte quando dice "chiudiamo" la prossima volta aziona quei 4 neuroni che ha..
Il giorno in cui Federer appenderà la racchetta al chiodo capiremo la differenza.Quelli che si commuoveranno saranno coloro che amano il tennis.Tutti gli altri no.Tutti gli altri avranno visto sempre e solo due persone che si scambiano una pallina gialla.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Sta bene, ma poi niente assistenza sanitaria gratuitaBurian siberiano ha scritto:Ps sono andato in giro questa mattina per clienti, tutti incazzati neri, chiuderanno le loro attività a fine mese perchè non ha senso tenerle aperte (parlo di ristoranti). Ovviamente spero che non paghino neppure un centesimo di tasse, così come le palestre, le piscine i teatri e i cinema.
0 devono pagare. Ma non adesso, da qui a 100 anni. Così magari quel belloccio di Conte quando dice "chiudiamo" la prossima volta aziona quei 4 neuroni che ha..
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ma e' la stesso discorso delle scuole, anche se i teatri fossero sicuri perche' tutti distanziati e con mascherina, poi ci sono gli accrocchi di persone fuori, amici che si ritrovano etc.chiaky ha scritto:Serve perché le chiusure devono essere mirate ai luoghi pericolosi. Qualunque altra scelta è endemicamente errata. Serve a fare loro capire che sbagliano approccio.Ombra84 ha scritto:Ho capito, ma se tu continui a postare i numeri dei contagiati a teatro non serve a nulla. Non è la paura di focolai nei teatri il motivo della chiusura.chiaky ha scritto: Oltretutto è tutta gente che viene in auto. Non è gente che prende il sette barrato. Suvvia.
Che poi sbaglino è un altro discorso, ma se la protesta viene fatta con i dati non serve.
il concetto e' quello.
bellissio, per il tennis, i bambini-ragazzini della SAT nel campo da tennis coperto "pallone" non possono stare perche' e' considerato "al chiuso" sebbene siano in 5 con 500 metri quadri e un ricambio d'aria esagerato. possono pero' fare tennis fuori ( presto siamo vicino agli 5 gradi), non so cosa sia piu' rischioso per la salute.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Un contagiato tra chi va a teatro. Non lo ripeto più.alessandro ha scritto:ma e' la stesso discorso delle scuole, anche se i teatri fossero sicuri perche' tutti distanziati e con mascherina, poi ci sono gli accrocchi di persone fuori, amici che si ritrovano etc.chiaky ha scritto:Serve perché le chiusure devono essere mirate ai luoghi pericolosi. Qualunque altra scelta è endemicamente errata. Serve a fare loro capire che sbagliano approccio.Ombra84 ha scritto: Ho capito, ma se tu continui a postare i numeri dei contagiati a teatro non serve a nulla. Non è la paura di focolai nei teatri il motivo della chiusura.
Che poi sbaglino è un altro discorso, ma se la protesta viene fatta con i dati non serve.
il concetto e' quello.
bellissio, per il tennis, i bambini-ragazzini della SAT nel campo da tennis coperto "pallone" non possono stare perche' e' considerato "al chiuso" sebbene siano in 5 con 500 metri quadri e un ricambio d'aria esagerato. possono pero' fare tennis fuori ( presto siamo vicino agli 5 gradi), non so cosa sia piu' rischioso per la salute.
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"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In realtà, quando si supera un certo indice di trasmissione del virus (e, ormai, diverse città hanno superato un valore di Rt pari a 2), ogni assembramento in luoghi chiusi diventa un potenziale focolaio.Ombra84 ha scritto:
Non è la paura di focolai nei teatri il motivo della chiusura.
Il punto della questione è che, anche se cinema e teatri non sono stati la causa principale dello svilupparsi della seconda ondata (e i dati parrebbero testimoniarlo, benchè non ci sia alcuna vera certezza), una volta che il contagio è così esteso è del tutto normale che vengano chiusi.
Però, l' errore che è stato commesso (oltre al non aver assunto le misure necessarie per evitare si arrivasse a questo punto), è di aver chiuso ovunque alcuni possibili luoghi di contagio anzichè chiuderli subìto tutti (con le dovute eccezioni per quelli strettamente indispensabili) laddove Rt era ormai fuori controllo.
Il motto "salviamo scuola e lavoro" è in parte all' origine di questa scelta. Scelta che però - oltre a far esplodere la rabbia di chi si sente discriminato - è di dubbia efficacia al fine di evitare un vero nuovo - e ben più lungo rispetto a tempestivi interventi localizzati - lockdown nazionale.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ma se è 1 come fa ad essere contagiato? contagiato da chi se non c'è nessun altro che l'ha presa? al massimo sarà contagiante. ma per essere contagiante deve essere stato contagiato da qualche altra parte.chiaky ha scritto:Un contagiato tra chi va a teatro. Non lo ripeto più.alessandro ha scritto:ma e' la stesso discorso delle scuole, anche se i teatri fossero sicuri perche' tutti distanziati e con mascherina, poi ci sono gli accrocchi di persone fuori, amici che si ritrovano etc.chiaky ha scritto: Serve perché le chiusure devono essere mirate ai luoghi pericolosi. Qualunque altra scelta è endemicamente errata. Serve a fare loro capire che sbagliano approccio.
il concetto e' quello.
bellissio, per il tennis, i bambini-ragazzini della SAT nel campo da tennis coperto "pallone" non possono stare perche' e' considerato "al chiuso" sebbene siano in 5 con 500 metri quadri e un ricambio d'aria esagerato. possono pero' fare tennis fuori ( presto siamo vicino agli 5 gradi), non so cosa sia piu' rischioso per la salute.
quindi i contagiati a teatro sono 0, puoi cambiare la slide chaky
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non posso che concordare, e nei piccoli centri la cosa viene anche fatta tutt'ora.stefano61 ha scritto: Però, l' errore che è stato commesso (oltre al non aver assunto le misure necessarie per evitare si arrivasse a questo punto), è di aver chiuso ovunque alcuni possibili luoghi di contagio anzichè chiuderli subìto tutti (con le dovute eccezioni per quelli strettamente indispensabili) laddove Rt era ormai fuori controllo.
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Ma adesso spiegami come fai a mettere i comuni di Napoli e Milano in zona rossa come chiede Ricciardi
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si esattamente.stefano61 ha scritto:In realtà, quando si supera un certo indice di trasmissione del virus (e, ormai, diverse città hanno superato un valore di Rt pari a 2), ogni assembramento in luoghi chiusi diventa un potenziale focolaio.Ombra84 ha scritto:
Non è la paura di focolai nei teatri il motivo della chiusura.
Il punto della questione è che, anche se cinema e teatri non sono stati la causa principale dello svilupparsi della seconda ondata (e i dati parrebbero testimoniarlo, benchè non ci sia alcuna vera certezza), una volta che il contagio è così esteso è del tutto normale che vengano chiusi.
Però, l' errore che è stato commesso (oltre al non aver assunto le misure necessarie per evitare si arrivasse a questo punto), è di aver chiuso ovunque alcuni possibili luoghi di contagio anzichè chiuderli subìto tutti (con le dovute eccezioni per quelli strettamente indispensabili) laddove Rt era ormai fuori controllo.
Il motto "salviamo scuola e lavoro" è in parte all' origine di questa scelta. Scelta che però - oltre a far esplodere la rabbia di chi si sente discriminato - è di dubbia efficacia al fine di evitare un vero nuovo - e ben più lungo rispetto a tempestivi interventi localizzati - lockdown nazionale.
Ma poi salviamo scuola (gravissimo e ferale errore) e lavoro, ok, ma il mio lavoro chi lo salva?
E poi non posso pagare io per gli errori di un Governo di inetti. Un Governo che, ci tengo a precisare, per me ha lavorato molto bene (pur con qualche errore), fino a giugno, per poi non azzeccarne più una.
Dall'estate in poi è stato un disastro che pagheremo a caro prezzo per i prossimi 10 anni economicamente e sanitariamente con i tanti morti che ci troveremo ancora sul groppone. Questo non vuol dire che la gente non ci abbia messo del suo, ma gli errori statali sono, ahimè, drammatici e non verranno perdonati.
Il passaggio isterico dal tutto aperto, al chiudiamo qualcosina poi si vedrà, al 3 giorni dopo chiudere tutta una serie di cose con toni drammatici, per finire a quello che sarà un inevitabile secondo lockdown generale con cani e certificati è purtroppo il simbolo del fallimento della seconda parte del percorso di questo Governo. Un Governo che si affida a malriuscite imitazioni della Guzzanti al Ministero della scuola, a un parvenu al ministero della sanità, a un demente recidivo al ministero della cultura e che si fa dettare la comunicazione da uno scarto del grande fratello, noto per essere una sesquipedale testa di minchia già da tempi non sospetti.
Ce n'è da far impallidire il peggior governo Berlusconi e le macerie saranno altissime e inestricabili.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
E' normale che i cittadini paghino per un governo di inetti. Del resto qualcuno deve governare. Possiamo essere bravi nel nostro lavoro, ma se i candidati fanno tutti schifo l'unica soluzone e' candidarsi.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Da domani sera qui coprifuoco, se porti fuori il cane e' ok, ma massimo 500 metri da casa.
Non capisco molto il senso, con i locali chiusi. Le strade erano vuote solo di sera.... era l'unico momento in cui potevi uscire senza incontrare la folla.
Non capisco molto il senso, con i locali chiusi. Le strade erano vuote solo di sera.... era l'unico momento in cui potevi uscire senza incontrare la folla.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Tu non conti Solo chi fattura ai clienti.Burian siberiano ha scritto:Che per me è 0 l'evasione visto che non posso evadere manco 1 centesimo, visto che lavoro e fatturo solo ad aziende e non a privati.Mr Moonlight ha scritto:Io ci sto, se le partite iva mi danno il 50% di quello che evadono.Burian siberiano ha scritto:FATECI CASO
Le categorie che sono assolutamente, inesorabilmente, instancabilmente, fermamente favorevoli al lockdown più feroce sono due: i pensionati e gli statali.
Non è difficile indovinare perché.
Allora facciamo così: visto che, come dice anche ciuffo-Conte, bisogna fare tutti dei sacrifici per la salute pubblica, pensionati e statali dalla mensilità di novembre 2020 si vedranno accreditato il 50% di quanto spetti loro, l'altro 50% verrà redistribuito fra tutti coloro che, a causa della sospensione dell loro attività, non hanno alcun reddito o ce l'hanno decurtato, fino ad arrivare a una cifra che sia il 50% rispetto a quanto dichiarato nella dichiarazione 2019.
In questo modo tutti contribuiranno allo stesso modo al bene comune.
Ah quanto cambierebbe l'atteggiamento di questi che motteggiano e pontificano belli comodi seduti da marzo sul loro divano, forti del puntuale bonifico che, cascasse il mondo, arriva sul conto corrente, magnificando le gesta di un tizio e del suo Governo, capaci in 7 mesi solo di dire "state a casa".
E le aziende senza fattura (che ovviamente scaricano) non ti fanno far nulla.
Per me sta bene, quando iniziamo?
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Chiaro che è un grosso problema: significa mettere in lockdown alcune (o forse tutte) delle principali città del paese. Ma non è che sia impossibile. E' già stato fatto a marzo.Ombra84 ha scritto:
Ma adesso spiegami come fai a mettere i comuni di Napoli e Milano in zona rossa come chiede Ricciardi
Ma, anche guardando quello che sta succedendo in Francia - le cui orme noi stiamo purtroppo seguendo, sia come andamento dei contagi che come misure adottate - la speranza di evitare un ben più disastroso lockdown (quando i casi saranno decuplicati) è molto tenue.
L' esperienza insegna che, quando salta il contact tracing, prima o poi un vero lockdown è inevitabile. Chiaro, quindi, che il male minore è farlo corto subito (sia pure a milano e Napoli) che farlo poi molto più lungo su scala nazionale.
Questo è ciò che dice Ricciardi - e l' aveva detto appena siamo arrivati a qualche migliaio di casi, mentre ora siamo siamo già qualche decina di migliaia.