Concordo in pieno Nick. E' una sciagura collettiva, ma a livello individuale mi sforzo di pensare che bisogna trarre il meglio da ogni situazione che ci capita, se si ha la fortuna di restare sani. Io pur con una bimba neonata ho letto molti più libri nel 2020 che negli anni passati, riflettuto, paradossalmente come Nickognito passato un sacco di tempo all'aperto quest'autunno-inverno, dormito più che nel passato. Mi mancano un sacco di cose, sono mesi che non gioco a tennis, viaggiavo volentieri per lavoro 4-5 giorni il mese in genere in bei posti, ma insomma me ne faccio una ragione.Nickognito ha scritto:Siamo in una pandemia globale, ci mancherebbe non avere controindicazioni.
Credi che io abbia voluto passare, dopo appena dieci mesi di convivenza, un anno o due appiccicati uno all'altro in due stanze giorno e notte? No, lo ritengo poco sano, per una coppia.
Ma ogni tanto a sentire la gente sembra che stiamo tutti in trincea. E ognuno ha 'i suoi gusti'.
Poi sembra spesso che il modo migliore per 'non sottovalutare il problema', sia vederne il lato negativo e basta. Se uno vede il lato positivo 'per te e' diverso' allora.
Poi prima del covid, su facebook il sabato sera e' sempre un'esplosione di meme 'voglio stare a casa, ma devo uscire, sabato sera ideale sul divano'. Pieno di gente che torna a casa la sera stravolta, angosciati da traffico e commissioni frenetiche. E' comunque meglio di adesso? Ok, ma per adesso sono 10 mesi.
Io non e' che ho gusti diverse. Andavo in palestra e piscina e ora cammino nel parco. Non facevo videogiochi e adesso li faccio, non guardavo serie tv e le guardo, non suonavo e ho comprato un piano, di certo non facevo aperitivi online e non amavo telefonate e adesso faccio tutto piu' spesso. E mi sento di sprecare questa occasione anche io, eh, e' una grande occasione, uno puo' scrivere un libro, imparare una lingua, imparare a meditare, che so pilates, javascript, boh. Il tempo aumenta, anche per chi continua a lavorare. Il tempo e' preziosissimo.
Poi chi vive da solo deve stare attento a incontrare qualcuno, ma lo si puo' fare, con le precauzioni, non manca cosi' del tutto il contatto umano.
E' per me una grande opportunita' per cambiare in meglio la nostra vita futura, stiamo sprecando tempo a lamentarci, per me.
Poi ovviamente ci sono molte persone danneggiate in modo grave, tante situazioni limite, ci mancherebbe, questa malattia e' un disastro. Ma stiamo perdendo tempo ed opportunita', non torneranno probabilmente. Una semplice opportunita' e' poi imparare ad essere felici, basterebbe quella.
Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma più che altro uno si lamenta che vorrebbe stare sul divano il sabato sera per una volta, magari, non per due anni essendoci costretti. Poi io sto sul divano anche in tempi normali, spesso, perchè se non lavoro sono molto pigro e, nel complesso, pur essendo un giocherellone sono anche piuttosto a mio agio da solo. Diciamo che mi piace stare romagnolosamente in "baracca" tra amici, ma anche starmene tranquillo a casa per lunghi periodi. Però un conto è se lo scegli tu di stare per i cavoli tuoi, un altro è se sei costretto, e non per un mese ma per un anno per ora, e sicuramente per un altro anno ancora come minimo.
Come dice mia mamma, quando le rinfaccio che tanto usciva poco anche quando non c'era la pandemia "un conto è se lo decido io di stare a casa, un altro è se mi costringono".
Come dice mia mamma, quando le rinfaccio che tanto usciva poco anche quando non c'era la pandemia "un conto è se lo decido io di stare a casa, un altro è se mi costringono".
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
potrebbero fare ingressi divisi per attività commerciale e sesso. il sabato centri commerciali aperti per le femmine e la domenica i bar aperti per i maschipaoolino ha scritto:Bè, in realtà sta in casa ma non può né giocare alla playstation né leggersi il libro, perché la moglie anche è lì in casa con lui e scassa le palle!Nickognito ha scritto: Oggi c'e' chi si lamenta perche' non puo' piu' passare tutte le domeniche pomeriggio al centro commerciale costretto dalla moglie e invece deve stare sul divano alla playstation o a leggersi un bel libro.
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
- paoolino
- Massimo Carbone
- Messaggi: 16959
- Iscritto il: gio set 12, 2002 2:00 am
- Località: Sleepin' in Wonderland
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Sabato comunque sono andato a pranzo in ristorante con mia moglie e mia figlia di 3 anni in saletta riservata.
Nello stesso ristorante si è presentato un gruppo familiare (da nonni a nipoti) di 13 persone.
Ecco, io di solito non giudico, ma questa famiglia un po' se l'è andata a cercare.
Nello stesso ristorante si è presentato un gruppo familiare (da nonni a nipoti) di 13 persone.
Ecco, io di solito non giudico, ma questa famiglia un po' se l'è andata a cercare.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
(paoolino parafrasando Sciascia)
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148644
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
E' propria questa, per me, la mentalita' da cambiare. E' pure illusoria. La maggioranza di noi e' 'costretta' ad alzarsi la mattina presto, andare al lavoro, starci una decina di ore, tornare. Tanto per cominciare. Certo, possiamo anche scegliere di fare i barboni, invece.chiaky ha scritto:Però un conto è se lo scegli tu di stare per i cavoli tuoi, un altro è se sei costretto.
Che dovremmo dire: 'eh, un conto e se vado in ufficio perche' lo scelgo io, un altro e' se devo'.
Siamo pieni di costrizioni, ci da' solo noia avere costrizioni nuove, quelle vecchie vanno bene.
Siamo costretti dal nostro corpo con la sua eta', gli acciacchi, gli impedimenti, a volte le malattie. Siamo costretti da una societa' con certi valori che bene o male dobbiamo rispettare. Siamo costretti a dormire, dalla nostra natura, un terzo della nostra vita e chi ha l'insonnia perenne non diciamo 'eh beh, e' normale, e' sempre costretto a dormire la notte, poveraccio'.
Mettiamo che ogni persona ha almeno, ecco, 5 persone care? Ecco, due milioni di persone l'anno sono costrette o ad ammalarsi di tumore, fare la chemio, e cosi' via, o ad avere una delle persone piu' care malate di tumore.
Molte persone , tra un motivo e l'altro, devono passare un quinto del loro tempo di veglia in mezzo al traffico.
Eppure ci sono molti detti popolari: 'fare di necessita' virtu'.
E non e' solo che ci sono molti modi per riuscirci. Da coltivare nuovi interessi, a riposarsi, a vivere maggiormente alcuni aspetti della nostra vita legata alla casa ed i suoi affetti, a stare piu' all'aria aperta, a imparare a vivere il cambiamento, e cosi' via.
Ma sarebbe opportuno anche dare il piu' possibile gli strumenti alle persone per riuscirci. Eppure, tutte le nostre menti, i giornali, i politici, sempre a pensare a come ridurre il piu' possibile la differenza da come si stava prima. Mai a mettere le persone nelle condizioni migliori per fare di necessita' virtu'.
Eppure, da quando io e te siamo nati, o poco piu' chiaky, 4 milioni di italiani sono stati costretti a stare in carcere da innocenti.
Costretti a stare in carcere e poi assolti. Milioni e milioni in questi pochi decenni. Non a casa sul divano con la moglie, ma in carcere.
E quanti dei nostri nonni sono stati in guerra? Mio nonno viveva tra fascisti senza esserlo e spesso tornava a casa senza cibo e non c'era nulla da magiare, il mio bisnonno si e' visto arrivare i nazisti a casa mentre due famiglie di ebrei erano nascoste dentro. Sara' stato stressato piu' che a fare la DAD, o che a cucinare con la moglie?
Eppure sono venute fuori come generazioni normali.
La mia ex moglie e' stata in carcere bendata mentre rivoli di sangue scorrevano sui suoi piedi di vicini a cui sparavano a caso. Mesi.
Non riusciamo ad essere costretti a stare a casa nostra sul divano?
Mica ad essere carne da cannone.
Per carita', io sono il primo degli incapaci, magari, ma almeno ne sono consapevole. Certo, molti staranno male per questo. Ma visto che non sono tutti malati mentali o disabili o finiti a mangiare pane e cipolle al freddo, molti staranno male perche' viziati. Il che va anche bene, ma e' l'occasione per imparare a non esserlo, anche perche' tra un po' arriva la crisi climatica
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148644
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
in una nazione, non ricordo quale, hanno fatto il lockdown per maschi e femmine a giorni alterni.Paolo79 ha scritto:
potrebbero fare ingressi divisi per attività commerciale e sesso. il sabato centri commerciali aperti per le femmine e la domenica i bar aperti per i maschi
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
È vero che siamo tutti costretti a fare qualcosa, tipo a lavorare, ma in cambio ti danno i soldi . Non è la stessa cosa.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
E poi è appunto quello il punto. Siccome nella vita facciamo sempre cose che non vorremmo, e non solo andare a lavorare eh, un sacco di cose, se ti tolgono l' unico momento vero di libertà che è poter usufruire a piacere del tempo libero viaggiando, vedendo gente, frequentando locali e luoghi di divertimento o cultura, è davvero la fine.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Alla comunità LGBTQ* non piace questo elemento.Nickognito ha scritto:in una nazione, non ricordo quale, hanno fatto il lockdown per maschi e femmine a giorni alterni.Paolo79 ha scritto:
potrebbero fare ingressi divisi per attività commerciale e sesso. il sabato centri commerciali aperti per le femmine e la domenica i bar aperti per i maschi
- alessandro
- Massimo Carbone
- Messaggi: 29012
- Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
- Località: desenzano
- Contatta:
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ogni volta che vedo l’arteria o vado a cercare se c’è qualcosa di piccolo scritto sottoGios ha scritto:Alla comunità LGBTQ* non piace questo elemento.Nickognito ha scritto:in una nazione, non ricordo quale, hanno fatto il lockdown per maschi e femmine a giorni alterni.Paolo79 ha scritto:
potrebbero fare ingressi divisi per attività commerciale e sesso. il sabato centri commerciali aperti per le femmine e la domenica i bar aperti per i maschi
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Alla comunità LGBTQ* non piace nemmeno questo elemento.alessandro ha scritto:Ogni volta che vedo l’arteria o vado a cercare se c’è qualcosa di piccolo scritto sottoGios ha scritto:Alla comunità LGBTQ* non piace questo elemento.Nickognito ha scritto:
in una nazione, non ricordo quale, hanno fatto il lockdown per maschi e femmine a giorni alterni.
- alessandro
- Massimo Carbone
- Messaggi: 29012
- Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
- Località: desenzano
- Contatta:
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
scusate:Gios ha scritto:Alla comunità LGBTQ* non piace nemmeno questo elemento.alessandro ha scritto:Ogni volta che vedo l’arteria o vado a cercare se c’è qualcosa di piccolo scritto sottoGios ha scritto:
Alla comunità LGBTQ* non piace questo elemento.
Ogni volta che vedo l’asterisco vado a cercare se c’è qualcosa di piccolo scritto sotto
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148644
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ok, lamentati, sii triste, e aspetta che questo anno terribile passi senza fare nulla.chiaky ha scritto:E poi è appunto quello il punto. Siccome nella vita facciamo sempre cose che non vorremmo, e non solo andare a lavorare eh, un sacco di cose, se ti tolgono l' unico momento vero di libertà che è poter usufruire a piacere del tempo libero viaggiando, vedendo gente, frequentando locali e luoghi di divertimento o cultura, è davvero la fine.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
- alessandro
- Massimo Carbone
- Messaggi: 29012
- Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
- Località: desenzano
- Contatta:
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Comunque, c’è sempre chi sta peggio.
Ciò non toglie che per un ragazzino dai 12 ai 18 anni è in un periodo in cui sta firmando la propria personalità .
La scuola insegna a prendere responsabilità e fratture lo stress della comunità dei pari e dei professori. Così come le uscire pomeridiane e serali, gli sport, i primi amori, di fanno nuove amicizie. Io vedo tantissimi ragazzini per cui la socialità si riduce ai videogame online e messaggi sui social.
Certo, fossero tutti in vacanza in California senza virus, non rimpiangerebbero la scuola e non sarebbe un danno sociale.
Ciò non toglie che per un ragazzino dai 12 ai 18 anni è in un periodo in cui sta firmando la propria personalità .
La scuola insegna a prendere responsabilità e fratture lo stress della comunità dei pari e dei professori. Così come le uscire pomeridiane e serali, gli sport, i primi amori, di fanno nuove amicizie. Io vedo tantissimi ragazzini per cui la socialità si riduce ai videogame online e messaggi sui social.
Certo, fossero tutti in vacanza in California senza virus, non rimpiangerebbero la scuola e non sarebbe un danno sociale.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148644
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ok, quindi pazienza se l'83% dei ragazzi e' stressato soprattutto dalla scuola e i loro problemi psichiatrici derivano dalla scuola e finita la scuola spesso passano.alessandro ha scritto:Comunque, c’è sempre chi sta peggio.
Ciò non toglie che per un ragazzino dai 12 ai 18 anni è in un periodo in cui sta firmando la propria personalità .
La scuola insegna a prendere responsabilità e fratture lo stress della comunità dei pari e dei professori. Così come le uscire pomeridiane e serali, gli sport, i primi amori, di fanno nuove amicizie. Io vedo tantissimi ragazzini per cui la socialità si riduce ai videogame online e messaggi sui social.
L'importante e' che, in astratto, la scuola sia perfetta.
Adesso possiamo tutti parlare di scuola e quanto sia bella, poi tra un anno continuiamo a fregarcene, di come e' fatta, la scuola. Nel frattempo, pero', che protestiamo, questi mesi, mi raccomando, non cerchiamo di rendere migliore la DAD. Facciamo vivere loro i primi amori tutti insieme mascherati senza sfiorarsi, saranno contentissimi tutto l'anno, cosi'. Nessun problema. Gia' che ci siamo potremmo far loro vivere i primi amori facendoli andare a scuola con un frustino e tute di pelle nera.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non sono per niente triste, semplicemente sono meno entusiasta di te nel vivere in una realtà parallela.Nickognito ha scritto:ok, lamentati, sii triste, e aspetta che questo anno terribile passi senza fare nulla.chiaky ha scritto:E poi è appunto quello il punto. Siccome nella vita facciamo sempre cose che non vorremmo, e non solo andare a lavorare eh, un sacco di cose, se ti tolgono l' unico momento vero di libertà che è poter usufruire a piacere del tempo libero viaggiando, vedendo gente, frequentando locali e luoghi di divertimento o cultura, è davvero la fine.
Ma per nulla triste.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
- paoolino
- Massimo Carbone
- Messaggi: 16959
- Iscritto il: gio set 12, 2002 2:00 am
- Località: Sleepin' in Wonderland
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Scusa, ma forse mi sono perso qualche post.Nickognito ha scritto: ok, quindi pazienza se l'83% dei ragazzi e' stressato soprattutto dalla scuola e i loro problemi psichiatrici derivano dalla scuola e finita la scuola spesso passano.
E' l'83% dei ragazzi in assoluto a essere stressata e ad avere problemi psicologici dalla scuola
OPPURE
dei ragazzi con stress e problemi psicologici nell'83% dei casi questi sono riconducibili alla scuola?
Perché se ci troviamo nella seconda situazione, allora bisognerebbe andare a vedere del totale dei ragazzi in età scolare quanti sono quelli con stress e problemi psicologici, per valutare la correttezza delle tue affermazioni.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
(paoolino parafrasando Sciascia)
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148644
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma io non sono per nulla entusiasta, e' che sento sempre tutti depressi.
Ecco, un depresso vero penso mi capisca. Perdere un anno di socialita', sentirsi giu'. Sai che novita'.
Essere costretti a fare gli eroi in una pandemia. Il brutto e' essere costretti dai proprio demoni, a stare chiusi in casa al buio.
Sento sempre tutti vittimisti, a parte pochi che nel frattempo hanno approfittato per figliare.
Ecco, un depresso vero penso mi capisca. Perdere un anno di socialita', sentirsi giu'. Sai che novita'.
Essere costretti a fare gli eroi in una pandemia. Il brutto e' essere costretti dai proprio demoni, a stare chiusi in casa al buio.
Sento sempre tutti vittimisti, a parte pochi che nel frattempo hanno approfittato per figliare.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148644
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
la seconda situazione, certo, e non so quanti siano, non l'ho scritto, e quindi non puo' essere corretto o non corretto. E' evidente che non intendessi dire che oltre 4/5 dei ragazzi ha problemi psichiatrici.paoolino ha scritto: dei ragazzi con stress e problemi psicologici nell'83% dei casi questi sono riconducibili alla scuola?
Perché se ci troviamo nella seconda situazione, allora bisognerebbe andare a vedere del totale dei ragazzi in età scolare quanti sono quelli con stress e problemi psicologici, per valutare la correttezza delle tue affermazioni.
Semplicemente, da molti anni molti ragazzi hanno problemi psichiatrici e la scuola ha un ruolo centrale in questo. Per cui chi adesso la sacralizza, per come e', forse tanto interessato ai problemi dei ragazzi non e'.
Forse e' un adulto con certe convinzioni che magari sta pure stressando lui il ragazzo al riguardo.
Ma poi, ripeto, siamo in una pandemia: secondo voi, che vada a scuola o meno, come sta un ragazzo col padre disoccupato e il nonno in rianimazione, e se esce e vede una che gli piace e' mascherata e non ne che non gliela da', nemmeno gli da' il braccio.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Negli Stati Uniti sarebbe impossibile proporre una cosa simileGios ha scritto:Alla comunità LGBTQ* non piace questo elemento.Nickognito ha scritto:in una nazione, non ricordo quale, hanno fatto il lockdown per maschi e femmine a giorni alterni.Paolo79 ha scritto:
potrebbero fare ingressi divisi per attività commerciale e sesso. il sabato centri commerciali aperti per le femmine e la domenica i bar aperti per i maschi
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io sono anche d'accordo che ci vorrebbe un po' piu' di senso di adattamento, e che la DAD dovrebbero anche cercare di farla funzionare invece di trovare ragioni per criticarla.Nickognito ha scritto:E quanti dei nostri nonni sono stati in guerra? Mio nonno viveva tra fascisti senza esserlo e spesso tornava a casa senza cibo e non c'era nulla da magiare, il mio bisnonno si e' visto arrivare i nazisti a casa mentre due famiglie di ebrei erano nascoste dentro. Sara' stato stressato piu' che a fare la DAD, o che a cucinare con la moglie?
Eppure sono venute fuori come generazioni normali.
La mia ex moglie e' stata in carcere bendata mentre rivoli di sangue scorrevano sui suoi piedi di vicini a cui sparavano a caso. Mesi.
Non riusciamo ad essere costretti a stare a casa nostra sul divano?
Mica ad essere carne da cannone.
Pero' adesso non esagerare, da quelle vicende che citi un sacco di persone sono anche uscite fuori di testa.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148644
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si, ma non stavano costretti sul divano di casa!
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Per forza. Sono perfettamente normali. Siamo io e te ( io sto dormendo come mai nella mia vita, anche se sogno il Perù e che piscio addosso su gente seduta sul bidet) ad essere strani, a star bene in una situazione di non vita. Sono tutti depressi e insonni, ma hanno ragione loro, sostanzialmente. Io perdo il sonno se devo fare cose e lo recupero se tutto il mondo crolla e sono costretto all' inattività. Ma non son mica normale.Nickognito ha scritto:Ma io non sono per nulla entusiasta, e' che sento sempre tutti depressi.
Ecco, un depresso vero penso mi capisca. Perdere un anno di socialita', sentirsi giu'. Sai che novita'.
Essere costretti a fare gli eroi in una pandemia. Il brutto e' essere costretti dai proprio demoni, a stare chiusi in casa al buio.
Sento sempre tutti vittimisti, a parte pochi che nel frattempo hanno approfittato per figliare.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148644
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io stavo meglio prima, eh...
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
- Super-Fabio
- Massimo Carbone
- Messaggi: 19988
- Iscritto il: gio ago 11, 2005 10:28 pm
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Peggio di Gallera non si poteva fare?
Hold my beer.
Moratti scrive a Arcuri: «Ripartizione dei vaccini anche in base al Pil delle Regioni»
https://milano.corriere.it/notizie/cron ... c2a7.shtml
Hold my beer.
Moratti scrive a Arcuri: «Ripartizione dei vaccini anche in base al Pil delle Regioni»
https://milano.corriere.it/notizie/cron ... c2a7.shtml
-
- Utente dell' anno 2021
- Messaggi: 75409
- Iscritto il: gio set 15, 2005 2:21 pm
- Località: Salò
- Contatta:
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Prima il GardaSuper-Fabio ha scritto:Peggio di Gallera non si poteva fare?
Hold my beer.
Moratti scrive a Arcuri: «Ripartizione dei vaccini anche in base al Pil delle Regioni»
https://milano.corriere.it/notizie/cron ... c2a7.shtml
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
- alessandro
- Massimo Carbone
- Messaggi: 29012
- Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
- Località: desenzano
- Contatta:
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Effetti della dad
Il disagio psicologico da parte degli adolescenti, spiega ancora, è visibile attraverso due comportamenti. Il primo è “l’isolamento sociale: molto spesso l’adolescente compie un vero atto di ritiro sociale e si rifiuta di uscire e incontrare gli amici”; il secondo è “l’elevato numero di ore passate ad interagire con la tecnologia; davanti a una situazione di difficoltà, di complessità, l’adolescente preferisce chiudersi nella propria individualità piuttosto che uscire nel mondo reale e accettare le sfide della vita quotidiana”.
Il disagio psicologico da parte degli adolescenti, spiega ancora, è visibile attraverso due comportamenti. Il primo è “l’isolamento sociale: molto spesso l’adolescente compie un vero atto di ritiro sociale e si rifiuta di uscire e incontrare gli amici”; il secondo è “l’elevato numero di ore passate ad interagire con la tecnologia; davanti a una situazione di difficoltà, di complessità, l’adolescente preferisce chiudersi nella propria individualità piuttosto che uscire nel mondo reale e accettare le sfide della vita quotidiana”.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Mh sì, prima della DAD i ragazzini mica ci stavano in camera a distruggersi di seghe o a pincionare su Candy Crush, erano tutti fuori a giocare alle biglie.
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 148644
- Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
- Località: Praha
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Gios ha scritto:Mh sì, prima della DAD i ragazzini mica ci stavano in camera a distruggersi di seghe o a pincionare su Candy Crush, erano tutti fuori a giocare alle biglie.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
-
- FooLminato
- Messaggi: 10770
- Iscritto il: mer gen 30, 2002 1:00 am
- Località: L'Italia che non vuole bene
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Isolamento sociale specie quelli più introversi...il figlio quattordicenne di una mia amica, primo anno di liceo, scuola e compagni nuovi, già di suo un po' nel suo guscio, un mese di scuola e poi la dad bene non gli ha proprio fatto, mi racconta.alessandro ha scritto:Effetti della dad
Il disagio psicologico da parte degli adolescenti, spiega ancora, è visibile attraverso due comportamenti. Il primo è “l’isolamento sociale: molto spesso l’adolescente compie un vero atto di ritiro sociale e si rifiuta di uscire e incontrare gli amici”; il secondo è “l’elevato numero di ore passate ad interagire con la tecnologia; davanti a una situazione di difficoltà, di complessità, l’adolescente preferisce chiudersi nella propria individualità piuttosto che uscire nel mondo reale e accettare le sfide della vita quotidiana”.
E a livello didattico se non è un anno perso, poco ci manca.
Lo voglio rivedere, Fabio
- Mr Moonlight
- Saggio
- Messaggi: 6672
- Iscritto il: sab ago 23, 2008 10:29 pm
- Località: Tuscany
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ti adoroNickognito ha scritto:
E' propria questa, per me, la mentalita' da cambiare. E' pure illusoria. La maggioranza di noi e' 'costretta' ad alzarsi la mattina presto, andare al lavoro, starci una decina di ore, tornare. Tanto per cominciare. Certo, possiamo anche scegliere di fare i barboni, invece.
Che dovremmo dire: 'eh, un conto e se vado in ufficio perche' lo scelgo io, un altro e' se devo'.
Siamo pieni di costrizioni, ci da' solo noia avere costrizioni nuove, quelle vecchie vanno bene.
Siamo costretti dal nostro corpo con la sua eta', gli acciacchi, gli impedimenti, a volte le malattie. Siamo costretti da una societa' con certi valori che bene o male dobbiamo rispettare. Siamo costretti a dormire, dalla nostra natura, un terzo della nostra vita e chi ha l'insonnia perenne non diciamo 'eh beh, e' normale, e' sempre costretto a dormire la notte, poveraccio'.
Mettiamo che ogni persona ha almeno, ecco, 5 persone care? Ecco, due milioni di persone l'anno sono costrette o ad ammalarsi di tumore, fare la chemio, e cosi' via, o ad avere una delle persone piu' care malate di tumore.
Molte persone , tra un motivo e l'altro, devono passare un quinto del loro tempo di veglia in mezzo al traffico.
Eppure ci sono molti detti popolari: 'fare di necessita' virtu'.
E non e' solo che ci sono molti modi per riuscirci. Da coltivare nuovi interessi, a riposarsi, a vivere maggiormente alcuni aspetti della nostra vita legata alla casa ed i suoi affetti, a stare piu' all'aria aperta, a imparare a vivere il cambiamento, e cosi' via.
Ma sarebbe opportuno anche dare il piu' possibile gli strumenti alle persone per riuscirci. Eppure, tutte le nostre menti, i giornali, i politici, sempre a pensare a come ridurre il piu' possibile la differenza da come si stava prima. Mai a mettere le persone nelle condizioni migliori per fare di necessita' virtu'.
Eppure, da quando io e te siamo nati, o poco piu' chiaky, 4 milioni di italiani sono stati costretti a stare in carcere da innocenti.
Costretti a stare in carcere e poi assolti. Milioni e milioni in questi pochi decenni. Non a casa sul divano con la moglie, ma in carcere.
E quanti dei nostri nonni sono stati in guerra? Mio nonno viveva tra fascisti senza esserlo e spesso tornava a casa senza cibo e non c'era nulla da magiare, il mio bisnonno si e' visto arrivare i nazisti a casa mentre due famiglie di ebrei erano nascoste dentro. Sara' stato stressato piu' che a fare la DAD, o che a cucinare con la moglie?
Eppure sono venute fuori come generazioni normali.
La mia ex moglie e' stata in carcere bendata mentre rivoli di sangue scorrevano sui suoi piedi di vicini a cui sparavano a caso. Mesi.
Non riusciamo ad essere costretti a stare a casa nostra sul divano?
Mica ad essere carne da cannone.
Per carita', io sono il primo degli incapaci, magari, ma almeno ne sono consapevole. Certo, molti staranno male per questo. Ma visto che non sono tutti malati mentali o disabili o finiti a mangiare pane e cipolle al freddo, molti staranno male perche' viziati. Il che va anche bene, ma e' l'occasione per imparare a non esserlo, anche perche' tra un po' arriva la crisi climatica
- Mr Moonlight
- Saggio
- Messaggi: 6672
- Iscritto il: sab ago 23, 2008 10:29 pm
- Località: Tuscany
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ti ha risposto benissimo Gios. Fuori non ce n'erano. Disagio allo stato puro già prima del Covidalessandro ha scritto:Effetti della dad
Il disagio psicologico da parte degli adolescenti, spiega ancora, è visibile attraverso due comportamenti. Il primo è “l’isolamento sociale: molto spesso l’adolescente compie un vero atto di ritiro sociale e si rifiuta di uscire e incontrare gli amici”; il secondo è “l’elevato numero di ore passate ad interagire con la tecnologia; davanti a una situazione di difficoltà, di complessità, l’adolescente preferisce chiudersi nella propria individualità piuttosto che uscire nel mondo reale e accettare le sfide della vita quotidiana”.
-
- Massimo Carbone
- Messaggi: 83470
- Iscritto il: mar lug 12, 2005 4:33 pm
- Contatta:
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Stiamo parlando sempre di milanesi...spocchia infinitaSuper-Fabio ha scritto:Peggio di Gallera non si poteva fare?
Hold my beer.
Moratti scrive a Arcuri: «Ripartizione dei vaccini anche in base al Pil delle Regioni»
https://milano.corriere.it/notizie/cron ... c2a7.shtml
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Già.chiaky ha scritto:E poi è appunto quello il punto. Siccome nella vita facciamo sempre cose che non vorremmo, e non solo andare a lavorare eh, un sacco di cose, se ti tolgono l' unico momento vero di libertà che è poter usufruire a piacere del tempo libero viaggiando, vedendo gente, frequentando locali e luoghi di divertimento o cultura, è davvero la fine.
Inizialmente (un anno fa) ero d'accordo col discorso di fare di necessità virtù di Nickognito (pur nell'ovvia consapevolezza che per qualcuno essere rinchiuso in casa è una punizione molto severa come per uno sportivo professionista essere infortunato per mesi), ma a lungo andare, anche appunto alla luce delle costrizioni volente o nolente già insite nella vita e natura umana, la gente ne ha comprensibilmente pieno il cazzo e mi sembra presuntuoso e ingeneroso dire che è viziata.
Dove sta il limite tra essere viziato e no? Chi lo stabilisce?
Allora anche il cibo a domicilio e da asporto lo è. Fai la spesa e cucina che nel 1924 non c'era tale opzione.
E potrei andare avanti all'infinito.
Il fatto che noi qui, su sto forum dimenticato da Dio, non si stia poi così mal da morir costretti in casa per lunghi periodi è assolutamente irrilevante dal momento che rappresentiamo un campione di riferimento microscopico e purtroppo o per fortuna ve ne sono altri ben più significativi là fuori e al di là del nostro naso.
Oltretutto credo sia facile sermoneggiare allorché un'imposizione, legata a una situazione di emergenza come una pandemia, non ti danneggia così radicalmente nella tua vita di tutti i giorni precedente; già togliere internet (e quindi social network, piattaforme per film e serie tv, forum, contatti con persone care lontane solo telefonici come nel 1992/prima degli smartphone, videogiochi online eccetera) per diversi mesi di fila avrebbe reso la situazione ben più greve altresì per i riduzionisti (per citare Fantasio pur senza nulla togliere all'osservazione di Paolo79) dei problemi alle persone.
Ecco, per taluni non poter uscire di casa e vedere e toccare parenti e amici dal vivo e bla bla bla può essere assimilabile a non avere la connessione a internet per altri.
Con ciò mi collego a una riflessione fatta a inizio pandemia cioè che senza internet sarebbe stata ben più devastante per tutti anche se nel 1988 (è una data a caso perciò evitatemi le pulci che già esisteva l'idea di una rete globale, per cortesia) ne si ignorava l'esistenza sicché sarebbe stata nulla la percezione rispetto a se ora dovesse saltare per mesi causa checazzoneso (a nessuno è ancora venuto in mente un film apocalittico in cui viene meno internet in tutto il mondo?).
E con questo non intendo dire che le regole di chiusura siano errate e la gente dovrebbe infrangerle bensì che capisco chi è depresso (che poi chiunque ha il diritto di essere depresso/triste/giù di morale a prescindere da pandemia e soldi), insofferente, impaziente, indolente, nervoso e/o altro non edificante.
E, sì, senza alcun dubbio siamo fottutamente fortunati a essere nati nella parte agiata del mondo e non in Sudan, per dire.
Ultima modifica di Monheim il lun gen 18, 2021 10:44 pm, modificato 1 volta in totale.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Una cosa giusta che diceva Barbero in una recente intervista è quanto sia ingiusta la pandemia, nei confronti della diversità persone. Per chi ha un certo tipo di abitudini non è tanto pesante, ed anzi in fondo è perfino una liberazione, per altri, ovviamente, è una penitenza.
Cioè a me piace fisso andare in giro, bere, sentire le signorine, musei, camminate, amici e tutto, però se c'è da stare chiuso in una stanza per sette giorni continuativamente, o in maniera saltuaria per dodici mesi, non è che crea grande disagio, anzi, ho avuto la sensazione che il 2020 sia stato particolarmente vigoroso (stando ad anobii, avrei letto 79 libri, ed un totale di 23318 pagine, molte delle quali mi hanno messo sinceramente di buon umore).
Cioè a me piace fisso andare in giro, bere, sentire le signorine, musei, camminate, amici e tutto, però se c'è da stare chiuso in una stanza per sette giorni continuativamente, o in maniera saltuaria per dodici mesi, non è che crea grande disagio, anzi, ho avuto la sensazione che il 2020 sia stato particolarmente vigoroso (stando ad anobii, avrei letto 79 libri, ed un totale di 23318 pagine, molte delle quali mi hanno messo sinceramente di buon umore).
- Mr Moonlight
- Saggio
- Messaggi: 6672
- Iscritto il: sab ago 23, 2008 10:29 pm
- Località: Tuscany
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Sarebbe interessante avere delle statistiche su chi ha sofferto di più: età, ceto sociale, professione, genere, eccMonheim ha scritto:Già.chiaky ha scritto:E poi è appunto quello il punto. Siccome nella vita facciamo sempre cose che non vorremmo, e non solo andare a lavorare eh, un sacco di cose, se ti tolgono l' unico momento vero di libertà che è poter usufruire a piacere del tempo libero viaggiando, vedendo gente, frequentando locali e luoghi di divertimento o cultura, è davvero la fine.
Inizialmente (un anno fa) ero d'accordo col discorso di fare di necessità virtù di Nickognito (pur nell'ovvia consapevolezza che per qualcuno essere rinchiuso in casa è una punizione molto severa come per uno sportivo professionista essere infortunato per mesi), ma a lungo andare, anche appunto alla luce delle costrizioni volente o nolente già insite nella vita e natura umana, la gente ne ha comprensibilmente pieno il cazzo e mi sembra presuntuoso e ingeneroso dire che è viziata.
Dove sta il limite tra essere viziato e no? Chi lo stabilisce?
Allora anche il cibo a domicilio e da asporto lo è. Fai la spesa e cucina che nel 1924 non c'era tale opzione.
E potrei andare avanti all'infinito.
Il fatto che noi qui, su sto forum dimenticato da Dio, non si stia poi così mal da morir costretti in casa per lunghi periodi è assolutamente irrilevante dal momento che rappresentiamo un campione di riferimento microscopico e purtroppo o per fortuna ve ne sono altri ben più significativi là fuori e al di là del nostro naso.
Oltretutto credo sia facile sermoneggiare allorché un'imposizione, legata a una situazione di emergenza come una pandemia, non ti danneggia così radicalmente nella tua vita di tutti i giorni precedente; già togliere internet (e quindi social network, piattaforme per film e serie tv, forum, contatti con persone care lontane solo telefonici come nel 1992/prima degli smartphone, videogiochi online eccetera) per diversi mesi di fila avrebbe reso la situazione ben più greve altresì per i riduzionisti (per citare Fantasio pur senza nulla togliere all'osservazione di Paolo79) dei problemi alle persone.
Ecco, per taluni non poter uscire di casa e vedere e toccare parenti e amici dal vivo e bla bla bla può essere assimilabile a non avere la connessione a internet per altri.
Con ciò mi collego a una riflessione fatta a inizio pandemia cioè che senza internet sarebbe stata ben più devastante per tutti anche se nel 1988 (è una data a caso perciò evitatemi le pulci che già esisteva l'idea di una rete globale, per cortesia) ne si ignorava l'esistenza sicché sarebbe stata nulla la percezione rispetto a se ora dovesse saltare per mesi causa checazzoneso (a nessuno è ancora venuto in mente un film apocalittico in cui viene meno internet in tutto il mondo?).
E con questo non intendo dire che le regole di chiusura siano errate e la gente dovrebbe infrangerle bensì che capisco chi è depresso (che poi chiunque ha il diritto di essere depresso/triste/giù di morale a prescindere da pandemia e soldi), insofferente, impaziente, indolente, nervoso e/o altro non edificante.
E, sì, senza alcun dubbio siamo fottutamente fortunati a essere nati nella parte agiata del mondo e non in Sudan, per dire.
A mio parere hanno sofferto di più i commercianti con prole e dai 30 ai 50 anni di età.
Tutti hanno diritto a essere depressi, ci mancherebbe. Io mi deprimo se sta male qualche mio caro (o io) e mi sale il cantico delle bestemmie quando vedo gente in file per l'Iphone o per le scarpe Lidl. Concordo totalmente con Nickognito che questa avrebbe potuto essere un'ottima occasione per dimenticare il futile, per dedicarsi agli aspetti davvero importanti dell'esistenza, ma non è così. E mi deprimo. Sarà che invecchio.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Che agli introversi abbia fatto malissimo, sono convinto anch'io. Come anche a chi vive situazioni difficili a casa e per cui uscire per andare a scuola ogni giorno era un'oasi di liberazione.Burano ha scritto:Isolamento sociale specie quelli più introversi...il figlio quattordicenne di una mia amica, primo anno di liceo, scuola e compagni nuovi, già di suo un po' nel suo guscio, un mese di scuola e poi la dad bene non gli ha proprio fatto, mi racconta.alessandro ha scritto:Effetti della dad
Il disagio psicologico da parte degli adolescenti, spiega ancora, è visibile attraverso due comportamenti. Il primo è “l’isolamento sociale: molto spesso l’adolescente compie un vero atto di ritiro sociale e si rifiuta di uscire e incontrare gli amici”; il secondo è “l’elevato numero di ore passate ad interagire con la tecnologia; davanti a una situazione di difficoltà, di complessità, l’adolescente preferisce chiudersi nella propria individualità piuttosto che uscire nel mondo reale e accettare le sfide della vita quotidiana”.
E a livello didattico se non è un anno perso, poco ci manca.
Posso anche capire che per bambini di meno di 11 anni insegnare con la DAD non funzioni. O comunque dipende tutto dai genitori.
Ma perché non deve funzionare per niente, ma proprio per niente, se dici anno perso, per i ragazzi delle superiori? Che stavano attaccati al cellulare 18 ore al giorno anche prima del covid, peraltro? Non deve funzionare per principio o non c'è la capacità di farla funzionare?
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Bel post.Monheim ha scritto:Già.chiaky ha scritto:E poi è appunto quello il punto. Siccome nella vita facciamo sempre cose che non vorremmo, e non solo andare a lavorare eh, un sacco di cose, se ti tolgono l' unico momento vero di libertà che è poter usufruire a piacere del tempo libero viaggiando, vedendo gente, frequentando locali e luoghi di divertimento o cultura, è davvero la fine.
Inizialmente (un anno fa) ero d'accordo col discorso di fare di necessità virtù di Nickognito (pur nell'ovvia consapevolezza che per qualcuno essere rinchiuso in casa è una punizione molto severa come per uno sportivo professionista essere infortunato per mesi), ma a lungo andare, anche appunto alla luce delle costrizioni volente o nolente già insite nella vita e natura umana, la gente ne ha comprensibilmente pieno il cazzo e mi sembra presuntuoso e ingeneroso dire che è viziata.
Dove sta il limite tra essere viziato e no? Chi lo stabilisce?
Allora anche il cibo a domicilio e da asporto lo è. Fai la spesa e cucina che nel 1924 non c'era tale opzione.
E potrei andare avanti all'infinito.
Il fatto che noi qui, su sto forum dimenticato da Dio, non si stia poi così mal da morir costretti in casa per lunghi periodi è assolutamente irrilevante dal momento che rappresentiamo un campione di riferimento microscopico e purtroppo o per fortuna ve ne sono altri ben più significativi là fuori e al di là del nostro naso.
Oltretutto credo sia facile sermoneggiare allorché un'imposizione, legata a una situazione di emergenza come una pandemia, non ti danneggia così radicalmente nella tua vita di tutti i giorni precedente; già togliere internet (e quindi social network, piattaforme per film e serie tv, forum, contatti con persone care lontane solo telefonici come nel 1992/prima degli smartphone, videogiochi online eccetera) per diversi mesi di fila avrebbe reso la situazione ben più greve altresì per i riduzionisti (per citare Fantasio pur senza nulla togliere all'osservazione di Paolo79) dei problemi alle persone.
Ecco, per taluni non poter uscire di casa e vedere e toccare parenti e amici dal vivo e bla bla bla può essere assimilabile a non avere la connessione a internet per altri.
Con ciò mi collego a una riflessione fatta a inizio pandemia cioè che senza internet sarebbe stata ben più devastante per tutti anche se nel 1988 (è una data a caso perciò evitatemi le pulci che già esisteva l'idea di una rete globale, per cortesia) ne si ignorava l'esistenza sicché sarebbe stata nulla la percezione rispetto a se ora dovesse saltare per mesi causa checazzoneso (a nessuno è ancora venuto in mente un film apocalittico in cui viene meno internet in tutto il mondo?).
E con questo non intendo dire che le regole di chiusura siano errate e la gente dovrebbe infrangerle bensì che capisco chi è depresso (che poi chiunque ha il diritto di essere depresso/triste/giù di morale a prescindere da pandemia e soldi), insofferente, impaziente, indolente, nervoso e/o altro non edificante.
E, sì, senza alcun dubbio siamo fottutamente fortunati a essere nati nella parte agiata del mondo e non in Sudan, per dire.
Alcuni commenti:
- Questo è un forum di persone per lo più di mezza età, ovviamente a 20 anni c'è un'energia vitale che è più difficile comprimere nelle quattro mura di una casa.
- Lo devo proprio dire che nel 1988 sapevo già che esisteva internet anche se la prima mail l'ho mandata nel 1989. credo.
- Visto come sta andando il mondo grazie a internet un film in cui internet viene meno in tutto il mondo sei proprio sicuro che sia apocalittico? Quante illusioni infrante.
- Sarebbe davvero interessante pensare a come sarebbe stata la pandemia senza internet però. Per cominciare, quasi tutte le persone che lavorano da casa avrebbero dovuto lavorare sul posto, con conseguenze enormi anche per i trasporti e tutti i servizi di supporto. In pratica credo che alla fine non ci sarebbero potuti essere veri lockdown, la gente avrebbe smesso di andare allo stadio o al cinema e forse anche al ristorante, ma per il resto la vita sarebbe continuata normalmente, solo con le mascherine, e con gli ospedali pieni e molti più morti.
- Non crediate però che senza internet, netflix e videochiamate ci saremmo annoiati di più. La gente ha passato secoli senza neanche una radio e viveva bene lo stesso.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma come si fa. Ma non ce l'ha un collaboratore che la ferma e le dice "Ma aspetti, ma che cazzo sta scrivendo?"tennisfan82 ha scritto:Stiamo parlando sempre di milanesi...spocchia infinitaSuper-Fabio ha scritto:Peggio di Gallera non si poteva fare?
Hold my beer.
Moratti scrive a Arcuri: «Ripartizione dei vaccini anche in base al Pil delle Regioni»
https://milano.corriere.it/notizie/cron ... c2a7.shtml
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
-
- FooLminato
- Messaggi: 10770
- Iscritto il: mer gen 30, 2002 1:00 am
- Località: L'Italia che non vuole bene
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non ho detto che non funziona "per niente ma proprio per niente." Dico, come confermano insegnanti e studenti, che in presenza si apprende di più. Per non dire di chi fa istituti tecnici coi laboratori o l'alberghiero..uglygeek ha scritto:Che agli introversi abbia fatto malissimo, sono convinto anch'io. Come anche a chi vive situazioni difficili a casa e per cui uscire per andare a scuola ogni giorno era un'oasi di liberazione.Burano ha scritto:Isolamento sociale specie quelli più introversi...il figlio quattordicenne di una mia amica, primo anno di liceo, scuola e compagni nuovi, già di suo un po' nel suo guscio, un mese di scuola e poi la dad bene non gli ha proprio fatto, mi racconta.alessandro ha scritto:Effetti della dad
Il disagio psicologico da parte degli adolescenti, spiega ancora, è visibile attraverso due comportamenti. Il primo è “l’isolamento sociale: molto spesso l’adolescente compie un vero atto di ritiro sociale e si rifiuta di uscire e incontrare gli amici”; il secondo è “l’elevato numero di ore passate ad interagire con la tecnologia; davanti a una situazione di difficoltà, di complessità, l’adolescente preferisce chiudersi nella propria individualità piuttosto che uscire nel mondo reale e accettare le sfide della vita quotidiana”.
E a livello didattico se non è un anno perso, poco ci manca.
Posso anche capire che per bambini di meno di 11 anni insegnare con la DAD non funzioni. O comunque dipende tutto dai genitori.
Ma perché non deve funzionare per niente, ma proprio per niente, se dici anno perso, per i ragazzi delle superiori? Che stavano attaccati al cellulare 18 ore al giorno anche prima del covid, peraltro? Non deve funzionare per principio o non c'è la capacità di farla funzionare?
Cosa c'entra il cellulare 18 ore al giorno? Vorrà dire che ora è 18+altre 5 ore per chi non segue la dad e smessaggia tutta la mattina. Di certo è più difficile che il prof ti sgami come se fossi al primo banco o anche infondo all'aula.
Lo voglio rivedere, Fabio