Non viviamo in un mondo perfetto - non lo si scopre certo oggi. E si cerca di affrontare i problemi che abbiamo ora, inutile risalire a quello che si è fatto o non si è fatto dai tempi dell' Arca di Noè. E' davvero stucchevole leggere che, dal momento che i vaccini non sono perfetti, bisognerebbe piuttosto aver fatto questo e quest' altro.orson.poeta ha scritto:
il punto è che il green pass non certifica che non puoi essere stato contagiato o contagiare, e neppure il tampone lo è al 100% purtroppo perchè fotografa la situazione in cui l'hai fatto non il giorno successivo ovviamente. Ecco perchè parlavo di utilizzo improprio di questo mezzo, e rispondendo alla tua precedente domanda certo che i vaccini sono l'unica strada possibile per non fare un'ecatombe nell'immediato, ma sul lungo termine chi ci governa predisporranno piani sanitari non fermi al 2006 come il nostro, per fronteggiare probabili virus(che temo ci saranno) o si punteranno tutte le fiches sulle case farmaceutiche che producano rapidamente un vaccino che non potrà mai dall'inizio dare garanzie contro possibili varianti.
Il Green Pass viene introdotto perchè troppa gente non si vaccina - e il vaccino è al momento l' unica arma che abbiamo per fronteggiare un ' epidemia devastante sia sul piano sanitario che su quello economico.
Affinchè i vaccini abbiano il massimo dell' efficacia nel frenare la circolazione del virus occorre che la grande maggioranza delle persone sia vaccinata. Introdurre un passaporto vaccinale, in una situazione di emergenza, è sacrosanto. E questo anche se il Pass non garantisce nulla. E' semplicemente uno strumento che limita i contagi e funziona come incentivo alla vaccinazione.
Parlare, a questo proposito, di "utilizzo improprio" è davvero capzioso. Cosa c' è di più normale che richiedere un passaporto vaccinale per accedere in luoghi affollati durante un' epidemia? E non c' è nulla di improprio nel far sì che la gente provveda a vaccinarsi, a tutela della salute propria e di quella degli altri.
Chi non si vaccina sta beneficiando di una situazione generale dei contagi molto migliorata messa in atto da coloro che si stanno vaccinando. Starsene a guardare e pretendere di godere degli stessi privilegi che vengono ora accordati a chi si fa vaccinare è - detta schiettamente - un po' troppo comodo.
E' pienamente legittimo che, in nome della salute e del benessere generale, vengano imposte limitazioni a coloro i quali non intendono sottoporsi alla vaccinazione.
Tutti questi ragionamenti no-pass son davvero sofistici, e hanno francamente stufato.