Coronavirus la sindrome mondiale

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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stefano61
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da stefano61 »

Nickognito ha scritto:
Scusa se mi son dilungato
No no, hai fatto benissimo, ora ho capito meglio :)
stefano61
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da stefano61 »

Fantasio ha scritto:
non vedo alternative a quella di affrontare il tabù più grande di tutti: quello del suffragio universale.
Anch' io la penso in questo modo, ma credo siamo in minoranza.
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alessandro
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

Paolo79 ha scritto:tema: data la crisi pandemica avvenuta nel 2020, lo studente elabori un parametro che consenta di valutare la gestione della pandemia fatta da ciascun stato. il riferimento deve essere solo l'aspetto sanitario. quello economico, per quanto importante, non deve essere considerato in questa analisi.

svolgimento:
Paolo79 ha scritto:
la cartina di tornasole per vedere se un paese ha fatto "bene" o "male" rispetto agli altri, dal punto di vista della pandemia è partire da un confronto con se stesso, ma a livello complessivo. cioe:
- numero morti TOTALI nel 2020 (diciamo 730 mila circa, vedremo i dati definitivi).
- media di morti degli ultimi 5 anni
- % di incremento

a spanne noi saremo intorno +10%

a quel punto hai un indice che ti permette di "confrontarti" con chi vuoi. con la Francia, con la Svezia, col Madagascar, o con la Polinesia.
è un sistema imperfetto perché non tiene conto di alcune variabili, ma per me é accettabile.
#44#
Per me non è accettabile.

Come dire, il mare cresce in tutto il mondo di 3 metri.
Chi ha più morti in percentuale ha gestito meglio la pandemia.
l’Afghanistan e il Tibet hanno zero morti.
Alle Maldive muoiono tutti. (Non proprio, ma molte isole sono a meno di 3 metri sopra il livello del mare).

Che cazzo di confronto è?

O ancora, la Sardegna ha gestito allora la pandemia molto meglio del Veneto o del Trentino. Lo stesso la Calabria.

Ha senso prendere un dato così grossolano per fare classifiche?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da sacco »

stefano61 ha scritto:
Fantasio ha scritto:
non vedo alternative a quella di affrontare il tabù più grande di tutti: quello del suffragio universale.
Anch' io la penso in questo modo, ma credo siamo in minoranza.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Johnny Rex »

Non siete in minoranza, almeno qui dentro, e lo sapete :)

Discorso di Nickognito complesso e in molte cose tristemente vero.
Per dirla con Pasolini "Credo nel Progresso, meno nello sviluppo" ,certo ragionare come tutto sia immutabile non giova.
Altro problema è che nell'era della comunicazione quest'ultima è spesso e volentieri fatta male.
Lo abbiamo visto nei provvedimenti governativi
Lo si è visto adesso nel caso delle positività dei giocatori in Australia

Tornando al tema vaccinazioni

Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Umbria e Valle d’Aosta sono le uniche regioni che non avranno tagli nella distribuzione dei vaccini Pfizer-BioNTech. È quanto emerge dalla ripartizione delle dosi (considerate orami su 6 ogni fiala e non più 5) resa nota dall’ufficio del Commissario straordinario Domenico Arcuri. L’Emilia Romagna, Lombardia e Veneto con circa 25mila dosi sono le regioni più penalizzate, poi il Lazio con 12 mila la Puglia con 11.700.

I tagli alle regioni più colpite. Perchè Nasty possa più liberamente a breve muoversi per Foligno :)

F.F.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

stefano61 ha scritto:
Fantasio ha scritto:
non vedo alternative a quella di affrontare il tabù più grande di tutti: quello del suffragio universale.
Anch' io la penso in questo modo, ma credo siamo in minoranza.
Non si può. Chi decide chi deve votare? E è un attimo passare da pochi che votano a pochi che comandano alla dittatura.

È vero che uno come berlusconi ha convinto masse poveracci a votare per uno che voleva diminuire le aliquote per i ricchi (e quindi aumentare le tasse ai poveri (a loro) o dare meno prestazioni statali )
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da stefano61 »

Intanto il CTS pare si sia espresso a favore della riapertura delle scuole in un modo che mi lascia un po' sconcertato:

Il Comitato tecnico scientifico, che da sempre esprime una posizione favorevole alla riapertura della scuola, ribadisce "ulteriormente e con convinzione" l'importanza del ritorno in classe per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado "come condizione imprescindibile e non più procrastinabile per il grave impatto che ì'assenza di esso ha sull'apprendimento e la strutturazione psicologica e di personalità degli studenti che, in questa particolare fascia d'età, possono essere fortemente penalizzati dall'isolamento domiciliare".

https://www.repubblica.it/cronaca/2021/ ... 1-P4-S1-T1

Ma il Comitato non dovrebbe esprimesi solo sugli aspetti strettamente medici e legati all' impatto che i vari comportamenti hanno sulla diffusione dell' epidemia? Che c' entra - anche se l' osservazione è corretta - "l' apprendimento e la strutturazione psicologica e di personalità degli studenti"?

In base allo stesso principio, anche rimanere disoccupati o subire gravi perdite economiche ha "grave impatto" sulle persone. Eppure vengono caldeggiate chiusure e restrizioni varie che hanno esattamente questa conseguenza.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

stefano61 ha scritto:Intanto il CTS pare si sia espresso a favore della riapertura delle scuole in un modo che mi lascia un po' sconcertato:

Il Comitato tecnico scientifico, che da sempre esprime una posizione favorevole alla riapertura della scuola, ribadisce "ulteriormente e con convinzione" l'importanza del ritorno in classe per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado "come condizione imprescindibile e non più procrastinabile per il grave impatto che ì'assenza di esso ha sull'apprendimento e la strutturazione psicologica e di personalità degli studenti che, in questa particolare fascia d'età, possono essere fortemente penalizzati dall'isolamento domiciliare".

https://www.repubblica.it/cronaca/2021/ ... 1-P4-S1-T1

Ma il Comitato non dovrebbe esprimesi solo sugli aspetti strettamente medici e legati all' impatto che i vari comportamenti hanno sulla diffusione dell' epidemia? Che c' entra - anche se l' osservazione è corretta - "l' apprendimento e la strutturazione psicologica e di personalità degli studenti"?

In base allo stesso principio, anche rimanere disoccupati o subire gravi perdite economiche ha "grave impatto" sulle persone. Eppure vengono caldeggiate chiusure e restrizioni varie che hanno esattamente questa conseguenza.
Anche l’aspetto psicologico direi faccia parte del giudizio complessivo medico. Quello sull’apprendimento un po’ stiracchiato ma l’aspetto psicologico e quello sociale che è una sua causa, mi sembra corretto.

Anche poter andare ogni giorno a cena a casa di un amico o parente differente non migliora la situazione epidemiologica ma l’hanno ritenuta necessaria (anche in zona rossa).

Diciamo che la scuola non è fonte di contagio e almeno nei piccoli centri non c’è il problema di metropolitane o mezzi affollati.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Fantasio »

alessandro ha scritto:È vero che uno come berlusconi ha convinto masse poveracci a votare per uno che voleva diminuire le aliquote per i ricchi (e quindi aumentare le tasse ai poveri (a loro) o dare meno prestazioni statali )
Appunto. E' che quando si è affermato il principio del suffragio universale, si viveva in una società infinitamente meno complessa. Anche persone di scarsa cultura e intelligenza erano in grado di rendersi conto di quali fossero i problemi importanti, quali le possibili cause, quali le possibili soluzioni. E per questi ed altri motivi era molto difficile che potessero venire elette persone che di tutto ciò non avessero una comprensione particolarmente buona (salvo poi fare comunque i propri interessi, ma non certo peggio di come avvenga oggi).
Purtroppo al momento l'evoluzione umana non ce la fa a stare dietro all'evoluzione della società. Non potendo accelerare la prima, bisognerebbe selezionare, lasciando diritto di voto attivo e passivo (soprattutto passivo) solo a coloro che riescono a stare al passo.
Ovviamente, molti sarebbero pure d'accordo sulla cosa, ma sempre in disaccordo sul come.
"Come possono essere i supertornei della fantasia di nickognito più concreti della realtà?"
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da sacco »

Il fatto è che per qualsiasi cosa che viene ritenuta importante ed ha effetto sulle altre persone viene richiesta una competenza adeguata tramite superamento di test ed esami. Quale sarebbe il problema di certificare la competenza a votare con uno o più esami? Sul contenuto si può discutere, ma io penso che qualsiasi test faccia un minimo di selezione e migliori la classe votante.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da stefano61 »

alessandro ha scritto:
Chi decide chi deve votare? E è un attimo passare da pochi che votano a pochi che comandano alla dittatura.
Perchè pochi? Se c' è una soglia di conoscenze che occorre superare per partecipare al voto (o per avere un voto che vale 1 e non 1/2 o 1/4), è suffciente superare la soglia. Quanti siano a votare (o a contare in massimo grado) dipende da quanti superano la selezione.

Il problema non è tanto chi decide, ma in che modo debba essere operata la scrematura dei votanti o l' assegnazione di pesi differenti a ciascun voto.

Senza addentrarsi qui nelle varie tipologie di risposte che si possono tentar di dare a questa domanda, e a quali problemi vanno incontro, conviene porsi preliminarmente questo interrogativo:

Sulla base di ciò che sappiamo dei comportamenti politici, incluso ciò che sappiamo sull' acquisizione di posizioni monopolistiche, corruzione, abusi di potere, quale delle due tra democrazia ed epistocrazia è più probabile che produca i migliori risultati? (Jason Brennan, Against Democracy pag. 207, traduzione mia).

La superiorità della democrazia è ben lungi dall' essere a priori evidente. Ragion per cui si dovrebbe guardare a quale due alternative darebbe in pratica i migliori risultati decisionali:

siccome non ci sono fondamenti procedurali per preferire la democrazia all' epistocrazia, e siccome la democrazia appare violare il principio di competenza, se l' epistocrazia (tra pregi e difetti) funziona meglio della democrazia - cioè produce un maggior numero sostanziale di buoni risultati - scegliamo l' epistocrazia. (pag.207).

Perchè impiccarsi alla democrazia e non scegliere piuttosto il male minore, che consiste nella rinuncia (o alla limitazione) del suffragio universale?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da stefano61 »

alessandro ha scritto:
la scuola non è fonte di contagio e almeno nei piccoli centri non c’è il problema di metropolitane o mezzi affollati.
Vorrei capire in base a quale principio la scuola non è fonte di contagio, ma - per prendere un esempio a me familiare - una sala cinematografica con un tetto al numero delle presenze, invece, lo è :)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da laplaz »

stefano61 ha scritto:
alessandro ha scritto:
la scuola non è fonte di contagio e almeno nei piccoli centri non c’è il problema di metropolitane o mezzi affollati.
Vorrei capire in base a quale principio la scuola non è fonte di contagio, ma - per prendere un esempio a me familiare - una sala cinematografica con un tetto al numero delle presenze, invece, lo è :)
E allora giocare a tennis a 20m di distanza è fonte di contagio? :)
Si fa un po' di tutto un fascio altrimenti fare distinzioni dettagliate non se ne esce più.

A scuola quest'anno i bambini si sono ammalati molto ma molto meno degli anni scorsi. Pochi contatti, mascherine sempre, areazione obbligatoria nelle aule; praticamente nessuno si è beccato raffreddore o mal di gola, pochissima influenza. Mai vista una cosa del genere in tanti anni.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da stefano61 »

laplaz ha scritto:
Si fa un po' di tutto un fascio altrimenti fare distinzioni dettagliate non se ne esce più.
Ma che significa? Perchè, allora, la scuola - luogo affollato per definizione - non finisce nel fascio? :)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

stefano61 ha scritto:Intanto il CTS pare si sia espresso a favore della riapertura delle scuole in un modo che mi lascia un po' sconcertato:

Il Comitato tecnico scientifico, che da sempre esprime una posizione favorevole alla riapertura della scuola, ribadisce "ulteriormente e con convinzione" l'importanza del ritorno in classe per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado "come condizione imprescindibile e non più procrastinabile per il grave impatto che ì'assenza di esso ha sull'apprendimento e la strutturazione psicologica e di personalità degli studenti che, in questa particolare fascia d'età, possono essere fortemente penalizzati dall'isolamento domiciliare".

https://www.repubblica.it/cronaca/2021/ ... 1-P4-S1-T1

Ma il Comitato non dovrebbe esprimesi solo sugli aspetti strettamente medici e legati all' impatto che i vari comportamenti hanno sulla diffusione dell' epidemia? Che c' entra - anche se l' osservazione è corretta - "l' apprendimento e la strutturazione psicologica e di personalità degli studenti"?

In base allo stesso principio, anche rimanere disoccupati o subire gravi perdite economiche ha "grave impatto" sulle persone. Eppure vengono caldeggiate chiusure e restrizioni varie che hanno esattamente questa conseguenza.
hai detto tutto tu. Se mai ci fosse stato un dubbio, la loro motivazione ce lo toglie. Non e' scientifica.

Il grave impatto poi di saltare un anno di scuola quale e': non e' che nessuno salta mai anni di scuola. Quale e' stato il loro grave impatto? Gli studi al riguardo mostrano semmai il contrario.

La scuola e', evidentemente, fonte di contagio.

Sul suffragio universale, appunto, perche' pochi? Mica sono pochi quelli che hanno la patente di guida, sono la maggioranza.

Detto questo, non e' l'unica opzione, anche avere una costituzione al passo coi tempi e una regolamentazione dei social, per dire, aiuterebbero.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Burano »

Il grave impatto poi di saltare un anno di scuola quale e': non e' che nessuno salta mai anni di scuola. Quale e' stato il loro grave impatto? Gli studi al riguardo mostrano semmai il contrario.
Gli studi. A posto. Uno studio rivela...
I racconti che sento da amici e conoscenti con figli alle superiori sono pessimi e allarmanti.
Ma magari si sbagliano.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

Burano ha scritto: I racconti che sento da amici e conoscenti con figli alle superiori sono pessimi e allarmanti.
Ma magari si sbagliano.
'mio cugino dice' allora va bene.

Che poi invece il bambino che ha il padre con il ristorante che fallisce sta benissimo, immagino....
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Burano »

Che c'entra il ristorante.
Che a livello sia didattico che psicologico la dad che va avanti praticamente da marzo 2020 sia una pessima cosa per gli studenti è un fatto.
Parlo di studenti normali, magari dei licei.
Immagino negli istituti professionali che già di per sé sono il Bronx...
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

Nelle scuole in pratica non ci sono stati focolai.
È praticamente impossibile il contagio.
Hanno la mascherina per tutto il tempo, a ogni ora cambiano l’aria in classe (prima del grande freddo avevano sempre le finestre aperte) porte spalancate, banchi distanziati.

Se il contagio fosse in classe avremmo intere classi contagiate mentre non succede. (Stessa cosa in un cinema con poca gente, mascherine sempre indossate, areazione importante etc)
Se in aereo hai la probabilità di contagiarti pari a un fulmine (e comunque la mascherina per mangiare e bere la togli) in una scuola sei a zero. Io vedo all’uscita tengono tutti la mascherina.

I contagi si fanno nei viaggi verso la scuola o se si ritrovano tra ragazzi senza controlli esterni.

Ma anche per cinema e teatro, il problema è la convivialità pre e post spettacolo. (Chiacchiere aperitivi etc)

Per lo sport abbiamo visto che fino a qualche tempo fa facevano distinzione tra sport di contatto e sport distanziati, adesso tutti gli sport indoor sono vietati (salvo trucchetti tipo tessere agonistiche).
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

Per il suffragio universale, di solito con le votazioni divise per livello di istruzione, più alzi l’asticella più la destra è penalizzata, soprattutto lega e FI.

Ma immaginiamo una nazione con un 50% di aventi diritto dopo esami accurati. Di questi il 30% vota Sinista e un 20% destra.
Ma nel 50% non avente diritto magari hai un 40% destra e un 10% sinistra (numeri a casaccio)

Avremmo al governo la sinistra che fa tutte cose di sinistra da economia a immigrazione a matrimoni gay etc.
ma una opinione pubblica al 70% di destra.
Prevedo i forconi. Altro che trump.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

In realtà non è così
Lega pd e fi hanno percentuali simili sia tra i non diplomati, i diplomati e i laureati.
Fratelli d’Italia e m5s calano all’aumentare dell’istruzione

+Europa aumenta all’aumentare dell’istruzione.
Sarebbe il 3^ partito dopo lega e pd superando i 5s se votassero solo i laureati.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Gios »

La scuola è fondamentale.

Questo anno drammatico e sanguinoso di DAD ci porterà ad avere la prima generazione mondiale di rincoglioniti della storia. Un fatto senza precedenti.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto: Se in aereo hai la probabilità di contagiarti pari a un fulmine (e comunque la mascherina per mangiare e bere la togli) in una scuola sei a zero. ).
In aereo è per via del sistema unico di areazione. C'è anche a scuola?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Gios »

Che poi uno potrebbe anche pensare che i loro genitori nonni bisnonni andando a scuola tra fascisti democristiani Berlusconi a quel punto metti mai va pure meglio proviamo senza tanto peggio di così.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto: Se in aereo hai la probabilità di contagiarti pari a un fulmine (e comunque la mascherina per mangiare e bere la togli) in una scuola sei a zero. ).
In aereo è per via del sistema unico di areazione. C'è anche a scuola?
Hanno sempre la mascherina e aprono le finestre ogni 50 minuti, fino a poco tempo fa, tenevano sempre le finestre aperte.

https://www.corriere.it/economia/opinio ... a969.shtml
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da laplaz »

stefano61 ha scritto:
laplaz ha scritto:
Si fa un po' di tutto un fascio altrimenti fare distinzioni dettagliate non se ne esce più.
Ma che significa? Perchè, allora, la scuola - luogo affollato per definizione - non finisce nel fascio? :)
Ma forse ti è sfuggito che dalla seconda media in avanti non si va a scuola da mesi 8)
Elementari sono state salvate perchè troppo importanti per mantenere l'equilibrio sociale. Non so se hai figli ma un eventuale nuovo lockdown della scuola primaria avrebbe devastato milioni di famiglie.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:
Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto: Se in aereo hai la probabilità di contagiarti pari a un fulmine (e comunque la mascherina per mangiare e bere la togli) in una scuola sei a zero. ).
In aereo è per via del sistema unico di areazione. C'è anche a scuola?
Hanno sempre la mascherina e aprono le finestre ogni 50 minuti, fino a poco tempo fa, tenevano sempre le finestre aperte.

https://www.corriere.it/economia/opinio ... a969.shtml
Comunque non c'entra nulla con l'aereo. Che poi sono anche favorevole a fare in presenza la scuola primaria, eh, non per non distruggere la vita dei bambini, ma perche' e' dura per le famiglie e perche' comunque sotto una certa eta' si e' meno contagiosi.

Quello che non sopporto e' che e' un continuo dire che a scuola non ci si contagia sulla base del nulla, ricerche di parte che vogliono decidere prima quale sia il risultato sperato che si deve dimostrare.

Un ufficio in media, e' meno pericoloso di una scuola. Le finestre ci sono anche li', le mascherine pure, e magari in una stanza si sta in tre e non in venti.
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Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto:
Nickognito ha scritto: In aereo è per via del sistema unico di areazione. C'è anche a scuola?
Hanno sempre la mascherina e aprono le finestre ogni 50 minuti, fino a poco tempo fa, tenevano sempre le finestre aperte.

https://www.corriere.it/economia/opinio ... a969.shtml
Comunque non c'entra nulla con l'aereo. Che poi sono anche favorevole a fare in presenza la scuola primaria, eh, non per non distruggere la vita dei bambini, ma perche' e' dura per le famiglie e perche' comunque sotto una certa eta' si e' meno contagiosi.

Quello che non sopporto e' che e' un continuo dire che a scuola non ci si contagia sulla base del nulla, ricerche di parte che vogliono decidere prima quale sia il risultato sperato che si deve dimostrare.

Un ufficio in media, e' meno pericoloso di una scuola. Le finestre ci sono anche li', le mascherine pure, e magari in una stanza si sta in tre e non in venti.
Di fatti gli uffici sono aperti.
E comunque in Lombardia sono mesi che vanno a scuola solo alle elementari.

Pure io ero contrario all’apertura delle superiori ma si è visto che non ci sono focolai nelle classi.
Il pericolo maggiore è rappresentato comunque da un professore positivo che fa lezione a voce molto alta.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto: Di fatti gli uffici sono aperti.
E comunque in Lombardia sono mesi che vanno a scuola solo alle elementari.

Pure io ero contrario all’apertura delle superiori ma si è visto che non ci sono focolai nelle classi.
Il pericolo maggiore è rappresentato comunque da un professore positivo che fa lezione a voce molto alta.
E grazie, deve parlare il professore, e' normale che sia lui il piu' contagioso.
Sono mesi che si va a scuola solo alle elementari ed e' giusto cosi'. Altrimenti ci sarebbero stati piu' morti.
Se gli uffici sono tutti aperti, non so che dire, mi sembra una cazzata. Ove possibile, si dovrebbe lavorare da casa, per me.

Poi per te non ci sono focolai nella classi, per l'Istituto Superiore della Sanita' ce ne sono stati oltre 3000, e il 2% dei contagi e' avvenuto a scuola. E' avvenuto di fatto, eh, quindi quanto sarebbe maggiore il contagio con tutte le scuole sempre aperte?
Contando poi che i ragazzi contagiano piu' persone (non vivono da soli), con la scuola sempre aperta avremmo avuto boh, sicuramente ben oltre il 5% in piu' dei malati, direi.
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Il pericolo sono i trasporti.
E in ogni caso le orde di teenagers che stanno in giro assembrati senza mascherina a pomeriggi interi, scuola o non scuola.
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Messaggio da alessandro »

Covid. Rapporto Iss: “Nelle scuole solo il 2% dei focolai attivi”
Facendo conto che gli studenti italiani sono più di 8 milioni, 11-12% della popolazione più qualche centinaio di migliaia di persone tra docenti e personale scolastico direi 2% molto basso.

È bassissimo tra asilo e elementari, probabilmente perché non vengono a scuola in metro o mezzi pubblici ma accompagnati dai genitori e non si ritrovano all’uscita.

A livello psicologico e di crescita, tenere dei ragazzini un anno senza mai vedere un amico o interagire con coetanei è pesante.

Direi che è da contare nella scelta.
Così come permettere di andare a casa di amici ogni giorno (non credo si utilizzino mascherine a casa di amici magari per una cena o un aperitivo, aumenta i contagi ma è stato ritenuto necessario.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Johnny Rex »

alessandro ha scritto:
A livello psicologico e di crescita, tenere dei ragazzini un anno senza mai vedere un amico o interagire con coetanei è pesante.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da klaus »

Johnny Rex ha scritto:
alessandro ha scritto:
A livello psicologico e di crescita, tenere dei ragazzini un anno senza mai vedere un amico o interagire con coetanei è pesante.
si ma non è successo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:Covid. Rapporto Iss: “Nelle scuole solo il 2% dei focolai attivi”
Facendo conto che gli studenti italiani sono più di 8 milioni, 11-12% della popolazione più qualche centinaio di migliaia di persone tra docenti e personale scolastico direi 2% molto basso..
Si, ma tu mi hai detto che le scuole sono state quasi sempre chiuse. Cio' nonostante 2% (non 0.02%, eh). Conta che sono stime al ribasso (per ovvi motivi, i bambini fanno meno test in media, essendo piu' asintomatici) e conta che i bambini in media contageranno il doppio almeno delle persone a casa (non vivono soli e quasi mai in due). Con scuole aperte l'incidenza totale sui contagi sarebbe per me ben oltre il 5 e si chiudono attivita' che incidono ben sotto lo 0.1, eh :)

E 'un concetto molto strano di 'molto basso'.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

Johnny Rex ha scritto:
alessandro ha scritto:
A livello psicologico e di crescita, tenere dei ragazzini un anno senza mai vedere un amico o interagire con coetanei è pesante.
Infatti, ma non essere sempre con la scuola piena di gente non significa non vedere mai un amico o non intergaire con coetanei.

A me sembra del tutto normale che oggi, un bambino, debba evitare gruppo di bambini, non evitare qualunque contatto
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto:Covid. Rapporto Iss: “Nelle scuole solo il 2% dei focolai attivi”
Facendo conto che gli studenti italiani sono più di 8 milioni, 11-12% della popolazione più qualche centinaio di migliaia di persone tra docenti e personale scolastico direi 2% molto basso..
Si, ma tu mi hai detto che le scuole sono state quasi sempre chiuse. Cio' nonostante 2% (non 0.02%, eh). Conta che sono stime al ribasso (per ovvi motivi, i bambini fanno meno test in media, essendo piu' asintomatici) e conta che i bambini in media contageranno il doppio almeno delle persone a casa (non vivono soli e quasi mai in due). Con scuole aperte l'incidenza totale sui contagi sarebbe per me ben oltre il 5 e si chiudono attivita' che incidono ben sotto lo 0.1, eh :)

E 'un concetto molto strano di 'molto basso'.
Il 2% dei focolai attivi su una popolazione che è il 12% dei residenti in Italia.
E fare incontrare i ragazzi fuori dal controllo scolastico è più rischioso.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

klaus ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:
alessandro ha scritto:
A livello psicologico e di crescita, tenere dei ragazzini un anno senza mai vedere un amico o interagire con coetanei è pesante.
si ma non è successo.
La scuola in Lombardia ha chiuso a febbraio e riaperto a metà settembre, il 26 ottobre hanno richiuso, foreste una settimana a novembre non ricordo e poi chiusi fino a ora che siamo quasi di nuovo a febbraio.

E in questo periodo era spesso proprio vietato uscire o incontrarsi con amici oltre a tutte le attività sportive chiuse.

Niente compleanni feste uscite in compagnia etc.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:
Il 2% dei focolai attivi su una popolazione che è il 12% dei residenti in Italia.
Mica ci passano 24 ore, a scuola.

Insomma il 50% della popolazione va al cinema e i focolai al cinema credo siano stati zero.

E che sarebbero ben pochi, in condizioni di sicurezza, anche fossero aperti. Eppure sono chiusi.

Il 2% e' ovviamente un dato alto.

Ma abbiamo questo dato solo perche' le scuole superiori sono state spesso chiuse, teniamoci pure questo 2%, ma sarebbe molto di piu' aprendo tutto. Come e' stato di piu' nei paesi che hanno aperto, per lo piu'.

A me sembra che il problema principale, per i ragazzi, e' che quelli esperti della loro psicologia continuano a sostenere che l'alternativa a stare insieme in 30 persone stia stare tutto il giorno da soli.

E' un anno che c'e' la pandemia e ancora non si capisce come la soluzione sia: meno contatti, e piu' sicuri. Non sia contatti come prima. Non sia zero contatti. Non sia pochi contatti quindi me ne frego della sicurezza. Esiste, per tutte le eta', un modo di salvaguardare la salute e la socialita'. Bisogna pero' organizzarsi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

No.
Al cinema ci cs il 50% della popolazione ma il 40% ci va 1 o 2 volte l’anno. Il 50% mai e il 10% circa 6-7 volte l’anno.
I ragazzi dai 3 ai 18 anni ci vanno tutti i giorni dalle 5 alle 9 ore giornaliere. Al cinema se tutti hanno la mascherina sempre e c’è una buona areazione è sicuro. Ma se vanno al cinema in gruppo di amici e si ritrovano fuori a ridere e scherzare...
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da chiaky »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto:
Il 2% dei focolai attivi su una popolazione che è il 12% dei residenti in Italia.
Mica ci passano 24 ore, a scuola.

Insomma il 50% della popolazione va al cinema e i focolai al cinema credo siano stati zero.

E che sarebbero ben pochi, in condizioni di sicurezza, anche fossero aperti. Eppure sono chiusi.

Il 2% e' ovviamente un dato alto.

Ma abbiamo questo dato solo perche' le scuole superiori sono state spesso chiuse, teniamoci pure questo 2%, ma sarebbe molto di piu' aprendo tutto. Come e' stato di piu' nei paesi che hanno aperto, per lo piu'.

A me sembra che il problema principale, per i ragazzi, e' che quelli esperti della loro psicologia continuano a sostenere che l'alternativa a stare insieme in 30 persone stia stare tutto il giorno da soli.

E' un anno che c'e' la pandemia e ancora non si capisce come la soluzione sia: meno contatti, e piu' sicuri. Non sia contatti come prima. Non sia zero contatti. Non sia pochi contatti quindi me ne frego della sicurezza. Esiste, per tutte le eta', un modo di salvaguardare la salute e la socialita'. Bisogna pero' organizzarsi.
Ma come, hai rivalutato i cinema?

Ma se quello del cinema davanti a te, a marzo, era un criminale da fucilare in piazza? :D
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