Coronavirus la sindrome mondiale
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- Massimo Carbone
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
La liberta' di opinione e' sempre da accettare, diciamo che, cospirazionisti o meno, di fronte a certe tragedie sarebbe ogni tanto piacevole stare tutti dalla stessa parte, non certo sui dettagli, ma almeno sulle linee generali.
Ma capisco che non si riesce a essere d'accordo ne' nel limitare il virus anche a costo di cambiare un po' la vita per un po', ne' che e' giusto pagare le tasse, e cosi' via...
Ma capisco che non si riesce a essere d'accordo ne' nel limitare il virus anche a costo di cambiare un po' la vita per un po', ne' che e' giusto pagare le tasse, e cosi' via...
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Boris Johnson non era inizialmente d' accordo con gli altri leader europei, ma il virus gli ha fatto cambiare opinione. Se non si vuole andare a sbattere contro la dura realtà, c' è poco su cui non essere d' accordoNickognito ha scritto:
capisco che non si riesce a essere d'accordo ne' nel limitare il virus anche a costo di cambiare un po' la vita per un po'
Non stiamo nemmeno parlando di scelte politiche. Si può tentare una strada un po' diversa - come in Svezia - ma occorre innanzitutto averne la cultura e l' organizzazione sociale, e le conseguenze son comunque pesanti.
Sembra quasi che un governo diverso, sostenuto dai partiti oggi all' opposizione, avrebbe potuto compiere scelte radicalmente diverse. Ma non è vero.
Non ci sono grosse alternative, se non nel mondo dei sogni.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Soluzione Trump/Bolsonaro.stefano61 ha scritto:
Sembra quasi che un governo diverso, sostenuto dai partiti oggi all' opposizione, avrebbe potuto compiere scelte radicalmente diverse. Ma non è vero.
Non ci sono grosse alternative, se non nel mondo dei sogni.
Credo e spero che in Italia non gli sarebbe stato permesso, per tutta una serie di motivi.
Ma in teoria..l'ex ministro degli interni soprattutto pare più sintonizzato con quei due piuttosto che col resto del mondo civilizzato. E nel vecchio governo in pratica comandava lui, non certo l'arcigno Giuseppi.
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma poi governo, regioni, gente comune hanno fatto errori gravissimi e oggettivi e ci sono mille dettagli su cui si possono avere opinioni diverse e che sono dettagli fino a un certo punto, dettagli di milioni e milioni di euro e centinaia e migliaia di vite magari. Su cui saremo certo in disaccordo (e in ignoranza da parte di quasi tutti noi, in gran parte).
Ma qui siamo al, fra poco, 'con la scusa di mandare i soccorsi per il terremoto lo stato usurpa il privato'. Che poi magari in fase di ricostruzione succede eh, come succede in mille modi, ma non lo dici mentre si manda l'ambulanza a prendere i corpi sotto le macerie, boh...
Ma qui siamo al, fra poco, 'con la scusa di mandare i soccorsi per il terremoto lo stato usurpa il privato'. Che poi magari in fase di ricostruzione succede eh, come succede in mille modi, ma non lo dici mentre si manda l'ambulanza a prendere i corpi sotto le macerie, boh...
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
oltretutto Immuni, l'unica gioa vera per un cospirazionista, manco sono riusciti ad imporla queste forze politichhe liberticide
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In realta' Immuni per me e' invasiva della privacy in modo consistente.
Io sottovaluto la privacy e ho pure due buoni motivi, personali e lavorativi, per doverci stare particolarmente attento piu' che la media delle persone. Diciamo che ci sono paesi in cui devo stare molto attento, se vado.
Pero' se uno come me usa, che so, gmail e l'account Google su Android, e magari il GPS, Linkedin, Facebook, insomma, che stia zitto.
Pero' rispetto chi non la installa per privacy, se ci tiene veramente.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ovviamente, come ben sai, concordo su questoNickognito ha scritto:
Ma poi governo, regioni, gente comune hanno fatto errori gravissimi e oggettivi e ci sono mille dettagli su cui si possono avere opinioni diverse e che sono dettagli fino a un certo punto
Ma il punto è solo se si sarebbero potuto salvaguardare in toto le libertà costituzionali. Da noi, il governo - ricordiamolo - è finito addirittura "indagato" dalla magistratura, per non avere imposto tempestive pesanti restrizioni a quelle libertà in val Seriana.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma anche qui, la corte costituzionale rischia ogni volta di mandare all'ospedale la gente.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Le misure per contenere il contagio stanno funzionando, gli indicatori stanno piano piano calando.
Per me nella scala della responsabilità le regioni sono di gran lunga quelle con più colpe per come hanno gestito tutto quello che era di loro competenza.
Il Governo bene nel primo lockdown, troppo tentennante da luglio in poi.
Per me nella scala della responsabilità le regioni sono di gran lunga quelle con più colpe per come hanno gestito tutto quello che era di loro competenza.
Il Governo bene nel primo lockdown, troppo tentennante da luglio in poi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
"Soluzione" che, direi, si commenta da sola.Burano ha scritto:
Soluzione Trump/Bolsonaro.
Tra l' altro, sia negli Stati Uniti che in Brasile, i governatori locali non si sono certo attenuti a quanto suggerito dai loro "illuminatissimi" presidenti.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si ma il punto non è quanto la consideri invasiva. Il punto è che infatti non è stata imposta.Nickognito ha scritto:In realta' Immuni per me e' invasiva della privacy in modo consistente.
Io sottovaluto la privacy e ho pure due buoni motivi, personali e lavorativi, per doverci stare particolarmente attento piu' che la media delle persone. Diciamo che ci sono paesi in cui devo stare molto attento, se vado.
Pero' se uno come me usa, che so, gmail e l'account Google su Android, e magari il GPS, Linkedin, Facebook, insomma, che stia zitto.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Il Papa.Burano ha scritto:Soluzione Trump/Bolsonaro.stefano61 ha scritto:
Sembra quasi che un governo diverso, sostenuto dai partiti oggi all' opposizione, avrebbe potuto compiere scelte radicalmente diverse. Ma non è vero.
Non ci sono grosse alternative, se non nel mondo dei sogni.
Credo e spero che in Italia non gli sarebbe stato permesso, per tutta una serie di motivi.
La Cultura Cattolica .
La Gerontocrazia.
La UE ,che prima ci manda i Negri e poi ci impedisce che si realizzi il ricambio generazionale (il famoso mezzo milione di morti spesso evocato da Alessandro, Klaus e l'Istituto statistico di Trento ancora a gennajo)
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Regioni , Contee, Land, Dipartimenti, Voivodati.tennisfan82 ha scritto:Le misure per contenere il contagio stanno funzionando, gli indicatori stanno piano piano calando.
Per me nella scala della responsabilità le regioni sono di gran lunga quelle con più colpe per come hanno gestito tutto quello che era di loro competenza.
Il Governo bene nel primo lockdown, troppo tentennante da luglio in poi.
Tutti con potere eccessivo.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
come ovunque.tennisfan82 ha scritto:Le misure per contenere il contagio stanno funzionando,
Qua siamo in riapertura. Ancora poco. Le scuole elementari e medie, qualche superiore in caso eccezionale. Il coprifuoco inizia alle 23 e non piu' alle 21. Si possono vendere all'aperto alberi di Natale, decorazioni e carpe.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
E pensiamo al fatto che è stata concepita appositamente per non esserlo - a differenza delle più efficienti app in uso nei paesi orientali, che gestiscono molto meglio di noi la pandemia. Un po' paradossalmente - dal punto di vista del "libertario" - per evitare chiusure di esercizi e limiti agli spostamenti, si dovrebbe utilizzare un sistema di tracciamento che viola la privacy.Nickognito ha scritto:
In realta' Immuni per me e' invasiva della privacy in modo consistente.
Detto che io preferirei questa seconda alternativa (ma su questo si può certo discutere), quello su cui non si può essere in disaccordo è che per arginare una pandemia si è costretti giocoforza - in un modo o nell' altro - a cedere "quote di libertà" (per usare un' espressione cara a Ezio Mauro).
L' alternativa è la catastrofe sanitaria.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Su Immuni io sono molto pratico: il 95% abbondante delle persone che hanno uno smartphone non fa quasi nulla per tutelare la propria privacy ed e' gia' tanto se ne sa qualcosa. Quindi usino Immuni e stop.
Chi ci tiene non la usi, tanto sono pochi.
Per il resto, io preferisco che mi controllino multinazionali che vogliono vendermi qualcosa che non uno stato. Ma il GPS normalmente usato e' controllato dall'esercito americano, insomma. Io non credo che poi Immuni faccia nulla. Tracciano dei movimenti durante il lockdown, dove vuoi che vada, invasione dela privacy limitata. Finita la pandemia, cestino la app. Se proprio proprio compro uno smartphone da 40 euro usandolo solo per la app e poi lo butto.
Chi ci tiene non la usi, tanto sono pochi.
Per il resto, io preferisco che mi controllino multinazionali che vogliono vendermi qualcosa che non uno stato. Ma il GPS normalmente usato e' controllato dall'esercito americano, insomma. Io non credo che poi Immuni faccia nulla. Tracciano dei movimenti durante il lockdown, dove vuoi che vada, invasione dela privacy limitata. Finita la pandemia, cestino la app. Se proprio proprio compro uno smartphone da 40 euro usandolo solo per la app e poi lo butto.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Fondamentali.Nickognito ha scritto: Si possono vendere all'aperto alberi di Natale, decorazioni e carpe.
Sabato Sera ordinata d'asporto una Pizza con Farina Integrale. Che si sappia.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Pure io ma con farina tradizionale: diavola con acciughe per la precisione.Johnny Rex ha scritto:Sabato Sera ordinata d'asporto una Pizza con Farina Integrale. Che si sappia.
F.F.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Lo "stato minimo" - teorizzato in un libro capolavoro, Anarchy, State and Utopia, dal filosofo americano Robert Nozick - non credo che consentirebbe il diffondersi incontrollato di un' epidemia, per le gravi conseguenze che questa produrrebbe, ma pretenderebbe adeguati risarcimenti per chi viene economicamente danneggiato dalle limitazioni imposte.Burano ha scritto:
è una tesi più riconducibile al libertarianism americano puro (lui se non erro mi pareva un simpatizzante leghista..ma vabbè ): lo stato minimo
Lo stato minimo (che, tra le altre cose, proibisce la tassazione obbligatoria, equiparata al lavoro forzato) non tollera il "paternalismo", che è cosa ben diversa. Ciascuno, in altri termini, può agire in modo del tutto libero se le conseguenze dell' azione - qualunque esse siano - sono limitate a se stessi. Ma azioni che producono "esternalità negative", anche senza violare direttamente i diritti di nessuno, sarebbero regolamentate per legge.
Questo mi sembra, quanto meno, ciò che direbbe il Nozick del 1974 (anno in cui il libro fu pubblicato). E, in ogni caso, il problema delle esternalità negative è sempre stato uno dei punti critici delle dottrine libertarie in economia.
Non che io sia un fautore dello stato minimo, sia chiaro, per quanto da giovane le idee di Nozick (da lui stesso, in seguito, almeno in parte abbandonate) abbiano esercitato su di me grande fascino e influenza
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Cerco di rispondere alle obiezioni di cui alla pagina precedente.
Perché l’accusa di essere stato vacuo e fumoso? Esprimo il mio disaccordo su (parti di) decreti che sono stati emessi e che chiunque può legittimamente reperire e analizzare.
Non sono minuzie: con la probabile eccezione delle leggi antiterrorismo degli anni settanta, in decenni di vita repubblicana si era imposta la costituzione scritta e rigida, basata sull’idea che la carta sia l’esito di una volontà stabilizzatrice delle relazioni collettive entro un quadro certo: questa volontà ha dato vita alla legge superiore avente funzione di garanzia contro gli interventi dello stato.
Ora invece - a causa della rottura apportata con questi decreti - un precedente pericoloso c’è, e in futuro nessuno potrà escludere che le libertà vengano fatte saltare di nuovo, a fronte di future emergenze vere o inventate.
Un minimo di riflessione s’impone, a meno che non si voglia dare carta bianca alle autorità e rischiare di divenire le Hanna Schmitz del duemila (con questo non accuso nessuno di esserlo ne’ di volerlo essere, beninteso).
Questo risponde anche all’obiezione (che mi sembra prevalente all’unanimità o quasi, fra voi) in base a cui il governo non ha sbagliato perché non aveva alternativa: è alquanto pericoloso e inaccettabile che di fronte a un nemico (nella fattispecie la pandemia) si debbano utilizzare tutti i mezzi. Ciò non ha niente a che fare con il diritto, e ogni scelta politica ha il suo limite, posto da ciò che il diritto consente. Per cui, se può essere accettabile (indipendentemente dal giudizio che ognuno può liberamente dare) la scelta politica di tentare di evitare la saturazione delle terapie intensive, non lo è che questa scelta politica venga perseguita rompendo con il diritto.
Persino in caso di guerra vi sarebbero dei limiti, pur essendo possibili deroghe dal dettato costituzionale.
Altro e’ invece dire che si debbano utilizzare tutti i mezzi possibili (fra questi non colloco ovviamente la sospensione di articoli della costituzione più volte da me menzionati) per cui nulla da dire da parte mia per esempio su tamponi e contact-tracing.
Sono ben conscio che, in un certo senso, i fatti vi diano ragione: Conte e c. rischiano poco in tribunale, circa la vicenda della zona rossa Alzano-Nembro è stato creduto dai pm, e hanno poche possibilità di essere accolte le contestazioni di Codacons e affini.
Altra domanda è quali vantaggi conquisterebbero i partiti di governo con il lockdown.
Premesso per l’ennesima volta che dubito fortemente che partiti differenti avrebbero gestito questi mesi in altro modo, si tratta di prendere atto che innegabilmente è stato scelto di favorire l'espansione delle prerogative dello stato.
E’ formalmente meno innegabile, ma nei fatti assai probabile, che questo sia stato fatto con l’obiettivo di aumentare la subalternità della popolazione alle strutture statali.
Volendo fare per esempio un parallelo con l’eventuale inasprimento della pressione fiscale, difficilmente in un comunicato delle autorità si manifesterà esplicitamente (o sarà solo per la forma, se esplicitate) l’intenzione di
ridurre la spesa privata, il potere d’acquisto, l’appeal della proprietà privata e le altre conseguenze nefaste dell’inasprimento. D’altro canto è noto che sono questi gli effetti, non è serio tacciare chi lo fa notare di accuse gratuite o complottismo.
Perché l’accusa di essere stato vacuo e fumoso? Esprimo il mio disaccordo su (parti di) decreti che sono stati emessi e che chiunque può legittimamente reperire e analizzare.
Non sono minuzie: con la probabile eccezione delle leggi antiterrorismo degli anni settanta, in decenni di vita repubblicana si era imposta la costituzione scritta e rigida, basata sull’idea che la carta sia l’esito di una volontà stabilizzatrice delle relazioni collettive entro un quadro certo: questa volontà ha dato vita alla legge superiore avente funzione di garanzia contro gli interventi dello stato.
Ora invece - a causa della rottura apportata con questi decreti - un precedente pericoloso c’è, e in futuro nessuno potrà escludere che le libertà vengano fatte saltare di nuovo, a fronte di future emergenze vere o inventate.
Un minimo di riflessione s’impone, a meno che non si voglia dare carta bianca alle autorità e rischiare di divenire le Hanna Schmitz del duemila (con questo non accuso nessuno di esserlo ne’ di volerlo essere, beninteso).
Questo risponde anche all’obiezione (che mi sembra prevalente all’unanimità o quasi, fra voi) in base a cui il governo non ha sbagliato perché non aveva alternativa: è alquanto pericoloso e inaccettabile che di fronte a un nemico (nella fattispecie la pandemia) si debbano utilizzare tutti i mezzi. Ciò non ha niente a che fare con il diritto, e ogni scelta politica ha il suo limite, posto da ciò che il diritto consente. Per cui, se può essere accettabile (indipendentemente dal giudizio che ognuno può liberamente dare) la scelta politica di tentare di evitare la saturazione delle terapie intensive, non lo è che questa scelta politica venga perseguita rompendo con il diritto.
Persino in caso di guerra vi sarebbero dei limiti, pur essendo possibili deroghe dal dettato costituzionale.
Altro e’ invece dire che si debbano utilizzare tutti i mezzi possibili (fra questi non colloco ovviamente la sospensione di articoli della costituzione più volte da me menzionati) per cui nulla da dire da parte mia per esempio su tamponi e contact-tracing.
Sono ben conscio che, in un certo senso, i fatti vi diano ragione: Conte e c. rischiano poco in tribunale, circa la vicenda della zona rossa Alzano-Nembro è stato creduto dai pm, e hanno poche possibilità di essere accolte le contestazioni di Codacons e affini.
Altra domanda è quali vantaggi conquisterebbero i partiti di governo con il lockdown.
Premesso per l’ennesima volta che dubito fortemente che partiti differenti avrebbero gestito questi mesi in altro modo, si tratta di prendere atto che innegabilmente è stato scelto di favorire l'espansione delle prerogative dello stato.
E’ formalmente meno innegabile, ma nei fatti assai probabile, che questo sia stato fatto con l’obiettivo di aumentare la subalternità della popolazione alle strutture statali.
Volendo fare per esempio un parallelo con l’eventuale inasprimento della pressione fiscale, difficilmente in un comunicato delle autorità si manifesterà esplicitamente (o sarà solo per la forma, se esplicitate) l’intenzione di
ridurre la spesa privata, il potere d’acquisto, l’appeal della proprietà privata e le altre conseguenze nefaste dell’inasprimento. D’altro canto è noto che sono questi gli effetti, non è serio tacciare chi lo fa notare di accuse gratuite o complottismo.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
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el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
sottolineo quel quasi perchè di fondamentale importanza.gianlu ha scritto: Questo risponde anche all’obiezione (che mi sembra prevalente all’unanimità o quasi, fra voi) in base a cui il governo non ha sbagliato perché non aveva alternativa:
per il resto quoto quello che scrivi tu, quello che ha scritto johnny (opportunismo e non complottismo) e quello che ha scritto monheim (diavola con acciughe , mamma mia )
per klaus: che interessi in comune pd+5s con il lockdown? la poltrona ovviamente, ricordo il concetto di "rally around the flag" https://www.politstudies.ru/en/article/5227
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Se, come credo, ti riferisci a me, prenditi le prime pagine di questo topic: chi aveva lodato quelle comunità cinesi che si erano messe in isolamento in Italia prima ancora della prima zona rossa? In quel momento per alcuni il maggior problema scaturito dalla presenza del virus erano scritte razziste.Nickognito ha scritto:La liberta' di opinione e' sempre da accettare, diciamo che, cospirazionisti o meno, di fronte a certe tragedie sarebbe ogni tanto piacevole stare tutti dalla stessa parte, non certo sui dettagli, ma almeno sulle linee generali.
Ma capisco che non si riesce a essere d'accordo ne' nel limitare il virus anche a costo di cambiare un po' la vita per un po', ne' che e' giusto pagare le tasse, e cosi' via...
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Se ti sembra una risposta....gianlu ha scritto:
Questo risponde anche all’obiezione
Non hai risposto su nulla. Nè su quali fossero le alternative, nè su quali siano i presunti vantaggi politici.
Continui a insinuare che ci siano interessi occulti, ma non spieghi che interesse avrebbe il governo "a ridurre la spesa privata, l'appeal della proprietà privata" e via discorrendo. Son discorsi nebulosi e senza alcun senso chiaro.
Non c' è sostanza in quello che scrivi. Vaghe considerazioni giuridiche, e un' analisi politica inconsistente.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Confermo.stefano61 ha scritto:Se ti sembra una risposta....gianlu ha scritto:
Questo risponde anche all’obiezione
Non hai risposto su nulla. Nè su quali fossero le alternative, nè su quali siano i presunti vantaggi politici.
Continui a insinuare che ci siano interessi occulti, ma non spieghi che interesse avrebbe il governo "a ridurre la spesa privata, l'appeal della proprietà privata" e via discorrendo. Son discorsi nebulosi e senza alcun senso chiaro.
Non c' è sostanza in quello che scrivi. Vaghe considerazioni giuridiche, e un' analisi politica inconsistente.
Sugli obiettivi non so se Gianlu si allinei a Paolo79.
Immagino di quanta popolarità godano le norme sul lockdown.
Non mi pare che diano questo gran vantaggio per conservare la poltrona.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
é un fatto però che il gradimento di conte sia salito molto durante questi ultimi, a dimostrazione della teoria.klaus ha scritto:Confermo.stefano61 ha scritto:Se ti sembra una risposta....gianlu ha scritto:
Questo risponde anche all’obiezione
Non hai risposto su nulla. Nè su quali fossero le alternative, nè su quali siano i presunti vantaggi politici.
Continui a insinuare che ci siano interessi occulti, ma non spieghi che interesse avrebbe il governo "a ridurre la spesa privata, l'appeal della proprietà privata" e via discorrendo. Son discorsi nebulosi e senza alcun senso chiaro.
Non c' è sostanza in quello che scrivi. Vaghe considerazioni giuridiche, e un' analisi politica inconsistente.
Sugli obiettivi non so se Gianlu si allinei a Paolo79.
Immagino di quanta popolarità godano le norme sul lockdown.
Non mi pare che diano questo gran vantaggio per conservare la poltrona.
te la dico in un altro modo, senza covid pensi che questo governo sarebbe ancora in piedi? neanche un rimpastino?
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
La montagna ha partorito il rimpastino?Paolo79 ha scritto:senza covid pensi che questo governo sarebbe ancora in piedi? neanche un rimpastino?
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
opportunismo e non complottismotuborovescio ha scritto:La montagna ha partorito il rimpastino?Paolo79 ha scritto:senza covid pensi che questo governo sarebbe ancora in piedi? neanche un rimpastino?
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Beh, dipende.Paolo79 ha scritto:
che interessi in comune pd+5s con il lockdown? la poltrona ovviamente, ricordo il concetto di "rally around the flag"
Se c'è una catastrofe, è plausibile che la nazione si compatti "intorno alla bandiera". Ma stavamo assumendo che la pandemia non sia essa stessa frutto di una cospirazione.
La cospirazione ci sarebbe solo nel far credere alla gente che i lockdown sono necessari per contrastare la pandemia. O, magari, sono effettivamente necessari, però - già che ci siamo - il governo cerca di prendere due piccioni con una fava. (Non ho ben capito, in effetti, quale di queste due ipotesi si voglia sostenere).
E la seconda "fava" sarebbe "aumentare la subalternità" della gente nei confronti dello stato, per mantenere - diciamo - lo status quo politico.
Voglio far subìto notare che - in base a quest' ipotesi - il governo non poteva far diversamente da come ha fatto, sicchè non può essere criticato per i provvedimenti presi, ma solo per un presunto disegno sottostante del quale ora vediamo solo gli inizi. Quindi, si tratterebbe di un mero "processo alle intenzioni", senza nulla di concreto da poter contestare.
Anche ammesso - con molta buona volontà - che quest' analisi sia minimamente plausibile, è del tutto chiaro che assumere misure impopolari per contrastare l' epidemia difficilmente può aumentare il consenso politico. Al più, può farlo sul breve periodo. Infatti, il gradimento nei confronti del governo è molto sceso non appena sono state reintrodotte restrizioni in autunno, e ci sono state proteste (anche di piazza) un po' ovunque in Europa, e nel mondo.
Ma, soprattutto, molto dipende dal giudizio dell' opinione pubblica sull' operato dell' esecutivo. Trump, che ha gestito malissimo la pandemia negli Stati Uniti, ha appena perso le elezioni. E questo anche perchè non ha fatto quello che i governi europei hanno fatto qui da noi. Ma il disastro nazionale c' è anche lì, quasi più che da noi.
Nel caso specifico della pandemia, l' ipotesi che suggerisci nei fatti è già stata smentita, e proprio sul terreno in cui l' ipotesi andava testata: quello del sostenere o meno, da parte del governo, la necessità di misure restrittive.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Stesso libro di Nozick letto, stessa influenza, stessa poca condivisione, la differenza è che adesso non mi ricordo più niente e penso ai videogiochi
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Da non credere, appena visto in registrata un episodio dei Soprano (2x10) in cui uno dei personaggi legge proprio questo librostefano61 ha scritto:Lo "stato minimo" - teorizzato in un libro capolavoro, Anarchy, State and Utopia, dal filosofo americano Robert Nozick - non credo che consentirebbe il diffondersi incontrollato di un' epidemia, per le gravi conseguenze che questa produrrebbe, ma pretenderebbe adeguati risarcimenti per chi viene economicamente danneggiato dalle limitazioni imposte.Burano ha scritto:
è una tesi più riconducibile al libertarianism americano puro (lui se non erro mi pareva un simpatizzante leghista..ma vabbè ): lo stato minimo
Lo stato minimo (che, tra le altre cose, proibisce la tassazione obbligatoria, equiparata al lavoro forzato) non tollera il "paternalismo", che è cosa ben diversa. Ciascuno, in altri termini, può agire in modo del tutto libero se le conseguenze dell' azione - qualunque esse siano - sono limitate a se stessi. Ma azioni che producono "esternalità negative", anche senza violare direttamente i diritti di nessuno, sarebbero regolamentate per legge.
Questo mi sembra, quanto meno, ciò che direbbe il Nozick del 1974 (anno in cui il libro fu pubblicato). E, in ogni caso, il problema delle esternalità negative è sempre stato uno dei punti critici delle dottrine libertarie in economia.
Non che io sia un fautore dello stato minimo, sia chiaro, per quanto da giovane le idee di Nozick (da lui stesso, in seguito, almeno in parte abbandonate) abbiano esercitato su di me grande fascino e influenza
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Nickognito ha scritto:
Stesso libro di Nozick letto, stessa influenza, stessa poca condivisione, la differenza è che adesso non mi ricordo più niente e penso ai videogiochi
E' il classico libro che può affascinare un giovane... Invecchiando - anche se si può continuare ad apprezzarlo - ci si rende conto che non tiene abbastanza conto del "lato umano delle cose" - per usare le parole dello stesso Nozick nel suo libro (meno importante) di diversi anni dopo The Examined Life.
Probabilmente, avrai quindi dato un' occhiata anche a quello che viene oggi considerato il capolavoro assoluto della filosofia politica di lingua inglese del '900, A Theory of Justice di John Rawls, a cui oggi sono sicuramente più vicino.
Anche se pensi ai videogiochi, dovresti però almeno ricordarti l' esperimento mentale della macchina dell' esperienza, una delle "gemme filosofiche" del libro
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Scusa, parli di costituzione violata per le chiusure e però a nembro auspichi una incriminazione per non aver fatto in anticipo quelle stesse chiusure “anticostituzionali”.Sono ben conscio che, in un certo senso, i fatti vi diano ragione: Conte e c. rischiano poco in tribunale, circa la vicenda della zona rossa Alzano-Nembro è stato creduto dai pm, e hanno poche possibilità di essere accolte le contestazioni di Codacons e affini.
Che poi la costituzione tutela vari diritti e quando questi vengono ad essere in contrapposizione, si deve trovare un equilibrio.
Tra salute e libertà di movimento, assemblea diritto al lavoro etc.
Poi mi pare demenziale che uno stato si auto infligga un tracollo del pil e un debito pubblico stratosferico col quale sarà più difficile tenere buona la gente con soldi a pioggia e promesse di taglio delle tasse e questa crisi ha colpito, con alcune differenze, tutti gli stati del pianeta.
La Cina che ne è uscita meglio ha avuto un pesante ridimensionamento della crescita di pil prevista e un mercato globale dal quale dipende molto indebolito.
E poi uno piano così organizzato da Giuseppe, di maio e l’eminenza grigia Casalino con l’appoggio dell’oscuro zingaretti non c’è la faccio...
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
International air travellers will need to be vaccinated against Covid-19 to fly with Australia's Qantas, the airline's CEO has said, adding the rule was likely to become "common" across the industry
https://news.yahoo.com/qantas-require-c ... 55281.html
https://news.yahoo.com/qantas-require-c ... 55281.html
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Eh ma se poi si accentrano i poteri, è dittaturahJohnny Rex ha scritto: Regioni , Contee, Land, Dipartimenti, Voivodati.
Tutti con potere eccessivo.
F.F.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Su questo punto, premesso che ovviamente l' attività sciistica di massa è incompatibile con la situazione, ci sono alcune regioni ( Vda, Trentino A.A., Abruzzo) che sul turismo invernale ci campano o cmq basano il PIL quasi tutto su quello( per non parlare di Piemonte, Lombardia e Veneto) .tennisfan82 ha scritto:Da oggi siamo anche diventati popolo di sciatori
Io stesso, che abito a 800 km, fino a 4 anni fa ho sempre fatto almeno 7 giorni in giro per le Alpi a sciare.
Anche in questo caso la mancata apertura degli impianti sciistici non è da considerare solo fine a se stessa, ma ovviamente genera una mancanza di indotto anche ad alberghi, ristoranti, bar e ai dipendenti delle strutture.
Insomma urge un ulteriore piano di ristori
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Mi bastano le immagini viste all'apertura della stagione invernale a Cervinia.Ombra84 ha scritto:Su questo punto, premesso che ovviamente l' attività sciistica di massa è incompatibile con la situazione, ci sono alcune regioni ( Vda, Trentino A.A., Abruzzo) che sul turismo invernale ci campano o cmq basano il PIL quasi tutto su quello( per non parlare di Piemonte, Lombardia e Veneto) .tennisfan82 ha scritto:Da oggi siamo anche diventati popolo di sciatori
Io stesso, che abito a 800 km, fino a 4 anni fa ho sempre fatto almeno 7 giorni in giro per le Alpi a sciare.
Anche in questo caso la mancata apertura degli impianti sciistici non è da considerare solo fine a se stessa, ma ovviamente genera una mancanza di indotto anche ad alberghi, ristoranti, bar e ai dipendenti delle strutture.
Insomma urge un ulteriore piano di ristori
Capisco i disagi di tutti ma riaprire ora sarebbe un suicidio.
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Per non parlare degli infortuni, che sciando capitano non di rado, con relativo viaggio al pronto soccorso.
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ecco, la tesi cospirazionista ti dirà comunque che gli stati sono conniventi col disegno dei poteri forti perchè tanto loro i soldi li prendono (si parla al solito delle alte cariche) e pure i 3 milioni di dipendenti statali (ancora non mi avete confermato questo dato) contano una beata cippa.alessandro ha scritto:
Poi mi pare demenziale che uno stato si auto infligga un tracollo del pil e un debito pubblico stratosferico col quale sarà più difficile tenere buona la gente con soldi a pioggia e promesse di taglio delle tasse e questa crisi ha colpito, con alcune differenze, tutti gli stati del pianeta.
La Cina che ne è uscita meglio ha avuto un pesante ridimensionamento della crescita di pil prevista e un mercato globale dal quale dipende molto indebolito.
Elite sovra statali decidono, gli stati obbediscono, i cittadini subiscono.
La Tesi Opportunista è più simile a quella dei detenuti di Poggioreale che profittando del terremoto in Irpinia accopparono i loro nemici (grazie Uglygeek dell'esempio) ossia che lo stato nella pletora di Casini (non Pier) che sta affrontando comunque ne profitta per allargare un po' la sua autorità.
E' Un po' più realistica, Orbaniana diciamo così, ma presupporrebbe
1) Che questo disegno già ci fosse ,e si aspettasse solo il momento buono ,ossia una situazione di emergenza per metterlo in atto (una pandemia? una Guerra? non sono eventi così prevedibili..) con notevole sangue freddo (torniamo a Poggioreale) che non è così facile vedere a livello politico
2) Acquiescenza degli organi locali (Regioni etc) che invece stanno facendo opposizione, e che sposando questa visione sarebbero quindi i difensori dei diritti dei cittadini contro il potere centrale (Gallera e Fontana in questo ruolo sinceramente non li vedo, manco per il jolly )
3) Un Fine chiaro (nel caso dei detenuti liberarsi dei clan rivali) che invece qui non si vede. Nazionalizzare la produzione? indebolire l'iniziativa privata?
Porquè?
Quello che io trovo sinceramente assurdo invece è che
1) Mancasse ovunque e continui a mancare una legislazione MINIMA per gestire uno stato di improvvisa Emergenza, è veramente un ballare sul Titanic
2) La Facilità dei crolli economici, per di più in un epoca ove una metà del mondo è uscita da decenni/secoli dall'economia di sussistenza prima e primaria dopo.
Non lo so, facendo un parallelo con l'Organismo umano questi gli anticorpi alla malattia comunque gli sviluppa (anche se magari per breve tempo) , l'Organismo economico pare proprio di no .
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.