Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Avere la polmonite in trincea non deve essere il massimo.
Non esistevano macchine per la respirazione assistita etc.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
c'era anche una guerra mondiale, peraltro
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Ma i cinesi per n settimane hanno fatto finta di nulla e non controllato un cazzo di nessuno!Nickognito ha scritto: Non e' che, semplicemente, i cinesi hanno controllato meglio chi usciva, rispetto ai lodigiani e alla setta coreana?
Per questo è verosimile che il virus si sia diffuso un po' ovunque e per cui mi sembra strano che ci siano gli infetti solo a Lodi e non a Baden Baden.
C'è poi il tema del come e perché cercare gli infettati. E' chiaro che se il virus in se da, nella stragrande maggioranza dei casi, sintomi di un raffreddore/influenza gestibile con automedicazione, se non emergono casi critici, le autorità di una certa area geografica non si sforzino più di tanto a cercare chi è infetto. Quando emergono casi critici invece si sforzano. La presenza di un caso critico, poiché raro, diventa casuale e quindi se scoppia il casino a Lodi e non a Baden Baden è questione di sfiga/culo.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
paoolino ha scritto:Ma i cinesi per n settimane hanno fatto finta di nulla e non controllato un cazzo di nessuno!Nickognito ha scritto: Non e' che, semplicemente, i cinesi hanno controllato meglio chi usciva, rispetto ai lodigiani e alla setta coreana?
Per questo è verosimile che il virus si sia diffuso un po' ovunque e per cui mi sembra strano che ci siano gli infetti solo a Lodi e non a Baden Baden.
C'è poi il tema del come e perché cercare gli infettati. E' chiaro che se il virus in se da, nella stragrande maggioranza dei casi, sintomi di un raffreddore/influenza gestibile con automedicazione, se non emergono casi critici, le autorità di una certa area geografica non si sforzino più di tanto a cercare chi è infetto. Quando emergono casi critici invece si sforzano. La presenza di un caso critico, poiché raro, diventa casuale e quindi se scoppia il casino a Lodi e non a Baden Baden è questione di sfiga/culo.
Continuo a non capire.
Ci sono stati diversi cinesi / tornati dalla Cina controllati. Qualcuno infetto e isolato. Molti quanrantenati in seguito a quelli. Solo che il virus non si e' diffuso come quello di Codogno. Per dire, in Germania un'intera azienda, o quasi, era infetta, e centinaia in quarantena, ma la cosa e' finita li'. In Toscana il tipo tornato dall'Asia e' infetto e anche un suo amico, ma la cosa e' finita li'. In Finlandia hanno trovato 25 persone esposte e quarantenate ed e' finita li'. Nella Savoia francese c'era un focolaio ma e' stato spento. In Svezia, hanno beccato una infetta tornata dalla Cina ed e' finita li'. In Inghilterra diversi casi.
La differenza con Codogno e' che li' il virus ha contagiato piu' persone. Ci sono state decine di casi di test su cinesi o tornati dalla Cina, positivi, con altri tamponi e test a possibili contagiati, solo che erano negativi. A Codogno era subito positivi entro un giorno. E' qui la differenza. Continuo a non capire perche' in diversi stati europei si dovrebbero testare lombardi oggi e non cinesi fin qui. A che pro questo? Tra l'altro la maggioranza della Cina sta meglio dei lombardi, la Cina e' grande e per gli stranieri che erano la' ci sono stati voli speciali, quarantene, sui lombardi no, vanno e vengono come vogliono. Ci sta che si spanda un po' di piu'.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
si si, certo, come si potrebbe pensare che il rischio di impresa per chi sta perdendo i soldi adesso fosse eccessivo e il resto della societa' dovrebbe contibuire.alessandro ha scritto:
Ognuno è libero.
Dico solo che per lo stesso motivo si potrebbe fermare tutte le auto treni aerei visto che l’inquinamento E gli incidenti uccidono migliaia di persone ogni giorno.
Bisogna però pensare bene alle misure e alle ripercussioni.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Il 95% o più sono stati causati da codogno
Io credo sia sfiga. Un asintomatico o quasi che contagia medici e infermieri e 7 compagni di calcetto e colleghi e parenti credo gente alla maratona
Se quel caso fosse stato a casa avremmo meno casi di Francia o Germania
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Diciamo che è più simile ad un terremoto o a una alluvione che semplice rischio d’impresa.Nickognito ha scritto:si si, certo, come si potrebbe pensare che il rischio di impresa per chi sta perdendo i soldi adesso fosse eccessivo e il resto della societa' dovrebbe contibuire.alessandro ha scritto:
Ognuno è libero.
Dico solo che per lo stesso motivo si potrebbe fermare tutte le auto treni aerei visto che l’inquinamento E gli incidenti uccidono migliaia di persone ogni giorno.
Bisogna però pensare bene alle misure e alle ripercussioni.
Di solito in quei casi viene presa qualche forma di sostegno.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
si, appunto, intendevo quello.alessandro ha scritto:Diciamo che è più simile ad un terremoto o a una alluvione che semplice rischio d’impresa.Nickognito ha scritto:si si, certo, come si potrebbe pensare che il rischio di impresa per chi sta perdendo i soldi adesso fosse eccessivo e il resto della societa' dovrebbe contibuire.alessandro ha scritto:
Ognuno è libero.
Dico solo che per lo stesso motivo si potrebbe fermare tutte le auto treni aerei visto che l’inquinamento E gli incidenti uccidono migliaia di persone ogni giorno.
Bisogna però pensare bene alle misure e alle ripercussioni.
Di solito in quei casi viene presa qualche forma di sostegno.
Anche un terremoto e' in parte rischio di impresa, io se viene qui un terremoto vengo pagato lo stesso.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Comunque si alternano notizie confortanti ad altre brutte
Ad esempio pare che chi guarisce possa avere ricadute e probabilmente poter riprendere lo stesso virus
Altra notizia più o meno attesa e temuta, la saturazione degli ospedali, al momento quello di Cremona, vicino quindi alla zona rossa.
Non dico di costruire ospedali in 2 settimane ma pensare di trasferire in strutture alternative agli ospedali i pazienti meno gravi e liberare posto per i presunti molti infetti che necessitano di ricovero.
Ad esempio pare che chi guarisce possa avere ricadute e probabilmente poter riprendere lo stesso virus
Altra notizia più o meno attesa e temuta, la saturazione degli ospedali, al momento quello di Cremona, vicino quindi alla zona rossa.
Non dico di costruire ospedali in 2 settimane ma pensare di trasferire in strutture alternative agli ospedali i pazienti meno gravi e liberare posto per i presunti molti infetti che necessitano di ricovero.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Qui dei cechi tornati dall'Italia sono andati all'ospedale chiedendo un test. Li hanno mandati via dicendo che erano a 300 km dalla Lombardia e che non rompano, un test costa, se lo paghino da un privato...
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Il colpo di genio del presidente (non governatore, non siamo in Wyoming) della Regione Lombardia, cioè un video postato su Facebook in cui indossa una mascherina peraltro inutile comunicando al globo che Milano è ormai il pianeta delle scimmie, è stato salutato da reazioni contrapposte. Alcune di sollievo – con la mascherina, Fontana risulta senz’altro più attraente –, altre di stupore (l’idea che Fontana possieda il pollice opponibile è comunque una lieta sorpresa), altre di valutazione scientifica (fosse scoppiato l’Aids, cosa avrebbe indossato a favore di camera?). Per recuperare, Fontana ha comunque attivato contatti col suo illustre omonimo Jimmy il quale, per seduta spiritica, gli ha fatto pervenire una cover della celeberrima “Il Mondo” che mi pregio di condividere. Un abbraccio.
Il mondo(Meccia-Fontana-Greco-Pes-Bottura-Burioni)
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Aggiornamenti da Milano (4)
Mattina presto alla motorizzazione:
una solerte impiegata armata di mascherina e guanti sbraitava e si dimenava per far rispettare il regolamento che impone l'ingresso nella sala d'attesa (dove si prendono i numerini) a gruppi di 10 alla volta. Fuori ci saranno state 80 persone e 2 gradi di massima, ho dovuto quasi litigare per convincere la sempre solerte impiegata a far entrare mio padre in stampelle (11esimo e me - accompagnatore 12esima - ) per permettergli almeno di sedersi.
Mattina presto alla motorizzazione:
una solerte impiegata armata di mascherina e guanti sbraitava e si dimenava per far rispettare il regolamento che impone l'ingresso nella sala d'attesa (dove si prendono i numerini) a gruppi di 10 alla volta. Fuori ci saranno state 80 persone e 2 gradi di massima, ho dovuto quasi litigare per convincere la sempre solerte impiegata a far entrare mio padre in stampelle (11esimo e me - accompagnatore 12esima - ) per permettergli almeno di sedersi.
Re: Coronavirus la sindrome italiana
E questo non sembra deporre a favore di chi sostiene che in Francia o in Germania hanno già tanti casi quanti ne abbiamo noi, dato che da quelle parti non ci sono notizie di ospedali prossimi alla saturazione.alessandro ha scritto:
notizia più o meno attesa e temuta, la saturazione degli ospedali, al momento quello di Cremona, vicino quindi alla zona rossa.
I casi positivi possono anche non saltar fuori, ma i malati che necessitano di un ricovero ospedaliero emergono naturalmente.
Re: Coronavirus la sindrome italiana
Infatti. L'informazione sul coronavirus e' davvero confusa. Da un lato ti fanno credere che sia come un'influenza un po' piu' cattiva e quindi sia facile per gli altri paesi nascondere le notizie. Dall'altro ti dicono che il contagio sia facilissimo e che una parte dei contagiati si ammali gravemente. Ma questi fatti non possono coesistere: se e' facile contagiarsi ed ammalarsi gravemente dovrebbero gia' esserci molte persone in ospedale dappertutto.stefano61 ha scritto:E questo non sembra deporre a favore di chi sostiene che in Francia o in Germania hanno già tanti casi quanti ne abbiamo noi, dato che da quelle parti non ci sono notizie di ospedali prossimi alla saturazione.alessandro ha scritto:
notizia più o meno attesa e temuta, la saturazione degli ospedali, al momento quello di Cremona, vicino quindi alla zona rossa.
I casi positivi possono anche non saltar fuori, ma i malati che necessitano di un ricovero ospedaliero emergono naturalmente.
Solo nella metropolitana di Londra passano 4 milioni di passeggeri al giorno, non posso credere che nessuno di loro fosse malato e nessuno si sia contagiato passando mezzora nello stesso vagone di 30mq con altre 200 persone.
E il sistema sanitario inglese era gia' sovraccarico prima dell'epidemia, non potrebbero certo nascondere i numeri dei ricoverati. E lo stesso vale per Parigi e la Francia. Tutti posti con forti scambi con la Cina oltretutto. Quindi boh, c'e' qualcosa di incomprensibile nella vicenda.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
A propositotennisfan82 ha scritto:Ieri in una trasmissione di La7(non ricordo quale)c'era un medico che invitava alla calma e a non drammatizzare su quello che stava succedendo portando dati chiari a sostegno.
La conduttrice 2 secondi dopo "ma adesso andiamo a Codogno(la nuova Chernobyl), nella zona rossa dove la gente teme per la propria vita e la tensione è palpabile" collegamento con l'inviato munito di mascherina che si incamminava nei pressi della zona rossa come se fosse un embedded in Iraq durante un bombardamento.
In un paese ridotto così e con un informazione di questo tipo se una popolazione già piuttosto ignorante di suo svuota i supermercati manco fossimo in tempi di carestia non meravigliamoci.
https://video.lastampa.it/cronaca/l-inv ... 469/110476?
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Non so, secondo me sfugge anche nelle considerazioni che la Cina e' enorme e la diffusione iniziale del virus era minima in Cina. Praticamente potevi essere infetto solo andando a Wuhan, ma quasi tutti quelli che erano a Wuhan sono rimasti li' e portati in patria con tutti i controlli. Basta vedere cosa succede adesso, si, contagioso, ma mica si e' sparso in tutta Italia in un amen, e l'Italia e un territorio molto piu' piccolo e pieno di scambi continui e contatti continui della popolazione. Anche in Italia il virus e' rimasto molto circoscritto, pur preso molto in ritardo e con molti contagiati. Alla fine quel che dicono e' che si contagia con starnuti, tosse, goccioline, e stando molto vicini. Continuo a non vedere questo gran problema di dire che c'e' stato un focolaio particolare per qualche motivo in Lombardia, che rimane la spiegazione piu' semplice, in attesa che ce ne siano altri altrove, eh.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
che poi ho letto che l'Inghilterra ha fatto piu' tamponi dell'Italia, non so se i dati sono corretti...
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
comunque mi son svegliato con la tosse, avro' il virus, poi andro' un giorno in Italia e mi terranno li' per sempre o qui al ritorno da li' .
Intanto l'Iran intero e' in quarantena...
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Io sto bene ma ho scoperto di aver baciato una di codogno 2 settimane fatennisfan82 ha scritto:Per la cronaca ho l'influenza e non sono stato a Codogno
edito perchè se no si fraintende...mi riferivo ai classici 3 bacini di saluto
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
cazzo ma tutta Italia va a Codogno.Paolo79 ha scritto:Io sto bene ma ho scoperto di aver baciato una di codogno 2 settimane fatennisfan82 ha scritto:Per la cronaca ho l'influenza e non sono stato a Codogno
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
macchè, ero a brescia...sono loro che giranoNickognito ha scritto:cazzo ma tutta Italia va a Codogno.Paolo79 ha scritto:Io sto bene ma ho scoperto di aver baciato una di codogno 2 settimane fatennisfan82 ha scritto:Per la cronaca ho l'influenza e non sono stato a Codogno
edito perchè se no si fraintende...mi riferivo ai classici 3 bacini di saluto
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Intanto incomincia ad emergere che forse il virus circolava in Italia già da Gennaio.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Tutte le strade portano a CodognoNickognito ha scritto:cazzo ma tutta Italia va a Codogno.Paolo79 ha scritto:Io sto bene ma ho scoperto di aver baciato una di codogno 2 settimane fatennisfan82 ha scritto:Per la cronaca ho l'influenza e non sono stato a Codogno
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Comunque, per dire, a Firenze ci sono 400 cinesi in quarantena, nessun caso positivo, mentre vicino un tipo e' passato da Vo Euganeo ed e' positivo.
Forse in Toscana ce l'hanno con i veneti e cercano solo loro e non i cinesi, oppure sta di fatto che il virus si sta propagando piu' dal Norditalia?
Comunque in mezzo mondo si sparge il virus grazie agli italiani (e iraniani), ma in Germania un nuovo focolaio significativo indipendente.
Certo se la gente avesse viaggiato un po' di meno, fosse andata un po' meno al bar e stesse piu' a casa sui social a chattare magari il mondo si sarebbe salvato. Sei di Codogno, guardati un po' Netflix, scrivi su Facebook, che vai in giro e al bar a giocare a carte, nel 2020... O a baciare forumisti.
Forse in Toscana ce l'hanno con i veneti e cercano solo loro e non i cinesi, oppure sta di fatto che il virus si sta propagando piu' dal Norditalia?
Comunque in mezzo mondo si sparge il virus grazie agli italiani (e iraniani), ma in Germania un nuovo focolaio significativo indipendente.
Certo se la gente avesse viaggiato un po' di meno, fosse andata un po' meno al bar e stesse piu' a casa sui social a chattare magari il mondo si sarebbe salvato. Sei di Codogno, guardati un po' Netflix, scrivi su Facebook, che vai in giro e al bar a giocare a carte, nel 2020... O a baciare forumisti.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Il corriere di oggi:
Oltre novanta pazienti su cento guariscono in fretta e senza problemi gravi, il 7-8% finiscono in terapia intensiva, meno del 3 per cento muoiono. C’è la conferma che la metà dei casi sono senza sintomi
Ma queste percentuali si riferiscono agli infetti, tutti gli infetti?
Sono numeri alti, 8% in terapia intensiva 3% morti.
In effetti in in Italia ci sono 600 contagiati e 58 in terapia intensiva. 15 morti 2.5%
Oltre novanta pazienti su cento guariscono in fretta e senza problemi gravi, il 7-8% finiscono in terapia intensiva, meno del 3 per cento muoiono. C’è la conferma che la metà dei casi sono senza sintomi
Ma queste percentuali si riferiscono agli infetti, tutti gli infetti?
Sono numeri alti, 8% in terapia intensiva 3% morti.
In effetti in in Italia ci sono 600 contagiati e 58 in terapia intensiva. 15 morti 2.5%
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
I miei amici sempre tutti a dire che non sono preoccupati, che e' come un'influenza normale, che preoccupa solo la gente nel panico. Mah.... Vero che forse i buoi sono andati, ma....alessandro ha scritto:Il corriere di oggi:
Oltre novanta pazienti su cento guariscono in fretta e senza problemi gravi, il 7-8% finiscono in terapia intensiva, meno del 3 per cento muoiono. C’è la conferma che la metà dei casi sono senza sintomi
Ma queste percentuali si riferiscono agli infetti, tutti gli infetti?
Sono numeri alti, 8% in terapia intensiva 3% morti.
In effetti in in Italia ci sono 600 contagiati e 58 in terapia intensiva. 15 morti 2.5%
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Ma non puoi fermare l'influenza, figurati questo virus che è ancora più contagioso. E' ridicolo pensare che non possa diffondersi ulteriormente. Ma come è arrivato se ne andrà, perchè tutti i virus influenzali perdono virulenza con il passare delle settimane.Nickognito ha scritto:Comunque, per dire, a Firenze ci sono 400 cinesi in quarantena, nessun caso positivo, mentre vicino un tipo e' passato da Vo Euganeo ed e' positivo.
Forse in Toscana ce l'hanno con i veneti e cercano solo loro e non i cinesi, oppure sta di fatto che il virus si sta propagando piu' dal Norditalia?
Comunque in mezzo mondo si sparge il virus grazie agli italiani (e iraniani), ma in Germania un nuovo focolaio significativo indipendente.
Certo se la gente avesse viaggiato un po' di meno, fosse andata un po' meno al bar e stesse piu' a casa sui social a chattare magari il mondo si sarebbe salvato. Sei di Codogno, guardati un po' Netflix, scrivi su Facebook, che vai in giro e al bar a giocare a carte, nel 2020... O a baciare forumisti.
La quarantena e la chiusura delle scuole e tutto il resto non serve assolutamente per circoscrivere il virus, ma solo per evitare che si diffonda più velocemente creando troppe emergenze cliniche in breve tempo, rischiando di non trovare poi sufficiente supporto da parte del sistema sanitario.
Ultima modifica di laplaz il ven feb 28, 2020 9:54 am, modificato 1 volta in totale.
Re: Coronavirus la sindrome italiana
Minkia Alessandro ma sembri mia mamma 80enne che si preoccupa anche quando attraversa la strada. Ti è stato già detto e documentato con dati ufficiali che chi finisce in terapia intensiva sono quasi esclusivamente casi clinici pregressi o addirittura già allettati in ospedale. Ma cosa vuoi che ti dicano per tranquillizzarti?alessandro ha scritto:Il corriere di oggi:
Oltre novanta pazienti su cento guariscono in fretta e senza problemi gravi, il 7-8% finiscono in terapia intensiva, meno del 3 per cento muoiono. C’è la conferma che la metà dei casi sono senza sintomi
Ma queste percentuali si riferiscono agli infetti, tutti gli infetti?
Sono numeri alti, 8% in terapia intensiva 3% morti.
In effetti in in Italia ci sono 600 contagiati e 58 in terapia intensiva. 15 morti 2.5%
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Alessandro,cosa vuoi che ti dica.alessandro ha scritto:Il corriere di oggi:
Oltre novanta pazienti su cento guariscono in fretta e senza problemi gravi, il 7-8% finiscono in terapia intensiva, meno del 3 per cento muoiono. C’è la conferma che la metà dei casi sono senza sintomi
Ma queste percentuali si riferiscono agli infetti, tutti gli infetti?
Sono numeri alti, 8% in terapia intensiva 3% morti.
In effetti in in Italia ci sono 600 contagiati e 58 in terapia intensiva. 15 morti 2.5%
Rispetto a Infezioni del passato i numeri sono molto meno allarmanti.
Pensa te quando la peste accoppava in media un 30-60% delle popolazioni delle città,per secoli.
Vediamo il lato positivo, tipo i cinesi a Parma nettamente migliorati coi farmaci per curare Ebola, per dire.
Ovviamente mi spiace molto per la tua situazione lavorativa, come per i tuoi dipendenti e per tutta la nostra zona, cui crea casini non da poco.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
A 80 anni stare attenti ad attraversare la strada va anche bene eh
Io stavo quasi pensando di farmi contagiare e poi star due settimane a casa, se questo rendesse immuni, almeno poi non ti rompe nessuno, ma pare che non si diventi immuni...
Io stavo quasi pensando di farmi contagiare e poi star due settimane a casa, se questo rendesse immuni, almeno poi non ti rompe nessuno, ma pare che non si diventi immuni...
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Bisognerebbe pero' rispettare la fottuta privacy dei contagiati.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Insomma c'è una preoccupazione collettiva che la cosa non si diffonda per i problemi che potrebbe creare.
Poi c'è quella personale.
E' ovvio che non l'ebola.
Però anche prendendola lieve , la cosa più probabile, devi sempre stare isolato, ti preoccupi di non contagiare gli altri o di non aver contagiato gli altri.
Ti crea delle problematiche maggiori rispetto all'influenza classica.
Poi è pur vero che fuori dalle zone rosse la probabilità è bassissima perchè ci sono solo casi isolati.
Quest'anno. questi ultimi mesi prima della stagione calda, è così, l'anno prossimo, qualora ci fosse, sarà derubricata come un influenza, si indebolirà il virus, se non sparisce del tutto, ci saranno cure migliori magari un vaccino.
Poi c'è quella personale.
E' ovvio che non l'ebola.
Però anche prendendola lieve , la cosa più probabile, devi sempre stare isolato, ti preoccupi di non contagiare gli altri o di non aver contagiato gli altri.
Ti crea delle problematiche maggiori rispetto all'influenza classica.
Poi è pur vero che fuori dalle zone rosse la probabilità è bassissima perchè ci sono solo casi isolati.
Quest'anno. questi ultimi mesi prima della stagione calda, è così, l'anno prossimo, qualora ci fosse, sarà derubricata come un influenza, si indebolirà il virus, se non sparisce del tutto, ci saranno cure migliori magari un vaccino.
Ultima modifica di Nick il ven feb 28, 2020 10:03 am, modificato 1 volta in totale.
- alessandro
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Ieri corsetto annunciava che la Francia ha calcolato di perdere il 40% nel giro d’affari nel turismo (in Francia!)
L’alitalia HA praticamente chiuso con 4000 cassaintegrati, easyget e British cancellano quasi tutti i voli per e dall’italia.
Francia Inghilterra Russia Israele sconsigliano o impongono quarantena a chi viaggia in nord Italia (probabilmente verrà esteso a tutto il territorio ).
Sentivo che le industrie (che sono quasi tutte del nord) rischiano il blocco perché non vogliono ricevere i rappresentanti, gli autisti non vogliono ritirare la merce e i clienti riceverli, etc.
Nell’industria se perdi qualche mese i clienti (magari la bmw o altri colossi) non rischiano di rimanere a secco e d rivolgono ad altri e non li recuperi più .
Tutto fermo e cancellazioni a raffica qui al nord ma dicono amici anche a Firenze e Roma.
I piccoli potrebbero chiudere definitivamente.
Milioni di disoccupati. Chi paga la sanità pubblica?
L’italia Con il debito pubblico etc. non so... non sono un economista ma sarà durissima.
Si parla di crisi peggio del 2008.
Allora siamo riusciti ad attirare più stranieri per sostituire gli italiani in difficoltà. Nuovi mercati più offerta, più qualità . Oggi c’è il pericolo ma ancor più la paura oltre a veri e propri divieti.
Non so...
L’alitalia HA praticamente chiuso con 4000 cassaintegrati, easyget e British cancellano quasi tutti i voli per e dall’italia.
Francia Inghilterra Russia Israele sconsigliano o impongono quarantena a chi viaggia in nord Italia (probabilmente verrà esteso a tutto il territorio ).
Sentivo che le industrie (che sono quasi tutte del nord) rischiano il blocco perché non vogliono ricevere i rappresentanti, gli autisti non vogliono ritirare la merce e i clienti riceverli, etc.
Nell’industria se perdi qualche mese i clienti (magari la bmw o altri colossi) non rischiano di rimanere a secco e d rivolgono ad altri e non li recuperi più .
Tutto fermo e cancellazioni a raffica qui al nord ma dicono amici anche a Firenze e Roma.
I piccoli potrebbero chiudere definitivamente.
Milioni di disoccupati. Chi paga la sanità pubblica?
L’italia Con il debito pubblico etc. non so... non sono un economista ma sarà durissima.
Si parla di crisi peggio del 2008.
Allora siamo riusciti ad attirare più stranieri per sostituire gli italiani in difficoltà. Nuovi mercati più offerta, più qualità . Oggi c’è il pericolo ma ancor più la paura oltre a veri e propri divieti.
Non so...
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Qua, boh, stasera dovevo uscire, ma una ha il bambino stato a Milano e va in 14 giorni in quarantena, non so se volontaria, altri 35 in quarantena perche' tornati da un meeting in Italia, a sto punto spero non mettano in quarantena me, boh
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome italiana
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
L’8% della popolazione sono ultra ottantenni e allettati?laplaz ha scritto:Minkia Alessandro ma sembri mia mamma 80enne che si preoccupa anche quando attraversa la strada. Ti è stato già detto e documentato con dati ufficiali che chi finisce in terapia intensiva sono quasi esclusivamente casi clinici pregressi o addirittura già allettati in ospedale. Ma cosa vuoi che ti dicano per tranquillizzarti?alessandro ha scritto:Il corriere di oggi:
Oltre novanta pazienti su cento guariscono in fretta e senza problemi gravi, il 7-8% finiscono in terapia intensiva, meno del 3 per cento muoiono. C’è la conferma che la metà dei casi sono senza sintomi
Ma queste percentuali si riferiscono agli infetti, tutti gli infetti?
Sono numeri alti, 8% in terapia intensiva 3% morti.
In effetti in in Italia ci sono 600 contagiati e 58 in terapia intensiva. 15 morti 2.5%
O si sono infettati di più quelli?
Perché gli ultra ottantenni saranno il 2% scarso della popolazione.
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
In Veneto si diventa un monaNickognito ha scritto: ma pare che non si diventi immuni...
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Re: Coronavirus la sindrome italiana
Ma la base è la popolazione di quelli a cui è stato fatto un tampone: bisognerebbe capire quanti sono gli anziani in quella sotto-popolazione, che non necessariamente è campione rappresentativo per età della popolazione italiana.alessandro ha scritto:L’8% della popolazione sono ultra ottantenni e allettati?laplaz ha scritto:Minkia Alessandro ma sembri mia mamma 80enne che si preoccupa anche quando attraversa la strada. Ti è stato già detto e documentato con dati ufficiali che chi finisce in terapia intensiva sono quasi esclusivamente casi clinici pregressi o addirittura già allettati in ospedale. Ma cosa vuoi che ti dicano per tranquillizzarti?alessandro ha scritto:Il corriere di oggi:
Oltre novanta pazienti su cento guariscono in fretta e senza problemi gravi, il 7-8% finiscono in terapia intensiva, meno del 3 per cento muoiono. C’è la conferma che la metà dei casi sono senza sintomi
Ma queste percentuali si riferiscono agli infetti, tutti gli infetti?
Sono numeri alti, 8% in terapia intensiva 3% morti.
In effetti in in Italia ci sono 600 contagiati e 58 in terapia intensiva. 15 morti 2.5%
O si sono infettati di più quelli?
Perché gli ultra ottantenni saranno il 2% scarso della popolazione.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
(paoolino parafrasando Sciascia)
Re: Coronavirus la sindrome italiana
L’aspettavo, la soluzione finale di alessandro: PIU’ IMMIGRATI!alessandro ha scritto: Si parla di crisi peggio del 2008.
Allora siamo riusciti ad attirare più stranieri per sostituire gli italiani in difficoltà. Nuovi mercati più offerta, più qualità . Oggi c’è il pericolo ma ancor più la paura oltre a veri e propri divieti.
Non so...
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