The Revenant

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babaoriley
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The Revenant

Messaggio da babaoriley »

Iñárritu is back e stavolta con Leo DiCaprio :)

A Natale negli States, al solito solo a gennaio in Italia



bel trailer, bella fotografia.
Speriamo bene.
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dsdifr
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Re: The Revenant

Messaggio da dsdifr »

E c'è sempre Lubezki alla fotografia!
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Re: The Revenant

Messaggio da Nickognito »

Quando la recensione dice tutto esattamente quello che pensi sia il film, senza averlo visto, se il film e' cosi' lungo, a me passa la voglia di vederlo :D

Per prima cosa Revenant è un film spettacolare, vista la fotografia di Lubezki, l’uso quasi esclusivo della steadycam, le musiche avvolgenti di Sakamoto e Noto, le distese di neve, ghiaccio, foreste, montagne che il formato panoramico abbraccia. È un film spettacolare sia in un senso riflessivo, con il protagonista solo e immerso negli spazi a perdita d’occhio, sia grazie ad alcune scene d’azione molto funamboliche, soprattutto nella sequenza dell’attacco degli indiani. Iñárritu è un virtuoso della macchina da presa, e qui più che nel chiuso del teatro di Birdman questa sua caratteristica emerge pienamente.

È presto chiaro con chi si confronta Iñárritu nel raccontare una storia di uomini che conquistano la terra con la violenza, la sfidano e la posseggono, sia nel senso politico della distruzione dei popoli che la abitano, sia in quello titanico del desiderio di sottomettere gli elementi. I modelli sembrano sicuramente Aguirre, furore di dio di Herzog e il cinema di Terrence Malick, soprattutto Il nuovo mondo. Del primo ci sono il vapore che appanna l’immagine, la sensazione di fatica fisica dell’obiettivo, la brutalità di Tom Hardy vista come destino. Di Malick c’è un senso degli elementi così dettagliato da diventare quasi religioso, unito a una visione dei nativi come sacerdoti di questo culto.

Ma il film è pieno di molto altro, soprattutto di un certo desiderio politico di ricordare agli statunitensi la natura della loro nazione: il fatto che siano stati parte fondamentale del più grande genocidio che si ricordi, quello dei nativi americani, e che ancora oggi la loro missione civilizzatrice colpisca i popoli del mondo. Quando Hardy dice al giovane che lo accompagna: “Il signore è dalla nostra, ragazzo!”, sembra proprio riferirsi al “Gott mit uns” dei nazisti. I protagonisti del film sono commercianti organizzati come militari e parlano dei nativi come di selvaggi, definendo in una battuta se stessi come portatori di civiltà.

Il film è apertamente dalla parte della natura e dei nativi, tanto che il suo eroe e protagonista è un mezzo-nativo, un uomo che ha in sé la conoscenza della terra insegnatagli dai pawnee, la tribù cui apparteneva sua moglie, con cui ha vissuto. Hardy al contrario è cattivo in modo puro, senza tentennamenti o sfumature. Domhnall Gleeson è al solito impeccabile, e vive un’ambivalenza che lo pone a metà tra i due: rappresenta il tentativo fallimentare di incarnare con coscienza il ruolo del conquistatore.

Perché vederlo. Al di là di tutto il resto, questo è un film che riempie gli occhi. Lubezki e Iñárritu sono andati a cercare luoghi sperduti e splendidi tra l’Alberta e il Montana per disegnare con luce naturale e formato panoramico un ambiente che incarna l’equilibrio perfetto tra meraviglia e pericolo. I piani sequenza più spettacolari del film saranno probabilmente studiati da aspiranti registi e operatori, perché mentre succedono è veramente complicato capire come siano possibili. Perfino la scena dell’attacco dell’orso, completamente costruito in digitale, lascia senza fiato per naturalezza e credibilità.

Leonardo DiCaprio dice poche decine di battute in tutto il film, e per gran parte del tempo grugnisce o geme, ma la sua recitazione è sostanzialmente giusta. La quantità di angherie che la storia gli infligge è impressionante, ma il personaggio non si scompone e regge fino alla fine. Il fatto che la Academy non abbia visto la sua maestria in The wolf of Wall street è scandaloso, ma tant’è: vincerà questa volta per un ruolo “da Oscar”, con quel moralismo atletico per cui i più meritevoli sono quelli che interpretano persone in difficoltà fisica o esistenziale.

Tom Hardy è un grande attore e il feticcio erotico di una bella fetta di pubblico, e qui interpreta il ruolo di bruto come si deve.

Perché non vederlo. Iñárritu è un regista ambizioso, convinto di quello che fa, sostanzialmente pieno di sé. Fin qui non ci sarebbe niente di strano. Ma è chiaro che ormai pensa di rappresentare una fonte di linfa vitale messicana nello stantio cinema yankee di Hollywood. Con Revenant torna a galla la sua pesantezza che il circo divertito di Birdman aveva nascosto. Ogni elemento del film è ribadito decine di volte, e questa retorica si accumula nel corso dei minuti.

Quasi tutte le inquadrature sono controluce, così che il sole con i suoi riflessi nell’obiettivo sia sempre alle spalle di DiCaprio, qualunque cosa succeda. I piani sequenza d’azione hanno sempre quel momento ginnico di troppo che li rende virtuosistici e non solo mozzafiato. Il protagonista come da titolo è morto e rinasce? La cosa succede almeno tre volte, tanto che dopo metà film questa sopravvivenza a tutto sembra una condanna. Poi c’è tutto il tema di nativi, visti come saggi e serafici secondo uno stereotipo talmente antiquato che ormai sembra fantasy. Ci sono perfino delle sequenze oniriche in cui la moglie defunta del protagonista gli appare volante e magica, e ricorda gli spot dei profumi.

Il film insomma spinge sempre e rilancia di continuo. Si aspetta che lo spettatore provi dolore fisico quando DiCaprio viene graffiato, strappato, colpito, soffocato, sbattuto, congelato o ustionato; che soffra quando i suoi cari subiscono violenza; che abbia paura quando i nemici lo inseguono, tirano le frecce, i tomahawk, sparano colpi di pistola e fucile; che apra gli occhi davanti a questa critica storico-politica da assemblea di istituto, ripensando al ruolo dell’occidente nel mondo; che percepisca il senso del sublime panteista, dell’appartenenza all’immenso naturale; che creda in un senso metafisico delle cose che gli indiani leggono meglio di lui; che affronti la morte dell’eroe e gioisca della sua resurrezione diverse volte; che abbia sempre presente la bravura straordinaria del regista. Il risultato è che nel corso delle due ore e mezza del film, stufi di essere strattonati da tutte le parti, ci si allontana gradatamente dal film e presto non ci si crede più.

Una battuta. Io non ho più paura di morire, ormai. Sono già morto.

P.s. Si sa che quello della localizzazione di un film in un’altra lingua è un lavoro difficile che vive di compromessi dolorosi. Però quando un mercenario spietato, nell’ottocento, dice di volersi cercare “un pezzo decente di terra” in Texas, è molto forte la sensazione che qualcuno abbia tradotto “a decent piece of land” nel modo più sciatto possibile.
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Re: The Revenant

Messaggio da Jürgen »

Per me è l'unico capolavoro uscito nel 2015. Un misto tra Marketa Lazarova e Valhalla Rising diretto da Tarkovsky. Un tour de force pazzesco per tutto il cast e la crew.
Fotografia pazzesca senza uso di luci artificiali, scenografie, costumi, make-up, musiche, montaggio a livelli stellari.
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Re: The Revenant

Messaggio da fabio86 »

Sì, proprio il film fatto apposta per far vincere l'Oscar a Di Caprio.
Il che me lo rende già un po' indigesto.
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ferryboat
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Re: The Revenant

Messaggio da ferryboat »

fabio86 ha scritto:Sì, proprio il film fatto apposta per far vincere l'Oscar a Di Caprio.
Eh sì, perchè adesso i produttori e registi fanno i film per far vincere un premio a un attore. Non per i loro fini (che sono essenzialmente guadagnarci e confezionare un buon prodotto o comunque appetibile sul mercato).
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Re: The Revenant

Messaggio da Nickognito »

far vincere l' oscar a di caprio e' quel che attira la gente a guardare il film, non vedo l' obiezione.

Jurgen, ci credo che sia un capolavoro, ma non ce la faccio, andrei anche in caso di trama scialba, ma la lunga sofferenza di un tipo ferito da un orso, no, lo show di tecnica non mi attira, perche' devo vederla al cinema e poi mi annoio.
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Re: The Revenant

Messaggio da fabio86 »

Nickognito ha scritto:far vincere l' oscar a di caprio e' quel che attira la gente a guardare il film, non vedo l' obiezione.
Lo so ma queste etichette mi fanno storcere il naso a prescindere.
Che ci posso fare? :D
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Re: The Revenant

Messaggio da Nickognito »

fabio86 ha scritto:
Nickognito ha scritto:far vincere l' oscar a di caprio e' quel che attira la gente a guardare il film, non vedo l' obiezione.
Lo so ma queste etichette mi fanno storcere il naso a prescindere.
Che ci posso fare? :D
non la tua di obiezione, la tua concordo.

Era chiaramente l' anno in cui Di Caprio deve vincere, quindi serviva un ruolo dove soffre. Hanno preso il regista del momento, molto bravo, hanno preso tutta gente bravissima e hanno fatto il film. Per me non c'e' nulla di male. Dico solo che non mi va di andare a vedere questo soggetto. Mica che sia brutto (nemmeno l' ho visto).

Per dire, io da anni non andavo al cinema a vedere gli show di Tarantino, ma mi andava di vedere questo. Ovviamente e' solo uno show di Tarantino. Birdman mi era piaciuto proprio perche' non consentiva a Inarritu di andare avanti con tutto il suo show, invece la natura bella e selvaggia non gli lasciano limiti. Il che puo' piacere, ma a me non va, anche perche' ho mal di schiena a star seduto, e un film di sofferenza di tre ore al cinema no lo reggo proprio fisicamente :) Ma e qualcosa di soggettivo, io vi consiglio di vederlo, solo che non vado.
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Re: The Revenant

Messaggio da Johnny Rex »

Mezza delusione, a conti fatti.
Inarritu bravo a rendere la brutalità della lotta per la sopravvivenza (ajutato da un ottimo Tom Hardy, migliore del protagonista) ma sceneggiatura, per quanto possa contare in un film così, davvero troppo friabile, e stucchevoli le continue apparizioni di moglie/figlio di Di Caprio coi loro simbolismi.
Paesaggi, beh, quelli si commentano da soli, come il solito discorso/contrasto fra la bellezza della natura e un mondo dove "la morte di qualcuno è la vita di qualcos'altro) .

Pubblico molto freddo, nessun applauso alla conclusione ,la sensazione dell'esercizio di stile (con budget ultrasforato) c'è, come quella che Leo possa non vincere anche stavolta :)

F.F.
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Re: The Revenant

Messaggio da Tore »

Johnny Rex ha scritto:la sensazione dell'esercizio di stile (con budget ultrasforato) c'è, come quella che Leo possa non vincere anche stavolta :)
Premetto che Di Caprio è il mio attore "contemporaneo" preferito (Rispettivamente a me stesso. Nel senso che essendo del '89 io, molti film dei vari Pacino, De Niro, Brando, Eastwood, Nicholson non li ho visti all'uscita, quelli di Di Caprio, molti. PS per chi se lo stesse chiedendo, dell'altra categoria, è Pacino) .

Il mio giudizio su questo film si sintetizza principalmente nel grassetto.
Che poi sia un esercizio ben eseguito non ne dubito. (tra l'altro nei film le cose che apprezzo di più sono trama e sceneggiatura, quindi, nella mia visione ristretta, non è che nei miei due parametri più importanti mi abbia estasiato, in altri aspetti quali fotografia, regia, musiche: non sono particolarmente esperto, quindi diciamo che piuttosto mi accorgo se sono insufficienti, difficilmente riesco ad apprezzare un altissimo livello).

Spero, sinceramente, che non vinca l'oscar per questo film (mi darebbe fastidio che il mio attore preferito vincesse il suo unico oscar in uno dei pochi film che non mi è particolarmente piaciuto).

Detto questo, bel film, "purtroppo" esattamente come me lo aspettavo.
Tornando indietro lo rivedrei, sicuramente, ma diciamo che se inizia a farne 4/5 di questo tipo, il buon Leo, vacilla nella mia posizione di preferito :).
fabio86

Re: The Revenant

Messaggio da fabio86 »

Mi hanno portato a vederlo ieri. :)

Confermo quanto detto sopra.
Anche da Jurgen, che essendo nel settore, si sofferma giustamente sugli aspetti inerenti.
Tecnicamente infatti è un gioiello.
Però pesante ragazzi! Quando mi cala l'abbiocco al cinema è un brutto segno. :D
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dsdifr
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Re: The Revenant

Messaggio da dsdifr »

Insomma, pare che convenga andare a vederlo di giorno :)
fabio86

Re: The Revenant

Messaggio da fabio86 »

Era di giorno. :D
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Re: The Revenant

Messaggio da dsdifr »

A maggior ragione allora! :D
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Re: The Revenant

Messaggio da taylorhawkins89 »

Jürgen ha scritto:Per me è l'unico capolavoro uscito nel 2015. Un misto tra Marketa Lazarova e Valhalla Rising diretto da Tarkovsky. Un tour de force pazzesco per tutto il cast e la crew.
Fotografia pazzesca senza uso di luci artificiali, scenografie, costumi, make-up, musiche, montaggio a livelli stellari.
Da un punto di vista tecnico è roba pazzesca. Ipnotico. Sublime.
Non ho ancora visto The Revenant, ma per dire, Victoria, The Lobster ed Ex Machina come ti sono sembrati?
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Re: The Revenant

Messaggio da Jürgen »

taylorhawkins89 ha scritto:
Jürgen ha scritto:Per me è l'unico capolavoro uscito nel 2015. Un misto tra Marketa Lazarova e Valhalla Rising diretto da Tarkovsky. Un tour de force pazzesco per tutto il cast e la crew.
Fotografia pazzesca senza uso di luci artificiali, scenografie, costumi, make-up, musiche, montaggio a livelli stellari.
Da un punto di vista tecnico è roba pazzesca. Ipnotico. Sublime.
Non ho ancora visto The Revenant, ma per dire, Victoria, The Lobster ed Ex Machina come ti sono sembrati?
Non ho visto Victoria. Gli altri 2 mi sono piaciuti abbastanza, anche se non sono finiti nella mia top-10. Certo sono film in scala minore di registi talentuosi (Lantimos lo è parecchio) che ancora non hanno totale controllo del medium.
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Re: The Revenant

Messaggio da nico »

La cosa che più mi ha emozionato della visione del film di ieri sera è stata avere accanto Aldo Baglio.
Per il resto mi accodo ai giudizi non lusinghieri, salvo il comparto tecnico.
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Re: The Revenant

Messaggio da Nickognito »

nico ha scritto:La cosa che più mi ha emozionato della visione del film di ieri sera è stata avere accanto Aldo Baglio.
:o :o :o :o Non ci posso credere!
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Re: The Revenant

Messaggio da Nasty »

Nickognito ha scritto:
nico ha scritto:La cosa che più mi ha emozionato della visione del film di ieri sera è stata avere accanto Aldo Baglio.
:o :o :o :o Non ci posso credere!
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: The Revenant

Messaggio da Nickognito »

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Re: The Revenant

Messaggio da babaoriley »

Visto e piaciuto, onestamente non capisco tutti questi giudizi negativi. Ci sono alcune pecche a livello di sceneggiatura secondo me ma l'aspetto tecnico della messinscena e della regia sono tali che si dimenticano subito. Visivamente uno spettacolo per gli occhi, a Inarritu si può forse imputare un certo narcisismo registico ma è tanta roba comunque, insomma avercene.

C'è tanto Malick, la Natura con la N maiuscola, alcuni tagli delle riprese, le voci fuori campo, le "visioni" di DiCaprio (la scena della chiesa e della montagna di teschi su tutte) ma nessuno scimmiottamento secondo me, sembra piuttosto un omaggio.

Recitazione al limite e molto fisica di DiCaprio (pochi dialoghi e poche battute), secondo me non è la sua migliore (Wolf of Wall Street molto sottovalutata secondo me) e il suo sarebbe più un Oscar all'impegno profuso.

ovviamente a Nickognito lo consiglio :)
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Re: The Revenant

Messaggio da Nickognito »

Ti ringrazio, ma al limite allora avrei piu' voglia di un documentario sull' orso :D

Non capisco perche' questi registi e tecnici cosi' capaci non si mettono a fare un documentario sulla natura e gli animali, sarebbero molto bravi
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Re: The Revenant

Messaggio da babaoriley »

perchè sono meno remunerativi.

In un certo senso però la qualità delle riprese è molto vicina certi documentari del National Geographic, la resa visiva è pazzesca.
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Re: The Revenant

Messaggio da Nickognito »

a me hanno rotto queste storie estreme, tutto qua. Per esempio non ho visto il Wolf di Wall street e ho molta piu' voglia di vedere quello.
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Re: The Revenant

Messaggio da fabio86 »

Baba hai detto tu.
Sembra quasi un documentario di national geographic.
Se voglio vedere dei bei paesaggi guardo un documentario.
Da un film mi aspetto (anche) altro.
In primis una sceneggiatura di qualità, in questo caso assente.
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Re: The Revenant

Messaggio da babaoriley »

Parlare di sceneggiatura addirittura assente mi pare ingeneroso, ci sono pecchè ma non è mica una fiction di raiuno :D

Wolf of wall street è da vedere solo per la sequenza della prima telefonata a un potenziale cliente, da sola vale tutto il film (anche se il protagonista sulla carta sarebbe un personaggio ignobile).

A me piacciono le storie estreme se riguardano persone vere e senza poteri sovrannaturali.
Odio i supereroi infatti.
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Re: The Revenant

Messaggio da Nickognito »

babaoriley ha scritto: Odio i supereroi infatti.
peccato, volevo consigliarti il biopic di Federer
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: The Revenant

Messaggio da fabio86 »

Non ho detto che è assente.
Ho detto che non è di qualità.

Se poi parliamo di supereroi, Di Caprio qui sembra più indistruttibile di Superman. :)
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Re: The Revenant

Messaggio da KIKO81 »

Visto. Storia si, abbastanza banale. Ovviamente la bellezza del film va ricercata nella messa in scena davvero spettacolare. In disaccordo con chi dice che è noioso, a me mi ha tenuto incollato a parte le inutili scene mistiche visionarie del protagonista. Queste ultime le avrei evitate, insomma avrei tenuto il film su un binario più nudo e crudo.
Scena madre la lotta con l'orso, una delle scene più brutali mai viste al cinema.
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Re: The Revenant

Messaggio da dsdifr »

Da vedere non è bello, è FANTASTICO. Non solo la scena dell'orso, ma dell'assalto degli indiani nella foresta pluviale ne vogliamo parlare? Eccezionale.

Peccato la storia sia veramente troppo inverosimile - e che le visioni siano sostanzialmente inutili in quanto non portano praticamente a nulla.

Oscar a Leo? Boh. Con viso e corpo recita alla grande, però dovrebbe zoppicare per tutto il film, come mai si mette magicamente a correre da un certo punto? :)
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Re: The Revenant

Messaggio da fabio86 »

Eh appunto.
Altro che supereroi. :)
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Re: The Revenant

Messaggio da fabio86 »

http://www.wired.it/play/cinema/2016/01 ... -dicaprio/

Un po' estremo ma condivisibile.
Tecnicamente dovrebbe ricevere tutti i premi del caso, sicuramente non per la scrittura.
Tom Hardy spicca molto più di DiCaprio, se c'è da dare l'Oscar a qualcuno, lo merita più lui.
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Re: The Revenant

Messaggio da Johnny Rex »

dsdifr ha scritto:Oscar a Leo? Boh. Con viso e corpo recita alla grande, però dovrebbe zoppicare per tutto il film, come mai si mette magicamente a correre da un certo punto? :)
Francamente piuttosto ridicola la scena in cui, semisepolto vivo, passa da morente che comunica solo con le palpebre a sgattajolare assai in fretta, pur trascinandosi, fuori dalla buca.
Mah.
Le visioni poi, parevano i Campi Elisi di Ridley Scott.
Hardy, ripeto, per me ottimo, vero protagonista del film ,a conferma di un talento indiscutibile e assai fuori dal comune

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Re: The Revenant

Messaggio da dsdifr »

Johnny Rex ha scritto: Francamente piuttosto ridicola la scena in cui, semisepolto vivo, passa da morente che comunica solo con le palpebre a sgattajolare assai in fretta, pur trascinandosi, fuori dalla buca.
Mah.
Sì appunto, storia inverosimile: il recupero è troppo veloce e senza senso.

Hardy impressionante per capacità mimetica da film a film, non ha mai interpretato due personaggio simili nemmeno fisicamente.
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Re: The Revenant

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Re: The Revenant

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:lol: :lol: :lol:
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Re: The Revenant

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Re: The Revenant

Messaggio da dsdifr »

Vignettista venuto su a pane & Leo Ortolani, mi sembra di poter dire :)
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