Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
In Brianza, se può consolare, la pandemia si è esaurita il 24 agosto.
Tutti in azienda ad orario pieno e riprendono pure le giornate di Team Building, già organizzata una bella scampagnata tutti in pulmann e passa la paura.
Non impareremo mai.
Tutti in azienda ad orario pieno e riprendono pure le giornate di Team Building, già organizzata una bella scampagnata tutti in pulmann e passa la paura.
Non impareremo mai.
MM
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Ma se uno dice: "Scusate, ma il virus? poi se si ammala uno devono andare in quarantena tutti e non possono poi nemmeno lavorare da casa, ma vi conviene rischiare?" Cosa rispondono?
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Le adesioni, al momento, sono del 99%.uglygeek ha scritto:Ma se uno dice: "Scusate, ma il virus? poi se si ammala uno devono andare in quarantena tutti e non possono poi nemmeno lavorare da casa, ma vi conviene rischiare?" Cosa rispondono?
Come ho già scritto sull'argomento alla fine uno si stanca anche di essere "il solito" 1%, che pone il problema.
Ricordo che lavoro in un'azienda dove ad aprile c'era gente in smartworking che spingeva per rientrare perchè "gli mancava il feeling dell'ufficio" e temo non sia l'eccezione...
EDIT: non nascondo che, fatto salvo ovviamente che si verifichi senza conseguenze drammatiche, possa anche pensare che la situazione che hai descritto potrebbe essere auspicabile se d'insegnamento.
MM
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Che dire? Son tutti così felici di impiegare tempo e spendere soldi per raggiungere l'ufficio e/o stanno così male in casa?Renudo ha scritto:Le adesioni, al momento, sono del 99%.uglygeek ha scritto:Ma se uno dice: "Scusate, ma il virus? poi se si ammala uno devono andare in quarantena tutti e non possono poi nemmeno lavorare da casa, ma vi conviene rischiare?" Cosa rispondono?
Come ho già scritto sull'argomento alla fine uno si stanca anche di essere "il solito" 1%, che pone il problema.
Ricordo che lavoro in un'azienda dove ad aprile c'era gente in smartworking che spingeva per rientrare perchè "gli mancava il feeling dell'ufficio" e temo non sia l'eccezione...
EDIT: non nascondo che, fatto salvo ovviamente che si verifichi senza conseguenze drammatiche, possa anche pensare che la situazione che hai descritto potrebbe essere auspicabile se d'insegnamento.
Condoglianze.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Spettacolo: in caso di quarantena del figlio, non si ha diritto a congedi covid al 50% se l'altro genitore è già in smart working. Al solito, il generico under 14, come se un neonato o uno in età da asilo, fosse autonomo come un undicenne. Peraltro, se è in quarantena, non è neanche il caso di chiamare i nonni. Quindi, che se ne occupi il genitore che è in smart working a non fare una sega (sottinteso).
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Comincio seriamente a pensarlo.Monheim ha scritto:Che dire? Son tutti così felici di impiegare tempo e spendere soldi per raggiungere l'ufficio e/o stanno così male in casa?Renudo ha scritto:Le adesioni, al momento, sono del 99%.uglygeek ha scritto:Ma se uno dice: "Scusate, ma il virus? poi se si ammala uno devono andare in quarantena tutti e non possono poi nemmeno lavorare da casa, ma vi conviene rischiare?" Cosa rispondono?
Come ho già scritto sull'argomento alla fine uno si stanca anche di essere "il solito" 1%, che pone il problema.
Ricordo che lavoro in un'azienda dove ad aprile c'era gente in smartworking che spingeva per rientrare perchè "gli mancava il feeling dell'ufficio" e temo non sia l'eccezione...
EDIT: non nascondo che, fatto salvo ovviamente che si verifichi senza conseguenze drammatiche, possa anche pensare che la situazione che hai descritto potrebbe essere auspicabile se d'insegnamento.
Condoglianze.
Più che ai rischi della mancata socializzazione conseguenti allo smartworking ci si dovrebbe preoccupare di quelli legati a situazioni familiari talmente compromesse da preferire il traffico e l'ufficio (scherzo, ma non troppo).
MM
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
io da lunedi' torno a lavorare da casa. Mi va bene perche' qui davvero siamo in emergenza e la gente viene apposta a fare meeting dal vivo con me stando a mezzo metro senza mascherina, pero' devo dire che, pur senza avere amici qui, mi e' piaciuto passare questi mesi in ufficio, a contatto con qualcuno di persona. A casa sto bene ma stare chiuso tutta la vita in 50 metri quadri vedendo una sola faccia e un solo muso non e' il massimo, e uscire con gli amici di questi tempi di Covid non e' sempre facile. Adesso dovro' lavorare molto da letto e divano e convivere 24/7. E' comunque il momento per farlo.
Non so, non penso che chi non ha voglia di stare 24 ore a casa stia male in casa (magari sta male a lavorarci per motivi logistici: io qua ho due monitor, un telefono, possibilita' di stampare e scannerizzare, possibilita' di condividere contenuti su schermi giganti, una stanza grande, una scrivania grande, a casa no). Penso piuttosto che chi non ha voglia di andare mai in un posto (non dico tutti i giorni, ci sono molti motivi per non voler andare in un posto tutti i giorni), sta male in quel posto.
Abbastanza semplicemente, penso che chi sta bene a casa e sta bene anche in ufficio, ha piacere di alternare le cose (e anche andare in altri luoghi in altri orari, ovvio).
Non so, non penso che chi non ha voglia di stare 24 ore a casa stia male in casa (magari sta male a lavorarci per motivi logistici: io qua ho due monitor, un telefono, possibilita' di stampare e scannerizzare, possibilita' di condividere contenuti su schermi giganti, una stanza grande, una scrivania grande, a casa no). Penso piuttosto che chi non ha voglia di andare mai in un posto (non dico tutti i giorni, ci sono molti motivi per non voler andare in un posto tutti i giorni), sta male in quel posto.
Abbastanza semplicemente, penso che chi sta bene a casa e sta bene anche in ufficio, ha piacere di alternare le cose (e anche andare in altri luoghi in altri orari, ovvio).
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
ci vorrebbero almenno 50 m2 a persona.
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e cosi' via.
o va bene anche +30 m2 dalla terza persona in poi, potendo sfruttare comunque spazi comuni.
al di sotto, si fa fatica.
se devi passarci settimane intere senza mai uscire...
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Perfetto. Io vivo in meno di 100mq, forse ci arrivo col soppalco, ma siamo in 4, quindi sarà un gran casino al prossimo lockdown.
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Anche andare dall'amante diventa complicato!Renudo ha scritto:Comincio seriamente a pensarlo.Monheim ha scritto:Che dire? Son tutti così felici di impiegare tempo e spendere soldi per raggiungere l'ufficio e/o stanno così male in casa?Renudo ha scritto:
Le adesioni, al momento, sono del 99%.
Come ho già scritto sull'argomento alla fine uno si stanca anche di essere "il solito" 1%, che pone il problema.
Ricordo che lavoro in un'azienda dove ad aprile c'era gente in smartworking che spingeva per rientrare perchè "gli mancava il feeling dell'ufficio" e temo non sia l'eccezione...
EDIT: non nascondo che, fatto salvo ovviamente che si verifichi senza conseguenze drammatiche, possa anche pensare che la situazione che hai descritto potrebbe essere auspicabile se d'insegnamento.
Condoglianze.
Più che ai rischi della mancata socializzazione conseguenti allo smartworking ci si dovrebbe preoccupare di quelli legati a situazioni familiari talmente compromesse da preferire il traffico e l'ufficio (scherzo, ma non troppo).
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Può essere vero però solo se parti dal presupposto che tutti i conviventi lavorino da casa o che uno dei due lavora in smartworking e l'altro sia una casalinga (il PC mi perdonerà).alessandro ha scritto:ci vorrebbero almenno 50 m2 a persona.
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o va bene anche +30 m2 dalla terza persona in poi, potendo sfruttare comunque spazi comuni.
al di sotto, si fa fatica.
se devi passarci settimane intere senza mai uscire...
Il potersi ricavare uno spazio dedicato è importantissimo ma oltre al fatto che non è scontato che il/la convivente siano nelle stessa situazione dipende anche molto da dove vivi e dalle tue abitudini perchè non è che per lavorare in smartworking devi per forza barricarti in casa 24 ore.
Puoi uscire a berti un caffé, farti una passeggiata o qualunque altra cosa ti possa servire per staccare quando ne hai bisogno.
Potendoti gestire il tempo in maniera più flessibile sono migliaia le attività che potresti prendere in considerazione.
Perchè pensare che si tratti di "passarci settimane intere senza mai uscire"?
In ogni caso è molto difficile, se non impossibile, stabilire una regola.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
mi riferivo alla situazione di Marzo.Renudo ha scritto:Può essere vero però solo se parti dal presupposto che tutti i conviventi lavorino da casa o che uno dei due lavora in smartworking e l'altro sia una casalinga (il PC mi perdonerà).alessandro ha scritto:ci vorrebbero almenno 50 m2 a persona.
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Puoi uscire a berti un caffé, farti una passeggiata o qualunque altra cosa ti possa servire per staccare quando ne hai bisogno.
Potendoti gestire il tempo in maniera più flessibile sono migliaia le attività che potresti prendere in considerazione.
Perchè pensare che si tratti di "passarci settimane intere senza mai uscire"?
In ogni caso è molto difficile, se non impossibile, stabilire una regola.
certo che lavorare da casa magari solo qualche ora e poi sei libero di fare quel che vuoi e' molto diverso.
soprattutto se i bambini sono a scuola e l'altra persona magari lavora in ufficio.
se pero' ti chiudono in casa, secondo me servono proprio 50 metri a persona, e possibilmente altrettanti di giardino/terrazzo.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Su questo non posso che essere d'accordo ma credo di averlo già scritto: per giudicare obiettivamente pro e contro dello smartworking bisognerebbe sperimentarlo in un periodo "normale".alessandro ha scritto:mi riferivo alla situazione di Marzo.Renudo ha scritto:Può essere vero però solo se parti dal presupposto che tutti i conviventi lavorino da casa o che uno dei due lavora in smartworking e l'altro sia una casalinga (il PC mi perdonerà).alessandro ha scritto:ci vorrebbero almenno 50 m2 a persona.
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Il potersi ricavare uno spazio dedicato è importantissimo ma oltre al fatto che non è scontato che il/la convivente siano nelle stessa situazione dipende anche molto da dove vivi e dalle tue abitudini perchè non è che per lavorare in smartworking devi per forza barricarti in casa 24 ore.
Puoi uscire a berti un caffé, farti una passeggiata o qualunque altra cosa ti possa servire per staccare quando ne hai bisogno.
Potendoti gestire il tempo in maniera più flessibile sono migliaia le attività che potresti prendere in considerazione.
Perchè pensare che si tratti di "passarci settimane intere senza mai uscire"?
In ogni caso è molto difficile, se non impossibile, stabilire una regola.
certo che lavorare da casa magari solo qualche ora e poi sei libero di fare quel che vuoi e' molto diverso.
soprattutto se i bambini sono a scuola e l'altra persona magari lavora in ufficio.
se pero' ti chiudono in casa, secondo me servono proprio 50 metri a persona, e possibilmente altrettanti di giardino/terrazzo.
Con un nuovo lockdown, senza neppure poter andare al bar a prendere un caffè, le difficoltà non possono che essere inversamente proporzionali ai metri quadri a disposizione.
MM
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Certo che puoi uscire a berti un caffe', ma non e' sufficiente. Ti faccio il mio esempio personale: io potrei tornare in Italia e lavorare da casa dei miei come lavoro da casa da qui, anzi e' gia' stato stabilito che non torneremo in ufficio prima di febbraio in nessun caso quindi sembrerebbe la scelta migliore. Ma i miei vivono in un piccolo appartamento e io dovrei stare li' seduto ad un tavolo tutto il giorno, costringendo i miei a lasciare quello spazio, e anche a non far casino quando ho una videochiamata, ecc. Non ci sarebbero problemi in una casa grande, ma diventa improponibile lavorare cosi' per piu' di una settimana in una casa piccola. Al punto che sto valutando l'idea di affittare per qualche mese un piccolo ufficio nei dintorni dove mettere i miei computer ed andare a lavorare. Non so se lo faro' perche' poi ci sono altre complicazioni, ma questo era per spiegare che se convivi lavorare da casa puo' essere difficile al punto che puoi arrivare ad inventarti un ufficio dove non c'e'. Altro che smart working.Renudo ha scritto:Può essere vero però solo se parti dal presupposto che tutti i conviventi lavorino da casa o che uno dei due lavora in smartworking e l'altro sia una casalinga (il PC mi perdonerà).alessandro ha scritto:ci vorrebbero almenno 50 m2 a persona.
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Puoi uscire a berti un caffé, farti una passeggiata o qualunque altra cosa ti possa servire per staccare quando ne hai bisogno.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
renudo???
ma rimetti rekal su
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Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
meglio ancora menudoPaolo79 ha scritto:renudo???
ma rimetti rekal su
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
In teoria tutto bellissimo, ok, tuttavia chiedo: il tuo pensiero sarebbe identico se per andare in ufficio impiegassi un'ora a/r o anche di più con mezzi pubblici e/o auto quindi spendendo sia tempo che carburante anziché cinque minuti a piedi?Nickognito ha scritto:io da lunedi' torno a lavorare da casa. Mi va bene perche' qui davvero siamo in emergenza e la gente viene apposta a fare meeting dal vivo con me stando a mezzo metro senza mascherina, pero' devo dire che, pur senza avere amici qui, mi e' piaciuto passare questi mesi in ufficio, a contatto con qualcuno di persona. A casa sto bene ma stare chiuso tutta la vita in 50 metri quadri vedendo una sola faccia e un solo muso non e' il massimo, e uscire con gli amici di questi tempi di Covid non e' sempre facile. Adesso dovro' lavorare molto da letto e divano e convivere 24/7. E' comunque il momento per farlo.
Non so, non penso che chi non ha voglia di stare 24 ore a casa stia male in casa (magari sta male a lavorarci per motivi logistici: io qua ho due monitor, un telefono, possibilita' di stampare e scannerizzare, possibilita' di condividere contenuti su schermi giganti, una stanza grande, una scrivania grande, a casa no). Penso piuttosto che chi non ha voglia di andare mai in un posto (non dico tutti i giorni, ci sono molti motivi per non voler andare in un posto tutti i giorni), sta male in quel posto.
Abbastanza semplicemente, penso che chi sta bene a casa e sta bene anche in ufficio, ha piacere di alternare le cose (e anche andare in altri luoghi in altri orari, ovvio).
Comunque, sì, come già detto/fatto intendere ormai allo sfinimento, a me personalmente dà l'orticaria il pensiero per cui debba svolgere in ufficio qualcosa che posso tranquillamente fare da casa con la stessa identica efficienza.
In altri termini: non sto ovviamente mal da morire in ufficio bensì di gran lunga meglio a casa.
È come ricevere un soffocotto col preservativo: non è un'esperienza orrenda ma senza è di gran lunga più edificante.
Per giunta, salvo lockdown che è una situazione eccezionale e come detto giustamente da Renudo, lavorare da casa non implica esservi lì seppellito 24 ore su 24.
Poi, per carità, alternare può essere un buon compromesso per taluni; nel mio caso penso non sarei felice neppure di quello a meno di vivere vicinissimo al luogo di lavoro come tra l'altro è hic et nunc.
Oltretutto, aspetto per niente marginale, il fatto di vivere vicino allo stesso non è casuale bensì determinato a monte in virtù della presenza necessaria.
Come abbiamo già detto in lungo e in largo, quanti vivrebbero comunque in "città sparata" a poco dal luogo di lavoro se si potesse lavorare da casa o alternare?
È evidente che uno sviluppo massiccio dello smart working sconvolgerebbe l'assetto di tantissimo e chissà mai se lo avremo alla luce di tutti gli interessi coinvolti, anche se il mondo si è sempre evoluto e adattato volente o nolente.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Guarda, sulla necessità di avere lo spazio da potervi dedicare perchè lo smartworking non diventi uno supplizio credo siamo tutti d'accordo però, lo ripeto, non è che lo si possa giudicare in base ai casi specifici e sopratutto in questo momento particolare.uglygeek ha scritto:Certo che puoi uscire a berti un caffe', ma non e' sufficiente. Ti faccio il mio esempio personale: io potrei tornare in Italia e lavorare da casa dei miei come lavoro da casa da qui, anzi e' gia' stato stabilito che non torneremo in ufficio prima di febbraio in nessun caso quindi sembrerebbe la scelta migliore. Ma i miei vivono in un piccolo appartamento e io dovrei stare li' seduto ad un tavolo tutto il giorno, costringendo i miei a lasciare quello spazio, e anche a non far casino quando ho una videochiamata, ecc. Non ci sarebbero problemi in una casa grande, ma diventa improponibile lavorare cosi' per piu' di una settimana in una casa piccola. Al punto che sto valutando l'idea di affittare per qualche mese un piccolo ufficio nei dintorni dove mettere i miei computer ed andare a lavorare. Non so se lo faro' perche' poi ci sono altre complicazioni, ma questo era per spiegare che se convivi lavorare da casa puo' essere difficile al punto che puoi arrivare ad inventarti un ufficio dove non c'e'. Altro che smart working.
Nel tuo caso, ad esempio, sai già che il rientro in Italia sarebbe una situazione provvisoria ma dovesse diventare definitiva non vedo cosa ti impedisca di affittare un appartamento, con lo spazio che ti serve, come già stai facendo ora.
Se al momento non ti è possibile o non vuoi farlo per varie ragioni esistono soluzioni, in crescita anche in Italia, come il co-working che ti permettono di affittare lo spazio che ti serve, ti offrono anche quella possibilità di socializzare tipica dell'ufficio e puoi continuare a fare il lavoro che ti piace a migliaia di chilometri dall'azienda mantenendo la flessibilità degli orari e rimanendo vicino a famiglia ed amici.
E' smartworking anche questo, non solo quello "da casa".
In ogni caso nessuno sta dicendo che debba essere la soluzione definitiva e migliore per tutti, solo che andrebbe valutato in un contesto slegato da una situazione completamente anomala dove disagi e forzature sono purtroppo inevitabili.
Ultima modifica di Renudo il sab set 19, 2020 8:34 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
quando potevo decidere se stare a casa o andare in ufficio e a/r ci mettevo 1 ora e mezzo, di solito stavo 3 giorni a casa e 2 al lavoro, ogni settimana (magari al lalvoro andavo piu tardi). Pero' avevo piu' amici di adesso al lavoro. Quindi si, lo farei lo stesso. Anche prendere metro/macchina una due volte la settimana e ascoltarti la musica o leggere un libro non e' per niente male.Monheim ha scritto: In teoria tutto bellissimo, ok, tuttavia chiedo: il tuo pensiero sarebbe identico se per andare in ufficio impiegassi un'ora a/r o anche di più con mezzi pubblici e/o auto quindi spendendo sia tempo che carburante anziché cinque minuti a piedi?
debba, lo capisco. Possa, mi sembra una bella opportunita' in piu'.Comunque, sì, come già detto/fatto intendere ormai allo sfinimento, a me personalmente dà l'orticaria il pensiero per cui debba svolgere in ufficio qualcosa che posso tranquillamente fare da casa con la stessa identica efficienza.
Magari non stai male da morire. Dico solo che, se stessi molto bene in ufficio ogni tanto vorresti andarci. Del resto, io sono poco socievole ma ritenere strano che uno preferisca ogni tanto pranzare con i colleghi, lavorarci nella stanza facendo due battute di persona, vedersi magari anche la ragazza carina, rispetto a stare fissi a casa, boh.In altri termini: non sto ovviamente mal da morire in ufficio bensì di gran lunga meglio a casa.
Insomma, se dico 'non sto male da morire al pub o bar, ma di gran lunga meglio a casa, tutte le sere, senza una sola eccezione', magari sono un po' asociale, tutto qua.
Se uno non vive la stessa socialita' in ufficio forse e' perche' in ufficio si trova male (magari non per colpa propria, eh)
Non lo so, il fascino di vivere in luoghi piu' remoti c'e', pero' a me piace avere il castello di Praga a due passi, due dei parchi piu belli del mondo a 5 minuti a piedi, cinema fichi a 5 minuti, spettacoli teatrali, buoni ristoranti e gelaterie, gente che ti porta la spesa a casa, aeroporto vicino con diversi voli, mezzi pubblici efficienti che costano poco che ti consentono di non avere una macchina. Se potessi lavorare su una bella isoletta con la spiaggia forse lo farei, ma di certo non sto qui solo per il lavoro.Come abbiamo già detto in lungo e in largo, quanti vivrebbero comunque in "città sparata" a poco dal luogo di lavoro se si potesse lavorare da casa o alternare?
Su alternare, certo, per me opzione migliore.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Ma no!Paolo79 ha scritto:renudo???
ma rimetti rekal su
ReKal sembrava il nome di un anticalcare.
Renudo mi piace.
Ultima modifica di Renudo il sab set 19, 2020 8:08 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
La questione di base è se a uno piaccia vivere in una grande città o preferisca vivere in un paese più piccolo.
Io non cambierei mai desenzano con milano per dire.
Mai assolutamente mai. Anche se ho molti parenti e anche avevo i nonni a milano.
Alla fine cosa manca qui? Ci sono negozi piccoli e grandi, di lusso e a poco prezzo, ristoranti di ogni genere anche stellati, etnici. Multisala a 10 minuti. Musica dal vivo in piazza ogni settimana tantissime iniziative e spettacoli.
Ci si muove a piedi volendo. Un buon circolo tennis. Aria migliore di milano seppur siamo sempre in pianura padana. Aeroporto di Bergamo e di Verona a 45 minuti circa, e alla fine se vuoi andare a teatro in 30 minuti o poco più sei al grande di Brescia o all’arena di Verona o al teatro romano di Verona.
Il posto è molto animato da metà marzo a fine ottobre e anche a dicembre. Gennaio febbraio e novembre meno ma comunque il fine settimana è pieno di gente comunque. C’è autostrada e ferrovia.
Ci sono le scuole con quasi tutti gli indirizzi, dai licei alle professionali etc.
Quello che manca è l’università. È un posto pulito con ottimi servizi, 3 linee di bus cittadino, è anche molto sicuro, a livello di delinquenza.
Altra cosa negativa è che senza auto sei un po’ limitato negli spostamenti seppure è una zona ben servita da bus e treni ( anche battelli ).
Panorama fantastico, spiagge discoteche pub cantine colline di vigneti percorsi per ciclisti sport nautici e di tutti i tipi.
Diciamo che se abitassi a milano periferia e dovessi scegliere, magari preferirei andare in ufficio, abitando qui, preferirei non andare in ufficio.
Poi non lo so. Io non conosco nessuno che nel tempo libero affitta un appartamento a milano e ci passa un mese così, perché si vive bene. Conosco tanti che si sono trasferiti per lavoro perché sicuramente una grande città offre più opportunità lavorative.
Basta vedere il concorso per professori, a milano non ci vuole andare nessuno, a parità di stipendio e mansioni preferiscono stare nel paesino o nella piccola cittadina sul mare.
Io non cambierei mai desenzano con milano per dire.
Mai assolutamente mai. Anche se ho molti parenti e anche avevo i nonni a milano.
Alla fine cosa manca qui? Ci sono negozi piccoli e grandi, di lusso e a poco prezzo, ristoranti di ogni genere anche stellati, etnici. Multisala a 10 minuti. Musica dal vivo in piazza ogni settimana tantissime iniziative e spettacoli.
Ci si muove a piedi volendo. Un buon circolo tennis. Aria migliore di milano seppur siamo sempre in pianura padana. Aeroporto di Bergamo e di Verona a 45 minuti circa, e alla fine se vuoi andare a teatro in 30 minuti o poco più sei al grande di Brescia o all’arena di Verona o al teatro romano di Verona.
Il posto è molto animato da metà marzo a fine ottobre e anche a dicembre. Gennaio febbraio e novembre meno ma comunque il fine settimana è pieno di gente comunque. C’è autostrada e ferrovia.
Ci sono le scuole con quasi tutti gli indirizzi, dai licei alle professionali etc.
Quello che manca è l’università. È un posto pulito con ottimi servizi, 3 linee di bus cittadino, è anche molto sicuro, a livello di delinquenza.
Altra cosa negativa è che senza auto sei un po’ limitato negli spostamenti seppure è una zona ben servita da bus e treni ( anche battelli ).
Panorama fantastico, spiagge discoteche pub cantine colline di vigneti percorsi per ciclisti sport nautici e di tutti i tipi.
Diciamo che se abitassi a milano periferia e dovessi scegliere, magari preferirei andare in ufficio, abitando qui, preferirei non andare in ufficio.
Poi non lo so. Io non conosco nessuno che nel tempo libero affitta un appartamento a milano e ci passa un mese così, perché si vive bene. Conosco tanti che si sono trasferiti per lavoro perché sicuramente una grande città offre più opportunità lavorative.
Basta vedere il concorso per professori, a milano non ci vuole andare nessuno, a parità di stipendio e mansioni preferiscono stare nel paesino o nella piccola cittadina sul mare.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Ci sta.alessandro ha scritto:La questione di base è se a uno piaccia vivere in una grande città o preferisca vivere in un paese più piccolo.
Io non cambierei mai desenzano con milano per dire.
Mai assolutamente mai. Anche se ho molti parenti e anche avevo i nonni a milano.
Alla fine cosa manca qui? Ci sono negozi piccoli e grandi, di lusso e a poco prezzo, ristoranti di ogni genere anche stellati, etnici. Multisala a 10 minuti. Musica dal vivo in piazza ogni settimana tantissime iniziative e spettacoli.
Ci si muove a piedi volendo. Un buon circolo tennis. Aria migliore di milano seppur siamo sempre in pianura padana. Aeroporto di Bergamo e di Verona a 45 minuti circa, e alla fine se vuoi andare a teatro in 30 minuti o poco più sei al grande di Brescia o all’arena di Verona o al teatro romano di Verona.
Il posto è molto animato da metà marzo a fine ottobre e anche a dicembre. Gennaio febbraio e novembre meno ma comunque il fine settimana è pieno di gente comunque. C’è autostrada e ferrovia.
Ci sono le scuole con quasi tutti gli indirizzi, dai licei alle professionali etc.
Quello che manca è l’università. È un posto pulito con ottimi servizi, 3 linee di bus cittadino, è anche molto sicuro, a livello di delinquenza.
Altra cosa negativa è che senza auto sei un po’ limitato negli spostamenti seppure è una zona ben servita da bus e treni ( anche battelli ).
Panorama fantastico, spiagge discoteche pub cantine colline di vigneti percorsi per ciclisti sport nautici e di tutti i tipi.
Diciamo che se abitassi a milano periferia e dovessi scegliere, magari preferirei andare in ufficio, abitando qui, preferirei non andare in ufficio.
Poi non lo so. Io non conosco nessuno che nel tempo libero affitta un appartamento a milano e ci passa un mese così, perché si vive bene. Conosco tanti che si sono trasferiti per lavoro perché sicuramente una grande città offre più opportunità lavorative.
Basta vedere il concorso per professori, a milano non ci vuole andare nessuno, a parità di stipendio e mansioni preferiscono stare nel paesino o nella piccola cittadina sul mare.
Penso dipenda molto anche dall'età: in linea di massima direi che i giovani preferiscono le città specialmente se nati e cresciuti fino alle superiori in realtà più ridotte.
Poi magari mi sbaglio (ne dubito) e in realtà la maggioranza nella fascia under 30/35 predilige comunque queste ultime.
Sarebbe interessante avere una statistica in merito.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Ma poi dipende. Una cosa è vivere ad “Eboli “ un’altra è vivere in un bel posto culturalmente e economicamente avanzato e animato.
Qui poi ci sono ondate di ragazzine in vacanza, locali, aperitivi in spiaggia etc che hanno breccia anche negli under 30. Se vivi a Eboli o ad avetrana magari è diverso.
Secondo me un paesotto attorno ai 30.000 abitanti ben tenuto con buoni servizi credo sia un buon compromesso.
Certo, se uno vuol far carriera e sentirsi al centro del mondo deve andare a milano Roma Londra Parigi New York San Francisco etc.
Come qualità di vita non credo.
Qui poi ci sono ondate di ragazzine in vacanza, locali, aperitivi in spiaggia etc che hanno breccia anche negli under 30. Se vivi a Eboli o ad avetrana magari è diverso.
Secondo me un paesotto attorno ai 30.000 abitanti ben tenuto con buoni servizi credo sia un buon compromesso.
Certo, se uno vuol far carriera e sentirsi al centro del mondo deve andare a milano Roma Londra Parigi New York San Francisco etc.
Come qualità di vita non credo.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Ieri ero a Milano per lavoro.
Oltre ad aver sicuramente preso una multa per essere entrato in zona a traffico limitato (zona C o come cavolo si chiama), mi è tornato subito in mente il motivo per cui con tutto me stesso anni fa decisi di cambiare azienda per evitare di tornare a lavorare nella metropoli (mi erano già bastati 10 mesi a cavallo tra 2010 e 2011).
Un traffico insostenibile, gente che suona il clacson se hai un tempo di reazione superiore ai 3 decimi quando scatta il verde.
Milano non metto in dubbio offra eventi, luoghi ed opportunità lavorative/sociali senza eguali in Italia, ma è uno stile di vita che mi manderebbe al manicomio entro 5 anni.
Parere personale eh, probabilmente fossi nato e cresciuto lì la penserei in modo diametralmente opposto, ma per come sono fatto e per le esigenze che voglio siano esaudite nella vita quotidiana non potrei davvero resistere a lungo.
Oltre ad aver sicuramente preso una multa per essere entrato in zona a traffico limitato (zona C o come cavolo si chiama), mi è tornato subito in mente il motivo per cui con tutto me stesso anni fa decisi di cambiare azienda per evitare di tornare a lavorare nella metropoli (mi erano già bastati 10 mesi a cavallo tra 2010 e 2011).
Un traffico insostenibile, gente che suona il clacson se hai un tempo di reazione superiore ai 3 decimi quando scatta il verde.
Milano non metto in dubbio offra eventi, luoghi ed opportunità lavorative/sociali senza eguali in Italia, ma è uno stile di vita che mi manderebbe al manicomio entro 5 anni.
Parere personale eh, probabilmente fossi nato e cresciuto lì la penserei in modo diametralmente opposto, ma per come sono fatto e per le esigenze che voglio siano esaudite nella vita quotidiana non potrei davvero resistere a lungo.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Ma infatti uno dei vantaggi principali dello smartworking potrebbe essere quello di svincolare il luogo di residenza da quello lavorativo.
Poi uno può indifferentemente preferire Desenzano, Milano o Avetrana per tutta una serie di motivi validi a seconda di quello che cerca.
Io, per esempio, penso di Como più o meno quello che alessandro pensa di Desenzano ma se per un qualsiasi motivo dovessi decidere di andarmene quello di trovare un nuovo lavoro sarebbe il problema principale, se già lavorassi in smartworking sarebbe risolto.
Conosco due persone che fanno il mio stesso lavoro entrambi in smartworking da anni; uno, di Milano, si è trasferito con la famiglia a Barcellona, l'altro, di Como, dopo una decina d'anni a Valencia (moglie spagnola) si è comprato un casale in Umbria.
Entrambi senza cambiare azienda ed entrambi impiegati in aziende non italiane, una danese ed una svizzera.
Per me è una grande opportunità ma sul fatto che in Italia la si veda allo stesso modo mi sono già espresso...
Poi uno può indifferentemente preferire Desenzano, Milano o Avetrana per tutta una serie di motivi validi a seconda di quello che cerca.
Io, per esempio, penso di Como più o meno quello che alessandro pensa di Desenzano ma se per un qualsiasi motivo dovessi decidere di andarmene quello di trovare un nuovo lavoro sarebbe il problema principale, se già lavorassi in smartworking sarebbe risolto.
Conosco due persone che fanno il mio stesso lavoro entrambi in smartworking da anni; uno, di Milano, si è trasferito con la famiglia a Barcellona, l'altro, di Como, dopo una decina d'anni a Valencia (moglie spagnola) si è comprato un casale in Umbria.
Entrambi senza cambiare azienda ed entrambi impiegati in aziende non italiane, una danese ed una svizzera.
Per me è una grande opportunità ma sul fatto che in Italia la si veda allo stesso modo mi sono già espresso...
MM
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
divertente e ben scritto
https://www.spectator.co.uk/article/hav ... nHVomargFb
https://www.spectator.co.uk/article/hav ... nHVomargFb
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Non ho capito, alla fine la frase "all the while knowing that, like those freed slaves, I am also sticking it to The Man".uglygeek ha scritto:divertente e ben scritto
https://www.spectator.co.uk/article/hav ... nHVomargFb
Qual'è il significato, immagino non letterale, di "sticking it to The Man"?.
MM
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Significa "sfidare l'oppressore" https://en.m.wiktionary.org/wiki/stick_it_to_the_manRenudo ha scritto:Non ho capito, alla fine la frase "all the while knowing that, like those freed slaves, I am also sticking it to The Man".uglygeek ha scritto:divertente e ben scritto
https://www.spectator.co.uk/article/hav ... nHVomargFb
Qual'è il significato, immagino non letterale, di "sticking it to The Man"?.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
OK, adesso meik sens.uglygeek ha scritto:Significa "sfidare l'oppressore" https://en.m.wiktionary.org/wiki/stick_it_to_the_manRenudo ha scritto:Non ho capito, alla fine la frase "all the while knowing that, like those freed slaves, I am also sticking it to The Man".uglygeek ha scritto:divertente e ben scritto
https://www.spectator.co.uk/article/hav ... nHVomargFb
Qual'è il significato, immagino non letterale, di "sticking it to The Man"?.
Grazie.
MM
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Oggi intanto hanno rispedito a casa 16 persone tra Amministrazione, Acquisti e ICT, uffici attigui, in via preventiva nell’attesa dell’esito del tampone di un dipendente posto in quarantena precauzionale.
Agli altri uffici è stato ricordato di lavare spesso le mani...
Lavoro per dei pazzi!
Agli altri uffici è stato ricordato di lavare spesso le mani...
Lavoro per dei pazzi!
MM
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Renudo ha scritto:Non impareremo mai.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Dopo aver fatto rientrare in ufficio una buona parte (non del mio team) di colleghi tra fine luglio e inizio agosto, da domani si torna tutti a casa appassionatamente.
Ridicoli, patetici, imbarazzanti, raggelanti, penosi.
Ridicoli, patetici, imbarazzanti, raggelanti, penosi.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Pare che Bojo adesso voglia mandare tutti in quarantenaMonheim ha scritto:Dopo aver fatto rientrare in ufficio una buona parte (non del mio team) di colleghi tra fine luglio e inizio agosto, da domani si torna tutti a casa appassionatamente.
Ridicoli, patetici, imbarazzanti, raggelanti, penosi.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Pare che Bojo sia una grandissima testa di cazzo. Ah, no, non pare, lo è.Ombra84 ha scritto:Pare che Bojo adesso voglia mandare tutti in quarantena
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Beh lo hanno votato gli inglesi che evidentemente hanno in buona parte una testa simile al loro capoMonheim ha scritto:Pare che Bojo sia una grandissima testa di cazzo. Ah, no, non pare, lo è.Ombra84 ha scritto:Pare che Bojo adesso voglia mandare tutti in quarantena
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Ombra84 ha scritto:Beh lo hanno votato gli inglesi che evidentemente hanno in buona parte una testa simile al loro capo
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Ricevuta mail interna alquanto criptica che mi informa di essere stato selezionato per un progetto-pilota di smart working.
Nessun altra informazione, nessun altro destinatario, nessun altro in copia.
Non ho potuto trattenere un brivido (di paura).
To be continued...
Nessun altra informazione, nessun altro destinatario, nessun altro in copia.
Non ho potuto trattenere un brivido (di paura).
To be continued...
MM
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Magari leggono MM...Renudo ha scritto:Ricevuta mail interna alquanto criptica che mi informa di essere stato selezionato per un progetto-pilota di smart working.
Nessun altra informazione, nessun altro destinatario, nessun altro in copia.
Non ho potuto trattenere un brivido (di paura).
To be continued...
Let us know, pal.
Salvo imprevisti idioti, finirò il 2020 da casa sgrullandomelo.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Grossa invidia, as usual, per gli smartworkisti. Anche io vorrei sgrullarmelo da casa
Intanto sto facendomi il mazzo. Il nostro sovrintendente ha deciso di giocarsi il tutto per tutto e ha approntato una stagione mostrusa con decine di titoli al mese.
Ora sto preparando contemporaneamente:
Otello di Verdi
Damnation di Faust di Berlioz (un malloppo di 800 pagine in francese da studiare a memoria per gennaio)
Barbiere di Siviglia
Madama Buttefly
Linda di Chamounix
Un pezzo orrendo di Sciarrino (musica contemporanea stile film di Alberto Sordi)
Nona di Beethoven
Tutto ciò mentre aspetto la imminente chiusura del teatro, che, non ho dubbi, avverrà entro i primi di novembre.
Intanto sto facendomi il mazzo. Il nostro sovrintendente ha deciso di giocarsi il tutto per tutto e ha approntato una stagione mostrusa con decine di titoli al mese.
Ora sto preparando contemporaneamente:
Otello di Verdi
Damnation di Faust di Berlioz (un malloppo di 800 pagine in francese da studiare a memoria per gennaio)
Barbiere di Siviglia
Madama Buttefly
Linda di Chamounix
Un pezzo orrendo di Sciarrino (musica contemporanea stile film di Alberto Sordi)
Nona di Beethoven
Tutto ciò mentre aspetto la imminente chiusura del teatro, che, non ho dubbi, avverrà entro i primi di novembre.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?
Il pm era per chiedere se e quali ruoli interpretassi in Otello, Barbiere e Butterfly (o se viceversa fossi solo nel coro, cosa che non ricordo più)chiaky ha scritto:Grossa invidia, as usual, per gli smartworkisti. Anche io vorrei sgrullarmelo da casa
Intanto sto facendomi il mazzo. Il nostro sovrintendente ha deciso di giocarsi il tutto per tutto e ha approntato una stagione mostrusa con decine di titoli al mese.
Ora sto preparando contemporaneamente:
Otello di Verdi
Damnation di Faust di Berlioz (un malloppo di 800 pagine in francese da studiare a memoria per gennaio)
Barbiere di Siviglia
Madama Buttefly
Linda di Chamounix
Un pezzo orrendo di Sciarrino (musica contemporanea stile film di Alberto Sordi)
Nona di Beethoven
Tutto ciò mentre aspetto la imminente chiusura del teatro, che, non ho dubbi, avverrà entro i primi di novembre.