Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Ok, ma non credo sia quello il punto. Il punto non e' se sia meglio ufficio o home office, il punto e' che col virus in giro bisogna scegliere ove possibile home office anche se fosse peggio. Meglio, andrebbe obbligato per legge ove possibile. Il danno non e' solo per chi lavora, ma per tutti (persone in giro su mezzi pubblici e cosi' via).
Per il resto, anche sticazzi, uno il contratto lo accetta, se non prevede home office e lo volete, non firmate.
Per il resto, anche sticazzi, uno il contratto lo accetta, se non prevede home office e lo volete, non firmate.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Johnny Rex ha scritto:Max, totalmente d'accordo.
F.F.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
fra le mille cazzate che girano su whatsapp mi è arrivata questa, che in fin dei conti non ha tutti i torti...Monheim ha scritto: Spero fortemente che tutta questa situazione di merda faccia rivalutare/considerare seriamente il lavoro da casa di modo che si potrà dire "il Covid-19 ha fatto anche cose buone".
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Ma infatti i veri Capi sono quelli ai quali interessa il risultato , cosa gliene debba fregare del modo col quale uno si organizza la settimana di lavoro non l' ho mai capito. Sono rimasto nell' ambito commerciale fino a quando avevo il responsabile del Centro Sud che la pensava come me , mi dava un obiettivo da raggiungere ad inizio anno e , visto che puntualmente tutti gli anni veniva da me raggiunto , non mi rompeva mai le palle con nessun tipo di controllo ed andavamo perfettamente d' amore e d' accordo . Poi, quando ne è arrivato un altro che mi chiamava ogni mattina alle 8.00 per sapere cosa avrei fatto quel giorno per filo e per segno , dove sarei andato , quando sarei rientrato ......son campato un mese e l' ho mandato a cagare Ciaonemaxredo ha scritto:Monheim ha scritto:Quoto col sangue di Brunetta.Johnny Rex ha scritto: Vero. Lo Smart Working infastidicse i boss perchè si vuole i sottoposti lì, convinti alla lager che senza controllo si batta la fiacca.
Ma che si inculino, una buona volta, con tutti ste' retaggi ottocenteschi, gli orari fissi, la presenza fissa,etc.
F.F.
Lavoro dal 3 marzo da casa e vorrei farlo per il resto dei miei giorni (lavorativi, eh).
Spero fortemente che tutta questa situazione di merda faccia rivalutare/considerare seriamente il lavoro da casa di modo che si potrà dire "il Covid-19 ha fatto anche cose buone".
A me già il non vedere certe facce rende la giornata lavorativa meno greve.
Quoto anche io.
Come detto giustamente da F.F. i boss vogliono avere tutto sotto controllo e c'è la convinzione che uno a casa possa cazzeggiare e a lavoro no.
Il problema è che si valuta il lavoro sul tempo e non sulla produttività.
C'è la convinzione che se ti tengono 8h in ufficio lavori di più...ma non è così, si sa che chi è più svelto facilmente impiega il tempo per chiudere la giornata facendo altro. Se invece è uno che vuole lavorare di più e si procura altro lavoro questo lo fa pure a casa anche senza gli occhi del capo.
Io vorrei essere valutato per il lavoro che faccio, non per il tempo che fingo di dedicare al lavoro.
Se devo finire un progetto/lavoro e sono più veloce/bravo quando il mio lavoro l'ho fatto posso fare quello che voglio, chi è più lento che lavori di più.
E per me le 8h lavorative (ovviamente per il lavoro che faccio) sono decisamente eccessive.
Ma che sia a casa o ufficio il lavoro che faccio è lo stesso...che cambia se a tempo perso in ufficio guardo il soffitto o navigo mentre a casa magari carico la lavastoviglie?
Non so se mi sono spiegato
Solo l'amare, solo il conoscere conta, non l'aver amato, non l'aver conosciuto.
Dà angoscia il vivere di un consumato amore. L'anima non cresce piu'. (P.P.P.)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
ameba ha scritto:Poi, quando ne è arrivato un altro che mi chiamava ogni mattina alle 8.00, mentre stavo studiando la schedona per il GCN, per sapere cosa avrei fatto quel giorno per filo e per segno , dove sarei andato , quando sarei rientrato ......son campato un mese e l' ho mandato a cagare Ciaone
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Dopo alcune settimane di lavoro da casa, i colleghi del team di cui faccio parte non son tanto, ovviamente, dispiaciuti di risparmiare tempo e soldi per benzina quanto lamentano il fatto che i figli piccoli rompono i coglioni.
Altri son anche infastiditi dal/dalla consorte tipo una collega egiziana (emancipata, eh, e in Inghilterra da diversi anni benché comunque musulmana) sui quaranta e rotti la quale dice che il marito è come un bambino e vuol sempre mangiare, però è bravo e almeno va sempre a far la spesa. Ma dirgli che il buon Allah ha fatto pure a lui le manine per cucinare è così una brutta idea?
Inoltre, vabbè, preferirebbero il contatto visivo per sparare quelle due o tre cazzate giornaliere in ufficio, visto che alla fine siamo bene o male tutti di nazionalità differenti e non è che in verità ci siano poi tutte ste cose in comune e conversazioni, oltre al fatto che dobbiamo abbastanza smanettare e quindi non ci sia poi neanche tutto sto tempo per fare salotto.
A ogni modo, la morale è sempre la stessa: meno male che Silvio c'è.
Altri son anche infastiditi dal/dalla consorte tipo una collega egiziana (emancipata, eh, e in Inghilterra da diversi anni benché comunque musulmana) sui quaranta e rotti la quale dice che il marito è come un bambino e vuol sempre mangiare, però è bravo e almeno va sempre a far la spesa. Ma dirgli che il buon Allah ha fatto pure a lui le manine per cucinare è così una brutta idea?
Inoltre, vabbè, preferirebbero il contatto visivo per sparare quelle due o tre cazzate giornaliere in ufficio, visto che alla fine siamo bene o male tutti di nazionalità differenti e non è che in verità ci siano poi tutte ste cose in comune e conversazioni, oltre al fatto che dobbiamo abbastanza smanettare e quindi non ci sia poi neanche tutto sto tempo per fare salotto.
A ogni modo, la morale è sempre la stessa: meno male che Silvio c'è.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Monheim ha scritto:
A ogni modo, la morale è sempre la stessa: meno male che Silvio c'è.
Indistruttibile, pure in questa situazione avversa.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Si decompone ma non muore...
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Io sto lavorando. Come azienda abbiamo approfittato del CoronaVirus per rimettere mano al sito web aziendale
http://www.unicabitalia.com/ (se volete dare feedback)
e per impostare un po' di ricerche per capire come si modificheranno gli stili di vita post pandemia.
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e per impostare un po' di ricerche per capire come si modificheranno gli stili di vita post pandemia.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
siete voi quelli che ad ogni grafico di conferenza aziendale ci fanno avere il grafico il mercato del food si sta spostando sempre più verso l out of home ?
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Ombra84 ha scritto:
siete voi quelli che ad ogni grafico di conferenza aziendale ci fanno avere il grafico il mercato del food si sta spostando sempre più verso l out of home ?
No, purtroppo no
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Due Ruote (Scooter e Moto)paoolino ha scritto:Io sto lavorando. Come azienda abbiamo approfittato del CoronaVirus per rimettere mano al sito web aziendale
http://www.unicabitalia.com/ (se volete dare feedback)
e per impostare un po' di ricerche per capire come si modificheranno gli stili di vita post pandemia.
Non sapevo che tu e scooter foste colleghi.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
infatti non lo siamo (o se era una battuta non l'ho capita )Monheim ha scritto:Due Ruote (Scooter e Moto)paoolino ha scritto:Io sto lavorando. Come azienda abbiamo approfittato del CoronaVirus per rimettere mano al sito web aziendale
http://www.unicabitalia.com/ (se volete dare feedback)
e per impostare un po' di ricerche per capire come si modificheranno gli stili di vita post pandemia.
Non sapevo che tu e scooter foste colleghi.
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Mi concentro sugli aspetti negativi non che positivi non ci sianopaoolino ha scritto:Io sto lavorando. Come azienda abbiamo approfittato del CoronaVirus per rimettere mano al sito web aziendale
http://www.unicabitalia.com/ (se volete dare feedback)
e per impostare un po' di ricerche per capire come si modificheranno gli stili di vita post pandemia.
Autoreferenziale. Io ho un’idiosincrasia per chi ti spara subito l’esperienza. Non è quasi mai una leva di scelta, soprattutto perché prima di tutto devi capire cosa fa l’azienda.
Appena apro il sito non capisco cosa fate. Vero che c’è scritto ma lo devo cercare, questo per un sito è un limite. Per essere più chiaro io appena apro la pagina focalizzo L’ attenzione sul nome aziendale e sulla data che non comunicano niente.
Poi vedo una sezione ultime notizie, che non capisco anche qui devo ipotizzare che sia uno dei costi studi.
La prima CTA è troppo precoce, nel senso che non vedo ragione di cliccarla. Piu info su cosa?
Non si capisce neanche che l’articolo è cliccabile.vedo BBC he una volta aperta c’è una scadenza.
Troppo testo nella sezione “la filosofia di Unicab”.
E copy un po’ ridondante. Il rigore metodologico non è un elemento distintivo di una azienda. È accettabile fare cose alla cazzo? Giusto invece la personalizzazione del servizio perché l’alternativa è accettabile come standardizzazione e questo seleziona il target.
Stesso discorso per la parte dei servizi. Ci vuole pazienza per capire quello che fate più nel dettaglio.
L’informazione deve essere organizzata “per strati”. Una prima occhiata deve far passare un messaggio e poi deve lasciare la scelta di approfondire all’utente o con link ad altre pagine o anche con testo supplementare.
Ovviamente tutto senza considerare il vostro target che incide tantissimo su un sito.
E l’ho visto da cellulare, casomai da PC avrei una impressione diversa.
Mi hai fatto passare 20 minuti Di quarantena facendo una cosa che mi piace tanto e non facevo da molto.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
A me sembra molto ben fatto, boh, unico feedback negativo non avere la versione in inglese. Non se se esiste una versione diversa per il telefono, in quel caso la renderei piu' agile, credo.
Poi se leggo 'sviiluppo continuo' son sempre contento.
Poi se leggo 'sviiluppo continuo' son sempre contento.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Il rompicoglioni?NNick87 ha scritto:
Mi hai fatto passare 20 minuti Di quarantena facendo una cosa che mi piace tanto e non facevo da molto.
Capisco le critiche, ma su alcune ho delle spiegazioni che più tardi ti darò
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Il sito è stato messo online un po’ di corsa perché nei giorni scorsi abbiamo lanciato un’indagine su smartphone verso numeri casuali e quindi avevamo bisogno di un sito di impatto dove chi vuole vedere chi siamo lo possa vedere subito, per superare diffidenze che possono derivare dal ricevere un messaggio da un istituto di ricerche magari mai sentito prima.NNick87 ha scritto:Mi concentro sugli aspetti negativi non che positivi non ci sianopaoolino ha scritto:Io sto lavorando. Come azienda abbiamo approfittato del CoronaVirus per rimettere mano al sito web aziendale
http://www.unicabitalia.com/ (se volete dare feedback)
e per impostare un po' di ricerche per capire come si modificheranno gli stili di vita post pandemia.
Autoreferenziale. Io ho un’idiosincrasia per chi ti spara subito l’esperienza. Non è quasi mai una leva di scelta, soprattutto perché prima di tutto devi capire cosa fa l’azienda.
Appena apro il sito non capisco cosa fate. Vero che c’è scritto ma lo devo cercare, questo per un sito è un limite. Per essere più chiaro io appena apro la pagina focalizzo L’ attenzione sul nome aziendale e sulla data che non comunicano niente.
Poi vedo una sezione ultime notizie, che non capisco anche qui devo ipotizzare che sia uno dei costi studi.
La prima CTA è troppo precoce, nel senso che non vedo ragione di cliccarla. Piu info su cosa?
Non si capisce neanche che l’articolo è cliccabile.vedo BBC he una volta aperta c’è una scadenza.
Troppo testo nella sezione “la filosofia di Unicab”.
E copy un po’ ridondante. Il rigore metodologico non è un elemento distintivo di una azienda. È accettabile fare cose alla cazzo? Giusto invece la personalizzazione del servizio perché l’alternativa è accettabile come standardizzazione e questo seleziona il target.
Stesso discorso per la parte dei servizi. Ci vuole pazienza per capire quello che fate più nel dettaglio.
L’informazione deve essere organizzata “per strati”. Una prima occhiata deve far passare un messaggio e poi deve lasciare la scelta di approfondire all’utente o con link ad altre pagine o anche con testo supplementare.
Ovviamente tutto senza considerare il vostro target che incide tantissimo su un sito.
E l’ho visto da cellulare, casomai da PC avrei una impressione diversa.
Mi hai fatto passare 20 minuti Di quarantena facendo una cosa che mi piace tanto e non facevo da molto.
In una primissima versione c’era il listato dei servizi offerti dove ora trovate la news sul coronavirus. Chiaro che quella sarebbe la posizione migliore, e che a seguito di quella il “maggiori informazioni” ha senso. Solo che sempre per questa indagine in corso, abbiamo notato che mettere come cosa immediatamente visibile la notizia che stiamo svolgendo questa attività in associazione a La Sapienza ha un effetto molto positivo sulla redemption della ricerca.
Per il resto è una versione beta, con tanti aspetti da migliorare e integrare. Stiamo costruendo sezioni specifiche per ognuno dei capitoli, con descrizioni più dettagliate - anche con brevi video - dei servizi offerti. Rivedere il funzionamento dei link è un altro aspetto. La traduzione in inglese e altre lingue pure.
Proprio per questo ho voluto chiedere un parere qui, da parte di persone non necessariamente addette ai lavori o a cui è chiaro il mio mondo di riferimento, per trovare spunti e migliorie.
Grazie
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Sul discorso dell’esperienza, ti dico che nel mio mondo è pieno di improvvisati. L’esperienza, se associata alla capacità di innovare, è un valore aggiunto di prim’ordine.
Poi il mio target non è la massa, non vendo un prodotto per il pubblico. Vendo servizi per imprese di un certo tipo e che hanno costi non bassi: affidarsi a chi fa questo da 50 anni penso sia un plus.
Poi il mio target non è la massa, non vendo un prodotto per il pubblico. Vendo servizi per imprese di un certo tipo e che hanno costi non bassi: affidarsi a chi fa questo da 50 anni penso sia un plus.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Io non ne capisco molto della materia ma il sito mi sembra ben fatto.
(A proposito, il questionario?)
(A proposito, il questionario?)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Qua riapre tutto prima del previsto. Molto la settimana prossima, anche tipo palestre, tutto a maggio, senza eccezione. Vedremo
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Ma come? Quello che fanno è scritto sotto unicab dal 1967 ed è tutto in inglese. Voglio più italianoNickognito ha scritto:A me sembra molto ben fatto, boh, unico feedback negativo non avere la versione in inglese.
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Nelle mia precedente esperienza lavorativa ho seguito la realizzazione del nuovo sito aziendale. Coordinavo le risorse coinvolte, grafico, copywriter, responsabile del posizionamento sui motori di ricerca, consulente per i Social e in più seguivo la strategia di marketing interna.paoolino ha scritto:Il sito è stato messo online un po’ di corsa perché nei giorni scorsi abbiamo lanciato un’indagine su smartphone verso numeri casuali e quindi avevamo bisogno di un sito di impatto dove chi vuole vedere chi siamo lo possa vedere subito, per superare diffidenze che possono derivare dal ricevere un messaggio da un istituto di ricerche magari mai sentito prima.NNick87 ha scritto:Mi concentro sugli aspetti negativi non che positivi non ci sianopaoolino ha scritto:Io sto lavorando. Come azienda abbiamo approfittato del CoronaVirus per rimettere mano al sito web aziendale
http://www.unicabitalia.com/ (se volete dare feedback)
e per impostare un po' di ricerche per capire come si modificheranno gli stili di vita post pandemia.
Autoreferenziale. Io ho un’idiosincrasia per chi ti spara subito l’esperienza. Non è quasi mai una leva di scelta, soprattutto perché prima di tutto devi capire cosa fa l’azienda.
Appena apro il sito non capisco cosa fate. Vero che c’è scritto ma lo devo cercare, questo per un sito è un limite. Per essere più chiaro io appena apro la pagina focalizzo L’ attenzione sul nome aziendale e sulla data che non comunicano niente.
Poi vedo una sezione ultime notizie, che non capisco anche qui devo ipotizzare che sia uno dei costi studi.
La prima CTA è troppo precoce, nel senso che non vedo ragione di cliccarla. Piu info su cosa?
Non si capisce neanche che l’articolo è cliccabile.vedo BBC he una volta aperta c’è una scadenza.
Troppo testo nella sezione “la filosofia di Unicab”.
E copy un po’ ridondante. Il rigore metodologico non è un elemento distintivo di una azienda. È accettabile fare cose alla cazzo? Giusto invece la personalizzazione del servizio perché l’alternativa è accettabile come standardizzazione e questo seleziona il target.
Stesso discorso per la parte dei servizi. Ci vuole pazienza per capire quello che fate più nel dettaglio.
L’informazione deve essere organizzata “per strati”. Una prima occhiata deve far passare un messaggio e poi deve lasciare la scelta di approfondire all’utente o con link ad altre pagine o anche con testo supplementare.
Ovviamente tutto senza considerare il vostro target che incide tantissimo su un sito.
E l’ho visto da cellulare, casomai da PC avrei una impressione diversa.
Mi hai fatto passare 20 minuti Di quarantena facendo una cosa che mi piace tanto e non facevo da molto.
In una primissima versione c’era il listato dei servizi offerti dove ora trovate la news sul coronavirus. Chiaro che quella sarebbe la posizione migliore, e che a seguito di quella il “maggiori informazioni” ha senso. Solo che sempre per questa indagine in corso, abbiamo notato che mettere come cosa immediatamente visibile la notizia che stiamo svolgendo questa attività in associazione a La Sapienza ha un effetto molto positivo sulla redemption della ricerca.
Per il resto è una versione beta, con tanti aspetti da migliorare e integrare. Stiamo costruendo sezioni specifiche per ognuno dei capitoli, con descrizioni più dettagliate - anche con brevi video - dei servizi offerti. Rivedere il funzionamento dei link è un altro aspetto. La traduzione in inglese e altre lingue pure.
Proprio per questo ho voluto chiedere un parere qui, da parte di persone non necessariamente addette ai lavori o a cui è chiaro il mio mondo di riferimento, per trovare spunti e migliorie.
Grazie
Poi rompicoglioni lo sono di natura.
Gli ho fatto le pulci basandomi sulla mia esperienza, ma immaginavo che fossero considerazioni già fatte.
Un sito ben fatto non vuol dire molto (ciao Nick). Il sito deve convertire ovvero trasformare l'utente ci capita sopra in una contatto e poi un cliente che acquista il tuo prodotto/servizio.
Per esempio la scelta del colore non è quasi mai casuale: il blu è molto usato per PA, istituzioni, università perchè trasmette serietà (in Italia suona strano, lo so ma fateci caso molti siti governativi sono blu). E le aziende che vogliono trasmettere questo scelgono colori in linea con questo. La scelta ad esempio è ottima.
Un azienda giovane che fa ricerche di mercato potrebbe scegliere l'arancione che da più la sensazione di freschezza (altro colore molto usato)
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Il blu è sempre stato il colore aziendale
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Ciò che ho messo in corsivo è presente sul sito indicato.scooter ha scritto:infatti non lo siamo (o se era una battuta non l'ho capita )Monheim ha scritto:Due Ruote (Scooter e Moto)paoolino ha scritto:Io sto lavorando. Come azienda abbiamo approfittato del CoronaVirus per rimettere mano al sito web aziendale
http://www.unicabitalia.com/ (se volete dare feedback)
e per impostare un po' di ricerche per capire come si modificheranno gli stili di vita post pandemia.
Non sapevo che tu e scooter foste colleghi.
Era una battutaccia.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Questo.Monheim ha scritto:Dopo alcune settimane di lavoro da casa, i colleghi del team di cui faccio parte non son tanto, ovviamente, dispiaciuti di risparmiare tempo e soldi per benzina quanto lamentano il fatto che i figli piccoli rompono i coglioni..
Io lavoro a casa con due schegge impazzite che se ne fregano se sono in meeting.
Mettono a soqquadro la casa che io devo poi sistemare.
Ieri ero in meeting dalle 8.
Ho preparato il latte con le cuffie alle orecchie.
La piccola voleva che stessi vicino a lei mentre beveva il latte e quindi col pc sul divano e call in corso di lavoro.
Poi devo fargli lavare i denti e cambiarli, far arieggiare casa, fare i letti, e poi riprendo a lavorare.
Tutto spezzettato.
Poi loro giocano, litigano, urlano si inseguono e poi si abbracciano e si coccolano.
Sono li con il microfono che parlo nel meeting, e dito pronto a mutarmi appena partono con urla o litigi.
L’altro giorno parlavo nella call, microfono quindi aperto, arriva mio figlio “Papà devo fare la cacca”. Avevo confidenza con gli interlocutori sicchè dico “se non avete sentito bene mio figlio deve cagare, scusate torno tra due minuti”.
E poi la piccola scappa la Pipì e poi arriva orario della merendina e poi il pranzo da preparare per loro e la piccola che all’asilo nido mangia da sola e a casa vuole essere per forza imboccata (3 anni).
E ci mette una vita a finire di mangiare.
Giocano col Pongo, via casino e pausa aspirapolvere.
Io mangio col pc davanti per recuperare il tempo perso.
Quando torna la Compagna dal lavoro finalmente respiro.
Non prima di altre sgridate perché non hanno mai voglia di sistemare.
Li posso pure capire che per loro che hanno duracell infinite stare in casa fissi deve essere una rottura di palle clamorosa. Ma è molto complicato lavorare da casa in queste condizioni.
Per questo motivo non vedo l’ora di tornare in ufficio.
Vero la mattina li preparo e li porto io all’asilo e sclero in un’ora comunque ma almeno posso poi lavorare tranquillo in ufficio.
Oltretutto mi si accumula lavoro per le pause che faccio e finisco per lavorare fisso fino a tardi spesso anche dopo che sono andati a dormire perché ovviamente dopo cena vogliono giocare col Papà visto che durante il giorno li prendo solo a male parole
SmartWorking in sostanza è un’ ottima formula.
Non però con due bambini così piccoli in casa.
Esco pazzo e fino a Settembre in queste condizioni non ci arrivo poco ma sicuro.
2024: "Nole non vincera' mai piu' il Roland Garros" (cit.Sottoscritto)
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Ma povero.
Immagino, immagino.
L'Anarchia.
In effetti con bambini piccoli lavorare da casa dev'essere un bell'inferno: a lungo andare il pericolo Jack Torrance è sempre dietro l'angolo...
Immagino, immagino.
L'Anarchia.
In effetti con bambini piccoli lavorare da casa dev'essere un bell'inferno: a lungo andare il pericolo Jack Torrance è sempre dietro l'angolo...
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
I Figli li avete voluti voi (e aggiungo che avete fatto bene, il vostro contributo contro l'invecchiamento della società e calo delle nascite lo avete fatto)
F.F.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Johnny Rex ha scritto:I Figli li avete voluti voi (e aggiungo che avete fatto bene, il vostro contributo contro l'invecchiamento della società e calo delle nascite lo avete fatto)
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"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
si, ma cosa c'entra, qualunque cosa fai non la fai mentre lavori, mica solo tenere i figli. Nemmeno pulire casa, portare la macchina dal meccanico, ascoltare i problemi di un amico, vedere un film, fare l'amore con un amante.
Fare i figli puo' essere dura nel senso che ti svegliano magari la notte ogni due ore o che so io. Ma mentre lavori tutto e' duro (dipende dal lavoro e i suoi tempo, ovvio).
Ci sono le eccezioni, ma lo smart working non deve per niente presupporre che uno debba accudire i figli, altrimenti si capisce perche' non lo diano. Poi siamo in emergenza con scuole e asili chiusi (siete, via) e si fa quel che si puo'. Magari possono anche obbligare il datore di lavoro a pagarti se invece di stare nel meeting devi sotterrare 20 cadaveri al cimitero,perche' siamo in emergenza. Ma insomma, non sono situazioni normali.
Comunque qui aperto anche per i turisti, basta mostrare un test dove si e' negativi al virus non piu' vecchio di 4 giorni.
Fare i figli puo' essere dura nel senso che ti svegliano magari la notte ogni due ore o che so io. Ma mentre lavori tutto e' duro (dipende dal lavoro e i suoi tempo, ovvio).
Ci sono le eccezioni, ma lo smart working non deve per niente presupporre che uno debba accudire i figli, altrimenti si capisce perche' non lo diano. Poi siamo in emergenza con scuole e asili chiusi (siete, via) e si fa quel che si puo'. Magari possono anche obbligare il datore di lavoro a pagarti se invece di stare nel meeting devi sotterrare 20 cadaveri al cimitero,perche' siamo in emergenza. Ma insomma, non sono situazioni normali.
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Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Nickognito Siffredi ha scritto: Ma mentre lavori tutto e' duro (dipende dal lavoro e i suoi tempo, ovvio).
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Alcune famiglie hanno certamente dei problemi logistici in questa fase.
Ad esempio un mio amico con due figli in età scolare e sia lui che la moglie in smartworking: hanno problemi quando tutti e 4 in contemporanea hanno bisogno del computer e anche il loro distribuirsi dentro casa è una difficoltà.
Poi ci sono le problematiche legate al controllo e al mantenimento dell'attenzione dei figli per le attività scolastiche.
Ad esempio un mio amico con due figli in età scolare e sia lui che la moglie in smartworking: hanno problemi quando tutti e 4 in contemporanea hanno bisogno del computer e anche il loro distribuirsi dentro casa è una difficoltà.
Poi ci sono le problematiche legate al controllo e al mantenimento dell'attenzione dei figli per le attività scolastiche.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Anche io spesso devo lavorare e non riesco a scrivere 500 post al giorno qui.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Paoolino, non fate ricerche di mercato sul mondo alimentare GDO, giusto?paoolino ha scritto:Io sto lavorando. Come azienda abbiamo approfittato del CoronaVirus per rimettere mano al sito web aziendale
http://www.unicabitalia.com/ (se volete dare feedback)
e per impostare un po' di ricerche per capire come si modificheranno gli stili di vita post pandemia.
Per capirci, non entrate in competizione con IRI o Nielsen..
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Ma il topic si chiama chi sta lavorando e si parlava di come si sta lavorando adesso.Nickognito ha scritto:si, ma cosa c'entra, qualunque cosa fai non la fai mentre lavori, mica solo tenere i figli. Nemmeno pulire casa, portare la macchina dal meccanico, ascoltare i problemi di un amico, vedere un film, fare l'amore con un amante.
Fare i figli puo' essere dura nel senso che ti svegliano magari la notte ogni due ore o che so io. Ma mentre lavori tutto e' duro (dipende dal lavoro e i suoi tempo, ovvio).
Ci sono le eccezioni, ma lo smart working non deve per niente presupporre che uno debba accudire i figli, altrimenti si capisce perche' non lo diano. Poi siamo in emergenza con scuole e asili chiusi (siete, via) e si fa quel che si puo'. Magari possono anche obbligare il datore di lavoro a pagarti se invece di stare nel meeting devi sotterrare 20 cadaveri al cimitero,perche' siamo in emergenza. Ma insomma, non sono situazioni normali.
Comunque qui aperto anche per i turisti, basta mostrare un test dove si e' negativi al virus non piu' vecchio di 4 giorni.
Ovvio che un domani che i bambini torneranno a Scuola/Asilo lo SmartWorking avrebbe tutto un altro senso e altra efficacia, almeno per me.
Ma intanto fino a Settembre questa sarà la situazione.
2024: "Nole non vincera' mai piu' il Roland Garros" (cit.Sottoscritto)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Siamo più specializzati nel mondo automobilistico “allargato” (incluse moto scooter camion mezzi agricoli e da cantiere), rilevazioni di soddisfazione e ricerca sociale/opinione.miggen ha scritto:Paoolino, non fate ricerche di mercato sul mondo alimentare GDO, giusto?paoolino ha scritto:Io sto lavorando. Come azienda abbiamo approfittato del CoronaVirus per rimettere mano al sito web aziendale
http://www.unicabitalia.com/ (se volete dare feedback)
e per impostare un po' di ricerche per capire come si modificheranno gli stili di vita post pandemia.
Per capirci, non entrate in competizione con IRI o Nielsen..
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Allora non sono solo io...uglygeek ha scritto:Si' e no. Io non sono cosi' convinto.BackhandWinner ha scritto:Hell yes!maxredo ha scritto:
Pure io.
O cmq obbligo/possibilità di 1/2 gg alla settimana in ufficio, 100% smart working lo lascerei solo a chi ha veramente la necessità di farlo e difficoltà di andare sul posto di lavoro
Già ne ero convinto, da anni, ora ho avuto la prova del nove: chi, come me e molti miei colleghi, lavora elaborando dati (ExCel, SAP) può far tutto benissimo da casa (posto che non manchino gli strumenti informatici necessari, ovviamente). Con un programmino per connetterti ai server aziendali da remoto sei a posto.
Mi risparmio quasi un'ora di auto al giorno (e io più di ogni cosa aborro guidare, il tempo peggio speso della vita: non solo un'ora di vita quotidiana persa, ma nel modo peggiore: perlomeno fino a che non potrò permettermi una google car ) per andare in una schifosa zona industriale periferica demmerda (mentre dalla finestra di casa mia vedo il mare, da quella dello studio in casa comunque un viale alberato); possibilità di gestirsi il proprio tempo, spenderne di più con famigliari e amici: senza questo orrido pendolarismo, insomma, la mia qualità della vita s'impenna.
Presenza fisica in ufficio? Sì può fare: una, massimo due volte alla settimana. Gli altri giorni c'è la mail, o, quando proprio serve, skype o il buon vecchio telephòno.
Ovvero, hai ragione che se fai un lavoro come l'elaborazione dati che puoi fare da casa collegandoti al server aziendale o proprio al computer dell'ufficio, la ditta sbaglia se non ti mette in condizione di farlo quando vuoi. Tanto si dovrebbero controllare i risultati, non le ore passate in ufficio.
Pero' quel "quando" non dovrebbe essere troppo spesso o sempre. Perche' lavorare da casa e' alienante. E' vero che il pendolarismo e' uno spreco di tempo ma rappresenta anche un confine preciso tra lavoro e non lavoro. Da' tempo di "scaricarsi" e poi tornati a casa non si lavora.
Io sono al 32o giorno consecutivo, e non ne posso proprio piu' di lavorare da casa. Non e' chiaro quando cominci, ma soprattutto non e' chiaro quando finisci, perche' stare a casa diventa sinonimo di lavorare. Ad un certo punto non ci sono piu' weekend perche' hai sempre qualcosa da fare, e nemmeno orari. Domenica sera mi sono messo a fare qualcosa subito dopo cena, ero ancora li' alle 6 di mattina di lunedi' tanto - a parte qualche meeting con i colleghi - a questo punto lavorare di notte o di giorno che differenza fa? E io di notte ho piu' energia che di giorno. Ma non e' salutare.
Lavorare da casa e' una cosa preziosa che pero' va presa con cautela.
https://rep.repubblica.it/pwa/generale/ ... P6-S2.2-T1
ROMA - Trasporti pubblici contingentati, distanziamento obbligatorio negli uffici: lo smartworking sarà ancora a lungo protagonista delle nostre giornate anche nella "fase 2". Il decreto appena pubblicato dal governo raccomanda infatti "il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza". Ma anche dopo, quando la pandemia sarà solo un ricordo, lo smart working rimarrà una modalità irrinunciabile: secondo l'Osservatorio Lockdown di Nomisma a chiederlo è il 56% degli italiani che in questo momento lavorano da casa, almeno 2 milioni, secondo l'istituto bolognese, 8 milioni secondo invece le rilevazioni dell'Osservatorio sullo smart working del Politecnico di Milano. Anche la Pubblica Amministrazione, che è passata da una quota di poco superiore al 10% di lavoratori da remoto all'80% per le amministrazioni centrali e a quasi il 70% per le Regioni, l'obiettivo è di mantenere in smart working anche in futuro almeno il 30-40% dei dipendenti.
Proprio per questo però le modalità di questo smartworking obbligatorio, in molti casi improvvisato, vanno corrette. Un'inchiesta appena pubblicata da Bloomberg denuncia come molti americani si sentano soffocati dallo smartworking, gli intervistati lamentano di lavorare in media tre ore in più al giorno, e di avere molte più difficoltà di prima a separare la sfera lavorativa da quella privata. Anche in Italia, pur a fronte di una generale soddisfazione per il lavoro da remoto, stanno emergendo problemi di questo tipo. "Io non lavoro più da casa. Ho scelto di venire qui in ufficio: così quando finisco nessuno può più telefonarmi per chiedermi di fare ancora qualcos'altro", racconta Elisabetta, quadro in un'azienda di Roma: dopo le prime settimane di smartworking quasi obbligato, a causa della pandemia da coronavirus, ha scelto di tornare in ufficio per ristabilire una separazione tra il tempo del lavoro e quello privato.
"Anche dal nostro monitoraggio, dopo l'entusiasmo iniziale - conferma Mariano Corso, resposansabile dell'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano - emergono stanchezza, difficoltà dovute al fatto che la sfera del lavoro è diventata terribilmente invasiva. Secondo le nostre stime, siamo passati a poco meno di 600 mila lavoratori (dato rilevato l'anno scorso) a un potenziale di otto milioni: non tutte le aziende erano preparate, ai lavoratori si chiede spesso fin troppa flessibilità. E' un problema da affrontare perché si andrà avanti con questo ritmo per almeno altri 6-9 mesi, e poi, anche dopo, sarà difficile tornare indietro, non si tornerà alla situazione precedente, molte riunioni si svolgeranno da remoto".
Persino nelle aziende che si erano preparate da tempo allo smart working sia dal punto di vista dell'organizzazione che degli strumenti, ci sono forti perplessità dovute all'invasività del lavoro da remoto. Digital360 Spa, società quotata sul mercato Alternativo del Capitale, gestito da Borsa Italiana, ha riscontrato attraverso un'indagine interna la quasi totale soddisfazione professionale dei propri dipendenti, che nell'88% dei casi ritiene che in questa situazione di smart working forzato la propria efficacia lavorativa sia invariata o migliorata. Anche gli incontri a distanza con i colleghi vengono valutati in modo positivo dal 90% dei dipendenti. Però, quando si parla invece della conciliazione tra vita privata e lavoro, meno della metà, solo il 45% dei dipendenti, la valuta come buona o ottima.
Già nella fase 2 bisognerà dunque riprendere rapidamente la legge sullo smart working che prevede una norma molto importante: il diritto di disconnessione, sancito peraltro anche da alcuni (pochi) contratti collettivi di lavoro, a cominciare da quello dei bancari.
Per la Pubblica Amministrazione i problemi emersi dallo smart working di emergenza sono anche legati alla strumentazione e alla sicurezza informatica: da un'indagine di Promo PA emerge che, a fronte di una percentuale dell'81% di lavoratori britannici che lavora a distanza su computer forniti dal datore di lavoro, invece in Italia meno del 40% lavora su Pc aziendali, in alcuni Comuni la percentuale scende al 10. Il rischio hackeraggio è elevatissimo, con tutto quello che significa in termini di perdita o furto di dati sensibili sulla popolazione italiana.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
da settimana prossima tornerò in ufficio 2-3 giorni alla settimana, disposizioni aziendali. in ufficio siamo in 5 e il nostro capo ci ha detto massimo 2...siamo tuttora in trattativa fra di noi, mi sto scontrando col lecchino dell'ufficio che ovviamente vuol far vedere che lui c'è sempre e confido di massacrarlo...la gente è veramente rincoglionita a volte
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
io credo di tornare fisso, boh, ancora non sicuro, sempre meglio del taxi....
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)