Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Renudo
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Renudo »

Renudo ha scritto:
Renudo ha scritto:
Renudo ha scritto:Ricevuta mail interna alquanto criptica che mi informa di essere stato selezionato per un progetto-pilota di smart working.

Nessun altra informazione, nessun altro destinatario, nessun altro in copia.

Non ho potuto trattenere un brivido (di paura). #110#

To be continued...
Boh,
Alla fine si risolverà in tre mesi di prova facendo smart working due giorni alla settimana per valutare se introdurlo in forma permanente.
Più o meno un terzo degli impiegati coinvolti.
Oggi è stata richiesta una breve relazione alle persone coinvolte che evidenziasse pro e contro della propria esperienza e ho espresso la mia più sincera opinione.

Mi ricordate cortesemente quando finisce il blocco dei licenziamenti che devo organizzarmi?
Mi dicono dall'ufficio che i primi rumors alla macchinetta del caffè danno percentuali bulgare di gradimento...
Settimana prossima terminano i tre mesi di prova, staremo a vedere.
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Monheim
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Monheim »

uglygeek ha scritto:Ci sono anche molti lavori senza ferie pagate negli USA, ma per gli impiegati di solito ci sono 10 giorni di ferie l'anno, cioe' due settimane. Questo anche in posti di lavoro molto qualificati dove la ricerca di personale e' difficile.
Poi in genere le ferie crescono con l'anzianita' di servizio. Io sono a 22 (di cui 2 sono un benefit), dall'anno prossimo saliranno a 27, che e' il massimo.
Bellammerda, ma bene che tu ne abbia un buon quantitativo.

Renudo ha scritto:
Renudo ha scritto:
Renudo ha scritto:
Boh,
Alla fine si risolverà in tre mesi di prova facendo smart working due giorni alla settimana per valutare se introdurlo in forma permanente.
Più o meno un terzo degli impiegati coinvolti.
Oggi è stata richiesta una breve relazione alle persone coinvolte che evidenziasse pro e contro della propria esperienza e ho espresso la mia più sincera opinione.

Mi ricordate cortesemente quando finisce il blocco dei licenziamenti che devo organizzarmi?
Mi dicono dall'ufficio che i primi rumors alla macchinetta del caffè danno percentuali bulgare di gradimento...
Settimana prossima terminano i tre mesi di prova, staremo a vedere.
Ottimo, dai, sperando non sia un editto bulgaro...
Ultima modifica di Monheim il sab gen 23, 2021 1:16 pm, modificato 1 volta in totale.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Burano »

Monheim ha scritto:
uglygeek ha scritto:Sperando per lui che ne abbia di più, già è un bel gatto attaccato ai coglioni aver pochi giorni di ferie all'anno. Preferisco lavorare non da casa e avere quattro settimane all'anno di ferie che farlo e averne due.
Ci sono anche molti lavori senza ferie pagate negli USA, ma per gli impiegati di solito ci sono 10 giorni di ferie l'anno, cioe' due settimane. Questo anche in posti di lavoro molto qualificati dove la ricerca di personale e' difficile.
Poi in genere le ferie crescono con l'anzianita' di servizio. Io sono a 22 (di cui 2 sono un benefit), dall'anno prossimo saliranno a 27, che e' il massimo.
Bellammerda, ma bene che tu ne abbia un buon quantitativo.


...
sì ma sbaglio o negli Usa il weekend è sacro, nel senso che in pratica il venerdì si lavora fino a pranzo e poi stop?
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da uglygeek »

Burano ha scritto:
Monheim ha scritto:
uglygeek ha scritto:Sperando per lui che ne abbia di più, già è un bel gatto attaccato ai coglioni aver pochi giorni di ferie all'anno. Preferisco lavorare non da casa e avere quattro settimane all'anno di ferie che farlo e averne due.
Ci sono anche molti lavori senza ferie pagate negli USA, ma per gli impiegati di solito ci sono 10 giorni di ferie l'anno, cioe' due settimane. Questo anche in posti di lavoro molto qualificati dove la ricerca di personale e' difficile.
Poi in genere le ferie crescono con l'anzianita' di servizio. Io sono a 22 (di cui 2 sono un benefit), dall'anno prossimo saliranno a 27, che e' il massimo.
Bellammerda, ma bene che tu ne abbia un buon quantitativo.


...
sì ma sbaglio o negli Usa il weekend è sacro, nel senso che in pratica il venerdì si lavora fino a pranzo e poi stop?
Nel mio settore, non e' vero. Il venerdi' magari si esce un po' prima, ma si lavora. Pero' ci sono dei team che organizzano un bel pranzo fuori ogni venerdi' e passano un paio d'ore cosi'.
Pero' da me c'e' gente che lavora anche nel weekend.
In generale, per quello che posso vedere gli americani lavorano sempre: i negozi sono tutti aperti anche la domenica e fino tardi la sera.
Nei cantieri lavorano anche nel weekend, faranno i turni, non so.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Renudo »

Renudo ha scritto:
Renudo ha scritto:
Renudo ha scritto:
Boh,
Alla fine si risolverà in tre mesi di prova facendo smart working due giorni alla settimana per valutare se introdurlo in forma permanente.
Più o meno un terzo degli impiegati coinvolti.
Oggi è stata richiesta una breve relazione alle persone coinvolte che evidenziasse pro e contro della propria esperienza e ho espresso la mia più sincera opinione.

Mi ricordate cortesemente quando finisce il blocco dei licenziamenti che devo organizzarmi?
Mi dicono dall'ufficio che i primi rumors alla macchinetta del caffè danno percentuali bulgare di gradimento...
Settimana prossima terminano i tre mesi di prova, staremo a vedere.
Periodo di prova prorogato fino al 31 marzo.
Praticamente un dpcm alla volta tirando a campare finchè la situazione non migliora e si possa far rientrare tutti a tempo pieno.
La sensazione è questa.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Monheim »

Renudo ha scritto:
Renudo ha scritto:
Renudo ha scritto:
Oggi è stata richiesta una breve relazione alle persone coinvolte che evidenziasse pro e contro della propria esperienza e ho espresso la mia più sincera opinione.

Mi ricordate cortesemente quando finisce il blocco dei licenziamenti che devo organizzarmi?
Mi dicono dall'ufficio che i primi rumors alla macchinetta del caffè danno percentuali bulgare di gradimento...
Settimana prossima terminano i tre mesi di prova, staremo a vedere.
Periodo di prova prorogato fino al 31 marzo.
Praticamente un dpcm alla volta tirando a campare finchè la situazione non migliora e si possa far rientrare tutti a tempo pieno.
La sensazione è questa.
Quindi il fatto che le brevi relazioni abbiano avuto un responso positivo con percentuali bulgare non verrà preso in considerazione della serie "ok, siamo lieti di apprendere che non avete riscontrato problematiche ma anzi a lavorare da casa durante questo periodo difficile per tutti, ma a breve torneremo in ufficio come abbiamo sempre fatto (locuzione tanto presente quanto inquietante)"?
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Nickognito »

Be, penso ci sarebbero state percentuali bulgare anche se avessero chiesto: vi va bene se vi paghiamo senza lavorare?
Il senso dei sondaggi di certo non deve essere quello di un referendum vincolante, ma quello di un parere da tenere in considerazione per chi deve poi decidere. Più importante del sondaggi sono ovviamente i risultati ottenuti.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Renudo »

Monheim ha scritto:
Renudo ha scritto:
Renudo ha scritto:
Mi dicono dall'ufficio che i primi rumors alla macchinetta del caffè danno percentuali bulgare di gradimento...
Settimana prossima terminano i tre mesi di prova, staremo a vedere.
Periodo di prova prorogato fino al 31 marzo.
Praticamente un dpcm alla volta tirando a campare finchè la situazione non migliora e si possa far rientrare tutti a tempo pieno.
La sensazione è questa.
Quindi il fatto che le brevi relazioni abbiano avuto un responso positivo con percentuali bulgare non verrà preso in considerazione della serie "ok, siamo lieti di apprendere che non avete riscontrato problematiche ma anzi a lavorare da casa durante questo periodo difficile per tutti, ma a breve torneremo in ufficio come abbiamo sempre fatto (locuzione tanto presente quanto inquietante)"?
Sì, come ho scritto la sensazione è questa.
C'è da dire che si fossero sforzati di aggiungere un breve commento alla proroga tipo "è andata abbastanza bene ma ci sono state alcune criticità che proveremo a risolvere nei prossimi due mesi" oppure "l'impatto è stato negativo quindi torneremo in ufficio appena la situazione lo permetterà" si potrebbe capire meglio ma ovviamente, in questo senso, il nulla.
Ci aggiorniamo a fine marzo.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Monheim »

Covid: 'People are tired of working from home'
https://www.bbc.co.uk/news/business-56237586

Meraviglioso che a dirlo sia uno ai piani alti della gerarchia senza minimamente interrogare coloro che stanno a quelli più bassi i quali infatti lo hanno brutalmente sconfessato in calce nei commenti all'articolo postato su Facebook (ovviamente non suoi dipendenti bensì lettori a caso in grandissima parte felici di lavorare da casa per vari motivi già strasviscerati).

Semplicemente, mettendo i pro e contro sulla bilancia, pare proprio che quantomeno le persone che non ricoprono posizioni di vertice preferiscano stare a casa specie allorché il lockdown verrà meno.

Tra l'altro non escludo che il nostro Howard Dawber abbia investimenti immobiliari e necessità di avere negozi e uffici pieni.

I think now people are really missing that opportunity to collaborate with and just see their friends in the office, to get your hair cut, to go and get a good coffee at lunchtime, and to do all the life admin things you can do in a city centre.

E qui, purtroppo, casca ancora l'asinello e si torna alla dicotomia emersa tempo addietro secondo cui lavorare da casa con lockdown è ben diverso da lavorare da casa senza lockdown dal momento che, legittimamente, nel primo caso uno può aver più piacere/meno fastidio ad andare in ufficio anche solo per aver un motivo valido per uscire di casa e incontrare qualcuno di persona fuori dalla stessa.

"So it may well be that people have a desk at Canary Wharf but some people will choose to work at home one day a week or a couple of days a month and that's a good thing."
Un giorno alla settimana o un paio al mese. :lol: :lol: :lol:


Tutto questo, come già detto e ridetto, nella piena consapevolezza che un'eventuale diffusione massiccia del lavoro da casa nel mondo porterebbe a un cambiamento radicale dello stesso per le ragioni già emerse, analizzate e sodomizzate nelle pagine precedenti.

In effetti, tutto sommato, non so per certo (purtroppo ho il difettaccio di tendere a essere privo di granitiche certezze) se è buona cosa, se è sostenibile o altro; per il momento mi accontenterei che non venissero dette inesattezze sulla base di suggestioni e soprattutto non cogliendo la fondamentale differenza tra lavorare da casa con limitazioni fuori e senza.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da uglygeek »

Monheim ha scritto:Covid: 'People are tired of working from home'
https://www.bbc.co.uk/news/business-56237586

Meraviglioso che a dirlo sia uno ai piani alti della gerarchia senza minimamente interrogare coloro che stanno a quelli più bassi i quali infatti lo hanno brutalmente sconfessato in calce nei commenti all'articolo postato su Facebook (ovviamente non suoi dipendenti bensì lettori a caso in grandissima parte felici di lavorare da casa per vari motivi già strasviscerati).

Semplicemente, mettendo i pro e contro sulla bilancia, pare proprio che quantomeno le persone che non ricoprono posizioni di vertice preferiscano stare a casa specie allorché il lockdown verrà meno.

Tra l'altro non escludo che il nostro Howard Dawber abbia investimenti immobiliari e necessità di avere negozi e uffici pieni.

I think now people are really missing that opportunity to collaborate with and just see their friends in the office, to get your hair cut, to go and get a good coffee at lunchtime, and to do all the life admin things you can do in a city centre.

E qui, purtroppo, casca ancora l'asinello e si torna alla dicotomia emersa tempo addietro secondo cui lavorare da casa con lockdown è ben diverso da lavorare da casa senza lockdown dal momento che, legittimamente, nel primo caso uno può aver più piacere/meno fastidio ad andare in ufficio anche solo per aver un motivo valido per uscire di casa e incontrare qualcuno di persona fuori dalla stessa.

"So it may well be that people have a desk at Canary Wharf but some people will choose to work at home one day a week or a couple of days a month and that's a good thing."
Un giorno alla settimana o un paio al mese. :lol: :lol: :lol:


Tutto questo, come già detto e ridetto, nella piena consapevolezza che un'eventuale diffusione massiccia del lavoro da casa nel mondo porterebbe a un cambiamento radicale dello stesso per le ragioni già emerse, analizzate e sodomizzate nelle pagine precedenti.

In effetti, tutto sommato, non so per certo (purtroppo ho il difettaccio di tendere a essere privo di granitiche certezze) se è buona cosa, se è sostenibile o altro; per il momento mi accontenterei che non venissero dette inesattezze sulla base di suggestioni e soprattutto non cogliendo la fondamentale differenza tra lavorare da casa con limitazioni fuori e senza.
Nell'ultimo anno che sono stato a Londra abitavo proprio vicino a Canary Wharf, che peraltro non e' proprio in centro. E' un quartiere "nuovo" sulle rive del Tamigi, vicino all'O2, pieno di grattacieli che accolgono chi lavora nella finanza; e' un po' la nuova "City".
Quando passavo di li' verso le 5 del pomeriggio c'erano, letteralmente, migliaia di impiegati che affollavano i vari pub, tutti eleganti gli uomini in giacca e cravatte, le donne in tailleur, a chiacchierare sorridenti, era una vista davvero particolare. Quando il tempo era bello tutti all'aperto, con una birra in mano.
Tu sei molto rigido in questa tua idea, ma io non sono cosi' sicuro che alla gente dispiaccia davvero cosi' tanto frequentare di persona i colleghi. Tu puoi dire, ma nel tempo libero che non spendi nel pendolarismo invece puoi vedere i tuoi veri amici, ma in realta' non e' cosi' facile, dopo aver lavorato da casa tutto il giorno.

Di certo in una citta' come Londra e' comune avere il posto di lavoro in centro ma abitare in periferia, e per questo l'articolo dice che andare in ufficio da' occasione per passare poi del tempo in centro per fare cose come spese, palestra, corsi di lingue, ecc. Anche qui puoi dire, puoi sempre uscire di casa e andare in centro di sera, dopo aver lavorato da casa tutto il giorno, ma chi lo fa davvero?
Comunque e' vero che c'e' stanchezza perche' da casa si lavora di piu'. E' anche vero come dici che c'e' differenza tra lavorare da casa con limitazioni fuori e senza. Non so poi cosa ne pensa davvero la maggior parte degli impiegati ma di certo chi li paga non e' contento di far lavorare la gente da casa a tempo pieno. Certo lavorare da casa un giorno la settimana diventera' una cosa normale in futuro, ma di piu' non credo, dipendera' comunque molto dal tipo di lavoro e dal potere contrattuale del dipendente.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Monheim »

uglygeek ha scritto:Nell'ultimo anno che sono stato a Londra abitavo proprio vicino a Canary Wharf, che peraltro non e' proprio in centro. E' un quartiere "nuovo" sulle rive del Tamigi, vicino all'O2, pieno di grattacieli che accolgono chi lavora nella finanza; e' un po' la nuova "City".
Quando passavo di li' verso le 5 del pomeriggio c'erano, letteralmente, migliaia di impiegati che affollavano i vari pub, tutti eleganti gli uomini in giacca e cravatte, le donne in tailleur, a chiacchierare sorridenti, era una vista davvero particolare. Quando il tempo era bello tutti all'aperto, con una birra in mano.
Tu sei molto rigido in questa tua idea, ma io non sono cosi' sicuro che alla gente dispiaccia davvero cosi' tanto frequentare di persona i colleghi. Tu puoi dire, ma nel tempo libero che non spendi nel pendolarismo invece puoi vedere i tuoi veri amici, ma in realta' non e' cosi' facile, dopo aver lavorato da casa tutto il giorno.

Di certo in una citta' come Londra e' comune avere il posto di lavoro in centro ma abitare in periferia, e per questo l'articolo dice che andare in ufficio da' occasione per passare poi del tempo in centro per fare cose come spese, palestra, corsi di lingue, ecc. Anche qui puoi dire, puoi sempre uscire di casa e andare in centro di sera, dopo aver lavorato da casa tutto il giorno, ma chi lo fa davvero?
Comunque e' vero che c'e' stanchezza perche' da casa si lavora di piu'. E' anche vero come dici che c'e' differenza tra lavorare da casa con limitazioni fuori e senza. Non so poi cosa ne pensa davvero la maggior parte degli impiegati ma di certo chi li paga non e' contento di far lavorare la gente da casa a tempo pieno. Certo lavorare da casa un giorno la settimana diventera' una cosa normale in futuro, ma di piu' non credo, dipendera' comunque molto dal tipo di lavoro e dal potere contrattuale del dipendente.
Casualmente conosco benissimo Canary Wharf, che ritengo molto carina pure, perché ho un amico (a cui ho fatto visita più volte) che abitava a Blackwall a dieci minuti a piedi dalla fermata della Jubilee appunto di CW.

Rigido? Può essere... Non dico che alla gente dispiaccia così tanto vedere i colleghi di persona bensì che, messi pro e contro sulla bilancia, preferiscono stare a casa, evitando levatacce, tempo in giro, benzina, guidare/stare sui mezzi eccetera rispetto a vederli in ufficio.

Anche a me può non dispiacere vederti, ma capisci bene che è diverso tra farlo a Chiavari, dalla Lombardia, e Seattle.

Quanto al lavorare di più da casa, continuo a non essere d'accordo (a meno che se ne approfittino, ovviamente) e dipende dal tipo di lavoro oppure davvero vi richiedono di stare incollati allo schermo undici ore al posto di otto o aumentano scientemente il carico di lavoro consapevoli che non è smaltibile nelle stesse ore lavorative d'ufficio di prima?

Credo che occorra organizzare il tempo dedicato al lavoro allo stesso modo di come si fa/faceva per esempio con lo studio per gli esami universitari.

Per quali motivi chi li paga non dovrebbe essere contento di far lavorare gente da casa a tempo pieno? Perché non sono controllabili come polli in batteria nonostante alla prova dei fatti il rendimento sia lo stesso?
Perché legati ancora a una mentalità forse obsoleta a fronte della sempre più efficiente e massiccia diffusione di internet?

Oltretutto io al momento in cinque minuti a piedi son in ufficio e i colleghi sono piacevoli, ma è assolutamente irrilevante dato che il punto è un altro e naturalmente parlo (sempre) in generale.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da maxredo »

Monheim non ascoltarli, intanto festeggia con me un anno di smartworking, un anno senza vedere un collega #99#
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Monheim »

maxredo ha scritto:Monheim non ascoltarli, intanto festeggia con me un anno di smartworking, un anno senza vedere un collega #99#
#67# #177# :oops:

Un anno esattissimo oggi pure tu? Assurdo, in caso.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da maxredo »

Si se non ricordo male :oops:
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Monheim »

maxredo ha scritto:Si se non ricordo male :oops:
Allora abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene. :oops:

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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Monheim »

Renudo ha scritto:Sì, come ho scritto la sensazione è questa.
C'è da dire che si fossero sforzati di aggiungere un breve commento alla proroga tipo "è andata abbastanza bene ma ci sono state alcune criticità che proveremo a risolvere nei prossimi due mesi" oppure "l'impatto è stato negativo quindi torneremo in ufficio appena la situazione lo permetterà" si potrebbe capire meglio ma ovviamente, in questo senso, il nulla.
Ci aggiorniamo a fine marzo.
Come procede sul fronte nordoccidentale?
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da uglygeek »

Monheim ha scritto:
Renudo ha scritto:Sì, come ho scritto la sensazione è questa.
C'è da dire che si fossero sforzati di aggiungere un breve commento alla proroga tipo "è andata abbastanza bene ma ci sono state alcune criticità che proveremo a risolvere nei prossimi due mesi" oppure "l'impatto è stato negativo quindi torneremo in ufficio appena la situazione lo permetterà" si potrebbe capire meglio ma ovviamente, in questo senso, il nulla.
Ci aggiorniamo a fine marzo.
Come procede sul fronte nordoccidentale?
Mi stupirei se avessero preso una decisione visto che - numericamente - la situazione non e' molto migliore di quanto fosse a fine aprile dell'anno scorso.
Ce ne vorra' di tempo prima di tornare per forza in ufficio, in Italia, se mai accadra'. Ma anche in nazioni che sono piu' avanti con le vaccinazioni, come UK e US, ci vuole ancora tempo prima di obbligare qualcuno a fare in ufficio un lavoro che puo' fare da casa. Difficilmente accadra' prima di fine anno.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Renudo »

uglygeek ha scritto:
Monheim ha scritto:
Renudo ha scritto:Sì, come ho scritto la sensazione è questa.
C'è da dire che si fossero sforzati di aggiungere un breve commento alla proroga tipo "è andata abbastanza bene ma ci sono state alcune criticità che proveremo a risolvere nei prossimi due mesi" oppure "l'impatto è stato negativo quindi torneremo in ufficio appena la situazione lo permetterà" si potrebbe capire meglio ma ovviamente, in questo senso, il nulla.
Ci aggiorniamo a fine marzo.
Come procede sul fronte nordoccidentale?
Mi stupirei se avessero preso una decisione visto che - numericamente - la situazione non e' molto migliore di quanto fosse a fine aprile dell'anno scorso.
Ce ne vorra' di tempo prima di tornare per forza in ufficio, in Italia, se mai accadra'. Ma anche in nazioni che sono piu' avanti con le vaccinazioni, come UK e US, ci vuole ancora tempo prima di obbligare qualcuno a fare in ufficio un lavoro che puo' fare da casa. Difficilmente accadra' prima di fine anno.
Stupisciti pure perchè era già stato deciso che a partire da aprile i giorni di smartworking sarebbero stati ridotti da due a uno poi, dopo due casi di positività in ufficio, fortunatamente lievi, li hanno portati addirittura a tre ma la cosa migliore è che adesso, rientrati i casi e passata la paura, da maggio si tornerà a un solo giorno di smartworking settimanale.
Chiaro che al più tardi a settembre saremo tutti in ufficio.
Non impareremo eccettera... l'ho già scritto. #103#
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da uglygeek »

È surreale. Non so che lavoro tu faccia, ma fare due o tre giorni di smart working mi pare illogico. Se è un lavoro che richiede presenza non c'è modo di lavorare da casa, ma se è un lavoro per cui la presenza non è necessaria che senso ha obbligare la gente ad andare in ufficio rischiando di ammalarsi?
Quello degli uno o due giorni di smartworking alla settimana è una cosa che andrebbe discussa dopo la fine della pandemia, non prima.
Su queste basi hai ragione tu, vi faranno tornare a tempo pieno in ufficio prima possibile.
Mi chiedo peraltro se i colleghi "positivi" possano fare causa all'azienda perché potrebbero essersi ammalati lì.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Renudo »

uglygeek ha scritto:È surreale. Non so che lavoro tu faccia, ma fare due o tre giorni di smart working mi pare illogico. Se è un lavoro che richiede presenza non c'è modo di lavorare da casa, ma se è un lavoro per cui la presenza non è necessaria che senso ha obbligare la gente ad andare in ufficio rischiando di ammalarsi?
Quello degli uno o due giorni di smartworking alla settimana è una cosa che andrebbe discussa dopo la fine della pandemia, non prima.
Su queste basi hai ragione tu, vi faranno tornare a tempo pieno in ufficio prima possibile.
Mi chiedo peraltro se i colleghi "positivi" possano fare causa all'azienda perché potrebbero essersi ammalati lì.
Per il lavoro che faccio potrei lavorare in smartworking al 100%, magari con un paio di presenze mensili in azienda.
Credo di aver già scritto di avere amici che fanno il mio stesso lavoro, uno per un'azienda svizzera ed uno per un'azienda danese, che lavorano in smartworking da decenni ma evidentemente tra Brianza, Svizzera e Danimarca resta qualche differenza culturale.
Dubito poi che i colleghi positivi possano (vogliano) far causa all'azienda, oltretutto credo sia impossibile stabilire in maniera certa dov'è avvenuto il contagio.
Ultima modifica di Renudo il gio apr 29, 2021 8:51 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

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In generale sono d'accordo con ugly. La maggior parte delle persone che conosco (me compreso) preferirebbe a fine pandemia alternare smart working a ufficio a entrambre le altre opzioni, ma, durante la pandemia, ha in genere poco senso. Pero' una persona nel suo lavoro deve spesso svolgere diverse attivita' e quindi puo' avere senso dover andare in ufficio ogni tanto.
Tanto per dirne due che mi riguardano: mi hanno dato un cesto col cibo per Natale e adesso sta marcendo nel mio ufficio e non mi fanno salire a prenderlo. Oppure: oggi per stampare la dichiarazione dei redditi sono stato costretto ad ordinare la consegna a casa di un foglio A4 per 10 euro.

Questi sono esempi stupidi, ma magari uno deve stampare e inviare per posta, accedere a un documento cartaceo, fare una riunione segreta che non si puo' fare online, preferire ricevere un cliente di persona, fare un lavoro per cui ha senso avere altri due grandi monitor esterni che uno non vuole o puo' tenersi sempre a casa, e cosi' via.

Inoltre un ufficio puo' decidere, ad esempio, di far lavorare in loco ma tenendo solo una (o due) persone per stanza, ruotando gli imiegati in turni diversi in modo da non averne mai troppi e mantenere la distanza.

Poi c'e' l'aspetto psicologico, per esempio dove lavoro se uno insiste (e chiede il permesso del capo, e fa un test covid), puo' tornare per un po', diverse persone non ce la fanno piu' a stare a casa e almeno per qualche giorno hanno bisogno di staccare.

Come ha senso dire che un ristorante apre, ma non come prima, cosi' un ufficio. Certo, in linea generale il lavoro da casa sarebbe sempre a preferire.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Monheim »

Renudo ha scritto:
uglygeek ha scritto:È surreale. Non so che lavoro tu faccia, ma fare due o tre giorni di smart working mi pare illogico. Se è un lavoro che richiede presenza non c'è modo di lavorare da casa, ma se è un lavoro per cui la presenza non è necessaria che senso ha obbligare la gente ad andare in ufficio rischiando di ammalarsi?
Quello degli uno o due giorni di smartworking alla settimana è una cosa che andrebbe discussa dopo la fine della pandemia, non prima.
Su queste basi hai ragione tu, vi faranno tornare a tempo pieno in ufficio prima possibile.
Mi chiedo peraltro se i colleghi "positivi" possano fare causa all'azienda perché potrebbero essersi ammalati lì.
Per il lavoro che faccio potrei lavorare in smrtworking al 100%, magari con un paio di presenze mensili in azienda.
Credo di aver già scritto di avere amici che fanno il mio stesso lavoro, uno per un'azienda svizzera ed uno per un'azienda danese, che lavorano in smartworking da decenni ma evidentemente tra Brianza, Svizzera e Danimarca resta qualche differenza culturale.
Dubito poi che i colleghi positivi possano (vogliano) far causa all'azienda, oltretutto credo sia impossibile stabilire in maniera certa dov'è avvenuto il contagio.
Non mi stupisco affatto della pratica nel caso di Renudo bensì un po' dell'ottimismo, benché fondato su un'opinione assolutamente razionale nonché che condivido, di uglygeek riguardo alla gestione del rientro da parte delle aziende al punto che difficilmente accadrà prima di fine anno.

@Renudo
La necessità di magari due presenze mensili a cosa è dovuta? Davvero occorre tu sia presente fisicamente oppure lo dici tu così tanto per eventualmente andare incontro all'azienda?

Perché in teoria tu/qualsiasi tuo collega nella tua posizione potresti/potrebbe prendere baracca e burattini e andare a vivere in Sicilia o Sardegna o quel che è senza dover avere la scocciatura (anche se può essere pure fonte di piacere e/o di svago, per carità) di tornare per forza in Brianza due volte al mese.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Nickognito »

La cosa che potrei ritenere strana, di dove lavoro, e' che non si puo' andare via dal paese. E' qualcosa che accade piuttosto spesso. Tra l'altro, lavorando per un ente pubblico, non so mai quanto dipenda da vincoli normativi esterni, ma e' una prassi qui consolidata per aziende private, anche. Devo dire che poi sono molto flessibilii, a molti e' consentito per diversi motivi di andare in altri paesi e sono veramente gentili in tutto (anche assistenza psicologica per chi vuole, informazioni per i molti che non seguono molto le leggi del paese,e, appunto, anche andare a fare teleworking in altre nazioni). Ma la regola generale e' che no si possa cambiare paese. Non so quale sia il motivo (magari che e' specificato nel contratto, che e' un contratto di un determinato paese). C'e' poi un problema di tasse, ovviamente. Il mio collega ormai e' quasi 6 mesi in Inghiterra/Irlanda, ma adesso deve tornare, perche' se risiedi piu' di 6 mesi in un altro paese poi perdi la residenza fiscale.
Quindi anche per un Italiano, si, forse uno di San Candido puo' andare a lavorare alle Eolie, ma magari non a Innsbruck, il che e' un po' strano.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Renudo »

Monheim ha scritto: @Renudo
La necessità di magari due presenze mensili a cosa è dovuta? Davvero occorre tu sia presente fisicamente oppure lo dici tu così tanto per eventualmente andare incontro all'azienda?

Perché in teoria tu/qualsiasi tuo collega nella tua posizione potresti/potrebbe prendere baracca e burattini e andare a vivere in Sicilia o Sardegna o quel che è senza dover avere la scocciatura (anche se può essere pure fonte di piacere e/o di svago, per carità) di tornare per forza in Brianza due volte al mese.
Più che altro le riunioni tecniche in fase di progettazione, sviluppo e industrializzazione di un prodotto, sopratutto se confrontato con quelli analoghi/concorrenti.

In questo caso è difficile valutarne pregi e difetti se non in presenza e non è che si possa spedire a tutti un intero ufficio tecnico perchè li si possa analizzare da casa ma in effetti una volta al mese, magari anche ogni due, potrebbe essere sufficiente.

I colleghi di altre aziende che citavo prima, uno di Como e l'altro di Milano, vivono adesso rispettivamente a Barcellona e in Umbria. :-?
Ultima modifica di Renudo il gio apr 29, 2021 9:05 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da uglygeek »

Io con fine anno mi riferivo agli Stati Uniti soprattutto, ma anche in Italia non so come possano chiedere alla gente di tornare in ufficio finché la situazione non migliora, e in questo momento è comunque molto peggiore di quanto fosse nell'estate scorsa.
Sul fatto di non poter far causa, non sarei così sicuro.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto:Io con fine anno mi riferivo agli Stati Uniti soprattutto, ma anche in Italia non so come possano chiedere alla gente di tornare in ufficio finché la situazione non migliora, e in questo momento è comunque molto peggiore di quanto fosse nell'estate scorsa.
Sul fatto di non poter far causa, non sarei così sicuro.
C'è anche in corso la vaccinazione di massa,eh (anche se per le categorie più impegnate sul lavoro tarda ovviamente ad arrivare).

F.F.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Monheim »

Nickognito ha scritto:La cosa che potrei ritenere strana, di dove lavoro, e' che non si puo' andare via dal paese. E' qualcosa che accade piuttosto spesso. Tra l'altro, lavorando per un ente pubblico, non so mai quanto dipenda da vincoli normativi esterni, ma e' una prassi qui consolidata per aziende private, anche. Devo dire che poi sono molto flessibilii, a molti e' consentito per diversi motivi di andare in altri paesi e sono veramente gentili in tutto (anche assistenza psicologica per chi vuole, informazioni per i molti che non seguono molto le leggi del paese,e, appunto, anche andare a fare teleworking in altre nazioni). Ma la regola generale e' che no si possa cambiare paese. Non so quale sia il motivo (magari che e' specificato nel contratto, che e' un contratto di un determinato paese). C'e' poi un problema di tasse, ovviamente. Il mio collega ormai e' quasi 6 mesi in Inghiterra/Irlanda, ma adesso deve tornare, perche' se risiedi piu' di 6 mesi in un altro paese poi perdi la residenza fiscale.
Quindi anche per un Italiano, si, forse uno di San Candido puo' andare a lavorare alle Eolie, ma magari non a Innsbruck, il che e' un po' strano.
Sì, si è già un po' parlato di ciò e il motivo è quello cioè la tassazione.

Non so se mai in futuro, qualora il lavoro da casa (naturalmente per impiego d'ufficio) dovesse diventare la norma e non l'eccezione (credo e spero sarà così non so se in 5/10/15/20 anni), si potrà superare il vincolo territoriale (ne dubito), tuttavia a me sembra già gran cosa la possibilità di stare sei mesi e poco più in una nazione e gli altri altrove.
Ultima modifica di Monheim il gio apr 29, 2021 10:03 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:La cosa che potrei ritenere strana, di dove lavoro, e' che non si puo' andare via dal paese. E' qualcosa che accade piuttosto spesso. Tra l'altro, lavorando per un ente pubblico, non so mai quanto dipenda da vincoli normativi esterni, ma e' una prassi qui consolidata per aziende private, anche. Devo dire che poi sono molto flessibilii, a molti e' consentito per diversi motivi di andare in altri paesi e sono veramente gentili in tutto (anche assistenza psicologica per chi vuole, informazioni per i molti che non seguono molto le leggi del paese,e, appunto, anche andare a fare teleworking in altre nazioni). Ma la regola generale e' che no si possa cambiare paese. Non so quale sia il motivo (magari che e' specificato nel contratto, che e' un contratto di un determinato paese). C'e' poi un problema di tasse, ovviamente. Il mio collega ormai e' quasi 6 mesi in Inghiterra/Irlanda, ma adesso deve tornare, perche' se risiedi piu' di 6 mesi in un altro paese poi perdi la residenza fiscale.
Quindi anche per un Italiano, si, forse uno di San Candido puo' andare a lavorare alle Eolie, ma magari non a Innsbruck, il che e' un po' strano.
Ci sono tante ragioni per cui lavorare da un altro paese è vietato, anche se molte aziende hanno chiuso un occhio nel periodo di grande marasma della pandemia. Ci sono ragioni fiscali ad esempio. E ragioni giuridiche. Pensionistiche (dove pagherebbe l'azienda i contributi?) Ecc... Il contratto normalmente assume che chi lavora abiti nello stesso paese, al massimo con eccezioni per chi vive vicino ai confini.
Anche questa è una cosa che andrà rivista nel dopo pandemia (almeno nelle nazioni dove il lavoro sarà più flessibile, probabilmente non in Italia).
È comunque un bel vaso di Pandora che si apre nei tipi di lavoro che si possono fare bene da remoto: a quel punto cosa tratterrà le aziende da assumere solo persone che vivono in paesi dove il costo della vita è molto minore?
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Monheim »

uglygeek ha scritto:Ci sono tante ragioni per cui lavorare da un altro paese è vietato, anche se molte aziende hanno chiuso un occhio nel periodo di grande marasma della pandemia. Ci sono ragioni fiscali ad esempio. E ragioni giuridiche. Pensionistiche (dove pagherebbe l'azienda i contributi?) Ecc... Il contratto normalmente assume che chi lavora abiti nello stesso paese, al massimo con eccezioni per chi vive vicino ai confini.
Anche questa è una cosa che andrà rivista nel dopo pandemia (almeno nelle nazioni dove il lavoro sarà più flessibile, probabilmente non in Italia).
È comunque un bel vaso di Pandora che si apre nei tipi di lavoro che si possono fare bene da remoto: a quel punto cosa tratterrà le aziende da assumere solo persone che vivono in paesi dove il costo della vita è molto minore?
Sì, una bella gatta da pelare se il telelavoro allignerà alla grande.

Forse si potrebbe ovviare appunto come è ora cioè che si è obbligati a stare almeno sei mesi più un giorno nella nazione in cui l'azienda paga i contributi e gli altri in teoria dove ti pare.

Riguardo alla tanto legittima quanto inquietante domanda finale, del resto non è già un po' così (che io venga corretto se sbaglio) per alcune aziende la cui assistenza clienti è delocalizzata altrove? Esempio concreto mio Vodafone Italia con operatori che rispondono dall'Albania tra l'altro talvolta con un italiano incerto.
Ultima modifica di Monheim il gio apr 29, 2021 12:27 pm, modificato 2 volte in totale.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da maxredo »

14 mesi che non vedo l'ufficio :oops:

Quasi sicuro almeno fino a 31/7
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:a quel punto cosa tratterrà le aziende da assumere solo persone che vivono in paesi dove il costo della vita è molto minore?
credo nulla. Il telelavoro per me non potrebbe che portare a un'impennata di disoccupazione di persone nei paesi piu' ricchi con molte persone costrette ad emigrare.
Ma non credo proprio accadra', tornera' tutto come prima.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da s&v »

maxredo ha scritto:14 mesi che non vedo l'ufficio :oops:

Quasi sicuro almeno fino a 31/7
Io andato ieri per la settima volta da marzo 2020. Bah, devo dirvi che un po' mi manca. Sono diventato decisamente un fautore del modello ibrido con 2-3 giorni a casa e 2-3 in ufficio.
Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto:a quel punto cosa tratterrà le aziende da assumere solo persone che vivono in paesi dove il costo della vita è molto minore?
credo nulla. Il telelavoro per me non potrebbe che portare a un'impennata di disoccupazione di persone nei paesi piu' ricchi con molte persone costrette ad emigrare.
Ma non credo proprio accadra', tornera' tutto come prima.


Per me un pochino di telelavoro rimarrà, non tanto ma un po' si'. Gli uffici sono una voce importante di spesa per le grandi aziende, che hanno tutto l'interesse quindi a introdurre un po' di telelavoro permanente. La Commissione Europea ad esempio ci sta pensando seriamente:

https://www.rtbf.be/info/regions/detail ... t%20varier.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Nickognito »

on va au boulot trois jours, on travaille deux jours à la maison. Ou vice et versa. De semaine en semaine, ça peut varier. Mais ça veut dire donc une charge d’hébergement de travailleurs si je puis dire de 40% moins lourdes. Donc une réduction dans la foulée des surfaces de bureaux nécessaires de 40%
Il mio ideale da tutti i punti di vista, che risolve anche il problema di cui sopra.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da uglygeek »

Boh, se devi andare tre volte la settimana tanto vale andarci cinque. A meno che l'ufficio sia lontano e si perda troppo tempo per il pendolarismo.
Ci sono tre livelli secondo me.
1. Sempre in ufficio,
2. Lavorare da remoto uno o due giorni la settimana,
3. Lavorare sempre da remoto e andare in ufficio saltuariamente per meeting importanti o simili.
Il 2. mi interesserebbe abbastanza poco a patto che con 1. ci sia la flessibilità di lavorare da casa quando serve. Per me era già così, come regola si andava in ufficio ma si poteva tranquillamente dire, tipo, oggi deve venire l'idraulico alle 14 quindi lavoro da casa, oppure, mia figlio ha l'influenza quindi lavoro da casa per accudirlo e nessuno diceva niente.
In questo anno ormai tutte le aziende si sono preparate a gestire questa flessibilità, che mi aspetto divenga più comune anche in Italia.
Invece il sapere che puoi lavorare da casa sempre tutti i martedì e giovedì può essere utile, sì, ma dipende dalle situazioni.

Quella che cambia davvero la vita è l'opzione 3., che sarà difficile da ottenere in molti casi. Ma in certi lavori offrire la massima flessibilità potrà essere un fattore anche più importante dello stipendio per rubare gli impiegati migliori alla concorrenza.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Monheim »

uglygeek ha scritto:Boh, se devi andare tre volte la settimana tanto vale andarci cinque. A meno che l'ufficio sia lontano e si perda troppo tempo per il pendolarismo.
Ci sono tre livelli secondo me.
1. Sempre in ufficio,
2. Lavorare da remoto uno o due giorni la settimana,
3. Lavorare sempre da remoto e andare in ufficio saltuariamente per meeting importanti o simili.
Il 2. mi interesserebbe abbastanza poco a patto che con 1. ci sia la flessibilità di lavorare da casa quando serve. Per me era già così, come regola si andava in ufficio ma si poteva tranquillamente dire, tipo, oggi deve venire l'idraulico alle 14 quindi lavoro da casa, oppure, mia figlio ha l'influenza quindi lavoro da casa per accudirlo e nessuno diceva niente.
In questo anno ormai tutte le aziende si sono preparate a gestire questa flessibilità, che mi aspetto divenga più comune anche in Italia.
Invece il sapere che puoi lavorare da casa sempre tutti i martedì e giovedì può essere utile, sì, ma dipende dalle situazioni.

Quella che cambia davvero la vita è l'opzione 3., che sarà difficile da ottenere in molti casi. Ma in certi lavori offrire la massima flessibilità potrà essere un fattore anche più importante dello stipendio per rubare gli impiegati migliori alla concorrenza.
Esiste anche il livello 4 cioè sempre e comunque da casa e nessuna riunione importante. Non tutte le posizioni richiedono di partecipare a meeting importanti o simili.

Stando al microcampione mondiale di riferimento dei miei contatti, nessuno vorrebbe tornare in ufficio e quindi a tutti andrebbero benone sia il punto 3 che ancora meglio il 4.

Sì, era già emerso il più che legittimo pensiero per cui le aziende dovranno giocoforza fronteggiare questa nuova opportunità costituita dalla flessibilità per accaparrarsi i candidati sicché quelle che, a parità di altre condizioni, consentiranno di lavorare da casa più o meno giorni se non sempre si troveranno/potrebbero trovarsi in una posizione di vantaggio rispetto alle altre.

Comunque ciò che mi lascia perplesso è pensare al lavoro ancora con tutti sempre in ufficio tra 10/15/20/25/30 anni.

Mah, vedremo...
Ultima modifica di Monheim il gio apr 29, 2021 8:47 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da uglygeek »

Ma io intendevo che devi andare in ufficio almeno ogni tre o quattro mesi. Giusto per coordinarsi di persona con gli altri colleghi e manager di tanto in tanto. Questa è una cosa che succede persino nelle aziende che quasi non hanno una sede perché tutti lavorano sempre da casa (nel mondo del software ce n'erano anche prima della pandemia).
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Johnny Rex »

E LA VITA SOCIALE?

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da uglygeek »

Una cosa che dovrà proprio cambiare è il comportamento del lavoratore che è malaticcio per sintomi di influenza o simili.
Dopo il covid, non esiste proprio che un collega venga a tossire in ufficio, se ha la tosse deve dover e poter lavorare da casa, punto.
Ultima modifica di uglygeek il gio apr 29, 2021 8:50 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:E LA VITA SOCIALE?

F.F.
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uglygeek ha scritto:. Per me era già così, come regola si andava in ufficio ma si poteva tranquillamente dire, tipo, oggi deve venire l'idraulico alle 14 quindi lavoro da casa, oppure, mia figlio ha l'influenza quindi lavoro da casa per accudirlo e nessuno diceva niente.
Questo in Italia non era così automatico purtroppo :)
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