Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

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Pippo and Potito
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Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Pippo and Potito »

Continua la saga di Amici Miei, ma le avventure della compagnia di “toscanacci” si spostano questa volta nella Firenze della fine del ‘400, alla corte di Lorenzo De’ Medici. Duccio (Michele Placido), Cecco (Giorgio Panariello), Jacopo (Paolo Hendel), Manfredo (Massimo Ghini) e Filippo (Christian De Sica) sono protagonisti di scherzi e vicende vissute nell’intento di prolungare lo stato felice della giovinezza e fuggire dalle responsabilità della vita adulta. Neanche la peste li fa desistere dalle loro “zingarate”. Anzi quella drammatica situazione pare la più fertile per agire liberi ed indisturbati e dare seguito ai loro scherzi. Una città rinchiusa e spaventata è infatti l’ideale per far cadere dei malcapitati nelle beffe ordite dai cinque amici per esorcizzare la paura della morte con la vita. E quando, dopo l’ultima beffa ai danni del legnaiolo ed eroe del calcio in costume Alderighi (Massimo Ceccherini), sembrano scarseggiare le vittime, perché non prendere di mira a sua insaputa proprio uno di loro? È così che Cecco diventa oggetto di una memorabile bravata dei goliardici amici. Bravata in cui giocherà la sua parte anche Lorenzo il Magnifico in persona
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Pitone »

Mi hai già rivelato il finale, adesso non ci vado più...
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da dsdifr »

#1#

vabbè. Il regista chi è?
nico
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da nico »

Neri Parenti, of course.

Esce il 18 Marzo.
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da dsdifr »

nico ha scritto:Neri Parenti, of course.
ah, beh... vabbè.
Questo film penso meriti di chiamarsi "Amici Miei" come uno dei tanti emuli di Romero mritavano di usare le parole "morti viventi", o come "La Casa 3" meritava di chiamarsi "La Casa"...
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da BackhandWinner »

Ma cos'è sto schifo?
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da RaphaEl »

#1#
faccina preventiva.
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da floyd10 »

Farò una cosa che non faccio quasi mai, spendendomi qua l'eccezione. Criticherò un film senza prima, prima vederlo:

Ma vedessero d'annassene affan...
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Speedy »

Floyd ha scritto:Farò una cosa che non faccio quasi mai, spendendomi qua l'eccezione. Criticherò un film senza prima, prima vederlo:

Ma vedessero d'annassene affan...
prematurata la supercazzola o scherziamo?
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da ingek »

Speedy ha scritto:
Floyd ha scritto:Farò una cosa che non faccio quasi mai, spendendomi qua l'eccezione. Criticherò un film senza prima, prima vederlo:

Ma vedessero d'annassene affan...
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Pippo and Potito »

Voi vi meritate Checco Zalone.
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da BackhandWinner »

Pippo and Potito ha scritto:Voi vi meritate Clint Eastwood.
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da taylorhawkins89 »

Vado controcorrente, andrò a vedere questo film, che secondo me è calzato a pennello per attori come De Sica, Ceccherini,Ghini e Hendel che possono sfruttare le loro qualità di comici senza scendere nel volgare(che poco fa ridere) dei cinepanettoni.
Poi chiaramente non bisogna paragonare queste commedie nè con l'orginale di Monicelli, nè con i film di Eastwood.
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Andy »

"...il vero scopo di un viaggiatore dovrebbe essere quello di migliorare gli uomini di renderli più saggi e di temprarne gli animi con esempi buoni e cattivi, tratti dalla descrizione di terre lontane"
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da dsdifr »

mio malgrado, ho visto in televisione il trailer: mai sentiti accenti toscani più FINTI.

Speriamo che mangino una ribollita andata a male e stiano un anno sulla tazza tutti quanti.
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Andy »

Ombra non ci deludere 8) :roll:
"...il vero scopo di un viaggiatore dovrebbe essere quello di migliorare gli uomini di renderli più saggi e di temprarne gli animi con esempi buoni e cattivi, tratti dalla descrizione di terre lontane"
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da LUCAGIAN »

Pippo and Potito ha scritto:Voi vi meritate Checco Zalone.
Averne di Checco Zalone.
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Speedy »

non mi piace neanche Checco Zalone (son di gusti difficili, che ci posso fare?)
prematurata la supercazzola o scherziamo?
Andy
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Andy »

Amici vostri, la triste fine della supercazzola

Sta per uscire il sequel-prequel dei capolavori di Monicelli ambientato nella Firenze del '400: i fischi, già prima dell'uscita, sono più che comprensibili

Sia chiaro che questo non è il processo al film “Amici miei – Come tutto ebbe inizio”, che non ho visto né certamente vedrò. Questo è il più classico dei processi alle intenzioni: all’idea malata che il trittico di “Amici miei” (atto primo, secondo e terzo) possa avere un sequel, anche se camuffato da prequel e ambientato nella Firenze del Quattrocento nel tentativo preventivo quanto disperato di scansare i confronti fra l’originale e la (brutta) copia. Per chi ancora non lo sapesse: la FilMauro di Aurelio De Laurentiis sta per mandare in centinaia di sale un cinepanettone primavera-estate di Neri Parenti, il regista dei Natale di qua Natale di là, ma anche degli ultimi Fantozzi, quelli che profanarono i primi due diretti da Luciano Salce. Al posto del leggendario quinquetto Tognazzi-Moschin-Noiret-Celi-Del Prete (poi sostituito da Montagnani), hanno reclutato Christian De Sica, Massimo Ghini, Michele Placido, Giorgio Panariello e Paolo Hendel.

Decine di migliaia di fans degli “Amici miei” doc si stanno mobilitando su facebook nella pagina “Giù le mani da Amici miei: fermiamo De Sica e il suo annunciato prequel”. Il perchè della rivolta è inutile spiegarlo. Il film originale nacque da un’idea, quella sì geniale, di Pietro Germi, che fece in tempo a concepirla ma non a realizzarla perché morì. Così i primi due film li diresse Mario Monicelli, che poi si fermò lì: l’atto terzo – molto meno memorabile – fu affidato al pur grande Nanni Loy. Monicelli, l’anno scorso, ha fatto in tempo a commentare la trovata malsana del sequel-prequel con queste definitive parole: “Avevano tentato di farmi collaborare al film, ma ho deciso di rimanerne fuori, hanno ragione quelli di Facebook”. Gli sarebbe piaciuta la battuta al vetriolo lasciata sulla pagina facebook da un fan: “Alla sola idea del prequel, Monicelli si è suicidato”. E anche quest’altra: “Il prequel è uno scempio, come rifare la Divina commedia in chiave moderna”.

Parenti replica alle critiche sul Corriere della sera: “Posso anche comprendere lo scetticismo, ma prima di giudicare un prodotto bisogna vederlo”. Eh no, troppo comodo: chi è abituato a giudicare i film solo dagli incassi non può dire al pubblico “pagate il biglietto e poi, se non vi piace, criticate pure”. A meno di restituire ai delusi il prezzo del biglietto con la formula “soddisfatti o rimborsati”. Il regista aggiunge: “Siamo così rispettosi del passato che il soggetto del film è degli stessi sceneggiatori di allora, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Tullio Pinelli”. Altra furbata: si potrebbe obiettargli che invece, purtroppo, il regista non è né Germi, né Monicelli, né Loy, e sventuratamente Tognazzi, Montagnani, Del Prete, Celi e Noiret sono tutti morti (Moschin è vivo, ma per sua fortuna non è stato coinvolto). Ma poi, e soprattutto: che c’entra l’Italia del 2011 (anzi la Firenze del ’400) con quella del 1975, quando uscì l’atto primo? Trentacinque anni non sono nulla per i cinepanettoni, ma sono un millennio per i capolavori. A memoria d’uomo, l’unico remake della commedia all’italiana che ha eguagliato, anzi superato il modello, è il “Conte Max” con Alberto Sordi al posto di De Sica (Vittorio, naturalmente). Poi, purtroppo, venne quello di De Sica (Christian), anche se nessuno fortunatamente lo ricorda. Basta vedere uno dei trailer del nuovo “Amici miei” per sapere che anche stavolta finirà così. Vi si parla di un gruppo di amici che si danno al “cazzeggio” per vincere la noia. Ma “Amici miei”, quello vero, non è mai cazzeggio: è un cocktail unico di riso amaro, cattiveria allo stato puro, complicità velenosa, satira, invettiva, cinismo, moccolo, invenzione, genialità, godimento, carnalità, spensieratezza, popolo. In una parola: poesia. E’ un impasto di Monicelli e Tognazzi, e morta lì.

La zingarata, la “supercazzola brematurata con scappellamento a destra come foss’antani” non è un liquame da trivio a base di trombate, corna, scoregge, culi, tette e giochetti di parole tipo buco-bucaiolo e via spetazzando. O meglio: è l’arte di mescolare tutti questi ingredienti senza renderli mai volgari. Anche Dante, nell’Inferno, descrive il diavoletto che “avea del cul fatto trombetta”. Ma ciononostante, anzi proprio per questo, la sua Commedia restò Divina.

Nel trailer come nell’idea del prequel di “Amici miei” manca lo spirito che fece grande l’originale. Uno spirito che nacque a metà degli anni 70 da una congiunzione astrale irripetibile: quella che allineò due mostri della regia e cinque mostri della recitazione al massimo della forma e al culmine della carriera. Semplicemente ridicolo, anzi tragicamente arrogante, pensare oggi di poter resuscitare quello spirito con il romano De Sica e il pugliese Placido che cercano di parlare toscano, o con l’altro romano Ghini doppiato da un fiorentino. O di colmare l’abisso tirando dentro i toscani Hendel, peraltro bravissimo come caratterista e cabarettista, e Panariello, che non ha mai fatto ridere nessuno. Mai il Mascetti, il Perozzi, il Sassaroli, il Necchi e il Melandri avrebbero ripetuto due volte la stessa zingarata, la stessa beffa, la stessa supercazzola. I loro erano tutti pezzi unici. Per questo centinaia di migliaia di persone conoscono a memoria ogni loro battuta e i loro nomi e cognomi, come la formazione della squadra del cuore che ha vinto l’ultimo scudetto. Lo stesso Monicelli, dopo l’atto secondo, passò la mano. Ora invece arriva Amici miei nella Firenze dei Medici. Seguiranno – c’è da giurarci – Amici miei sul Nilo, a New York, in Sudafrica, in Egitto, in India, a Miami, a Beverly Hills, a Rio. E presto, dopo De Sica, avremo Checco Zalone e poi tutta la squadra di Zelig. In vista dell’uscita nei cinema di tutt’Italia, i contestatori su facebook propongono il boicottaggio, addirittura l’occupazione di qualche sala cinematografica, per protestare contro la profanazione dell’originale. Per carità, i boicottaggi hanno sempre fatto il gioco dei boicottati. “Questo film – fa notare un saggio sulla pagina Fb – si boicotta da sé”. Basta non andare a vederlo. Se le sale restassero deserte, De Laurentiis, Parenti e De Sica tornerebbero ai loro cinepanettoni scoreggioni. E nessuno proverebbe più a profanare i capolavori. La supercazzola è cosa troppo seria per cadere in mano a questa gente.
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Nasty »

Andy, sbaglio o non hai scritto che l'articolo in questione è a firma di Marco Travaglio sul Fatto quotidiano di ieri?

:wink:
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Andy »

Chissà cosa ha scritto Nasty...ho i brividi :roll: :lol:
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da orangeman »

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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Nickognito »

#1# #1# #1#
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Zonker »

Voi, come Travaglio, di cinema non capite nulla, vado su forum più competenti.
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Pippo and Potito »

Ci sarebbe da vergognarsi a scrivere certi post.
In a lot of ways investing is like tennis. In tennis, having a killer serve and a great backhand will win you a lot of points, but any advantage that these skills confer can be quickly wiped out with a string of double faults or unforced errors.
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Nickognito »

Woodruff, tu che ne pensi?
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da babaoriley »

perfetta la definizione è un film che si boicotta da sè.

Anche se non si è fan di "Amici miei" o nemmeno lo si è mai visto, difficile essere invogliati da questo film del tutto inutile.
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da RaphaEl »

toh, tra i 23.675 ci sono anch'io...
è che non voglio finanziare de laurentiis, in realtà.
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da taylorhawkins89 »

Ora Travaglio parla anche di cinema(se questo si può chiamare cinema :lol: )!
Chissà perchè non ha mai scritto nulla prima della morte di Monicelli, visto che il film era in progettazione quando il grande regista era ancora in vita.
Arriva a dire financo che Amici miei(quello vero) non è cazzeggio(come se questo termine presupponesse qualcosa di malvagio), tanti film che hanno fatto la storia, parlano di temi futili o hanno una trama ridotta all'osso, chissà se ha mai visto il film o se scrive per sentito dire...
Poi addirittura si parla di occupazione delle sale? Travaglio(cognome azzeccatissimo) ma una proposta costruttiva la farai mai? Sempre distruggere? Ma lo lasciamo fare il lavoro agli altri? Il film è un'accozzaglia di scoregge e rutti? Benissimo, lasciamo che sia il pubblico a disertare le sale.
Non capisco come la stragrande maggioranza dei sinistrorsi si fili sto fascistone... #1#
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Pindaro »

Già.
Perchè Travaglio non fa anche lui il regista prima di parlare di cinema.
E poi non ci ha ancora spiegato chi gli ha pagato la vacanza.
E soprattutto che lui ha fatto i soldi grazie a Berlusconi vendendo i libri.

(evito di rispondere seriamente perchè non ho né voglia né tempo da perdere con i casi umani del web)
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Pindaro »

Ecco l'articolo di Travaglio.
Capisco (non lo capisco, perchè di solito gli argomenti portati sono ridicoli, ma ci provo comunque)che qualcuno possa odiarlo a prescindere, ma almeno sforzarsi di leggere prima di ridere e lanciare strali ad minchiam.


Sia chiaro che questo non è il processo al film “Amici miei – Come tutto ebbe inizio”, che non ho visto né certamente vedrò. Questo è il più classico dei processi alle intenzioni: all’idea malata che il trittico di “Amici miei” (atto primo, secondo e terzo) possa avere un sequel, anche se camuffato da prequel e ambientato nella Firenze del Quattrocento nel tentativo preventivo quanto disperato di scansare i confronti fra l’originale e la (brutta) copia. Per chi ancora non lo sapesse: la FilMauro di Aurelio De Laurentiis sta per mandare in centinaia di sale un cinepanettone primavera-estate di Neri Parenti, il regista dei Natale di qua Natale di là, ma anche degli ultimi Fantozzi, quelli che profanarono i primi due diretti da Luciano Salce. Al posto del leggendario quinquetto Tognazzi-Moschin-Noiret-Celi-Del Prete (poi sostituito da Montagnani), hanno reclutato Christian De Sica, Massimo Ghini, Michele Placido, Giorgio Panariello e Paolo Hendel.

Decine di migliaia di fans degli “Amici miei” doc si stanno mobilitando su facebook nella pagina “Giù le mani da Amici miei: fermiamo De Sica e il suo annunciato prequel”. Il perchè della rivolta è inutile spiegarlo. Il film originale nacque da un’idea, quella sì geniale, di Pietro Germi, che fece in tempo a concepirla ma non a realizzarla perché morì. Così i primi due film li diresse Mario Monicelli, che poi si fermò lì: l’atto terzo – molto meno memorabile – fu affidato al pur grande Nanni Loy. Monicelli, l’anno scorso, ha fatto in tempo a commentare la trovata malsana del sequel-prequel con queste definitive parole: “Avevano tentato di farmi collaborare al film, ma ho deciso di rimanerne fuori, hanno ragione quelli di Facebook”. Gli sarebbe piaciuta la battuta al vetriolo lasciata sulla pagina facebook da un fan: “Alla sola idea del prequel, Monicelli si è suicidato”. E anche quest’altra: “Il prequel è uno scempio, come rifare la Divina commedia in chiave moderna”.

Parenti replica alle critiche sul Corriere della sera: “Posso anche comprendere lo scetticismo, ma prima di giudicare un prodotto bisogna vederlo”. Eh no, troppo comodo: chi è abituato a giudicare i film solo dagli incassi non può dire al pubblico “pagate il biglietto e poi, se non vi piace, criticate pure”. A meno di restituire ai delusi il prezzo del biglietto con la formula “soddisfatti o rimborsati”. Il regista aggiunge: “Siamo così rispettosi del passato che il soggetto del film è degli stessi sceneggiatori di allora, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Tullio Pinelli”. Altra furbata: si potrebbe obiettargli che invece, purtroppo, il regista non è né Germi, né Monicelli, né Loy, e sventuratamente Tognazzi, Montagnani, Del Prete, Celi e Noiret sono tutti morti (Moschin è vivo, ma per sua fortuna non è stato coinvolto). Ma poi, e soprattutto: che c’entra l’Italia del 2011 (anzi la Firenze del ’400) con quella del 1975, quando uscì l’atto primo? Trentacinque anni non sono nulla per i cinepanettoni, ma sono un millennio per i capolavori. A memoria d’uomo, l’unico remake della commedia all’italiana che ha eguagliato, anzi superato il modello, è il “Conte Max” con Alberto Sordi al posto di De Sica (Vittorio, naturalmente). Poi, purtroppo, venne quello di De Sica (Christian), anche se nessuno fortunatamente lo ricorda. Basta vedere uno dei trailer del nuovo “Amici miei” per sapere che anche stavolta finirà così. Vi si parla di un gruppo di amici che si danno al “cazzeggio” per vincere la noia. Ma “Amici miei”, quello vero, non è mai cazzeggio: è un cocktail unico di riso amaro, cattiveria allo stato puro, complicità velenosa, satira, invettiva, cinismo, moccolo, invenzione, genialità, godimento, carnalità, spensieratezza, popolo. In una parola: poesia. E’ un impasto di Monicelli e Tognazzi, e morta lì.

La zingarata, la “supercazzola brematurata con scappellamento a destra come foss’antani” non è un liquame da trivio a base di trombate, corna, scoregge, culi, tette e giochetti di parole tipo buco-bucaiolo e via spetazzando. O meglio: è l’arte di mescolare tutti questi ingredienti senza renderli mai volgari. Anche Dante, nell’Inferno, descrive il diavoletto che “avea del cul fatto trombetta”. Ma ciononostante, anzi proprio per questo, la sua Commedia restò Divina.

Nel trailer come nell’idea del prequel di “Amici miei” manca lo spirito che fece grande l’originale. Uno spirito che nacque a metà degli anni 70 da una congiunzione astrale irripetibile: quella che allineò due mostri della regia e cinque mostri della recitazione al massimo della forma e al culmine della carriera. Semplicemente ridicolo, anzi tragicamente arrogante, pensare oggi di poter resuscitare quello spirito con il romano De Sica e il pugliese Placido che cercano di parlare toscano, o con l’altro romano Ghini doppiato da un fiorentino. O di colmare l’abisso tirando dentro i toscani Hendel, peraltro bravissimo come caratterista e cabarettista, e Panariello, che non ha mai fatto ridere nessuno. Mai il Mascetti, il Perozzi, il Sassaroli, il Necchi e il Melandri avrebbero ripetuto due volte la stessa zingarata, la stessa beffa, la stessa supercazzola. I loro erano tutti pezzi unici. Per questo centinaia di migliaia di persone conoscono a memoria ogni loro battuta e i loro nomi e cognomi, come la formazione della squadra del cuore che ha vinto l’ultimo scudetto. Lo stesso Monicelli, dopo l’atto secondo, passò la mano. Ora invece arriva Amici miei nella Firenze dei Medici. Seguiranno – c’è da giurarci – Amici miei sul Nilo, a New York, in Sudafrica, in Egitto, in India, a Miami, a Beverly Hills, a Rio. E presto, dopo De Sica, avremo Checco Zalone e poi tutta la squadra di Zelig. In vista dell’uscita nei cinema di tutt’Italia, i contestatori su facebook propongono il boicottaggio, addirittura l’occupazione di qualche sala cinematografica, per protestare contro la profanazione dell’originale. Per carità, i boicottaggi hanno sempre fatto il gioco dei boicottati. “Questo film – fa notare un saggio sulla pagina Fb – si boicotta da sé”. Basta non andare a vederlo. Se le sale restassero deserte, De Laurentiis, Parenti e De Sica tornerebbero ai loro cinepanettoni scoreggioni. E nessuno proverebbe più a profanare i capolavori. La supercazzola è cosa troppo seria per cadere in mano a questa gente.
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da taylorhawkins89 »

PINDARO ha scritto:Già.
Perchè Travaglio non fa anche lui il regista prima di parlare di cinema.
E poi non ci ha ancora spiegato chi gli ha pagato la vacanza.
E soprattutto che lui ha fatto i soldi grazie a Berlusconi vendendo i libri.

(evito di rispondere seriamente perchè non ho né voglia né tempo da perdere con i casi umani del web)

Mai scritte queste cose!(la seconda accusa poi se non sbaglio è stata fatta da Repubblica) :D
Solita premessa, voto a Sinistra, non voterò mai Berlusconi. Detto questo, mi piace molto la politica e il giornalismo, a casa ho anche dei libri di Travaglio, mi piace leggere tutto, anche chi non è della mia stessa linea di pensiero(io sono più per il garantismo).
La risposta senza argomentazione e con offese personali è tipica di una persona che tu ovviamente odi, io comunque rispondo sempre ed educatamente, anche con i casi umani. #66#
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Pindaro »

taylorhawkins89 ha scritto:(io sono più per il garantismo).
Si infatti, tu volevi anche la riforma della giustizia.
:oops: :oops: :oops: :oops:
ora sei contento che l'hai ottenuta?
:oops: :oops: :oops: :oops: :oops:
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da taylorhawkins89 »

Certo che la voglio, mai detto però che la porcata presentata Giovedì mi piaccia.
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Pindaro »

Giusto, ci vuole garantismo!
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da taylorhawkins89 »

Sei una scheggia a rispondere.
L'attuale apparato giudiziario è super garantista, perchè grazie a Dio, dopo che abbiamo cacciato a pedate nei coglioni zio Benito, l'assemblea costituente era composta da gente seria(la vera sinistra).
Purtroppo quando si sta tutto il tempo dietro una tastiera, si perde la concezione della realtà.
La riforma della giustizia che ho in mente, mira soltanto a ridurre i tempi dei processi e a selezionare meglio i giudici, te lo dico non per difendere B.(non passo la vita su Internet a difendere d'ufficio idoli, tantomeno chi mi sta sul pene), ma perchè i processi vengono fatti anche a persone comuni e innocenti, che vengono logorate da anni di processo, riempiendo le tasche di avvocati(spesso poco onesti).
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Pindaro »

taylorhawkins89 ha scritto: Purtroppo quando si sta tutto il tempo dietro una tastiera, si perde la concezione della realtà..
Uh ah.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Andy »

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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Sarina »

dsdifr ha scritto:mio malgrado, ho visto in televisione il trailer: mai sentiti accenti toscani più FINTI.

Speriamo che mangino una ribollita andata a male e stiano un anno sulla tazza tutti quanti.
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Re: Il Film dell'anno: Amici miei, come tutto ebbe inizio

Messaggio da Sarina »

Mah...
L'unica cosa che mi viene da dire è questa: volevano fare un film di questo tipo? Ok, ma senza mettere in mezzo "Amici miei".
Ci sono un sacco di filmS che hanno la stessa trama, che si sono ispirati a quelli già esistenti.. Beh, poteva essere una cosa di questo tipo.
Non credo che abbia senso la storia del prequel, poi tutto ci può stare: mica mi intendo di cinema!!!!
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