Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
I Cassano e i Balotelli escono quando i ragazzi a scuola ci vanno, per me state sottovalutando molto il problema dell'istruzione.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
eh ok, pare che solo ieri a Milano ci siano 4000 persone in quarantena di fatto tra studenti e corpo docenti.tennisfan82 ha scritto:Siete sicuri che si tratterebbe solo di qualche settimana?maxredo ha scritto:Ma ha ragione, sarà mica così importante andare a scuola e perdere qualche settimana/mese di scuola! (nel contesto tragico attuale)
Il fatto è che i genitori non ne possono più di avere i figli a casa sempre, sono loro che soffrono secondo me
Una volta che le chiudono faranno di tutto per tenerle chiuse il più possibile.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Chiaro. Non le riaprono più quest'anno. Non vedo il problema, se non per le mamme col figlio a casa. Ma tanto adesso ci confinano tutti, mica c'è bisogno della baby sitter.tennisfan82 ha scritto:Siete sicuri che si tratterebbe solo di qualche settimana?maxredo ha scritto:Ma ha ragione, sarà mica così importante andare a scuola e perdere qualche settimana/mese di scuola! (nel contesto tragico attuale)
Il fatto è che i genitori non ne possono più di avere i figli a casa sempre, sono loro che soffrono secondo me
Una volta che le chiudono faranno di tutto per tenerle chiuse il più possibile.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Certo. Però qui c'è il problema dello scoppio delle TI e della fine dei posti letto. Tutto li. Al governo importa sega della morte della gente per coronavirus, è che scoppiano le Terapie Intensive, salta il sistema sanità.laplaz ha scritto:Per i governi è sicuramente preferibile una grave crisi sanitaria che una grave crisi economica. Non c'è proprio il minimo dubbio perchè una grave crisi economica porta conseguenze decisamente più devastanti e di lungo periodo (con conseguenti morti e problemi sociali incalcolabili) mentre una grave crisi sanitaria è circoscritta a un periodo limitato.Nickognito ha scritto:siamo in una crisi storica, che vuoi fare? Meglio una crisi economica grave di una crisi economia catastrofica unita a catastrofe sanitaria.laplaz ha scritto: Non è un problema da due soldi, si parla di parecchie decine di miliardi di € (siamo sulla 50ina) al mese: https://www.ilsole24ore.com/art/ecco-qu ... wn-ADgNGnv
Significa esplosione del debito, possibile crisi sistemica di un'economia che detonerebbe l'intera UE, € a rischio; è tutto collegato, non si parla solo del nostro paese.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In Argentina ci sono meno della metà dei casi della Repubblica Ceca? Nei dati globali dall'inizio della pandemia no di certo, magari nelle ultime settimane.Nickognito ha scritto:In Argentina ci sono comunque meno della meta' dei casi della Repubblica Ceca, ma si, sono messi ancora male.laplaz ha scritto: In Argentina sono in lockdown da 200 giorni o qualcosa del genere. Sempre un disastro i dati.
L'economia faceva già cagare, forse è per quello che non si preoccupano di disintegrarla ulteriormente
Ma anche li' si sta dimostrando che il lockdown fiunzoona, invece.
Come numero totale di contagi ce ne sono il quadruplo, e in rapporto alla popolazione è più o meno un dato analogo. Come numero di morti per abitanti in Argentina è quasi il triplo.
In Argentina avranno fatto un lockdown un po' alla buona, è probabile, ma comunque è indubbio che non sta minimamente ottenendo i risultati sperati. Invece è sicuro che l'Argentina dichiarerà nuovamente fallimento (ma va beh, quello lo facevano anche senza Covid, sono già bravissimi senza aiuto )
Ultima modifica di laplaz il sab ott 31, 2020 9:36 am, modificato 1 volta in totale.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
https://www.ispionline.it/it/pubblicazi ... vire-28032
Qui lo studio completo dell'ISPI che trovo del tutto condivisibile.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
senza dubbio. Il problema e' che in questo caso la crisi economica e' direttamente proporzionale a quella sanitaria, non inversamente.laplaz ha scritto: Per i governi è sicuramente preferibile una grave crisi sanitaria che una grave crisi economica. Non c'è proprio il minimo dubbio perchè una grave crisi economica porta conseguenze decisamente più devastanti e di lungo periodo (con conseguenti morti e problemi sociali incalcolabili) mentre una grave crisi sanitaria è circoscritta a un periodo limitato.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
laplaz ha scritto:
In Argentina ci sono meno della metà dei casi della Repubblica Ceca? Nei dati globali dall'inizio della pandemia no di certo, magari nelle ultime settimane.
Nelle ultime settimane, contagi per persona.. Prima ovviamente no, perche' la Cechia ha fatto un lockdown preventivo e l'Argentina solo uno reattivo.
In Argentina avranno fatto un lockdown un po' alla buona, è probabile, ma comunque è indubbio che non sta minimamente ottenendo i risultati sperati.
Non so cosa sperassero, ma sta indubbiamente funzionando, i casi erano tutti a Buenos Aires e adesso stanno riaprendo perche' il virus e' molto sceso. Il lockdown nazionale praticamente non c'e' mai stato, i casi in aumento sono avvenuti sempre dove il lockdown non c'era.
Piu' che altro, l'hanno fatto male a livello economico. Se intervieni con un lockdown un po' allentato solo dopo che e' arrivato il virus in grande quantita', evi stare chiuso molto a lungo con effetti ridotti, con i massimi danni a livello economico.
Col lockdown ceco di marzo preventivo la Cechia era uno dei paesi che in primavera-estate ha avuto il minor crollo di PIL e occupazione. Adesso sara' diverso, la diffusione del virus portera' a un crollo economico molto maggiore, per non aver chiuso in tempo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non necessariamente. La crisi economica si aggrava esponenzialmente con i lockdown totali. Ad oggi ancora non si sono viste (o meglio, si sono generate ma non sono ancora palesi all'opinione pubblica) le conseguenze economiche del primo lockdown sui crediti delle banche. Già questo ha determinato un buco di capitalizzazione per rispettare i parametri richiesti la BCE che dovrà per forza essere coperto sacrificando risorse enormi ancora nemmeno vagamente calcolabili. Sono conseguenze che verranno rese note la prossima primavera quando verranno chiusi i bilanci e tantissime banche si ritroveranno con dei ratios patrimoniali al di sotto del livello minimo. Ma probabilmente già a fine anno qualche banca rischierà di saltare se non intervengono con ingenti ricapitalizzazioni.Nickognito ha scritto:senza dubbio. Il problema e' che in questo caso la crisi economica e' direttamente proporzionale a quella sanitaria, non inversamente.laplaz ha scritto: Per i governi è sicuramente preferibile una grave crisi sanitaria che una grave crisi economica. Non c'è proprio il minimo dubbio perchè una grave crisi economica porta conseguenze decisamente più devastanti e di lungo periodo (con conseguenti morti e problemi sociali incalcolabili) mentre una grave crisi sanitaria è circoscritta a un periodo limitato.
Senza lockdown peggiora sicuramente la crisi sanitaria ma viene tenuta maggiormente sotto controllo quella economica. Il terzo trimestre ha sostanzialmente tenuto ed è stato meglio delle aspettative perchè il "liberi tutti" ha consentito di tornare quasi a regime (non per tutti i settori ovviamente).
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In pratica si dice:laplaz ha scritto:https://www.ispionline.it/it/pubblicazi ... vire-28032
Qui lo studio completo dell'ISPI che trovo del tutto condivisibile.
1. Isoliamo le fasce a rischio, come principio. Poi dicono: no, anzi, non tutte le fasce a rischio, solo gli anziani, dividiamo solo per eta' e non per condizioni di salute (non si spiega perche').
2. Isolando le fasce a rischio puoi diminuire i posti letti occupati anche senza chiudere le attivita' economiche (e questo e' vero).
3. Poi precisano: ok, pero' quello che abbiamo detto e' tutta teoria, farlo in pratica e' difficilissimo (e allora...)
4. Pero' si puo' comunque fare con ognuno che sta a casa sua. Non si parla nemmeno di quanti di quella fascia di eta vivono da soli e quanti con gente di eta' diverse, per cui praticamente e un discorso solo teorico, visto che non si capisce cosa dovrebbero fare i familiari degli anziani per lasciarli soli, scappare di casa?
5. Precisano che questa soluzione ritarda solo il contagio, ma non lo elimina mica. Non si parla minimamente del fatto che gli anziani sono quelli che hanno bisogno di andare con continuita; in strutture ospedaliere e mediche per altri motivi. Non si parla affatto delle conseguenze pratiche e psicologiche della cosa.
6. Non si parla affatto nel meno del fatto che, con questa soluzione, magari le terapie intensive saranno piene ma senza la coda fuori, pero' saranno piene di giovani che muoiono e che sarebbero rimasti vivi con la soluzione precedente.
7. Si da' per scontato che la gente, senza restrizioni, continuerebbe a muovere l'economia come prima fregandosene del virus, cosa contraddetta da ogni ricerca economica sulla pandemia fin qui effettuata.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/1 ... p/5985690/
Preparativi per il vaccino.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
No, ci sono studi che mostrano come il lockdown incida ben poco sulla crisi economica (tranne magari di settori specifici), per esempio una ricerca qui in cechia dimostra che il lockdown ha inciso solo del 10% sul calo dei consumi, il virus del 90% (anche senza lockdown).laplaz ha scritto: Non necessariamente. La crisi economica si aggrava esponenzialmente con i lockdown totali. Ad oggi ancora non si sono viste (o meglio, si sono generate ma non sono ancora palesi all'opinione pubblica) le conseguenze economiche del primo lockdown sui crediti delle banche. Già questo ha determinato un buco di capitalizzazione per rispettare i parametri richiesti la BCE che dovrà per forza essere coperto sacrificando risorse enormi ancora nemmeno vagamente calcolabili. Sono conseguenze che verranno rese note la prossima primavera quando verranno chiusi i bilanci e tantissime banche si ritroveranno con dei ratios patrimoniali al di sotto del livello minimo. Ma probabilmente già a fine anno qualche banca rischierà di saltare se non intervengono con ingenti ricapitalizzazioni.
Senza lockdown peggiora sicuramente la crisi sanitaria ma viene tenuta maggiormente sotto controllo quella economica. Il terzo trimestre ha sostanzialmente tenuto ed è stato meglio delle aspettative perchè il "liberi tutti" ha consentito di tornare quasi a regime (non per tutti i settori ovviamente).
Il terzo trimestre ha tenuto non perche' c'era il 'liberi tutti', ma perche' non c'era il virus. Il calcolo su un trimestre che regge senza lockdown lo potresti fare se adesso Conte dicesse 'liberi tutti' e poi calcoli i dati del trimestre novembre-gennaio. Il terzo trimestre ha tenuto perche' e' stato fatto il lockdown nel secondo trimestre, altrimenti il terzo trimestre sarebbe andato a mignotte
Poi ovviamente concordo che una soluzione buona non esiste, c'e' solo la meno peggiore, e la meno peggiore e' una chiusura preventiva che evita lunghi lockdown totali, chiusura preventiva su base locale e non nazionale, favorendo tutto cio' che puo' essere messo in remoto senza incidere sull'economia (smartowrking ma anche scuola a distanza per i genitori che possono per le superiori, e sempre per l'universita'), unito a tracciamento dei contatti e considerando la chiusura di confini o limitazioni del genere su base regionale o nazionale. Proseguendo con la chiusura di solo alcune attivita' piu' pericolose di altre e limitando in questo modo gli aiuti economici necessari, cercando di trovarli non indebitandosi, ma con redisribuzione interna al paese con sacrifici delle classi piu' abbienti. In piu', imponendo sempre severe misure restrittive quando non impattano l'economia (ad esempio l'uso della mascherina). Piu' altri provvedimenti, come rafforzamento dei mezzi pubblici, scaglionamento di scuola e lavoro in diverse fasce orarie, orari per le compere da dedicare solo alle fasce piu' deboli per limitarne il congestionamento, potenziamento di tutti i servizi di consegna a domicilio, potenziamento della dispoibilita' ospedaliera e sua organizzazione, collaborazione su base europea per distribuire le risorse anche sanitarie ove via via necessario, eccellente comunicazione per evitare proteste della gente e trovare collaborazione e mille altre cose, certo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
A incrinare un po' l'attuale Ottimismo di Gios
https://www.corriere.it/cronache/20_ott ... aec5.shtml
Peccato la chiosa finale
Adesso la gente tende ad attribuirci la responsabilità di non esserci preparati a sufficienza. Non apprezzano i nostri sforzi. Eppure molti dei miei colleghi sono già in crisi per la fatica psicologica e fisica nel sostenere questi ritmi».
Tutto normale, l'importante è che Cr7 sia negativo e stasera inculi il La Spezia
F.F.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Tutto molto bello, letto così, pare la dichiarazione programmatica del Governo a metà 2019 .Nickognito ha scritto:
Poi ovviamente concordo che una soluzione buona non esiste, c'e' solo la meno peggiore, e la meno peggiore e' una chiusura preventiva che evita lunghi lockdown totali, chiusura preventiva su base locale e non nazionale, favorendo tutto cio' che puo' essere messo in remoto senza incidere sull'economia (smartowrking ma anche scuola a distanza per i genitori che possono per le superiori, e sempre per l'universita'), unito a tracciamento dei contatti e considerando la chiusura di confini o limitazioni del genere su base regionale o nazionale. Proseguendo con la chiusura di solo alcune attivita' piu' pericolose di altre e limitando in questo modo gli aiuti economici necessari, cercando di trovarli non indebitandosi, ma con redisribuzione interna al paese con sacrifici delle classi piu' abbienti. In piu', imponendo sempre severe misure restrittive quando non impattano l'economia (ad esempio l'uso della mascherina). Piu' altri provvedimenti, come rafforzamento dei mezzi pubblici, scaglionamento di scuola e lavoro in diverse fasce orarie, orari per le compere da dedicare solo alle fasce piu' deboli per limitarne il congestionamento, potenziamento di tutti i servizi di consegna a domicilio, potenziamento della dispoibilita' ospedaliera e sua organizzazione, collaborazione su base europea per distribuire le risorse anche sanitarie ove via via necessario, eccellente comunicazione per evitare proteste della gente e trovare collaborazione e mille altre cose, certo.
Poi al solito c'è l'applicazione pratica.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Mah, non ho letto questa ricerca ceca ma la trovo quantomeno curiosa. Che poi i consumi sono una parte minima del costo economico del lockdown.Nickognito ha scritto:No, ci sono studi che mostrano come il lockdown incida ben poco sulla crisi economica (tranne magari di settori specifici), per esempio una ricerca qui in cechia dimostra che il lockdown ha inciso solo del 10% sul calo dei consumi, il virus del 90% (anche senza lockdown).laplaz ha scritto: Non necessariamente. La crisi economica si aggrava esponenzialmente con i lockdown totali. Ad oggi ancora non si sono viste (o meglio, si sono generate ma non sono ancora palesi all'opinione pubblica) le conseguenze economiche del primo lockdown sui crediti delle banche. Già questo ha determinato un buco di capitalizzazione per rispettare i parametri richiesti la BCE che dovrà per forza essere coperto sacrificando risorse enormi ancora nemmeno vagamente calcolabili. Sono conseguenze che verranno rese note la prossima primavera quando verranno chiusi i bilanci e tantissime banche si ritroveranno con dei ratios patrimoniali al di sotto del livello minimo. Ma probabilmente già a fine anno qualche banca rischierà di saltare se non intervengono con ingenti ricapitalizzazioni.
Senza lockdown peggiora sicuramente la crisi sanitaria ma viene tenuta maggiormente sotto controllo quella economica. Il terzo trimestre ha sostanzialmente tenuto ed è stato meglio delle aspettative perchè il "liberi tutti" ha consentito di tornare quasi a regime (non per tutti i settori ovviamente).
Il terzo trimestre ha tenuto non perche' c'era il 'liberi tutti', ma perche' non c'era il virus.
In Italia ogni mese di lockdown costa circa 47 miliardi, ti ho postato in precedenza i dati con relativo studio (ma ce ne sono anche altri, il Censis ha fatto una valutazione ipotizzando lockdown anche a cavallod i Natale).
In Francia giusto ieri LeMaire ha stimato che il lockdown appena deciso porterà una riduzione del 15% della produzione (più circa 15B di costi per aiuti economici alla popolazione)
In Spagna il lockdown partito a inizio mese a Madrid costerà 750M a settimana e la distruzione di 18.000 posti di lavoro.
Anche la Merkel aveva snocciolato dei dati ma non me li ricordo, forse online si trovano.
Insomma pensare che il lockdown abbia solo lievi effetti è assolutamente insensato. Parliamo di sfacelo con conseguenze per anni a venire. Ma anche qui, parafrasando la Merkel, fino a quando non vedi le banche fallire si fa fatica a rendersene conto.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma dai su, stiamo qui a discutere se il lockdown crea problemi economici o no? E' la tragedia economica e sociale. Il resto è utopia e tesi strampalate.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
laplaz ha scritto:
In Italia ogni mese di lockdown costa circa 47 miliardi, ti ho postato in precedenza i dati con relativo studio (ma ce ne sono anche altri, il Censis ha fatto una valutazione ipotizzando lockdown anche a cavallod i Natale).
In Francia giusto ieri LeMaire ha stimato che il lockdown appena deciso porterà una riduzione del 15% della produzione (più circa 15B di costi per aiuti economici alla popolazione)
In Spagna il lockdown partito a inizio mese a Madrid costerà 750M a settimana e la distruzione di 18.000 posti di lavoro.
Anche la Merkel aveva snocciolato dei dati ma non me li ricordo, forse online si trovano.
Insomma pensare che il lockdown abbia solo lievi effetti è assolutamente insensato. Parliamo di sfacelo con conseguenze per anni a venire. Ma anche qui, parafrasando la Merkel, fino a quando non vedi le banche fallire si fa fatica a rendersene conto.
Non ho mai detto che il lockdown abbia solo lievi effetti, ho detto che nemmeno l'assenza di lockdown ha lievi effetti.
Tu hai fatto tre esempi di lockdwon tardivi, i peggiori a livello sia economico che sanitario. Sono comunque da fare, ma si tratta comunque di provvedimenti quando entrambi i buoi sono scappati, sono provvedimenti disastrosi comunque la si metta.
Tu devi prendere i lockdown fatti prima che arrivi il virus, ad esempio quello fatto a Marzo in Repubblica Ceca o Slovacchia, con danni molto meno gravi e comunque seguiti da un secondo trimestre di ripresa come in Italia.
In generale, quando il virus arriva in grande quantita' in un paese, i danni economici sono sempre ingenti, o quasi. Quando chiudi prima, no. Francia, Spagna e Italia non hanno fatto lockdown tempestivi. (o comunque chiusure parziali).
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
chiaky ha scritto:Ma dai su, stiamo qui a discutere se laa diffusione del virus crea problemi economici o no? E' la tragedia economica e sociale. Il resto è utopia e tesi strampalate.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Se lavori bene quando l virus non c'è (estate) al lockdown non ci arrivi proprio. E' chiaro che non è proponibile fare il ockdown ad agosto, quando il virus non c'è, ma ti devi preparare adeguatamente per l'autunno. Scuole chiuse, trasporti ben gestititi e tracciamenti e non c'è bisogno di alcun lockdown, o al massimo piccole cose locali.
Il lockdown è il fallimento totale dello Stato (e delle regioni) e lo Stato deve pagarla, a suo tempo. Siamo in buona compagnia, ma non è un gaudio.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Poi, ovviamente, per non far arrivare il virus non servono solo restrizioni, anche la tecnologia.
Per esempio i giapponesi stanno misurando adesso la contagiosita' degli stadi con anenometri, misuratori di anidride carbonica, tracciare tutti i flussi dei tifosi tutti col gps attivato e reso disponibile, analisi della velocita' dei droplet salivari.
Ogni tanto qualcuno che si ricorda che i dati si possono prendere con esperimenti scientifici e non statistici a posteriori
Per esempio i giapponesi stanno misurando adesso la contagiosita' degli stadi con anenometri, misuratori di anidride carbonica, tracciare tutti i flussi dei tifosi tutti col gps attivato e reso disponibile, analisi della velocita' dei droplet salivari.
Ogni tanto qualcuno che si ricorda che i dati si possono prendere con esperimenti scientifici e non statistici a posteriori
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
non serve una chiusura completa, ma serve qualche chiusura. Non solo delle scuole. Anche di attivita' economiche. Diverse su base locale, alcune su base regionale. A volte servono anche temporanei lockdown completi. Che si, sono proponibili prima che arrivi il virus oltre certi livelli durano meno e sono piu' efficaci.chiaky ha scritto:Se lavori bene quando l virus non c'è (estate) al lockdown non ci arrivi proprio. E' chiaro che non è proponibile fare il ockdown ad agosto, quando il virus non c'è, ma ti devi preparare adeguatamente per l'autunno. Scuole chiuse, trasporti ben gestititi e tracciamenti e non c'è bisogno di alcun lockdown, o al massimo piccole cose locali.
Il lockdown è il fallimento totale dello Stato (e delle regioni) e lo Stato deve pagarla, a suo tempo. Siamo in buona compagnia, ma non è un gaudio.
Il lockdown completo posteriore all'invasione del virus e' il fallimento totale dello stato, ma anche il liberi tutti posteriore allinvasione del virus e' un fallimento totale.
A quel punto puoi solo limitare i danni, che comunque saranno disastrosi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non esageriamo da una parte e neanche dall'altra, un intellettuale che fa un'affermazione del genere è certamente sincero nel dirlo, gli credo e lo considero un ignorante che non ha effettivamente imparato nulla e rimane per me un imbecille.chiaky ha scritto: Oltretutto non si impara nulla nel nostro sistema scolastico. Andatevi a leggere le intervista a molti dei maggiori intellettuali italiani e vi accorgerete che diversi affermano che a scuola non hanno imparato niente.
Condivido in toto.scooter ha scritto:I Cassano e i Balotelli escono quando i ragazzi a scuola ci vanno, per me state sottovalutando molto il problema dell'istruzione.
Chiaro che la situazione attuale non permette scelte che soddisfino tutti e io non sono in grado di capire quale sia la scelta giusta ne mi permetto di ipotizzare, in generale però invito a non sottostimare l'importanza della scuola non solo sotto l'aspetto dell'istruzione, ma sotto l'aspetto educativo e sociale.
Parlo fuori da concetti di pandemia eh, in senso generale.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Bisogna fare di tutto per lasciare aperte almeno le scuole primarie.
Già hanno perso tanti mesi di scuola in presenza con conseguenze gravissime sull'apprendimento.
E, ripeto, non sono i bimbi di 6-7 anni a congestionare i trasporti pubblici.
Già hanno perso tanti mesi di scuola in presenza con conseguenze gravissime sull'apprendimento.
E, ripeto, non sono i bimbi di 6-7 anni a congestionare i trasporti pubblici.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Il liberi tutti è stato foraggiato dallo Stato, attraverso comunicazione "il virus è ormai sotto controllo" e bonus vacanze £andate tutti a fare le vacanze e fatele in Italia", e dai virologi "la seconda ondata sarà nulla di paragonabile alla prima". A quel punto è logico che dopo mesi agli arresti domiciliari, le persone si siano godute l'estate. Altro errore del governo, aprire le discoteche. Errore fatale che ha dato l'avvio ai focolai in sardegna e non solo.Nickognito ha scritto:non serve una chiusura completa, ma serve qualche chiusura. Non solo delle scuole. Anche di attivita' economiche. Diverse su base locale, alcune su base regionale. A volte servono anche temporanei lockdown completi. Che si, sono proponibili prima che arrivi il virus oltre certi livelli durano meno e sono piu' efficaci.chiaky ha scritto:Se lavori bene quando l virus non c'è (estate) al lockdown non ci arrivi proprio. E' chiaro che non è proponibile fare il ockdown ad agosto, quando il virus non c'è, ma ti devi preparare adeguatamente per l'autunno. Scuole chiuse, trasporti ben gestititi e tracciamenti e non c'è bisogno di alcun lockdown, o al massimo piccole cose locali.
Il lockdown è il fallimento totale dello Stato (e delle regioni) e lo Stato deve pagarla, a suo tempo. Siamo in buona compagnia, ma non è un gaudio.
Il lockdown completo posteriore all'invasione del virus e' il fallimento totale dello stato, ma anche il liberi tutti posteriore allinvasione del virus e' un fallimento totale.
A quel punto puoi solo limitare i danni, che comunque saranno disastrosi.
Il resto l'ho detto prima. Le scuole, si, sono il male assoluto in questa situazione, e i trasporti. Non serve chiudere il ristorante, serve non riaprire le scuole e organizzare i trasporti, quando a settembre sei quasi senza casi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io no. Io stesso se mi chiedi cosa ho imparato alla scuola di musica ti dico "quasi nulla". Ho imparato a solfeggiare ma non a far musica e men che meno a cantare. Quello l'ho imparato con grandi insegnanti privati e da solo.Pitone ha scritto:Non esageriamo da una parte e neanche dall'altra, un intellettuale che fa un'affermazione del genere è certamente sincero nel dirlo, gli credo e lo considero un ignorante che non ha effettivamente imparato nulla e rimane per me un imbecille.chiaky ha scritto: Oltretutto non si impara nulla nel nostro sistema scolastico. Andatevi a leggere le intervista a molti dei maggiori intellettuali italiani e vi accorgerete che diversi affermano che a scuola non hanno imparato niente.
Condivido in toto.scooter ha scritto:I Cassano e i Balotelli escono quando i ragazzi a scuola ci vanno, per me state sottovalutando molto il problema dell'istruzione.
Chiaro che la situazione attuale non permette scelte che soddisfino tutti e io non sono in grado di capire quale sia la scelta giusta ne mi permetto di ipotizzare, in generale però invito a non sottostimare l'importanza della scuola non solo sotto l'aspetto dell'istruzione, ma sotto l'aspetto educativo e sociale.
Parlo fuori da concetti di pandemia eh, in senso generale.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Governo sceso di sette punti di gradimento in pochi giorni, 5 stelle e pd in picchiata, lega prima e Meloni in avanzamento.
Lega prima è incommentabile con tutto il nulla che sta facendo Salvini.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Allora chiudiamo le scuole, tanto non servono a un cazzo
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Crisanti (un simpaticone): " se mercoledi vedremo dati differenti, sarà LA FINE"
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Hanno chiuso tutto ciò che riguarda la cultura, in pratica. Non serve a un cazzo per il Governo.Pitone ha scritto:Allora chiudiamo le scuole, tanto non servono a un cazzo
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Comunque non è obbligatorio diplomarsi a 18 anni, eh, farlo a 19 o 20 è uguale. Così per dire.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
No parlavo fuori dal contesto pandemia, se l'intellettuale dice che non serve lasciamo libertà di apprendimentochiaky ha scritto:Hanno chiuso tutto ciò che riguarda la cultura, in pratica. Non serve a un cazzo per il Governo.Pitone ha scritto:Allora chiudiamo le scuole, tanto non servono a un cazzo
Nickognito ha scritto:Comunque non è obbligatorio diplomarsi a 18 anni, eh, farlo a 19 o 20 è uguale. Così per dire.
Si, no, forse non so tu non mi permetto di dirlo ma io non sono in grado di capire o prevedere l'impatto.
Non mi sento di dire che è la stessa cosa ne il contrario.
Mi sento però di quotare scooter sottolineando l'importanza che do alla scuola, solo questo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non lo so quale sia l'impatto, quel che so è che non necessariamente devi saltare un anno, puoi anche solo rimandarlo
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non credo che il concetto sia se la scuola sia importante o meno...è il fondamento, la base di ciò che siamo. E' che evidentemente è fatta male, con programmi inutili e vetusti e con lezioni poco interessanti, probabilmente.Pitone ha scritto:No parlavo fuori dal contesto pandemia, se l'intellettuale dice che non serve lasciamo libertà di apprendimentochiaky ha scritto:Hanno chiuso tutto ciò che riguarda la cultura, in pratica. Non serve a un cazzo per il Governo.Pitone ha scritto:Allora chiudiamo le scuole, tanto non servono a un cazzo
Nickognito ha scritto:Comunque non è obbligatorio diplomarsi a 18 anni, eh, farlo a 19 o 20 è uguale. Così per dire.
Si, no, forse non so tu non mi permetto di dirlo ma io non sono in grado di capire o prevedere l'impatto.
Non mi sento di dire che è la stessa cosa ne il contrario.
Mi sento però di quotare scooter sottolineando l'importanza che do alla scuola, solo questo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io penso che se la scuola adesso chiudesse e a fine virus si aumentassero gli stipendi dei nuovi insegnanti, ci guadagnerebbero sia la scuola che le casse dello stato.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ogni categoria colpita dalle restrizioni dice che nel proprio settore le chiusure sono ingiustificate.
Il problema è che la nostra economia al contrario delle altre sta alla canna del gas.
In Francia stanziano 15mld AL MESE per ristorare le categorie penalizzate, in Germania fino ad oltre il 75% del fatturato etc...al confronto quello che viene stanziato qui da noi sono noccioline.
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Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
siamo a ottobre, c'è chi lo dice da marzo...non é mai troppo tardi per capirlotennisfan82 ha scritto:Ogni categoria colpita dalle restrizioni dice che nel proprio settore le chiusure sono ingiustificate.
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In Francia stanziano 15mld AL MESE per ristorare le categorie penalizzate, in Germania fino ad oltre il 75% del fatturato etc...al confronto quello che viene stanziato qui da noi sono noccioline.
eh ma non ci stanno li soldiiii!!!1!!1
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
curiosità : di tutti quelli che nelle ultime pagine hanno individuato nella scuola il nuovo nemico da combattere, c'è qualcuno che ha figli?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Figli non so, insegnanti ci sono si )
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
IL punto non è diplomarsi con un anno o due di ritardo. Ma qualcuno ha mai studiato l'effetto della sospensione dell'apprendimento per uno due anni? Pensate veramente che stiamo parlando dell'equivalente di una bocciatura classica?
Avete avuto modo di osservare i passi indietro fatti questa primavera dai bambini di 5-6-7 anni?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Tu che vorresti per tuo figlio, se la decisione spettasse a te: un anno perso a scuola adesso o in terapia intensiva per covid tra 60 anni?
Pensa a tuo figlio tra 20 anni: cosa penserebbe di questa scelta che hai fatto per lui?
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