Il politicamenre scorretto
Il politicamenre scorretto
per simmetria, ecco un thread per raccogliere gli exempla del politicamente scorretto tratti dall'arte, dalla cultura, e da tgcom24. Per rompere il ghiaccio, ne prendo tre a caso dell'altro giorno piuttosto abietti ma confido che se ne trovino di più originali, spiritosi, e arguti, e invito i cultori dell'argomento a guidarci nella scoperta di una terza via attuale e lontana sia dal grigiore del politicamente corretto che dal codice penale.
https://www.lastampa.it/cronaca/2020/07 ... 1.39054165
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luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Il politicamenre scorretto
Il Bimbominkia qui sopra non è politicamente scorretto, è un idiota sesquipedale.
E' diverso.
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Re: Il politicamenre scorretto
bè, è comunque un giornalista il cui "stile" è apprezzato da molti.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Il politicamenre scorretto
Parlavo del video.Rosewall ha scritto:bè, è comunque un giornalista il cui "stile" è apprezzato da molti.
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Re: Il politicamenre scorretto
ma Politicamenre che significa?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Il politicamenre scorretto
E' scorretto.Nickognito ha scritto:ma Politicamenre che significa?
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Il politicamenre scorretto
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Il politicamenre scorretto
dove finisce il politicamente scorretto e dove comincia "l'idiozia sesquipedale"? È giunta l'ora di definire oggettivamente i fondamenti concettuali su cui basare questa distinzione una volta per tutte.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Il politicamenre scorretto
Uno che dice cose come "è una donna, e per giunta negra e deve stare zitta" è un idiota sesquipedale.Rosewall ha scritto:dove finisce il politicamente scorretto e dove comincia "l'idiozia sesquipedale"? È giunta l'ora di definire oggettivamente i fondamenti concettuali su cui basare questa distinzione una volta per tutte.
Uno che fa una critica a una "donna negra", senza peritarsi del fatto che oggi non la può fare perchè è una "donna negra" e quindi categoria protettissima, ed è una critica senza insulti ovviamente, è politicamente scorretto.
Scorretto perchè tutti, probabilmente, lo guarderanno male in quanto muove quella critica a una donna negra, cosa oggi molto pericolosa.
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Re: Il politicamenre scorretto
Insomma per quanto mi riguarda.
Politicamente corretto: Dover per forza parlar bene di alcune categorie protette, e far di tutto per avvantaggiarle, anche inconsciamente, o più spesso moralisticamente. Donne, neri, gay, minoranze di ogni tipo.
Maleducazione e idiozia: Mostrare astio e razzismo verso qualunque diversità, sia di genere, che etnica o sessuale, anche in maniera volgare.
Politicamente scorretto: Non temere di dire il proprio libero pensiero, in maniera civile, anche se talvolta può andare a criticare le suddette categorie protette, senza paura e senza cedere al moralismo bieco e spesso in cattiva fede e/o dettato dalle mode del momento
Politicamente corretto: Dover per forza parlar bene di alcune categorie protette, e far di tutto per avvantaggiarle, anche inconsciamente, o più spesso moralisticamente. Donne, neri, gay, minoranze di ogni tipo.
Maleducazione e idiozia: Mostrare astio e razzismo verso qualunque diversità, sia di genere, che etnica o sessuale, anche in maniera volgare.
Politicamente scorretto: Non temere di dire il proprio libero pensiero, in maniera civile, anche se talvolta può andare a criticare le suddette categorie protette, senza paura e senza cedere al moralismo bieco e spesso in cattiva fede e/o dettato dalle mode del momento
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Re: Il politicamenre scorretto
se una tua collega nera fa una cazzata, criticarla è "politicamente scorretto"? Se un'auto non ti concede la precedenza e ti prende dentro, nel vedere scendere una guidateice nera ti comporti diversamente che se non lo fosse?
A me sembra una preoccupazione tua più che un principio generale.
Pensavo che il "politicamente scorretto" che volevi salvare fosse tipo la barzelletta sugli ebrei una tantum, Bill Hicks e George Carlin, il black face a Carnevale...boh? Robe cosí. Invece i politicamente scorretti secondo te sarebbero quelli che esprimono il proprio pensiero in maniera civile senza badare al colore della pelle o ad altro. Scusa ma per quanto apprezzi lo sforzo definitorio mi sembra una tua opinione molto arbitraria. C'è ancora molto da capire.
A me sembra una preoccupazione tua più che un principio generale.
Pensavo che il "politicamente scorretto" che volevi salvare fosse tipo la barzelletta sugli ebrei una tantum, Bill Hicks e George Carlin, il black face a Carnevale...boh? Robe cosí. Invece i politicamente scorretti secondo te sarebbero quelli che esprimono il proprio pensiero in maniera civile senza badare al colore della pelle o ad altro. Scusa ma per quanto apprezzi lo sforzo definitorio mi sembra una tua opinione molto arbitraria. C'è ancora molto da capire.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Il politicamenre scorretto
c'è un problema di metodo qui.Rosewall ha scritto:dove finisce il politicamente scorretto e dove comincia "l'idiozia sesquipedale"? È giunta l'ora di definire oggettivamente i fondamenti concettuali su cui basare questa distinzione una volta per tutte.
io di la ho abbandonato alla discussione fra rekal e nickognito sulla razza ma in 37 pagine ce l'avete fatta a trovare oggettivamente cosa é politicamente corretto? ecco , se sí , il suo contrario risponde a questa domanda, altrimenti é inutile aprire un topic per farsela qua
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Re: Il politicamenre scorretto
Politicamente scorretto è dire le cose, spesso vere ma che sembrano discriminatorie.
Ad esempio se dico che i neri delinquono più dei bianchi, è vero (non ho controllato le statistiche ma così pare) ma dirlo è scorretto perché rafforza un pregiudizio e da benzina al razzismo o è detto da un razzista per secondi fini.
Non credo sia scorretto criticare uno perché è un cretino , sia che sia nero bianco donna gay vecchio giovane etc
Certo, devi comportarti in modo consono con chi hai davanti, non essere aggressivo con una donna che potresti spaventare, non attaccare un vecchio perché magari ha piccoli acciacchi etc.
Diciamo che le sfumature dovrebbero rimanere nell’ambito del galateo. Non del codice penale.
Se poi si va sulla discriminazione razzismo etc. ok anche a sanzioni (che già esistono)
Ad esempio se dico che i neri delinquono più dei bianchi, è vero (non ho controllato le statistiche ma così pare) ma dirlo è scorretto perché rafforza un pregiudizio e da benzina al razzismo o è detto da un razzista per secondi fini.
Non credo sia scorretto criticare uno perché è un cretino , sia che sia nero bianco donna gay vecchio giovane etc
Certo, devi comportarti in modo consono con chi hai davanti, non essere aggressivo con una donna che potresti spaventare, non attaccare un vecchio perché magari ha piccoli acciacchi etc.
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Re: Il politicamenre scorretto
Ecco, si, questo è.alessandro ha scritto:Politicamente scorretto è dire le cose, spesso vere ma che sembrano discriminatorie.
Ad esempio se dico che i neri delinquono più dei bianchi, è vero (non ho controllato le statistiche ma così pare) ma dirlo è scorretto perché rafforza un pregiudizio e da benzina al razzismo o è detto da un razzista per secondi fini.
Non credo sia scorretto criticare uno perché è un cretino , sia che sia nero bianco donna gay vecchio giovane etc
Certo, devi comportarti in modo consono con chi hai davanti, non essere aggressivo con una donna che potresti spaventare, non attaccare un vecchio perché magari ha piccoli acciacchi etc.
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Re: Il politicamenre scorretto
Ma il problema è in quelle situazioni intermedie che spesso si basano su stereotipi.
Il “benvenuto a sti frocioni” di lino Banfi
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Le consuetudini linguistiche che hanno due o massimo tre generi (maschile femminile neutro)
È tutto razzismo? È tutto politicamente scorretto?
Oppure no? E invece chi si butta nella lotta a tali aspetti senza ragionare e contestualizzare un pochino è solo un po’ coglione?
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(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Il politicamenre scorretto
chiaky e alessandro, dite cose diverse però.
Provo a fare qualche esempio che urta la sensibilità di qualche categoria e mi dite se secondo voi sono politicamente scorretti o cosa.
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quattro mesi alle terme di Abano, con un'unghia incarnita eri un invalido tutta la vita
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- "È uscita con la minigonna: se l'è cercata"
- James Watson che sostiene che gli africani siano meno intelligenti, gli obesi privi di ambizione, le donne scienziate una distrazione che riduce l'efficienza della ricerca.
Provo a fare qualche esempio che urta la sensibilità di qualche categoria e mi dite se secondo voi sono politicamente scorretti o cosa.
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luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Il politicamenre scorretto
Prescinde dal vero o falso.Rosewall ha scritto:chiaky e alessandro, dite cose diverse però.
Provo a fare qualche esempio che urta la sensibilità di qualche categoria e mi dite se secondo voi sono politicamente scorretti o cosa.
- Battuta di Carlin tipo dite alle persone che c’è un uomo invisibile nel cielo che ha creato l’universo e la maggioranza ci crederà,. dite loro che la vernice è bagnata e dovranno toccare per esserne convinte
È una battuta. Non la trovo politicamente scorretta, visto che la dice un comico in uno spettacolo, se lo dici al parroco durante un matrimonio magari...
- Le vignette di Charlie Hebdo oscene, politicamente scorrette, stupide e non fanno nemmeno ridere.
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quattro mesi alle terme di Abano, con un'unghia incarnita eri un invalido tutta la vita
Satira leggera. È un comico.
Trovo invece politicamente scorretto un politico che dice “gli statali sono tutti fannulloni”
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Stupido e scorretto
- James Watson che sostiene che gli africani siano meno intelligenti, gli obesi privi di ambizione, le donne scienziate una distrazione che riduce l'efficienza della ricerca. Scorretto
Poi alcune sono al limite.
Conta molto il contesto.
Restando a zalone, immigrati, la canzone che venne ritenuta un inno leghista dai leghisti che non hanno capito.
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Re: Il politicamenre scorretto
Boh, non so se queste frasi siano politicamente scorrette o no. So che in una società sana debbono potere essere espresse anche se alcune di queste sono palesemente stupide mentre altre quasi innocue.Rosewall ha scritto:
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Re: Il politicamenre scorretto
paoolino ha scritto:Ma il problema è in quelle situazioni intermedie che spesso si basano su stereotipi.
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Re: Il politicamenre scorretto
Aspetta però’, se gli artefici di questi esempi di scorrettezza politica poi vengono sodomizzati con un martello pneumatico e perdono il lavoro e la faccia allora stiamo sempre parlando del politicamente corretto. Questo thread avrebbe senso se ci fosse libertà.Rosewall ha scritto:per simmetria, ecco un thread per raccogliere gli exempla del politicamente scorretto tratti dall'arte, dalla cultura, e da tgcom24. Per rompere il ghiaccio, ne prendo tre a caso dell'altro giorno piuttosto abietti ma confido che se ne trovino di più originali, spiritosi, e arguti, e invito i cultori dell'argomento a guidarci nella scoperta di una terza via attuale e lontana sia dal grigiore del politicamente corretto che dal codice penale.
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Uno può anche buttarsi dal 15esimo piano e dire che sta volando, ed è vero, ma solo per 3.5 secondi.
Ultima modifica di uglygeek il gio lug 09, 2020 8:31 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il politicamenre scorretto
s&v ha scritto:Boh, non so se queste frasi siano politicamente scorrette o no. So che in una società sana debbono potere essere espresse anche se alcune di queste sono palesemente stupide mentre altre quasi innocue.Rosewall ha scritto:
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Re: Il politicamenre scorretto
ma infatti possono essere tutte espresse, e sono state espresse (non le ho inventate io). Ma se n'è parlato di là. Ma insomma 'sto politicamente scorretto allora dove sta?
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Il politicamenre scorretto
In che senso sono state espresse quindi possono essere espresse?Rosewall ha scritto:ma infatti possono essere tutte espresse, e sono state espresse (non le ho inventate io).
Certo che uno può dire quello che vuole, anche nell’Italia del 1930 si poteva parlare male del fascismo, nessuno ti può impedire di scrivere parole o emettere fonemi. Solo che poi si finiva al confino.
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Re: Il politicamenre scorretto
Ma quelle frasi non hanno portato nessuna conseguenza.uglygeek ha scritto:In che senso sono state espresse quindi possono essere espresse?Rosewall ha scritto:ma infatti possono essere tutte espresse, e sono state espresse (non le ho inventate io).
Certo che uno può dire quello che vuole, anche nell’Italia del 1930 si poteva parlare male del fascismo, nessuno ti può impedire di scrivere parole o emettere fonemi. Solo che poi si finiva al confino.
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Re: Il politicamenre scorretto
Quel calciatore ha perso il posto in squadra furor di popolo. Non dico che non lo meritasse, e non era nemmeno un professionista quindi conta poco, ma le conseguenze ci sono state.alessandro ha scritto:Ma quelle frasi non hanno portato nessuna conseguenza.uglygeek ha scritto:In che senso sono state espresse quindi possono essere espresse?Rosewall ha scritto:ma infatti possono essere tutte espresse, e sono state espresse (non le ho inventate io).
Certo che uno può dire quello che vuole, anche nell’Italia del 1930 si poteva parlare male del fascismo, nessuno ti può impedire di scrivere parole o emettere fonemi. Solo che poi si finiva al confino.
Nel caso di Travaglio siamo nell’ambito della dialettica politica, lì ognuno rimane della sua idea ma è anche più difficile censurare il direttore di un giornale.
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Re: Il politicamenre scorretto
rivoluzione culturale, Regime del Terrore, adesso ventennio fascista. Okay la figura dell'iperbole ma anche il senso della misura è utile. In ogni epoca e società il linguaggio e i costumi non sono "liberi": puoi dire e fare quello che vuoi ma avrai delle rotture, che a seconda del contesto vanno dal biasimo sociale alla repressione fisica con nel mezzo una vasta gamma di sfumature. Il codice Hays fu in vigore fino agli anni sessanta, ad esempio.
A me sembra che vi sia una grande produzione di politicamente scorretto, o come vogliamo chiamarlo?
A me sembra che vi sia una grande produzione di politicamente scorretto, o come vogliamo chiamarlo?
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Il politicamenre scorretto
Non e' che manchino persone che dicono minchiate, in questo senso la produzione di politicamente scorretto c'e' e ci sara' sempre.Rosewall ha scritto:rivoluzione culturale, Regime del Terrore, adesso ventennio fascista. Okay la figura dell'iperbole ma anche il senso della misura è utile. In ogni epoca e società il linguaggio e i costumi non sono "liberi": puoi dire e fare quello che vuoi ma avrai delle rotture, che a seconda del contesto vanno dal biasimo sociale alla repressione fisica con nel mezzo una vasta gamma di sfumature. Il codice Hays fu in vigore fino agli anni sessanta, ad esempio.
A me sembra che vi sia una grande produzione di politicamente scorretto, o come vogliamo chiamarlo?
E' la reazione che e' durissima, ma in certi casi anche comprensibile. In altri casi no, dipende molto dall'argomento.
Faccio un esempio a caso: due giorni fa un giocatore NFL, De Sean Jackson, ha detto cose orribili sugli ebrei, letteralmente citando Hitler. Ma e' nero. La reazione e' stata: "Cazzo dici?" ed e' finita li', nessuno vuole "cancellarlo".
Ieri un arbitro della MLB, Joe West, ha detto che la pandemia non esiste, i 130 mila morti riportati dagli ospedali sono morti per altre ragioni. L'associazione arbitri si e' dissociata, ma e' finita li', nessuno vuole "cancellarlo".
Ma se avessero detto "All lives matter" oppure "Dal punto di vista scientifico esistono solo due sessi, maschile e femminile" oppure "Non e' giusto che un uomo che diventa donna a 25 anni possa partecipare a sport femminili" allora la reazione sarebbe stata furibonda, avrebbero perso il posto. Magari non il giocatore nero che dice "All lives matter" ma un giocatore bianco di sicuro.
Il PC ha preso toni da Terrore, da Rivoluzione Culturale, da ventennio fascista nel senso che ogni opinione contraria e' immediatemente considerata criminale. Ma tu vivi in Italia, e' un universo diverso dai paesi anglosassoni. Da voi il regista Brizzi ancora lavora, altro che PC, grazie al cielo...
E' per questo che adesso anche intellettuali (Chomsky, Gladwell, Rowling, ...) scrivono lettere di protesta contro questi eccessi, ma il solo fatto di scriverle li squalifica agli occhi dei censori. Come in guerra, ogni forma di moderazione e' complicita' con il nemico.
Ma e' inutile che io continui a ripeterlo, non riesco a farmi capire.
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Re: Il politicamenre scorretto
Si, per fortuna qui siamo ancora abbastanza lontani dai deliri anglosassoni (anche se, secondo me, è solo questione di tempo).uglygeek ha scritto:Non e' che manchino persone che dicono minchiate, in questo senso la produzione di politicamente scorretto c'e' e ci sara' sempre.Rosewall ha scritto:rivoluzione culturale, Regime del Terrore, adesso ventennio fascista. Okay la figura dell'iperbole ma anche il senso della misura è utile. In ogni epoca e società il linguaggio e i costumi non sono "liberi": puoi dire e fare quello che vuoi ma avrai delle rotture, che a seconda del contesto vanno dal biasimo sociale alla repressione fisica con nel mezzo una vasta gamma di sfumature. Il codice Hays fu in vigore fino agli anni sessanta, ad esempio.
A me sembra che vi sia una grande produzione di politicamente scorretto, o come vogliamo chiamarlo?
E' la reazione che e' durissima, ma in certi casi anche comprensibile. In altri casi no, dipende molto dall'argomento.
Faccio un esempio a caso: due giorni fa un giocatore NFL, De Sean Jackson, ha detto cose orribili sugli ebrei, letteralmente citando Hitler. Ma e' nero. La reazione e' stata: "Cazzo dici?" ed e' finita li', nessuno vuole "cancellarlo".
Ieri un arbitro della MLB, Joe West, ha detto che la pandemia non esiste, i 130 mila morti riportati dagli ospedali sono morti per altre ragioni. L'associazione arbitri si e' dissociata, ma e' finita li', nessuno vuole "cancellarlo".
Ma se avessero detto "All lives matter" oppure "Dal punto di vista scientifico esistono solo due sessi, maschile e femminile" oppure "Non e' giusto che un uomo che diventa donna a 25 anni possa partecipare a sport femminili" allora la reazione sarebbe stata furibonda, avrebbero perso il posto. Magari non il giocatore nero che dice "All lives matter" ma un giocatore bianco di sicuro.
Il PC ha preso toni da Terrore, da Rivoluzione Culturale, da ventennio fascista nel senso che ogni opinione contraria e' immediatemente considerata criminale. Ma tu vivi in Italia, e' un universo diverso dai paesi anglosassoni. Da voi il regista Brizzi ancora lavora, altro che PC, grazie al cielo...
E' per questo che adesso anche intellettuali (Chomsky, Gladwell, Rowling, ...) scrivono lettere di protesta contro questi eccessi, ma il solo fatto di scriverle li squalifica agli occhi dei censori. Come in guerra, ogni forma di moderazione e' complicita' con il nemico.
Ma e' inutile che io continui a ripeterlo, non riesco a farmi capire.
Intanto, qui a Firenze, abbiamo pensato bene di assicurarci per la prossima stagione tutti i presunti stupratori (Domingo, Levine, Gatti e stiamo lavorando per Grigolo), alla faccia degli americani
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Re: Il politicamenre scorretto
non é vero. non con tutti almenouglygeek ha scritto:
Ma e' inutile che io continui a ripeterlo, non riesco a farmi capire.
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Re: Il politicamenre scorretto
Ma non ha senso giudicare la bontà etica di frasi così decontestualizzate. Includo nel contesto anche il tono con cui vengono pronunciate, la storia personale e il background di chi le dice, i motivi e l'eventuale argomentazione con cui le dice.Rosewall ha scritto:chiaky e alessandro, dite cose diverse però.
Provo a fare qualche esempio che urta la sensibilità di qualche categoria e mi dite se secondo voi sono politicamente scorretti o cosa.
- Battuta di Carlin tipo dite alle persone che c’è un uomo invisibile nel cielo che ha creato l’universo e la maggioranza ci crederà,. dite loro che la vernice è bagnata e dovranno toccare per esserne convinte
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Re: Il politicamenre scorretto
Però c’è modo e modo.Paolo79 ha scritto:non é vero. non con tutti almenouglygeek ha scritto:
Ma e' inutile che io continui a ripeterlo, non riesco a farmi capire.
Nel senso che se uno fa un video vomitando oscenità razziste e volgarità, che un club di calcio preferisca fare a meno di lui mi pare giusto,per questione di immagine di fini societari, sponsor, presumere che un club voglia anche dare una immagine che “da noi non si gioca solo a calcio ma si impara a vivere e a comportarsi” quelle dichiarazioni che si sentono insomma.
Ricordo Buffon andare nei guai (risolti con una tiratina d’orecchi) perché aveva una frase fascista scritta sulla maglia in campo.
In America ad esempio, è rischioso fare apprezzamenti o anche invitare a fare la pausa pranzo assieme ad una collega. In Italia no.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Re: Il politicamenre scorretto
Io avrei scritto, in Italia ANCORA no.alessandro ha scritto:Però c’è modo e modo.Paolo79 ha scritto:non é vero. non con tutti almenouglygeek ha scritto:
Ma e' inutile che io continui a ripeterlo, non riesco a farmi capire.
Nel senso che se uno fa un video vomitando oscenità razziste e volgarità, che un club di calcio preferisca fare a meno di lui mi pare giusto,per questione di immagine di fini societari, sponsor, presumere che un club voglia anche dare una immagine che “da noi non si gioca solo a calcio ma si impara a vivere e a comportarsi” quelle dichiarazioni che si sentono insomma.
Ricordo Buffon andare nei guai (risolti con una tiratina d’orecchi) perché aveva una frase fascista scritta sulla maglia in campo.
In America ad esempio, è rischioso fare apprezzamenti o anche invitare a fare la pausa pranzo assieme ad una collega. In Italia no.
Si sa che qualsiasi cazzata americana viene, più o meno sveltamente, esportata in tutto il mondo.
Diamo tempo al tempo e vedrai che tra qualche anno saremo alla stessa stregua.
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Re: Il politicamenre scorretto
Sottoscrivochiaky ha scritto:Insomma per quanto mi riguarda.
Politicamente corretto: Dover per forza parlar bene di alcune categorie protette, e far di tutto per avvantaggiarle, anche inconsciamente, o più spesso moralisticamente. Donne, neri, gay, minoranze di ogni tipo.
Maleducazione e idiozia: Mostrare astio e razzismo verso qualunque diversità, sia di genere, che etnica o sessuale, anche in maniera volgare.
Politicamente scorretto: Non temere di dire il proprio libero pensiero, in maniera civile, anche se talvolta può andare a criticare le suddette categorie protette, senza paura e senza cedere al moralismo bieco e spesso in cattiva fede e/o dettato dalle mode del momento
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Re: Il politicamenre scorretto
chiaky ha scritto:Io avrei scritto, in Italia ANCORA no.alessandro ha scritto:Però c’è modo e modo.Paolo79 ha scritto:
non é vero. non con tutti almeno
Nel senso che se uno fa un video vomitando oscenità razziste e volgarità, che un club di calcio preferisca fare a meno di lui mi pare giusto,per questione di immagine di fini societari, sponsor, presumere che un club voglia anche dare una immagine che “da noi non si gioca solo a calcio ma si impara a vivere e a comportarsi” quelle dichiarazioni che si sentono insomma.
Ricordo Buffon andare nei guai (risolti con una tiratina d’orecchi) perché aveva una frase fascista scritta sulla maglia in campo.
In America ad esempio, è rischioso fare apprezzamenti o anche invitare a fare la pausa pranzo assieme ad una collega. In Italia no.
Si sa che qualsiasi cazzata americana viene, più o meno sveltamente, esportata in tutto il mondo.
Diamo tempo al tempo e vedrai che tra qualche anno saremo alla stessa stregua.
dipende da chi ti capita. Io al lavoro ho fatto un sacco di battute per cui in teoria mi potevano licenziare, solo che nessuno mi ha denunciato. A volte sai anche quanto rischi con persone diverse.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Il politicamenre scorretto
Mr Moonlight ha scritto:Sottoscrivochiaky ha scritto:Insomma per quanto mi riguarda.
Politicamente corretto: Dover per forza parlar bene di alcune categorie protette, e far di tutto per avvantaggiarle, anche inconsciamente, o più spesso moralisticamente. Donne, neri, gay, minoranze di ogni tipo.
Maleducazione e idiozia: Mostrare astio e razzismo verso qualunque diversità, sia di genere, che etnica o sessuale, anche in maniera volgare.
Politicamente scorretto: Non temere di dire il proprio libero pensiero, in maniera civile, anche se talvolta può andare a criticare le suddette categorie protette, senza paura e senza cedere al moralismo bieco e spesso in cattiva fede e/o dettato dalle mode del momento
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Il politicamenre scorretto
l'Italia è un "universo diverso", appunto. Dove la reazione al politicamente corretto (quello nostrano ma pure quello anglosassone) è spesso strumentale, al servizio di una retorica cosí riasssumibile: politicamente corretto è artificioso -> quindi falso -> quindi nel suo contrario c'è un fondo di verità, seppure detta magari in malo modo,. Il "fondo di verità" solitamente consiste in posizioni estremamente semplicistiche e piene di disprezzo verso qualche minoranza, condite da un sarcasmo nei confronti del politicamente corretto che è più ripetitivo, scontato, e palloso, del politicamente corretto stesso.uglygeek ha scritto: Non e' che manchino persone che dicono minchiate, in questo senso la produzione di politicamente scorretto c'e' e ci sara' sempre.
E' la reazione che e' durissima, ma in certi casi anche comprensibile. In altri casi no, dipende molto dall'argomento.
Faccio un esempio a caso: due giorni fa un giocatore NFL, De Sean Jackson, ha detto cose orribili sugli ebrei, letteralmente citando Hitler. Ma e' nero. La reazione e' stata: "Cazzo dici?" ed e' finita li', nessuno vuole "cancellarlo".
Ieri un arbitro della MLB, Joe West, ha detto che la pandemia non esiste, i 130 mila morti riportati dagli ospedali sono morti per altre ragioni. L'associazione arbitri si e' dissociata, ma e' finita li', nessuno vuole "cancellarlo".
Ma se avessero detto "All lives matter" oppure "Dal punto di vista scientifico esistono solo due sessi, maschile e femminile" oppure "Non e' giusto che un uomo che diventa donna a 25 anni possa partecipare a sport femminili" allora la reazione sarebbe stata furibonda, avrebbero perso il posto. Magari non il giocatore nero che dice "All lives matter" ma un giocatore bianco di sicuro.
Il PC ha preso toni da Terrore, da Rivoluzione Culturale, da ventennio fascista nel senso che ogni opinione contraria e' immediatemente considerata criminale. Ma tu vivi in Italia, e' un universo diverso dai paesi anglosassoni. Da voi il regista Brizzi ancora lavora, altro che PC, grazie al cielo...
E' per questo che adesso anche intellettuali (Chomsky, Gladwell, Rowling, ...) scrivono lettere di protesta contro questi eccessi, ma il solo fatto di scriverle li squalifica agli occhi dei censori. Come in guerra, ogni forma di moderazione e' complicita' con il nemico.
Ma e' inutile che io continui a ripeterlo, non riesco a farmi capire.
Sul politicamente corretto anglosassone, riesci a farti capire e del resto i casi più eclatanti e i dibattiti che si accendono intorno arrivano eccome grazie ai siti dei loro giornali e a twitter (oltre che nelle reazioni di cui sopra).
Non sono d'accordo col dire che il politicamente corretto è una piaga senza considerare i vantaggi e soprattutto i motivi, i problemi, e le istanze delle minoranze che ne sono all'origine, e fare di tutta l'erba un fascio senza distinguere fra "norme" di buon senso, trovate scassacazzo ma tuttosommato innocue, ed episodi grotteschi e inaccettabili.
Non è una sciagura capitata cosí fra capo e collo.
Per quanto non ami il controllo del linguaggio top-down, devo ammettere che il p.c. ha contribuito a rendere (anche materialmente) più facile la vita a "categorie" che erano (più) discriminate, bullizzate, emarginate.
Il problema, a mio avviso, è che questa facilitazione (consideriamo tutte le politiche pro minoranze) può essere solo un aiuto (a volte assolutamente necessario, altre utile, altre poco, talora perfino controproducente). Un aiuto, ma poi la ricerca della propria felicità (realizzazione, benessere, sopravvivenza in questo mare di lacrime, come si vuole) avviene sostanzialmente altrove (interagendo con gli altri, lavorando, studiando, cucinando metanfetamina...). A meno che uno non faccia proprio l'attivista a tempo pieno (che non vuol dire scrivere cazzate su twitter o facebook), è fuorviante pensare di trovare soddisfazione e risolvere tutti i propri problemi quotidiani in quanto "minoranza".
Rimarcare la propria appartenenza ad un'etnia, o a una qualunque categoria, può essere utile nel momento in cui si lotta per diritti negati o tutele particolari, ma diventa limitante se ci si schiaccia sotto un'etichetta, se ci si convince che la propria identità sia segnata e segnante. Ma appunto è soprattutto un problema per chi la pensa cosí.
L'altro aspetto è quello delle "autocensure preventive", della cancel colture, degli studenti universitari fanatici.
A me pare che qui il problema stia nella estrema miseria dialettica. Soprattutto sui social, che poi è il terreno dove si compiono la maggior parte di questi scempi.
La risposta non può che essere nel suo contrario: argomentare con intelligenza, concretezza, e pazienza, evitando intellettualismi, proclami astratti, vittimismi, esagerazioni. Prima di scomodare i giacobini ci sono i contestatori di de gregori al palalido, qui sembra che fino all'altro giorno "la sinistra" raccogliesse fra i giovani e i meno giovani solo intelletti illuminati e riflessivi.
Questi che sembrano minacciare cosí tanto la libertà di pensiero facilmente si frantumeranno in una miriade di fazioni.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Il politicamenre scorretto
Senza dubbio, ma ugly di solito non si riferisce all'Italia, mi sembra. Non esistono comunque solo Italia e anglosassoni, io sicuramente sarei dovuto essere licenziato piu' volte per battute politicamente scorrette, a Praga, seguendo l'etica aziendale.Rosewall ha scritto: l'Italia è un "universo diverso", appunto.
Non dubito che avrai conosciuto persone cosi', io non le ho ma conosciute e fatico a capirne il senso. Il politicamente corretto e' una sorta di galateo, comportamento educato, non capisco come possa essere vero o falso. Un cieco e' non vedente e viceversa, un sordo e' non udente, entrambe le cose sono vere, come dire pene e cazzo sono entrambe cose vere. Solo che una e' corretta e una e' scorretta.politicamente corretto è artificioso -> quindi falso
-> quindi nel suo contrario c'è un fondo di verità, seppure detta magari in malo modo,. Il "fondo di verità" solitamente consiste in posizioni estremamente semplicistiche e piene di disprezzo verso qualche minoranza,
Beh, mi sembra evidente che un fanatico nazista disprezzera' gli ebrei, al di la' che sia politicamente corretto o scorretto. Mi pare altrettanto evidente che e' pieno di gente che si diverte a raccontare barzellette sugli ebrei senza disprezzarli nemmeno un po', semmai mancando di tatto, ecco. A me personalmente il politicamente scorretto e' sempre piaciuto molto, a livello di sarcasmo e umorismo. Lo trovo provocante in senso buono, contro le ipocrisie sociali. Vederci un disprezzo per le minoranze mi sembra del tutto assurdo. Poi, certo, se uno disprezza le minoranze di suo, poi puo' anche essere scorretto.
Il politicamente corretto c'e' da decenni, non credo che ugly o chiaky si ponessero in questi termini 20 anni fa. Io nemmeno, anche se ho sempre ridicolizzato la scelta di parole come non vedenti o non udenti, boh. Il fatto che abbia contribuito puo' essere vero, ma non impedisce che si critichino gli eccessi senza sottolineare i vantaggi. Per dire, se uno dice 'oggi la gente sta sempre sui social e su internet e non ha una vita normale' (che sia vero o meno, eh) non sta negando che internet abbia anche i suoi vantaggi, sta solo sottolineando altri aspetti. Detto questo, che abbia contribuito non saprei. Per me il politically correct non ha causato dei vantaggi, si e' solo accompagnato a dei vantaggi, che ci sarebbero stati comunque. Anzi, spesso per me ha ridotto questi vantaggi. In sostanza, il licenziarmi se faccio la battuta sul nero spesso per me ha nascosto con una patina ipocrita il fatto che il nero faceva meno carriera perche' nero. Il sanzionare i complimenti a una donna nasconde il fatto che la donna guadagni di meno perche' donna. Ovviamente potrei sbagliarmi su questo.Non sono d'accordo col dire che il politicamente corretto è una piaga senza considerare i vantaggi e soprattutto i motivi, i problemi, e le istanze delle minoranze che ne sono all'origine, e fare di tutta l'erba un fascio senza distinguere fra "norme" di buon senso, trovate scassacazzo ma tuttosommato innocue, ed episodi grotteschi e inaccettabili.
Non è una sciagura capitata cosí fra capo e collo.
Per quanto non ami il controllo del linguaggio top-down, devo ammettere che il p.c. ha contribuito a rendere (anche materialmente) più facile la vita a "categorie" che erano (più) discriminate, bullizzate, emarginate.
sono perfettamente d'accordo, ma per questo credo che il politically correct sia un ostacolo. E anche 'ricordare la storia'.Rimarcare la propria appartenenza ad un'etnia, o a una qualunque categoria, può essere utile nel momento in cui si lotta per diritti negati o tutele particolari, ma diventa limitante se ci si schiaccia sotto un'etichetta, se ci si convince che la propria identità sia segnata e segnante. Ma appunto è soprattutto un problema per chi la pensa cosí.
Per dire, una delle mie migliori amiche e' stata spesso discriminata, a suo modo, perche' albina. E'' andata a riunioni di albini negli Stati Uniti, persone con i suoi stessi problemi. Pero', alla fine, gli albini non finiscono sul giornale, non vengono chiamati 'diversamente melaninati' , non si buttano giu' le statue di chi ha perseguitato albini, e non si parla quasi mai della persecuzione, razzismo, addirittura mutilazione degli albini (circa 500 persone l'anno in Africa). Il risultato e' che la mia amica difficilmente si sente parte della categoria albina e non incorre nei problemi che hai descritto tu. Ma questo non impedisce che esistano associazioni che combattano queste discriminazioni, oggi, mentre ieri non c'erano. E credo (ma magari mi sbaglio) che questo avvenga senza il politically correct.
A me sembra che la maggior parte di questi scempi avvenga nel luogo di lavoroL'altro aspetto è quello delle "autocensure preventive", della cancel colture, degli studenti universitari fanatici.
A me pare che qui il problema stia nella estrema miseria dialettica. Soprattutto sui social, che poi è il terreno dove si compiono la maggior parte di questi scempi.
ok, ma intanto la liberta' di espressione e' minacciata. Certo, ci sono anche problemi peggiori nella vita.Questi che sembrano minacciare cosí tanto la libertà di pensiero facilmente si frantumeranno in una miriade di fazioni.
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Re: Il politicamenre scorretto
Nickognito ha scritto:A me personalmente il politicamente scorretto e' sempre piaciuto molto, a livello di sarcasmo e umorismo. Lo trovo provocante in senso buono, contro le ipocrisie sociali. Vederci un disprezzo per le minoranze mi sembra del tutto assurdo. Poi, certo, se uno disprezza le minoranze di suo, poi puo' anche essere scorretto.
Per me il politically correct non ha causato dei vantaggi, si e' solo accompagnato a dei vantaggi, che ci sarebbero stati comunque. Anzi, spesso per me ha ridotto questi vantaggi. In sostanza, il licenziarmi se faccio la battuta sul nero spesso per me ha nascosto con una patina ipocrita il fatto che il nero faceva meno carriera perche' nero. Il sanzionare i complimenti a una donna nasconde il fatto che la donna guadagni di meno perche' donna. Ovviamente potrei sbagliarmi su questo.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Il politicamenre scorretto
È appunto perché io conosco bene i contestatori di De Gregori al palalido che mi rendo conto che questa ideologia, ai piani alti, è davvero una nuova forma di estremismo marxista e che le università americane ora sono piene di “cattivi maestri” altrettanto pericolosi di quanto non fossero i Toni Negri da noi.Rosewall ha scritto:l'Italia è un "universo diverso", appunto. Dove la reazione al politicamente corretto (quello nostrano ma pure quello anglosassone) è spesso strumentale, al servizio di una retorica cosí riasssumibile: politicamente corretto è artificioso -> quindi falso -> quindi nel suo contrario c'è un fondo di verità, seppure detta magari in malo modo,. Il "fondo di verità" solitamente consiste in posizioni estremamente semplicistiche e piene di disprezzo verso qualche minoranza, condite da un sarcasmo nei confronti del politicamente corretto che è più ripetitivo, scontato, e palloso, del politicamente corretto stesso.uglygeek ha scritto: Non e' che manchino persone che dicono minchiate, in questo senso la produzione di politicamente scorretto c'e' e ci sara' sempre.
E' la reazione che e' durissima, ma in certi casi anche comprensibile. In altri casi no, dipende molto dall'argomento.
Faccio un esempio a caso: due giorni fa un giocatore NFL, De Sean Jackson, ha detto cose orribili sugli ebrei, letteralmente citando Hitler. Ma e' nero. La reazione e' stata: "Cazzo dici?" ed e' finita li', nessuno vuole "cancellarlo".
Ieri un arbitro della MLB, Joe West, ha detto che la pandemia non esiste, i 130 mila morti riportati dagli ospedali sono morti per altre ragioni. L'associazione arbitri si e' dissociata, ma e' finita li', nessuno vuole "cancellarlo".
Ma se avessero detto "All lives matter" oppure "Dal punto di vista scientifico esistono solo due sessi, maschile e femminile" oppure "Non e' giusto che un uomo che diventa donna a 25 anni possa partecipare a sport femminili" allora la reazione sarebbe stata furibonda, avrebbero perso il posto. Magari non il giocatore nero che dice "All lives matter" ma un giocatore bianco di sicuro.
Il PC ha preso toni da Terrore, da Rivoluzione Culturale, da ventennio fascista nel senso che ogni opinione contraria e' immediatemente considerata criminale. Ma tu vivi in Italia, e' un universo diverso dai paesi anglosassoni. Da voi il regista Brizzi ancora lavora, altro che PC, grazie al cielo...
E' per questo che adesso anche intellettuali (Chomsky, Gladwell, Rowling, ...) scrivono lettere di protesta contro questi eccessi, ma il solo fatto di scriverle li squalifica agli occhi dei censori. Come in guerra, ogni forma di moderazione e' complicita' con il nemico.
Ma e' inutile che io continui a ripeterlo, non riesco a farmi capire.
Sul politicamente corretto anglosassone, riesci a farti capire e del resto i casi più eclatanti e i dibattiti che si accendono intorno arrivano eccome grazie ai siti dei loro giornali e a twitter (oltre che nelle reazioni di cui sopra).
Non sono d'accordo col dire che il politicamente corretto è una piaga senza considerare i vantaggi e soprattutto i motivi, i problemi, e le istanze delle minoranze che ne sono all'origine, e fare di tutta l'erba un fascio senza distinguere fra "norme" di buon senso, trovate scassacazzo ma tuttosommato innocue, ed episodi grotteschi e inaccettabili.
Non è una sciagura capitata cosí fra capo e collo.
Per quanto non ami il controllo del linguaggio top-down, devo ammettere che il p.c. ha contribuito a rendere (anche materialmente) più facile la vita a "categorie" che erano (più) discriminate, bullizzate, emarginate.
Il problema, a mio avviso, è che questa facilitazione (consideriamo tutte le politiche pro minoranze) può essere solo un aiuto (a volte assolutamente necessario, altre utile, altre poco, talora perfino controproducente). Un aiuto, ma poi la ricerca della propria felicità (realizzazione, benessere, sopravvivenza in questo mare di lacrime, come si vuole) avviene sostanzialmente altrove (interagendo con gli altri, lavorando, studiando, cucinando metanfetamina...). A meno che uno non faccia proprio l'attivista a tempo pieno (che non vuol dire scrivere cazzate su twitter o facebook), è fuorviante pensare di trovare soddisfazione e risolvere tutti i propri problemi quotidiani in quanto "minoranza".
Rimarcare la propria appartenenza ad un'etnia, o a una qualunque categoria, può essere utile nel momento in cui si lotta per diritti negati o tutele particolari, ma diventa limitante se ci si schiaccia sotto un'etichetta, se ci si convince che la propria identità sia segnata e segnante. Ma appunto è soprattutto un problema per chi la pensa cosí.
L'altro aspetto è quello delle "autocensure preventive", della cancel colture, degli studenti universitari fanatici.
A me pare che qui il problema stia nella estrema miseria dialettica. Soprattutto sui social, che poi è il terreno dove si compiono la maggior parte di questi scempi.
La risposta non può che essere nel suo contrario: argomentare con intelligenza, concretezza, e pazienza, evitando intellettualismi, proclami astratti, vittimismi, esagerazioni. Prima di scomodare i giacobini ci sono i contestatori di de gregori al palalido, qui sembra che fino all'altro giorno "la sinistra" raccogliesse fra i giovani e i meno giovani solo intelletti illuminati e riflessivi.
Questi che sembrano minacciare cosí tanto la libertà di pensiero facilmente si frantumeranno in una miriade di fazioni.
E ai piani bassi tutto questo rinfocola risentimenti e soprattutto, come dici, riduce le persone a semplici membri di una o più (intersezionalità) categoria protette.
O al contrario avvantaggiate. Per cui uno che è uomo, bianco, eterosessuale è comunque un pezzo di merda da combattere, non importa quali siano state davvero le condizioni nella sua vita. E una che è donna, di colore, omosessuale è comunque una vittima, fosse anche nata in una famiglia di milionari.
Le persone si riducono a categorie, un po’ come la vecchia figura dell’operaio che per la sinistra era solo operaio, non una persona.
Il PC uccide l’ironia https://www.standard.co.uk/showbiz/cele ... 1.html?amp e rende l’aria molto tossica, non sono nemmeno sicuro che migliori la vita di nessuno.
Lo ammettono anche loro che questa “cancel culture” alla fine è una lotta di potere https://www.cnn.com/2020/07/10/politics ... index.html
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.