Coronavirus la sindrome mondiale

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Johnny Rex
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Johnny Rex »

chiaky ha scritto:La parte economica...
https://www.corriere.it/economia/consum ... c2a7.shtml
Arrivi tardi, già pubblicato d ame prima.

Si reinventeranno.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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laplaz
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da laplaz »

Johnny Rex ha scritto:
chiaky ha scritto:La parte economica...
https://www.corriere.it/economia/consum ... c2a7.shtml
Arrivi tardi, già pubblicato d ame prima.

Si reinventeranno.

F.F.
Ma che reinventi? :)
Qua da noi ne chiuderanno la metà, più o meno. Ne conosco molti. Poi magari riaprono con una nuova società quando il Covid ci avrà salutato.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Paolo79 »

laplaz ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:
chiaky ha scritto:La parte economica...
https://www.corriere.it/economia/consum ... c2a7.shtml
Arrivi tardi, già pubblicato d ame prima.

Si reinventeranno.

F.F.
Ma che reinventi? :)
Qua da noi ne chiuderanno la metà, più o meno. Ne conosco molti. Poi magari riaprono con una nuova società quando il Covid ci avrà salutato.
penso fosse ironico :wink:
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da chiaky »

Johnny Rex ha scritto:
chiaky ha scritto:La parte economica...
https://www.corriere.it/economia/consum ... c2a7.shtml
Arrivi tardi, già pubblicato d ame prima.

Si reinventeranno.

F.F.
Eh, ho passato tutto il giorno in treno sui monti, senza segnale, non ho visto nulla.
Ma cosa vuoi che reinventino...è un disastro. Che si aggiunge a quello sanitario.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Burano »

Si parla pochissimo delle agenzie di viaggio. Settore già in declino con sempre più gente che fa il fai da te online, da ormai un anno niente viaggi di nozze..boh. Per me ne resteranno una manciata..
Lo voglio rivedere, Fabio
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Monheim
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Monheim »

Nickognito ha scritto:be, qua trovi chi ti dice che tu non puoi capire, noi riusciamo a stare senza discoteche, ma per qualcuno stare senza discoteche e' come noi stare senza internet, telefono e energia elettrica. :D
Mi fa assai piacere che ti rallegri stravolgere quanto detto da terzi con iperboli, facendoli passare per scemi/soggetti che dicono cose strampalate/assurde, cosicché da rafforzare la tua tesi screditando quella altrui. :D
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Johnny Rex »

Burano ha scritto:Si parla pochissimo delle agenzie di viaggio. Settore già in declino con sempre più gente che fa il fai da te online, da ormai un anno niente viaggi di nozze..boh. Per me ne resteranno una manciata..
Vedi sopra.
Quanto è facile reinventarsi .
Specie quando non siamo noi.

Ora la Sicilia nell'occhio del ciclone. Domani chissà.
I Ristoranti ,saranno stati loro.
State a casa, imparate a farvi un frappè. Corsi di cucina Online
Tanto di sconosciute a mangiare fuori senza mascherine chissà quando e se ce le riporterete.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da uglygeek »

Pero', oggettivamente, con internet le agenzie di viaggio non avevano comunque molto futuro.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da laplaz »

Da noi bloccate tutte le nuove somministrazioni di vaccino. Si va solo con la seconda dose a chi la deve fare. Fino a quando non arrivano le nuove consegne tutto interrotto.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Johnny Rex »

Attendendo l'approvazione (se ci sarà) di astra etc

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Monheim »

Johnny Rex ha scritto:Attendendo l'approvazione (se ci sarà) di astra etc

F.F.
Per aspera ad astra.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Mr Moonlight »

Johnny Rex ha scritto:
Burano ha scritto:Si parla pochissimo delle agenzie di viaggio. Settore già in declino con sempre più gente che fa il fai da te online, da ormai un anno niente viaggi di nozze..boh. Per me ne resteranno una manciata..
Vedi sopra.
Quanto è facile reinventarsi .
Specie quando non siamo noi.

Ora la Sicilia nell'occhio del ciclone. Domani chissà.
I Ristoranti ,saranno stati loro.
State a casa, imparate a farvi un frappè. Corsi di cucina Online
Tanto di sconosciute a mangiare fuori senza mascherine chissà quando e se ce le riporterete.

F.F.
Io mi ricordo quando ero ragazzetto che i bottegai (alimentari, macellai, bazar, negozi di elettrodomestici) guadagnavano tantissimo, poi sono arrivate le grandi distribuzioni e li hanno quasi tutti fagocitati. Ai tempi c'erano molti bar, qualche trattoria e pochi veri ristoranti. Successivamente le cose sono cambiate e i ristoranti sono proliferati come mosche, consentendo ai proprietari lauti guadagni. Adesso succederà qualcos'altro, magari guadagneranno quelli che aggiustano i dispositivi informatici o i droni.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:Pero', oggettivamente, con internet le agenzie di viaggio non avevano comunque molto futuro.
Ovviamente comprendo a livello umano la difficolta' di moltissimi proprietari di locali che falliscono.

C'e' pero' qualcosa che non mi torna. Mi sembra un po' come quando, boh, la FIAT licenzia molti operai, o qualunque altra grandissima azienda, e lo stato interviene ad aiutarli e tutta l'opinione pubblica li sostiene. Poi quando invece viene licenziato Tizio Rossi nell'aziendina Y, allora nulla.

E' evidente che l'entita' dei danni attuali e' tale da esigere provvedimenti ad hoc eccezionali.
Rimane il fatto che esiste un rischio d'impresa e fa pensare quello che hai scritto tu. Insomma, siccome non avevano molto futuro (per via di Internet) allora pazienza se falliscono, mentre se falliscono per un altro motivo allora e' diverso.
In realta' tutto e' prevedibile. Esistevano delle assicurazioni che uno potevano fare. Si puo' tirare in ballo la sfortuna, ma questo accade spesso nel mercato libero, in un modo o nell'altro.

Insomma, il fatto che sia successo a tante persone cambia cosi' tanto la sostanza?

In realta' era gia' pieno di persone che stavano male. Persone disoccupate, spesso da molto tempo. O con pseudo-contratti assurdi. Insomma, l'idea per me dovrebbe essere quella di aiutare tutti, non aiutare le persone in modo speciale se sono tante e all'improvviso. Non cambia molto. Aiuti speciali agli operai Fiat, o ai ristoratori , in realta' per me non fanno molto bene. Poi qui c'e' il cavillo legale che uno non chiude solo perche' la gente va di meno ma anche perche' e' costretto dallo stato, ma per me anche questo e' un errore.
In realta' lo stato potrebbe semplicemente dire 'come per un albergo abbiamo messo la regola di avere un estintore per piano, adesso per i ristoranti mettiamo la regola di avere al massimo un cliente per piano e state pure aperti sempre'. Insomma, di solito lo stato non compensa esercenti se loro perdono soldi all'aumentare di misure di sicurezza, che io sappia.

Beninteso, io sono favorevole ad aiutare i ristoratori. Ma come si aiutano tutti gli altri. Capisco che ritrovarsi da benestanti a poveri all'improvviso, con sfortuna, non sia bello, pero' alla fine essere stati poveri gia' da prima non e' che migliori molto la situazione.

Sinceramente bra, ristoranti, pub... Per pochi mesi penso sia interesse di tutti sostenerli e finanziarli per poi tornare tutto come prima. Ma se devi farlo per due anni, direi che alla societa' conviene che falliscano. Insomma, in un futuro ne nasceranno di nuovi con facilita' e di livello simile, si tratta di strutture facili da mettere in piedi da zero.

Poi e' comprensibile lo sconforto e la disperazione di queste persone e, ripeto, se sono di piu' gli aiuti dovranno essere maggiori, ma secondo me spesso le persone hanno una reazione psicologica strana, del tipo:
- se n persone all'improvviso perdono il lavoro, chi se ne frega
- se 1000 volte n persone all'improvviso perdono il lavoro, non e' che si dice 'il problema e' come prima ma per mille volte piu' persone' (e non parlo a livello di macroeconomia, dico a livello personale, empatico), ma si dice,, in qualche modo 'per ogni persona il problema e' molto piu' grande'.

Se uno non e' empatico verso uno che deve chiudere un bar, nessuno gli dice nulla. Ma se uno non e' empatico verso 10mila che devono chiudere il bar, allora passa per stronzo.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

Mr Moonlight ha scritto:
Vedi sopra.
Quanto è facile reinventarsi .
Specie quando non siamo noi.
Io mi ricordo quando ero ragazzetto che i bottegai (alimentari, macellai, bazar, negozi di elettrodomestici) guadagnavano tantissimo, poi sono arrivate le grandi distribuzioni e li hanno quasi tutti fagocitati. Ai tempi c'erano molti bar, qualche trattoria e pochi veri ristoranti. Successivamente le cose sono cambiate e i ristoranti sono proliferati come mosche, consentendo ai proprietari lauti guadagni. Adesso succederà qualcos'altro, magari guadagneranno quelli che aggiustano i dispositivi informatici o i droni.[/quote]

Quoto Moonlight.

Non capisco molto le osservazioni di JR.

Il mio curriculum recita:

- Ottimo studente di liceo
- Normale studente universitario di filosofia
- Studente fuori corso
- Nullafacente per anni
- Receptionist part-time (senza sapere le lingue)
- Nullafacente
- Portiere di notte
- Receptionist
- Direttore di abergo (emigrando due volte, in inglese)
- Disoccupato, perche' l'albergo non rispettava la legge
- Receptionist di seconda categoria (riemigrando, una settimana prima di un'offerta per cui sarei emigrato in un quarto paese)
- Disoccupato
- Direttore e receptionist di Guesthouse a nero (riemigrando)
- Disoccupato, perche' a nero non ci sto
- Operatore di call center per un azienda di servizi informatici
- Analista di qualita' per quella azienda (poi cambiando perche' non ci pagavo nemmeno l'affitto)
- Client Relationship con compagnia aerea e governance sugli incidenti hardware/software negli aeroporti
- Analista di qualita' junior per agenzia di navigazione satellitare

Ora, qualcuno ha percorsi piu' lineari del mio, ma non e' che sia un'eccezione. Che so, la mia ex ha fatto: receptionist, catena di montaggio in fabbrica, receptionist, guida turistica, call center, risorse umane, sua madre dopo anni di insegnamento a scuola si e' messa a fare le pulizie.

Insomma, noi dipendenti, diciamo, mi sembra che siamo spesso costretti a 'reinventarci'.

Perche' non deve farlo un ristoratore o un negoziante?
Un disoccupato che fa? Manda curricula a 20 aziende di tipo diverso.

Dovunque abbia lavorato, piu' o meno, a un certo punto un sacco di gente e 'stata licenziata, perche' si va in India, o in Bulgaria o in Costarica, o si chiude l'attivita'.

Io lavoravo fino a due anni fa in un posto con 200 persone che adesso hanno tutti perso il lavoro. Ne devono trovare un altro, qualcuno ci riesce, altri no. Io sono andato via prima o sarebbe a successo anche a me, ma succede ogni anno a qualche mio amico, non e' un'eccezione.

Chiaro che se hai un ristorante o simili hai spese diverse e non puoi semplicemente iniziare a fare un'altra cosa, ma per lo piu' hai anche guadagni diversi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Paolo79 »

laplaz ha scritto:Da noi bloccate tutte le nuove somministrazioni di vaccino. Si va solo con la seconda dose a chi la deve fare. Fino a quando non arrivano le nuove consegne tutto interrotto.
com'era la favoletta del "meno male che li compriamo attraverso l'UE, se li avessimo comprati da soli chissà quando arrivavano"?
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

Paolo79 ha scritto:
laplaz ha scritto:Da noi bloccate tutte le nuove somministrazioni di vaccino. Si va solo con la seconda dose a chi la deve fare. Fino a quando non arrivano le nuove consegne tutto interrotto.
com'era la favoletta del "meno male che li compriamo attraverso l'UE, se li avessimo comprati da soli chissà quando arrivavano"?

davvero, se li avessimo comprati da soli sicuramente la Pfizer ne avrebbe prodotti di piu' e dati come priorita' all'Italia, rispetto agli altri paesi.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Johnny Rex »

Nickognito ha scritto: Io lavoravo fino a due anni fa in un posto con 200 persone che adesso hanno tutti perso il lavoro. Ne devono trovare un altro, qualcuno ci riesce, altri no. Io sono andato via prima o sarebbe a successo anche a me, ma succede ogni anno a qualche mio amico, non e' un'eccezione.
Il fatto che succeda frequentemente non significa che sia un bene, eh

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da chiaky »

Reinventarsi è una bella cosa ma ci vogliono anche le condizioni adatte. Se uno è piuttosto giovane e single senza figli ok, se uno ha 50 anni e moglie e figli non può spostarsi e già la cosa è più complicata perchè devi trovare lavoro in zona, e poi chi ti piglia a 50 o 55 anni?
Magari trovi da fare l'operaio vicino casa, ma non è neanche detto.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

Ma certo che e' un problema e che aumenta con l'eta'.

Pero' se se ne parla solo per il libraio, il negoziante di dischi, l'agenzia di viaggi e non per il disoccupato dipendente medio, dopo un po' mi rompe.

Perche' e' un continuo dire 'meritocrazia', 'libero mercato', 'basta vecchi col posto fisso', 'lavoro per i giovani'.

In questo contesto cosa vuoi che faccia un 55enne coi figli che perde il lavoro?

Se vogliamo meritocrazia e libero mercato, bene, chiude il libraio, chiude il negoziante e certe attivita' chiudono per sempre. Sara' peggio se un 55enne e' un po' meno bravo e svelto a fare un lavoro che comunque serve, o che un 'attivita' ormai, o al momento inutile, per la societa', sia finanziata?

Si diano semmai maggiori strumenti per re-inventarsi, ma anche, qui, basta facilitare i giovani in tutto. Se un ristoratore 55 enne fallisce, magari diamogli opportunita' di reinventarsi anche se non e' under 30.

Forse si dovrebbe capire che i giovani, o le donne, non fanno fatica ad iniziare attivita' e devono essere favoriti come categorie, fanno fatica spesso piu' di altri perche' non hanno soldi. Magari potremmo iniziare a favorire i poveri, in generale. Perche' se uno ha i soldi, che se li sia messi da parte a 55 anni come imprenditore o che li abbia di famiglia a 28, una soluzione la trova piu' facilmente.
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Messaggio da alessandro »

È un discorso fatto più volte.
È giusto dare una mano ai ristoratori che hanno una azienda sana e producono reddito tasse stipendi etc. e sono in difficoltà ora solo perché è vietato andare al ristorante.

Ricordo che i famosi “ristori” consistono nel 15% degli incassi dichiarati a aprile 2019 e un altro 15% sempre degli incassi di aprile. Naturalmente il 30% (20% per chi ha fatturato sopra i 500.000 euro) di un mese, è circa il 2-3% degli incassi annui dichiarati.
In pratica è un aiuto a pagare le spese che comunque ci sono per un locale chiuso. E non le paghi nemmeno tutte sicuramente.

Quindi per un anno circa i ristoratori e albergatori e tante categorie resteranno a zero, vivendo di risparmi e di prestiti bancari e pagheranno le spese in parte con quel 2% e in parte con propri risparmi e prestiti.

Naturalmente lo faranno quelli che pensano di tornare a lavorare e guadagnare per se per i dipendenti e per ripianare i debiti accumulati.

L’alternativa? Nessun aiuto. Tutte o quasi le attività costrette alla chiusura definitiva, milioni di disoccupati (sia dipendenti che imprenditori) danni grossi per i proprietari dei muri, per i fornitori, per i professionisti e tutti quelli attorno.
Lo stato comunque dovrebbe pagare la disoccupazione a questi milioni di disoccupati (imprenditori e dipendenti).

Se fosse un mercato che cambia definitivamente, come una azienda che produce televisioni a tubo catodico, è inutile sovvenzionare. Deve cambiare produzione o chiudere.

Così i piccoli negozi quando apre un centro commerciale.
Il centro commerciale resterà aperto per sempre. Una parte di negozi non ce la farà.

Ma se una attività deve chiudere per ordine dello stato e per un tempo limitato, mi pare il minimo dare una speranza di sopravvivenza.

È come se una piccola fabbrica, a causa di lavori stradali, restasse 10 giorni senza corrente. È logico venga risarcita (e non il 10% ma di tutto il guadagno perso).

Ancora diverso il caso Alitalia dove si spendono centinaia di milioni da decenni per una azienda che non funziona e non può reggere la concorrenza.

Le agenzie di viaggio, molte sono fallite con internet ma tante sono sopravvissute o utilizzando internet o specializzandosi su viaggi di nozze, viaggi per gruppi sportivi, viaggi fuori dalle rotte solite etc. quelle che mettevano assieme biglietto aereo e hotel con un negozio da mantenere, sono saltate.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:Ma certo che e' un problema e che aumenta con l'eta'.

Pero' se se ne parla solo per il libraio, il negoziante di dischi, l'agenzia di viaggi e non per il disoccupato dipendente medio, dopo un po' mi rompe.

Perche' e' un continuo dire 'meritocrazia', 'libero mercato', 'basta vecchi col posto fisso', 'lavoro per i giovani'.

In questo contesto cosa vuoi che faccia un 55enne coi figli che perde il lavoro?

Se vogliamo meritocrazia e libero mercato, bene, chiude il libraio, chiude il negoziante e certe attivita' chiudono per sempre. Sara' peggio se un 55enne e' un po' meno bravo e svelto a fare un lavoro che comunque serve, o che un 'attivita' ormai, o al momento inutile, per la societa', sia finanziata?

Si diano semmai maggiori strumenti per re-inventarsi, ma anche, qui, basta facilitare i giovani in tutto. Se un ristoratore 55 enne fallisce, magari diamogli opportunita' di reinventarsi anche se non e' under 30.

Forse si dovrebbe capire che i giovani, o le donne, non fanno fatica ad iniziare attivita' e devono essere favoriti come categorie, fanno fatica spesso piu' di altri perche' non hanno soldi. Magari potremmo iniziare a favorire i poveri, in generale. Perche' se uno ha i soldi, che se li sia messi da parte a 55 anni come imprenditore o che li abbia di famiglia a 28, una soluzione la trova piu' facilmente.
Scusa, ma per questi in Italia c’è il sussidio di disoccupazione, il reddito di cittadinanza, gli aiuti su bollette, scuola, affitto, l’ape la cassa integrazione e col covid una serie di sussidi (parlo di dipendenti, per imprenditori e partite iva o spettacolo poco nulla).

Mi pare che in Italia sia più garantito un dipendente che non un imprenditore se rimane senza lavoro.

Io vedo i miei dipendenti che oggi prendono quasi lo stipendio pieno stando a casa da mesi. Io sto facendo i debiti e vivo mangiando i risparmi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:
Mi pare che in Italia sia più garantito un dipendente che non un imprenditore se rimane senza lavoro.

Io vedo i miei dipendenti che oggi prendono quasi lo stipendio pieno stando a casa da mesi. Io sto facendo i debiti e vivo mangiando i risparmi.
Non e' che il problema lo risolvi dando i soldi all'imprenditore fallito perche' continui a fallire. Lo risolvi dando a ognuno secondo il suo bisogno, soldi e opportunita'. Poco importa che fosse imprenditore, dipendente, giovane, vecchio, uomo, donna, abbia perso il lavoro o non lo abbia mai trovato.

Poi tutto e' relativo, eh, io sono italiano ma se perdo il lavoro non ho nessun reddito di cittadinanza italiano.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Mr Moonlight »

chiaky ha scritto:Reinventarsi è una bella cosa ma ci vogliono anche le condizioni adatte. Se uno è piuttosto giovane e single senza figli ok, se uno ha 50 anni e moglie e figli non può spostarsi e già la cosa è più complicata perchè devi trovare lavoro in zona, e poi chi ti piglia a 50 o 55 anni?
Magari trovi da fare l'operaio vicino casa, ma non è neanche detto.
Mia madre andò a fare le pulizie dai vecchi, per dire. In precedenza vendeva merende alle scuole. Aveva 45 anni ai tempi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

Non dico di finanziare aziende fallite all’infinito.
Dico di dare un sosteniti momentaneo ponte perché si spera di ricominciare come prima.
Così come si sostengono i dipendenti nel periodo in cui sono disoccupati.

I miei dipendenti fanno 3 mesi circa ogni anno da disoccupati e prendono la disoccupazione come tutti gli stagionali.
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Nickognito ha scritto:Ma certo che e' un problema e che aumenta con l'eta'.

Pero' se se ne parla solo per il libraio, il negoziante di dischi, l'agenzia di viaggi e non per il disoccupato dipendente medio, dopo un po' mi rompe.
Lo si dice anche per il dipendente, fidati.

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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

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alessandro ha scritto:
Nickognito ha scritto:Ma certo che e' un problema e che aumenta con l'eta'.

Pero' se se ne parla solo per il libraio, il negoziante di dischi, l'agenzia di viaggi e non per il disoccupato dipendente medio, dopo un po' mi rompe.

Perche' e' un continuo dire 'meritocrazia', 'libero mercato', 'basta vecchi col posto fisso', 'lavoro per i giovani'.

In questo contesto cosa vuoi che faccia un 55enne coi figli che perde il lavoro?

Se vogliamo meritocrazia e libero mercato, bene, chiude il libraio, chiude il negoziante e certe attivita' chiudono per sempre. Sara' peggio se un 55enne e' un po' meno bravo e svelto a fare un lavoro che comunque serve, o che un 'attivita' ormai, o al momento inutile, per la societa', sia finanziata?

Si diano semmai maggiori strumenti per re-inventarsi, ma anche, qui, basta facilitare i giovani in tutto. Se un ristoratore 55 enne fallisce, magari diamogli opportunita' di reinventarsi anche se non e' under 30.

Forse si dovrebbe capire che i giovani, o le donne, non fanno fatica ad iniziare attivita' e devono essere favoriti come categorie, fanno fatica spesso piu' di altri perche' non hanno soldi. Magari potremmo iniziare a favorire i poveri, in generale. Perche' se uno ha i soldi, che se li sia messi da parte a 55 anni come imprenditore o che li abbia di famiglia a 28, una soluzione la trova piu' facilmente.
Scusa, ma per questi in Italia c’è il sussidio di disoccupazione, il reddito di cittadinanza, gli aiuti su bollette, scuola, affitto, l’ape la cassa integrazione e col covid una serie di sussidi (parlo di dipendenti, per imprenditori e partite iva o spettacolo poco nulla).

Mi pare che in Italia sia più garantito un dipendente che non un imprenditore se rimane senza lavoro.

Io vedo i miei dipendenti che oggi prendono quasi lo stipendio pieno stando a casa da mesi. Io sto facendo i debiti e vivo mangiando i risparmi.
Sei molto corretto ad avere dipendenti assicurati. Non proprio tutti lo fanno nel settore turismo-ristorazione. In molti casi il dipendente è col culo per terra e l'imprenditore due palanche le prende.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Johnny Rex »

alessandro ha scritto:Non dico di finanziare aziende fallite all’infinito.
Che invece è quello che si fa

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da laplaz »

Nickognito ha scritto:Mi pare che in Italia sia più garantito un dipendente che non un imprenditore se rimane senza lavoro.
Ma è anche giusto che sia così, in condizioni normali. Fermo restando che se un imprenditore fallisce torna ad essere un comune cittadino quindi rientra negli aiuti generali.
Qui però si sta facendo fallire per decreto legge. Perchè non ti fanno lavorare, ti obbligano a non licenziare, e i soldi di sostegno non bastano certo per tenere in vita l'attività.
Reinventarsi allo stato attuale delle cose non è ovviamente possibile. Chi è in quella situazione può solo cercare di tenere duro, se può. Altrimenti chiude. Fallisci e riapri tra due anni. Altre soluzioni non ce ne sono.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:È un discorso fatto più volte.
È giusto dare una mano ai ristoratori che hanno una azienda sana e producono reddito tasse stipendi etc. e sono in difficoltà ora solo perché è vietato andare al ristorante.
Dipende da quanta mano e soprattutto quanto a lungo.
Insomma, se in un paese e' proibito andare al ristorante 4 anni perche' e' pericoloso (ma anche adare in una grotta di stalattiti come guida privata perche' in quei 4 anni la grotta puo' crollare, boh, qualunque caso del genere, son tutti uguali), a me non sembra per nulla produttivo usare soldi pubblici per darli al ristoratore. Se sta chiuso 4 mesi invece piu ' essere conveniente farlo, per la societa'.

Ricordo che i famosi “ristori” consistono nel 15% degli incassi dichiarati a aprile 2019 e un altro 15% sempre degli incassi di aprile. Naturalmente il 30% (20% per chi ha fatturato sopra i 500.000 euro) di un mese, è circa il 2-3% degli incassi annui dichiarati.
In pratica è un aiuto a pagare le spese che comunque ci sono per un locale chiuso. E non le paghi nemmeno tutte sicuramente.
si, ma non capisco bene il criterio. Mi sembra fatto un po' a caso.
Quindi per un anno circa i ristoratori e albergatori e tante categorie resteranno a zero, vivendo di risparmi e di prestiti bancari e pagheranno le spese in parte con quel 2% e in parte con propri risparmi e prestiti.
Naturalmente lo faranno quelli che pensano di tornare a lavorare e guadagnare per se per i dipendenti e per ripianare i debiti accumulati.
Mi pare abbastanza corretto, diciamo che se poi vedono che devono stare 5 anni e non 4 magari cambiano idea. Poi dipende quanti risparmi hai.
L’alternativa? Nessun aiuto. Tutte o quasi le attività costrette alla chiusura definitiva, milioni di disoccupati (sia dipendenti che imprenditori) danni grossi per i proprietari dei muri, per i fornitori, per i professionisti e tutti quelli attorno.
Lo stato comunque dovrebbe pagare la disoccupazione a questi milioni di disoccupati (imprenditori e dipendenti).
Logico, si, ma devi spiegare perche' fai quel che fai e quali calcoli ci sono dietro. Non puntare su un generico aiuto ai poveracci. E' come bloccare i licenziamenti blaterando di un generico aiuto a chi ha un contratto, perche' poi magari vedi che chi ci rimette in questo e' un imprenditore fallito senza soldi o un disoccupato.
Se fosse un mercato che cambia definitivamente, come una azienda che produce televisioni a tubo catodico, è inutile sovvenzionare. Deve cambiare produzione o chiudere.
Si, ma anche adesso puoi scegliere se dare soldi pubblici a ristoranti (che poi tanto riaprono, se non son quelli sono altri), senza nemmeno sapere quando riapriranno come prima, visto come stanno funzionando i vaccini, o destinarli ad altro, che magari se non da aiuti non parte proprio.

Ma se una attività deve chiudere per ordine dello stato e per un tempo limitato, mi pare il minimo dare una speranza di sopravvivenza.
dipende dal tempo. Non capisco cosa cambi se e' per ordine dello stato, se non per cavilli legali. In generale ci sono sempre disposizioni dello stato, variabili nel tempo, che garantiscono la sicurezza sul lavoro e dei cittadini. Non e' che quando passa una norma sulla sicurezza sul lavoro lo stato ogni volta debba dare soldi alle aziende che devono garantirla, ad libitum.
È come se una piccola fabbrica, a causa di lavori stradali, restasse 10 giorni senza corrente. È logico venga risarcita (e non il 10% ma di tutto il guadagno perso).
No, direi che e' come se una piccola fabbrica, che lavora con Eternit e amianto, sia costretta a non farlo.
Ancora diverso il caso Alitalia dove si spendono centinaia di milioni da decenni per una azienda che non funziona e non può reggere la concorrenza.
infatti non dovrebbero farlo, lo fanno perche' hanno sempre due pesi e due misure
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:Non dico di finanziare aziende fallite all’infinito.
Dico di dare un sosteniti momentaneo ponte perché si spera di ricominciare come prima.
Così come si sostengono i dipendenti nel periodo in cui sono disoccupati.

I miei dipendenti fanno 3 mesi circa ogni anno da disoccupati e prendono la disoccupazione come tutti gli stagionali.
Non mi sembra molto efficiente, mi sembra una extrea ratio, se esistono lavoratori stagionali si dovrebbe cercare di farli lavorare tutto l'anno o aumentare gli stipendi che possano vivere tutto l'anno. O almeno incoraggiarli a fare lavori non stagionali e cercare di creare lavori del genere.

Poi i sostegni si danno, ma ci son sempre due pesi e due misure, il blocco dei licenziamenti ne e' un chiaro esempio.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da laplaz »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto:Non dico di finanziare aziende fallite all’infinito.
Dico di dare un sosteniti momentaneo ponte perché si spera di ricominciare come prima.
Così come si sostengono i dipendenti nel periodo in cui sono disoccupati.

I miei dipendenti fanno 3 mesi circa ogni anno da disoccupati e prendono la disoccupazione come tutti gli stagionali.
Non mi sembra molto efficiente, mi sembra una extrea ratio, se esistono lavoratori stagionali si dovrebbe cercare di farli lavorare tutto l'anno o aumentare gli stipendi che possano vivere tutto l'anno. O almeno incoraggiarli a fare lavori non stagionali e cercare di creare lavori del genere.

Poi i sostegni si danno, ma ci son sempre due pesi e due misure, il blocco dei licenziamenti ne e' un chiaro esempio.
Ma guarda che funziona così anche per gli insegnanti delle scuole private. Contratto fino a fine scuola, poi prendono la disoccupazione nei mesi estivi.
Per un sacco di categorie è così.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

laplaz ha scritto:
Nickognito ha scritto:Mi pare che in Italia sia più garantito un dipendente che non un imprenditore se rimane senza lavoro.
Ma è anche giusto che sia così, in condizioni normali. Fermo restando che se un imprenditore fallisce torna ad essere un comune cittadino quindi rientra negli aiuti generali.
Qui però si sta facendo fallire per decreto legge. Perchè non ti fanno lavorare, ti obbligano a non licenziare, e i soldi di sostegno non bastano certo per tenere in vita l'attività.
Reinventarsi allo stato attuale delle cose non è ovviamente possibile. Chi è in quella situazione può solo cercare di tenere duro, se può. Altrimenti chiude. Fallisci e riapri tra due anni. Altre soluzioni non ce ne sono.
si, comunque il quote era di Alessandro :)

il problema e' che:
- un comune cittadino al momento non ha i diritti di un lavoratore, ne ha meno. Un venticinquenne che non ha mai lavorato non ha i sussidi dell'operaio licenziato, ma e' nella stessa situazione, per dire.
- legge o decreto legge cambia poco: il mercato e' sempre regolato da leggi che garantiscano la sicurezza e limitano la liberta' di mercato diminuendo i ricavi. Se queste regole cambiano all'improvviso e drasticamente per cause di forza maggiore, la sostanza non cambia (ed esistono le assicurazioni apposta)
- non dovrebbero obbligarti a non licenziare, sono d'accordo, evidentemente una pandemia e' una causa per cui dovresti poter licenziare. Quale migliore giusta causa che esser chiusi per pandemia?
- Posto che non e' affatto impossibile, si', spesso fallisci e poi riapri. E nel frattempo ti prendi gli stessi soldi che si prende un disoccupato.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

laplaz ha scritto: Per un sacco di categorie è così.
Lo so, dico che e' una situazione poco efficiente. E' cosi', ma non dovrebbe essere cosi'.

Per me il sussidio di disoccupazione si da' a chi non ha lavoro e lo cerca. Cercando di creare lavoro e farglielo trovare.
Per cui se uno lavora, diciamo, fisso 9 mesi e sta fermo 3 a quel punto le soluzioni efficienti sono:
1) in quei tre si trovano lavori stagionali per quei 3 mesi
2)il lavoratore decide che vuole lavorare solo 9 mesi, si fa piu' vacanze e guadagna di meno
3)il lavoratore e' incoraggiato a rifiutare il lavori di 9 mesi e ne trova altrove di 12
4)il datore di lavoro anche se stagionale fa un contratto di 12 mesi

Che poi tra 2 e 4 ci puo' essere una via di mezzo.

Lo stesso per un lavoro part-time. Non e' efficiente avere un part-time e lo stato di paga meta' giornata. E' giusto farlo mentre o cerchi un full-time (e te lo prendi se te lo danno), o cerchi due lavori di meta' giornata, o se decidi di guadagnare meno e avere piu' tempo libero.

Purtroppo si parla sempre di diritti e poco di efficienza. I diritti che poi non sono mai di tutti. Ho diritto se ho vissuto in Italia e non se ho vissuto fuori. Ho diritti se ho lavorato tot in precedenza e non se non lo ho fatto. Ho diritto se guadagno x euro di media al mese lavorando 9 mesi l'anno, ma non se guadagno sempre x e ne lavoro 12.

E cosi' via.

E' tutta una lotta di cavilli legali e corporazioni. Quando i principi dovrebbero semplicemente essere di aiutare chi sta peggio e rendere piu' efficiente la societa'.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da alessandro »

Dove trovi il lavoro per milioni di stagionali che magari fanno i camerieri o bagnìni a Rimini, nei mesi di novembre dicembre e gennaio o febbraio?

Noi abbiamo la stagione di quasi 11 mesi e quindi nel mese e mezzo di chiusura usiamo le ferie e più o meno ormai non facciamo disoccupazione, tranne per un paio di persone in più che prendiamo solo in primavera/estate quando c’è molto lavoro.
Quelli per forza avranno contratti di 6 mesi circa.

Mi pare logico che gli stagionali abbiano un aiuto nei mesi senza lavoro. Chiamalo disoccupazione o reddito di cittadinanza...

Il fatto che il sussidio sia limitato a un periodo serve da stimolo a lavorare e possibilmente in regola.

È anche vero che alcuni stagionali lavorano in nero nel periodo di disoccupazione ma questi sono illeciti non leggi.

Il “fai fallire poi riapriranno altri “ mi pare un discorso superficiale.
Vorrebbe dire milioni di persone con locali e case e risparmi svaniti, case pignorate e all’asta giudiziaria, famiglie che dormono in macchina e con debiti che li perseguitano per sempre.

Disperazione e ara di rivolta vera.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Johnny Rex »

alessandro ha scritto:Dove trovi il lavoro per milioni di stagionali che magari fanno i camerieri o bagnìni a Rimini, nei mesi di novembre dicembre e gennaio o febbraio?
Ti si risponderà, Cercandolo, inviando curriculum, andando all'estero.

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da paoolino »

alessandro ha scritto:
Il “fai fallire poi riapriranno altri “ mi pare un discorso superficiale.
Vorrebbe dire milioni di persone con locali e case e risparmi svaniti, case pignorate e all’asta giudiziaria, famiglie che dormono in macchina e con debiti che li perseguitano per sempre.

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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Pitone »

Ho letto a grandi linee e spero di non aver interpretato male, non fate esempi di ricambio lavorativo in tempi normali con questi che stiamo vivendo.
È chiaro che nel cambiamento tecnologico, di usi, costumi, abitudini ci siano aziende che crescono, scompaiono, si trasformano ma in una evoluzione temporale che in generale permette di riassorbire le difficoltà.
Qui si rischia che troppe persone tutte assieme si ritrovino a dover essere riassorbite dal mercato, quello che si compie in che so vent'anni diventa drammatico se ci si trova a dover affrontare in un colpo solo.
Fuck off means naw, naw means mibbie, mibbie means aye n aye means anal...
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:Dove trovi il lavoro per milioni di stagionali che magari fanno i camerieri o bagnìni a Rimini, nei mesi di novembre dicembre e gennaio o febbraio?
In molti hotel liguri si fanno contratti di 12 mesi. Quando ero all'ostello qua d'inverno non serviva quasi nessuno ma i contratti si pagavano 12 mesi.

Poi ovviamente se esistono solo lavori di 6 mesi o stai disoccupato meglio che nulla, ma non penso sia l'obiettivo di una nazione.
Il “fai fallire poi riapriranno altri “ mi pare un discorso superficiale.
Vorrebbe dire milioni di persone con locali e case e risparmi svaniti, case pignorate e all’asta giudiziaria, famiglie che dormono in macchina e con debiti che li perseguitano per sempre.
Io ho detto solo che devi seguire due principi: aiutare chi e' povero e essere efficienti. Se una famiglia dorme in macchina ma non aveva prima un ristorante, si prende gli stessi soldi di quella che dorme in macchina e prima aveva due case e ristorante, non di meno. Tutto qua.

Poi certamente se in tempi di crisi i poveri sono molti di piu' bisogna darne di piu' prendendoli a chi li ha e molti saranno disperati.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

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Re: Coronavirus la sindrome mondiale

Messaggio da Nickognito »

Pitone ha scritto: Qui si rischia che troppe persone tutte assieme si ritrovino a dover essere riassorbite dal mercato, quello che si compie in che so vent'anni diventa drammatico se ci si trova a dover affrontare in un colpo solo.
Per me e' ancora piu' drammatico esser disoccupato da vent'anni.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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