John Landis.
John Landis.
è uscito in Italia Burke & Hare - Ladri di cadaveri (Burke & Hare), naturalmente supportato da una distribuzione prossima al boicottaggio.
John Landis dopo oltre vent'anni di niente gira finalmente un film più che discreto, chi ci sperava?
Sulla coppia di amici che produceva cadaveri per le lezioni di anatomia di un medico particolarmente ambizioso a Edimburgo negli anni venti dell'ottocento, quando la città scozzese era in espansione (urbanistica, economica, culturale, criminale) ed era un centro mondiale della medicina e dell'istruzione universitaria tutta. E cominciava a sperimentare le moderne leggi del mercato.
Le qualità migliori di Burke & Hare risiedono proprio nella ricostruzione di Edimburgo, le scenografie e i costumi accurati e goticheggianti quanto basta.
E nella causticità british che accompagna trama e personaggi (più aderenti alla autenticità storica di quanto venga da immaginarsi leggendo la frase introduttiva, che tende a minimizzare: "è una storia vera, tranne che per le parti inventate").
Ci si diverte in modo lieve, non si può dire che ci siano molte gag e battute che facciano veramente ridere (anche se la scena del primo tentativo di omicidio, la spinta dalle scale, è una piccola lezione di cinema). Né ci sono veri momenti horror. Però si avverte la mano di Landis, la sua capacità di trovare spazio anche per alcune tonalità che solitamente non sono visibili in una commedia, mi riferisco alla sgradevolezza nelle azioni dei personaggi, sgradevolezza che riesce a convivere con il tono grottesco senza essere da questo attenuata; o agli slanci romantici e passionali di Burke e Ginny, che non sono ridicolizzati (però contestualizzati sì: "l'ha fatto per amore sì, ma l'ha fatto per soldi", conclude il boia). Nel frattempo le dinamiche sociali vengono sottoposte ad una sorta di dissezione anatomica la cui conclusione tranchant è che non sembra esserci relazione che non sia condizionata dai soldi, né conquista, in campo medico, o tecnologico, o artistico, o perfino amoroso, che non sia corrotta alla radice. E che per certi versi in una moderna economia non si può buttare via niente, né seppellirlo.
Burke è Simon Pegg, L'alba dei morti dementi, e la sit-com Spaced, dove recitava insieme a Jessica Hynes, qui nella parte della diabolica moglie di Hare.
Una visione consigliata a tutti coloro che hanno voluto bene a John Landis.
Senza aspettarsi il vecchio Landis, stralunato e imprevedibile (al contrario, B.&H. è rigorosamente costruito intorno ad una sceneggiatura minuziosa, senza concedersi digressioni narrative e neppure recitative).
Insomma, dai vecchi fan non va visto per ritrovare un capolavoro, ma semplicemente per ritrovare un regista che pareva irrimediabilmente perduto prima, e scomparso poi, e che invece ora se ne esce con un buon lavoro, onesto e godibile.
Thread dedicato ai vecchi film di Landis in genere.
E alla incondizionata venerazione di Un lupo mannaro americano a Londra.
John Landis dopo oltre vent'anni di niente gira finalmente un film più che discreto, chi ci sperava?
Sulla coppia di amici che produceva cadaveri per le lezioni di anatomia di un medico particolarmente ambizioso a Edimburgo negli anni venti dell'ottocento, quando la città scozzese era in espansione (urbanistica, economica, culturale, criminale) ed era un centro mondiale della medicina e dell'istruzione universitaria tutta. E cominciava a sperimentare le moderne leggi del mercato.
Le qualità migliori di Burke & Hare risiedono proprio nella ricostruzione di Edimburgo, le scenografie e i costumi accurati e goticheggianti quanto basta.
E nella causticità british che accompagna trama e personaggi (più aderenti alla autenticità storica di quanto venga da immaginarsi leggendo la frase introduttiva, che tende a minimizzare: "è una storia vera, tranne che per le parti inventate").
Ci si diverte in modo lieve, non si può dire che ci siano molte gag e battute che facciano veramente ridere (anche se la scena del primo tentativo di omicidio, la spinta dalle scale, è una piccola lezione di cinema). Né ci sono veri momenti horror. Però si avverte la mano di Landis, la sua capacità di trovare spazio anche per alcune tonalità che solitamente non sono visibili in una commedia, mi riferisco alla sgradevolezza nelle azioni dei personaggi, sgradevolezza che riesce a convivere con il tono grottesco senza essere da questo attenuata; o agli slanci romantici e passionali di Burke e Ginny, che non sono ridicolizzati (però contestualizzati sì: "l'ha fatto per amore sì, ma l'ha fatto per soldi", conclude il boia). Nel frattempo le dinamiche sociali vengono sottoposte ad una sorta di dissezione anatomica la cui conclusione tranchant è che non sembra esserci relazione che non sia condizionata dai soldi, né conquista, in campo medico, o tecnologico, o artistico, o perfino amoroso, che non sia corrotta alla radice. E che per certi versi in una moderna economia non si può buttare via niente, né seppellirlo.
Burke è Simon Pegg, L'alba dei morti dementi, e la sit-com Spaced, dove recitava insieme a Jessica Hynes, qui nella parte della diabolica moglie di Hare.
Una visione consigliata a tutti coloro che hanno voluto bene a John Landis.
Senza aspettarsi il vecchio Landis, stralunato e imprevedibile (al contrario, B.&H. è rigorosamente costruito intorno ad una sceneggiatura minuziosa, senza concedersi digressioni narrative e neppure recitative).
Insomma, dai vecchi fan non va visto per ritrovare un capolavoro, ma semplicemente per ritrovare un regista che pareva irrimediabilmente perduto prima, e scomparso poi, e che invece ora se ne esce con un buon lavoro, onesto e godibile.
Thread dedicato ai vecchi film di Landis in genere.
E alla incondizionata venerazione di Un lupo mannaro americano a Londra.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: John Landis.
no, Un lupo mannaro americano a Londra ammetto che non lo digerisco.
Cioè, non perché non sia bello, ma non lo digerisco per un motivo preciso: LEI, l'infermiera insomma, secondo me è veramente troppo bella, e lui proprio non se la merita. Ecco, uffa.
Cioè, non perché non sia bello, ma non lo digerisco per un motivo preciso: LEI, l'infermiera insomma, secondo me è veramente troppo bella, e lui proprio non se la merita. Ecco, uffa.
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Re: John Landis.
smettetela di scrivere nomi come titolo del topic senza spiegare, cazzo
Re: John Landis.
dsdifr ha scritto:no, Un lupo mannaro americano a Londra ammetto che non lo digerisco.
Cioè, non perché non sia bello, ma non lo digerisco per un motivo preciso: LEI, l'infermiera insomma, secondo me è veramente troppo bella, e lui proprio non se la merita. Ecco, uffa.
it’s hard to hear Van Morrison’s ‘Moondance’ without a rye smile at the thought of Agutter in the shower.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: John Landis.
Anch'io sono un grande fan del "vecchio Landis". Ladri di Cadaveri è un film che mi incuriosisce e, insomma, i commenti letti in giro fanno ben sperare.
Più che per il Lupo Mannaro Americano, Landis per me è il regista delle due mie commedie preferite, film che potrei vedere a ciclo continuo e divertirmi sempre nello stesso modo: THE BLUES BROTHERS e UNA POLTRONA PER DUE (Trading Places).
L'ultimo film di alto livello è stato "Il Principe cerca moglie" (in cui ho trovato geniale l'idea di far donare ad Eddie Murphy più di 1000 dollari a due barboni che altro non sono che Mortimer e Rundolph Duke ) e l'ultimo che ho trovato sufficentemente divertente "Oscar, un fidanzato per due figlie". Dopo di che per 20 anni nulla di livello analogo. Vediamo se questi Ladri di cadaveri dimostreranno un ritorno verso l'alto del regista americano.
Più che per il Lupo Mannaro Americano, Landis per me è il regista delle due mie commedie preferite, film che potrei vedere a ciclo continuo e divertirmi sempre nello stesso modo: THE BLUES BROTHERS e UNA POLTRONA PER DUE (Trading Places).
L'ultimo film di alto livello è stato "Il Principe cerca moglie" (in cui ho trovato geniale l'idea di far donare ad Eddie Murphy più di 1000 dollari a due barboni che altro non sono che Mortimer e Rundolph Duke ) e l'ultimo che ho trovato sufficentemente divertente "Oscar, un fidanzato per due figlie". Dopo di che per 20 anni nulla di livello analogo. Vediamo se questi Ladri di cadaveri dimostreranno un ritorno verso l'alto del regista americano.
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Re: John Landis.
Dai che era un bel ragazzone lui dai.dsdifr ha scritto:no, Un lupo mannaro americano a Londra ammetto che non lo digerisco.
Cioè, non perché non sia bello, ma non lo digerisco per un motivo preciso: LEI, l'infermiera insomma, secondo me è veramente troppo bella, e lui proprio non se la merita. Ecco, uffa.
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Re: John Landis.
nooo, dai. Un mezzo ebete (neanche granché bello poi eh, in scala-Dino sarà 1/10 ) che in tutto il film mostra perizia in una sola cosa: rimorchiare lei.
LEI che, appunto, in quel film è una delle cose più sexy mai viste su uno schermo
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Re: John Landis.
dsdifr ha scritto:nooo, dai. Un mezzo ebete (neanche granché bello poi eh, in scala-Dino sarà 1/10 ) che in tutto il film mostra perizia in una sola cosa: rimorchiare lei.
LEI che, appunto, in quel film è una delle cose più sexy mai viste su uno schermo
AHAHAH Sei soltanto invidioso! LEi sì, era carina, ma è l'abito da infermiera che t'attizza, fosse stata poliziotta magari t'avrebbe attizzato di meno, o no?
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Re: John Landis.
no no, a forza di tirocinii sono ormai abituato alle infermiere; e se una riempie un camice dentro al quale ce ne starebbero due, di Jenny Agutter, non c'è abito che tenga
(questa ovviamente non è una generalizzazione eh, lungi da me voler passare per il Richard Krajicek dell'All Careggi Club!!! poi tra l'altro il lavoro dell'infermiere, se fatto con passione, è in assoluto il più degno di stima del mondo, secondo me. Questo detto come nota a margine).
Comunque insomma, su Landis: su Animal House e Blues Brothers non saprei che aggettivi usare, li avrò visti mille volte e ogni volta mi diverto come la prima.
Dalla seconda metà degli '80 è calato, in effetti.
(questa ovviamente non è una generalizzazione eh, lungi da me voler passare per il Richard Krajicek dell'All Careggi Club!!! poi tra l'altro il lavoro dell'infermiere, se fatto con passione, è in assoluto il più degno di stima del mondo, secondo me. Questo detto come nota a margine).
Comunque insomma, su Landis: su Animal House e Blues Brothers non saprei che aggettivi usare, li avrò visti mille volte e ogni volta mi diverto come la prima.
Dalla seconda metà degli '80 è calato, in effetti.
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Re: John Landis.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: John Landis.
potevi postare direttamente la locandina del cinema
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Re: John Landis.
ho rimpicciolito, fesso.balbysauro ha scritto:potevi postare direttamente la locandina del cinema
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: John Landis.
non era questa la foto, c'era Jamie Lee
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Re: John Landis.
mi metti in bocca post che non ho mai scritto.balbysauro ha scritto:non era questa la foto, c'era Jamie Lee
Su Pindaro solo fango.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: John Landis.
ma smettila, che ti sei schiacciato un brufolo, hai detto di esserti tolto un dente e ti sei fasciato tutta la testa, cosa che ogni dentista fa, alla fine di un'estrazionePINDARO ha scritto:mi metti in bocca post che non ho mai scritto.balbysauro ha scritto:non era questa la foto, c'era Jamie Lee
Su Pindaro solo fango.
Re: John Landis.
solo per aver diretto the blues brothers meriterebbe la santità in vita.
Go Mordecai!
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Re: John Landis.
RaphaEl ha scritto:solo per aver diretto the blues brothers meriterebbe la santità in vita.
Re: John Landis.
Per aver osato profanarlo con quella roba immonda del sequel, però meriterebbe la revoca.
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Re: John Landis.
demenza senile