Lacrima Mundi- Della Caducità della Vita

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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alessandro
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Re: Lacrima Mundi- Della Caducità della Vita

Messaggio da alessandro »

tuborovescio ha scritto:in ogni caso, per tornare in topic, lavorate troppo #100#
Minkia, non fai un cazzo dal 24 febbraio 2020 e fino al 10 settembre 2021, tutto è relativo :D
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tuborovescio
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Re: Lacrima Mundi- Della Caducità della Vita

Messaggio da tuborovescio »

alessandro ha scritto:
tuborovescio ha scritto:in ogni caso, per tornare in topic, lavorate troppo #100#
Minkia, non fai un cazzo dal 24 febbraio 2020 e fino al 10 settembre 2021, tutto è relativo :D
tu invece? #1#
comunque, ricordo sempre, che diventare insegnanti è piuttosto semplice :D
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alessandro
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Re: Lacrima Mundi- Della Caducità della Vita

Messaggio da alessandro »

tuborovescio ha scritto:
alessandro ha scritto:
tuborovescio ha scritto:in ogni caso, per tornare in topic, lavorate troppo #100#
Minkia, non fai un cazzo dal 24 febbraio 2020 e fino al 10 settembre 2021, tutto è relativo :D
tu invece? #1#
comunque, ricordo sempre, che diventare insegnanti è piuttosto semplice :D
Io ho ripreso oggi.
E si continua sono a novembre
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Re: Lacrima Mundi- Della Caducità della Vita

Messaggio da NNick87 »

alessandro ha scritto:È un’idea teoricamente giusta che se ogni persona fosse messa nella posizione giusta renderebbe di più alla società.
In Unione sovietica ad esempio (così ho letto) selezionavano i ragazzini migliori fisicamente e li indirizzavano in determinati sport dove in teoria avrebbero reso meglio.
Se ad esempio uno era alto 2.10 lo mandavano a fare basket non importa se magari era appassionatissimo di vela.
Così facevano test per indirizzare i più bravi in matematica nelle università di ingegneria non importa se fossero appassionati di poesia medioevale.

Poi può essere che avevi ingegneri bravi e preparati e intelligenti ma senza voglia di fare nulla perché fuori dall’ufficio pensavano alla poesia medioevale.

È anche un concetto molto sviluppato nell’esercito, cercare di mettere ogni soldato dove poteva rendere di più.

Servirebbe una società centralizzata con un forte controllo dall’alto.
Perché magari viene assunto in una azienda non il migliore ma chi si vende meglio, chi si propone perché abita lì vicino, perché I proprietari conoscono i genitori...

Poi da considerare che magari io (io ipotetico) faccio il maestro di tennis che mi piace tanto e amo muovermi e stare all’aria aperta seppur sono un mediocre maestro di tennis e invece sarei stato un ottimo tecnico radiologo ma infelice e annoiato.

Quindi, in teoria se usi il martello per piantar chiodi e il cacciavite per avvitare hai risultati migliori ma in pratica con le persone è più complicato.

È un insieme di:
Cosa so fare
Cosa potrei imparare a fare bene
Cosa ho voglia e mi piace fare
Cosa mi viene più facile e meno faticoso
Dove mi porta la vita
Dove abito e chi conosco
Io non parlerei di società centralizzata, sarebbe sufficiente che il mercato del lavoro non fosse ingessato. La mobilità permetterebbe a questa situazione di equilibrarsi. Quindi possibilità di licenziare, piani di carriera e di formazione aziendale, un po’ di cultura legata alla selezione del personale. I sindacati lottano per obbligare le aziende a tenere i dipendenti, dovrebbero lottare per spingere le aziende ad avere dipendenti felici del lavoro che fanno.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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uglygeek
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Re: Lacrima Mundi- Della Caducità della Vita

Messaggio da uglygeek »

NNick87 ha scritto:Ma no! Il principio generale è che ogni persona dovrebbe fare il lavoro che le permette di massimizzare il beneficio per la società. E se i posti di lavoro non sono illimitati, ci sta che per massimizzare il benessere sociale sia meglio che qualcuno non lavori.
Parlando a livello totalmente teorico, ma poi che interesse avrebbe la societa' a tenere in vita persone che per massimizzare il benessere sociale sarebbe meglio non facessero niente?
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: Lacrima Mundi- Della Caducità della Vita

Messaggio da NNick87 »

uglygeek ha scritto:
NNick87 ha scritto:Ma no! Il principio generale è che ogni persona dovrebbe fare il lavoro che le permette di massimizzare il beneficio per la società. E se i posti di lavoro non sono illimitati, ci sta che per massimizzare il benessere sociale sia meglio che qualcuno non lavori.
Parlando a livello totalmente teorico, ma poi che interesse avrebbe la societa' a tenere in vita persone che per massimizzare il benessere sociale sarebbe meglio non facessero niente?
Nel senso che li faresti fuori? :D
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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alessandro
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Re: Lacrima Mundi- Della Caducità della Vita

Messaggio da alessandro »

uglygeek ha scritto:
NNick87 ha scritto:Ma no! Il principio generale è che ogni persona dovrebbe fare il lavoro che le permette di massimizzare il beneficio per la società. E se i posti di lavoro non sono illimitati, ci sta che per massimizzare il benessere sociale sia meglio che qualcuno non lavori.
Parlando a livello totalmente teorico, ma poi che interesse avrebbe la societa' a tenere in vita persone che per massimizzare il benessere sociale sarebbe meglio non facessero niente?
a livello teorico sarebbe comunque meglio che i disoccupati fossero quelli che anche se lavorano non danno nulla o provocano guai.
se proprio alcuni devono stare disoccupati e in qualche modo "sussudiati" sarebbe meglio scegliere quelli giusti.

poi e' vero che ci sono lavori che sono fatti bene al 95% da tutti o quasi. ( friggere patatine o alzare la barra al parcheggio a pagamento) si potrebbe evitare che pero' a questi posti ci fosse qualcuno che potrebbe dare molto di piu' in posti piu' qualificati)

risolverla con la liberta' assoluta di licenziare e assumere, cioe' trovo uno che secondo me sarebbe un pochino meglio del dipendente che ho, e caccio senza altro motivo il dipendente che lavora comunque bene da 10 anni, mi pare un po' ledere i diritti dei lavoratori che devono avere una qualche sicurezza della propria vita soprattutto in paesi dove il lavoro non e' cosi' abbondante.

cioe', questo puo' valere per posizioni apicali o monto qualificate e pagate ma non tutte l eposizioni. il cassiere di banca o l'operaio non e' che posso buttarlo in mezzo alla strada perche' ha 50 anni e ci sono trentenni piu' preparati e dinamici.
va bene se cerco l'amministratore delegato della Apple .
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Re: Lacrima Mundi- Della Caducità della Vita

Messaggio da uglygeek »

NNick87 ha scritto:
uglygeek ha scritto:
NNick87 ha scritto:Ma no! Il principio generale è che ogni persona dovrebbe fare il lavoro che le permette di massimizzare il beneficio per la società. E se i posti di lavoro non sono illimitati, ci sta che per massimizzare il benessere sociale sia meglio che qualcuno non lavori.
Parlando a livello totalmente teorico, ma poi che interesse avrebbe la societa' a tenere in vita persone che per massimizzare il benessere sociale sarebbe meglio non facessero niente?
Nel senso che li faresti fuori? :D
Ovviamente no, ma il punto di partenza e' che si lavora per il proprio sostentamento. Ma proprio dall'alba dei tempi, da quando gli uomini primitivi prima dell'agricoltura cacciavano e raccoglievano vegetali e frutti selvatici. La societa' viene dopo e li' ognuno "vende" il proprio lavoro in un modo o nell'altro in un sistema di scambi. Ma chi e' totalmente inutile?

Poi si entra in discorsi pericolosi. Studi dell'esercito americano hanno stabilito che circa un 10% della popolazione ha un'intelligenza talmente limitata che dovunque li metti fai danno, fosse anche solo a friggere patatine o a fare il piantone davanti ad una caserma. E che quindi quel 10% non dovrebbe essere arruolato mai in nessun caso, non importa quanto bisogno di uomini l'esercito abbia, nemmeno in periodo di guerra. A quel punto la soluzione non puo' che essere che la societa' debba prendersi cura di loro fornendo un reddito ed evitando che lavorino.
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Re: Lacrima Mundi- Della Caducità della Vita

Messaggio da Gios »

uglygeek ha scritto:
NNick87 ha scritto:
uglygeek ha scritto: Parlando a livello totalmente teorico, ma poi che interesse avrebbe la societa' a tenere in vita persone che per massimizzare il benessere sociale sarebbe meglio non facessero niente?
Nel senso che li faresti fuori? :D
Ovviamente no, ma il punto di partenza e' che si lavora per il proprio sostentamento. Ma proprio dall'alba dei tempi, da quando gli uomini primitivi prima dell'agricoltura cacciavano e raccoglievano vegetali e frutti selvatici. La societa' viene dopo e li' ognuno "vende" il proprio lavoro in un modo o nell'altro in un sistema di scambi. Ma chi e' totalmente inutile?
Hai mai letto lo splendido Ishiguro?
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Re: Lacrima Mundi- Della Caducità della Vita

Messaggio da uglygeek »

Gios ha scritto:
uglygeek ha scritto:
NNick87 ha scritto:
Nel senso che li faresti fuori? :D
Ovviamente no, ma il punto di partenza e' che si lavora per il proprio sostentamento. Ma proprio dall'alba dei tempi, da quando gli uomini primitivi prima dell'agricoltura cacciavano e raccoglievano vegetali e frutti selvatici. La societa' viene dopo e li' ognuno "vende" il proprio lavoro in un modo o nell'altro in un sistema di scambi. Ma chi e' totalmente inutile?
Hai mai letto lo splendido Ishiguro?
No, confesso totale ignoranza. :oops:
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Re: Lacrima Mundi- Della Caducità della Vita

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uglygeek ha scritto:
NNick87 ha scritto:
uglygeek ha scritto: Parlando a livello totalmente teorico, ma poi che interesse avrebbe la societa' a tenere in vita persone che per massimizzare il benessere sociale sarebbe meglio non facessero niente?
Nel senso che li faresti fuori? :D
Ovviamente no, ma il punto di partenza e' che si lavora per il proprio sostentamento. Ma proprio dall'alba dei tempi, da quando gli uomini primitivi prima dell'agricoltura cacciavano e raccoglievano vegetali e frutti selvatici. La societa' viene dopo e li' ognuno "vende" il proprio lavoro in un modo o nell'altro in un sistema di scambi. Ma chi e' totalmente inutile?

Poi si entra in discorsi pericolosi. Studi dell'esercito americano hanno stabilito che circa un 10% della popolazione ha un'intelligenza talmente limitata che dovunque li metti fai danno, fosse anche solo a friggere patatine o a fare il piantone davanti ad una caserma. E che quindi quel 10% non dovrebbe essere arruolato mai in nessun caso, non importa quanto bisogno di uomini l'esercito abbia, nemmeno in periodo di guerra. A quel punto la soluzione non puo' che essere che la societa' debba prendersi cura di loro fornendo un reddito ed evitando che lavorino.
All’alba dei tempi mandavano a caccia i più veloci e più precisi con l’arco, oppure quelli vecchi e zoppi?

La società è diventata più complessa e in alcuni casi il sistema non si autoregola. Oggi è almeno percepito che in Italia sia impossibile cambiare il lavoro quindi nessuno lo fa e quindi diventa importantissima la selezione del personale (che è molto scarsa in media). Il risultato ci sono molti posti di lavoro ricoperti da persone non all’altezza che bloccano la crescita delle aziende e quindi del sistema paese.
Le non solo perché le persone sono stupide ma perché hanno dovuto accettare per sopravvivere.
Dico solo che per me qualcosa non torna.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Lacrima Mundi- Della Caducità della Vita

Messaggio da uglygeek »

NNick87 ha scritto:
uglygeek ha scritto:
NNick87 ha scritto:
Nel senso che li faresti fuori? :D
Ovviamente no, ma il punto di partenza e' che si lavora per il proprio sostentamento. Ma proprio dall'alba dei tempi, da quando gli uomini primitivi prima dell'agricoltura cacciavano e raccoglievano vegetali e frutti selvatici. La societa' viene dopo e li' ognuno "vende" il proprio lavoro in un modo o nell'altro in un sistema di scambi. Ma chi e' totalmente inutile?

Poi si entra in discorsi pericolosi. Studi dell'esercito americano hanno stabilito che circa un 10% della popolazione ha un'intelligenza talmente limitata che dovunque li metti fai danno, fosse anche solo a friggere patatine o a fare il piantone davanti ad una caserma. E che quindi quel 10% non dovrebbe essere arruolato mai in nessun caso, non importa quanto bisogno di uomini l'esercito abbia, nemmeno in periodo di guerra. A quel punto la soluzione non puo' che essere che la societa' debba prendersi cura di loro fornendo un reddito ed evitando che lavorino.
All’alba dei tempi mandavano a caccia i più veloci e più precisi con l’arco, oppure quelli vecchi e zoppi?

La società è diventata più complessa e in alcuni casi il sistema non si autoregola. Oggi è almeno percepito che in Italia sia impossibile cambiare il lavoro quindi nessuno lo fa e quindi diventa importantissima la selezione del personale (che è molto scarsa in media). Il risultato ci sono molti posti di lavoro ricoperti da persone non all’altezza che bloccano la crescita delle aziende e quindi del sistema paese.
Le non solo perché le persone sono stupide ma perché hanno dovuto accettare per sopravvivere.
Dico solo che per me qualcosa non torna.
Non lanciarti in questi discorsi, perche' all'alba dei tempi quelli vecchi e zoppi li lasciavano morire.
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Re: Lacrima Mundi- Della Caducità della Vita

Messaggio da NNick87 »

uglygeek ha scritto:
NNick87 ha scritto:
uglygeek ha scritto: Ovviamente no, ma il punto di partenza e' che si lavora per il proprio sostentamento. Ma proprio dall'alba dei tempi, da quando gli uomini primitivi prima dell'agricoltura cacciavano e raccoglievano vegetali e frutti selvatici. La societa' viene dopo e li' ognuno "vende" il proprio lavoro in un modo o nell'altro in un sistema di scambi. Ma chi e' totalmente inutile?

Poi si entra in discorsi pericolosi. Studi dell'esercito americano hanno stabilito che circa un 10% della popolazione ha un'intelligenza talmente limitata che dovunque li metti fai danno, fosse anche solo a friggere patatine o a fare il piantone davanti ad una caserma. E che quindi quel 10% non dovrebbe essere arruolato mai in nessun caso, non importa quanto bisogno di uomini l'esercito abbia, nemmeno in periodo di guerra. A quel punto la soluzione non puo' che essere che la societa' debba prendersi cura di loro fornendo un reddito ed evitando che lavorino.
All’alba dei tempi mandavano a caccia i più veloci e più precisi con l’arco, oppure quelli vecchi e zoppi?

La società è diventata più complessa e in alcuni casi il sistema non si autoregola. Oggi è almeno percepito che in Italia sia impossibile cambiare il lavoro quindi nessuno lo fa e quindi diventa importantissima la selezione del personale (che è molto scarsa in media). Il risultato ci sono molti posti di lavoro ricoperti da persone non all’altezza che bloccano la crescita delle aziende e quindi del sistema paese.
Le non solo perché le persone sono stupide ma perché hanno dovuto accettare per sopravvivere.
Dico solo che per me qualcosa non torna.
Non lanciarti in questi discorsi, perche' all'alba dei tempi quelli vecchi e zoppi li lasciavano morire.
Beh appunto, oggi non dovrebbe succedere e già non succede. Le pensioni e le pensioni di invalidità hanno questa funzione. :D
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Lacrima Mundi- Della Caducità della Vita

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uglygeek ha scritto:
Gios ha scritto:
uglygeek ha scritto: Ovviamente no, ma il punto di partenza e' che si lavora per il proprio sostentamento. Ma proprio dall'alba dei tempi, da quando gli uomini primitivi prima dell'agricoltura cacciavano e raccoglievano vegetali e frutti selvatici. La societa' viene dopo e li' ognuno "vende" il proprio lavoro in un modo o nell'altro in un sistema di scambi. Ma chi e' totalmente inutile?
Hai mai letto lo splendido Ishiguro?
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Non lasciarmi potrebbe essere una buona lettura :wink:
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NNick87 ha scritto: Io non parlerei di società centralizzata, sarebbe sufficiente che il mercato del lavoro non fosse ingessato. La mobilità permetterebbe a questa situazione di equilibrarsi. Quindi possibilità di licenziare, piani di carriera e di formazione aziendale, un po’ di cultura legata alla selezione del personale. I sindacati lottano per obbligare le aziende a tenere i dipendenti, dovrebbero lottare per spingere le aziende ad avere dipendenti felici del lavoro che fanno.
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Johnny Rex ha scritto:
NNick87 ha scritto: Io non parlerei di società centralizzata, sarebbe sufficiente che il mercato del lavoro non fosse ingessato. La mobilità permetterebbe a questa situazione di equilibrarsi. Quindi possibilità di licenziare, piani di carriera e di formazione aziendale, un po’ di cultura legata alla selezione del personale. I sindacati lottano per obbligare le aziende a tenere i dipendenti, dovrebbero lottare per spingere le aziende ad avere dipendenti felici del lavoro che fanno.
Si, ok, basta andare nel centro europa :D
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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